Platelets. Lifespan in peripheral blood 7-10 days Range x 10 9 /l

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Platelets. Lifespan in peripheral blood 7-10 days Range x 10 9 /l"

Transcript

1 Platelets Lifespan in peripheral blood 7-10 days Range x 10 9 /l

2 Contatori Automatici Numero piastrine circolanti Conta manuale al microscopio Valori normali: /mmc Piastrinopenia < VN > Piastrinosi

3 METODI USATI PER IL CONTEGGIO AUTOMATICO DELLE PIASTRINE CITOFLUORIMETRICO IMPEDENZOMETRICO ELETTRO OTTICO

4 Conta piastrinica Conta Ottica PLTo Conta ad impedenza PLTi

5 Metodo impedenziometrico Piastrine : Istogramma volumetrico PL = soglia inferiore, PU = soglia superiore, PDW = platelet distribution width (larghezza della curva tagliata al 20%), P-LCR = platelet large cell ratio (percentuale di grandi piastrine). MPC = Mean PLT Contenent (misura della concentrazione complessiva dei componenti interni delle piastrine)

6

7 MPV Più alto negli uomini Correlazione inversa non lineare fra MPV e N.ro PLT Aumenta in corso di: corso di: Diabete mellito IMA Arteriopatie Periferiche Malattie mieloproliferative Pre-eclampsia Splenectomia Diminuisce in Leucemia Acuta An. Megaloblastica

8 PDW Indica l'anisocitosi piastrinica. Aumenta in corso di: An. Megaloblastica An. Aplastica AREB (anemia refrattaria con eccesso di blasti) LMC In presenza di crioglobuline e paraproteine

9 MPC E' misura della concentrazione complessiva dei componenti interni delle piastrine, fornisce indicazioni su: Morfologia, Attivazione, Screening. Di conseguenza utile per: monitoraggio terapie antiaggreganti monitoraggio terapie antinfiammatorie

10 Classification of Platelet Disorders Quantitative Disorders Qualitative Disorders Abnormal distribution Dilution effect Decreased production Increased destruction Inherited disorders (rare) Acquired disorders Medications Chronic renal failure Cardiopulmonary bypass

11 Quantitative Abnormalities 1 Thrombocytopenia - Decreased count <100 x 10 9 /l - Increasing risk of bleeding in major surgery <50 x 10 9 /l - Increasing risk of bleeding for CID and surgery <10-20 x 10 9 /l - Increasing risk of spontaneous bleeding Causes Immune BM infiltration, chemotherapy etc Inherited defects

12 Quantitative abnormalities 2 Thrombocytosis - Increased count > 450 x 10 9 /l Reactive eg infection inflammation Chronic bleeding Haematological malignancy

13 INTERFERENZA NELLA CONTA PIASTRINICA Frammenti eritrocitari Frammenti di globuli bianchi Parassiti, batteri Ombre eritrocitarie Piastrine giganti Aggregati piastrinici Effetto da anticoagulante

14 Cause più comuni di conta piastrinica erronea nel paziente ematologico AGGREGATI PIASTRINICI CAUSA FREQUENTE DI CONTA SOTTOSTIMATA Sono epressione dell agglutinazione piastrinica in vitro da parte di autoanticorpi IgG EDTA- e temperatura dipendenti Crioagglutinine EDTA dipendenti IgG EDTA- dipendenti e temperatura indipendenti Gli AUTOANTICORPI EDTA DIPENDENTI interagiscono con antigeni criptici della glicoproteina II b, smascherati dalla chelazione del calcio da parte dell EDTA

15 Qualitative defects Count may be normal/low/high May be no apparent abnormality on film May show changes eg size, appearance etc Functionality is variably affected May be inherited or acquired

16 CAUSE PRINCIPALI DI TROMBOCITOPATIE I. DIFETTI DI ADESIONE: Sindrome di Bernard-Soulier Malattia di Von Willebrand II. DIFETTI DI AGGREGAZIONE: Tromboastenia di Glanzmann III. DIFETTI DI SECREZIONE: Difettiva attività di ciclo-ossigenasii (congenita; da assunzione di aspirina e altri FANS) Alterata biogenesi dei granuli ( storage pool defects ; sindrome di Chediack-Higashi) IV. DIFETTI DOVUTI A FARMACI (calcio antagonisti, anestetici, certi antibiotici)

17 PIASTRINOPATIE ACQUISITE PORPORA / EMORRAGIE SENZA PIASTRINOPENIA - FARMACI (ASPIRINA, FANS, ecc) - INSUFFICIENZA RENALE CRONICA - GAMMAPATIE MONOCLONALI

18 FUNZIONALITA PIASTRINICA Tests di laboratorio IN VIVO TEMPO DI EMORRAGIA ANAMNESI OSSERVAZIONE CLINICA IN VITRO AGGREGAZIONE PIASTRINICA utile x monitoraggio terapie antiaggreganti

19 INDAGINI FUNZIONALI NELLE PIASTRINOPATIE: Aggregometrtria Dosaggio VWF Espressione di proteine di superficie

20 Aggregometria ottica

21

22 Test di valutazione della cascata coagulativa plasmatica

23 Il plasma (addizionato di sodio citrato) viene ottenuto per centrifugazione ed utilizzato per misurare il tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando al plasma del paziente si aggiungono reattivi differenti per ciascun test.

24 Test 1 : 9 (4,5 ml) PT (%) Rapporto Anticoagulante (0,5 ml) : sangue 90 (12,7 sec.) 1 : 8 (4,0 ml) 83 (13,3 sec.) 1 : 7 (3,5 ml) 64 (15,7 sec.) 1 : 3 (1,5 ml) 5 (148,7 sec.) PTT (sec.) 19,5 20,2 22,2 87,3 FIBRINOGENO (mg/dl)

25 Metodi di studio globali per il sistema della coagulazione (I) Il Tempo di Protrombina o Attività Protrombinica (PT) e il Tempo di Tromboplastina Parziale Attivato (aptt) indagano rispettivamente la Via Estrinseca (PT) e la Via Intrinseca (aptt) e ambedue indagano la Via comune della coagulazione (FV, FX, FII e fibrinogeno). Dosaggio del Fibrinogeno Tempo di Trombina (TT)

26 Metodi di studio globali per il sistema della coagulazione (II) La contemporanea esecuzione di PT e aptt permettera di escludere o di confermare la presenza di un alterazione del sistema di coagulazione e di orientare le successive indagini verso l identificazione di uno o più fattori della coagulazione che potrebbero essere carenti. Dosaggio del Fibrinogeno L esecuzione del TT risulta necessaria per indagare il sistema della coagulazione in presenza di fibrinogeno con concentrazione inferiore a 100 mg/dl.

27 Tempo di Protrombina (TP) Misurazione: tempo di formazione di un coagulo di fibrina da plasma ricalcificato e trattato con tromboplastina a 37 C. Refertazione: % = TP controllo normale / TP paziente x 100 RATIO = TP paziente/ TP controllo normale INR

28 Tempo di protrombina (PT) Misurazione: tempo di formazione di un coagulo di fibrina da plasma ricalcificato Identifica i deficit acquisiti o congeniti dei fattori VII, X, V, protrombina (II) e fibrinogeno (I). Monitoraggio della terapia anticoagulante orale con dicumarolici (INR) I dicumarolici inibiscono l attivita dei fattori VII, IX, X e della protrombina. PT corto --> - privo di significato patologico PT lungo --> - epatopatia. - deficit vitamina K - CID - sindrome nefrotica - farmaci

29 Poiché il PT viene comunemente utilizzato per il monitoraggio della terapia anticoagulante orale, si è reso necessario individuare un sistema di espressione che consentisse di interpretare il risultato del PT in maniera univoca, minimizzando le differenze dovute alla diversa sensibilità dei diversi reagenti commerciali utilizzati per l effettuazione di questo test: International Normalized Ratio (INR) INR = ( PT del paziente in secondi PT del Pool di plasmi normali in sec ) ISI ISI = International Sensitivity Index

30 How Different Thromboplastins Influence the PT Ratio and INR Thromboplastin reagent Patient s PT (Seconds) Mean Normal (Seconds) PTR ISI INR A B C D E

31 PT si allunga per livelli di fattore Fatt. VII < 50% Fatt. V < 50% Fatt. X < 50% Fatt.II < 30% Fibrinogeno Paraproteine Policitemia Prelievo difficile Provetta non riempita correttamente Contaminazione eparina < 100 mg/dl Cause di errore Latenza fra prelievo ed esecuzione test > 2 ore

32 Test COAGULATIVI (II) aptt - Tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando il plasma viene ricalcificato in presenza di sostituti del fattore piastrinico 3 (cefalina) associati ad attivatori della fase di contatto (ac.ellagico, silice micronizzata, caolino) studia la via intrinseca e la via comune della coagulazione. Misurato in secondi o come ratio

33 aptt: espressione dei risultati aptt paziente Ratio = aptt plasma di controllo Plasma di controllo Plasma di controllo Plasma liofilo o pool di plasmi normali Media del range di riferimento Limite superiore del range di riferimento Mediana di 20 soggetti normali Valore basale

34 TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE ATTIVATO (aptt) Deficit congeniti o acquisiti dei fattori della via intrinseca (VIII/IX/XI) o della fase di contatto (XII) Con minor sensibilita del PT, indaga i deficit dei fattori della via comune (X,V,della protrombina e del fibrinogeno) Monitoraggio della terapia con eparina standard Presenza di Lupus Anticoagulant (LAC)

35 aptt si allunga per livelli di fattore VIII < 50% XI < 50% IX < 30% XII < 30% Fibrinogeno Livelli di eparina < 100 mg/dl U/mL Cause di errore Policitemia Prelievo difficile Provetta non riempita correttamente Contaminazione eparina Latenza fra prelievo ed esecuzione test > 2 ore

36 TEMPO DI TROMBINA TT - Tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando il plasma viene ricalcificato in presenza di concentrazioni ottimali di trombina studia la fibrino-formazione

37 IMPIEGO DEI TEST DI SCREENING NELL ESPLORAZIONE DELL EMOSTASI PT APTT TT IPOTESI DIAGNOSTICA Normale Allungato Normale Deficit di FXII, FXI, FIX, FVIII Allungato Normale Normale Deficit di FVII Allungato Allungato Normale Deficit di fibrinogeno, protrombina, FV, FX Allungato Allungato Allungato Deficit di fibrinogeno, FDP, antitrombinici

38 Meccanismi di controllo della coagulazione Come tutti i sistemi che vanno incontro ad un meccanismo di attivazione, anche il sistema della coagulazione necessita di un sistema di controllo. Tale sistema è rappresentato da proteine dotate di attività inibitoria, fra le quali: Antitrombina (AT) Proteina C (PC) Proteina S (PS) Deficit di queste proteine rappresentano un fattore di rischio per l insorgenza della malattia trombotica

39 INIBITORI PLASMATICI DELLA COAGULAZIONE ANTITROMBINA: serpina, serin protease inhibition, è sintetizzata dal fegato ed è dotata di un effetto inibitore dei fattori serin proteasici, FIIa, FXa, FIXa, FXIa, FXIIa. Le eparine, tramite il loro legame con la AT sono in grado di accelerare grandemente le reazioni di inibizione dell AT sui fattori. COFATTORE EPARINICO II: in presenza di eparina ha azione anti-trombinica non legata all AT. PROTEINA C: prodotta dal fegato, è K-dipendente. In presenza di trombina, ioni Ca e trombomodulina, viene attivata. L APC inibisce il FVa ed il FVIIIa, stimola la fibrinolisi e protegge l attivatore tessutale del plasminogeno. PROTEINA S: glicoproteina K-dipendente sintetizzata dal fegato, dll endotelio e dai megacariociti. Circa il 40% della PS funge da cofattore della APC ed è in grado di degradare il FVa e FVIIa

40 inibitore sede di sintesi target AT-III fegato trombina, Xa Proteina C fegato Va, VIIIa Proteina S fegato proteina C

41 VALUTAZIONE DEGLI INIBITORI FISIOLOGICI DELLA COAGULAZIONE Metodi immunologici e funzionali Dosaggio ATIII Test di resistenza alla proteina C Variazione fisiologiche ( gravidanza) Influenze farmacologiche (es: estroprogestinici, antivitamine k) Fattori genetici (trombofilia eredofamiliare)

42 Lo studio trombofilico: ESAMI DI I LIVELLO ESAMI DI II LIVELLO ESAMI DI III LIVELLO

43 ESAMI DI I LIVELLO: PT aptt FIBRINOGENO AT TT

44 ESAMI DI II LIVELLO LAC PROTEINA C TEST DI RESISTENZA ALLA PC ATTIVATA PROTEINA S

45 ESAMI DI III LIVELLO Test molecolare per l identificazione di mutazioni

46 HEREDITARY THROMBOTIC RISK FACTORS Factor V Leiden mutation Prothrombin mutation Protein C deficiency Protein S deficiency Antithrombin deficiency

47

48 Real time PCR apparatus

49 Frequenze di due comuni polimorfismi di fattori della coagulazione nella nostra popolazione di controllo (Area metropolitana di Palermo)

50

51 La coagulazione Intravascolare disseminata (CID) Sequenza degli eventi: Attivazione incongrua della cascata coagulativa Consumo massivo di fattori della coagulazione Formazione di microtrombi e microemboli Sindrome emorragica

52 Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID) 1. all emocromo avremo calo continuo delle piastrine, anche nel giro di minuti!! 2. fibrinogeno ed ANTI TROMBINA III che si consumano e si riducono velocemente; 3. dimostrazione di monomeri di fibrina; 4. Prodotti di degradazione del Fibrinogeno 5. D-Dimero 6. Tempo di Quick che si riduce; 7. PTT che aumenta 8. Riduzione dei fattori V = Trombina 9. Riduzione del fattore VIII

53 Meccanismi di attivazione dell emostasi La fibrinogenolisi (fdp) I prodotti di degradazione del fibrinogeno derivanti dall azione della plasmina Attivazione della fibrinolisi Per azione della plasmina sul fibrinogeno, si formano i prodotti di degradazione X, Y, D ed E (fibrinogenolisi). Questi possiedono attività inibente la trasformazione del fibrinogeno in fibrina. La loro presenza è indice di iperfibrinolisi (es. CID) Plasmina Fibrinogeno Fibrina s Fibrina I (coagulo) fdp X, Y, D, E

54 Meccanismi di attivazione dell emostasi La fibrinogenolisi (fdp) I prodotti di degradazione della fibrina derivanti dall azione della plasmina Attivazione della fibrinolisi Per azione della plasmina sulla fibrina, si formano diversi prodotti, fra i quali il più importante è il D-Dimero. La sua presenza segnala depositi di fibrina e quindi è indice di possibile stato trombotico ed ischemico. L attività fibrinolitica evidenziata tramite la determinazione del DD è un fenomeno riscontrabile molto precocemente, quando altri indici sono ancora compensati. E l unico parametro che evidenzi la formazione di fibrina. Plasmina Fibrinogeno Fibrina s Fibrina I (coagulo) fdp (D-Dimero)

55 Reasons for elevated D-dimer Fibrinogen Fibrin D-dimer Increased fibrin formation Increased fibrinolysis Decreased clearance

56 Uso del D-Dimero nella diagnosi della trombosi venosa profonda e dell embolia polmonare I metodi per il dosaggio del D-Dimero hanno un elevata sensibilità ma bassa specificità e vengono utilizzati per il loro ELEVATO VALORE PREDITTIVO NEGATIVO. Un valore elevato di D-Dimero non è diagnostico per la trombosi venosa o l embolia polmonare, mentre un risultato normale esclude il sospetto di tali patologie

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

settima lezione fisiopatologia dell emostasi settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata

Dettagli

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. EMOSTASI EMOSTASI Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. Difetti dell emostasi portano all EMORRAGIA; l incapacità a mantenere il sangue fluido alla

Dettagli

PTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di

Dettagli

Cellule enzimi Cofattori

Cellule enzimi Cofattori Emostasi Arresto di una emorragia in risposta a danno vascolare Sistema controllato che comprende: Cellule ematiche e tessutali Rete di enzimi attivanti ed inattivanti Cofattori derivati da cellule e tessuti

Dettagli

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID Candidata: Giorgia Albarello Relatore: Maurizio Miglino CID

Dettagli

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono: vasi sanguigni piastrine fattori plasmatici

Dettagli

Coagulazione del sangue

Coagulazione del sangue Coagulazione del sangue Caratteristiche principali dei sistemi intrinseco ed estrinseco di attivazione del fattore X Meccanismi di attivazione della trombina e ruolo della vitamina K Attivazione della

Dettagli

Laboratorio e trombofilia

Laboratorio e trombofilia Laboratorio e trombofilia Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Cremona, 10 Marzo 2017 Quali alterazioni

Dettagli

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie Coagulazione 1 Bilancia emostatica Ipercoagulabilità Ipocoagulabilità Normale Trombosi Emorragie 2 emostasi primaria emostasi secondaria Fattori coinvolti nell emostasi Vasi + endotelio Proteine della

Dettagli

Emostasi e rischio trombotico

Emostasi e rischio trombotico Emostasi e rischio trombotico Emostasi: attivazione controllata dei fattori della coagulazione e delle piastrine che portano alla formazione del coagulo Trombosi: attivazione incontrollata Equilibrio tra

Dettagli

Emostasi e rischio trombotico

Emostasi e rischio trombotico Emostasi e rischio trombotico Equilibrio emostatico: attivazione controllata dei fattori della coagulazione e delle piastrine che portano alla formazione del coagulo Trombosi: attivazione incontrollata

Dettagli

TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA

TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA Quando attivare lo screening Come interpretare i risultati Alberto Francisci I Cenacoli di Medicina Interna Il paziente cronico complesso Roma, 16 maggio 2015 Definizione

Dettagli

PRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora

PRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora Analisi Tempo di Quick (PT) PT: Prove di incrocio con plasma normale Unità di misura % INR INR Valori di riferimento 70 < 1.25 < 1.25 PRESTAZIONI EROGATE Imprecisione % VN 2.2 VP 2.6 Hepatoquick % 70 VN

Dettagli

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI COINVOLGONO ENDOTELIO PIASTRINE FATTORI DELLACOAGULAZIONE Piccin Nuova

Dettagli

Cascata della coagulazione

Cascata della coagulazione Cascata della coagulazione Struttura del fibrinogeno Aα blue Bβ verde γ rosso 17 ponti S-S Parte del frammento E contenente i ponti S-S intercatena Frammento D I fibrinopeptidi hanno carica negativa

Dettagli

Indice. Prefazione... Hanno collaborato...

Indice. Prefazione... Hanno collaborato... Prefazione... Hanno collaborato... III V 1. Le anemie... 1 1.1 Definizione... 1 1.2 Fisiopatologia... 1 1.3 Epidemiologia... 2 1.4 Approccio generale al malato... 4 Valutazione iniziale... 4 Valutazione

Dettagli

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti:

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti: Emostasi Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti: 1) Componente vascolare: resistenza meccanica fragilità vascolare integrità endoteliale: la superficie endoteliale normale è idrorepellente;

Dettagli

L APPROCCIO IN URGENZA ALLE MALATTIE EMORRAGICHE

L APPROCCIO IN URGENZA ALLE MALATTIE EMORRAGICHE L APPROCCIO IN URGENZA ALLE MALATTIE EMORRAGICHE EMOSTASI meccanismo fisiologico di protezione dalla perdita di sangue conseguente a lesione di un vaso 1. vasocostrizione immediata (deviazione del flusso)

Dettagli

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI COAGULAZIONE E FIBRINOLISI Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Il sangue è un tessuto fluido attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive, gas, ormoni e prodotti di rifiuto.

Dettagli

L Emostasi. Integrità vasale Normale funzionalità endoteliale Fattori Anticoagulanti Fibrinolisi

L Emostasi. Integrità vasale Normale funzionalità endoteliale Fattori Anticoagulanti Fibrinolisi L Emostasi Emostasi = Insieme di meccanismi compensatori che si instaurano in seguito a una soluzione di continuo di un vaso e hanno lo scopo di arrestare l emorragia e ripristinare l integrità vasale.

Dettagli

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI. Dr.ssa Marta Greco Infermieristiche

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI. Dr.ssa Marta Greco Infermieristiche COAGULAZIONE E FIBRINOLISI Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Il sangue è un tessuto fluido attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive, gas, ormoni e prodotti di rifiuto.

Dettagli

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna NOAC: misura

Dettagli

L emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari

L emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari L emostasi in scena Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1 N. Ciavarella M. Petronelli Bari 1 La disfida di Barletta 13 febbraio 1503 2 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore

Dettagli

PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE Dr.ssa Maria Brini

PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE Dr.ssa Maria Brini ARCISPEDALE S. MARIA NUOVA Azienda Ospedaliera DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA Direttore : Dr. Maria Brini Laboratorio Analisi Chimico Cliniche Primario: Dr. Maria Brini PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE

Dettagli

TEST COAGULATIVI anno 2012

TEST COAGULATIVI anno 2012 17 novembre 2012 1 TEST COAGULATIVI anno 2012 200000 150000 100000 50000 0 savona pietra albenga cairo Presidio esami per DH esami per esterni esami urgenti per interni esami routine per interni INTERNI

Dettagli

Emostasi. Sistemi di controllo

Emostasi. Sistemi di controllo Emostasi Sistemi di controllo Malattie emorragiche Fattori vasali Fattori piastrinici Piastrinopatie Piastrinopenie Fattori della coagulazione Fattori vasali 1. Insufficiente costrizione del lume vasale

Dettagli

Elenco dei sinonimi e delle voci correlate...2 Modulistica in uso...3 Norme generali per il prelievo...3

Elenco dei sinonimi e delle voci correlate...2 Modulistica in uso...3 Norme generali per il prelievo...3 Pag 1/8 20/09/2010 SOMMARIO Elenco dei sinonimi e delle voci correlate...2 Modulistica in uso...3 Norme per il prelievo...3 FIRMA DI APPROVAZIONE: 20.09.2010 Prof. Gualtiero Palareti Pag 2/8 20/09/2010

Dettagli

Malattia di Von Willebrand

Malattia di Von Willebrand Malattia di Von Willebrand Dott. Jacopo Agnelli Giacchello CRR Malattie Trombotiche ed Emorragiche dell Adulto AOU Città della Salute e della Scienza, Ospedale Molinette Fattore di Von Willebrand Grande

Dettagli

Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti

Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti Ematologia - Laboratorio di Area Vasta Romagna (Pievesestina) e-mail: mrosetti@ausl-cesena.emr.it Provincia

Dettagli

L emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari

L emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari L emostasi in scena Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1 N. Ciavarella M. Petronelli Bari 1 La disfida di Barletta 13 febbraio 1503 2 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore

Dettagli

PIASTRINE O TROMBOCITI TROMBOPOIESI: Si formano per frammentazione di un megacariocito che resta nel M.O.; in circolo hanno una vita media di 1-2

PIASTRINE O TROMBOCITI TROMBOPOIESI: Si formano per frammentazione di un megacariocito che resta nel M.O.; in circolo hanno una vita media di 1-2 PIASTRINE O TROMBOCITI TROMBOPOIESI: Si formano per frammentazione di un megacariocito che resta nel M.O.; in circolo hanno una vita media di 1-2 settimane, poi vengono distrutti dai macrofagi splenici

Dettagli

PATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE

PATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE PATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE 1. Emorragie che possono essere dovute a: alterazioni congenite o acquisite della parete vascolare piastrinopatie o pistrinopenie deficit congeniti o acquisiti di uno o più

Dettagli

(Analizzatore di Coagulazione) Scheda Tecnica

(Analizzatore di Coagulazione) Scheda Tecnica Scheda Tecnica Pagina:1/5 Produttore - Behnk Elektronik GmbH Distributore - P.R.I.S.M.A.srl Usmate (Milano) Descrizione Generale - Analizzatore Random Access aperto per l esecuzione di tutti i test cronometrici

Dettagli

Piastrine e infezioni

Piastrine e infezioni Piastrine e infezioni Momcilo Jankovic Clinica Pediatrica Università di Milano-Bicocca A.O. San Gerardo Fondazione MBBM, Monza Milano 29 ottobre 2014 PTI Principali cause di PTI secondarie Lupus eritematoso

Dettagli

- età e sesso > ci sono delle patologie che si manifestano già in età pediatrica e legate all X (emofilia)

- età e sesso > ci sono delle patologie che si manifestano già in età pediatrica e legate all X (emofilia) Emostasi L emostasi è l arresto del flusso sanguigno da un vaso o in un vaso. L emostasi clinica consiste nel controllo del sanguinamento da un sito di danno che coinvolge diversi passaggi integrati: 1.

Dettagli

Come e perché misurare i farmaci anticoagulanti

Come e perché misurare i farmaci anticoagulanti Come e perché misurare i farmaci anticoagulanti Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Anticoagulanti

Dettagli

La Malattia Tromboembolica Venosa

La Malattia Tromboembolica Venosa La Malattia Tromboembolica Venosa Dr. Angelo Ghirarduzzi Responsabile SSD Angiologia Dpt di Medicina Interna e Specialita Mediche ASMN Reggio Emilia 09.12.09 Il Tromboembolismo Venoso LE TROMBOFILIE EREDO-

Dettagli

SPECIFICHE TECNICHE DEI SISTEMI DIAGNOSTICI COAGULAZIONE PESCARA, PENNE E POPOLI. LOTTO n 2

SPECIFICHE TECNICHE DEI SISTEMI DIAGNOSTICI COAGULAZIONE PESCARA, PENNE E POPOLI. LOTTO n 2 SPECIFICHE TECNICHE DEI SISTEMI DIAGNOSTICI COAGULAZIONE PESCARA, PENNE E POPOLI. LOTTO n 2 E richiesta la presentazione di un progetto tecnico dettagliato che descriva la soluzione operativa proposta

Dettagli

L emostasi. a cura di Antonio Incandela

L emostasi. a cura di Antonio Incandela L emostasi a cura di Antonio Incandela innanzitutto che cos è Col termine emostasi si indica l insieme di processi biochimici e cellulari che consente di arrestare il sanguinamento, impedendo così un eccessiva

Dettagli

Carmelita Scalisi - Maurizio Catania

Carmelita Scalisi - Maurizio Catania ASP-CT Corso di Formazione Aziendale Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della scheda di valutazione: integrazione Ospedale-Territorio INDAGINI DI LABORATORIO NEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO Carmelita

Dettagli

scaricato da sunhope.it

scaricato da sunhope.it Il laboratorio consente di dosare una serie di FIBRINOPEPTIDI: D dimeri, i più richiesti, derivanti dall azione della plasmina sulla fibrina, indicano che nel pz si è realizzato un processo coagulativo,

Dettagli

AUSL Romagna Patologia Clinica Laboratorio di Ematologia Pievesestina (FC)

AUSL Romagna Patologia Clinica Laboratorio di Ematologia Pievesestina (FC) AUSL Romagna Patologia Clinica Laboratorio di Ematologia Pievesestina (FC) Voglio una AT urgente per un paziente portatore di adenocarcinoma e recidiva trombotica agli arti inferiori, che rischia di perdere

Dettagli

La diagnostica di laboratorio delle trombofilie

La diagnostica di laboratorio delle trombofilie La diagnostica di laboratorio delle trombofilie Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna SISET Training

Dettagli

Inibitori acquisiti della coagulazione

Inibitori acquisiti della coagulazione Inibitori acquisiti della coagulazione Cristina Legnani UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Bologna, 19 Giugno 2010 Inibitori acquisiti

Dettagli

L importanza della valutazione anamnestica nella contraccezione.

L importanza della valutazione anamnestica nella contraccezione. L importanza della valutazione anamnestica nella contraccezione. G. Morgante, C. Mangani, A. Delia, MC Musacchio, V. De Leo Dipartimento di Pediatria, Ostetricia e Medicina della Riproduzione Università

Dettagli

Tempo di protrombina : il laboratorio e la gestione della TAO. Marco Tani Servizio di Patologia Clinica ASST-Garda Castrocaro Terme 29.9.

Tempo di protrombina : il laboratorio e la gestione della TAO. Marco Tani Servizio di Patologia Clinica ASST-Garda Castrocaro Terme 29.9. Tempo di protrombina : il laboratorio e la gestione della TAO Marco Tani Servizio di Patologia Clinica ASST-Garda Castrocaro Terme 29.9.2016 FIBRINA TEMPO DI PROTROMBINA Definizione Tempo di coagulazione

Dettagli

EMOSTASI E TROMBOSI. Emostasi 11/12/2009. Scaricato da 1. La reazione emostatica è costituita di due componenti

EMOSTASI E TROMBOSI. Emostasi 11/12/2009. Scaricato da  1. La reazione emostatica è costituita di due componenti EMOSTASI E TROMBOSI anna maria molinari Emostasi Caratteristiche: 1. Veloce 2. Localizzata 3. Regolata in maniera speciale e raffinata La reazione emostatica è costituita di due componenti cellule endoteliali

Dettagli

COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID)

COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) Dott.ssa Livia Manzella Dipartimento di Bio-Medicina Clinica e Molecolare Università di Catania Essa consiste nell attivazione della reazione a cascata della

Dettagli

GLI ESERCIZI PILOTA NAO

GLI ESERCIZI PILOTA NAO GLI ESERCIZI PILOTA NAO Dr Marco Rosetti UO Patologia Clinica settore Ematologia Laboratorio di Area Vasta Romagna mail: marco.rosetti@auslromagna.it ESERCIZI SUPPLEMENTARI DOAC (punto di vista di un partecipante)

Dettagli

1

1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 I NOA offrono a medici e pazienti una più vasta gamma di opzioni per curare malattie tromboemboliche e per prevenire l ictus nei pazienti con fibrillazione

Dettagli

Coagulazione del sangue

Coagulazione del sangue Coagulazione del sangue Emostasi e il processo che mantiene l integrita del sistema circolatorio, sistema chiuso ad alta pressione, a seguito di lesione vascolare caratteristiche - rapidità - localizzazione

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche. La coagulazione. Dott. ssa Mariateresa Cacciola

Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche. La coagulazione. Dott. ssa Mariateresa Cacciola Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche FISIOLOGIA DEL SANGUE 2 La coagulazione Dott. ssa Mariateresa Cacciola Cosa è l emostasi? Serie di reazioni biochimiche e cellulari, sequenziali e sinergiche,

Dettagli

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte prima Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Trombofilia Anomalia dell'emostasi che predispone alla trombosi, può essere

Dettagli

Obiettivi presentazione. Infiammazione - coagulazione e sistema immune. Il sistema immune. Ruolo chiave del TF. La coagulazione

Obiettivi presentazione. Infiammazione - coagulazione e sistema immune. Il sistema immune. Ruolo chiave del TF. La coagulazione Un legame indissolubile: coagulazione e infiammazione Seminario SIMIV: Acute Phase Protein Meeting 17 marzo 2009 - Cremona George Lubas Prof. di Clinica Medica Veterinaria Dipl. European College Veterinary

Dettagli

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno Il significato degli esami di coagulazione Walter Ageno Principali caratteristiche dei nuovi anticoagulanti Via orale di somministrazione Ampia finestra terapeutica Farmacocinetica e farmacodinamica prevedibili

Dettagli

Monitoraggio della terapia eparinica in corso di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea: dati preliminari

Monitoraggio della terapia eparinica in corso di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea: dati preliminari Monitoraggio della terapia eparinica in corso di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea: dati preliminari Petronelli Mariella U.O. Patologia Clinica I Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico

Dettagli

Livelli di interventi del laboratorio

Livelli di interventi del laboratorio Livelli di interventi del laboratorio Anamnesi Esame fisico Esami diagnostici di base Esame obiettivo di laboratorio Esami d urgenza Esami diagnostici di approfondimento DECISIONE CLINICA Esami di monitorggio

Dettagli

Le carenze dei fattori solubili della coagulazione

Le carenze dei fattori solubili della coagulazione Hematology Meeting Reports 2007; 1:(6) G. Muleo R. Santoro P. Iannaccaro Le carenze dei fattori solubili della coagulazione Centro Emofilia, Servizio Emostasi e Trombosi, Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio,

Dettagli

Alessandra Borchiellini SSCVD Malattie emorragiche e trombotiche dell adulto Ospedale Molinette Torino

Alessandra Borchiellini SSCVD Malattie emorragiche e trombotiche dell adulto Ospedale Molinette Torino Il sangue che coagula troppo: il problema delle trombosi familiari Alessandra Borchiellini SSCVD Malattie emorragiche e trombotiche dell adulto Ospedale Molinette Torino TROMBOFILIA: tendenza ereditaria

Dettagli

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1: :50000

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1: :50000 Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000

Dettagli

CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI

CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CONOSCERE IL SISTEMA SANGUE PER CRESCERE NELLA NUOVA REALTA AVISINA IL BUON USO DEL SANGUE E DEGLI EMODERIVATI Perugia sabato 10 settembre 2011 Dott.

Dettagli

Un PTT lungo per caso

Un PTT lungo per caso Un PTT lungo per caso UGO RAMENGHI, GIULIA ANSALDI, MIRELLA DAITTO Ematologia, Dipartimento di Scienze Pediatriche, Università di Torino I meccanismi della coagulazione? Chi se li ricorda? E se non ce

Dettagli

I test per la trombofilia: quali no!

I test per la trombofilia: quali no! I test per la trombofilia: quali no! Benedetto Morelli Laboratorio e Trombofilia congenita ed acquisita: quali test, a chi, quando, perché? Bari, 9 aprile 2016 ROAD MAP Importanza della appropriatezza

Dettagli

Le indicazioni cliniche per l utilizzo dell antitrombina

Le indicazioni cliniche per l utilizzo dell antitrombina Le indicazioni cliniche per l utilizzo dell antitrombina Anna Falanga Immunoematologia e Medicina Trasfusionale ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo 1 Antitrombina (AT) Glicoproteina, PM: 58.000 Da Sintesi

Dettagli

Gestione della terapia anticoagulante/antiaggregante nel periodo perioperatorio: dal laboratorio alla clinica

Gestione della terapia anticoagulante/antiaggregante nel periodo perioperatorio: dal laboratorio alla clinica Gestione della terapia anticoagulante/antiaggregante nel periodo perioperatorio: dal laboratorio alla clinica Chiara Novelli Centro Immuno Trasfusionale - Legnano Il contributo del Laboratorio Paziente

Dettagli

Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia MASTER DI II LIVELLO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE E PEDIATRICA Direttori: Prof.ssa Patrizia Colarizi, Prof. Corrado Moretti

Dettagli

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive

Dettagli

DETTAGLIO DEI PROTOCOLLI DIAGNOSTICI ESEGUITI PRESSO LABORATORIO SPECIALISTICO DI COAGULAZIONE. PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia

DETTAGLIO DEI PROTOCOLLI DIAGNOSTICI ESEGUITI PRESSO LABORATORIO SPECIALISTICO DI COAGULAZIONE. PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia Pag.1/5 PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia e necessarie 3 impegnative riportanti le seguenti Screening trombofilia 3 Screening trombofilia in TAO e Ricerca LAC (DT) Proteina C attività

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche. La coagulazione. Dott. ssa Mariateresa Cacciola

Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche. La coagulazione. Dott. ssa Mariateresa Cacciola Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche FISIOLOGIA DEL SANGUE 2 La coagulazione Dott. ssa Mariateresa Cacciola Cosa è l emostasi? Serie di reazioni biochimiche e cellulari, sequenziali e sinergiche,

Dettagli

Fase Preanalitica. Errori di laboratori: scambio di provetta!!!!

Fase Preanalitica. Errori di laboratori: scambio di provetta!!!! Fase Preanalitica Errori di laboratori: scambio di provetta!!!! Fase Preanalitica Errori di laboratori: scambio di provetta!!!! PROVETTE CON ANTICOAGULANTE SODIO CITRATO DA 0,4 E 0,5 ML. Emostasi Serie

Dettagli

Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA

Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA PROF.SSA MARIA GABRIELLA MAZZUCCONI Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA L emofilia, come le altre

Dettagli

platelets coagulation OOa2M

platelets   coagulation   OOa2M platelets https://www.youtube.com/watch?v=r8jmfbyw2p4 coagulation https://www.youtube.com/watch?v=cy3a OOa2M Platelets and coagulation https://www.youtube.com/watch?v=_yqd0u3ztcs Hemostasis and thrombosis

Dettagli

IL LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO - CLINICHE ED I NAO

IL LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO - CLINICHE ED I NAO Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità NOVARA Struttura Complessa a Direzione Universitaria Laboratorio di Ricerche Chimico-Cliniche (Direttore: Prof. Giorgio Bellomo) IL LABORATORIO DI

Dettagli

Data documento. Coagulopatie in PS

Data documento. Coagulopatie in PS Data documento Coagulopatie in PS Principi di Emostasi CAPITOLO 1 Principi di emostasi CAPITOLO 1 Principi di emostasi CAPITOLO 1 FATTORE NOME ORIGINE I Fibrinogeno Fegato II Protrombina Fegato III Fattore

Dettagli

TROMBOFILIE EREDITARIE

TROMBOFILIE EREDITARIE WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ TROMBOFILIE EREDITARIE La trombofilia identifica una tendenza a sviluppare trombosi conseguenti ad alterazioni del sistema coagulativo o fibrinolitico su base ereditaria o acquisita

Dettagli

SINDROMI EMORRAGICHE DEL NEONATO

SINDROMI EMORRAGICHE DEL NEONATO SINDROMI EMORRAGICHE DEL NEONATO FASE VASO-PIASTRINICA Contrazione vascolare Lesione della parete vasale collagene Adesione e degranulazione piastrinica ADP Aggregazione piastrinica irreversibile Tappo

Dettagli

EMOSTASI E TROMBOSI. Corso di alta formazione in. Palermo aprile 2015 Excelsior Palace Hotel

EMOSTASI E TROMBOSI. Corso di alta formazione in. Palermo aprile 2015 Excelsior Palace Hotel EMOSTASI E TROMBOSI Palermo 13-15 aprile 2015 Excelsior Palace Hotel Direttori del Corso: Prof. Fabrizio Pane Prof. Sergio Siragusa EMOSTASI E TROMBOSI Palermo, 13-15 aprile 2015 13.45 Registrazione dei

Dettagli

SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO.

SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. Introduzione. I disordini ereditari delle piastrine giganti sono classicamente suddivisi in 4 gruppi: quello con alterazioni

Dettagli

EMOFILIA ACQUISITA IN ONCOLOGIA

EMOFILIA ACQUISITA IN ONCOLOGIA EMOFILIA ACQUISITA IN ONCOLOGIA Elena Santagostino Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore di Milano INIBITORI ACQUISITI Definizione Generale sostanze patologiche

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot. N. (OSP/08/220825) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visto il Decreto Ministeriale n. 279 del 18 maggio 2001 Regolamento di istituzione della rete nazionale delle malattie rare e di esenzione

Dettagli

I principali mediatori chimici dell infiammazione

I principali mediatori chimici dell infiammazione I principali mediatori chimici dell infiammazione Mediatori plasmatici Danno endoteliale! Il Fattore di Hageman ha un ruolo centrale nell attivazione dei mediatori plasmatici Mediatori plasmatici: IL SISTEMA

Dettagli

Farmaci anticoagulanti

Farmaci anticoagulanti Farmaci anticoagulanti Cascata della coagulazione Fattori della coagulazione Fattori della coagulazione in forma inattiva sono prodotti dal fegato ed immessi nel circolo ematico. A seguito di stimoli,

Dettagli

Padova 13 novembre PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova

Padova 13 novembre PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova Padova 13 novembre 213 PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova D Fibrinogeno E FPA FPB D Trombina Fibrina Fibrina stabilizzata Fattore XIIIa Plasmina D-dimero POSITIVITA

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

Analisi delle Analisi Risposte della VEQ in Coagulazione

Analisi delle Analisi Risposte della VEQ in Coagulazione Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 15.05.2016 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione Esterna di Qualità V.E.Q. Coagulazione 1 2016 Laboratori partecipanti

Dettagli

A.A.: 2015/2016 Anno di corso: 3 Semestre: 2 Insegnamento: Malattie del Sangue Docente: Prof. Rossella Cacciola CFU: 3

A.A.: 2015/2016 Anno di corso: 3 Semestre: 2 Insegnamento: Malattie del Sangue Docente: Prof. Rossella Cacciola CFU: 3 A.A.: 2015/2016 Anno di corso: 3 Semestre: 2 Insegnamento: Malattie del Sangue Docente: Prof. Rossella Cacciola CFU: 3 Italiano Testi consigliati 1. Malattie del Sangue e degli Organi Emopolinfopoietici

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO. Periodo di prova: 90 giorni per tutti gli strumenti offerti.

CAPITOLATO TECNICO. Periodo di prova: 90 giorni per tutti gli strumenti offerti. s.c. Provveditorato Atti n. 1.6.0\420-2017 PROCEDURA APERTA PER L ACQUISIZIONE MEDIANTE NOLEGGIO DI SISTEMI ANALITICI PER L ESECUZIONE DI ESAMI DI COAGULAZIONE COMPRENSIVA DI REAGENTI, CALIBRATORI E CONTROLLI

Dettagli

PATOLOGIE EMORRAGICHE IN ETA PEDIATRICA

PATOLOGIE EMORRAGICHE IN ETA PEDIATRICA PATOLOGIE EMORRAGICHE IN ETA PEDIATRICA Angelo Claudio Molinari UOSD Emostasi e Trombosi IRCCS Giannina Gaslini Genova Centro Regionale di Riferimento per le Malattie Emorragiche aclaudiomolinari@gaslini.org

Dettagli

Come interpretare correttamente i test di coagulazione

Come interpretare correttamente i test di coagulazione Società Italiana per lo Studio dell'emostasi e della Trombosi Abano Terme 9-12 novembre 2016 Come interpretare correttamente i test di coagulazione Elena M. Faioni, Francesco Marongiu Donna (40 anni) alla

Dettagli

Il laboratorio: cosa i clinici devono sapere

Il laboratorio: cosa i clinici devono sapere Il laboratorio: cosa i clinici devono sapere Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Il laboratorio:

Dettagli

Il nuovo standard per eccellenza.

Il nuovo standard per eccellenza. Il nuovo standard per eccellenza. CoaguChek Pro II Decisioni terapeutiche affidabili in tutti i punti di cura. Terapie salvavita tempestive grazie a risultati immediatamente disponibili in TUTTI i punti

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA. Facoltà di medicina e Chirurgia

UNIVERSITÀ DI PISA. Facoltà di medicina e Chirurgia UNIVERSITÀ DI PISA Facoltà di medicina e Chirurgia Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia Tesi di Laurea

Dettagli

Emostasi: insieme di meccanismi fisiologici volti a garantire la fluidità del sangue e la formazione di un coagulo nella sede di lesione vascolare

Emostasi: insieme di meccanismi fisiologici volti a garantire la fluidità del sangue e la formazione di un coagulo nella sede di lesione vascolare EMOSTASI E TROMBOSI Trombosi: inattivazione inappropriata del processo emostatico Emostasi: insieme di meccanismi fisiologici volti a garantire la fluidità del sangue e la formazione di un coagulo nella

Dettagli

LINEE GUIDA PER LO SCREENING DEI PAZIENTI IN EMERGENZA EMORRAGICA

LINEE GUIDA PER LO SCREENING DEI PAZIENTI IN EMERGENZA EMORRAGICA LINEE GUIDA PER LO SCREENING DEI PAZIENTI IN EMERGENZA EMORRAGICA Armando Tripodi Centro Emofilia e Trombosi "A. Bianchi Bonomi", Istituto di Medicina Interna, Università e IRCCS - Ospedale Maggiore, Milano.

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna. Direttore: Prof. Paolo Martelletti

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna. Direttore: Prof. Paolo Martelletti Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Direttore: Prof. Paolo Martelletti TERAPIA ANTICOAGULANTE: COME MUOVERSI? Dott. M. Luciani Dott. V. Spuntarelli Pagina 2 ANTICOAGULANTI DISPONIBILI EPARINA

Dettagli

STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE

STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE REAZIONI ENZIMATICHE CHE PORTANO ALLA TRASFORMAZIONE DEL FIBRINOGENO IN FIBRINA Cascata Coagulativa: trasformazione

Dettagli

L emocromo è l esame specialistico ed essenziale per l ematologo. Indica che:

L emocromo è l esame specialistico ed essenziale per l ematologo. Indica che: L emocromo è l esame specialistico ed essenziale per l ematologo Indica che: Il midollo produce un numero sufficiente di cellule mature di tutte le linee emopoietiche Lo sviluppo di ogni linea emopoietica

Dettagli

ACCERTAMENTI EMATOLOGICI PRE-INTERVENTO

ACCERTAMENTI EMATOLOGICI PRE-INTERVENTO 6 Incontro Rete Ematologica Pediatrica Piemonte e Valle d Aosta Controversie in Ematologia ACCERTAMENTI EMATOLOGICI PRE-INTERVENTO MARIA MESSINA CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LE MALATTIE EMORRAGICHE

Dettagli

Analisi d si elle Risp elle Risp ste ste della VEQ ella VEQ Coagu lazione ion

Analisi d si elle Risp elle Risp ste ste della VEQ ella VEQ Coagu lazione ion Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 12.10.2015 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione esterna di qualità V.E.Q. Coagulazione 2014 Laboratori partecipanti:

Dettagli