PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. ISTITUTO COMPRENSIVO giovanni pascoli BARGA Anno scolastico 13/14
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1 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO giovanni pascoli BARGA Anno scolastico 13/14 Il presente Piano dell Offerta Formativa è stato presentato al Collegio dei Docenti (seduta plenaria) in data 21 novembre 2013 ed è stato adottato dal Consiglio di Istituto in data 26 novembre 2013.
2 Premessa. L I.C. è stato intitolato a G.Pascoli nell a.s. 2012/13. Nel centenario della morte del poeta lo scultore borghigiano, Gualtiero Pia, ha donato all I.C. una scultura raffigurante Valentino, famoso personaggio nella poetica pascoliana. La scultura è dislocata presso l ingresso della sede centrale dell I.C. in via Roma a Barga. Da i Canti di Castelvecchio (1903) Oh! Valentino vestito di nuovo, come le brocche dei biancospini! Solo, ai piedini provati dal rovo porti la pelle de tuoi piedini; porti le scarpe che mamma ti fece, che non mutasti mai da quel dì, che non costarono un picciolo: in vece costa il vestito che ti cucì. Costa; chè mamma già tutto ci spese quel tintinnante salvadanaio: ora esso è vuoto; e cantò più d un mese, l amare, per riempirlo, tutto il pollaio. Giovanni Pascoli Valentino Pensa, a Gennaio, che il fuoco del ciocco Non ti bastava, tremavi, ahimè!, e le galline cantavano. Un cocco! ecco ecco un cocco un cocco per te! Poi, le galline chiocciarono, e venne Marzo, e tu, mago contadinello, restasti a mezzo, così, con le penne, Ma nudi i piedi, come un uccello: come l uccello venuto dal mare, che tra il ciliegio salta, e non sa ch oltre il beccare, il cantare, Ci sia qualch altra felicità. L I.C. comprende nove plessi, dislocati sul territorio comunale di Barga : SCUOLE DELL INFANZIA di : Filecchio, Fornaci di Barga, Barga, Castelvecchio Pascoli SCUOLE PRIMARIE di : Filecchio, Fornaci di Barga, Barga SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO : unico istituto dislocato su due plessi, un plesso si trova a Fornaci di Barga, l altro a Barga. Io vorrei che la scuola fosse un luogo in cui al bambino venisse offerto ogni giorno l occasione di vivere frequenti momenti di felicità. Felicità come riflesso di una sua partecipazione attiva ad esperienze che lo aiutino a crescere, quella felicità che deriva dalla partecipazione ad un gioco, dalla lettura di un racconto, dall acquisizione di una abilità nuova o dal fatto di trovare una risposta ad un problema, di compiere con i compagni una ricerca, di guardare un bel film o ascoltare una bella musica o stringere nuove amicizie e così via Guido Petter ( Psicologo-scrittore )
3 IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO DELL ISTITUTO COMPRENSIVO. L Istituto Comprensivo opera in una realtà composita e diversificata, sia dal punto di vista geografico, che economico e sociale. Tale realtà comprende due centri più grandi e varie frazioni situate nel fondovalle o sulle pendici appenniniche. I due centri maggiori, BARGA e FORNACI di BARGA, appaiono ben differenziati tra loro. BARGA, a 410 metri s.l.m., con il suo patrimonio storico-artistico si presenta con una precisa vocazione turistica e culturale. FORNACI DI BARGA, sviluppatasi nel secolo scorso attorno agli stabilimenti della Europa Metalli, si presenta più vitale da un punto di vista economico per la presenza di diverse e diversificate attività commerciali e artigianali. Sul territorio operano servizi sociali ( Comunali, A.S.L., S.E.R.T.,Centro psicologico... ) con i quali è possibile instaurare rapporti di collaborazione. Sono attive anche associazioni di tipo sportivo, culturale e di volontariato ( ANFAS, Misericordia, Casa di Riposo, Donatori di sangue...) che tendono a coinvolgere soprattutto i giovani. Sul territorio sono presenti anche insegnanti in pensione, che, come volontari, offrono il loro tempo per il recupero didattico di alunni in difficoltà. Nei centri minori : Castelvecchio Pascoli, San Pietro in Campo, Mologno, Filecchio, Albiano, Tiglio, Catagnana, Renaio, Sommocolonia, Ponte all Ania, Pedona, Pegnana, gli abitanti sono impegnati prevalentemente nei settori secondario e terziario; le attività del settore primario sono praticate solo marginalmente, a tempo parziale e a completamento di altre occupazioni. Su tutto il territorio comunale è diffuso il fenomeno dell immigrazione da Paesi stranieri, soprattutto extracomunitari.
4 IN TALE CONTESTO le profonde e rapide trasformazioni, a cui è sottoposta la società attuale, impongono alla scuola di riesaminare e attualizzare il proprio ruolo istituzionale per rispondere con maggiore efficacia ai bisogni formativi degli alunni di oggi. In particolare Crisi della famiglia Società complessa Presenza di nuove tecnologie la scuola cerca di rispondere ai nuovi bisogni culturali dovuti a : Globalizzazione, mobilità e multietnicità Rapidi cambiamenti economico-sociali tecnologici Pluralità di agenzie formative Bisogno di partecipazione Riappropriazione e riformulazione dei valori attraverso la predisposizione del Piano dell Offerta Formativa Cos è il Piano dell Offerta Formativa? Il POF è normato dall art. 3 del DPR. 275 del 99 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) di seguito riportato : Art. 3 Piano dell'offerta formativa 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.
5 Il UP.O.FU. è il documento con cui la Scuola presenta le finalità e gli interventi progettuali, le sue forme e modalità di funzionamento e gestione a tutti i livelli. Esso nasce, da un lato, dall analisi dei bisogni formativi ed educativi dell utenza, dall esame degli strumenti e delle risorse disponibili, dall osservazione delle condizioni logistiche ed organizzative dell Istituto, dall altro invece - dai mutamenti della richiesta di formazione ed istruzione sollecitata dai continui cambiamenti della politica scolastica e suffragata dalle profonde mutazioni degli assetti strutturali e di programma. UIl Piano dell Offerta FormativaU intende dunque rivisitare la funzione del servizio scolastico rigenerandone percorsi, finalità organizzative e avvicinarsi ulteriormente alle esigenze dell utenza, alle richieste della formazione, ai bisogni del territorio, aprendosi a sollecitazioni e stimoli esterni (scolastici e non solo), facendosi carico di promuovere iniziative significative in campo formativo. Schematizzando : POF Documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche È LA CARTA D IDENTITA DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA che garantisce ESPLICITA: La programmazione curricolare e extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito dello loro autonomia D.P.R. 275/99 Collegamenti con il territorio Ispirazione culturalepedagogica Nel rispetto degli artt. 3, 30, 33, 34 della Costituzione Unitarietà didatticoorganizzativa È la risultante di un intensa attività di esplorazione, negoziazione, relazione con le diverse realtà del territorio e degli Enti Locali
6 Finalità del POF Nella prospettiva delle linee di indirizzo delineate dal Consiglio di Istituto e delle Indicazioni deliberate dalle Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo (Lisbona 2020), i docenti lavoreranno per sviluppare gradualmente gli otto ambiti di competenze chiave : 1. Comunicazione nella madre lingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale PER Mettere in grado gli alunni di Sapersi relazionare con se stessi, con gli altri e con l'ambiente Far nascere il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, creatività, ingegno, le pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze (tematica centrale del Progetto Idee a confronto per i curricoli )
7 OLTRE a ciò L Istituto Comprensivo di Barga si impegna a : rafforzare il ruolo e la partecipazione delle famiglie, personalizzare gli interventi formativi ( piani di studio e obiettivi formativi personalizzati), promuovere una didattica laboratoriale che si propone di contenere la didattica frontale e verbalistica della classe / auditorium e di caratterizzare le attività dei gruppi di classe, di interclasse, elettivi, di compito o di livello, riflettere attivamente su un nuovo modello valutativo che prevede la valutazione interna degli apprendimenti e del comportamento, con un controllo esterno attraverso le verifiche periodiche e sistematiche dell INVALSI sulle conoscenze e abilità degli alunni, in particolare con la prova nazionale di italiano e matematica prevista per l Esame di Stato della terza classe della Scuola Secondaria di I Grado, attuare continuità dei piani di studio dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Autovalutazione d Istituto Dimensione Laboratoriale delle attività I.C. G.Pascoli Educazione alla Convivenza Civile Nuove Indicazioni Nazionali Nuova Cultura della Valutazione Patto di corresponsabilità scuola-famiglia Equipe Pedagogica Personalizzazione piani di studio
8 FINALITA FORMATIVE nei tre ORDINI DI SCUOLA L Istituto Comprensivo G.Pascoli pone alla base della propria identità progettuale una serie di finalità formative e si impegna a valorizzarle e perseguirle attraverso l azione educativa. Esse costituiscono l asse portante per la formazione dello studente da 3 a 14 anni, attraversando, quindi, tutti gli ordini di scuola. Nello specifico le finalità formative nei tre ordini di scuola si possono schematizzare nel modo di seguito descritto. SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 1 Offrire il primo approccio con la scuola, favorendo esperienze di socializzazione. Offrire una risposta ai bisogni di apprendimento, fornendo gli strumenti adatti. Offrire una risposta ai bisogni di apprendimento e di esperienza degli alunni nel contesto sociale in evoluzione Promuovere la stima di sé, la sicurezza, il rispetto per l altro e per l ambiente per stare bene a scuola. Sviluppare un identità positiva, avere cura di sé, rispetto degli altri, degli oggetti e dell ambiente. Far sviluppare un immagine positiva di sé nella realtà scolastica attraverso il rispetto dell ambiente e dell altro in un contesto favorevole all apprendimento Attivare progetti di accoglienza, promuovere la collaborazione con le famiglie favorendo l inserimento e tenendo conto dei bisogni. Attivare progetti di accoglienza e integrazione per favorire l apprendimento degli alfabeti di base, organizzando percorsi personalizzati e promuovendo il senso di responsabilità Attivare progetti di accoglienza, favorire relazioni costanti con le famiglie e promuovere l integrazione per evitare situazioni di disagio, organizzando momenti di dialogo, confronto, recupero, rinforzo Favorire lo sviluppo di abilità di base per acquisire le future competenze, riflettendo sulle esperienze, utilizzando l osservazione, il confronto e la descrizione. Favorire l acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura in vista di competenze sempre più definite Favorire l acquisizione di conoscenze, abilità disciplinari in funzione di competenze sempre più definite, riconoscendo la continua evoluzione dei saperi. Prestare attenzione alla persona, riconoscendo il proprio corpo, il piacere di fare e di collaborare Prestare attenzione alla persona, rispettare gli stili individuali del crescere per sviluppare il pensiero riflessivo e critico,favorendo la consapevolezza e l autonomia, nel rispetto delle regole. Prestare attenzione alla persona rispettando gli stili individuali di apprendimento per fare acquisire un metodo di studio personale e rendere autonomi gli studenti in un confronto libero e pluralistico Imparare a gestire situazioni, fatti, contrasti, attraverso semplici regole condivise.
9 L I.C. G.Pascoli e l integrazione. L I.C., in riferimento alla Circolare n. 8 del marzo 2013 (Alunni BES) utilizza le procedure e mette in atto le strategie necessarie : 1. per riconoscere alunni con Bisogni Educativi Speciali 2. per assicurare loro il successo formativo. Alcune procedure di individuazione degli alunni BES sono consolidate da anni, altre sono in fase di studio. Il Collegio dei docenti, alla luce della C.M. richiamata, ha allargato il GLH di istituto, nominando il GLI, Gruppo Lavoro per l Inclusione, inoltre, per favorire l integrazione, sono state nominate tre funzioni strumentali : una f.s. relativa alla diversa abilità, una relativa ai disturbi specifici di apprendimento e la terza destinata all intercultura. Il Piano annuale per l inclusione, per l a.s. 13/14, prevede: Nello specifico : 1. la predisposizione di PDP e PEI secondo modelli uguali per i tre ordini di scuola, 2. l attivazione di diversi progetti che sono di seguito descritti (sezione progetti), 3. l utilizzo di risorse umane di vario tipo (docenti di sostegno, assistenti comunali, docenti della scuola in compresenza), 4. l utilizzo di risorse strumentali di vario tipo (pc, lim, libri in braille, ). a) relativamente ai DSA: la Scuola mette in atto un intervento di tipo globale che coinvolge famiglie, docenti, alunni, professionisti USL nella predisposizione del PDP; conoscenze culturali, legislative,didattiche, pedagogiche e psicologiche; gli strumenti tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi; e che è attuato già nella scuola dell infanzia per continuare nella scuola elementare. b) relativamente ai bambini d.a. : la Scuola mette in atto un intervento finalizzato allo sviluppo delle potenzialità del bambino attraverso la formulazione di specifici progetti educativi individualizzati in collaborazione con le famiglie; l attuazione di verifiche periodiche effettuate in collaborazione con equipe multifunzionale ASL; interventi individualizzati in ambito disciplinare; utilizzo dei docenti su progetti finalizzati; attività integrative; interventi di recupero extra-curricolari periodici; c) relativamente ai bambini stranieri : la Scuola mette in atto interventi finalizzati all acquisizione dell italiano L2, iniziative per favorire l integrazione nel contesto territoriale in cui abitano; la formulazione di piani didattici individualizzati. Per gli altri alunni BES (bambini in condizioni di svantaggio socio-culturale) la scuola predispone piani didattici personalizzati, come auspicato anche dalla normativa previgente la C.M. 8 del 2013 (Lg. 53 del 2004), per favorire il loro successo formativo.
10 I punti di forza del Progetto Educativo dell I.C. 32BDimensione Europea Gemellaggio NICE TO MEET YOU con la Scozia(East Lothian- Edinburgh) Visite, corrispondenza ed con la Scozia Approccio alla lingua inglese a partire dalla scuola dell infanzia TRINITY 36BContinuità Attività di accoglienza Attività per anni ponte Percorsi verticali 33BEducazioni trasversali Educazione alla cittadinanza alla legalità alla sicurezza Educazione interculturale ambientale stradale alla salute 34BPrevenzione del disagio 35BAscolto attento dei bisogni dell alunno Interventi di recupero, consolidamento, sviluppo Collaborazione con famiglie, enti, associazioni e volontari Orientamento Attività finalizzate alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini per una scelta consapevole della scuola superiore Verifica e valutazione Ogni insegnante, d intesa con tutti i componenti dell equipe pedagogica o del consiglio di classe, verificherà, in itinere, obiettivi e contenuti della propria programmazione secondo le modalità che riterrà più opportune relativamente ai propri alunni e alle metodologie messe in atto. La scuola annualmente, come prescritto dalla normativa, svolge le prove di valutazione di sistema INVALSI.
11 Organizzazione dell Istituto Comprensivo Dirigente Scolastico (art. 25 D.lgs 165/01) Il D.S. è il rappresentante legale dell Istituto. Assicura Il funzionamento dell unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formativa La gestione unitaria La direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane Promuove L autonomia sul piano gestionale e didattico L esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati Lo sviluppo dell autonomia organizzativa, di ricerca e sperimentazione La collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio interagendo con gli EE.LL. E responsabile Della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio Della sicurezza nei luoghi di lavoro E titolare Lo Staff di Direzione E costituito Delle relazioni dalla sindacali. Dirigente Scolastica, dai due docenti collaboratori, dai docenti con incarico di Funzione Strumentale, dai coordinatori di Plesso e dal DSGA. Lo Staff garantisce il necessario supporto alle scelte ed alle azioni intraprese dall Istituto. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento. Ai sensi, e per gli effetti, dell art. 25 bis D.lgs 29/93 e successive modificazioni ed interazioni, il DSGA coadiuva il Dirigente scolastico nelle proprie funzioni organizzative ed amministrative. Assistenti amministrativi L assistente amministrativo esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure con strumenti informatici. Esegue inoltre attività di supporto amministrativo alla progettazione di iniziative didattiche. Assistenti amministrativi in servizio presso I.C. nell a.s. 13/14 : 5 unità. Collaboratori scolastici Il collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico, compiti di pulizia dei locali scolastici e degli arredi. Il collaboratore scolastico collabora anche con i docenti. Collaboratori scolastici in servizio presso I.C. nell anno scolastico 13/14 : 17 unità. Gli uffici di segreteria e la Presidenza sono dislocati presso la scuola primaria di Barga: Via Roma, BARGA (LU)
12 2B 1B 3B Ufficio di Segreteria: Orario di servizio del personale Martedì e Mercoledì: dalle h 7,30 alle h. 14,00 e dalle h. 15,00 alle h. 18,00 Lunedì e Venerdì Sabato: dalle h. 7,30 alle h. 14,00 Orario di apertura al pubblico Lunedì Venerdì 8:30-10:00 Martedì 8:30-9:30 e 15:30-17:30 Mercoledì 11:30-13:30 Giovedì 8:30-9:30 Sabato 10:00-12:00 Dirigente Scolastica La D.S., Prof.ssa Patrizia Farsetti, compatibilmente con gli impegni in essere, riceve i genitori il Martedì e il Giovedì dalle 9 alle 11 previo appuntamento (tel n ) In presenza di urgenze, i genitori possono contattare telefonicamente la Dirigente scolastica (tel ) o, in sua assenza, il primo collaboratore docente Rosa Cinque. In assenza della Dirigente e del primo collaboratore, i genitori si potranno rivolgere al secondo collaboratore, docente Anna Laura Arrighi, in servizio presso la SS1 di Fornaci di Barga. I docenti e il personale ATA saranno ricevuti tramite accordo telefonico tra gli interessati e la D.S. Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi, sig. Anna Maria Biagioni, riceve su appuntamento : il mercoledì dalle 16:00 alle 17:30 e il venerdì dalle 8:30 alle 10:00. CONTATTI :. 0583/ Fax. 0583/ HULUIC81300A@ISTRUZIONE.ITUH - HULUIC81300A@PEC.ISTRUZIONE.ITUH SITO WEB HUwww.icbarga.itU
13 Organigrammi relativi al supporto organizzativo, alla realizzazione del P.O.F. e al processo di Autonomia Scolastica Dirigente Scolastica Prof.ssa Patrizia FARSETTI Docente Vicario D.ssa Rosa CINQUE 2 Docente Collaboratore D.S. D.ssa Anna Laura ARRIGHI Funzioni Strumentali: UAREA 1 BROGI Maria Antonietta/CASTELVECCHI Piera GESTIONE P.O.F./ AUTONOMIA UAREA 2 BECHELLI Marusca GESTIONE MULTIMEDIALITA UAREA 3 SUCCESSO FORMATIVO ALUNNI DISAGIO e INTEGRAZIONE GIANNOTTI Valentina/NARDINI Giuliana AREA SUPPORTO DOCENTI AUTOVALUTAZIONE di ISTITUTO VALUTAZIONE APPRENDIMENTO e CONTINUITA NANNINI Giovanna COMPARINI Luciana/GIANNOTTI Valentina/ LENA Andrea INTERCULTURA FAVOINO M.Rosaria /PIERONI Deborah
14 Referente Collegio Scuola dell Infanzia mª BIAGIOTTI Neva Coordinatori di plesso Scuola Infanzia BARGA mª DI CANIO E. CARMELA/TURICCHI Lisa Scuola Primaria BARGA mª BROGI M. Antonietta S.S.1 Grado BARGA Prof. LENA Andrea Scuola Infanzia FORNACI DI BARGA Scuola Primaria FORNACI DI BARGA S.S.1 Grado FORNACI DI BARGA Scuola Infanzia FILECCHIO Scuola Primaria FILECCHIO Scuola Infanzia CASTELVECCHIO PASCOLI mª CAVANI Orietta mª COMPARINI Luciana Prof.ssa ARRIGHI A Laura/Prof.ssa NANNINI Giovanna mª ROSSINI M.Rita mª BARTOLOMEI Liana/GIUSTI Maria mª BATTANI Monica/GONNELLA Mirella Coordinatori di classe Scuola Secondaria di I Grado 1ª A Barga Prof. LUCHINI Lucia 1ª B Barga Prof. MONCIATTI Anna 2ª A Barga Prof. PIERONI Deborah 2ª B Barga Prof. PIERONI Deborah 3ª A Barga Prof. GIANNOTTI Paolo 3ª B Barga Prof. GIGLI Claudia 1ª C Fornaci di Barga Prof. TADDEI Daniela 2ª C Fornaci di Barga Prof.. TADDEI Daniela 3ª C Fornaci di Barga Prof. NANNINI Giovanna 2ª D Fornaci di Barga Prof. ANZELMO Giulia 3ª D Fornaci di Barga Prof. PIERI Attilio Laboratorio scientifico SS1 Banca del Libro SS1 Progetto Lettura d Istituto P.E.Z. MIRIAM Scuola Amica e Progetto Legalità Mensa Lingue Comunitarie Responsabili funzionamento LIM SS1 Referenti Laboratori e Tematiche Specifiche ARRIGHI A. Laura/LUCHINI Lucia LENA Andrea/ NANNINI Giovanna NARDINI A.Grazia /ROMEI Ileana CINQUE Rosa CASTELVECCHI Piera CINQUE Rosa NANNINI Giovanna CIARI Cristina FONTANA Claudio- NARDINI Giuliana LENA Andrea (BARGA) VALDRIGHI Manuela (FORNACI DI BARGA)
15 Gruppi di Lavoro del Collegio Docenti Plenario Commissione P.O.F. Comm. GLI Comm. Lingue Comunitarie Comm. Intercultura Nucleo di Autovalutazione di Istituto Gruppo di Lavoro Curricolo e Continuità Anni Ponte Comm. Orientamento Gruppo di Lavoro Scuola Amica Commissione Legalità Commisione Orario SS1 Calendario Consigli di Classe Comitato Valutazione del servizio docenti Docenti Fuori Ruolo con compiti di supporto amministrativo didattico Tutte le FF/SS, SANTERINI Daniela PIERONI Emanuela FF.SS. (NARDINI Giuliana GIANNOTTI Valentina), docenti di sostegno, rappresentante ASL (da nominare da parte della ASL), genitori (Sig.ra COSIMINI Cristina), Ente locale (Dott. CONTI Gabriella) NARDINI Giuliana FONTANA Claudio CIARI Cristina- LUCCARINI Bruna BARTOLOMEI Liana BECHELLI Marusca PELLEGRINI Maristella FF.SS.(FAVOINO Maria Rosaria PIERONI Deborah), LUCHINI Lucia SANTI Licia GIUNTOLI Angela ANZELMO Giulia MAZZANTI Gabriella CASTELVECCHI Piera GIANNOTTI Sabrina F.S.(NANNINI Giovanna), Ente Locale (Ass. PIA Renzo), genitori (GIUSTI Samantha ZINANNI Simona SANTI Debora) F.S.(GIANNOTTI Valentina) SALOTTI Pieranna TADDEI Daniela GUADAGNINI Lorena LUCHINI Lucia CINQUE Rosa FAVOINO M. Rosaria GIANNOTTI Paolo PALAGINI Paola CINQUE Rosa DI CANIO E. Carmela TURICCHI Lisa PALAGINI Paola SANTERINI Daniela BIAGIOTTI Neva VERDIGI Viviana MAZZANTI Gabriella CAVANI Orietta GIANNOTTI Nadia GONNELLA Mirella BATTANI Monica BERTUCCI Clara BROGI M.Antonietta GIANNOTTI Valentina BIAGIOTTI Linda LUCCARINI Bruna DA PRATO Serena GUADAGNINI Lorena PIERONI Emanuela Favoino M.Rosaria COMPARINI Luciana BATASTINI Antonella BECHELLI Marusca BIAGIONI Mara GIANNOTTI Sabrina LIBBRA Luciana NARDINI Giuliana BARTOLOMEI Liana BERTONCINI Adriana GIUSTI Maria GIUNTOLI Angela PIERONI Luigina RIGALI Gabriele GIGLI Claudia GIANNOTTI Paolo PIERONI Debora NANNINI Giovanna PIERI Attilio TADDEI Daniela ANZELMO Giulia BONFANTI Miranda. VALDRIGHI Manuela MONCIATTI Anna CIARI Cristina TOMEI Marco COSIMINI Luigi Membri effettivi: LENA Andrea CASTELVECCHI Piera PIERONI Emanuela ARRIGHI A. Laura Membri supplenti: BATASTINI Antonella SANTI Licia NARDINI A.Grazia ROMEI Ileana
16 PROGETTAZIONE FORMATIVA a.s. 13/14 L I.C. potenzia la propria offerta formativa attraverso la realizzazione dei seguenti progetti : Progetto Verso una scuola amica SOS disagio fatti non parole Il Laboratorio della Cittadinanza Progetto Intercultura Una finestra sul mondo Progetto Magicamente abili Continuità educativa d'istituto Progetto Lingue Comunitarie Progetto Orientamento Progetto P.E.Z. e altri...
17 Progetto Verso una Scuola Amica UNICEF MIUR Favorisce azioni di sensibilizzazione e conoscenza della Convenzione Internazionale sui diritti dell infanzia e della adolescenza Previene e contrasta la dispersione scolastica Una Scuola Amica Promuove il protagonismo degli studenti Accoglie le differenze e promuove l inclusione scolastica Promuove iniziative concrete di solidarietà Elabora un patto formativo costruito con la collaborazione condivisa dei genitori e di tutte le componenti scolastiche Favorisce una partecipazione attiva degli studenti e prende in considerazione le loro opinioni Attivazione di laboratori artistico-espressivi Spazi aperti di discussione con le metodologie dell ascolto attivo Gestione creativa dei conflitti Revisione del PEC Progettazione partecipata con il coinvolgimento diretto degli studenti. Attestazione e logo ufficiale rilasciati dal MIUR
18 Attuazione L. 169 del 2008 Il Laboratorio della Cittadinanza Un giioco da ragazzii:: officina creativa per la trasformazione dei conflitti Progetti correlati e sottoprogetti Educare alllle diifferenze Costiituiiamo cittadini: laboratori teatrali e di espressione creativa Percorsi di legalità: Collaborazione con l arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e GDF Finalità: Il Progetto si propone di creare un sistema integrato e condiviso finalizzato alla formazione di una viva coscienza democratica ed al riconoscimento dei diritti umani attraverso un percorso coordinato di interventi educativi, scuola, famiglia enti territoriali. Strategie metodologiche: Peer Education Giochi esperienziali Approccio laboratoriale Problem solving
19 Destinatari : componente docenti, genitori, ASL, Enti Locali, alunni dell'istituto Comprensivo Barga. FINALITA : 1. affrontare le difficoltà con professionalità e maggiore attenzione agli effettivi bisogni e ai tempi di elaborazione, 2 costruire relazioni alla pari mediante semplici e concreti gesti quotidiani, 3. diffondere e trasferire buone pratiche di integrazione nella gestione delle diversità, 4. sviluppare un senso nuovo di giustizia: Uessere giusti a scuola significa trattare tutti diversamente. 1.Gestione di sottoprogetti: - "Anch io leggo e scrivo in Braille - "Una carezza per Beatrice" - "Palmo a palmo". 2.Acquisto di sussidi vari e di materiali compensativi. 3.Organizzazione della biblioteca e dell' aula Peter Pan. 4.Collaborazione con esperti e/o agenzie educative per corsi di aggiornamento e/o interventi diretti con docenti, famiglie e alunni.
20 DESTINATARI: tutti i plessi dell Istituto Comprensivo FINALITA : dimostrare interesse e apertura verso la cultura di altri popoli, sviluppare una competenza relazionale, condividendo momenti di socializzazione, confrontare e presentare informazioni sulla propria cultura e su quella del partner, scambiare idee e metodi di lavoro. CONTENUTI : attività programmate dalle singole scuole/classi dell Istituto, inerenti il programma Nice to Meet You, con produzione di lavori e materiali che le scuole condividono durante le visite di interscambio.
21 FINA LITA : agevolare e rendere più proficuo possibile l inserimento di ciascuno affinché ogni alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere ed imparare, proporzionalmente alle sue potenzialità. OBIETTIVI: 1. assicurare a tutti gli alunni il pieno successo formativo; 2. sviluppare personalità aperte, motivate e positive in relazione all apprendimento; 3. sviluppare la socializzazione e l integrazione anche attraverso la pratica sportiva non agonistica; 4. rispettare tempi e stili di apprendimento stimolando interesse e curiosità; 5. educare gli alunni a sentire, ascoltare, analizzare per poter riconoscere,memorizzare, ripetere e riprodurre; 6. sensibilizzare i docenti a capire, riconoscere e "trattare" i disturbi specifici di apprendimento (DSA) in classe; 7. conoscere ed adottare strumenti compensativi e dispensativi per facilitare apprendimento e risposte; 8. diffondere e trasferire buone pratiche di integrazione per conseguire strumenti di crescita nella gestione della diversità. CONTENUTI ed ATTIVITA : gli insegnanti di ogni ordine e grado svilupperanno contenuti ed attività che meglio rispondono alle esigenze delle proprie classi.
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