ISTRUZIONE E FORMAZIONE

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1 ISTRUZIONE E FORMAZIONE La scuola, dopo la famiglia, è il principale istituto che accompagna la crescita di un individuo per un lungo periodo di tempo, contribuendo alla formazione della personalità del bambino-adolescente-adulto e allo sviluppo della sua capacità di relazionarsi agli altri e di confrontarsi con un ambiente diverso da quello familiare, prima scolastico ed in seguito extra-scolastico. La scuola, come istituzione, ha due finalità fondamentali: da un lato, quella di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale di una determinata società; dall altro, quella di soddisfare il bisogno personale di libertà ed autorealizzazione, offrendo ai giovani una formazione intellettuale ed umana che li renda capaci di affrontare la vita adulta, nelle sue implicazioni economiche, sociali, psicologiche e relazionali. Dal momento che l istituzione scolastica è uno dei soggetti che contribuisce a delineare l identità sociale e culturale degli individui, è necessaria una costante revisione critica del suo ruolo ed un processo di innovazione che investa programmi, metodi e risorse (umane e materiali). La scuola, infatti, deve sì fornire conoscenze e nozioni, ma al tempo stesso deve sviluppare nel soggetto le capacità di apprendimento, stimolando la voglia di imparare, la creatività e la curiosità nei confronti di ciò che lo circonda, favorendone la piena espressione delle potenzialità. Per questo motivo è importante che all istruzione si affianchi un percorso adeguato di formazione, soprattutto oggi che lo sviluppo tecnologico, imponendo l assimilazione di informazioni tecniche e conoscenze scientifiche più o meno complesse, rende necessaria un istruzione diversificata ed in grado di rinnovarsi continuamente, che offra una qualificazione professionale spendibile sul mercato produttivo. In particolare, nel momento della ricerca di un occupazione e dell entrata nel mondo del lavoro, è importante poter fare affidamento su un bagaglio conoscitivoformativo che consenta di rispondere in maniera adeguata ai cambiamenti che il mondo lavorativo affronta continuamente, ed essere sostenuti da servizi di orientamento che aiutino a scegliere il percorso da intraprendere, conciliando interessi, capacità, impegno e possibilità. Analizzando i dati disponibili, si rileva come il calo demografico abbia determinato una progressiva diminuzione della popolazione scolastica sia a Roma che nel Lazio; a livello regionale, infatti, tra l anno scolastico e quello 15

2 essa è diminuita di unità, passando da a studenti (dalle scuole materne all Università). Negli ultimi dieci anni, la diminuzione più consistente ha riguardato il secondo ciclo della scuola dell obbligo (-22,2%, pari a oltre unità), mentre il fenomeno risulta più contenuto nelle scuole medie superiori (-13,3%), dove, a livello regionale, si è registrato un calo di alunni. Tabella 1 - Popolazione scolastica, scuole statali e non statali - Regione Lazio Anni , , Valori assoluti e percentuali Anni formativi Var / V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % Materne , , , ,4 Elementari , , , ,9 Medie inf , , , ,2 Medie sup , , , ,3 Università , , , ,4 Totale , , , ,9 Fonte: Elaborazione EU.R.E.S Ricerche Economiche e Sociali su dati Istat Da un confronto dei dati inerenti gli anni scolastici e Roma risulta, tra le province laziali, l unica a veder diminuire gli iscritti alle scuole medie superiori (-19,9%, pari a alunni), che sono passati nell arco di nove anni da a Tabella 2 Gli alunni delle scuole medie superiori, statali e non statali, per provincia Anni scolastici , , Valori assoluti e percentuali Anni scolastici Variaz / V.A. % Frosinone ,4 Latina ,9 Rieti ,3 Roma ,9 Viterbo ,6 Fonte: Elaborazione EU.R.E.S Ricerche Economiche e Sociali su dati Istat Negli ultimi due anni scolastici, al contrario, nella provincia di Roma si osserva un relativo aumento del numero di alunni delle scuole medie superiori ( unità), che passano dai dell anno scolastico ai in quello I dati riportati nella tabella successiva e riguardanti gli ultimi due anni scolastici fanno riferimento agli iscritti nei soli istituti statali, che rappresentano circa il 92% dell intera popolazione scolastica. Analizzando le differenze per tipologia di istituto superiore frequentato, nella provincia di Roma si rileva una leggera diminuzione della popolazione scolastica 16

3 negli istituti tecnici (-0,7%, pari a -725 alunni) ed un lieve incremento nei licei (+0,6%), in cui il numero di alunni passa da a Tabella 3 - Alunni delle scuole medie superiori statali per tipo di istituto - Prov. di Roma Anni scolastici 90-91, 01-02, Valori assoluti e percentuali Anni scolastici * V.A. % V.A. % V.A. % Istituti professionali , , ,9 Istituti tecnici , , ,2 Licei , , ,7 Istituti d arte e Licei artistici , , ,2 Istituti e scuole magistrali , , ,0 Totale , , ,0 Fonte: Elaborazione EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali su dati Regione Lazio * I dati si riferiscono alle scuole medie superiori statali e non statali In accordo con quanto precedentemente osservato, dai dati inerenti all anno scolastico e riferiti agli scrutini dei primi quattro anni delle scuole secondarie superiori statali, emerge che la maggior parte dei ragazzi della provincia di Roma (il 38,3%, pari a studenti) frequenta il liceo (scientifico e classico); il 29,9% ( alunni) gli istituti tecnici (industriale, commerciale e geometra), e il 18,5% (25.305) quelli professionali. Nei licei classici e scientifici si registra la maggioranza dei ragazzi promossi (quasi il 60%), seguiti dagli istituti tecnici commerciale e geometra (51,5%) e dal liceo artistico (40,9%). Al contrario, negli istituti professionali ed in quelli tecnici industriali si rilevano le percentuali più elevate di ragazzi respinti (rispettivamente il 19,3% ed il 18,9%), così come consistente è la percentuale di alunni promossi con debito formativo (che devono cioè recuperare l insufficienza in una o più materie), che è pari rispettivamente al 39,9% ed al 44,2%. 17

4 Tabella 4 - Scrutini classi intermedie dal I al IV anno delle scuole secondarie superiori statali - Provincia di Roma Anno scolastico Valori assoluti e percentuali Tipo di scuola Scrutinati Promossi Promossi con debito formativo Respinti V.A. V.A. % V.A. % V.A. % Classici , , ,9 Scientifici , , ,6 Sociopsicopedagogici* , , ,8 Artistici , , ,0 Istituti d arte , , ,6 Istituto tecnico industriale , , ,9 Ist. Agr. Naut. Aeron. Turismo , , ,0 Istituto tecnico comm. e geom , , ,1 Istituto Professionale , , ,3 Totale generale , , ,3 Fonte: Elaborazione EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali su dati Ministero dell istruzione, università e ricerca. Ufficio scolastico regionale per il Lazio. * Il dato si riferisce agli ex Istituti Magistrali e Scuole Magistrali Rispetto all anno scolastico precedente, in quello anno in cui, per la prima volta, la commissione d esame è stata composta da docenti interni - si evidenziano risultati meno positivi per quanto riguarda il rendimento dei ragazzi iscritti, anche se la differenza non è considerevole. In gran parte degli istituti superiori si rileva, infatti, una percentuale maggiore di ragazzi bocciati o promossi con debito formativo. Tabella 5 - Scrutini classi intermedie dal I al IV anno delle scuole secondarie superiori statali - Provincia di Roma Anno scolastico Valori percentuali Tipo di scuola Promossi Respinti Promossi con debito formativo Classici 60,6 7,3 32,1 Scientifici 59,5 9,9 30,6 Sociopsicopedagogici* 49,5 15,5 35,0 Artistici 36,4 16,8 46,8 Istituti d arte 45,6 19,8 34,6 Istituti tecnico industriali 41,1 13,1 45,8 Ist. Agr. Naut. Aeron. Turismo 40,2 17,3 42,5 Istituto tecnico comm. e geom. 46,5 14,6 38,9 Istituto Professionali 51,3 14,0 34,7 Totale generale 51,4 12,3 36,3 Fonte: Elaborazione EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali su dati Ministero dell istruzione, università e ricerca. Ufficio scolastico regionale per il Lazio. * Il dato si riferisce agli ex Istituti Magistrali e Scuole Magistrali In generale, i giovani tendono a prolungare la durata degli studi, come conferma anche la crescita della popolazione universitaria nella regione Lazio che, fra studenti in corso e fuori corso, supera nel le unità, a cui 18

5 devono aggiungersi gli studenti iscritti ai corsi di diploma universitario, che negli ultimi anni sono aumentati in maniera consistente. La formazione universitaria, infatti, consente maggiori opportunità occupazionali, anche se appare sempre meno esaustiva nell offrire al giovane competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro. Una caratteristica peculiare degli universitari romani appare invece quella di dilatare il periodo universitario oltre quello regolare del corso. Rapportando il numero degli studenti in corso con il totale degli iscritti nell anno accademico (includendo, quindi, quelli fuori corso, cioè coloro i quali non hanno concluso gli studi nell arco di tempo previsto dall ordinamento), Roma presenta una percentuale pari al 61,7%. In particolare, analizzando i dati riferiti alle singole Università presenti nella provincia di Roma, si osserva che negli atenei minori si registrano le percentuali più elevate di tale rapporto, probabilmente perché ad una minore popolazione studentesca e, a volte, ad un minor prestigio, corrisponde una migliore organizzazione direzionale e didattica. In alcuni istituti, infatti, la quasi totalità degli studenti termina gli studi universitari nel corso degli anni previsti dall ordinamento: il 99,6% degli iscritti al Campus Biomedico, il 99,4% all Università San Pio V, il 99,7% all Accademia di Belle Arti e all Accademia Nazionale d Arte Drammatica. La percentuale più bassa, sempre con riferimento alla sola provincia di Roma, si registra tra gli studenti dello IUSM (Istituto Universitario Scienze Motorie), con il 53,8% degli studenti in corso, e tra quelli dell Università La Sapienza (dove risulta in corso appena il 55,4% degli iscritti), ateneo che ospita ben il 65,6% degli universitari romani. 19

6 Tabella 6 - Popolazione studenti universitari, per Ateneo Anno accademico Valori assoluti e percentuali Studenti in corso Totale Studenti in corso/ tot. studenti V.A % V.A % Accad. Belle Arti , ,8 98,7 Acc. Naz. Arte Dramm. 73 0,1 74 0,0 98,6 Catt. Sacro Cuore , ,1 93,8 IUSM , ,0 53,8 ISIA 93 0, ,1 74,4 Ist. Studi Politici Pio V 123 0, ,1 98,4 Campus Biomedico 506 0, ,2 99,6 RM Università San Pio V 662 0, ,3 99,4 LUISS , ,4 72,6 LUMSA , ,4 88,8 Sc. Sup. Interp. e Tradutt , ,1 72,4 Università La Sapienza , ,6 55,4 Università Roma Tre , ,8 69,8 Università Tor Vergata , ,3 70,2 Totale , ,0 61,7 Lazio , ,0 62,3 Fonte: Elaborazioni EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali su dati Adisu Probabilmente è proprio l eccessiva dimensione raggiunta da La Sapienza (l ateneo più affollato e fra i più prestigiosi d Europa) con conseguenze negative in termini didattici e organizzativi a costituire una possibile spiegazione del costante calo del numero immatricolazioni che sono passate, tra l anno accademico e il 00-01, da a (-31,1%). Questo valore, considerato nel totale degli atenei della provincia di Roma e della regione Lazio dopo una continua, anche se irregolare, diminuzione delle immatricolazioni, registra un incremento nell anno accademico (rispettivamente del 5,5% e del 7,0%), e segnala in particolare la migrazione di molti giovani di Roma verso Tor Vergata e Roma Tre, nonché verso l università Cattolica e la Lumsa, dove il minore affollamento offre agli studenti maggiori opportunità di essere seguiti. 20

7 Tabella 7 Immatricolati per Ateneo. Regione Lazio Anni Valori assoluti e percentuali V.A. Var % V.A. Var % V.A. Var % V.A. Var % V.A. Var % Accad. Belle Arti 479 9, , , , ,5 Ac. Naz Arte Dram , ,6 25-7,4 24-4,0 Catt. Sacro Cuore , , , , ,6 IUSM 308 1, , , , ,6 ISIA , , Ist. Studi Pol. Pio V 45-22, , , ,8 Campus Biomedico 78-9,3 75-3, , , ,3 RM Univ. S. Pio V , , ,3 LUISS 959-1, , , , ,4 LUMSA 975-0, , , , ,3 Sc. Sup. Inter./Trad , , , , ,6 Univ. La Sapienza , , , , ,4 Univ. Roma Tre , , , , ,8 Univ. Tor Vergata , , , , ,2 Totale , , , , ,5 Lazio , , , , ,0 Fonte: Elaborazioni EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali su dati Adisu 21