PRINCIPI E TECNICHEDI GESTIONEDELVERDE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRINCIPI E TECNICHEDI GESTIONEDELVERDE"

Transcript

1 - Associazione di cultura e formazione Ambientale Sede legale: via domodossola, TORINO Sese operativa: via san grato, Coassolo T.se (TO) tel/fax 0123/ , cell C.F PRINCIPI E TECNICHEDI GESTIONEDELVERDE Finalità delle lezioni Il verde ornamentale, sia esso urbano come extraurbano, pubblico come privato, è un argomento che presenta oggi un rinnovato interesse. Per questo motivo sembra opportuno approfondirne e principali meccanismi tecnici e sociali. A monte di una corretta gestione del verde risulta di notevole importanza la progettazione, durante la quale vengono già previste le principali operazioni di manutenzione. Negli ultimi anni il panorama del verde ornamentale mostra la tendenza a tralasciare le operazioni gestionali mentre si fa largo una spiccata sensibilità da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti della progettazione. Una corretta gestione del verde prevede sia monitoraggi sia manutenzione. E' infatti importante che tecnici specializzati svolgano periodici sopralluoghi per verificare lo stato dell'area verde, in particolare assicurandosi della condizione fitosanitaria delle specie presenti per poi decidere gli interventi corretti. La manutenzione ordinaria, dal punto di vista pratico, deve poi attenersi alle indicazioni tecniche e, a questo riguardo, acquistano particolare importanza le maestranze. Le lezioni intendono informare su come e perché gli interventi concreti di manutenzione ordinaria debbano attenersi a scelte tecniche e su quali basi queste debbano essere effettuate. Obiettivi formativi Si fornirà agli allievi un panorama del radicamento nella tradizione storica dell'arte dei giardini che fornisca le conoscenze fondamentali per lo sviluppo di un attitudine teorico -pratica alla cultura dell'organizzazione spaziale delle aree verdi. Si affronteranno le principali tecniche utilizzate negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle aree verdi urbane ed extraurbane. Verranno sviluppati i temi principali relativi ad una gestione moderna ed innovativa degli spazi verdi che prenda in considerazione numerosi aspetti dell ambito del verde ornamentale come fruizione, funzioni ecologica e sociale, autosostentamento, ecc. Le lezioni teoriche saranno completate da lezioni pratiche che consentano agli allievi la verifica sul campo delle nozioni acquisite in aula.

2 - Associazione di cultura e formazione Ambientale Sede legale: via domodossola, TORINO Sese operativa: via san grato, Coassolo T.se (TO) tel/fax 0123/ , cell C.F Seguono alcuni diagrammi di dettaglio degli obiettivi formativi. MONITORAGGIO Stato Fitosanitario Specie erbacee e arbustive Analisi Visiva Periodica Specie arboree - VTA - Eliminazione parti malate Trattamenti fitosanitari (quando, come e perche ) Monitoraggi periodici Endoterapia (quando, come e perche ) MANUTENZIONE Irrigazione Manutenzione ordinaria Specie erbacee Specie arbustive Specie arboree Irrigazione (aspersione) Sfalcio dei prati Potature Sostituzioni Irrigazione (aspersione/goccia) Potature Sostituzioni Irrigazione goccia (se necessaria) Potature Diradamenti Sostituzioni Durata del modulo e modalità didattiche

3 Modulo 1 principi e tecniche di gestione del verde pubblico 15 ore di lezione teoriche in aula. 1 giorno di lezione pratico-applicativa. Visita guidata durante lo svolgimento di operazioni manutentive da parte di ditte specializzate (ad esempio cantieri di potatura di alberate cittadine); osservazioni in campo sulle diverse modalità gestionali del verde urbano. 1. Le radici storiche del verde contemporaneo - Il verde nelle diverse culture dell antichità: Grecia, Roma, Islam - Il giardino europeo: Rinascimento, Barocco e Romanticismo - Giardini antichi e contemporanei a confronto: similitudini e differenze 2. La gestione degli spazi verdi: monitoraggio e manutenzione - Il monitoraggio Perché monitorare le aree verdi? Lo stato fitosanitario nelle specie vegetali: analisi ed interventi. - Manutenzione ordinaria: irrigazione. Irrigazione ed economia della risorsa idrica: quale un punto di incontro? Tipologie di irrigazione nel verde ornamentale - Principi di manutenzione ordinaria e straordinaria di specie erbacee, arbustive ed arboree (sfalci, potature, sostituzioni, ecc.) 3. Gestire il verde oggi: una nuova concezione - Gli aspetti economici, sociali ed ecologici su cui fondare scelte gestionali innovative 3 ore 9 ore 4 ore

4 Modulo 2 tecniche di ingegneria naturalistica TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA Finalità delle lezioni I temi della tutela ambientale e la recente politica dello sviluppo sostenibile abbracciano anche le problematiche legate alla sicurezza idrogeologica e, più in generale, alla gestione territoriale. In questo settore, l'ingegneria Naturalistica rappresenta uno strumento operativo che offre soluzioni tecniche sempre più diffuse. Anche la richiesta di interventi a basso impatto ambientale e rispettosi della biodiversità è un fatto ormai acquisito. Per questi motivi c'è bisogno di una sempre maggior specializzazione in termini di pianificazione, progettazione e soprattutto di esecuzione degli interventi territoriali che facciano uso di queste tecniche. L Ingegneria Naturalistica è una disciplina tecnica che utilizza le piante vive negli interventi antierosivi e di consolidamento in genere in abbinamento con altri materiali (pietrame, reti metalliche, biostuoie, geotessuti, ecc.). I suoi campi di applicazione sono molteplici e spaziano dai consolidamenti di versanti e frane alle sistemazioni idrauliche di lame, gravine e corsi d acqua, dall inserimento ambientale delle infrastrutture viarie al recupero di cave e discariche, dai consolidamenti dei sistemi dunali al verde urbano. Obiettivi formativi Le lezioni sono finalizzate alla conoscenza delle problematiche connesse agli interventi di recupero ambientale con riferimento all applicazione delle tecniche di ingegneria naturalistica. L'obiettivo è di dare una formazione di base a contenuto tecnico-operativo sull'utilizzo delle tecniche di ingegneria naturalistica nella pianificazione del territorio legata ai temi della sicurezza idrogeologica e del ripristino ambientale. Il risultato atteso è una maggior diffusione della conoscenza dell'ingegneria naturalistica quale disciplina tecnico-scientifica innovativa, ma anche un utilizzo corretto ed efficace delle tecniche proposte. Durata del modulo e modalità didattiche

5 Modulo 2 tecniche di ingegneria naturalistica 12 ore di lezione teoriche in aula con esempi progettuali pratici (simulazioni di interventi e applicazioni) 1 giorno di visita ad uno o più cantieri dove si sono adottate tecniche di ingegneria naturalistica Introduzione al corso Significati di ingegneria naturalistica Principi applicativi dell'ingegneria naturalistica Linee guida e approcci progettuali agli interventi di ingegneria naturalistica Introduzione all ingegneria naturalistica - Principi e definizioni - Rapporto tra recupero ambientale e ingegneria naturalistica - Aspetti normativi, direttive tecniche e figure professionali - Metodologie, tecniche ed ambiti di applicazione - Interventi di recupero di strade, cave e discariche con tecniche di I.N. l'ingegneria naturalistica tra passato e futuro: concetti generali, applicazioni, vantaggi e limiti; le opere di sostegno in legno: efficacia, progettazione ed esecuzione; tecniche di ingegneria naturalistica di uso frequente nella sistemazione dei versanti e nella protezione dei corsi d'acqua: criteri di scelta, caratteristiche costruttive, funzionalità; l'utilizzo del materiale vegetale nella ricomposizione: criteri di scelta, le specie, il reperimento, le caratteristiche bio-tecniche; l'organizzazione del cantiere: le problematiche operative e la sicurezza; l'impresa specializzata in interventi di ingegneria naturalistica: organizzazione, formazione e mercato del lavoro;

6 Modulo 2 tecniche di ingegneria naturalistica la progettazione degli interventi con tecniche di ingegneria naturalistica - caso concreto: esercitazione.

7 Modulo 3 Principi e tecniche per l operatore nella disinfestazione ambientale PRINCIPI E TECNICHE PER L OPERATORE NELLA DISINFESTAZIONE AMBIENTALE Finalità e obiettivi delle lezioni Negli ultimi anni le problematiche legate alla presenza di ospiti sgraditi delle nostre città, i cosiddetti animali sinantropi, hanno subito un consistente incremento. Parte delle cause sono da ricercarsi nelle mutate condizioni ambientali, che favoriscono soprattutto lo sviluppo degli insetti, parte all adattabilità degli animali stessi, la cui incredibile plasticità ha permesso loro di poter vivere in ambienti del tutto nuovi. Ma buona parte delle colpe è ascrivibile all uomo stesso che, con le sue abitudini (abbandono o trascuratezza di case o interi quartieri, aumento degli scarti alimentari, concentrazione della popolazione, introduzione di nuove pratiche agricole, abuso di pesticidi e conseguente sviluppo di fenomeno di resistenza, incremento dei commerci con paesi tropicali, ecc.) ha involontariamente creato tutta una serie di condizioni favorevoli all insediamento ed al proliferarsi di tutta una serie di animali poco graditi ai più e oggettivamente sgradevoli, molesti o addirittura pericolosi in sé o per le malattie che possono veicolare. Per questa ragione la richiesta di interventi di ditte specializzate è ultimamente aumentata sia da parte di privati cittadini, sia delle pubbliche amministrazioni. Spesso però l offerta non marcia di pari passo con la domanda, soprattutto in termini qualitativi. Così operatori non adeguatamente preparati si trovano a dover affrontare situazioni che non sono alla loro portata. Con conseguenze facilmente immaginabili. Lo scopo di questo modulo è quindi quello di fornire una panoramica sul mondo della disinfestazione e porre le giuste basi per intraprendere il più proficuamente possibile una carriera in questo settore, che troppo spesso lascia il campo ad improvvisazioni. Durata del modulo e modalità didattiche 15 ore di lezione teoriche in aula 1 giorno di visita ad azienda del settore

8 Modulo 3 Principi e tecniche per l operatore nella disinfestazione ambientale Disinfezione e disinfestazione Il disinfestatore: dall antico ciaparat al moderno pest control operator Linee guida della disinfestazione ambientale I progetti di controllo Gli organismi sinatropi e le specie bersaglio gli insetti gli altri artropodi i roditori gli uccelli altri animali indesiderati I tipi di lotta lotta chimica lotta biologica lotta integrata I prodotti principi attivi formulazioni dosi d impiego e soluzioni finali I mezzi attrezzature per la distribuzione dei prodotti trappole, esche, dissuasori ed altri presidi La sicurezza sicurezza attiva e passiva mezzi di protezione individuale Formazione permanente una scienza in continua evoluzione libri, riviste, fiere, associazioni del settore Casi pratici disinfestazione di focolai di sviluppo culicidico (zanzare) trattamenti in ambiente contro insetti volanti eliminazione di nidi di calabrone difesa di un fabbricato dalla presenza di colombi di città

9 Modulo 4 Principi per l operatore di campo nella lotta biologica integrata alle zanzare PRINCIPI PER L OPERATORE DI CAMPO NELLA LOTTA BIOLOGICA INTEGRATA ALLE ZANZARE Finalità delle lezioni Dal 1995 è in vigore in Piemonte una legge per il finanziamento di piani di controllo delle zanzare. Gli Enti che vogliono beneficiare di questi finanziamenti devono attenersi a precise direttive regionali. Queste ultime prevedono che i piani di controllo si basino su specifiche conoscenze scientifiche, sul monitoraggio del territorio e sul coordinamento tecnico delle attività di lotta. Tali attività devono essere affidate a personale tecnico specializzato. Altre Regioni si stanno comportando in maniera analoga. Da allora, oltre 15 piani di lotta hanno preso il via ed un centinaio di tecnici ne sono stati coinvolti. Ogni anno vi è un certo turnover e nuovi progetti partono. I progetti più grandi provvedono autonomamente alla formazione del personale, mentre la maggior parte incarica i tecnici previo concorso, con valutazione del curriculum personale. Poiché non esistono scuole che qualifichino tali professionalità, diventa importante utilizzare altre strade per raggiungere una conoscenza di base sull argomento. Il presente modulo è stato studiato con questo fine e sarà interamente tenuto da tecnici che hanno un esperienza specifica più che decennale nel settore. Durata del modulo e modalità didattiche 10 ore di lezione teoriche in aula 1 giorno di visita a centri tecnico-operativi e di uscita in campo La Legge Regionale 75/95 ed i suoi regolamenti di applicazione Le zanzare 1. cenni di sistematica 2. morfologia dei diversi stadi di sviluppo 3. ciclo biologico ed etologia 4. importanza sanitaria

10 Modulo 4 Principi per l operatore di campo nella lotta biologica integrata alle zanzare 5. le principali specie italiane 6. la zanzara tigre Gli ecosistemi d acqua dolce 7. i focolai di sviluppo larvale 8. la risaia: il maggiore focolaio europeo 9. gli altri invertebrati d acqua dolce La lotta alle zanzare 10. storia ed attualità 11. lotta fisica: la prevenzione 12. lotta chimica larvicida 13. lotta chimica adulticida 14. lotta biologica: i nemici della zanzare 15. lotta biotecnologia 16. l ultima arma: la difesa personale I piani di lotta alle zanzare 17. le esperienze nazionali ed internazionali 18. il caso Piemonte 19. struttura ed organizzazione Il Tecnico di Campo 20. attrezzatura di base 21. tecniche di campionamento 22. mappatura del territorio 23. cartografia e digitalizzazione dei dati 24. monitoraggio delle infestazioni 25. specializzazioni del Tecnico di Campo

11 Modulo 5 La raccolta differenziata integrata dei rifiuti urbani LA RACCOLTA DIFFERENZIATA INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI Finalità e obiettivi delle lezioni Il cosiddetto Decreto Rochi ha stabilito per i Comuni l obiettivo del 35% di raccolta differenziate per l anno Le lezioni affrontano i diversi aspetti relativi all implementazione dei circuiti di raccolta differenziata fornendo una panoramica di elementi teorici e alcuni casi di studio pratici. Lo scopo è fornire adeguate e qualificate risposte tecniche e nel contempo puntuali indirizzi operativi a potenziali addetti del settore. Durata del modulo e modalità didattiche 12 ore di lezione teoriche in aula 1/2 giornata di visita ad azienda del settore il rifiuto e sua classificazione l ambiente e il rifiuto la normativa di riferimento dimensionamento della raccolta differenziata le infrastrutture funzionali alla raccolta differenziata il coinvolgimento del cittadino e il recupero della differenziata gli ecocentri il compostaggio domestico. ripartizione delle competenze e ruolo delle Province e dei Comuni; la gestione di particolari categorie di rifiuti (es. beni durevoli; veicoli a motore e rimorchi; rifiuti sanitari; etc.)

12 Modulo 6 Principi di coltivazione delle piante officinali PRINCIPI DI COLTIVAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI Finalità delle lezioni Il consumo di piante medicinali ed aromatiche da parte dell industria farmaceutica, alimentare, liquoristica, cosmetica ed erboristica è in continuo aumento in tutto il mondo. In Italia, mentre i settori della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti finiti hanno fatto registrare negli ultimi 10 anni un notevole incremento, quello della coltivazione stenta a svilupparsi e la superficie investita in Italia a piante officinali erbacee rimane modesta. Ciò dipende principalmente da fattori economici ma anche da questioni culturali. Le lezioni affronteranno in modo semplice ed esaustivo le fondamentali tecniche di produzione, di trasformazione, di controllo e commercializzazione delle piante officinali e dei loro principali derivati. Obiettivi Il corso è finalizzato a fornire i principi legati alla conoscenza dei fondamentali metodi e contenuti culturali e scientifici riguardanti la coltivazione delle piante officinali. Le lezioni potrebbero fornire le basi per chi volesse intraprendere questo tipo di attività e comunque arricchire le conoscenze degli allievi. Durata del modulo e modalità didattiche 10 ore di lezione teoriche in aula 1 giornata di visita ad azienda del settore breve inquadramento storico sulle coltivazioni officinali breve inquadramento della normativa nazionale le piante da coltivare i terreni e le attrezzature necessarie

13 Modulo 6 Principi di coltivazione delle piante officinali manodopera e macchinari i costi di produzione/trasformazione le rese ed i redditi la coltivazione biologica delle piante officinali la commercializzazione dei prodotti Il mercato italiano e piemontese ambiti e settori occupazionali lezione pratica

IL PROGETTO. è portato avanti in sintonia con la legge 75 del 1995. 2009: 29 Comuni, 9 tecnici di campo coordinati dal R.T.S.

IL PROGETTO. è portato avanti in sintonia con la legge 75 del 1995. 2009: 29 Comuni, 9 tecnici di campo coordinati dal R.T.S. Il Progetto di Lotta biologica ed integrata alle zanzare dell alessandrino nasce nel 1996 ed è portato avanti in sintonia con la legge 75 del 1995. 2009: 29 Comuni, 9 tecnici di campo coordinati dal R.T.S.

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali Agraria Laurea in Scienze agrarie 9 Corso di laurea in Scienze agrarie DURATA NORMALE 3 anni CREDITI 180 SEDE Udine ACCESSO Libero (D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

CORSI ARBORICOLTURA 2014-2015

CORSI ARBORICOLTURA 2014-2015 CORSI ARBORICOLTURA 2014-2015 IL NOSTRO OBIETTIVO E TRASMETTERE CONOSCENZA PER CURARE CON COMPETENZA E IN SICUREZZA IL PATRIMONIO VERDE DELLE NOSTRE CITTA I CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA: I corsi proposti

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA TECNOLOGIA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 01 DATI IDENTIFICATIVI TITOLO I METALLI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSI SECONDE CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO DOCENTI

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: L-7 Ingegneria civile e ambientale NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Corso di nuova istituzione secondo DM 270 DIPARTIMENTO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Progetto Formativo MACROAREA AGROAMBIENTALE

Progetto Formativo MACROAREA AGROAMBIENTALE Progetto: MISURA 111 Azione 1 Formazione- Pacchetto Formativo Misto Ambito: Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Sede: GANGI Corso di formazione per ESPERTO AGROAMBIENTALE Progetto Formativo

Dettagli

Progettazione del paesaggio e delle aree verdi

Progettazione del paesaggio e delle aree verdi MASTER UNIVERSITARI DI I LIVELLO Progettazione del paesaggio e delle aree verdi Master Universitario di I livello in PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO E DELLE AREE VERDI Anno accademico 2010-2011 Contesto L

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2000. Pagina 1 di 6

UNI EN ISO 9001:2000. Pagina 1 di 6 Tecnico Installatore reti in fibra ottica apparati e sistemi ottici Pagina 1 di 6 Tecnico Installatore reti in fibra ottica, apparati e sistemi ottici La figura in oggetto è: Tecnico installatore reti

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Corso per Auditor/lead Auditor dei sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza

Corso per Auditor/lead Auditor dei sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza Corso per Auditor/lead Auditor dei sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA (ai sensi delle norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004

Dettagli

nell ambito del progetto

nell ambito del progetto FREE PA 2009 Informazione e formazione dei funzionari tecnici ed amministrativi degli Enti Pubblici in materia di fonti rinnovabili di energia, risparmio ed efficienza energetica nell ambito del progetto

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

Controllo di gestione con Mago.NET

Controllo di gestione con Mago.NET logikasoftware.it Controllo di gestione con Mago.NET Una mattinata di formazione per scoprire come monitorare perfettamente la tua azienda attraverso i nuovi moduli di Mago.NET. Imparerai quali sono i

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Scienze. Facoltà di. Via Brecce Bianche Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071/2204512

Scienze. Facoltà di. Via Brecce Bianche Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071/2204512 Via Brecce Bianche Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071/2204512 Facoltà di Scienze Corsi di Laurea Triennale in: SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE DEL CONTROLLO AMBIENTALE E DELLA PROTEZIONE CIVILE Corsi di Laurea

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO PROPOSTA PER PERCORSO FORMATIVO: Corso di formazione per operatori e preposti addetti alle pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA

LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA OPERA ENERGIA Opera Energia è una società che fa parte di Opera Group e che agisce nell ambito delle energie rinnovabili, con precise specializzazioni inerenti lo sviluppo

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio

Dettagli

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del

Dettagli

AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE

AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE 11 maggio 2015 Il progetto dell area professionalizzante della classe 5^ serale di alternanza scuola/lavoro si è sviluppato con stage gestiti in modo personalizzato

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

DOSSIER CORSI DI FORMAZIONE GENNAIO - DICEMBRE 2015

DOSSIER CORSI DI FORMAZIONE GENNAIO - DICEMBRE 2015 DOSSIER CORSI DI FORMAZIONE GENNAIO - DICEMBRE Formazione sulla sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs 81/2008) e s.m.i PRESENTAZIONE Con il presente catalogo intendiamo sintetizzare le principali opportunità

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

Contenuti didattici: v. infra Contenuti dell Area Formativa, con specifica della durata di ciascun Modulo.

Contenuti didattici: v. infra Contenuti dell Area Formativa, con specifica della durata di ciascun Modulo. Titolo dell'area di formazione: METODI E TECNICHE DI MARKETING PER LO STUDIO PROFESSIONALE (3 Moduli formativi della durata di 8 Ore cadauno. Percorso formativo completo pari a 24 Ore volto a trasferire

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

Osservatorio ICT nel NonProfit. Claudio Tancini Novembre 2009

Osservatorio ICT nel NonProfit. Claudio Tancini Novembre 2009 Osservatorio ICT nel NonProfit Claudio Tancini Novembre 2009 1 Premessa (1/2): Il mercato ICT non ha focalizzato il NonProfit come un segmento specifico, da seguire con le sue peculiarità. In alcuni casi

Dettagli

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it *Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma

Dettagli

Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16

Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16 Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16 Marketing (Anno II, semestre I, n 9

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Deve essere ancora consolidata un area di specializzazione formativa sul tema dell impiantistica industriale.

Deve essere ancora consolidata un area di specializzazione formativa sul tema dell impiantistica industriale. Il contesto In Liguria esiste una pluralità di grandi imprese impiantistiche operanti a livello internazionale e un patrimonio industriale unico a livello nazionale. Deve essere ancora consolidata un area

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved. ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA. Laboratorio sull orario di lavoro e time-management

FORMAZIONE AVANZATA. Laboratorio sull orario di lavoro e time-management FORMAZIONE AVANZATA Laboratorio sull orario di lavoro e time-management 1.Scenario di riferimento Il ruolo manageriale nella Pubblica Amministrazione è notevolmente mutato negli ultimi anni, sia per l

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

Nuove metodologie di formazione

Nuove metodologie di formazione Nuove metodologie di formazione per la sicurezza nel settore delle costruzioni LA FORMAZIONE DEI COORDINATORI PER LA SICUREZZA Farina Geom. Stefano Consigliere Nazionale AiFOS AiFOS Associazione Italiana

Dettagli

Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano

Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano Corso di laurea triennale Scienze Agrarie e Alimentari Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano Anno Accademico 201/201 Corso di Laurea Triennale in VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL AMBIENTE

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.

Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta

Dettagli

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti Noleggio Semplice Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti La gestione della tua auto non è mai stata più semplice La gestione dei veicoli aziendali è diventata

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities Cerchiamo un NUMERO limitato dimenti illimitate. Master Smart Solutions Smart Communities 20 borse di studio per un Master rivolto solo ai migliori. E tu, sei uno di loro? MASTER SMART SOLUTIONS SMART

Dettagli

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale

Dettagli

Docente: Anna Bortoluzzi Lead Auditor, Specialista di materiali, Tecnologo

Docente: Anna Bortoluzzi Lead Auditor, Specialista di materiali, Tecnologo auditor / lead auditor di sistemi di gestione uni en iso 22000 packaging auditor / lead auditor di standard di prodotto e gmp nel packaging alimentare. Corso organizzato da e promosso in collaborazione

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

Ciclo di 8 corsi su: Direttive di prodotto europee

Ciclo di 8 corsi su: Direttive di prodotto europee Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia Commissione Industriale Organizza un: Ciclo di 8 corsi su: Direttive di prodotto europee presso la sede dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di

Dettagli

L Istituto Galileo GALILEI di Crema

L Istituto Galileo GALILEI di Crema L Istituto Galileo GALILEI di Crema in continuità con la sua proposta formativa propone, a partire dall a.s. 2010/11, corsi quinquennali di: - ISTITUTO TECNOLOGICO, diurni e serali (ex ITIS) - LICEO SCIENTIFICO

Dettagli

FONDAMENTI DI CONTABILITÀ E BILANCIO D ESERCIZIO

FONDAMENTI DI CONTABILITÀ E BILANCIO D ESERCIZIO FONDAMENTI DI CONTABILITÀ E BILANCIO D ESERCIZIO 2015 Amministrazione finanza e controllo Z6053.1 IV Edizione / Formula weekend 8 MAGGIO 23 MAGGIO 2015 REFERENTE SCIENTIFICO DELL'INIZIATIVA Giovanni Fiori,

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO

CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO con il patrocinio di: Politecnico di Bari Ordine degli Architetti della Provincia di Taranto Ordine degli Ingegneri della Provincia di

Dettagli

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,

Dettagli

Regolamento Generale della Commissione Ricerca

Regolamento Generale della Commissione Ricerca Regolamento Generale della Commissione Ricerca del Registro degli Osteopati d'italia (ROI). Parte I : Premessa integrata al Regolamento Generale. Il diploma D.O. rilasciato dalle scuole di osteopatia del

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO «DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

la storia aziendale ha inoltre portato a lavorare insieme persone provenienti da esperienze diverse.

la storia aziendale ha inoltre portato a lavorare insieme persone provenienti da esperienze diverse. Marzo 2012 ACTA Consulting S.r.l. P.IVA: 08697660010 Sede legale: Via Des Ambrois 4 Sede Uffici: Via Cavour 1 10123 TORINO Tel. +39 011 08 88 190 Fax: +39 011 08 88 181 http://www.actaconsulting.it acta@actaconsulting.it

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente

Dettagli

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : Sistemi Informativi aziendali e Scienze bancarie Finanziarie e Assicurative Nodi concettuali

Dettagli

IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi

IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi Il G.S. è inoltre lo strumento più idoneo con cui attivare un insieme di servizi quali: - reperibilità (24h/24h per 365 gg/anno) e pronto intervento (rimozione situazioni

Dettagli

Finanza di progetto e partenariato pubblico privato

Finanza di progetto e partenariato pubblico privato All. A Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Programma di Empowerment delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno Corso Finanza di progetto e partenariato

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-28 Ingegneria Elettrica NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

Catalogo corsi Formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs. 81/08. Formazione HACCP D.Lgs. 193/07 e Reg. Europeo 178/02

Catalogo corsi Formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs. 81/08. Formazione HACCP D.Lgs. 193/07 e Reg. Europeo 178/02 Il Consorzio Sociale Abele Lavoro è un ente accreditato presso la Regione Piemonte a fornire servizi per il lavoro ai cittadini ed alle imprese del territorio. Favorisce l incontro tra domanda ed offerta

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

Progetto TIC (trasparenza- informatica-comunicazione)

Progetto TIC (trasparenza- informatica-comunicazione) Progetto TIC (trasparenza- informatica-comunicazione) Il quadro normativo di seguito riportato evidenzia il ruolo che la Provincia avrà quale ente con funzioni di area vasta che potrà essere di supporto

Dettagli