Battista Magna SNOP Veronica Cassinelli

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1 Battista Magna SNOP Veronica Cassinelli

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3 LA SITUAZIONE STA EVOLVENDO POSITIVAMENTE Nel Piano Nazionale della Prevenzione è stato inserito un macro obiettivo specifico: Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti I Piani Regionali della Prevenzione hanno recepito l obiettivo anche se in misura limitata se ci riferiamo alla questione degli infortuni stradali in occasione di lavoro

4 Il contributo dei Servizi PSAL nella riduzione degli infortuni stradali riconosce due percorsi

5 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO l esperienza della ASL MILANO

6 DEFINIZIONE DELL OBIETTIVO Conoscenza del percorso di valutazione del rischio da incidenti stradali, seguito dalle aziende Conoscenza delle misure messe in atto per monitorare e contenere il problema Conoscenza delle misure che ogni organizzazione aziendale intende seguire per garantire il miglioramento nel tempo del livello di salute e sicurezza

7 FORMAZIONE DEGLI OPERATORI PSAL Corso mirato allo specifico rischio

8 SELEZIONE DELLE AZIENDE Selezione di 50 aziende, secondo due criteri: Aziende con almeno 10 infortuni stradali in occasione di lavoro negli ultimi anni (fonte Flussi Informativi INAIL Regioni) Aziende con numerosi operatori che utilizzano mezzi(fonte Servizio PSAL)

9 COINVOLGIMENTO DELLE AZIENDE invio alle aziende selezionate lettera e questionario con domande attinenti mezzi intesi come attrezzature, ruolo del medico competente nella valutazione del rischio e nella formazione e analisi degli incidenti stradali Hanno risposto 30 aziendeper un totale di 100 mila dipendenti di cui 22 mila utilizzano stabilmente mezzi

10 RISULTATI Informazione specifica in tutte le aziende(metà prima e metà dopo la valutazione del rischio) Formazione specifica effettuata in 18 aziende su 30: è probabile che le aziende ritengano sufficiente la formazione legata alla abilitazione alla guida(ad esempio CQC)

11 RISULTATI

12 COMUNICAZIONE DEI RISULTATI 1. Presentazione di un poster al Convegno nazionale SNOP del novembre 2012 a Bologna 2. Presentazione del progetto ad un concorso regionale relativo alla giornata sulla sicurezza stradale 3. Realizzazione all interno del sito ASL MILANO di una pagina web specifica relativa al rischio infortuni stradali 4. Incontro sul tema con i medici competenti

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14 CONSIDERAZIONI E PROSPETTIVE Interesse tra le aziende coinvolte Raccolta di materiale interessante relativo allo specifico rischio (corsi di guida sicura, materiale formativo e informativo) Incontro collettivo con le aziende coinvolte Verifica delle informazioni raccolte attraverso audit con i sistemi di prevenzione delle aziende

15 RICOSTRUZIONE DELLA DINAMICA DEGLI INCIDENTI l esperienza del laboratorio infortuni stradali della Regione Lombardia

16 IL LABORATORIO INFORTUNI STRADALI Laboratorio sugli infortuni stradali: gruppo di lavoro regionale Partecipanti: rappresentanti ASL, INAIL, centro regionale monitoraggio sicurezza stradale (raccoglie anche le polizie locali), rappresentanti imprese e lavoratori.

17 UNA RETE TRA DIVERSI ATTORI Concordare o almeno fare chiarezza su un linguaggio comune (vedi significato di incidente) Confronto tra i diversi archivi Confronto tra le diverse modalità di ricostruzione della dinamica degli infortuni Concordare un insieme minimo di informazioni comuni

18 ATTREZZI UTILI Portale che permette analisi anche di incidenti stradali Programma per analisi degli articoli di giornale

19 L IMPORTANZA DELL ANALISI DELLA DINAMICA Per rispondere alle domande: -quando -dove -chi -come -perché Per programmare azioni preventive

20 CONSIDERAZIONI E PROSPETTIVE Il rischio di incidentalità stradale è stato a lungo considerato come estraneo alla realtà lavorativa, con cause da ricondursi solo alla disattenzione del conducente e/o al mancato rispetto delle norme del Codice della strada. Sono necessarie azioni che aumentino la consapevolezza della importanza della valutazione del rischio, delle azioni di promozione della salute, della informazione e formazione, della verifica delle condizioni di salute. La rilevanza del fenomeno e la sua complessità fanno si che l approccio non possa prescindere dal mettere inreteidiversisaperiedidiversiattoridella prevenzione istituzionali e di impresa.

21 CONSIDERAZIONI E PROSPETTIVE Di difficile soluzione appaiono le criticità specifiche del settore autotrasporto: Situazioni di mercato (concorrenza, presenza di imprese transnazionali, fenomeno del subappalto ) Rapporti con la committenza Interferenze al momento della presa in carico e della consegna della merce

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