Anatomia della cute. Andrea Peserico Anna Belloni Fortina

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1 Anatomia della cute Andrea Peserico Anna Belloni Fortina

2 LA PELLE E il più esteso organo del corpo umano, rappresenta circa il 10% del peso La pelle ha funzione di: protezione sensibilità termoregolazione secrezione metabolismo comunicazione

3 Strato corneo Strato basale Giunzione D-E. Fibroblasto Fibre connettivali Adipociti

4 IPODERMA Anatomia Costituito da adipociti che si organizzano in lobi e lobuli separati da setti connettivali I vasi arteriosi e venosi decorrono nei setti È più rappresentato nei glutei/addome e molto poco presente a livello delle palpebre e scroto

5 IPODERMA Funzione Isolante termico Ammortizzatore Deposito di lipidi e ormoni (e farmaci o altre sostanze tossiche) Favorisce la mobilità della cute rispetto alle strutture sottostanti

6 DISTRIBUZIONE DEL TESSUTO ADIPOSO MASCHI tipicamente accumulano tessuto adiposo nella parte alta del corpo (grasso viscerale) OBESITA ANDROIDE

7 DISTRIBUZIONE DEL TESSUTO ADIPOSO FEMMINE tipicamente accumulano tessuto adiposo nella parte bassa del corpo (addome, glutei cosce) OBESITA GINOIDE

8 L IPODERMA E COSTITUITO DA: 1. Cheratinociti organizzati a formare lo strato corneo 2. Adipociti organizzati in lobuli e lobi separati da setti fibrosi 3. Cheratinociti separati da setti fibrosi 4. Adipociti organizzati a formare lo strato corneo

9 DERMA È un tessuto formato da: FIBROBLASTI (cellule che sintetizzano il collagene e le fibre elastiche) FIBRE COLLAGENE (capacità di estensione della cute) FIBRE ELASTICHE (capacità di ritornare alle dimensioni originali dopo trazione della cute) SOSTANZA FONDAMENTALE Nel derma si trovano anche: CELLULE DENDRITICHE, LINFOCITI, MASTOCITI VASI E NERVI CUTANEI

10 CONNETTIVO: fibre collagene e fibre elastiche

11 IL DERMA E COSTITUITO DA: 1. Fibroblasti, fibre collagene ed elastiche e sostanza fondamentale 2. Adipociti organizzati in lobuli e lobi separati da setti fibrosi 3. Cheratinociti organizzati a formare lo strato corneo 4. Cheratinociti separati da setti fibrosi

12 EPIDERMIDE È un epitelio pavimentoso pluristratificato costituito da più tipi di cellule: CHERATINOCITI MELANOCITI CELLULE DI LANGERHANS CELLULE DI MERKEL

13 CHERATINOCITI Cellule che danno origine all epidermide Migrano progressivamente da una sede basale epidermica verso la superficie cutanea subendo un processo di differenziazione definito cheratinizzazione

14 CHERATINIZZAZIONE Processo di maturazione dei cheratinociti durante il percorso che accompagna la migrazione delle cellule verso la superficie epidermica.

15 Attività biologica del cheratinocita IL-1: principale serbatoio. Stimoli esogeni (UVB, citochine linfocitarie, IL-1). Induce produzione di altre citochine infiammatorie. IL-3: multi-csf. IL-6: autocrino, psoriasi. IL-8. GM-CSF. IL-10: attività immunosoppressiva (UVB). Altre: RANTES, MCP-1 etc. Neuropeptidi: Pro-opiomelanocortina, dopamina, adrenalina, noradrenalina.

16 I 4 strati dell epidermide STRATO CORNEO STRATO GRANULOSO STRATO SPINOSO STRATO BASALE I cheratinociti completano il loro percorso maturativo trasformandosi in corneociti (cellule anucleate di forma piatta embricate tra loro e prive di desmosomi) queste cellule mancano di organelli citoplasmatici e sono composte da filamenti di cheratina in condizioni normali i corneociti sono continuamente perduti dalla superficie cutanea sotto forma di squame

17 L EPIDERMIDE E : 1. Un epitelio cilindrico semplice ricoperto da villi 2. Un epitelio pavimentoso semplice costituito esclusivamente da cheratinociti 3. Un epitelio pavimentoso pluristratificato costituito da più tipi di cellule 4. Un epitelio pavimentoso semplice ricoperto da villi

18 QUANTI SONO GLI STRATI CHE FORMANO L EPIDERMIDE?

19 BARRIERA CUTANEA 1. strato corneo 2. film idro-lipidico di superficie FASE ACQUOSA: sudore FASE LIPIDICA: lipidi epidermici + sebo

20 Barriera epidermica

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22 STRATO CORNEO

23 STRATO CORNEO La vita sulla terra esiste perchè i mammiferi hanno sviluppato una barriera che protegge il loro compartimento acquoso interno dall eccessiva perdita d acqua e quindi dalla disidratazione. Esso non costituisce solo una protezione contro la perdita d acqua, ma anche una difesa nei confronti di microorganismi e sostanze tossiche, dalle radiazioni U.V., dai traumi meccanici, dalle eccessive temperature ambientali e dalla corrente elettrica a basso voltaggio.

24 STRATO CORNEO L elasticità dello strato corneo è influenzata anche dal grado di idratazione delle proteine dei corneociti, a sua volta determinato dal contenuto d acqua del tessuto e dall umidità esterna. Le proteine dello strato corneo, i lipidi (soprattutto le ceramidi) e i sottoprodotti a basso peso molecolare del catabolismo cheratoialino (natural moisturizing factor) legano e trattengono l acqua nello strato corneo e quindi mantengono la sua elasticità. Il contenuto d acqua dello strato corneo rimane comunque piuttosto basso (circa il 15% del peso totale).

25 LA FUNZIONE DI BARRIERA E LEGATA PRINCIPALMENTE A: 1. Ipoderma 2. Derma 3. Tessuto muscolare 4. Epidermide

26 STRATO CORNEO Corneociti ricchi di proteine circondati da una matrice continua intercellulare costituita principalmente da lipidi; i primi rappresentano i mattoni e la seconda la malta. The brick and mortar model

27 STRATO CORNEO I lipidi epidermici vengono organizzati in dischi e quindi impacchettati in piccoli organuli citoplasmatici conosciuti come corpi lamellari, corpi di Odland o cheratinosomi. I corpi lamellari, oltre ai lipidi, contengono anche enzimi idrolitici comprendenti una fosfatasi acida, alcune proteasi, una famiglia di lipasi e di glicosidasi che, dopo l esocitosi dei corpi lamellari, trasformano i lipidi secreti in una miscela maggiormente idrofoba ricca di ceramidi, colesterolo e di grassi liberi (i quali costituiscono rispettivamente il 45%, 25% e 15% della massa lipidica dello strato corneo) che permette la formazione delle lamelle intercellulari.

28 Composizione dei lipidi epidermici I lipidi più importanti nella composizione della barriera cutanea sono: Ceramidi Colesterolo Acidi grassi Modificazioni quantitative e qualitative nella composizione di questi lipidi possono portare ad una alterazione della funzione della barriera stessa.

29 LA STRUTTURA A «MALTA E MATTONI» SI RIFERISCE A: 1. Corneociti ( mattoni ) circondati da una matrice costituita principalmente da lipidi ( malta ) 2. Giunzioni intercellulari («malta») che uniscono fra loro i cheratinociti («mattoni») 3. Presenza di ceramidi nello strato corneo 4. Presenza di tessuto collagene nello strato corneo

30 Pelle normale

31 Pelle secca = secchezza cutanea = xerosi = pelle sensibile

32 Xerosi Pelle secca

33 J Invest Dermatol 2002; 119:166-73

34 The inside / outside model

35 anti-proliferativi 3 Iperplasia epidermica Esterno Alterazione della barriera ( Ceramidi) Infiammazione 2 1 Cascata delle citochine anti-infiammatori riparatori della barriera Interno Reclutamento di linfociti T; Attivazione delle mastcellule

36 Ceramidi 1965: prima segnalazione della presenza di ceramidi nella struttura lipidica dell epidermide

37 Ceramide 1 Presenza dell acido linoleico legato alla catena di un -idrossiacido. Tale acido grasso essenziale riveste dunque un ruolo fondamentale nella funzione di barriera cutanea. La formula strutturale di questa particolare ceramide, costituita da una catena carboniosa di particolare lunghezza ( -idrossiacido più acido linoleico), consente di mantenere saldo il contatto tra due bilayers adiacenti (corrispondenti alla banda larga da 5 nm e alla banda stretta da 3 nm).

38 La carenza della ceramide 1 (e di conseguenza dell acido linoleico), che si riscontra in alcune condizioni patologiche quali la carenza di acidi grassi essenziali, alcune forme di ittiosi e la dermatite atopica (vedi dopo), determina una alterazione della funzione di barriera epidermica e conseguentemente una marcata xerosi cutanea. La CER 2 contiene acidi grassi principalmente a 24, 26 e 28 atomi di C uniti con legame amidico a basi di sfingosina e sfinganina. Rappresenta circa il 20% delle ceramidi totali nello strato corneo. Risulta aumentata nella cute dei soggetti affetti da psoriasi. La CER 3 (circa il 20% delle ceramidi totali) contiene gli stessi acidi grassi presenti nella CER 2 ma uniti ad una base di fitosfingosina. Le CER 4 e 5 sono costituite da alfa-idrossiacidi uniti con legame amidico a basi di sfingosina e diidrosfingosina e rappresentano circa il 25% delle ceramidi dello strato corneo.

39 Alterazione di barriera

40 Esterno Alterazione della barriera Iperplasia epidermica Cascata delle citochine Infiammazione Interno Reclutamento di linfociti T; Attivazione delle mastcellule

41 Infiammazione subclinica in condizioni basali i cheratinociti atopici secernono citochine pro-infiammatorie: IL-1, TNF a, IL-8 e GM-CSF stimolano le cellule endoteliali a esprimere molecole di adesione con richiamo e attivazione di linfociti, macrofagi ed eosinofili

42 questa particolare reattività dei cheratinociti contribuisce a spiegare la condizione di flogosi minima persistente della DA

43 Alterazione di barriera Infiammazione

44 Manifestazioni Segni clinici visibili: eritema xerosi desquamazione Disturbi soggettivi: prurito bruciore pizzicore

45 RUOLO DEGLI SFINGOLIPIDI EPIDERMICI NELLE COMUNI DERMATOSI Dermatite atopica DAC Psoriasi Ittiosi Borodzicz et al. Lipids in Health and Disease Gli sfingolipidi svolgono un ruolo importante nel mantenere la funzione della barriera cutanea e nel regolare il processo di proliferazione, differenziazione e apoptosi dei cheratinociti

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49 ..Il ruolo della sensibilizzazione da contatto nei soggetti con Dermatite Atopica è spesso sottostimato. La frequenza della sensibilizzazione da contatto nei soggetti con Dermatite Atopica, che secondo recenti osservazioni varierebbe dal 41 al 64%, supporta l importanza di eseguire sistematicamente il patch test nei soggetti con Dermatite Atopica sia adulti che bambini. I più comuni sensibilizzanti da contatto sono metalli, fragranze, neomicina e lanolina.. Darsow U et al. Position paper on diagnosis and treatment of atopic dermatitis. JEADV 2005; 19:286-95

50 CERAMIDI NELLA PSORIASI

51

52 The efficacy of a ceramide-dominant moisturizer on barrier repair in children with atopic dermatitis Belloni Fortina A., Romano I., Salvadori A., Tonin E. Dermatology Unit, Department of Pediatrics University of Padua - Italy. Pediatric Dermatology 2004; 21: 320

53 L USO DI EMOLLIENTI. 1. Va evitato l uso costante di emollienti nelle dermatosi legate al deficit di barriera 2. Va raccomandato l uso costante di emollienti nelle dermatosi legate al deficit di barriera 3. L uso costante di emollienti nelle dermatosi legate al deficit di barriera può causare progressiva perdita di efficacia dell emolliente 4. Vanno raccomandati gli emollienti solo in età pediatrica

54 riparatori della barriera EMOLLIENTI Quali emollienti usare? Come e quanto usarli?

55 NON SOLO SINTOMATICI! PREVENTIVI!!!!

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