I NEURONI SPECCHIO (MIRROR NEURONS), UN PONTE FRA SVILUPPO COGNITIVO E LINGUISTICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I NEURONI SPECCHIO (MIRROR NEURONS), UN PONTE FRA SVILUPPO COGNITIVO E LINGUISTICO"

Transcript

1 I NEURONI SPECCHIO (MIRROR NEURONS), UN PONTE FRA SVILUPPO COGNITIVO E LINGUISTICO ritasidoli Sintesi ad uso interno per i partecipanti al seminario Giscel del 12 ottobre 2010 Ho pensato di iniziare questa sintesi destinata ai partecipanti al seminario Giscel del giorno 12 ottobre con le due questioni a mio giudizio più rilevanti nella mia relazione e sulle quali probabilmente sarebbe stato importante un confronto comune Questione 1 Perché i neuroni specchio (da ora ns) sono così importanti per l apprendimento? Questione 2. Perché la scuola è un luogo irrinunciabile di apprendimento? Questione 1 (una premessa: i ns non sono soli nel loro lavoro di attivazione cerebrale; all inizio della vita di un soggetto essi esistono come sostrato neuronale e come potenzialità; la storia evolutiva del soggetto permette il raggiungimento di stadi di sviluppo più o meno competenti) Elenco tre motivi fra i molti che possono essere indicati a) Essi permettono (insieme ad altri circuiti neuronali) l attivazione mentale convergente fra le menti di chi racconta, insegna, spiega, mostra e di chi ascolta; tale attivazione convergente è alla base di ogni apprendimento. b) Essi fondano il riconoscimento dello scopo, della motivazione per cui si agisce: ogni azione didattica deve essere riconosciuta come avente un senso, uno scopo per colui che apprende; una indagine che ho condotto in università con i miei studenti ha evidenziato come non sia facile nemmeno per studenti universitari capire il senso di alcune discipline. 1

2 c) Essi facilitano la consapevolezza dell appartenenza (a un gruppo, ad una classe, ad una comunità); voglio ricordare che proprio la sicurezza dell appartenenza permette l apertura agli altri (Erikson e lo stadio della fiducia sfiducia; Bowlby e la Ainsworth e le dinamiche di attaccamento sicuro insicuro); il senso di appartenenza alla classe come l antidoto più significativo all abbandono scolastico Questione 2 Mi piace pensare alla scuola come luogo di educazione alla responsabilità che vedo declinata nelle due valenze di responsabilità culturale e responsabilità morale: certo la scuola non è l unico contesto di tale educazione, ma uno dei più importanti: raggiunge la quasi totalità dei giovani, per molte ore, li segue in un percorso longitudinale. - Luogo della responsabilità longitudinale: l insegnante offre una tradizione culturale (non dimentichiamo che la tradizione è una rilettura interpretativa a posteriori) e sé come mediatore di tale tradizione affinché gli studenti si approprino di tale tradizione, la rielaborino e la modifichino, la proiettino nel futuro del mondo dove agiranno. Tempo della responsabilità trasversale in cui il gruppo degli allievi è reciprocamente responsabile; (il fenomeno dell abbandono scolastico ed il senso di non appartenenza, il fenomeno del bullismo e della violenza) La scuola diventa punto di incontro fra le generazioni e fra le culture diverse; in essa Il codice etico si concretizza in una azione verso colui che è straniero, debole, solo, malato, a colui che nessuno protegge o di cui nessuno si prende cura Da qui nasce l alleanza (che si costruisce nel tempo, con alcuni mai. Chissà?) fra insegnanti, alunni e famiglie. Perché la scuola? Solo la scuola? - Perché è un luogo dove i legami mantengono sempre un minimo di possibilità di aggancio - Perché, pur nella loro frammentarietà, tali legami possono evolvere verso la consapevolezza di una appartenenza condivisa - Perché la scuola offre un esperienza di adulto che crede in quello che fa 2

3 Siamo partiti da un piccolo gruppo di neuroni, appena scoperti ma che da millenni sono in cammino per farci essere umani e siamo arrivati ad interrogarci sul senso dell educazione. 1. Che cosa sono i Mirror Neurons? I primi dati risalgono all inizio degli anni ottanta del secolo scorso e riguardano gli studi sui primati. Da questi studi emerge come nei primati esistano circuiti neuronali per la programmazione, il controllo e l esecuzione di azioni finalizzate. I circuiti neuronali individuati sono collocati nell emisfero sinistro in una zona che secondo la localizzazione proposta da Matelli et al. (1985, 1991) 1 - è stata chiamata F5 PF, situata nella zona parietale - frontale Questi circuiti neuronali si attivano anche quando l azione non è eseguita ma solo immaginata, o quando essa è eseguita da un altro soggetto, da qui il nome neuroni specchio. Indagini successive negli esseri umani (con la tecnica della risonanza magnetica funzionale frmi) hanno evidenziato come la zona dei neuroni specchio con funzioni motoria e visiva coinvolga l intero circuito neuronale (F5 e PF): proprio a questo coinvolgimento è dovuta la rappresentazione dell azione. 2. I NS e la loro funzione nella rappresentazione mentale umana La sola visione di una azione finalizzata compiuta da altri induce negli esseri umani una forte attivazione delle aree premotoria e parietale (Rizzolatti et Al ; Buccino et al ) Si può ipotizzare che tale competenza sia l esito filogenetico di fasi evolutive diverse - il controllo motorio durante l esecuzione di una propria azione, - il proprio controllo visivo durante tale performance motoria, 1 M. Matelli, G. Luppino, G. Rizzolatti, (1985), Patterns of cytochrome oxidase activity in the frontal agranular cortex of the macaque monkey, Behavioural Brain Research, 18, G. Rizzolatti et Al., (1996) Localization of grasp representation in humans by PET: observation versus execution, Experimental Brain Research, 111, pp , 3 G. Buccino et Al., (2001), Actions observation activates premotor and parietal areas in a somatotopic manner: a fmri study, European Journal of Neuroscience, 13, pp

4 - la generalizzazione successiva in virtù del controllo motorio e visivo dei gesti altrui, - fino alla rappresentazione neuronale delle azioni altrui - ed alla rappresentazione neuronale delle altrui intenzionalità esecutive. Due sono le funzioni che i NS fondano, fino a questo punto della nostra riflessione: la consapevolezza dell intenzionalità l imitazione uno dei fondamenti dell apprendimento (imitazione, come nel linguaggio, non copia meccanica ma elaborazione creativa che parte da un modello) 3. NS e linguaggio L evoluzione della corteccia premotoria, in un ottica filogenetica, ha costituito la base neuronale per lo sviluppo della funzione linguistica per lo sviluppo della memoria di lavoro. L ipotesi filogenetica attualmente accreditata afferma che la comunicazione cooperativa umana sia emersa come parte e bagaglio dell evoluzione di forme unicamente umane di attività cooperativa. [ ] Specificamente, l attività collaborativa e la comunicazione cooperativa umana riposano entrambe, a differenza delle attività di gruppo e della comunicazione intenzionale delle grandi scimmie, su cose come la lettura ricorsiva dell intenzione e la tendenza ad offrire spontaneamente aiuto ed informazione agli altri 4 4. Le grammatiche culturali primarie (come regolarità iterative formalizzate) in contesti comunicativi, fondati sulla cooperazione (un approccio filogenetico): la grammatica dell indicare, la grammatica dell informare, la grammatica del narrare. 5 4 M. Mumenthaler, H. Mattle, (2004), Neurology, Thieme-Verlag, Stuttgart - New York, p M. Tomasello, (ediz. orig. 2008, traduzione italiana 2009), Le origini della comunicazione umana, R. Cortina, Milano, pp

5 Le tre grammatiche citate si pongono in un crescendo di complessità cognitiva e relazionale ma tutte prevedono la consapevolezza della mente altrui e l attivazione cooperativa. Additare (la grammatica dell indicare) e mimare (la grammatica dell informare) sono già presenti in bambini di mesi definiti prelinguistici. La grammatica del narrare: qui la necessità di regole canoniche (o formalizzate condivise) si fa ancor più rilevante. Come Bruner ha sottolineato 6 ogni storia è imperniata su due scenari : - Lo scenario degli eventi - Lo scenario dell apprezzamento 5. NS e mondo emozionale Il riconoscimento dello stato emozionale dell altro è molto precoce. Già a tre mesi i bambini imitano l espressione della figura di riferimento ma ne interpretano anche lo stato emotivo, producendo vocalizzazioni adeguate e, prima dell anno, mettono in atto comportamenti congruenti. Certo, si tratta di comportamenti socialmente primitivi ma che fonderanno successivamente condotte più raffinate ed articolate. I neuroni specchio rendono possibile il riconoscimento immediato e precoce degli stati emozionali altrui 7 ; essi costituiscono pertanto il prerequisito irrinunciabile di quel comportamento empatico che fonda la maggior parte delle nostra relazioni interindividuali. 6. Il ruolo dei NS nella lettura degli stati mentali (La funzione dei NS nella costruzione della ToM - Teoria della mente) Tutto quanto detto fino ad ora conferma la rilevanza dei NS nella costruzione della teoria della ToM Le recenti scoperte neuronali illuminano di una nuova luce quella funzione specificamente umana che va sotto il nome talvolta discusso di teoria della mente, ossia quella 6 J. Bruner, (1988)La mente a più dimensioni, Laterza Bari (cfr. Tomasello p. 245). 7 G. Rizzolatti, C. Sinigaglia, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, R. Cortina, Milano 2006, p

6 capacità di rappresentarsi gli stati mentali altrui 8. Tale capacità nelle sue forme primarie, ossia precoci - parte dall osservazione di condotte motorie a cui viene attribuito uno scopo. Un elemento rilevante nella ToM è costituito secondo Baron Cohen (non a caso uno dei più grandi studiosi di autismo) dallo sguardo (altra modalità comunicativa umana, meno rilevante nei primati che preferiscono il movimento del capo o della mano). Secondo Baron Cohen 9 la capacità di cogliere lo sguardo altrui è una fase essenziale per lo sviluppo della capacità di lettura della mente, perché permette non solo di capire l intenzione ma di rappresentarsi che cosa l altro sta pensando, che cosa sa o non sa rispetto ad una certa situazione. 7. La costruzione culturale della conoscenza Vygotskij: dal biologico al socio-storico Pontecorvo: la conoscenza come co-costruzione: Bruner: la funzione narrativa come radice dell apprendimento. 8. La costruzione del sé relazionale Nella società attuale il villaggio locale, caratterizzato da una unità tribale (miti, riti, lingua religione ), si interseca sempre più spesso con la richiesta di relazioni con culture altre chiedendo a ciascuno di noi una competenza relazionale articolata e duttile. Qualcuno utilizza il termine glocale proprio ad indicare l intrecciarsi dei diversi piani relazionali. Il Sé è l esito di un processo di integrazione degli stati mentali collocati nel passato, nel presente e nel futuro in un filone di coerenza e di continuità nel tempo 10. Nel bambino la possibilità di connettersi e di entrare in sintonia con le menti di altre persone è fondamentale per la maturazione dei circuiti cerebrali che mediano la capacità di autoregolazione (Schore, 1994) e diversi studi indicano che tali relazioni si basano in 8 L. Fogassi, V. Gallese, The neural correlates of mind understanding, in M.I. Stamenov, V. Gallese (Eds.), Mirrors Neurons and the Evolution of Brain and Language, John Benjamins Publishing Company, Amsterdam, Philadelphia, 2002, pp S. Baron-Cohen, (1995), Mindblindness: an Essay on Autism and Theory of Mind, Cambridge MA, MITPress 10 D. J. Siegel, (2001), La mente relazionale. Neurobiologia dell esperienza interpersonale, R. Cortina Milano, pp. 8-9; si veda ad esempio la sintonizzazione comunicativa precoce fra genitori e figli: essa permette ai cuccioli di sviluppare la capacità di regolare le emozioni, di mettersi in comunicazione con gli altri, di sviluppare una narrativa autobiografica e di imparare le regole della comunicazione culturale. 6

7 effetti su pattern di comunicazione. 11 [ ] Il concetto essenziale è che il cervello del bambino utilizza gli stati della mente del genitore - o di un altra figura di attaccamento per cercare di organizzare le sue attività. [ ] L accordo emotivo fra genitore e figlio o fra terapeuta e paziente (insegnante ed allievo \ studente) implica quindi lo stabilirsi di un temporaneo allineamento, di una corrispondenza fra gli stati della mente di due individui, con l istaurarsi di quello che possiamo definire uno <stato di risonanza mentale> 12. Da tale competenza nasce secondo alcuni ricercatori l attaccamento sicuro che secondo Bowlby evolve in capacità di leadership, di problem solving per affrontare relazioni competitive o difficili. 13 Concludo con una frase già citata: siamo partiti da un piccolo gruppo di neuroni, appena scoperti ma da millenni in cammino per farci essere umani, e siamo arrivati ad interrogarci sul senso dell educazione. 11 Per ampliare il concetto di elaborazione e controllo delle emozioni (sistema limbico o sistema neocorticale) : D.J. Siegel, (2001), La mente relazionale. Neurobiologia dell esperienza interpersonale, R. Cortina Milano. 12 D. J. Siegel, (2001), La mente relazionale. Neurobiologia dell esperienza interpersonale, p Ibi, p

8 Bibliografia (le indicazioni bibliografiche seguono lo schema della relazione, quindi non sono in ordine alfabetico) - M.I. Stamenov, V. Gallese (Eds.), (2002), Mirrors Neurons and the Evolution of Brain and Language, John Benjamins Publishing Company, Amsterdam, Philadelphia. - M. Matelli, G. Luppino, G. Rizzolatti, (1985), Patterns of cytochrome oxidase activity in the frontal agranular cortex of the macaque monkey, Behavioural Brain Research, 18, pp G. Rizzolatti, L. Fadiga, (1998) Grasping objects and grasping action meanings: the dual role of the monkey rostroventral cortex (area f 5) in: Sensory Guidance of Movement (Novartis Foundation Symposium 218), pp , Wiley, Chichester. - G. Rizzolatti, L. Fogassi, V. Gallese, Cortical mechanism subserving object grasping and action recognition: a new view on the cortical motor functions, in: M.S. Gazzaniga (Ed.) (1999), The Cognitive Neurosciences, Second Edition, pp , MIT Press, Cambridge MA. - G. Rizzolatti, C. Sinigaglia, (2006), So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, R. Cortina, Milano, p. 150 (cfr. cap. 6: Imitazione e linguaggio e cap. 7 Condividere le emozioni ). - M. Tomasello, (ediz. orig. 2008, traduzione italiana 2009), Le origini della comunicazione umana, R. Cortina, Milano, in particol. il capit. 6, La dimensione grammaticale, pp L.S. Vygotskij, (1992), Pensiero e linguaggio, (a cura di L. Mecacci), Laterza, Roma Bari - C. Pontecorvo, M. Pontecorvo, (1986), Psicologia dell educazione. Conoscere a scuola, il Mulino, Bologna. - J. Bruner, (ediz. orig. 1986, trad. ital. 1993), La mente a più dimensioni, Laterza Roma Bari (cfr. il capit. 8 Pensiero ed emozione e, la parte terza sul rapporto cultura educazione: L azione dell uomo sui mondi che ha costruito ) - J. Bruner, (ediz. orig. 1996, trad. ital. 1997), La cultura dell educazione, Feltrinelli, Milano. - D. J. Siegel, (2001), La mente relazionale. Neurobiologia dell esperienza interpersonale, R. Cortina Milano (cfr. i capitoli Mente cervello ed esperienze ; Attaccamento ; Integrazione ). - P. Ricœur (1997), La critica e la convinzione. A colloquio con François Azouvi e Marc de Launay, Jaca Book Milano, (in partic. il capitolo Politica e totalitarismo e le riflessioni sul legame verticale - il politico - ed il legame orizzontale - la cittadinanza -). 8

Gariwo - Il Giardino dei Giusti Giusti e testimoni di verità nei genocidi. Dinamiche emotive e processi di apprendimento. 7 novembre 2011-10-20

Gariwo - Il Giardino dei Giusti Giusti e testimoni di verità nei genocidi. Dinamiche emotive e processi di apprendimento. 7 novembre 2011-10-20 Gariwo - Il Giardino dei Giusti Giusti e testimoni di verità nei genocidi. Dinamiche emotive e processi di apprendimento. 7 novembre 2011-10-20 I neuroni specchio: un ponte fra narrazione ed empatia? Rita

Dettagli

Chiaramente scienza Le basi biologiche del linguaggio

Chiaramente scienza Le basi biologiche del linguaggio Chiaramente scienza Le basi biologiche del linguaggio Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Venezia, 20 Febbraio 2008 Leonardo Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Dipartimento di Psicologia Università

Dettagli

Chi li ha scoperti. Vittorio Gallese. Leonardo Fogassi. Giacomo Rizzolatti

Chi li ha scoperti. Vittorio Gallese. Leonardo Fogassi. Giacomo Rizzolatti Tutto inizia da qui I neuroni specchio Chi li ha scoperti Giacomo Rizzolatti Vittorio Gallese Leonardo Fogassi Una scoperta rivoluzionaria I neuroni specchio (1992) di Di Pellegrino, Fadiga, Fogassi,

Dettagli

Neuroni specchio e apprendimento. Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta

Neuroni specchio e apprendimento. Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta Neuroni specchio e apprendimento Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta viviana.vertua@gmail.com I neuroni specchio Permettono di comprendere il comportamento dell altro (intenzioni) Supportano

Dettagli

Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo. Oulx 26 novembre 2018

Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo. Oulx 26 novembre 2018 Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo Oulx 26 novembre 2018 Apprendimento per osservazione È l apprendimento che si manifesta quando un individuo osserva il comportamento di un modello

Dettagli

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio SOS Dislessia. III Convegno Nazionale Guardare, provare, imparare. Dai neuroni specchio alla didattica a scuola Torino, 6-7 Aprile 2018 Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio Leonardo Fogassi

Dettagli

Educare alle emozioni e il cervello del bambino

Educare alle emozioni e il cervello del bambino Educare alle emozioni e il cervello del bambino Neuroscienze e capacità di autoregolazione Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta viviana.vertua@gmail.com La mente infantile Lo sviluppo del cervello

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità

Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità Emozioni a scuola: un intervento psicoeducativo per favorire l'apprendimento e la cooperazione con l'alunno, la scuola e la famiglia

Dettagli

Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013.

Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013. Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, 11-12 Aprile 2013 Sé neurologici Leonardo Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Università di Parma

Dettagli

Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità

Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Laboratorio teatrale educa all autonomia: con il teatro è possibile conoscere le proprie capacità (comunicative, emotive, creative, di relazione,

Dettagli

Il Ruolo della Riabilitazione Cognitiva

Il Ruolo della Riabilitazione Cognitiva Il Ruolo della Riabilitazione Cognitiva Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Roma, 19 marzo 2015 PLASTICITA CEREBRALE La plasticità

Dettagli

Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni

Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni Silvia Bonino Dipartimento di Psicologia, Università di Torino Asocial media? Coinvolgimento, consumo, dipendenza: l impatto delle nuove tecnologie sulle relazioni Seminario Apragi Gruppo Analisi 27 ottobre

Dettagli

Cap.3 Il farsi del lessico

Cap.3 Il farsi del lessico Cap.3 Il farsi del lessico i prerequisiti della denominazione Intorno alla fine del suo primo anno di vita il bambino comunica intenzionalmente tramite: il mostrare il dare l indicare Queste azioni sono

Dettagli

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE RELATIVO AL III ANNO INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO INSEGNANTE: CATIA GIROLAMETTI CLASSE: IIIE A.S. 2016-17 OBIETTIVI MINIMI: Aspetti e problemi della condizione degli anziani

Dettagli

Lo sviluppo neurale e la plasticità

Lo sviluppo neurale e la plasticità Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura

Dettagli

Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente. a cura di laura Aleni Sestito

Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente. a cura di laura Aleni Sestito Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente a cura di laura Aleni Sestito LA CONOSCENZA DI SE E DEGLI ALTRI Premack e Woodruff, 1978 TEORIA DELLA MENTE T O M, Theory of Mind ovvero

Dettagli

SCHEMA DI LAVORO SUI MODELLI PEDAGOGICI

SCHEMA DI LAVORO SUI MODELLI PEDAGOGICI SCHEMA DI LAVORO SUI MODELLI PEDAGOGICI 2015 2016 AUTORE INDICAZIONE CONFRONTO CON I NOSTRI DOCUMENTI e CON LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE importanza dell alternanza nelle attività AGGIUSTAMENTI APORTI rispetto

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA Modulo 7 - L empatia con la donna Aspetti più rilevanti F. PELLEGRINO, Salerno

CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA Modulo 7 - L empatia con la donna Aspetti più rilevanti F. PELLEGRINO, Salerno CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA Modulo 7 - L empatia con la donna Aspetti più rilevanti F. PELLEGRINO, Salerno empatia http://www.tuttogreen.it L empatia si basa sull autoconsapevolezza; quanto più si è

Dettagli

L Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke

L Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke L Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke Roberto Gatti Humanitas Huniversity, Pieve Emanuele (MI) Ospedale Humanitas, Rozzano (MI) La scoperta dei neuroni mirror

Dettagli

Teorie sull acquisizione del linguaggio

Teorie sull acquisizione del linguaggio Teorie sull acquisizione del linguaggio I principali problemi intorno al linguaggio sono: 1. Ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali 2. Rapporti tra il linguaggio e il pensiero/cognizione 3.

Dettagli

SNADIR. Corso di formazione Psicologia Generale

SNADIR. Corso di formazione Psicologia Generale SNADIR Corso di formazione Psicologia Generale PSICOLOGIA by Donatello Barone Piergiorgio Barone scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale dell uomo (emozioni, istinti, memoria, intelligenza,

Dettagli

dr.ssa Lorella Gabriele

dr.ssa Lorella Gabriele dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

Conoscenza e simulazione mentale

Conoscenza e simulazione mentale Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali

Dettagli

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia

Didattica orientativa. Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia Didattica orientativa Prof.ssa Floriana Falcinelli Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Perugia Definizione di orientamento Processo educativo permanente rivolto a all autorealizzazione

Dettagli

PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE:

PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE: PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE: DALL INCOMPATIBILITÀ AD OGGI per lo psicoterapeuta la rappresentazione del Sé e degli oggetti interni può essere modificata attraverso l intervento psicoterapeutico, per Kandel

Dettagli

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59 Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive

Dettagli

JEROME SEYMOUR BRUNER

JEROME SEYMOUR BRUNER TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

I modulo di formazione : ASPETTI PEDAGOGICI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI Prima parte

I modulo di formazione : ASPETTI PEDAGOGICI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI Prima parte PROGETTO MARCHIGIANO DI EDUCAZIONE COOPERATIVA I modulo di formazione : ASPETTI PEDAGOGICI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI Prima parte 22.10.2013 Il sistema valoriale e le finalità educative del progetto Le

Dettagli

Lo sviluppo cognitivo Jerome Bruner. Il viaggio verso la mente

Lo sviluppo cognitivo Jerome Bruner. Il viaggio verso la mente Lo sviluppo cognitivo Jerome Bruner Il viaggio verso la mente Mappa Notizie bibliografiche Strategie Scaffolding narrazione rappresentazioni ESECUTIVA-ICONICA-SIMBOLICA Per la nostra scuola.. Bruner è

Dettagli

LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERSALI

LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERSALI LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERSALI COMPETENZA DIGITALE La competenza digitale, ritenuta dall Unione Europea competenza chiave per la sua importanza e pervasività nel mondo d oggi, non trova una corrispondenza

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 Scuola Primaria Paritaria Santa Luisa de Marillac Anno scolastico 2015 2016 PREMESSA L organizzazione del curricolo

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Numero del modulo nel piano degli studi: Responsabile del modulo Corso di studio: Syllabus Descrizione del Modulo Linguistica e Didattica della L1 6 Corso di Laurea Magistrale in Scienze

Dettagli

VITA DI LEV SEMENOVIC VYGOTSKJI

VITA DI LEV SEMENOVIC VYGOTSKJI VITA DI LEV SEMENOVIC VYGOTSKJI Nasce il 5 novembre1896 a Orsa (Russia Bianca) ma vive a Gomel Interesse per filosofia, letteratura, latino e greco Laurea nel 1917 in Storia e Filosofia a Mosca Attività:

Dettagli

Rizzolatti Giacomo, Sinigaglia Corrado, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006 pp.

Rizzolatti Giacomo, Sinigaglia Corrado, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006 pp. Rizzolatti Giacomo, Sinigaglia Corrado, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006 pp. 216 Recensione di Cristiana Cardinali 30 aprile 2007 - Abstract

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

Lo scrivano intelligente

Lo scrivano intelligente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2012/2013 Lo scrivano intelligente Documentare il proprio tirocinio nella relazione

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Linguistica e Didattica della L1 Numero del modulo nel piano degli 6 studi: Responsabile del modulo Dal Negro Silvia Corso di studio: Scienze della Formazione

Dettagli

Cosa sono gli organizzatori grafici

Cosa sono gli organizzatori grafici Oltre le mappe, gli organizzatore grafici: Strumenti per imparare, strumenti per pensare A cura di Maria Antonietta Meloni, formatrice scuola AID, docente di inglese nella scuola secondaria di secondo

Dettagli

INTERVENTI DIDATTICI

INTERVENTI DIDATTICI DES - EDUCABILITÀ NEURONALE INTERVENTI DIDATTICI Generare la possibilità dell educazione FUNZIONI COGNITIVE INPUT ELABORAZIONE OUTPUT OUTPUT APPROFONDIMENTO NECESSARIO in condizioni di non educabilità

Dettagli

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+ Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca Romina Nes+ E fu la mente. Le strategie e le metodologie didattiche sono influenzate dalle teorie della mente e dalle teorie dell apprendimento.

Dettagli

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISOGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio

Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio Adolescenza Tra i 12 e i 24 anni Età della vita con le maggiori risorse in termini di creatività e coraggio Età dell INCERTEZZA, grande transizione in corso Tempo di differenziazione ed elaborazione di

Dettagli

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia Diagnosi differenziale tra sordità e autismo Magda Di Renzo Comunicazione e linguaggio Autismo deficit primario Sordità deficit secondario Sensorialità integra. Deficit nella simbolizzazione Sensorialità

Dettagli

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( ) Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij (1896-1934) Difficoltà nella diffusione della sua opera: Per morte prematura Perché osteggiata dalla dittatura stalinista degli anni

Dettagli

La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij

La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij Lëv Semenovich Vygotskij (1896-1934) Nato in Russia lo stesso anno di Piaget. I suoi interessi iniziali sono rivolti alla letteratura, ma ben presto

Dettagli

APPRENDIMENTO Meccanico

APPRENDIMENTO Meccanico Significativo Colui che apprende mette in relazione le nuove informazioni con le conoscenze che già possiede APPRENDIMENTO Meccanico Colui che apprende memorizza le nuove informazioni senza collegarle

Dettagli

RISULTATI ATTESI Acquisizione e/o potenziamento delle competenze per la vita (cognitive, emotive, relazionali)

RISULTATI ATTESI Acquisizione e/o potenziamento delle competenze per la vita (cognitive, emotive, relazionali) PROGETTO CRESCERE NELLA COOPERAZIONE: ARTICOLAZIONE ABC della cooperazione IPOTESI PROGETTUALI La tensione umana verso l altro non è solo di natura competitiva ma anche cooperativa e solidale La promozione

Dettagli

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO -

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - Allegato n. 3 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato

Dettagli

CENTRO PER LA FAMIGLIA DELLE VALLI CONSULTORIO FAMILIARE COMUNITA MONTANA DEL PIAMBELLO Accreditato con D.G.R. 18 maggio 2011 n.

CENTRO PER LA FAMIGLIA DELLE VALLI CONSULTORIO FAMILIARE COMUNITA MONTANA DEL PIAMBELLO Accreditato con D.G.R. 18 maggio 2011 n. LE EMOZIONI A SCUOLA Progetto di intervento sulle emozioni e le relazioni rivolto ai bambini delle scuole primarie Responsabili del progetto Dott.ssa Emanuela Volponi psicologa, mediatrice familiare, consulente

Dettagli

La comprensione del testo. Lezione 1

La comprensione del testo. Lezione 1 La comprensione del testo Lezione 1 La competenza chiave Il 17 gennaio del 2018 l UE ha aggiornato il quadro delle competenze chiave per l apprendimento permanente. La competenza che veniva definita Comunicazione

Dettagli

La Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto:

La Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto: 5. METODOLOGIA Insegnamento e apprendimento: centralità dell alunno Le Indicazioni Nazionali, emanate dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (M.I.U.R.) nel novembre 2012, sottolineano

Dettagli

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLUCCHIO SCUOLA DELL INFANZIA ANNUNCIATA BELLOCCHIO RODIGO MANTOVA UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO Progetto per una scuola inclusiva ANNO SCOLASTICO 2017/2018 La scuola dell Infanzia

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico 2018 2019 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2018/19 M-PSI/04 9 Sviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza 54 No Classe Corso di

Dettagli

Jerom Bruner - nasce a New York nel 1915 professore di psicologia alla Harvard University

Jerom Bruner - nasce a New York nel 1915 professore di psicologia alla Harvard University Jerom Bruner - nasce a New York nel 1915 - professore di psicologia alla Harvard University centro sulla natura dell attività cognitiva - insegna ad Oxford Le opere Dopo Dewey: il processo di apprendimento

Dettagli

La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro

La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro Luciano Mariani Convegno «Insegnamento delle lingue straniere in Italia tra passato e presente (1970-2015)» Università

Dettagli

Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale

Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale Progetto: insegnamento e apprendimento della musica emozionale Esempio di lavoro progettuale che ha lo scopo di creare percorsi mirati per dare mezzi concreti atti al miglioramento della relazione tra

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2018/19 M-EDF/01 - Metodi e didattiche delle attività motorie 12 Teoria, tecnica e didattica dell attività motoria per l età

Dettagli

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO -

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO - Allegato n. 4 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato

Dettagli

INCONTRO FORMAZIONE SCOUT

INCONTRO FORMAZIONE SCOUT INCONTRO FORMAZIONE SCOUT Asti, 24 ottobre 2015 Dr. Ernesto VIARENGO Medico-chirurgo Specialista in Psichiatria ernesto.viarengo@tin.it Centro Kandel - Asti I NEURONI SPECCHIO Per lo sviluppo del senso

Dettagli

M. Pezzin - ricerca Cidi per Scuola dell Infanzia: Maestra, aiutami a capire - A. S

M. Pezzin - ricerca Cidi per Scuola dell Infanzia: Maestra, aiutami a capire - A. S LA RICERCA MAESTRA AIUTAMI A CAPIRE A S 2013-14 Nell ambito del convegno tenutosi a Torino nel marzo 2012 presso il Rettorato dell Università agli Studi di Torino a cura della cooperativa Multiproposta,

Dettagli

Come tradurre in risorse le difficoltà scolastiche dei propri figli

Come tradurre in risorse le difficoltà scolastiche dei propri figli Nel presente workshop esploriamo: Origine del pensiero Ruolo della funzione genitoriale per la crescita del bambino Quando subentra una difficoltà scolastica nel bambino Piccolo laboratorio esperienziale

Dettagli

I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5)

I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5) I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5) Neuroni a specchio (1) NEURONI MIRROR Neuroni a specchio Sono neuroni che si trovano nell area F5 delle scimmie

Dettagli

I neuroni specchio. G.Rizzolati C. Sinigaglia So quel che fai Raffaello Cortina Editore. Marco Iacoboni I neuroni specchio Bollati Boringhieri

I neuroni specchio. G.Rizzolati C. Sinigaglia So quel che fai Raffaello Cortina Editore. Marco Iacoboni I neuroni specchio Bollati Boringhieri I neuroni specchio G.Rizzolati C. Sinigaglia So quel che fai Raffaello Cortina Editore Marco Iacoboni I neuroni specchio Bollati Boringhieri Vittorio Gallese Articolo da leggere e analizzare: The mirror

Dettagli

Il significato. Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino. Quinta Lezione

Il significato. Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino. Quinta Lezione Il significato Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Quinta Lezione Quinta lezione: Il significato Sommario Universalità vs. Relatività Capitolo 3 «Comunicazione e Significato»

Dettagli

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione

Apprendimento collaborativo. laboratori per l inclusione Apprendimento cooperativo e laboratori per l inclusione Didattica frontale (tradizionale) Didattica laboratoriale L Apprendimento decontestualizzato Passività Disciplina come rappresentazione oggettiva

Dettagli

Introduzione alla psicologia generale

Introduzione alla psicologia generale Introduzione alla psicologia generale 1 Che cos è la psicologia? Tentativi di definizione. Studio su base empirica della soggettività, espressa sia come stati di coscienza sia come manifestazione del comportamento

Dettagli

La didattica della Shoah: tre nodi concettuali

La didattica della Shoah: tre nodi concettuali La didattica della Shoah: tre nodi concettuali La linguistica afferma che le parole identificano un oggetto non linguistico riguardante il mondo interiore o ciò che ci circonda - secondo due parametri;

Dettagli

TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE

TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE FINALITA Essere consapevoli che la partecipazione attiva e responsabile è condizione per realizzare una società libera, fondata sul diritto L alunno conquista in

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO SOCIALE LICEO LINGUISTICO L O S T U D I O R E N DE P O S S I B I L E L I M P O S S I B I L E Indirizzo

Dettagli

Progetto Pearson Classe Dinamica

Progetto Pearson Classe Dinamica Progetto Pearson Classe Dinamica 11 aprile 2018 Sonia Sorgato 1 2 Perché parliamo di? 3 LE QUATTRO DISCONTINUITÀ La scuola richiede prestazioni individuali, mentre il lavoro mentale all esterno è spesso

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' Docenti: Domenico Colace Loredana Morena Terren PER PROGETTARE INTERVENTI DI RELAZIONE DI AIUTO ALLA PERSONA

Dettagli

Docente: Collino Elena

Docente: Collino Elena Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,

Dettagli

INDICE. p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- PRIMA PROVA PARTE PRIMA: PSICOLOGIA GENERALE

INDICE. p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- p- PRIMA PROVA PARTE PRIMA: PSICOLOGIA GENERALE INDICE INTRODUZIONE p. 11 PARTE PRIMA: PSICOLOGIA GENERALE PRIMA PROVA I. LA STORIA DELLA PSICOLOGIA 1. Gli sviluppi nordamericani (1800-1900) 1.1 Strutturalismo 1.2 Funzionalismo 1.3 Comportamentismo

Dettagli

PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14. Conformazione fisica Abbigliamento

PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14. Conformazione fisica Abbigliamento LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni

Dettagli

1 Sommario dell opera

1 Sommario dell opera INDICE vol. 2 10-09-2002 10:53 Pagina v 1 Sommario dell opera Volume 1 1 CAPITOLO 1 LA PSICOLOGIA: LO STUDIO DEI PROCESSI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO 27 CAPITOLO 2 I METODI DI RICERCA NELLA PSICOLOGIA

Dettagli

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia Esperienze motorie e apprendimento nell infanzia Bruno Mantovani 1 Secondo titolo: DOBBIAMO CREDERCI 2 .. Alla nascita, un neonato è un miliardario. Tutto è possibile, il cervello è pronto a fornire prestazioni

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Anno Scolastico: 2017 / 2018 Dipartimento (1) : Coordinatore (1) : Classe: 3 sez.p- Q-S Dotti Giulia PSICOLOGIA Indirizzo: Socio-sanitario Ore di insegnamento settimanale:

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE. Don Diana

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE. Don Diana ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Don Diana Via Cavour,20 81033, Casal di Principe (CE) C.F.90033300618 Presidenza 081/8162731 - tel/fax- 081/8921075 ceic872001@istruzione.it. - ceic872001@pec.istruzione.it

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018

ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018 ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018 Elaborato ai sensi: delle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 dell allegato n. 2 D.M. n. 139 del 22 AGOSTO 2007 delle Indicazioni

Dettagli

LA BASE MOTORIA E INTENZIONALE DELL APPRENDERE

LA BASE MOTORIA E INTENZIONALE DELL APPRENDERE IL CONTRIBUTO DELLE NEUROSCIENZE: IL DIBATTITO IN AMBITO EDUCATIVO. Bressanone 26/10/2012; Daniela Mario LA BASE MOTORIA E INTENZIONALE DELL APPRENDERE I neuroni specchio e le rappresentazioni condivise

Dettagli

DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO

DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Prodotti IO NEL GRUPPO Discipline coinvolte(

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' Docenti: Domenico Colace Loredana Morena Terren PER PROGETTARE INTERVENTI DI RELAZIONE DI AIUTO ALLA PERSONA

Dettagli

Alcune evidenze sul bullismo

Alcune evidenze sul bullismo Alcune evidenze sul bullismo Spettatori e difensori Entrambi: Bassi livelli di aggressività Buona teoria della mente Buone capacità di regolazione emotiva Adeguata capacità di elaborazione dell informazione

Dettagli

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI Dott.ssa Mabel Giraldo CHE COS È L INTENZIONALITÀ? Storia etimologica

Dettagli

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO

Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Centro Siciliano di Terapia della Famiglia Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Moduli teorici 1 2 3 anno 1 Anno 160 ore 1 MODULO Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. La nascita

Dettagli

Saper. riconoscere e raccontare le emozioni. Valeria Angelini e Matteo Bianchini

Saper. riconoscere e raccontare le emozioni. Valeria Angelini e Matteo Bianchini Saper. riconoscere e raccontare le emozioni Valeria Angelini e Matteo Bianchini CICLO DI WEBINAR: Imparare Titolo Powerpoint tutti Data: I PROSSIMI INCONTRI Ciclo «Imparare tutti» Individualizzare l insegnamento/stili

Dettagli

Comunicazione integrativa: quando l informazione è funzionale alla vitalità e al benessere. 11 Febbraio 2016 Alba Chiarlone

Comunicazione integrativa: quando l informazione è funzionale alla vitalità e al benessere. 11 Febbraio 2016 Alba Chiarlone Comunicazione integrativa: quando l informazione è funzionale alla vitalità e al benessere Il passaggio che permette all informazione di divenire strumento di resilienza non è semplice: occorre trovare

Dettagli

I PROGETTI Progettare e costruire autonomia

I PROGETTI Progettare e costruire autonomia I PROGETTI Progettare e costruire autonomia A fondamento del Piano dell Offerta Formativa l Istituto Comprensivo di Borgaretto stabilisce i seguenti principi: la scuola come ambiente educativo di apprendimento

Dettagli

Psicologia dello Sviluppo

Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo Dott.ssa Eleonora Farina Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione Riccardo Massa eleonora.farina1@unimib.it Lo sviluppo nella prospettiva del ciclo di vita Il corso intende

Dettagli

Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola

Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane

Dettagli

Progettare una lezione simulata nella scuola dell infanzia: indicazioni, interventi, didattica, metodologia

Progettare una lezione simulata nella scuola dell infanzia: indicazioni, interventi, didattica, metodologia Progettare una lezione simulata nella scuola dell infanzia: indicazioni, interventi, didattica, metodologia Un buon intervento didattico non può prescindere dai seguenti punti: Progettazione contestualizzata

Dettagli

L ALBERO DELLE REGOLE

L ALBERO DELLE REGOLE L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati

Dettagli

Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI

Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI Considerato il livello del master di secondo livello e l impossibilità di affrontare le basi dello sviluppo cognitivo e la sua patologia, l iscrizione al master

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico 2019 2020 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2019/20 M-PSI/04 9 Sviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza 54 No Classe Corso di

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

L importanza della comunicazione collaborativa nello sviluppo dell attaccamento sicuro. dott.ssa Maria Cristina Theis

L importanza della comunicazione collaborativa nello sviluppo dell attaccamento sicuro. dott.ssa Maria Cristina Theis L importanza della comunicazione collaborativa nello sviluppo dell attaccamento sicuro dott.ssa Maria Cristina Theis Tre focalizzazioni Comunicazione collaborativa Attaccamento sicuro Neuroscienze Perché

Dettagli