Il Veneto 2.0 Il piano di riordino territoriale
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1 Il Veneto 2.0 Il piano di riordino territoriale Riordino amministrativo della Regione Veneto e città metropolitana 16 novembre 2013 Castellavazzo Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali Assessore Roberto Ciambetti Direzione Regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti Responsabile: Dr. Maurizio Gasparin 1
2 Le aree di intervento per un intervento complessivo 1. Comuni : gestioni associate 2. Comuni: Fusioni 3. Province: riforma 4. Livelli di governance complessivi: riduzione 2
3 L obbligo di gestione associata Il decreto legge n. 78 del 2012 ha introdotto l obbligo per i piccoli Comuni di esercitare in forma associata le funzioni fondamentali; In base alla legge dello Stato: tutti i Comuni fino a abitanti sono obbligati entro la fine dell anno all esercizio associato di tutte le funzioni fondamentali. 3
4 Riordino territoriale riferimenti normativi Legge Statale : D.L. 78/2010 e sim: obbligatorietà gestione associata delle funzioni fondamentali: - almeno 3 funzioni dal 1 gennaio tutte le funzioni fondamentali al Legge Regionale Veneto L.R. 18/2012 Disciplina gestioni associate al fine di realizzare la dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica L.R. 40/2012 Disciplina delle Unioni Montane (interviene solo sui comuni delle aree montane e parzialmente montane) 4
5 Ruolo della Regione nella Legge Regionale n. 18/2012 La Regione ha disciplinato: Le forme di esercizio associato: Unioni Convenzioni Consorzi monofunzionali esistenti alla data di entrata in vigore della legge regionale Ulteriori forme associative riconosciute con legge regionale La dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica è prevista la individuazione attraverso un procedimento concertativo Il limite demografico minimo associativo della gestione associata: Comuni fino a abitanti (3.000 in area montana) : almeno abitanti Comuni area montana e parzialmente montana; la dimensione minima può essere derogata se la gestione associata riguarda almeno 5 comuni Sono ammesse forme di gestione associata di dimensioni minori per i comuni riconosciuti da leggi statali o regionali isole etniche alloglotte. 5
6 FUNZIONI FONDAMENALI dei Comuni ai sensi art.117, 2 c..lettera p, Costituzione): art. 19 D.L. 95 (che ha novellato l art. 14 D.L. 78/2012): a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h)edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza della Provincia, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali e statistici, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale." (esclusa dall obbligo di gestione associata) l bis) servizi in materia statistica
7 Veneto: Ambiti Generali e Ambiti di settore ZONIZZAZIONI DI SEORE AMBII ERRIORIALI GENERALI Aziende ULSS Distretti socio-sanitari sanitari Aree di Polizia locale Distretti di Polizia locale Distretti di Protezione civile e AIB Ambiti totali Comunità montane Unioni di Comuni Consorzi di Comuni I.P.A Ambiti totali AAO Servizi idrici integrati 8 Bacini di raccolta dei rifiuti 24
8 8
9 empistica prevista dalla Normativa Statale Attuale tempistica dopo il Decreto Legge 95 del 2012 convertito con L. 135/2012 REGIONE COMUNI RA e ABIANI COMUNI FINO A ABIANI Obbligo di gestione associata di almeno RE delle Funzioni Fondamentali Formulano alla Regione le proposte di Unione (ma solo se optano per la forma prevista dal DL 138) Provvede a sancire le Unioni dei COMUNI sotto mille abitanti anche quando la proposta manchi Gestione in forma associata di tutte le funzioni fondamentali NB la disciplina speciale diventa conseguenza di una semplice opzione 9
10 empistica prevista dalla Legge Regionale n. 18 del 2012 REGIONE VENEO COMUNI Entro 60 giorni dall Invito Entro 90 giorni dalla approvazione del Piano di Riordino Legge Regionale n. 18 del Pubblicata sul Bur n. 35 del 4 maggio 2012 La legge è entrata in vigore il 5 maggio 2012 Formula un Invito ai Comuni a presentare proposte di aggregazione LA Giunta approva il Piano di Riordino erritoriale I Comuni formulano alla Regione le Proposte di gestione associata Provvedono alla Costituzione delle Forme Associative 10
11 AREE GEOGRAFICHE OMOGENEE 11
12 CAPO IV PIANO DI RIORDINO ERRIORIALE Art. 7 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE GEOGRAFICHE OMOGENEE 1. Ai fini dell'esercizio associato delle funzioni comunali sono individuate, le seguenti aree geografiche omogenee:: A area montana e parzialmente montana (5.000 ab.); B area ad elevata urbanizzazione ( ab.); C area del basso Veneto (8.000 ab.); D area del Veneto centrale ( ab.); 12
13 Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti COMUNI OBBLIGAI ALL ESERCIZIO ASSOCIAO DI FUNZIONI (art. 2 L..R. 18 del ) Dati popolazione Censimento 2011 PROVINCE N COMUNI N COMUNI FINO A ABIANI N COMUNI DI PIANURA CON POPOLAZIONE N COMUNI MONANI CON POPOLAZIONE AB. N COMUNI OBBLIGAI Al OALE ABIANI (Censimento 2011) VENEZIA PADOVA Comuni montani con pop. da 1001 a 3000 abitanti Comuni con pop. fino a abitanti Comuni con pop. da 1001 a abitanti REVISO BELLUNO ROVIGO VICENZA VERONA
14 Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti PROVINCIA DI BELLUNO Elenco Comuni obbligati alla gestione associata COMUNI FINO A ABIANI Borca di Cadore 818 COMUNI DA A ABIANI APPARENENI ALLE C.M. Alano di Piave Quero Cibiana di Cadore 423 Colle Santa Lucia 391 Danta di Cadore 514 Gosaldo 723 Lorenzago di Cadore 567 Ospitale di Cadore 326 Perarolo di Cadore 383 Rivamonte Agordino 666 San Nicolò di Comelico 405 San omaso Agordino 683 Selva di Cadore 517 Soverzene 418 Vallada Agordina 514 Vas 827 Vodo Cadore 891 Voltago Agordino 914 Zoldo Alto 999 Alleghe Arsiè Calalzo di Cadore Canale d Agordo Castellavazzo Cencenighe Agordino Chies d Alpago Comelico Superiore Domegge di Cadore Falcade Farra d Alpago Forno di Zoldo La Valle Agordina Livinallongo del Col di Lana Lentiai Lozzo di Cadore Pieve d Alpago Rocca Pietore San Gregorio nelle Alpi San Pietro di Cadore San Vito di Cadore S. Stefano di Cadore Sappada Seren del Grappa Sovramonte aibon Agordino ambre Valle di Cadore Vigo di Cadore ot Zoppè di Cadore 265 Puos d Alpago ot. Comuni n. 19 otale Comuni n. 32
15 LA CAROGRAFIA DEI COMUNI OBBLIGAI Comuni con pop. da 1001 a abitanti Comuni montani con pop. da 1001 a 3000 abitanti Comuni con pop. fino a abitanti
16 Art. 8 PROCEDIMENO INDIVIDUAZIONE DELLA DIMENSIONE ERRIORIALE OIMALE (PIANO DI RIORDINO ERRIORIALE) La Giunta Regionale ha promosso un procedimento di concertazione con i comuni, invitandoli a formulare proposte di gestione associata PROPOSE PERVENUE DAI COMUNI Belluno Padova Rovigo reviso Venezia Verona Vicenza Comuni obbligati Comuni non obbligati otale
17 PROPOSE ASSOCIAIVE PERVENUE DAI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO (ai sensi art. 8 L.R. 18/2012) QUERO-VAS-ALANO DI PIAVE I comuni individuano quale ambito territoriale ottimale per la gestione di alcune funzioni fondamentali l Unione di appartenenza UNIONE DI COMUNI DEL BASSO FELRINO SEE VILLE MEL-RICHIANA COMUNIA MONANA AGORDINA per conto dei 16 Comuni di appartenenza che confermano l ambito ottimale della C.M. futura Unione Montana LENIAI, SEDICO, SOSPIROLO (Comunità Montana Val Belluna); SAN NICOLO DI COMELICO (Comunità Montana del Comelico e Sappada); ZOPPE DI CADORE (Comunità Montana Cadore-Longaronese-Zoldo); CIBIANA DEL CADORE, SAN VIO DI CADORE (Comunità Montana Valle del Boite); FARRA D ALPAGO, PUOS D ALPAGO, AMBRE, CHIES D ALPAGO, PIEVE D ALPAGO (Comunità Montana dell Alpago). I comuni confermano l ambito territoriale di riferimento nella Comunità Montana di appartenenza (futura Unione Montana), la quale costituisce la forma per l esercizio associato di servizi e funzioni comunali ivi compreso l esercizio obbligatorio di funzioni fondamentali.
18 ANALISI DELLE CRIICIÀ NELL AVVIO DEL PERCORSO ASSOCIAIVO Richiesta di deroga all esercizio delle funzioni fondamentali in forma associata, sulla base di diversa interpretazione attribuita all art. 8 comma 7 della L.R. 18 per le isole etniche alloglotte Comune di: Sappada Comuni che dichiarano di non essere soggetti all obbligo associativo in base alla dimensione demografici dell anagrafe comunale Comune di: Lentiai
19 Comunità montane della Provincia di Belluno: -Comunità montana Cadore Longaronese Zoldo -Comunità montana Feltrina -Comunità montana Alpago -Comunità montana Cadore Longaronese Zoldo -Comunità montana Comelico e Sappada -Comunità montana Belluno Ponte nelle Alpi -Comunità montana Val Belluna -Comunità montana Agordina Alcuni dati riepilogativi Numero totale Comuni montani e parzialmente montani Comuni fino a abitanti con obbligo associativo -Comunità montana Valle del Comuni fino a abitanti con obbligo Boite 32 associativo 69 19
20 Comunità montana Cadore Longaronese Zoldo Comune P Sup. ISA Popolazione totale Castellavazzo Forno di Zoldo Longarone Ospitale di Cadore Soverzene Zoldo Alto Zoppe' di Cadore Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012 minore di ab. da a ab.
21 Comunità montana Agordina Comune Agordo Alleghe Canale d'agordo Cencenighe Agordino Colle Santa Lucia Falcade Gosaldo La Valle Agordina Livinallongo del Col di Lana Rivamonte Agordino Rocca Pietore San omaso Agordino Selva di Cadore aibon Agordino Vallada Agordina Voltago Agordino P Popolazio Sup. ISA ne Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012 minore di ab. da a ab.
22 Comunità montana Alpago Comune P Sup. ISA Poplazione Chies d'alpago Farra d'alpago Pieve d'alpago Puos d'alpago ambre Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012 minore di ab. da a ab.
23 Comunità montana Val Belluna Comune P Sup. ISA Popolazione totale Lentiai Limana Mel Sedico Sospirolo richiana minore di ab. da a ab. oltre ab. Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012
24 Comunità montana Bellunese Belluno Ponte nelle Alpi 1 2 Comune P Belluno Ponte nelle Alpi Popolazion Sup. e totale ISA Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012 minore di ab. da a ab. oltre ab.
25 Comune Alano di Piave Arsie' Cesiomaggiore Feltre Fonzaso Lamon Pedavena Quero San Gregorio nelle Alpi Santa Giustina Seren del Grappa Sovramonte Vas Comunità montana Feltrina P Sup. ISA Popolazione totale Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012 con alcuni possibili fattori modificativi Richiesta adesione Comune Segusino (Prealpi revigiane) Richiesta ambito Lamon-Sovramonte (<5.000 ab.) Questione Unione endocomunitaria Quero- Vas-Alano minore di ab. da a ab. oltre ab. Queroe Vas Unione dei comuni
26 Comunità montana Centro Cadore Comune P Auronzo di Cadore Calalzo di Cadore Domeggedi Cadore Lorenzagodi Cadore Lozzo di Cadore Perarolodi Cadore Pieve di Cadore Valle di Cadore Vigo di Cadore Sup. Popolazione ISA totale Note Rideterminazione ambito territoriale (limitata) causa proposta di passaggio del Comune di Valle di Cadore ad ambito Val Boite minore di ab. da a ab. oltre ab.
27 Comunità montana Comelico Sappada Comune P Sup. ISA Popolazione totale Comelico Superiore Danta di Cadore San Nicolo' di Comelico San Pietro di Cadore Santo Stefano di Cadore Sappada Conferma ambito territoriale l.r. 40/2012 minore di ab. da a ab. oltre ab.
28 Comunità montana Valle del Boite Comune P Borca di Cadore Cibiana di Cadore Cortina d'ampezzo San Vito di Cadore Vodo di Cadore Sup. ISA Popolazione totale Note Rideterminazione (limitata) ambito territoriale l.r. 40/2012 causa richiesta adesione Comune Valle di Cadore Recesso Cortina da C.M. minore di ab. da a ab. oltre ab.
29 A) INDIVIDUAZIONE AMBIO 1) Semplificazione i livelli di governo Le funzioni di gestione e programmazione vanno svolte con riguardo a 4 ambiti di riferimento; Ambito provinciale/metropolitano (area vasta) Ambito ULSS/IPA (ambito adeguato e di programmazione) Ambito Distretti di settore (gestionale adeguato) Ambito minimo per aree omogenee L.R. 18/2012 (funzionale) 2) Modularità della zonizzazione L ambito più grande deve contenere gli ambiti minori. 3) Flessibilità All interno dell ambito lo sviluppo delle forme associative potrà avvenire nel rispetto dei limiti demografici e dei parametri fissati. 4) Unica Governance: Integrazione tra ambiti di programmazione e gestione. I soggetti chiamati al governo della programmazione decentrata sono gli stessi preposti alla gestione di servizi e funzioni in forma associata. 29
30 Ambiti territoriali adeguati art. 8 L.R. 18/2012 AMBIO ERRIORIALE LIVELLO DIMENSIONALE FUNZIONI GOVERNANCE E FORME ASSOCIAIVE AMBIO DI AREA VASA Provincia Area città metropolitana Funzioni area vasta (rifiuti,idrico ) -Funzioni delle Province -Funzioni della Città metropolitana -Provincia -Città Metropolitana -AO/Consigli di bacino (r.s.u.) AMBIO ERRIORIALE ADEGUAO E OMOGENEO DI PROGRAMMAZIONE Area ULSS I.P.A. Funzioni di programmazione -Soggetto responsabile dell IPA -Conferenza dei Sindaci AMBIO ERRIORIALE ADEGUAO GESIONALE Dimensioni associative funzionali alle politiche di settore (distretti socio sanitari, distretti di polizia locale, distretti di protezione civile) a)funzioni non fondamentali dei Comuni b)funzioni fondamentali dei Comuni c)funzioni conferite da leggi regionali d)funzioni derivanti da leggi statali -Unione di Comuni -Unione montana -Convenzione -Consorzio monofunzionale AMBIO FUNZIONALE La dimensione della forma associativa è riferita ai valori demografici dell area omogenea art. 8 c. 3 lett. d) L.R. 18/12 Funzioni a)-b)-c)-d) -Unione di Comuni -Unione montana -Convenzione -Consorzio monofunzionale
31 AMBII ERRIORIALI ADEGUAI AMBIO DI AREA VASA PROVINCIA AREA CIA MEROPOLIANA AMBIO ERRIORIALE ADEGUAO E OMOGENEO DI PROGRAMMAZIONE AREA ULSS I.P.A. AMBIO ERRIORIALE ADEGUAO GESIONALE DISREI SOCIO SANIARI DISREI DI PROEZIONE CIVILE DISREI DI POLIZIA LOCALE AMBIO FUNZIONALE DIMENSIONE PLURIFUNZIONALE minima riferita ai valori aree omogenee
32 La spesa pro capite per classe demografica dei comuni Veneto Anno 2009 Spesa pro capite totale Spesa pro capite totale - euro utti i comuni fino da a da a da a da a da a da a oltre Classe demografica Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Ministero dell'interno e Istat
33 SIME RISPARMI DI SPESA CON AGGREGAZIONI COMUNALI (Bilanci 2009 Popolazione 2011) Ipotesi dimensione minima e stima del risparmio di spesa. 1) Comuni obbligati alla gestione associata all 1/1/2013: 281 di cui fino a ab da a ab. 2) Popolazione Comuni obbligati: abitanti di cui nella classe fino a ab nella classe da a ab. 4) Spesa corrente dei Comuni veneti Bilanci 2009: per classe demografica ( /pro-capite) 0/ ,6 3/ ,7 5/ ,5 10/ ,6 15/ ,5 20/ ,4 30/ ,7 oltre ,7
34 Caratteristiche delle Unioni di Comuni (ai fini dell accesso ai contributi) Le Unioni di comuni di cui all art. 4 della legge regionale accedono ai contributi se in possesso dei seguenti requisiti: esercitano effettivamente e in modo continuativo per tutti i comuni aderenti all Unione almeno quattro funzioni fondamentali esercitino per tutti i comuni obbligati le stesse funzioni fondamentali. Ai fini dell incentivazione regionale sono considerate le sole funzioni previste nello statuto dell Unione. Non si computano le funzioni affidate all Unione mediante convenzione. 34
35 Caratteristiche delle Convenzioni (ai fini dell accesso ai contributi) Le Convenzioni accedono ai contributi se in possesso dei seguenti requisiti: - esercizio di almeno una funzione fondamentale - dimensione associativa: almeno i abitanti. (deroga se le funzioni sono esercitate da almeno 5 comuni montani) - durata dei conferimenti non inferiore ai cinque anni, anche in caso di rinnovo L atto associativo deve individuare la struttura e il responsabile per lo svolgimento delle funzioni oggetto della gestione associata - la convenzione deve disciplinare gli effetti derivanti dallo scioglimento prima della scadenza del termine.. 35
36 INCENIVAZIONI PER LE GESIONI ASSOCIAE ANNO 2013 A) Contributi ORDINARI E SAALI REGIONALIZZAI destinati a sostenere UNIONI E COMUNIA MONANE per spese di funzionamento (forme associative costituite entro il 31/12/2012) IMPORI: fondo Regionale ,00 fondo Statale ,81 B) Contributi di NAURA CORRENE (UNA( ANUM) E IN C/CAPIALE a favore di UNIONI DI COMUNI E CONVENZIONI per l avvio e l ampliamento dell esercizio associato di funzioni fondamentali IMPORI : , ,00 contributo in c/capitale ,00 contributo una tantum 36
37 FUSIONI INIZIAIVE IN CORSO A) Iniziative approvate dalla Giunta COMUNI INERESSAI Quero e Vas Longarone e Castellavazzo Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana, Villanova del Ghebbo NUOVA DENOMINAZIONE Quero Vas Longarone Civitanova Polesine SAO PROCEDIMENO Indetto Referendum con DGR 1225 del DDL approvato dalla Giunta Regionale con provvedimento 17/CR del ora all esame della 1^ Commissione DDL approvato dalla Giunta Regionale con provvedimento 16/CR del ora all esame della 1^ Commissione 37
38 FUSIONI ALRE INZIAIVE IN CORSO B) PROGEO SUDIO FAIBILIA Rovigo e Pontecchio (RO) Ormelle e San Polo (V) Villorba e Povegliano (V) Este e Ospedaletto (PD) Albignasego, Casalserugo, Maserà (PD) Padova, Cadoneghe e Vigodarzere (PD) Due Carrare, Cartura, Pernumia, San Pietro Viminario (PD) Conco e Lusiana (VI) Sedico e Sospirolo (BL) richiana, Mel, Limana e Lentiai (BL) Lozzo Atestino e Vo Euganeo (PD) 38
39 FUSIONI ALRE INZIAIVE IN CORSO C) modifica L.R. 25 / 1992 La Legge Regionale n. 22 del 24 settembre 2013 ha novellato l art. 6 della L.R. n. 25/92 eliminando il quorum previsto per il referendum consultivo delle popolazioni interessate dalla fusione, rendendo più agevole il percorso di fusione dei comuni. Art. 6 c. 5 bis Quando si tratti della variazione delle circoscrizioni comunali per fusione di comuni ai sensi della lett. d) del c.1 dell art. 3, indipendentemente dal numero degli elettori che ha partecipato, la proposta sottoposta a referendum è approvata se è stata raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi 39
40 Province 2.0 La nuova ipotesi di riforma Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali Assessore Roberto Ciambetti Direzione Regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti Responsabile: Dr. Maurizio Gasparin
41 Le Province della Regione Veneto Provincia Residenti Superficie (kmq) Numero Comuni Belluno Padova Rovigo reviso Venezia Verona Vicenza otale
42 Precedente ipotesi di riforma Disegno di Legge Costituzionale approvato dal Consiglio dei Ministri 8 settembre 2011 Soppressione di enti intermedi - Soppressione delle province NB: viene tenuto fermo e si procede per via ordinaria DECREO LEGGE n. 201 del 6 dicembre 2011 convertito con Legge n. 211 del 22 dicembre 2011 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici. Riordino delle province Interveniva sulle funzioni delle province e sugli organi DECREO LEGGE 95/2012 convertito con Legge 135/ Riordino delle Province tramite accorpamento - Istituzione città metropolitane
43 Sentenza Corte Costituzionale 220/2013 La sentenza 220 adottata dalla Consulta nel luglio 2013 a seguito dei ricorsi presentati da numerose regioni italiane, tra cui il Veneto, ha abrogato, sancendone l'illegittimità costituzionale: - l'art. 23 del d.l. 201/2012 che trasformava le Province in enti di secondo livello; - gli articoli 17 e 18 del d.l. n. 95/2012 che prevedevano il taglio delle province con meno di 350mila abitanti e un'estensione inferiore a chilometri quadrati e avviavano le città metropolitane. Conseguenza: necessità di ripartire da zero!
44 Nuovo percorso di riforma Si snoda su due livelli: A) Riforma costituzionale (DDL cost.le approvato 5 luglio ) Con legge costituzionale verrà sancita l'abolizione dagli articoli 114 e seguenti della Carta che prevedono l ente Provincia. B) Riforma con legge ordinaria (DDL approvato da CDM il 26 luglio) - In attesa della legge costituzionale il Ddl approvato dal Consiglio dei Ministri istituisce un ente di area vasta, governato dai rappresentanti dei Comuni e dotato di poche funzioni di pianificazione. (oltre alla gestione delle scuole) - L'unica competenza vera che manterranno è quella sulla manutenzione delle strade. Il sistema sembra destinato a perdurare anche dopo la loro cancellazione dalla Costituzione a meno che le Regioni non decidano di organizzare diversamente la gestione dell'area vasta.
45 Disegno di Legge cd Del Rio Provvedimento transitorio in attesa della riforma costituzionale. Introduce norme che riguardano: - città metropolitane (previsione della loro costituzione) - province (svuotamento funzioni) - unioni (semplificazione delle tipologie) - fusioni (favore normativo)
46 I nuovi organi provinciali Scompare la Giunta provinciale. Il presidente è un sindaco in carica eletto, con un sistema di voto ponderato, dall'assemblea dei primi cittadini. Il Consiglio provinciale è costituito dai sindaci dei Comuni con più di abitanti e dal presidente delle Unioni di Comuni del territorio con più di abitanti. Assemblea dei Sindaci N:B. utti gli incarichi all interno degli organi provinciali sono a titolo gratuito La trasformazione si avvia entro 20 giorni dalla data di proclamazione dei sindaci eletti nelle prossime tornate amministrative con l'elezione del nuovo Presidente e l'insediamento del Consiglio. (dunque, al più tardi nell'estate del prossimo anno)
47 Funzioni delle province (art. 15) Le province, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano esclusivamente le seguenti funzioni: a) Pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell ambiente per gli aspetti di competenza; b) Pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato in coerenza con la programmazione regionale, costruzione, classificazione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) Programmazione provinciale della rete scolastica.
48 rasferimento delle Funzioni delle province a) Con legge dello stato: vengono trasferite a Comuni o Unioni di Comuni tutte le altre funzioni amm.ve; (individuazione con DPCM entro il 31 marzo 2014) b) Con legge regionale sono trasferite ai comuni e alle Unioni di Comuni le funzioni rientranti nelle materie di competenza regionale, salva diversa attribuzione per specifiche e motivate esigenze di sussidiarietà. (non viene indicato il termine).
49 LO SAUO DELLA REGIONE VENEO Art. 14 FUNZIONI MEROPOLIANE La Regione promuove l integrazione socio-economica delle funzioni metropolitane del territorio regionale e ne favorisce il governo strategico in stretta collaborazione con le autonomie locali, attuando forme specifiche di coordinamento, anche interregionale, per lo sviluppo del sistema dei servizi e delle infrastrutture di rango metropolitano, con particolare riferimento a reti della mobilità, piattaforme portuali e aeroportuali, logistica, ricerca e università, poli fieristici, poli sanitari di interesse regionale, istituzioni culturali di interesse regionale. 49
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