IMPIANTO DI RIVELAZIONE FUMI

Transcript

1 1

2 IMPIANTO DI RIVELAZIONE FUMI 1.0. Generalità I sistemi di rivelazione incendi sono impianti elettronici in grado di individuare nel minor tempo possibile lo svilupparsi di un principio di incendio. Questi sistemi hanno un ruolo sempre più importante. Il buon funzionamento di un sistema di rivelazione incendi consente spesso di salvare molte vite umane oltre a limitare i danni materiali. Appare immediatamente evidente che, quanto più rapidamente si può rilevare l'inizio di un incendio, tanto più rapidamente si può procedere allo spegnimento sia con l'intervento dell'uomo che in modo automatico. Nella fattispecie il progetto prevede la realizzazione di un impianto di rilevazione fumi in grado di inviare, a mezzo di sensori termici, ottici od a fuga di gas, segnali di allarme ad una centralina, sempre attiva, ubicata in zona presidiata. Alla citata centralina dovranno anche pervenire segnali di allarme, provenienti da una rete di pulsanti sotto vetro, atti a trasmettere i segnali di allarme locali, (ai pannelli PAI) oppure alla centralina, su circuiti completamente separati da quelli interessanti i sensori. Data la presenza di controsoffittatura l impianto sarà costituito da n. 2 loop a cui faranno capo sia i rilevatori che gli apparati di allarme. I rilevatori saranno posti sia a vista che in controsoffittatura, con ripetitore ottico a LED e dislocati, secondo le quantità e la tipologia riportate sulle planimetrie progettuali allegate. La rete dei collegamenti si svilupperà con canalizzazione separata dagli altri impianti e/o in canalizzazioni dotate di separatore Norme di riferimento 2.1. Norme Tecniche - UNI 9795:2000 Sistemi fissi automatici di rilevazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio Sistemi dotati di rilevatori puntiformi di fumo e calore, rilevatori ottici lineari di fumo e punti di segnalazione manuali ; - UNI EN 54-1:1998 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio: Introduzione ; - UNI EN 54-2:1999 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Centrale di controllo e segnalazione ; - UNI EN 54-3:2002 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Dispositivi sonori di allarme incendio ; - UNI EN 54-4:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Apparecchiature di alimentazione ; - UNI EN 54-5:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Rilevatori di calore Rilevatori puntiformi ; - UNI EN 54-7:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Rilevatori di fumo Rilevatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione ; - UNI EN 54-10:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Rilevatori di fiamma Rilevatori puntiformi ; - UNI EN 54-11:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Punti di allarme manuali ; - UNI EN 54-12:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Rilevatori di fumo Rilevatori lineari che utilizzano un raggio ottico luminoso ; - UNI EN 54-13:2003 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Parte 13: valutazione della compatibilità dei componenti di un sistema ; - UNI CEN/TS 54-14:2004 Sistemi di rilevazione e segnalazione d incendio. Parte 14: linee guida per la pianificazione, la progettazione, l installazione, la messa in servizio, l esercizioo e la manutenzione ; - UNI 11224:2007 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rilevazione incendi. 2

3 2.2. Legislazione essenziale - Legge 5 marzo 1990 n. 46; - DPR 22 gennaio 2008 n. 37; - DPR 6 dicembre 1991 n. 447 Regolamento di attuazione ; - DM 20 febbraio 1992; - DPR 18 aprile 1994 n Apparecchiature L'impianto prevederà la fornitura in opera, nonché l'attivazione delle sottoelencate principali apparecchiature, tutte certificate secondo la normativa Europea EN 54 e collegate tra di loro tramite cavo tipo SECURCABLE 2x0,50+4x0,22+T mm 2 (o prodotto equivalente) utilizzando una canalizzazione separata dagli altri impianti Centrale di rilevazione La centrale sarà del tipo modulare ed avrà le sotto indicate caratteristiche ed accessori: - Centrale analogica a loop in campo; - Centrale di allarme a microprocessore per la gestione di sistemi antincendio di tipo analogico indirizzabile conforme alle nominative EN 54 tipo modello Notifier AM2000 o prodotto equivalente. La centrale dovrà essere disponibile nella versione per montaggio a muro. La stessa dovrà presentare una linea analogica per la gestione di 198 dispositivi di rivelazione incendio (Rivelatori analogici, moduli d'ingresso (MMX) e d'uscita (CMX)) Caratteristiche hardware - Microprocessore 16 bit con 128 KB Eprom, 32 KB Ram, 128 KB Flash memory Capacità globale: - 99 (+/- 10%) rivelatori analogici indirizzati - 99 (+/- 10%) moduli ingresso/uscita - Display LCD da 4 righe, retroilluminato - Uscita seriale per terminale video o stampante - Uscita seriale per pannelli ripetitori - - Caricabatterie da 0,8 A 24 V per batterie da 2 x 17 Ah - Tastiera a membrana con tasti funzione Caratteristiche software - Software std in 2 lingue (inglese/italiano) selezionabili dall'utente - Altri linguaggi disponibili su Eprom (3 lingue x chip) - 3 livelli di Password (Operatore Manutenzione - Configurazione) - Scritte programmabili:. descrizione punto a 32 chr. descrizione zona a 20 chr zone fisiche e 400 gruppi logici - Equazioni di controllo CBE (Control by - event) per attivazioni con operatori logici (And-Or-Xor-Delay-ecc) - Archivio storico di 500 eventi - Orologio in tempo reale - Autoprogrammazione delle linee con riconoscimento automatico del tipo dei dispositivi collegati - Riconoscimento automatico di punti con lo stesso indirizzo - Algoritmi di decisione per i criteri di allarme e guasto - Drift compensation - Cambio automatico sensibilità giorno/notte 3

4 - Segnalazione di necessità pulizia del rivelatori - Segnalazione di scarsa sensibilità rivelatori - Soglia di allarme per i sensori programmabile con 9 selezioni - Programmazioni di funzioni software predefinite per i diversi dispositivi in campo - Funzioni di test automatico dell'impianto e Walk-Test manuale - Tastiera con tasti dedicati à funzioni specifiche: lamp-test tacitazione uscite riattivazione uscite tacitate lista allarmi/guasti test di sistema reset riconoscimento allarmi e guasti - Tasti per selezione dei menù operatore: lettura stato modifica stato programmazione funzioni speciali - Tasti alfanumerici per la programmazione in campo della centrale - Kit di programmazione e upload/download per PC comprensivo di dischetto, cavi e manuale (PK- 200E) - Uscita seriale per il collegamento terminale alfanumerico (o programma di emulazione su PC) oppure fino a 32 pannelli remoti con display LCD (LCD6000) 3.2. Rilevatore ottico-termico di fumo a sensore ottico autoregolante Il rilevatore ottico-termico sarà completo di trasduttore a camera ottica completa di emettitore I.R. e relativo ricevitore ottico accordato. Il circuito elettronico gestirà l'emissione di I.R., nonchè 1'amplificazione del segnale, determinando l'eventuale segnale di allarme. L'autoregolazione del sensore sarà in grado di compensare le eventuali condizioni ottiche non ottimali, dovute a sporcizia o invecchiamento, in un ampio range di variabilità. Sarà possibile visualizzare localmente (sul sensore) la fase di autoregolazione (led spento), il lampeggio (funzionamento regolare), luce fissa (stato di allarme). Il corpo del rivelatore sarà in ABS e sarà dotato di base di fissaggio a soffitto Rivelatore termico Il rilevatore termico avrà oppia possibilità di intervento per garantire maggiore certezza di rivelazione nei casi in cui sia necessario rivelare prontamente pericolosi ed improvvisi sbalzi di temperatura dovuti presumibilmente ad un principio di incendio, con una soglia fissa di intervento di 63 C Pannello di allarme. Il pannello di allarme sarà sempre di tipo ottico ed acustico e sarà associato ai pulsanti di allarme a rottura di vetro. Sarà costituito da una carpenteria di tipo metallico, verniciata con trattamento epossidico e da un frontale opalino-trasparente di colore rosso. Il circuito elettronico avrà la funzione di gestire gli organi di allarme ottico (lampade) nonché acustico (buzzer). Le dimensioni saranno di mm. 300x110x60 circa. Sul frontale opalino sarà applicata la segnalazione "allarme incendio. La tonalità del buzzer sarà tale da rendere udibile il segnale acustico a una distanza di settanta metri, mentre la luminosità ottica sarà di 15 lux a mt Pulsante 4

5 Il pulsante autoprotetto a rottura di vetro, per invio segnali di allarme incendio. 4.0 Dimensionamento impianto 4.1. Calcolo Cavi e Tensioni impianto rilevamento fumi Generalità Ogni conduttore, a seconda della sua sezione, offre una più o meno resistenza al passaggio della corrente. Diamo quindi di seguito una tabella che riassume i valori di resistenza specifica per i cavi in rame nelle sezioni più comunemente usate. Sezione del cavo in mm 2 Resistenza specifica 0,22 0,090 0,50 0,035 1,00 0,018 1,50 0,012 2,00 0,009 2,50 0,007 3,00 0,006 L uso delle formule consente il dimensionamento dei cavi elettrici nei sistemi funzionanti in corrente continua dalle quali si ricava: quale caduta di tensione ci sarà in rapporto alla lunghezza della linea, alla corrente assorbita, alla sezione del cavo utilizzato quanta corrente si può assorbire al massimo in fondo ad una linea,in funzione della sua lunghezza, della sezione del cavo utilizzato e della caduta di tensione accettata quale sezione di cavo è necessario utilizzare per avere una data caduta di tensione in rapporto alla lunghezza e all assorbimento del carico 4.2. Calcolo della caduta di tensione V.caduta = (Resistenza specifica x Lunghezza linea) x I.carico= Volt 1000 dove: V.caduta caduta di tensione sul carico (differenza tra tensione di uscita dall'alimentatore e tensione minima di funzionamento del dispositivo collegato) Lunghezza lunghezza della linea distanza dall'alimentatore x 2) in metri I.carico Corrente massima assorbita dal dispositivo collegato in fondo alla linea (in ma) Sezione sezione del cavo utilizzato (che corrisponde alla Resistenza specifica come dalla tabella sopra) in mm Calcolo della corrente massima ammissibile alla fine della linea I.carico max = V.caduta max ammissibili x 1000 = ma Resistenza specifica x Lunghezza linea 5

6 4.2.2 Dimensionamento della sezione dei conduttori che alimentano un sensore o un attuatore Insieme alla scelta della capacità della batteria ed alla definizione della corrente erogabile dall alimentatore il corretto dimensionamento della sezione dei cavi consente di garantire ai dispositivi i valori ottimali di tensione secondo i criteri stabiliti dal costruttore. Fornire ad un sensore o ad un attuatore una tensione inferiore al minimo valore dichiarato significa porre il medesimo in una situazione di instabilità, bassa efficienza, scarsa immunità ai disturbi. La misura della più piccola sezione di cavo in grado di garantire il funzionamento ottimale si ottiene dalla seguente equazione, in cui la sezione minima deve essere uguale o superiore: Sezione (mm 2 ) = (2L x Ic x 0,038) (VS - Vc) x 1000 dove: Vs = Tensione della sorgente (per un risultato corretto e preferibile considerare una situazione critica come l assenza di rete) Vc = Tensione minima per il carico (rilevata dai dati del costruttore) Ic = Assorbimento del carico (rilevato dai dati di targa o misurato con un multimetro espresso in milliampere) L = Assorbimento del carico (tratta di cavo posta tra la sorgente ed il carico espressa in metri) 4.3. Dimensionamento delle batterie Il dimensionamento non può prescindere dai seguenti dati: Totale del consumo a riposo della centrale, dei sensori e dei mezzi di allarme (tutti i componenti non autoalimentati) in ma Tempo di automia richiesto in ore Totale del consumo in allarme in ma Durata di un ciclo di allarme in minuti che consentono, attraverso la formula sotto riportata, determinare la capacità minima della batteria in Ah per avere "n" ore di autonomia: Ah =(Consumo a riposo x n ore x 1,25) + (consumo in allarme x minuti di allarme / 60 )