Guido Caldarelli2, Paolo De Los Rios3, Stefano Leonardi1 e Stefano Millozzi1 Giancarlo Casale e Ernesto Ricci

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Guido Caldarelli2, Paolo De Los Rios3, Stefano Leonardi1 e Stefano Millozzi1 Giancarlo Casale e Ernesto Ricci"

Transcript

1 Il WebGraph Lavoro svolto in collaborazione con Guido Caldarelli 2, Paolo De Los Rios 3, Stefano Leonardi 1 e Stefano Millozzi 1 e con le tesi di Giancarlo Casale e Ernesto Ricci 1: Dipartimento di Informatica e Sistemistica, Universita di Roma La Sapienza, Italy 2: Dipartimento di Fisica, Universita di Roma La Sapienza, Italy 3: Institut de Physique Theorique Universitié de Lausanne, Switzerland

2 Il WebGraph Nodi: pagine HTML (statiche) Archi (diretti): hyperlink tra le pagine

3 Introduzione: PageRank

4 Introduzione: PageRank

5 Introduzione: PageRank

6 Introduzione: PageRank 0, ,5

7 Introduzione: PageRank Abbiamo visto COME funziona PageRank Google funziona bene la domanda naturale è: Perché PageRank funziona???

8 Il WebGraph: proprietà e modelli (1) 1. E un grafo (!) (Classico) Random Graph Model (Erdös and Renyi) 2. La distribuzione di indegree e outdegree segue una powerlaw Pr[deg(v)=i] µ 1/i g ACL model (Aiello, Chung e Lu) Evolving network model (Barabasi et al.)

9 Il WebGraph: proprietà e modelli (2) 3. Forma a papillon Fenomeni di Mondo Piccolo per CORE e WCC 4. Grossa presenza di clique bipartite Modello Small World (Watts e Strogatz) Modello Copying (Kumar et al.)

10 Il WebGraph: proprietà e modelli (3) TUC - Thematically Unified Cluster, for example: 1. By content 2. By location 3. By geographical location and 4. Random collection of websites 5. Hostgraph Dill et al., Self-similarity in the web

11 Il nostro modello: L idea: Tutti gli altri modelli sono PIATTI! Ogni pagina può (potenzialmente) puntare ogni altra pagina!

12 Il modello Multi-Layer (1) Ogni pagina è assegnata a un numero (finito e limitato) di layer a cui appartiene. Ogni pagina può puntare solo pagine dei layer cui appartiene

13 Il modello Multi-Layer (2) Come è generato il singolo layer? Copying + Evolving: O copiamo un link (come nel Copying) OPPURE Puntiamo a una pagina con una probabilità proporzionale al suo indegree (come nell Evolving)

14 Risultati sperimentali Data Set: Evolving ACL Copying Multi-Layer Erdos Reyni NotreDame Grafone Alexa SmallWorld NetworkGrowth Misure: Distribuzioni degree Clique Correlazioni Size: 300k Nodi, 2.1M Archi 100M Nodi, 1B Archi

15 Risultati (1) WebGraph

16 Risultati (2) Evolving Network Model Cliques assenti

17 Risultati (3) Copying Model (α( = 0.8)

18 Risultati (4) Multi-Layer Model (α( = 0.8,, L = 100) Copying + Evolving Cliques assenti

19 Risultati (5) Multi-Layer Model (α( = 0.8, L = 100) Copying Cliques assenti

20 Risultati (6) Multi-Layer Model (L = 100) Evolving Cliques assenti

21 Risultati (7) Multi-Layer Model (α( = 0.3, L = 100) Pennock Cliques assenti

22 La libreria per grafi su SM Generazione di Grafi: Evolving, Copying, Multi-Layer (diverse versioni), Small Worlds, ACL, Network Growth, Erdös and Renyi Misure su Grafi: degree, correlazioni, clique, SCC, pagerank Conversione tra diversi formati: nostri, DIMACS, testo

23 Libreria per Grafi su SM: Prestazioni , ,0 tempo (secondi) 10000,0 1000,0 100,0 barabasi netgrowth modello fisici copy model multi layer(barab+copy) multi layer (COPY) multi layer (NET) pagerank degree scc conversione cliques correlazione 10,0 1, numero di nodi

24 Struttura del Webgraph 200M Crawl Altavista, 1999 Broder et al. 200M Crawl WebBase 2001 Caldarelli et al.2003 Indegree segue una distribuzione power law: Pr[deg(v)=i] µ 1/i g, g=2.1

25 Graph structure of the Web Altavista, 1999 WebBase 2001 Out-degree segue una distribuzione power-law? O è dipendente dalla strategia di crawl?

26 Clique bipartite 200M Crawl Alexa, 1997 Kumar et al. 200M Crawl WebBase 2001 O più Cyber-communities o algoritmi semi-esterni migliori, o entrambi Algoritmo per trovare clique bipartite disgiunte [Laura, Leonardi, Millozzi, 2002]

27 Calcolo delle SCC Il calcolo delle componenti fortemente connesse si basa su visite (algoritmo classico usa 2 DFS) Le visite di grafi in memoria secondaria non hanno località Gli studi precedenti avevano usato un computer con 12 giga di RAM (nel 2000!) Broder: Nessuno sa come calcolare le SCC su memoria secondaria

28 Calcolo delle SCC: il nostro algoritmo 1. Scegli a caso un nodo v 2. Calcola tutti i nodi raggiunti da v: O(v) 3. Calcola tutti i nodi che raggiungono v: I(v) 4. Calcola SCC(v):= intersezione di I(v) e O(v) 5. E la SCC grande? Se si, calcola IN, OUT e TENDRILS. Se no, ripeti.

29 Calcolo delle SCC: risultati In meno di 4 ore calcoliamo la struttura Bowtie del Grafone Differenze con crawl di altavista: 11% IN, 32% SCC, 39% OUT La distribuzione di SCC è simile: 200M Crawl Alexa, 1997 Kumar et al. 200M Crawl WebBase 2001

30 Gnutella e reti P2P Tesi di Tanya Buhnik: Analisi fenomenologica delle reti P2P basate sul protocollo Gnutella : Implementazione di un finto client/server che agiva da crawler e accumulava statistiche: quanti file? quanti utenti? quanti scrocconi? come scaricare meglio? da dove?

31 Gnutella: risultati Circa 300k utenti mediamente connessi (pochi rispetto a KaZaA ) Altre caratteristiche: zoccolo duro Utilizzata sempre meno Free Riders 9% 1%0% 0 file Meno di 800 file Meno di 12,8K file Meno di 1024K file Meno di 65M file 90%

32 Altre idee per la tesi? Prof. d Amore: Problematiche su sicurezza Misure contro il problema dello SPAM

Reti complesse il grafo del Web

Reti complesse il grafo del Web Reti complesse dellamico@disi.unige.it Applicazioni di rete 2 A.A. 2006-07 Outline 1 Memex WWW 2 Memex Memex WWW Vannevar Bush, As We May Think, 1945 Previsioni sullo sviluppo della tecnologia dopo la

Dettagli

Modello dei grafi casuali

Modello dei grafi casuali RETI CASUALI Modello dei grafi casuali Un grafo casuale è un grafo con N nodi connessi da n archi, scelti casualmente tra tutte le possibili combinazioni di collegamenti On Random Graphs, Erdos and Renyi,

Dettagli

Lezione n.15 Random Graphs, Small-Worlds, Scale-Free Networks Materiale didattico: Peer-to-Peer Systems and Applications Capitolo 6

Lezione n.15 Random Graphs, Small-Worlds, Scale-Free Networks Materiale didattico: Peer-to-Peer Systems and Applications Capitolo 6 Lezione n.15 Random Graphs, Small-Worlds, Scale-Free Networks Materiale didattico: Peer-to-Peer Systems and Applications Capitolo 6 1 SMALL WORLD NETWORKS Esperimento di Milgram: evidenza in modo empirico

Dettagli

Grafi, Social Network e Ricerca su Web Prof. Maurizio Naldi

Grafi, Social Network e Ricerca su Web Prof. Maurizio Naldi Grafi, Social Network e Ricerca su Web Prof. Maurizio Naldi Teoria dei Grafi È uno strumento indispensabile per l analisi di reti e, quindi, di social network.... è fondamentale anche per capire come funziona

Dettagli

ALBERTO DENNUNZIO DALLE AUTOSTRADE DIGITALI ALLE AUTOSTRADE REALI: GRAFI, WEB, FACEBOOK E NAVIGATORI SATELLITARI

ALBERTO DENNUNZIO DALLE AUTOSTRADE DIGITALI ALLE AUTOSTRADE REALI: GRAFI, WEB, FACEBOOK E NAVIGATORI SATELLITARI DALLE AUTOSTRADE DIGITALI ALLE AUTOSTRADE REALI: GRAFI, WEB, FACEBOOK E NAVIGATORI SATELLITARI ALBERTO DENNUNZIO DIPARTIMENTO DI INFORMATICA, SISTEMISTICA E COMUNICAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA

Dettagli

Grafi: definizioni e visite

Grafi: definizioni e visite Grafi: definizioni e visite Grafi (non orientati) Grafo (non orientato): G = (V, E) V = nodi (o vertici) E = archi fra coppie di nodi distinti. Modella relazioni fra coppie di oggetti. Parametri della

Dettagli

Lezione n.7 DI RETI COMPLESSE

Lezione n.7 DI RETI COMPLESSE Lezione n.7 ANALISI STATISTICA DI RETI COMPLESSE Materiale didattico: Peer-to-Peer Systems and Applications Capitolo 6 1 RIASSUNTO DELLA LEZIONE Introduzione : Reti complesse Small-Worlds Social Networks

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica Laboratorio di Informatica Metodologie, Tecnologie e Strumenti per l automatizzazione dell informazione Corso di Laurea «Scienze dell Educazione» AA 2010-2011 Prof. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it

Dettagli

Networking e Reti IP Multiservizio

Networking e Reti IP Multiservizio Networking e Reti IP Multiservizio Modulo : Introduzione alle reti per dati Livello (routing su IP) Gabriele i Stefano: gabriele@ing.univaq.it 4: Network Layer 4a- Livello : Network (Rete) Questa lezione:

Dettagli

Lezione n.9 ANALISI DI RETI COMPLESSE Materiale Didattico

Lezione n.9 ANALISI DI RETI COMPLESSE Materiale Didattico Lezione n.9 ANALISI DI RETI COMPLESSE Materiale Didattico Van Steen, GRAPH THEORY ANDCOMPLEX NETWORKS Cap 1,2,6,7,8,9 23/03/2012 1 RETI COMPLESSE: ESEMPI Diversi fenomeni possono essere modellati mediante

Dettagli

Alberi di copertura. Mauro Passacantando. Dipartimento di Informatica Largo B. Pontecorvo 3, Pisa

Alberi di copertura. Mauro Passacantando. Dipartimento di Informatica Largo B. Pontecorvo 3, Pisa Alberi di copertura Mauro Passacantando Dipartimento di Informatica Largo B. Pontecorvo, Pisa mpassacantando@di.unipi.it M. Passacantando TFA 0/ - Corso di Ricerca Operativa Università di Pisa / 9 Definizioni

Dettagli

Analisi di grafi su architetture a memoria distribuita

Analisi di grafi su architetture a memoria distribuita Alma Mater Studiorum Università di Bologna FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Analisi di grafi su architetture a memoria distribuita Tesi di Laurea

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI II

RETI DI CALCOLATORI II RETI DI CALCOLATORI II Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Ing. DANIELE DE CANEVA a.a. 2009/2010 ARGOMENTI DELLA LEZIONE TEORIA DEL ROUTING ROUTING STATICO ROUTING DINAMICO o PROTOCOLLI

Dettagli

CdL MAGISTRALE in INFORMATICA A.A corso di Sistemi Distribuiti. 8. Le architetture (prima parte) Prof. S.Pizzutilo

CdL MAGISTRALE in INFORMATICA A.A corso di Sistemi Distribuiti. 8. Le architetture (prima parte) Prof. S.Pizzutilo CdL MAGISTRALE in INFORMATICA A.A. 2015-16 corso di Sistemi Distribuiti 8. Le architetture (prima parte) Prof. S.Pizzutilo I Sistemi Distribuiti Un Sistema Distribuito è un insieme di processori indipendenti

Dettagli

PATTUGLIAMENTO STRATEGICO MULTI-ROBOT IN AMBIENTI DI TOPOLOGIA ARBITRARIA

PATTUGLIAMENTO STRATEGICO MULTI-ROBOT IN AMBIENTI DI TOPOLOGIA ARBITRARIA PATTUGLIAMENTO STRATEGICO MULTI-ROBOT IN AMBIENTI DI TOPOLOGIA ARBITRARIA Ingegneria Informatica Federico Villa 720492 Politecnico di Milano 1 /24 SOMMARIO Obiettivo: estendere lo stato dell arte del pattugliamento

Dettagli

Il gruppo di Reti Complesse del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell Università di Catania

Il gruppo di Reti Complesse del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell Università di Catania Il gruppo di Reti Complesse del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell Università di Catania Alessio Cardillo Dipartimento di Fisica e Astronomia Università degli studi di Catania Corso di formazione

Dettagli

Pajek versione dalla 3 in poi

Pajek versione dalla 3 in poi Pajek versione dalla 3 in poi Download: http://mrvar.fdv.uni-lj.si/pajek/ Fernanda Strozzi L Università Carlo Cattaneo Pajek significa «ragno» in Sloveno. Pajek è un software per la visualizzazione e l

Dettagli

Coverage. Visto che il coverage si basa su aree dell ambiente che vengono monitorate non è

Coverage. Visto che il coverage si basa su aree dell ambiente che vengono monitorate non è L. Pallottino, Sistemi Robotici Distribuiti - Versione del 10 Dicembre 2015 393 Coverage Si consideri ora il problema di coordinare una squadra di robot con dei sensori omnidirezionali in modo da garantire

Dettagli

Introduzione. Corso di Fondamenti di Informatica

Introduzione. Corso di Fondamenti di Informatica Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Introduzione Corso di Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Informatica (Canale di Ingegneria delle Reti

Dettagli

Algoritmi per protocolli peer-to-peer

Algoritmi per protocolli peer-to-peer Algoritmi per protocolli peer-to-peer Introduzione Livio Torrero (livio.torrero@polito.it) 09/2009 Approccio client-server (1/2) Client 1 Client 3 Server Client 2 Client 4 Paradigma molto comune Un client

Dettagli

CRAWLER. Il primo problema da affrontare per tracciare il Web è la costruzione di Crawler scalabili

CRAWLER. Il primo problema da affrontare per tracciare il Web è la costruzione di Crawler scalabili TRACCIARE IL WEB CRAWLER Il primo problema da affrontare per tracciare il Web è la costruzione di Crawler scalabili per scalabile si intende: quale è il numero P di pagine oltre il quale il Crawler si

Dettagli

Confidenzialità e crittografia simmetrica. Contenuto. Scenario tipico. Corso di Sicurezza su Reti Uso della crittografia simmetrica

Confidenzialità e crittografia simmetrica. Contenuto. Scenario tipico. Corso di Sicurezza su Reti Uso della crittografia simmetrica Confidenzialità e crittografia simmetrica Barbara Masucci Dipartimento di Informatica ed Applicazioni Università di Salerno masucci@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/masucci Contenuto Uso

Dettagli

Analisi interazione domanda/offerta: modelli di assegnazione

Analisi interazione domanda/offerta: modelli di assegnazione Corso di Laurea Ingegneria Civile - AA 1112 Corso di: Fondamenti di Trasporti Lezione: Analisi interazione domanda/offerta: modelli di assegnazione Giuseppe Inturri Università di Catania Dipartimento di

Dettagli

Network complessi e modelli. Rossano Gaeta Università degli Studi di Torino

Network complessi e modelli. Rossano Gaeta Università degli Studi di Torino Network complessi e modelli Rossano Gaeta Università degli Studi di Torino Sommario Introduzione Proprietà network complessi Modelli matematici per la rappresentazione Grafi regolari Grafi random Small

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 7 Grafi e alberi: introduzione

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 7 Grafi e alberi: introduzione Università di Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica (IN0 Fondamenti) Grafi e alberi: introduzione Marco Liverani (liverani@mat.uniroma.it)

Dettagli

«Sciente e Tecnologie dei Beni Culturali»

«Sciente e Tecnologie dei Beni Culturali» 6 Informatica CdS in «Sciente e Tecnologie dei Beni Culturali» AA 2014-2015 Mini-sito dell insegnamento: http://www.unife.it/scienze/beni.culturali/insegnamenti/informatica Prof. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it

Dettagli

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G u g l i e l m o M a r c o n i V e r o n a Dipartimento di Progetto didattico disciplinare per le classi terze della articolazione Anno

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica (M-Z) Università di Roma La Sapienza

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica (M-Z) Università di Roma La Sapienza Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica (M-Z) Università di Roma La Sapienza CALCOLO DELLE PROBABILITÀ E STATISTICA ESAME DEL 16/06/2016 NOME: COGNOME: MATRICOLA: Esercizio 1 Cinque lettere

Dettagli

4c. Esercizi sul livello di Rete Instradamento in Internet

4c. Esercizi sul livello di Rete Instradamento in Internet c. sul livello di Rete Instradamento in Internet c- o Si consideri la rete in figura. Si rappresenti, mediante un grafo, la rete per il calcolo dei cammini minimi (solo i nodi e gli archi no reti). Si

Dettagli

Macchine sequenziali. Automa a Stati Finiti (ASF)

Macchine sequenziali. Automa a Stati Finiti (ASF) Corso di Calcolatori Elettronici I Macchine sequenziali Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell Informazione Corso

Dettagli

Lezioni di Ricerca Operativa

Lezioni di Ricerca Operativa Lezioni di Ricerca Operativa Massimo Paolucci Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Telematica (DIST) Università di Genova paolucci@dist.unige.it Anno accademico 2000/2001 La Ricerca Operativa (Operation

Dettagli

Il problema di P e NP

Il problema di P e NP Il problema di P e NP Calcolo efficiente, sicurezza di Internet, e i limiti della conoscenza umana Linda Pagli Dipartimento di Informatica Clay Math Institute Problemi del Millennio da $1M ciascuno Congettura

Dettagli

Markov Chains and Markov Chain Monte Carlo (MCMC)

Markov Chains and Markov Chain Monte Carlo (MCMC) Markov Chains and Markov Chain Monte Carlo (MCMC) Alberto Garfagnini Università degli studi di Padova December 11, 2013 Catene di Markov Discrete dato un valore x t del sistema ad un istante di tempo fissato,

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 11 -

Informatica per la comunicazione - lezione 11 - Informatica per la comunicazione" - lezione 11 - Una pagina web si dice pubblicata quando è accessibile tramite internet" Per accedere a una pagina occorre localizzarla nella rete" A questo scopo ogni

Dettagli

La Social Network Analysis applicata alla ricerca semantica

La Social Network Analysis applicata alla ricerca semantica La Social Network Analysis applicata alla ricerca semantica Ernesto Lastres Sistemi Territoriali S.r.l. Cascina (Pisa), Italy Il Progetto ODINet è realizzato con il determinante contributo della Regione

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati - Prof. Roberto De Prisco A.A Seconda prova di verifica (4 Febbraio 2005)

Algoritmi e Strutture Dati - Prof. Roberto De Prisco A.A Seconda prova di verifica (4 Febbraio 2005) Algoritmi e Strutture Dati - Prof. Roberto De Prisco A.A. 004-00 Seconda prova di verifica (4 Febbraio 00) Laurea/Diploma in Informatica Università di Salerno Nome e Cognome: Matricola: 1 3 4 TOTALE /1

Dettagli

Lezione n.20 POWER LAW SCALE FREE NETWORKS

Lezione n.20 POWER LAW SCALE FREE NETWORKS Lezione n.20 POWER LAW SCALE FREE NETWORKS Materiale Didattico Van Steen, GRAPH THEORY ANDCOMPLEX NETWORKS Cap 7 8/5/2013 1 INTRODUZIONE Distribuzioni power law Che tipo di processo genera una distribuzione

Dettagli

Introduzione alle Reti Sociali

Introduzione alle Reti Sociali DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INFORMATICA AUTOMATICA E GESTIONALE ANTONIO RUBERTI Introduzione alle Reti Sociali 1 Oltre 50 anni, portati bene 1955 Nessuno suppone che ci sia una connessione tra i calci di

Dettagli

Quali sono le idee straordinarie che i computer usano ogni giorno?

Quali sono le idee straordinarie che i computer usano ogni giorno? Quali sono le idee straordinarie che i computer usano ogni giorno? materiale tratto da 9 algoritmi che hanno cambiato il futuro di John MacCormick. Slide di Sara Capecchi @ UNITO azioni straordinarie che

Dettagli

Fondamenti di Internet e Reti 097246

Fondamenti di Internet e Reti 097246 sul livello di Rete Instradamento. o Si consideri la rete in figura.. Si rappresenti, mediante un grafo, la rete per il calcolo dei cammini minimi (solo i nodi e gli archi no reti). Si calcoli il cammino

Dettagli

28/05/2015 Laura Ricci

28/05/2015 Laura Ricci Università degli Studi di Pisa TFA 2014/15 SISTEMI E RETI DI CALCOLATORI PER L'INSEGNAMENTO UNITA' DIDATTICA: ALGORITMI DI ROUTING DIJKSTRA 28/05/2015 Laura Ricci Laura Ricci 1 L'ALGORITMO DI BELLMAN-FORD

Dettagli

Ottimizzazione Combinatoria Introduzione

Ottimizzazione Combinatoria Introduzione Ottimizzazione Combinatoria Introduzione ANTONIO SASSANO Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Informatica e Sistemistica Roma, 2010 Problema di Decisione Soluzioni S = insieme delle possibili

Dettagli

Modelli e Sistemi di Elaborazione Peer-to-Peer

Modelli e Sistemi di Elaborazione Peer-to-Peer Università degli Studi della Calabria Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Matematica Modelli e Sistemi di Elaborazione Peer-to-Peer Concetti di base sul Peer-to-Peer: -

Dettagli

APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI

APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI Francesca Pelosi Dipartimento di Sc. Matematiche ed Informatiche, Università di Siena CALCOLO NUMERICO a.a. 26 27 APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI p.1/3 APPROSSIMAZIONE di FUNZIONI:

Dettagli

Algoritmi e strutture dati

Algoritmi e strutture dati Algoritmi e Strutture Dati Cammini minimi Definizioni Sia G = (V,E) un grafo orientato pesato sugli archi. Il costo di un cammino π = è dato da: Un cammino minimo tra una coppia di

Dettagli

Apprendimento Automatico: Teoria e Applicazioni

Apprendimento Automatico: Teoria e Applicazioni Apprendimento Automatico: Teoria e Applicazioni Apprendimento Automatico Componenti strutturati del DI: Alberto Bertoni Paola Campadelli Elena Casiraghi Nicolò Cesa-Bianchi Dario Malchiodi Matteo Re Giorgio

Dettagli

RETI E AZIENDE IN RETE

RETI E AZIENDE IN RETE RETI E AZIENDE IN RETE GESTIRE LE RETI RETI TECNOLOGICHE RETI SOCIALI RELAZIONALI RETI ECONOMICHE DI IMPRESE RETE Cos è? (definizione) Che tipi di reti esistono? (tipologie/classificazioni) Come funzionano?

Dettagli

MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI Syllabus e Testi di Riferimento Prof. Giuseppe Iazeolla

MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI Syllabus e Testi di Riferimento Prof. Giuseppe Iazeolla Syllabus e Testi di Riferimento MIS 1 di 7 MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI Syllabus e Testi di Riferimento Prof. Giuseppe Iazeolla Syllabus da testo 1 (la numerazione fa riferimento ai capitoli del

Dettagli

Indici multilivello dinamici (B-alberi e B + -alberi) Alberi di ricerca - 1. Un esempio. Alberi di ricerca - 3. Alberi di ricerca - 2

Indici multilivello dinamici (B-alberi e B + -alberi) Alberi di ricerca - 1. Un esempio. Alberi di ricerca - 3. Alberi di ricerca - 2 INDICI MULTILIVELLO DINAMICI Indici multilivello dinamici (B-alberi e B + -alberi) Gli indici multilivello dinamici (B-alberi e B + -alberi) sono casi speciali di strutture ad albero. Un albero è formato

Dettagli

Introduzione. Il routing permette la comunicazione tra due nodi differenti anche se non sono collegati direttamente

Introduzione. Il routing permette la comunicazione tra due nodi differenti anche se non sono collegati direttamente Routing Introduzione Il livello 3 della pila ethernet ha il compito di muovere i pacchetti dalla sorgente attraversando più sistemi Il livello di network deve quindi: Scegliere di volta in volta il cammino

Dettagli

STRUTTURA DELLE RETI SOCIALI A.A. 2014/15 STRUTTURA DEL WEB

STRUTTURA DELLE RETI SOCIALI A.A. 2014/15 STRUTTURA DEL WEB STRUTTURA DELLE RETI SOCIALI A.A. 2014/15 STRUTTURA DEL WEB Docente: Vincenzo Auletta RETI DI INFORMAZIONI 1 Fino ad ora ci siamo interessati soprattutto di reti sociali I nodi della rete erano entità

Dettagli

Introduzione all analisi di arrays: clustering.

Introduzione all analisi di arrays: clustering. Statistica per la Ricerca Sperimentale Introduzione all analisi di arrays: clustering. Lezione 2-14 Marzo 2006 Stefano Moretti Dipartimento di Matematica, Università di Genova e Unità di Epidemiologia

Dettagli

Appello Esempio d esame. Es1 (6 pt) Es2 (6 pt) Es3 (6 pt) Ques (9 pt) Lab (6pt)

Appello Esempio d esame. Es1 (6 pt) Es2 (6 pt) Es3 (6 pt) Ques (9 pt) Lab (6pt) Fondamenti di Internet e Reti Proff. A. Capone, M. Cesana, I. Filippini, G. Maier Cognome Nome Matricola Appello Esempio d esame Tempo complessivo a disposizione per lo svolgimento: 2h15m Usare lo spazio

Dettagli

STRUMENTI MATEMATICI

STRUMENTI MATEMATICI 1. TABELLA A DOPPIA ENTRATA 1 STRUMENTI MATEMATICI E' un riquadro formato da righe orizzontali e colonne verticali. I dati sulla prima colonna sono i dati in entrata di ciascuna riga; i dati sulla prima

Dettagli

I giochi con avversario. I giochi con avversario. Introduzione. Giochi come problemi di ricerca. Il gioco del NIM.

I giochi con avversario. I giochi con avversario. Introduzione. Giochi come problemi di ricerca. Il gioco del NIM. I giochi con avversario I giochi con avversario Maria Simi a.a. 26/27 Regole semplici e formalizzabili eterministici, due giocatori, turni alterni, zero-sum, informazione perfetta (ambiente accessibile)

Dettagli

Esame di Istituzioni di Matematiche II del 20 giugno 2001 (Corso di Laurea in Biotecnologie, Universitá degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola

Esame di Istituzioni di Matematiche II del 20 giugno 2001 (Corso di Laurea in Biotecnologie, Universitá degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Esame di Istituzioni di Matematiche II del 20 giugno 2001 (Corso di Laurea in Biotecnologie, Universitá degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Somma Voto finale Attenzione:

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGISTRO DELLE LEZIONI E DELLE ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE Anno accademico 2006-2007 Dott./Prof. Pinotti Maria Cristina Settore scientifico-disciplinare INF01 Facoltà Scienze

Dettagli

Programmazione Dipartimento Area Scientifica T. Rossi A.S. 2015/2016

Programmazione Dipartimento Area Scientifica T. Rossi A.S. 2015/2016 Programmazione Dipartimento Area Scientifica T. Rossi A.S. 2015/2016 INDIRIZZO ISTITUTO TECNICO DISCIPLINA MATEMATICA- Competenze Abilità Conoscenze Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica

Dettagli

Programma di INFORMATICA

Programma di INFORMATICA Classe 2 a D Indirizzo AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING MODULO 1: Word professionale e la corrispondenza commerciale UD 1 Questione di stile 1.1 Gli stili 1.2 Applichiamo gli stili UD 2 Formattazione

Dettagli

Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA

Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Indice della lezione Corso di Pianificazione Finanziaria Introduzione al rischio Rischio e rendimento per titoli singoli La Teoria di Portafoglio di Markowitz

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica Laboratorio di Informatica Metodologie, Tecnologie e Strumenti per l automatizzazione dell informazione Corso di Laurea «Scienze dell Educazione» AA 2010-2011 Prof. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it

Dettagli

Linee di programmazione

Linee di programmazione Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico regionale per il Lazio Istituto Tecnico Industriale A. Pacinotti ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO - LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE

Dettagli

Test e risultati sull uso di un file system GPFS condiviso su rete WAN

Test e risultati sull uso di un file system GPFS condiviso su rete WAN Test e risultati sull uso di un file system GPFS condiviso su rete WAN Antonio Budano (INFN Sezione di Roma 3) In collaborazione con: Vladimir Sapunenko (INFN - CNAF) Elisabetta Vilucchi (INFN LNF) Sommario

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di Statistica, anno 2010-11 P.Baldi Lista di esercizi 3. Corso di Laurea in Biotecnologie Esercizio 1 Una v.a. X segue una legge N(2, ). Calcolare a1) P(X 1) a2) P(2

Dettagli

Union-find. Insiemi disgiunti. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da C. Demetrescu et al - McGraw-Hill)

Union-find. Insiemi disgiunti. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da C. Demetrescu et al - McGraw-Hill) Union-find Insiemi disgiunti Il problema Union-find Mantenere una collezione di insiemi disgiunti di elementi distinti (interi in 1 n) durante una sequenza delle seguenti operazioni: union(a,b) = unisce

Dettagli

LABORATORIO DI INFORMATICA

LABORATORIO DI INFORMATICA Laurea in Scienze dell Educazione a.a. 2009-200 LORTORIO DI INFORMTIC Lezione 2 00 000 00 0 000 000 0 Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice. (lbert Einstein) Giorgio

Dettagli

Grafi: visite. Una breve presentazione. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da C. Demetrescu et al - McGraw-Hill)

Grafi: visite. Una breve presentazione. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da C. Demetrescu et al - McGraw-Hill) Grafi: visite Una breve presentazione Visite di grafi Scopo e tipi di visita Una visita (o attraversamento) di un grafo G permette di esaminare i nodi e gli archi di G in modo sistematico Problema di base

Dettagli

PRINCIPI DI SOCIAL NETWORK ANALYSIS CORSO DI INTERFACCE, CONTENUTI E SERVIZI PER LE TECNOLOGIE INTERATTIVE PROF. GIOVANNI CIOFALO

PRINCIPI DI SOCIAL NETWORK ANALYSIS CORSO DI INTERFACCE, CONTENUTI E SERVIZI PER LE TECNOLOGIE INTERATTIVE PROF. GIOVANNI CIOFALO PRINCIPI DI SOCIAL NETWORK ANALYSIS CORSO DI INTERFACCE, CONTENUTI E SERVIZI PER LE TECNOLOGIE INTERATTIVE PROF. GIOVANNI CIOFALO SOCIAL NETWORK & SOCIAL NETWORK ANALYSIS Rete? L insieme delle relazioni.

Dettagli

INTELLIGENZA ARTIFICIALE (elementi) 6 cfu

INTELLIGENZA ARTIFICIALE (elementi) 6 cfu INTELLIGENZA ARTIFICIALE (elementi) 6 cfu Prof.ssa Stefania Bandini Dott. Alessandro Mosca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università di Milano-Bicocca www.lintar.disco.unimib.it

Dettagli

Grafi (orientati): cammini minimi

Grafi (orientati): cammini minimi Grafi (orientati): cammini minimi Una breve presentazione Definizioni Sia G=(V,E) un grafo orientato con costi w sugli archi. Il costo di un cammino π= è dato da: Un cammino minimo tra

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica per chimica industriale e chimica applicata e ambientale LEZIONE 7 Le reti telematiche 1 Le reti telematiche Tra le tecnologie del XX secolo dominano l elaborazione e la distribuzione delle informazioni

Dettagli

Metodi Computazionali

Metodi Computazionali Metodi Computazionali Elisabetta Fersini fersini@disco.unimib.it A.A. 2009/2010 Catene di Markov Applicazioni: Fisica dinamica dei sistemi Web simulazione del comportamento utente Biologia evoluzione delle

Dettagli

Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello. livello

Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello. livello Minimizzazione di Reti Logiche Combinatorie Multi-livello livello Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Introduzione I circuiti logici combinatori sono molto spesso realizzati come reti multi-livello di porte

Dettagli

INFORMATICA. Prof. MARCO CASTIGLIONE. Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo - PESCARA

INFORMATICA. Prof. MARCO CASTIGLIONE. Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo - PESCARA INFORMATICA Prof. MARCO CASTIGLIONE Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo - PESCARA 1.1 Introduzione Internet è una rete di calcolatori collegati tra loro e fisicamente posizionati in tutto il mondo RETE

Dettagli

Che cos e l Informatica. Informatica generale. Caratteristiche fondamentali degli algoritmi. Esempi di algoritmi. Introduzione

Che cos e l Informatica. Informatica generale. Caratteristiche fondamentali degli algoritmi. Esempi di algoritmi. Introduzione Che cos e l Informatica Scienza dell elaborazione dell informazione Informatica generale non si riduce all utilizzo di strumenti (e.g. linguaggi di programmazione e basi di dati); si occupa del trattamento

Dettagli

Università degli Studi di Genova. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica

Università degli Studi di Genova. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Università degli Studi di Genova Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Relatore Chiar.mo Prof. Paolo Gastaldo Correlatore Dott. Ing. Fabio Sangiacomo Allievo Filip Kragulj 1 Obiettivi e Motivazioni

Dettagli

Viaggio all interno dei Sistemi Complessi tra interdisciplinarità e nuove tecnologie

Viaggio all interno dei Sistemi Complessi tra interdisciplinarità e nuove tecnologie Viaggio all interno dei Sistemi Complessi tra interdisciplinarità e nuove tecnologie Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Catania Ministero dell Università e della Ricerca - Iniziative per la

Dettagli

Spiegazioni ASD 2013 I Traghetti di Earthsea

Spiegazioni ASD 2013 I Traghetti di Earthsea Spiegazioni ASD 2013 I Traghetti di Earthsea Risultati Statistiche Numero sottoposizioni: 5746 1000 600 900 500 800 700 400 Sottomissioni 600 500 Sottomissioni 300 400 200 300 100 200 100 9 10 11 12 13

Dettagli

Algoritmi in C++ (prima parte)

Algoritmi in C++ (prima parte) Algoritmi in C++ (prima parte) Alcuni algoritmi in C++ Far risolvere al calcolatore, in modo approssimato, problemi analitici Diverse tipologie di problemi generazione di sequenze di numeri casuali ricerca

Dettagli

L analisi di rete per capire il mercato del lavoro

L analisi di rete per capire il mercato del lavoro L analisi di rete per capire il mercato del lavoro I flussi di assunzione di laureati e dottori di ricerca nel Friuli Venezia Giulia nel periodo 2005-2014 Saveria Capellari, Laura Chies (DEAMS, Università

Dettagli

Studio degli effetti della fibrillazione atriale sull emodinamica cerebrale mediante l uso delle reti complesse

Studio degli effetti della fibrillazione atriale sull emodinamica cerebrale mediante l uso delle reti complesse Politecnico di Torino Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica Tesi di Laurea Magistrale a.a. 2015/2016 Studio degli effetti della fibrillazione atriale sull emodinamica cerebrale mediante l

Dettagli

Social Network & Social Network Analisys. Social media management Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2014/2015

Social Network & Social Network Analisys. Social media management Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2014/2015 Social Network & Social Network Analisys Social media management Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2014/2015 Rete? L insieme delle relazioni. esistenti tra entità Social Network, Social Network

Dettagli

Routing IP. IP routing

Routing IP. IP routing Routing IP IP routing IP routing (inoltro IP): meccanismo per la scelta del percorso in Internet attraverso il quale inviare i datagram IP routing effettuato dai router (scelgono il percorso) Routing diretto

Dettagli

Parte II - Reti di Calcolatori ed Internet IL LIVELLO RETE

Parte II - Reti di Calcolatori ed Internet IL LIVELLO RETE Parte II - Reti di Calcolatori ed Internet IL LIVELLO RETE 3-1 Il Livello RETE Servizi del livello Rete Organizzazione interna Livello Rete basato su Circuito Virtuale Livello Rete basato su Datagram Algoritmi

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE FERRARIS - BRUNELLESCHI EMPOLI Anno scolastico 2015/2016

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE FERRARIS - BRUNELLESCHI EMPOLI Anno scolastico 2015/2016 ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE FERRARIS - BRUNELLESCHI EMPOLI Anno scolastico 2015/2016 Classe: 4^A inf Prof.ssa Lami Carla Prof. Simone Calugi Programma di INFORMATICA GENERALE, APPLICAZIONI

Dettagli

Spiegazioni ASD 2012 Luddisti Spaziali

Spiegazioni ASD 2012 Luddisti Spaziali Spiegazioni ASD 2012 Luddisti Spaziali Risultati Statistiche Numero sottoposizioni: 2088 450 250 400 350 200 Sottomissioni 300 250 200 Sottomissioni 150 100 150 50 100 50 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Dettagli

Alberi binari e alberi binari di ricerca

Alberi binari e alberi binari di ricerca Alberi binari e alberi binari di ricerca Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di PS-Probabilità P.Baldi Tutorato 9, 19 maggio 11 Corso di Laurea in Matematica Esercizio 1 a) Volendo modellizzare l evoluzione della disoccupazione in un certo ambito

Dettagli

Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Lunedí 20 Aprile 2015

Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Lunedí 20 Aprile 2015 1 Lunedí 20 Aprile 2015 1 Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica IASI - CNR Rilassamento di un problema Rilassare un problema di Programmazione Matematica vuol dire trascurare alcuni (tutti i)

Dettagli

Applicazione all impianto sportivo di Castelnuovo dei Sabbioni.

Applicazione all impianto sportivo di Castelnuovo dei Sabbioni. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE TESI DI LAUREA TRIENNALE IN INGEGNERIA CIVILE ANNO ACCADEMICO 2007/2008 SINTESI DI: Progettazione di coperture ad archi in legno. Applicazione all impianto sportivo di

Dettagli

Cercare il percorso minimo Ant Colony Optimization

Cercare il percorso minimo Ant Colony Optimization Cercare il percorso minimo Ant Colony Optimization Author: Luca Albergante 1 Dipartimento di Matematica, Università degli Studi di Milano 4 Aprile 2011 L. Albergante (Univ. of Milan) PSO 4 Aprile 2011

Dettagli

Programmazione disciplinare per competenze (Rif.to ALLEGATI del DPR 15 marzo 2010 n. 89)

Programmazione disciplinare per competenze (Rif.to ALLEGATI del DPR 15 marzo 2010 n. 89) Programmazione disciplinare per competenze (Rif.to ALLEGATI del DPR 15 marzo 2010 n. 89) Secondo biennio Indirizzo: IPSSAR Disciplina: MATEMATICA 1. 1 Asse culturale: matematico 1. utilizzare il linguaggio

Dettagli

LA METAFORA DELL UFFICIO

LA METAFORA DELL UFFICIO LA METAFORA DELL UFFICIO Lavagna di lavoro Lavagna di programma Sportello utenti Impiegato Capo Ufficio LAVAGNA DI LAVORO Chiamiamo variabili le posizioni sulla lavagna, identificate ognuna da un nome

Dettagli

Stream cipher. Cifrari simmetrici. Stream cipher. Stream cipher. I cifrari simmetrici possono essere:! Cifrari a blocchi: !

Stream cipher. Cifrari simmetrici. Stream cipher. Stream cipher. I cifrari simmetrici possono essere:! Cifrari a blocchi: ! Stream cipher Alfredo De Santis Dipartimento di Informatica ed Applicazioni Università di Salerno Marzo 2012 ads@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/ads Cifrari simmetrici I cifrari simmetrici

Dettagli

Cammini minimi. Definizioni. Distanza fra vertici. Proprietà dei cammini minimi. Algoritmi e Strutture Dati

Cammini minimi. Definizioni. Distanza fra vertici. Proprietà dei cammini minimi. Algoritmi e Strutture Dati Algoritmi e Strutture Dati Definizioni Sia G=(V,E) un grafo orientato con costi w sugli archi. Il costo di un cammino π= è dato da: Cammini minimi Un cammino minimo tra una coppia di

Dettagli

Informatica. Dipartimento di Economia. Ing. Cristiano Gregnanin. 8 novembre Corso di laurea in Economia

Informatica. Dipartimento di Economia. Ing. Cristiano Gregnanin. 8 novembre Corso di laurea in Economia Informatica Dipartimento di Economia Ing. Cristiano Gregnanin Corso di laurea in Economia 8 novembre 2016 1 / 28 Rete informatica La rete informatica è la condivisione d informazioni o servizi. un computer

Dettagli

Introduzione all Analisi delle Reti Sociali (SNA)

Introduzione all Analisi delle Reti Sociali (SNA) Università di Camerino, Dipartimento di Matematica e Informatica, 4 dicembre 2008 Introduzione all Analisi delle Reti Sociali (SNA) Daniele Frongia Il presente materiale è distribuito con la licenza Creative

Dettagli

Quanti sono i principi della termodinamica? Critica all interpretazione di Philip Lervig sulla teoria di Sadi Carnot (1824)

Quanti sono i principi della termodinamica? Critica all interpretazione di Philip Lervig sulla teoria di Sadi Carnot (1824) Quanti sono i principi della termodinamica? Critica all interpretazione di Philip Lervig sulla teoria di Sadi Carnot (1824) Raffaele PISANO Docente di Fisica I.P.S.I.A., Mattei,, Latina Gruppo di Storia

Dettagli

Insiemi Specifiche, rappresentazione e confronto tra realizzazioni alternative.

Insiemi Specifiche, rappresentazione e confronto tra realizzazioni alternative. Insiemi Specifiche, rappresentazione e confronto tra realizzazioni alternative. Algoritmi e Strutture Dati + Lab A.A. 14/15 Informatica Università degli Studi di Bari Aldo Moro Nicola Di Mauro Definizione

Dettagli

Pagina intenzionalmente lasciata bianca.

Pagina intenzionalmente lasciata bianca. Pagina intenzionalmente lasciata bianca. Come funziona un motore di ricerca Ing. Luigi Luongo v. 0.1 Introduzione Con questo modulo approfondiamo i concetti di base che sono dietro ad un motore di ricerca

Dettagli