IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE NELLA RIFORMA BRUNETTA: SPUNTI DI RIFLESSIONE PER LA POLIZIA MUNICIPALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE NELLA RIFORMA BRUNETTA: SPUNTI DI RIFLESSIONE PER LA POLIZIA MUNICIPALE"

Transcript

1 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre 2010 IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE NELLA RIFORMA BRUNETTA: SPUNTI DI RIFLESSIONE PER LA POLIZIA MUNICIPALE

2 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre LE AREE DI INTERVENTO DELLA RIFORMA

3 GLI AMBITI DI INTERVENTO DELLA RIFORMA La dirigenza pubblica responsabilizzazione e ampliamento dei poteri La contrattazione collettiva chiara ripartizione tra competenze della legge e competenze della contrattazione ( chi fa che cosa ), inversione principio della derogabilità della legge La responsabilità disciplinare la struttura del procedimento disciplinare, il rapporto tra procedimento disciplinare e procedimento penale, le ipotesi di licenziamento ex lege La valutazione delle strutture e del personale delle pubbliche amministrazioni

4 L APPLICABILITÀ AGLI ENTI LOCALI Livello forte (art. 16, comma 1 art. 74, comma 1), ossia norme di applicazione diretta, per le materie riferibili alla competenza esclusiva dello Stato quali l inderogabilità da parte della contrattazione collettiva delle norme sulla valorizzazione del merito e sugli strumenti premiali; la materia disciplinare; la trasparenza applicabilità immediata Livello attenuato (art. 31, comma 1 art. 74, comma 2), ossia norme-principio, per le materie riferibili alla competenza concorrente o residuale delle Regioni quali la struttura del ciclo della performance, il sistema di misurazione e valutazione della performance adeguamento dell ordinamento degli enti entro il ; in mancanza, dall , applicazione diretta delle norme del Decreto

5 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre LA PERFORMANCE NELLA RIFORMA

6 IL CONCETTO DI PERFORMANCE il contributo (risultato e modalitàdi raggiungimento del risultato) che un soggetto (sistema, organizzazione, unitàorganizzativa, team, singolo individuo) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalitàe degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione deibisogni per i quali l organizzazione è stata costituita (Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione) VALORE PUBBLICO La performance di un soggetto (individuo o organizzazione) non èciò che quel soggetto fa (le sue attività), ma l utilità del suo fare valutata dal punto di vista del fruitore. Lo svolgimento dell attività è un prerequisito del valore, ma non è ancora valore in senso proprio La performance scaturisce dall incontro tra ciò che si fa (prestazione) e bisogno posto esternamente (una aspettativa di risultato)

7 IN DUE DIMENSIONI Profondità della performance (dimensione verticale) La performance si misura a vari livelli: l organizzazione nel suo complesso e le sue articolazioni (performance organizzativa), il singolo individuo (performance individuale) sistema a scatole cinesi Ampiezza della performance (dimensione orizzontale) La performance si identifica contestualmente con le nozioni di efficienza (output\input), efficacia interna (adeguatezza output\obiettivi posti internamente), efficacia esterna (impatto output\bisogno esterno)

8 L INTRODUZIONE DELLA CULTURA DELLA VALUTAZIONE Perché la misurazione e valutazione della performance (e la conseguente attribuzione degli incentivi economici e di carriera) è così determinante per realizzare la finalità ultima dell innovativo corpus normativo del Titolo II, ossia assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio che la pubblica amministrazione rende alla collettività, e del Titolo III, ossia valorizzazione del merito, incentivazione della produttività e della qualità della prestazione? la pubblica amministrazione produce beni e servizi che sono determinanti per il funzionamento di tutti i settori produttivi (funzione trainante o deprimente per il sistema economico) tali beni non hanno un prezzo, in quanto la pubblica amministrazione opera al di fuori del mercato, protetta dalla concorrenza è pertanto difficile contrastare le inefficienze si vuole allora infondere all interno delle pubbliche amministrazioni una cultura della valutazione che generi una pressione competitiva, surrogando quella che nel settore privato è la funzione svolta dal mercato e dalla concorrenza, in modo da incentivare efficienza e produttività

9 ATTRAVERSO UNA NUOVA LOGICA GESTIONALE Come rendere giudicabile e premiabile il lavoro nelle pubbliche amministrazioni in termini di apporto di valore pubblico? attraverso la messa a sistema in ogni amministrazione pubblica di fasi processuali spesso oggi pensate e gestite come elementi indipendenti ed autoreferenziali (pianificazione, controllo, misurazione e rendicontazione dei risultati): Il ciclo di gestione della performance Sviluppare il ciclo di gestione della performance significa applicare una pluralità di metodi e di tecniche di gestione per tradurre i piani in risultati ( performance management ), ossia per orientare la performance dell organizzazione, attraverso: l orientamento costante (in ogni fase) al soddisfacimento dell interesse e delle aspettative dei destinatari delle prestazioni della pubblica amministrazione la stretta connessione tra attribuzione del merito e premi e sistema di misurazione e valutazione dei risultati rispetto al soddisfacimento di tali aspettative

10 INNOVAZIONE NORMATIVA O CULTURALE? Innovazione normativa: un intero Titolo di legge dedicato al tema della Misurazione, valutazione e trasparenza della performance, che tratta in modo organico e puntuale la materia applicabilità dei principi a tutte le pubbliche amministrazioni contrattualizzate ma soprattutto Innovazione culturale: il legislatore obbliga a mettersi nei panni del cittadino contestualmente cliente e proprietario della pubblica amministrazione, ma anche ossia colui che finanzia e legittima l ente stesso, che decide finalità da perseguire e servizi da produrre (qualità dovuta e non solo attesa ) la valutazione e la meritocrazia come leve strategiche per spingere la cultura del risultato, soppiantandola alla cultura dell adempimento

11 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre IL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE

12 IL PERFORMANCE MANAGEMENT NELLA RIFORMA Il ciclo di gestione della performance: non è un nuovo strumento di programmazione e gestione (gli strumenti di pianificazione e programmazione sono chiari e delineati nell ordinamento degli enti locali) è un modo di dirigere le organizzazioni, che in coerenza al ciclo di programmazione finanziaria e del bilancio si articola nelle seguenti fasi: Definizione ed assegnazione degli obiettivi sulla base delle risorse disponibili Monitoraggio e interventi correttivi Misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale Utilizzo dei sistemi premianti secondo criteri di valorizzazionedel merito Rendicontazione dei risultati agli organi politici e ai cittadini

13 DALLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA La visione strategica di medio - lungo periodo (priorità politiche e strategiche dell amministrazione) deve costituire il momento iniziale del processo di pianificazione e programmazione: Linee programmatiche di mandato (art. 46 D.Lgs. N. 267/2000) Piano generale di sviluppo (art. 13, comma 4 D.Lgs. N. 170/2006) La traduzione di tali priorità in programmi triennali, aggiornati annualmente, diviene punto di avvio della programmazione annuale, momento di congiunzione tra vision, mission e programmazione operativa: Relazione Previsionale e Programmatica Bilancio pluriennale Bilancio Annuale di Previsione

14 ALLA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA La traduzione degli indirizzi in obiettivi gestionali e in budget economicifinanziari da assegnare ai responsabili dei servizi avviene attraverso l approvazione del Piano Esecutivo di Gestione La rilevazione periodica degli scostamenti tra programmazione e realizzazione, attraverso un sistema di controllo di gestione (che riporta ai responsabili dei servizi) e di controllo strategico (che riporta all organo politico)

15 ALLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE entro il 31/12/2010, i Comuni devono adottare - con apposito provvedimento - il sistema di misurazione e valutazione della performance, conformemente ai principi del decreto e secondo le indicazioni che saranno fornite dal Tavolo Tecnico Permanente di Confronto Anci Civit istituito con Protocollo del 16 settembre 2010 Il Protocollo parla di revisione degli atti regolamentari e normativi ovvero adozione di nuovi atti dal 1/1/2011, nelle more dell adeguamento, si applicano le disposizioni previste dal Titolo II del decreto ( Misurazione, valutazione e trasparenza della performance ), fino all emanazione della disciplina locale

16 GLI ATTORI DEL SISTEMA La Civit (Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazioni pubbliche), che interviene direttamente sul processo valutativo per gli enti statali e solo indirettamente per gli enti locali (tramite i protocolli con l Anci) L Oiv (Organismo indipendente di valutazione) presso ciascuna amministrazione, che assorbe le funzioni svolte dagli attuali nuclei di valutazione e deve essere dotato di una struttura tecnica permanente L organo di indirizzo politico amministrativo I dirigenti

17 LE CARATTERISTICHE DELL OIV Tutte le amministrazioni devono dotarsi di un OIV che ha le seguenti competenze: Organo monocratico o collegiale composto da 3 componenti, dotati dei requisiti che definirà il Tavolo tecnico permanente di confronto, di cui al protocollo Anci - Civit (in ogni caso: requisiti di elevata professionalità ed esperienza nel campo del management, della valutazione della performance e del personale nelle pubbliche amministrazioni; requisito di indipendenza) Nominato dall organo di indirizzo politico-amministrativo (Legge n. 15\09: Sindaco) Durata in carica di 3 anni, rinnovabile per una sola volta

18 E LE SUE PRINCIPALI FUNZIONI valuta la performance organizzativa nel suo complesso (sia dell Ente che delle Strutture) propone all organo politico la valutazione dei dirigenti di vertice monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, garantendo la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché di utilizzo dei premi promuove e attesta l assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e integrità comunica tempestivamente le criticità ai competenti organi di governo e amministrazione, alla corte dei conti, all ispettorato per la funzione pubblica e alla commissione

19 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre LA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

20 LA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA La performance di un organizzazione è il risultato di un EQUILIBRIO tra alcune capacità: Capacità di una politica\progetto di soddisfare un bisogno collettivo (es. quanto una policy per il contrasto del lavoro irregolare che impatta sull emersione del lavoro nero) Capacità realizzativa, ossia l effettiva capacità di dare attuazione ai piani e programmi nei termini programmati Grado di soddisfazione manifestato dai destinatari delle attività e dei servizi, anche in termini di miglioramento quantitativo e qualitativo della propria offerta Capacità di innovazione organizzativa Capacità di sviluppo delle relazioni, favorendo la partecipazione e la collaborazione degli stakeholders Efficienza nell impiego delle risorse

21 E LA SUA MISURAZIONE Per misurare la performance, sono necessari: La definizione di obiettivi il risultato finale che si vuole ottenere (es. miglioramento della produttività dell ufficio attraverso l informatizzazione del processo) Un indicatore di performance lo strumento che rende possibile l attività di acquisizione di informazioni rispetto all obiettivo (es. numero pratiche evase\ore di lavoro) Un target il valore desiderato al raggiungimento del quale si ritiene raggiunto l obiettivo (es. 20 pratiche evase\3 ore di lavoro) Una infrastruttura di supporto gli strumenti necessari per la raccolta delle informazioni e dei dati (es. sistema di misurazione dei tempi di lavoro delle pratiche)

22 LE CARATTERISTICHE DEGLI OBIETTIVI Obiettivi SMART (Specific, Measurable, Agreed, Realistic, Time-bounded) Specifici e misurabili Traguardi specifici e concreti, ancorati ad indicatori Rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività Non autoreferenziali, ma con un impatto sul bisogno esterno, bisogno tradotto ed esplicitato nelle prioritàpolitiche e nelle strategie dell amministrazione Realistici Sfidanti ma possibili, quindi correlati alla quantità e qualità delle risorse disponibili Riferibili ad un arco temporale determinato Annuale per obiettivi di routine, pluriennale per obiettivi strategici Confrontabili nel tempo, almeno al triennio precedente (nella stessa amministrazione) e nello spazio (con amministrazioni analoghe e con valori standard definiti a livello nazionale e internazionale)

23 E L EQUILIBRIO TRA INNOVAZIONE E SERVIZI ORDINARI Non è possibile migliorare ciò che non si può misurare (J. L. Harbour) Il miglioramento della performance organizzativa implica allora la misurazione dell incremento di valore pubblico apportato dell attività complessiva delle strutture, quindi in termini di: obiettivi di innovazione(relativi a progetti strategici innovativi) creiamo valore (1) obiettivi di routine (relativi al miglioramento dell attività ordinaria) aggiungiamo valore (2) I PEG (Piani Esecutivi di Gestione) e i PDO (Piani Dettagliati degli Obiettivi) devono rappresentare sia: la traduzione operativa delle politiche strategiche (obiettivi di innovazione) (1) l individuazione dei margini di miglioramento del servizio ordinario (obiettivi di routine ) (2)

24 ...DALLA STRATEGIA ALL OPERATIVITA : UN ESEMPIO \1 OBIETTIVO STRATEGICO INTERFUNZIONALE (Servizio Ambiente + Polizia Municipale) del Comune X : Contrasto al degrado urbano Contrasto al degrado urbano Obiettivo operativo del Servizio Ambiente: Obiettivo di PEG del Dirigente: Nuovo Regolamento sul Decoro Urbano Indicatore di risultato: Approvazione del Regolamento con deliberazione di Consiglio Comunale entro il 28\02\2011 PDO del Servizio Ambiente: Analisi istruttoria sui fenomeni di degrado urbano nella città Indicatore di risultato: Formulazione documento di analisi e e reportistica sulla tipologia e frequenza dei fenomeni di degrado riscontrati entro il 15\01\2011

25 ...DALLA STRATEGIA ALL OPERATIVITA : UN ESEMPIO \2 Obiettivo operativo del Corpo di Polizia Municipale: PEG del Comandante: Programmazione dei controlli sul territorio nel rispetto dei tempi e delle modalità procedurali previste dal regolamento e rilevazione eventuali criticità riscontrate nell applicazione Indicatore di risultato: Numero di disposizioni di servizio effettuate per la realizzazione di servizi mirati attuati dal Nucleo Degrado, per ogni fattispecie individuata dal regolamento Proposte di miglioramento procedure ai servizi competenti per la modifica del regolamento

26 ...DALLA STRATEGIA ALL OPERATIVITA : UN ESEMPIO \3 PEG del Commissario Capo del Nucleo Degrado: Organizzazione e svolgimento dei servizi mirati per il controllo sul degrado nel territorio, nel rispetto delle disposizioni di servizio Indicatore di risultato: Numero di verbali di accertamento elevati e contestuale diminuzione del numero delle segnalazioni dei cittadini Eventuali segnalazioni al Comandante di criticità nell applicazione del regolamento Ciascun Servizio (Ambiente e PM) dovrà inoltre avere obiettivi di routine, ossia non necessariamente derivanti da un progetto strategico, ma dall innalzamento dei target di servizio ordinariamente erogati (es. aumento del 10% del controllo delle Scia presentate per apertura di esercizi di vicinato)

27 OUTPUT E OUTCOME La performance organizzativa può essere misurata sia attraverso la definizione di obiettivi ed indicatori di output che obiettivi ed indicatori di outcome: output: quantità di prestazioni o interventi che si ottiene immediatamente al termine di un attivitào di un processo, secondo la logica: input consumati attività o processo output ottenuto Es. Aumento del kilometraggio di piste ciclabili in città outcome: impatto dell output sul bisogno esterno, ossia la conseguenza di un attività o processo dal punto di vista dell utente del servizio o in senso più ampio degli stakeholders: output ottenuto modifica del bisogno esterno Es. Riduzione dell inquinamento dell aria

28 I LIMITI DELL ANALISI PER SOLI OUTPUT L analisi per output risulta poco significativa nel caso in cui: -l obiettivo finale sia costituito dalla riduzione\eliminazionedi un bisogno esterno (obiettivo di efficacia) e -per incidere sul bisogno, i soggetti necessari siano numerosi e debbano operare in rete sinergica (es. sicurezza urbana o welfare) Analizzare gli output di ciascun soggetto (es. Comune e Questura) significherebbe analizzare la capacità di risposta al bisogno dal punto di vista dell erogatore del servizio ( per adempimento ) e non dalla prospettiva del cittadino ( per risultato ), con il rischio di non soddisfare il bisogno finale: Il Comune programma e misura il proprio output, la Questura programma e misura il proprio output, ma la sommatoria degli interventi di ciascun soggetto ha inciso sulle aspettative del cittadino?

29 E I VANTAGGI DELLA GESTIONE OUTCOME + OUTPUT Descrivere l obiettivo di outcome per l amministrazione nel suo complesso: qual è il bisogno del cittadino? Es. miglioramento percezione di sicurezza da parte dei cittadini del quartiere X Descrivere i punti di contatto tra la propria azione e quella di altre amministrazioni, le possibili aree di cooperazione interistituzionale quali enti possono soddisfare il bisogno? quali strumenti operativi possono essere dispiegati? Es. organizzazione di un tavolo permanente interforze presso la Prefettura di riferimento, volto ad analizzare i fenomeni di degrado maggiormente incidenti sul territorio di competenza e ad individuare le soluzioni operative più efficaci, attraverso la definizione di un protocollo Descrivere gli output necessari per raggiungere tale obiettivo Cosa può fare ciascun ente per soddisfare il bisogno? Es. aumento del numero di controlli serali e notturni nel quartiere x - attivazione di servizi congiunti con le altre forze di polizia Descrivere le azioni necessarie per raggiungere l output Es. aggiungere un turno di lavoro

30 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre LA PERFORMANCE INDIVIDUALE

31 IN SINTESI Contributo di ciascun individuo in termini di valore pubblico alla soddisfazione del bisogno finale a cui è finalizzata la propria attività La misurazione di ciascuna performance individuale non costituisce un adempimento orientato a valutare cosa è stato fatto, ma cosa è stato fatto in termini di differenziale in valore pubblico: premiamo i meritevoli e capaci, in quanto -e soltanto se -hanno contribuito (valutazione delle prestazioni) e\o possono contribuire (valutazione delle competenze e del potenziale) a realizzare la mission dell ente, ossia il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini definiti prioritari dal sistema di programmazione dell ente

32 LA VALUTAZIONE DI DIRIGENTI E POSIZIONI ORGANIZZATIVE Performance relativa all ambito organizzativo di diretta responsabilità(pdo) Raggiungimento di specifici obiettivi individuali (PEG) Qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura (strumenti del controllo strategico) Competenze professionali e manageriali dimostrate (scheda individuale) Capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi (scheda individuale) La valutazione della performance organizzativa diviene elemento di valutazione della performance individuale: il dirigente è valutato non solo sulla base di propri obiettivi ma anche sulla base dei risultati della propria struttura (di diretta responsabilità) e sulla base di quelli della struttura in cui è inserito (sovraordinata) La capacità di differenziare i giudizi nella valutazione dei propri collaboratori diviene indicatore per la valutazione individuale dei dirigenti

33 33 SCHEMA SCHEDA DI VALUTAZIONE

34 LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEL COMPARTO Raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali (PDO) Qualità del contributo assicurato alla performance dell unità organizzativa di appartenenza (PDO) Competenze dimostrate e comportamenti professionali e organizzativi (scheda individuale)

35 SCHEMA SCHEDA DI VALUTAZIONE

36 OBIETTIVI A CASCATA La negoziazione degli obiettivi dei dirigenti di vertice avviene entro fine novembre (definizione peg) Direzione generale\dirigenti di vertice La negoziazione degli obiettivi dei dirigenti non di vertice (e delle posizioni organizzative) avviene entro metà dicembre (definizione peg) Dirigenti di vertice\dirigenti non di vertice La negoziazione degli obiettivi del personale avviene entro gennaio (definizione pdo) Dirigenti non di vertice\posizioni organizzative personale Incontri collegiali Esposizione degli indicatori della performance dell unità organizzativa di appartenenza in incontri plenari Incontri individuali Consegna a ciascun dipendente della scheda contenente sia gli obiettivi (e relativi pesi), indicatori e target su cui verrà valutato nell anno, sia i comportamenti organizzativi attesi (e relativi pesi)

37 VALUTAZIONE A SALITA chi mi attribuisce gli obiettivi, mi valuta rispetto al grado di raggiungimento e ai miei comportamenti per raggiungerli La valutazione del personale di comparto deve essere la prima fase del processo di valutazione delle prestazioni (sistema a salita ): Il personale di comparto e le posizioni organizzative sono valutate dal proprio dirigente (con successiva comunicazione all OIV) I dirigenti non di vertice vengono valutati dal dirigente immediatamente sovraordinato (con successiva comunicazione all OIV) I dirigenti di vertice sono valutati dall organo politico (Sindaco), su proposta dell OIV

38 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre MERITOCRAZIA E PREMIALITA

39 LE FASCE DI MERITO L art. 19 definisce le fasce di merito e le relative percentuali per tutto il personale (dirigenziale e non) di tutte le pubbliche amministrazioni: nella prima il 25% del personale 50 % del Budget nella seconda il 50% del personale 50 % del Budget nella terza il restante 25 % 0 % del Budget L art. 31, comma 2, definisce tale sistema in forma più flessibile per gli enti locali, prevedendo quali unici vincoli: -numero fasce non inferiore a tre - quota prevalente di risorse al personale in fascia alta

40 UN IPOTESI DI ARTICOLAZIONE Dirigenti(e, in questo ambito, graduatorie distinte per ciascun livello dirigenziale. quattro distinte graduatorie: es. dirigenti d area, dirigenti di settore, dirigenti di servizio) Posizioni Organizzative Personale di comparto(e, in questo ambito, tre distinte graduatorie: personale di categoria B, personale di categoria C e personale di categoria D: graduatorie di ente - e non di settore - per evitare che personale con identico giudizio finale possa essere inserito in fasce diverse soltanto perché appartenente a settori diversi e per ridurre le distorsioni dovute alla soggettiva metrica di giudizio dei dirigenti)

41 GLI ALTRI STRUMENTI MERITOCRATICI - Bonus annuale delle eccellenze(al 5% del personale in fascia alta) -Premio annuale per l innovazione (miglior progetto realizzato nell anno in termini di impatto sui servizi offerti e sui processi di lavoro) da adattare alla specificità dei propri ordinamenti e a valere sulle risorse disponibili per la contrattazione integrativa - Premio di efficienza (30% dei risparmi da processi di riorganizzazione al personale coinvolto, su validazione dell OIV) da adattare alla specificità dei propri ordinamenti - Accesso a percorsi di alta formazione - Progressioni economiche - Attribuzione di incarichi e responsabilità a valere sulle risorse disponibili per la contrattazione integrativa - Progressioni di carriera

42 Convegno Interregionale Scandiano, 3 novembre QUALCHE SPUNTO DI RIFLESSIONE

43 EVOLUZIONE DI RUOLO ED OBIETTIVI Da ruolo sanzionatorio e repressivo, ricopribile in autonomia A ruolo di interprete e promotore del bisogno di sicurezza urbana, ricopribile in compartecipazione con altri soggetti ed enti Da obiettivi e indicatori di output (es. numero contravvenzioni\anno) A obiettivi e indicatori di outcome (es. che misurano l aumento di sicurezza percepita a seguito di specifici interventi posti in essere dall Ente) Come coinvolgere gli altri enti nella definizione di progetti significativi in termini di impatto sul bisogno espresso o inespresso della collettività? Come tradurre i progetti in obiettivi di competenza dell ente da inserire negli strumenti di programmazione e valutazione?

44 STANDARD DI RIFERIMENTO PER GLI OBIETTIVI La Riforma prevede la commisurazione degli obiettivi a valori di riferimento definiti da standard nazionali o internazionali o da comparazione con amministrazioni analoghe Opportunità di definire standard quantomeno regionali al fine di fruire di parametri di riferimento per la misurazione della performance organizzativa relativa alle attività tipiche della polizia locale

45 I DIRIGENTI DI VERTICE L individuazione dei dirigenti di vertice (ossia dei dirigenti che non hanno altra figura sovra ordinata) incide sul processo di valutazione, essendo i dirigenti di vertice valutati dal Sindaco, su proposta dell OIV: Negli enti ove è previsto il Direttore Generale, è dirigente di vertice solo il direttore generale o interpretando il suo ruolo di solo coordinamento della dirigenza lo sono anche i dirigenti delle strutture organizzative di massimo livello dell Ente? Da un certo punto di vista, la Riforma avvicina il processo di valutazione di tutti i dirigenti di vertice al processo di valutazione già sottinteso per il Comandante del Corpo di P.M.

46 E IL COMANDANTE DEL CORPO Il Comandante del Corpo di P.M. dovrebbe comunque essere considerato dirigente di vertice (art. 2 Legge n. 65/86, che prevede un potere direttivo e di controllo diretto del Sindaco sul comandante ed una dipendenza e responsabilità altrettanto dirette del comandante nei confronti del Sindaco; Premesse al Titolo III, Capo III, del C.c.n.l ; Sentenza Consiglio di Stato, sez. V, 17 febbraio 2006, n. 616) Poiché, in ogni caso, direttore generale e Comandante sono da considerare entrambi dirigenti di vertice, quale rapporto si instaura tra le due figure? - nel processo di valutazione ( indipendenza ), sono entrambi valutati dal Sindaco su proposta dell OIV -nell attribuzione degli obiettivi ( relazione debole ): che potere di negoziazione possiede il Direttore Generale a cui compete per legge la proposta di Peg alla G.C. -rispetto agli obiettivi di Pegdel Comandante?

47 IL RUOLO DEI CAPI INTERMEDI La Riforma prevede che la valutazione sia svolta dal personale con qualifica dirigenziale Il Corpo di Polizia Municipale prevede un organizzazione fortemente gerarchica ed articolata, in cui il coordinamento e controllo èdelegato per legge - a Commissari ed Ispettori Quale ruolo dei capi intermedi nel nuovo processo di valutazione? Opportunità di definire da parte del Comandante un sistema organizzato di monitoraggio indiretto della prestazione degli agenti attraverso un intervento formale della catena del comando per attuare la significativa differenziazione dei giudizi imposta dalla Riforma: reportistica ad hoc per la rendicontazione dei comportamenti? Con quale periodicità di riporto ai vertici?

48 GLI ITEM DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEL CORPO La valutazione delle competenze (sapere) e dei comportamenti (saper essere e saper fare) degli appartenenti al Corpo può essere svolta sugli stessi item degli altri dipendenti comunali? assimilazione degli item di osservazione direttamente proporzionale alla categoria di appartenenza (C o D1 o D3): ossia le capacità e i comportamenti attesi sono maggiormente assimilabili tra un commissario e un funzionario amministrativo (competenze trasversali) piuttosto che tra un agente di pm e un istruttore amministrativo (competenze specialistiche) valutazione dell opportunità di definire schede di valutazione differenziate per il personale appartenente al Corpo rispetto al restante personale dell ente: es. mentre l autonomia e l esercizio della discrezionalità può essere un valore per un organizzazione del lavoro orizzontale (team di lavoro), può essere meno apprezzabile in un organizzazione del lavoro verticistica (capo subordinato)

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010 Comune di Trapani Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance - Modifiche di raccordo ad alcuni articoli del Regolamento istituito dall' O.I.V.

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance

Dettagli

( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) TITOLO I: Principi generali ( articoli 11 e 28 del d.lgs. 150/09)

( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) TITOLO I: Principi generali ( articoli 11 e 28 del d.lgs. 150/09) Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e trasparenza della performance ( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) Il presente Regolamento è assunto ai sensi degli artt. 16 e 31 del

Dettagli

COMUNE DI GIOVINAZZO. Regolamento di disciplina della misurazione e

COMUNE DI GIOVINAZZO. Regolamento di disciplina della misurazione e COMUNE DI GIOVINAZZO Regolamento di disciplina della misurazione e valutazione della performance Approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. del 1 Articolo 1 Oggetto e finalità 1. Le disposizioni

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA. Disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA. Disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA Disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance APPROVATO CON DELIBERA 58 CG 2013 E MODIFICATO ED INTEGRATO CON DELIBERE 59 E 149CG/2013

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato

Dettagli

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE COMUNE DI CASLINO D ERBA Provincia di Como REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (approvato con delibera della Giunta Comunale n. 21 del 08.03.2013) INDICE CAPO I - PRINCIPI

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE CITTA' DI VARAZZE REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE approvato con deliberazione Giunta comunale n. 147 del 9 agosto 2012 1 SOMMARIO CAPO I MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE E LA RETRIBUZIONE DI PRODUTTIVITA

IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE E LA RETRIBUZIONE DI PRODUTTIVITA IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE E LA RETRIBUZIONE DI PRODUTTIVITA COSA CAMBIA CON LA RIFORMA PREVISTA NEL DLGS DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE DELEGA 15/2009 A CHE COSA SERVE IL NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO COMUNE DI MONTEBELLO JONICO CAPO X SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE ART.57 -FINALITA DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1. Le disposizioni contenute nel presente Titolo

Dettagli

COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ALLEGATO SUB B) ALLA DELIBERA DI G.C. N 292 DEL 28.12.2010 COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione n. del 18 /08/2015 Art.1. PRINCIPI GENERALI 1. La misurazione e la valutazione

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE 58 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE APPROVATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 492 REG./.534 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 29/12/2010 Art.

Dettagli

IL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (PROCEDURA) LE FASI

IL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (PROCEDURA) LE FASI IL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (PROCEDURA) LE FASI FASE 0 IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE DELL ENTE FASE 1 DEFINIZIONE E ASSEGNAZIONE DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE FASE 2 MONITORAGGIO IN CORSO DI

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (Approvato con deliberazione di G.C. 140/02.12.2010) 1 TITOLO I - SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE Capo I - Aspetti generali

Dettagli

DALLA NORMA AI FATTI. INTEGRARE IL PUNTO DI VISTA DEI CITTADINI NEL CICLO DELLE PERFORMANCE

DALLA NORMA AI FATTI. INTEGRARE IL PUNTO DI VISTA DEI CITTADINI NEL CICLO DELLE PERFORMANCE DALLA NORMA AI FATTI. INTEGRARE IL PUNTO DI VISTA DEI CITTADINI NEL CICLO DELLE PERFORMANCE DOTT. FABIO MONTEDURO UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA fabio.monteduro@uniroma2.it Napoli, 28 febbraio 2012 Hotel

Dettagli

DIRIGENTI Valutano e sono valutati

DIRIGENTI Valutano e sono valutati Commento alla Bozza di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche

Dettagli

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La

Dettagli

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI FINALITA' DELLA VALUTAZIONE Il processo di valutazione dei dipendenti dei servizi persegue differenti finalità, prima fra tutte quella

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Il ciclo della performance

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Il ciclo della performance 14 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE Il ciclo della performance APPROVATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 465 REG./.499 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 15/12/2010 TITOLO I Programmazione, controllo,

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) (Approvato con deliberazione della Giunta della Federazione n.102

Dettagli

REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, DELLA VALUTAZIONE, DELLA RENDICONTAZIONE E DELLA TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, DELLA VALUTAZIONE, DELLA RENDICONTAZIONE E DELLA TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI PATU Provincia di Lecce - Regolamento Comunale - REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, DELLA VALUTAZIONE, DELLA RENDICONTAZIONE E DELLA TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato

Dettagli

Il Ministro della Difesa

Il Ministro della Difesa Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA METODOLOGIA E I CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E SUL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULLA METODOLOGIA E I CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E SUL NUCLEO DI VALUTAZIONE REGOLAMENTO SULLA METODOLOGIA E I CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E SUL NUCLEO DI VALUTAZIONE Art. 1 Definizione di performance organizzativa e di performance individuale La performance organizzativa

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti, degli incaricati di posizione organizzativa e del personale del

Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti, degli incaricati di posizione organizzativa e del personale del Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti, degli incaricati di posizione organizzativa e del personale del Comune di Modena Aggiornamento aprile 2013 Indice Introduzione

Dettagli

Introduzione alla giornata. Prof. Renato Ruffini. IV Workshop 29 settembre 2011 Osservatorio sulla Performance nella Pubblica Amministrazione

Introduzione alla giornata. Prof. Renato Ruffini. IV Workshop 29 settembre 2011 Osservatorio sulla Performance nella Pubblica Amministrazione Misurazione e valutazione delle performance individuali e politiche contrattuali Introduzione alla giornata Prof. Renato Ruffini IV Workshop 29 settembre 2011 Osservatorio sulla Performance nella Pubblica

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del

Dettagli

COMUNE DI RIVANAZZANO TERME PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI RIVANAZZANO TERME PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI RIVANAZZANO TERME PROVINCIA DI PAVIA CRITERI DI MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE ESTRATTO DAL REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI APPROVATO CON ATTO

Dettagli

Comune di Grumento Nova Sistema per la misurazione e la valutazione della performance. Finalità e principi

Comune di Grumento Nova Sistema per la misurazione e la valutazione della performance. Finalità e principi Comune di Grumento Nova Sistema per la misurazione e la valutazione della performance Finalità e principi Art. 1 - Finalità Il presente regolamento disciplina il sistema di misurazione e valutazione della

Dettagli

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 29 dicembre 2011, n. 3032. Adozione Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia.

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 29 dicembre 2011, n. 3032. Adozione Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia. 1886 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 29 dicembre 2011, n. 3032 Adozione Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia. L Assessore

Dettagli

Allegato contenente. Sub 1) Regole di dettaglio. Sub 2) Fac simili delle schede di valutazione

Allegato contenente. Sub 1) Regole di dettaglio. Sub 2) Fac simili delle schede di valutazione Allegato contenente Sub 1) Regole di dettaglio Sub 2) Fac simili delle schede di valutazione 1 Sub 1) Università di SISTEMA DI DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DELLA DIRIGENZA E DEL PERSONALE informato ai

Dettagli

PARTE TERZA MISURAZIONE VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLE PERFORMANCE INVIDUALI E COLLETTIVE. VALUTAZIONE AREE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

PARTE TERZA MISURAZIONE VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLE PERFORMANCE INVIDUALI E COLLETTIVE. VALUTAZIONE AREE POSIZIONI ORGANIZZATIVE ALLEGATO A PARTE TERZA MISURAZIONE VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLE PERFORMANCE INVIDUALI E COLLETTIVE. VALUTAZIONE AREE POSIZIONI ORGANIZZATIVE CAPO I NUCLEO DI VALUTAZIONE ART. 92 - NUCLEO DI VALUTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT Sommario 1. Premessa -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di Inverigo Provincia di Como SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDICE INTRODUZIONE TITOLO I FINALITA E PRINCIPI Art. 1 - Finalità e oggetto Art. 2 - Principi di riferimento

Dettagli

COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA

COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA Allegato sub. 1) SISTEMA DI DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE, DEL PERSONALE E DEL SEGRETARIO COMUNALE* informato ai principi di cui all art 9 cc.

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n. COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso

Dettagli

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso

COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso SISTEMA DI VALUTAZIONE PERMANENTE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE E DELLE PERFORMANCE ORGANIZZATIVE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.C. N. 15 DEL 9.2.2012 E MODIFICATO

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

COMUNE DI CASTELVETRANO Provincia di Trapani REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

COMUNE DI CASTELVETRANO Provincia di Trapani REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE COMUNE DI CASTELVETRANO Provincia di Trapani REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Castelvetrano Regolamento per la gestione, misurazione e valutazione della

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 22/2011 1 Art. 1 Nucleo di Valutazione - Definizione 1) Il nucleo di valutazione

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE COMUNE DI ROTA D IMAGNA Provincia di Bergamo SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato al regolamento per la gestione, misurazione e valutazione della performance del Comune di Rota

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

COMUNE DI SERAVEZZA Provincia di Lucca

COMUNE DI SERAVEZZA Provincia di Lucca COMUNE DI SERAVEZZA Provincia di Lucca DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 10 del 26-01-11 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

organizzativa di appartenenza.

organizzativa di appartenenza. ALL. A SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI, DEI TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA, DEI DIRIGENTI E DEGLI ESPERTI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE PROVINCIALI. Art.

Dettagli

COMUNE DI CASTIGLIONE TINELLA Provincia di Cuneo

COMUNE DI CASTIGLIONE TINELLA Provincia di Cuneo COMUNE DI CASTIGLIONE TINELLA Provincia di Cuneo REGOLAMENTO COMUNALE SULLA METODOLOGIA E I CRITERI PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL PERSONALE E SUL NUCLEO DI VALUTAZIONE Art.1

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della performance dell ATER di Matera

Il sistema di misurazione e valutazione della performance dell ATER di Matera Il sistema di misurazione e valutazione della performance dell ATER di Matera 1. Premessa: le norme, le indicazioni CIVIT, i requisiti necessari Il Sistema di misurazione e valutazione della performance

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE. Art. 1

ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE. Art. 1 Prot. n. 24622 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; VISTI lo Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

Criteri per la valutazione della performance individuale dei titolari di Posizioni Organizzative

Criteri per la valutazione della performance individuale dei titolari di Posizioni Organizzative Allegato B Criteri per la valutazione della performance individuale dei titolari di Posizioni Organizzative La valutazione dei risultati conseguiti avviene attraverso apposito provvedimento del Dirigente

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE CONSORZIO DI POLIZIA LOCALE DELLA VALLE SABBIA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Art 7 Decreto Legislativo 150/2009 Revisione del 2 novembre 2011 INDICE INDICE... 2 PREMESSA... 3 I

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

Comune di Castrocaro Terme PROVINCIA DI FORLI -CESENA

Comune di Castrocaro Terme PROVINCIA DI FORLI -CESENA Comune di Castrocaro Terme PROVINCIA DI FORLI -CESENA Sistema di valutazione dei dipendenti e Criteri per l attribuzione delle progressioni economiche orizzontali (Quadriennio normativo 2011-2014) Il processo

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE Le amministrazioni pubbliche devono adottare, in base a quanto disposto dall art. 3 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 10, metodi e strumenti idonei a misurare, valutare

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli