L integrazione sociosanitaria: la valutazione come strumento per apprendere e cambiare. - Contributo teorico -

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L integrazione sociosanitaria: la valutazione come strumento per apprendere e cambiare. - Contributo teorico -"

Transcript

1 L integrazione sociosanitaria: la valutazione come strumento per apprendere e cambiare - Contributo teorico - Lucia Ferrara, dottoranda in Scienze delle relazioni Umane curriculum Progettazione e valutazione delle politiche sociali, Università degli Studi di Bari 1 Giuseppe Moro, professore ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Bari Introduzione L invecchiamento, l aumento della cronicità e la scarsità di risorse rappresentano i nodi della società odierna nella riprogettazione delle politiche di welfare. I modelli di cure esistenti, frammentati e a compartimenti stagni, non sono più adeguati a rispondere alle necessità di una crescente popolazione anziana con bisogni sanitari multipli, complessi (Ham e Curry, 2011), continuativi ed onerosi. È ormai condiviso che per migliorare la salute ed il benessere dei cittadini, sia necessario, nei sistemi pubblici universalistici, offrire l accesso e l erogazione dei servizi garantendo un approccio socio-sanitario integrato, specialmente per le categorie più fragili della popolazione, e proteggere indistintamente i cittadini contro i rischi economico-sociali legati alla malattia (Nuti e Bersanti, 2009). La ricerca sui modelli e le modalità di integrazione delle cure (IC) è divenuta una priorità per alimentare processi continui di innovazione, efficienza e qualità nell assistenza delle persone con bisogni clinici e sociali complessi. Sul versante degli indirizzi politico-amministrativi, l integrazione socio-sanitaria, costituisce, infatti, a partire dalla L. 328/2000, dal D.Lgs. 229/1999 e dal P.S.N , un tema fondamentale della normativa nazionale ed oggetto specifico delle strategie di politica della salute e delle normative regionali di programmazione sanitaria. A livello normativo e politico l integrazione è promossa come un fattore fondamentale di qualificazione dell offerta dei servizi e delle prestazioni socio sanitarie in grado di generare maggiore efficacia di 1 Autore corrispondente lucia.ferrara@uniba.it 1

2 cura e di sostegno, favorire un uso più efficiente delle risorse, ridurre il disagio dei cittadini nel rapporto con i servizi e garantire maggiore equità, livelli omogenei di opportunità per l accesso ai servizi, per la qualità dei trattamenti e nei costi e nella contribuzione a carico dei cittadini. Nonostante l attenzione crescente nei confronti dell integrazione e delle potenzialità ad essa connesse, l efficacia assoluta e comparativa dei programmi di integrazione rispetto ai diversi modelli di presa in carico dei pazienti fragili e l ampiezza con cui i servizi sono integrati per rispondere ai bisogni sanitari dei pazienti è spesso sconosciuta e raramente misurata e mancano a livello internazionale delle valutazioni robuste sull efficacia dei programmi di integrazione (Reynolds & Sutherland, 2013; Ye et al., 2012). Tre review sistematiche della letteratura (Armitage, Suter, Oelke, & Adair, 2009; Strandberg-Larsen & Krasnik, 2009; Lyngsø, Godtfredsen, Høst, & Frølich, 2014) hanno rilevato una mancanza di ricerche valutative di qualità e di strumenti standardizzati per valutare gli outcome dell integrazione e i meccanismi che favoriscono e rendono possibile l integrazione. La fretta a intervenire senza valutazioni e monitoraggi adeguati continuerà a risultare in una debole evidenza a supporto dei processi decisionali e di valutazione (Reynolds & Sutherland, 2013). Data l importanza attribuita all integrazione a livello politico governativo, risulta, pertanto, necessario e di estrema attualità e importanza sviluppare sistemi di valutazione e monitoraggio metodologicamente robusti per valutare gli effetti e i fattori che determinano e rendono possibile l integrazione (Greaves et al., 2013) al fine di supportare i decisori politici e le fasi di programmazione degli interventi. L obiettivo di questa review è, pertanto, identificare quali ricerche valutative sull integrazione sono state condotte, quali sono i metodi di valutazione, gli approcci, i framework di valutazione e gli strumenti di valutazione dell integrazione presenti in letteratura. In particolare nel presente lavoro si è cercato di rispondere a due principali domande di ricerca: 1. Quali ricerche valutative sono state condotte sull integrazione? E nello specifico, quali tipologie di ricerche valutative sono state condotte? Quali metodologie sono state usate? Quale funzione è stata attribuita alla valutazione (es. learning, accountability ecc)? In 2

3 quale momento si colloca la valutazione (ex ante in itinere ex post)? Qual è l oggetto della valutazione (politica, programma, progetto, servizio)? 2. Tenuto conto dei framework di integrazione individuati a livello internazionale, quali sono gli strumenti di valutazione e quali aspetti dell integrazione sono indagati? Metodologia di ricerca Strategia di ricerca È stata condotta una revisione sistematica della letteratura su PubMed, Medline, Jstor, CINAHL, usando come criteri di ricerca ("Int J Integr Care"[Journal] OR ("integrated"[all Fields] AND "care"[all Fields]) OR "integrated care"[all Fields]) AND ("evaluation studies"[publication Type] OR "evaluation studies as topic"[mesh Terms] OR "evaluation"[all Fields]). Inoltre, sono stati analizzati i siti internet di alcune rilevanti organizzazioni per individuare ulteriori rapporti di ricerca e pubblicazioni sul tema della valutazione dell integrazione. Sono stati considerati nell analisi gli articoli scritti in italiano, inglese, francese e spagnolo. Gli articoli scritti in altre lingue sono stati inclusi solo se un abstract in una delle precedenti lingue era fornito. Per l inclusione nella review, ogni articolo doveva soddisfare i seguenti criteri di inclusione: - essere pubblicato in un peer review journal tra il 1980 e il 2014; - includere un framework di valutazione dell integrazione; - includere un approccio di valutazione; - includere un modello di valutazione; - includere uno strumento di valutazione. Processo di revisione Dai quattro database sono stati identificati articoli. Dopo revisione dei titoli e delle parole chiave ed eliminazione degli articoli non rilevanti per la review e/o duplicati, 190 abstract sono stati analizzati. Da questi abstract 50 articoli sono stati selezionati per essere revisionati e analizzati nel dettaglio (Figura 1). Dall analisi dei testi e dei riferimenti bibliografici sono stati individuati 3

4 ulteriori 52 articoli potenzialmente rilevanti che sono stati oggetto di revisione specifica. Nessuno di questi articoli è stato successivamente incluso nella review. Figura 1 - Processo di revisione La ricerca in JStor, PubMEd ha prodotto articoli potenzialmente rilevanti I titoli e le parole chiave sono state analizzate e articoli sono stati esclusi perchè non rilevanti o duplicati 190 Articoli sono stati selezionati per una ulteriore analisi Gli abstract sono stati revisionati e 140 articoli sono stati esclusi 50 Articoli sono stati selezionati per una revisione detagliata I full text degli articoli sono stati revisionati e 31 articoli sono stati esclusi 19 articoli sono stati inclusi nella revisione sistematica Risultati Sono stati identificati 19 articoli che rispettano i criteri di ricerca e rispondono alle domande di ricerca: 9 articoli riportano case studies e 10 strumenti di valutazione. Di seguito si riporta una sintesi dei risultati più rilevanti. La valutazione dell integrazione I casi studio di valutazione riportati in letteratura sono stati analizzati al fine di individuare e riportare schematicamente quali sono gli elementi che caratterizzano queste valutazioni. Seguendo una tassonomia classica degli elementi di una valutazione, sono stati individuati gli obiettivi, le fasi, le funzioni, gli approcci e le metodologie di valutazione (Tabella 1). Le ricerche valutative individuate sono state condotte quasi nella totalità nel contesto anglosassone e mirano a valutare l efficacia degli interventi in termini di outcome e impatto sull uso dei servizi e sui costi. La valutazione svolge essenzialmente una funzione di learning, finalizzata a generare apprendimento, ovvero si tratta di valutazione in senso stresso, come stima degli effetti prodotti da un programma. È di tipo ex-post (raramente in itinere) e prospettica, per riorientare il disegno dei programmi. Dal 4

5 punto di vista degli approcci, si fa per lo più ricorso agli approcci sperimentali e quasi sperimentali, fanno eccezione la valutazione del programma Pilota The Northwest London Integrated Care Pilot in cui gli autori ricorrono alla teoria della valutazione degli interventi complessi (Curry e Ham, 2010) per sviluppare una responsive evaluation; il lavoro di Reynolds e Sutherland (2013) che ricorre all approccio sistematico di Rossi, Lipsey e Freeman (2004) per la valutazione dei programmi e il lavoro di Ling e colleghi (2010) che fanno ricorso alla valutazione basata sulla teoria (Weiss, 1997). Dal punto di vista dei metodi si tratta per lo più di ricerche che usano una metodologia mista (mixed method) attraverso la triangolazione di metodologie di ricerca proprie della ricerca qualitativa (interviste, focus group, osservazioni non partecipanti ecc.), della ricerca quantitativa (questionari, dati sui pazienti, ecc.) e della valutazione economica. In tutti i casi analizzati si tratta di singole valutazioni non inserite all interno di un programma strutturato di valutazioni ovvero slegate dal ciclo di vita dei programmi (Policy cycle analysis). 5

6 Tabella 1 - La valutazione dell'integrazione una tassonomia Articolo Obiettivo articolo Paese Esiti Funzione Tempo Oggetto Approccio Metodologia (Greaves et Valutare come la sperimentazione si Uk Impatto su Learning In itinere Programma Responsive Teoria della al., 2013) inserisce nell economia sanitaria, il uso dei Ex-post sperimentale valutazione degli suo impatto sugli outcome clinici e i costi e sull esperienza dei pazienti e servizi, costi, interventi complessi professionisti qualità Mixed method (Reynolds & Sutherland, 2013) (Curry et al., 2013) (Ling, et al., 2010) (Bernabei et al., 1998) (Horwitz al., 2012) (Gorina al., 2014) (Ignatowicz et al., 2014) et et (Haas et al., 2001) Definire un approccio sistematico alla valutazione dell integrazione a livello nazionale per favorire il processo decisionale Valutare l implementazione e l impatto di una sperimentazione Produrre un portfolio di evidenze per rafforzare le conoscenze sull integrazione e identificare i contesti in cui l integrazione è efficace Valutare l impatto di un programma di integrazione socio-sanitaria per gli anziani fragili Valutare le esperienze dei pazienti nei confronti di un servizio innovativo di integrazione Confrontare il livello di soddisfazione degli utenti inseriti in due modelli di presa in carico Valutare il coinvolgimento dei fornitori in un servizio integrato efficace Definire i fattori che possono influenzare una implementazione di successo e lo sviluppo di un servizio integrato USA UK UK Processo Impatto Outcome Processo Outcome Processo Outcome Learning In itinere Servizio Sistematico Monitoring and evaluation framework (M&E) Implementation In itinere (Dopo 1 anno sperimentazione) Learning In itinere (Dopo 1 anno sperimentazione) Italia Outcome Accountability In itinere Ex post (1 anno follow up) Nuova Zelanda 6 Programma sperimentale Service Programma Controfattuale Valutazione basata sulla teoria (Weiss) Mixed method Mixed method Programma Sperimentale Randomised controlled trial Outcome Learning Ex-post Servizio Quasi sperimentale Spagna Outcome Learning Ex-post Servizio Quasi sperimentale Ricerca quantitativa Ricerca quantitativa UK Processo Learning In itinere Programma Responsive Recerca qualitativa Paesi Bassi Processo Learning Ex-post Servizio Comparativo Analisi SWOT

7 Gli strumenti di valutazione dell integrazione L analisi della letteratura ha permesso di individuare 10 strumenti di valutazione dell integrazione: 1. Human service integration measure (Browne et al., 2004; Ye et al., 2012). 2. Questionnaire of interprofessional collaboration (Solinís et al., 2013). 3. Functional clinical integration measure (Ahgren & Axelsson, 2005). 4. Intersectoral collaboration measure(ahgren, Axelsson, & Axelsson, 2009). 5. Service delivery integration measure (Sheiman & Shevski, 2013). 6. Partnership self-assessment tool (Center for the Advancement of Collaborative Strategies in Health, 2002). 7. Team Climate Inventory (Anderson e West, 1994). 8. Perception of interprofessional collaboration model questionnaire (Ødegård, 2006). 9. Service Delivery Integration Index (Henrard et al., 2006). 10. Integration service delivery (Hébert & Veil, 2004). Di questi strumenti, 7 sono strumenti creati ad hoc per la valutazione dell integrazione, mentre 3 (il Partnership Self-Assessment Tool, il Team Climate Inventory questionnaire, e il Perception of Interprofessional Collaboration Model Questionnaire) sono mutuati da altre discipline e adattati per la valutazione dell integrazione. La Tabella 2 riporta per ogni strumento di misurazione dell integrazione individuato il Paese in cui è stato sperimentato e validato, l obiettivo specifico dello strumento, il punto di vista dell analisi (professionista, manager, paziente), l oggetto della misurazione e qual è l utilità dello strumento nella valutazione dell integrazione. 7

8 Tabella 2 - Strumenti di misurazione dell'integrazione Misura Paese Obiettivo Prospettiva Cosa va a misurare Human service Canada Fornitori dei integration servizi locali measure Quantifica l estensione, scopo e profondità della collaborazione. Identifica quali settori, servizi o agenzie sono connesse e stanno collaborando meglio/peggio con le alter al fine di migliorare la collaborazione. Portata, profondità, estensione dell Integrazione Caratteristiche Utilità strumento Misura quantitativa per ogni servizio e una misura totale del livello di integrazione tra servizi Scala Ordinale a 5 punti Permette di determinare quali servizi stanno collaborando meglio con gli altri e quali no. Fornisce una misura di base per comparare i progressi longitudinalmente Questionnire of interprofessional collaboration Functional clinical integration measure Intersectoral collaboration measure Spagna Svezia Svezia Valuta la collaborazione tra professionisti clinici in due differenti livelli di cura Valuta il grado di integrazione clinica funzionale Valuta l integrazione dei servizi e cattura la percezione degli utilizzatori Professionisti Collaborazione interprofessionale Managers Grado di integrazione Utilizzatori Percezione dell IC, struttura, processi e outcome Questionario Scala likert a 5 punti Griglia autovalutazione Ratio - scale di Questionario (32 domande scala ordinale e aperte) Misura come la collaborazione interprofessionale cambia nel tempo e con lo sviluppo di diverse iniziative di integrazione Include livelli ottimali di integrazione accanto ai livelli attuali Poche valutazioni della collaborazione intersettoriale tengono conto delle percezioni dei pazienti Service delivery integration measure Russia Sviluppare un modello analitico per la valutazione dell IC che include attributi, strumenti e indicatori del processo Professionisti Teamwork Coordinamento Continuità delle cure Questionario (58 domande 3/7 opzioni di risposta) Prende in considerazione tre attributi centrali dell IC Partnership selfassessment tool USA Valuta differenti aspetti della partnership, per imparare dai punti di forza e di debolezza e migliorare il processo collaborativo Professionisti Sinergia tra i partner e altre dimensioni del processo di collaborazione Questionario auto somministrato (11 domini, 67 items Yes/no o Likert Scale) Permette di conoscere i punti di forza e di debolezza e quali step mettere in atto per migliorare il processo collaborativo 8

9 Misura Paese Obiettivo Prospettiva Cosa va a misurare Team Climate UK Valuta il funzionamento del Professionisti Innovazione di Inventory team a livello di gruppo gruppo Perception of interprofessional collaboration model questionnaire Norvegia Misura le percezioni e i comportamenti tra professionisti nel processo di collaborazione a livello individuale, di gruppo e organizzativo Professionisti Percezioni sulla collaborazione interprofessionale Caratteristiche Utilità strumento Questionario auto Assume una prospettiva somministrato (14, 38 0 complessa verso i processi di 61 domande) gruppo. Può essere usata nella Scala Likert a valutazione della Partnership punti tra servizi sociali e sanitari. Questionario (48 Item Permette di valutare se la Scala Likert a 7 punti) qualità della collaborazione è un predittore dei risultati di salute Service Delivery integration index Integration service delivery Italia, Francia, Valuta le caratteristiche di base Paesi Bassi, di un servizio domicilare UK, Repubblica Ceca, Germania, Finlandia, Norvegia, Islanda, Svezia, Danimarca Canada Misura l implementazione di una specifica componente di un Integrated Service Delivery system Professionisti Indice di fornitura dei servizi Policymakers, Managers, clinici, pazienti caregivers informali e Grado di implementazione di un Integrated Service Delivery (ISD) system Questionario (Score 0-1) Ratio scale (Interviste, focus group, analisi della documentazione) Permette di comparare i livelli di integrazione delle cure. Fornisce informazioni a manager e policy makers su come il progetto sta evolvendo, per rendere conto dell uso delle risorse, identificare ostacoli e trovare strategie per spingere l implementazione. Descrive i fattori facilitanti e gli ostacoli che l implementazione futura deve considerare 9

10 Gli strumenti di valutazione dell integrazione individuati in letteratura sono stati successivamente analizzati tenendo conto dei livelli e delle dimensioni centrali dell integrazione definite sulla base dalla letteratura internazionale (Tabella 3) al fine di individuare le dimensioni dell integrazione oggetto di analisi da parte di ogni singolo strumento. La 10

11 Tabella 4 riporta per ogni strumento di valutazione individuato le dimensioni oggetto di analisi. Tabella 3 - Dimensioni e prospettive di integrazione dei processi di cura Integrazione di sistema Integrazione organizzativa Integrazione professionale Integrazione clinica Integrazione funzionale Integrazione normativa Il sistema di governance esplicita il coordinamento verticale (integrazione verticale), necessario tra i livelli di cura, gli ambiti di policy (sociale, sanitario, politiche del lavoro ecc) e i professionisti, e orizzontale (integrazione orizzontale), per ricomporre le diverse prospettive e promuovere l adozione di strumenti e valori comuni. Individua le soluzioni organizzative adottate per promuovere l integrazione dei processi di cura, sia a livello intra-organizzativo che inter-organizzativo, assumendo forme di organizzazione reticolare (network) diverse. Identifica le modalità di integrazione tra più professionisti, in particolare tra specialisti appartenenti a saperi disciplinari e modalità di lavoro distinte ad esempio, tra l approccio clinico (care) e quello sociale (cure). L integrazione professionale può assumere forme diverse lungo un continuum che va dalla cooperazione (spesso forzata dall alto) fino alla collaborazione effettiva, in cui obiettivi ed incentivi di risultato sono condivisi dal gruppo di cura. Nella progressione di questo continuum sono fondamentali gli strumenti di cui i professionisti si dotano per definire regole di comportamento reciproco e di modalità operative (protocolli). È tipica della presa in carico olistica e personalizzata della medicina generale, in grado di sintetizzare i diversi bisogni, assistenziali, sanitari e terapeutici, in modo continuativo nel tempo. Indica l attivazione e costruzione di strumenti finalizzati a supportare l integrazione: ad esempio, lo sviluppo di sistemi informativi, condivisi a livello di sistema, di meccanismi di finanziamento o modalità gestionali (es. gestione delle risorse umane, della qualità ecc). Si tratta di una dimensione strumentale e trasversale. Attiene agli aspetti valoriali e comportamentali del sistema, allo stile di leadership prevalente, e sottolinea la necessità di una vision e cultura condivisa da tutti gli attori per l integrazione dei processi di cure. Si tratta di una dimensione strumentale e trasversale, si ancora alla dimensione professionale, quale volano degli assetti valoriali e comportamentali che promuovono o ostacolano la collaborazione. Fonte 1: adattato da Fulop et al e Valentijn et al.,

12 Tabella 4 - Strumenti di misurazione e dimensioni dell'integrazione analizzate Strumento di misurazione Human service integration measure Questionnire of interprofessional collaboration Functional clinical integration measure Intersectoral collaboration measure Service delivery integration measure Partnership selfassessment tool Team Climate Inventory Perception of interprofessional collaboration model questionnaire Service Delivery integration index Integration service delivery Integrazione di sistema Organizzativa Professionale Clinica Funzionale Normativa Nessuno strumento di misurazione analizza l integrazione a livello di sistema (es. strategic planning, finanziamento ). Il Questionnaire of Interprofessional Collaboration è il più inclusivo in quanto tiene conto di quasi tutte le dimensioni dell integrazione. Conclusioni Nell ambito dell integrazione sociosanitaria la valutazione assume una certa rilevanza sia in una prospettiva di accountabilibity, in quanto rende conto a tutti i possibili stakeholder di come funziona realmente l integrazione e di quali fattori la favoriscono o la ostacolano, sia in una prospettiva di learning (apprendimento), in quanto rende conto di qual è effettivamente l efficacia e l impatto dell integrazione sui sistemi sociosanitari. Monitorare i miglioramenti nella efficienza ed equità del sistema sociosanitario potenzialmente associati all integrazione è, tuttavia, reso 12

13 difficoltoso dalla mancanza di strumenti di valutazione dell integrazione standardizzati che tengano conto dei vari aspetti dell integrazione e possano essere sistematicamente usati per valutare l impatto dell integrazione in termini di efficienza, efficacia, equità, qualità, miglioramento delle cure e dei processi di cura. La review ha messo in evidenza alcuni elementi fondamentali: in primo luogo, dal punto di vista della cultura della valutazione, occorre considerare che valutare l integrazione non significa individuare il modello di integrazione più efficace e che si adatta a tutti i contesti. L evoluzione teorica e le evidenze empiriche suggeriscono, infatti, che non è possibile individuare una soluzione ideale né modelli assoluti o stabili nel tempo che siano efficaci. L integrazione delle cure piuttosto va interpretata come un processo complesso e dinamico che avviene attraverso livelli diversi, macro (sistema), meso (organizzazioni e professionisti), micro (paziente e singolo professionista), e concentrici, in un continuum verticale, e trasversale, attraverso l utilizzo di strumenti comuni. La valutazione apporta a questo processo di analisi la possibilità di individuare quali sono gli effetti di un modello di valutazione in un determinato contesto, quali sono i fattori di contesto che favoriscono o ostacolano l integrazione e come questi fattori possono essere superati o al contrario favoriti. In secondo luogo, dal punto di vista degli strumenti di valutazione, nessuno degli strumenti individuati valuta tutte le dimensioni dell integrazione individuate ma, tenuto conto della complessità dell integrazione, possono essere usati in maniera coordinata per individuare diverse sfaccettature dell integrazione e da diverse prospettive (da quella dei manager ai professionisti, agli utilizzatori dei servizi). L analisi ha permesso di individuare quali sono le dimensioni principali dell integrazione sulle quali c è consenso a livello internazionale, quali sono gli elementi caratterizzanti di ogni dimensione (che possono essere operazionalizzate in indicatori) e come queste dimensioni possono essere valutate con gli strumenti a disposizione validati in altri contesti internazionali. I risultati della review forniscono la base per la definizione degli indicatori valutativi 13

14 utili a misurare gli effetti dell integrazione e comprendere quali fattori e meccanismi favoriscono e rendono possibile l integrazione o al contrario ostacolano l integrazione. Bibliografia Ahgren, B., e Axelsson, R. (2005). Evaluating integrated health care: a model for measurement. International Journal of Integrated Care, 5(3). Ahgren, B., Axelsson, S. B., & Axelsson, R. (2009). Evaluating intersectoral collaboration: a model for assessment by service users. International Journal of Integrated Care, 9(1). Anderson, N. R. e West, M. A. (1994). The team climate inventory. Manual and users guide. Assessment Services for Employment. Windsor, UK. Armitage, G. D., Suter, E., Oelke, N. D., e Adair, C. E. (2009). Health systems integration: state of the evidence. International Journal of Integrated Care, 9(2). Bernabei, R., Landi, F., Gambassi, G., Sgadari, A., Zuccala, G, Mor, V., Rubenstein, L. Z. e Carbonin, P. U. (1998). Integrated Care and Case Management for Older People Living in the Community. BMJ: British Medical Journal, 316(7141), Browne, G., Roberts, J., Gafni, A., Byrne, C., Kertyzia, J., & Loney, P. (2004). Conceptualizing and validating the human services integration measure. International Journal of Integrated Care, 4(2). Center for the Advancement of Collaborative Strategies in Health (2002). Partnership selfassessment tool (PSAT) Questionnaire. Curry, N., Harris, M., Gunn, L., Pappas, Y., Blunt, I., Soljak, M., Bardsley, M. (2013). Integrated care pilot in north west London: a mixed methods evaluation. International Journal of Integrated Care, 13(3) 14

15 Fulop N, Mowlem A and Edwards N (2005). Building Integrated Care: Lessons from the UK and elsewhere. London: NHS Confederation. Gorina, M., Limonero, J. T., Peñart, X., Jiménez, J., & Gassó, J. (2014). Comparison of level of satisfaction of users of home care: integrated model vs. dispensaries model. Atencion Primaria / Sociedad Española De Medicina De Familia Y Comunitaria, 46(6), Greaves, F., Pappas, Y., Bardsley, M., Harris, M., Curry, N., Holder, H., Car, J. (2013). Evaluation of complex integrated care programmes: the approach in North West London. International Journal of Integrated Care, 13(1). Haas, C. L. M., Falkmann, H., Douma, J., Gassel, J. G. van, Peters, W. G., Mierlo, R. van, Schrijvers, A. J. P. (2001). Organisational design for an integrated oncological department. International Journal of Integrated Care, 1(3). Ham C., Curry N. 2011). Integrated care: What is it? Does it work? What does it mean for the NHS? London: The Kings Fund. Hébert, Réjean, e Anne Veil Monitoring the degree of implementation of an integrated delivery system. International Journal of Integrated Care 4(3). Henrard, J.-C., Ankri, J., Frijters, D., Carpenter, I., Topinkova, E., Garms-Homolova, V., Bernabei, R. (2006). Proposal of a service delivery integration index of home care for older persons: application in several European cities. International Journal of Integrated Care, 6(3). Horwitz, R., Brener, L., & Treloar, C. (2012). Evaluation of an integrated care service facility for people living with hepatitis C in New Zealand. International Journal of Integrated Care, 12(6). 15

16 Ignatowicz, A., Greenfield, G., Pappas, Y., Car, J., Majeed, A., & Harris, M. (2014). Achieving Provider Engagement: Providers Perceptions of Implementing and Delivering Integrated Care. Qualitative Health Research. Ling, T., Bardsley, M., Adams, J., Lewis, R., & Roland, M. (2010). Evaluation of UK Integrated Care Pilots: research protocol. International Journal of Integrated Care, 10(3). Lyngsø, A. M., Godtfredsen, N. S., Høst, D., & Frølich, A. (2014). Instruments to assess integrated care: A systematic review. International Journal of Integrated Care, 14(3). Nuti S.; Barsanti S. (2009). L integrazione socio sanitaria: strumenti per la programmazione e la valutazione delle zone-distretto del sistema sanitario toscano. L integrazione Socio-sanitaria: Ricerca Scientifica Ed Esperienze Operative A Confronto - Strategie Ed Esperienze Della Regione Toscana, Il Mulino Ødegård, A. (2006). Exploring perceptions of interprofessional collaboration in child mental health care. International Journal of Integrated Care, 6. Reynolds, H. W., & Sutherland, E. G. (2013). A systematic approach to the planning, implementation, monitoring, and evaluation of integrated health services. BMC Health Services Research, 13, Rossi, Lipsey e Freeman (2004). Evaluation. A Systematic approach. Seventh Edition. Sage publication Sheiman, I., & Shevski, V. I. (2013). Evaluation of health care delivery integration: the case of the Russian Federation. International Journal of Integrated Care, 0(0). Solinís, R. N., Zabalegui, I. B., Arce, R. S., Rodríguez, L. S. M., & Polanco, N. T. (2013). Development of a questionnaire to assess interprofessional collaboration between two different care levels. International Journal of Integrated Care, 13(2). 16

17 Strandberg-Larsen, M., & Krasnik, A. (2009). Measurement of integrated healthcare delivery: a systematic review of methods and future research directions. International Journal of Integrated Care, 9(1). Valentijn, P. P., Schepman, S. M., Opheij, W., & Bruijnzeels, M. A. (2013). Understanding integrated care: a comprehensive conceptual framework based on the integrative functions of primary care. International Journal of Integrated Care, 13(1). Weiss, C. H. (1997). Theory-based evaluation: Past, present, and future. New Directions for Evaluation, 1997(76), Ye, C., Browne, G., Grdisa, V. S., Beyene, J., & Thabane, L. (2012). Measuring the degree of integration for an integrated service network. International Journal of Integrated Care, 12(5). 17

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE Corso in Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ottimizzazione dei processi di lavoro alla luce della

Dettagli

La Ricerca Infermieristica: Stato dell arte e prospettive

La Ricerca Infermieristica: Stato dell arte e prospettive UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Coordinatore Didattico: Prof. Giancarlo Di Vella aa 2011/2012 Tesi Sperimentale

Dettagli

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale

Dettagli

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE

INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE OD&M Consulting è una società di consulenza specializzata nella gestione e valorizzazione delle persone e nella progettazione di sistemi

Dettagli

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del

Dettagli

Rimini, 28 marzo 2007 Case management e governo di sistema

Rimini, 28 marzo 2007 Case management e governo di sistema Rimini, 28 marzo 2007 Case management e governo di sistema Prof. Valeria Fabbri Università di Firenze - Università LUMSA Palermo Case management / gestione del caso / governo di sistema La Community Care

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Teaching Evidence-based Practice L esperienza di un percorso integrato nel corso di laurea in Fisioterapia

Teaching Evidence-based Practice L esperienza di un percorso integrato nel corso di laurea in Fisioterapia 5 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 5 febbraio 2010 Teaching Evidence-based Practice L esperienza di un percorso integrato nel corso di laurea

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE?

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? Dott. GEORGES PAIZIS Health Policy Director sanofi - aventis HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? L Health Technology Assessment (HTA) è un processo multidisciplinare con ben documentate

Dettagli

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER -EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto

Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune

Dettagli

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV

COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai

Dettagli

Politiche della Qualità Servizio Qualità e Medicina Legale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino

Politiche della Qualità Servizio Qualità e Medicina Legale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Politiche della Qualità Servizio Qualità e Medicina Legale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Anno 2014-2015 Un Sistema qualità per l eccellenza socio-sanitaria I piani ed i documenti di governo del sistema

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.

airis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting. Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

SCHEDA DI PROGETTO. Regione.. Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo

Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo Dalla VAS alla TIA (Territorial Impact Assessment) quale evoluzione nel quadro europeo Virna Bussadori Presidente onorario ECTP-CEU News dall Europa: 1. Sul concetto di coesione territoriale 2. Sulla pianificazione

Dettagli

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico

Dettagli

La formazione sul campo

La formazione sul campo La formazione sul campo Relazione a cura della dott.ssa Sonia Martin Università degli Studi di Verona Come si insegna la medicina? MASTER MANAGEMENT PER COORDINATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE Az. ULSS

Dettagli

Comitato welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile

Comitato welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile Comitato welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile Rapporto di Sostenibilità in Intesa Sanpaolo Le novità dell edizione 2013 Unità CSR Milano, 10 giugno 2014 Gli elementi caratterizzanti il Reporting di

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale

CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

Formati Standard per la documentazione di programma delle iniziative di emergenza

Formati Standard per la documentazione di programma delle iniziative di emergenza Formati Standard per la documentazione di programma delle iniziative di emergenza Responsabile del Progetto: Cons. d Amb. Bruno Antonio Pasquino, DGCS Ufficio VI Min. Plen. Pier Francesco Zazo DGCS Unità

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della e della Ricerca Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione esterna delle scuole

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Progetto Monitoraggio sull utilizzo dei fondi previsti dalla Legge 440/97

Progetto Monitoraggio sull utilizzo dei fondi previsti dalla Legge 440/97 Progetto Monitoraggio sull utilizzo dei fondi previsti dalla Legge 440/97 Individuazione degli interventi prioritari e criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio,

Dettagli

Process and Outcome Evaluation. Gabriele Tomei Bologna 26/02/2015

Process and Outcome Evaluation. Gabriele Tomei Bologna 26/02/2015 Process and Outcome Evaluation Gabriele Tomei Bologna 26/02/2015 Il gioco del croquet Alice pensava che in vita sua non aveva mai veduto un terreno più curioso per giocare il croquet; era tutto a solchi

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

I filoni della ricerca

I filoni della ricerca I filoni della ricerca infermieristica Anne Destrebecq Professore associato MED/45 Università degli Studi di Milano LA RICERCA INFERMIERISTICA: STATO DELL ARTE E PROSPETTIVE FUTURE Come si sta evolvendo

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina

Dettagli

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE

Dettagli

NeoLuoghi - Soluzioni per l esperienza culturale nei luoghi elettivi della surmodernità. D4.1 Soluzioni innovative di marketing esperienziale

NeoLuoghi - Soluzioni per l esperienza culturale nei luoghi elettivi della surmodernità. D4.1 Soluzioni innovative di marketing esperienziale D4.1 Soluzioni innovative di marketing esperienziale 1 Indice generale 1 Introduzione... 3 2 Attività... 4 2 1 Introduzione Il task 4.1, in linea con quanto stabilito dal capitolato del progetto, ha l'obiettivo

Dettagli

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e

Dettagli

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti

Dettagli

Le tappe del reporting in Intesa Sanpaolo

Le tappe del reporting in Intesa Sanpaolo Le tappe del reporting in Intesa Sanpaolo Advanced Level GRI 3: A+ GRI Checked Organisational Stakeholder 2011 e 2012 Sviluppo di Rendicontazioni specializzate per Stakeholder Analisi di materialità Sintesi

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare

Dettagli

Determinanti, modelli di diffusione e impatto di medical device cost saving nel Servizio Sanitario Nazionale

Determinanti, modelli di diffusione e impatto di medical device cost saving nel Servizio Sanitario Nazionale Determinanti, modelli di diffusione e impatto di medical device cost saving nel Servizio Sanitario Nazionale Documento elaborato dall Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari Nell ambito

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

Infrastruttura di produzione INFN-GRID

Infrastruttura di produzione INFN-GRID Infrastruttura di produzione INFN-GRID Introduzione Infrastruttura condivisa Multi-VO Modello Organizzativo Conclusioni 1 Introduzione Dopo circa tre anni dall inizio dei progetti GRID, lo stato del middleware

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

CAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo

CAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Docente: Selena Aureli LEZIONE 2 1 L organo amministrativo o controller L are amministrativa è l area in cui si colloca l organo o ente oggi denominato

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Società di formazione

Società di formazione Società di formazione Presentazione Efil Formazione nasce a gennaio 2011 con l intento di costituire il presidio strategico dei sistemi formativi promossi dall Agenzia per il Lavoro Life In e per rispondere

Dettagli

Elaborazione ed Analisi. del Sistema di Rilevazione dei. Carichi di Lavoro per il. Servizio Infermieristico Territoriale

Elaborazione ed Analisi. del Sistema di Rilevazione dei. Carichi di Lavoro per il. Servizio Infermieristico Territoriale Elaborazione ed Analisi del Sistema di Rilevazione dei Carichi di Lavoro per il Servizio Infermieristico Territoriale 1 Sommario: 1. Premessa; 2. Riferimenti normativi; 3. Le Linee di attività; 4. Gli

Dettagli

LE LINEE DIINDIRIZZO REGIONALE

LE LINEE DIINDIRIZZO REGIONALE CORSO DI FORMAZIONE PER FACILITATORI RISCHI CLINICO Il Rischio nelle organizzazioni sanitarie: Relazione tra rischio clinico e sicurezza degli operatori. 28-29 29 ottobre e 20 Novembre 2014 D.ssa Manuela

Dettagli

DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS

DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS DEOR DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS AGENDA Il contesto la strategia europea Significati e definizioni Disseminazione:quando e come, a beneficio di chi? Youthpass Link e materiali di disseminazione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto

La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto F. Ierardi*, L. Gnaulati*, F. Maggino^, S. Rodella*, E. Ruviglioni^ *Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Osservatorio

Dettagli

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Dettagli

UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO

UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Modelli di Management e Gestione delle Risorse Umane PROJECT WORK Prof. Giancarlo Tanucci DEFINZIONE STRATEGICA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni

Dettagli

E-health. 22 aprile 2004 ore 16,15 Aula Perego Università Bocconi. L impatto della ICT nell area clinica: la centralità dei dati del paziente

E-health. 22 aprile 2004 ore 16,15 Aula Perego Università Bocconi. L impatto della ICT nell area clinica: la centralità dei dati del paziente CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale E-health 22 aprile 2004 ore 16,15 Aula Perego Università Bocconi L impatto della ICT nell area clinica: la centralità dei dati

Dettagli

Prove Esame di Stato

Prove Esame di Stato Prove Esame di Stato 2012 SEZ. A 1 Prova L Assistente Sociale specialista responsabile di un servizio sociale riceve dal proprio riferimento politico (Assessore alle politiche sociali) l incarico di redigere

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

La valutazione della pratica professionale dei medici: Esperienze e difficoltà

La valutazione della pratica professionale dei medici: Esperienze e difficoltà La valutazione della pratica professionale dei medici: Esperienze e difficoltà CARLO DE PIETRO carlo.depietro@supsi.ch CALASS - Lausanne, 4 settembre 2011 INDICE Quadro di fondo Nodi concettuali e gestionali

Dettagli

Come scrivere una proposta progettuale

Come scrivere una proposta progettuale PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA

Dettagli