Prevenzione e controllo dell influenza per la stagione
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- Bernardo Rossa
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1 Prevenzione e controllo dell influenza per la stagione ( Presentazione Per la prevenzione ed il controllo dell epidemia stagionale d influenza il Ministero della Salute ha diramato una circolare che oltre alle raccomandazioni comprende le più recenti indicazioni dell Organizzazione Mondiale della Sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali. I sintomi dell influenza (febbre, mal di testa, malessere generale, tosse, raffreddore, dolori muscolari ed articolari) sono comuni a molte altre malattie, per, cui dal punto di vista clinico, la definizione di caso di sindrome influenzale (influenza like illness = ILI) prevede un affezione respiratoria ad esordio acuto, con febbre oltre i 38 C, accompagnata da almeno uno tra i seguenti sintomi sistemici: cefalea, malessere generalizzato, sudorazione, brividi, astenia, e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse, faringodinia, congestione nasale. Soprattutto nei bambini, le ILI, si possono manifestare anche con sintomi a carico dell apparato gastro-intestinale (nausea, vomito, diarrea). Come osservato in tutte le stagioni influenzali, la fascia di età più colpita è quella dei bambini fino a 14 anni (in particolare il picco massimo è stato osservato nella fascia 0-4 anni, seguito dalla fascia 5-14 anni); l incidenza decresce all aumentare dell età, e raggiunge il valore minimo negli anziani. Alla sorveglianza epidemiologica si affianca la sorveglianza virologica, mirata alla caratterizzazione qualitativa dei diversi ceppi di virus influenzali circolanti, per aggiornare la composizione del vaccino annuale della stagione successiva. In Italia, l andamento stagionale delle ILI è rilevato attraverso la rete di medici sentinella denominata Influnet, coordinata dal Ministero della Salute, attiva dal 1999, concordata con le Regioni e PP.AA: la raccolta e l elaborazione delle segnalazioni è effettuata dai Centri di Riferimento Nazionali, cioè dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (dell ISS) e dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull Influenza, che utilizzano lo stesso protocollo operativo. L ISS provvede all elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale. Alla sorveglianza epidemiologica si affianca la sorveglianza virologica, mirata alla caratterizzazione qualitativa dei diversi ceppi di virus influenzali circolanti, per l aggiornare la composizione del vaccino annuale della stagione successiva. Misure di igiene e protezione individuale La trasmissione interumana del virus dell influenza si può verificare per via aerea (attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce), ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie; quindi una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può limitare la diffusione dell influenza. Recentemente l ECDC ha valutato le misure di protezione personali utili per ridurre la trasmissione del virus dell influenza, ed ha raccomandato:
2 il lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) l isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale l uso di mascherine da parte delle persone influenzate quando si trovano in ambienti sanitari Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (uso di antivirali e vaccinazioni). Antivirali Sebbene la vaccinazione antinfluenzale annuale rappresenti la migliore strategia per la prevenzione delle complicanze delle infezioni da virus influenzali, i farmaci antivirali possono essere considerati come ulteriore presidio per il trattamento e la chemioprofilassi dell influenza. L utilizzo degli antivirali per il trattamento dell influenza è descritto in dettaglio nelle Linee Guida per la gestione della Sindrome Influenzale ( iss.it ). È bene ricordare che l efficacia profilattica dei farmaci antivirali dipende essenzialmente dal tempo di somministrazione, che non deve superare le 48 ore dall esordio dei sintomi del caso indice, e che l uso dei farmaci antivirali non è raccomandato di routine durante le epidemie stagionali di influenza. Gli antivirali, dunque: non sono un alternativa alla vaccinazione; devono essere assunti sempre su prescrizione e sotto controllo medico; devono essere assunti con tempestività. Vaccinazioni Il vaccino antinfluenzale è indicato per la protezione di tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione. Questi i gruppi di popolazione per cui l offerta attiva e gratuita di vaccinazione è prioritaria: 1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni; 2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da: a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-bpco); b) malattie dell apparato cardio-circolatorio; c) diabete mellito e altre malattie metaboliche; d) malattie renali con insufficienza renale; e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; f) tumori; g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie; 3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico.
3 4. Donne che all inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; 5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; 6. Medici e personale sanitario di assistenza; 7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; 8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; 9. Personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come: allevatori, addetti all attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti; Sono, tuttavia, passibili di modifiche a tale elenco, che saranno apportate in accordo con le Regioni e PP. AA., qualora dovessero intervenire necessità prioritarie legate alla immunizzazione di massa con vaccini pandemici, allorquando disponibili. Per finire, possono scegliere di vaccinarsi tutte le persone che desiderino evitare l influenza per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, ecc.), salvo quelle per cui esistano specifiche controindicazioni. È bene che tale scelta sia sempre effettuata con l intervento del proprio medico. Il vaccino è disponibile presso le farmacie. Fonte: ministero del Lavoro, salute e solidarietà sociale Pandemie influenzali e raccomandazioni sul controllo dell influenza ( Presentazione Si è svolto l 8 settembre in Francia, ad Angers, il Consiglio dei Ministri della Salute dell Unione Europea, dove l Italia è stata rappresentata dal Sottosegretario di Stato con delega alla Salute, Prof. Ferruccio Fazio. La discussione si è incentrata sulle problematiche connesse ai rischi legati alle nuove pandemie, in particolare su quelle connesse alla possibile pandemia influenzale. Il Sottosegretario Fazio ha evidenziato l impegno del governo italiano per:
4 aggiornare il Piano nazionale intersettoriale per le emergenze pandemiche. E l attuale Piano nazionale per le Pandemie influenzali; incrementare l attività di formazione degli operatori del settore; completare il Piano nazionale di comunicazione; incentivare la Ricerca italiana nel settore. Ha inoltre affermato la necessità di un maggior coordinamento dell azione a livello comunitario, segnalando in particolare la necessità di una standardizzazione dei Piani sanitari, inclusa la creazione di un pool di risorse comuni e lo scambio di campioni di virus per migliorare le capacità di diagnosi e terapia, nonché di un potenziamento della ricerca nell ambito dell VIII Programma Quadro, attraverso la creazione di un apposita task force che lavori principalmente al vaccino antinfluenzale e a farmaci antivirali di nuova generazione. Per quanto riguarda l epidemia di influenza stagionale, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha già predisposto la Circolare con le raccomandazioni sulla prevenzione e il controllo dell influenza per la stagione , che fra l altro ricorda le recenti misure di igiene e protezione individuale indicate dall ECDC per ridurre la trasmissione del virus: lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici); igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili (specie in fase iniziale); uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovino in ambienti sanitari. Riguardo alla vaccinazione, la circolare sottolinea un efficacia in media nell 80% dei casi, ed elenca i gruppi di popolazione per cui l offerta attiva e gratuita del vaccino è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati (medici di famiglia, ospedali, datori di lavoro), come, per esempio: - soggetti di età pari o superiore a 65 anni; - bambini di età superiore ai 6 mesi; - ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, da malattie dell apparato cardio-circolatorio, da diabete mellito, da malattie renali con insufficienza renale, da malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, da tumori, da malattie che comportino carente produzione di anticorpi ecc. Per i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo la vaccinazione sarà offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco. Per le altre categorie socialmente utili è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell offerta. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per il personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come allevatori, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti). Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a lattanti al di sotto dei sei mesi né a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione. Si ricorda, infine, che i vaccini disponibili in Italia sono tutti equivalenti e che è importante conservarli in frigo ad una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi.
5 Fonte: Commissione europea Influenza A/H1N1 - Ordinanza sulla profilassi vaccinale ( Presentazione È stata pubblicata nella GU n. 223 del 25 settembre 2009 l Ordinanza dell 11 settembre 2009 del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali in materia di profilassi vaccinale dell'influenza pandemica A(H1N1), la quale dispone che la vaccinazione antinfluenzale, a partire dal momento della effettiva disponibilità del vaccino, è offerta alle seguenti categorie di persone, elencate in ordine di priorità: a) persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa: - personale sanitario e socio-sanitario; - personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; - personale che assicura i servizi pubblici essenziali; - donatori di sangue periodici; b) donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza; c) persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni; d) persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall'emea (Agenzia europea per i medicinali) o delle indicazioni che saranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità; e) persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti. Si intende per rischio almeno una delle seguenti condizioni: malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO; gravi malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite; diabete mellito e altre malattie metaboliche; gravi epatopatie e cirrosi epatica; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
6 neoplasie; malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari; obesità e gravi patologie concomitanti; condizione di familiare o di contatto stretto di soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati. Nel rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa nazionale e comunitaria, il vaccino sarà distribuito alle regioni e alle province autonome sulla base della popolazione residente e ad altre Amministrazioni dello Stato sulla base di specifici accordi. Fatta salva la disponibilità di vaccino, nel corso della campagna vaccinale potranno essere inserite nel programma ulteriori categorie di soggetti. Fonte: ministero del Lavoro, salute e solidarietà sociale
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