Progetto Un pesce fuor d acqua
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- Aloisio Cavaliere
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1 Scuole dell Infanzia Fornaci, Montessori e Rodari I.C. Soprani di Castelfidardo Progetto Un pesce fuor d acqua Il corso di formazione La scuola delle competenze, riferito a Nuovi Ordinamenti Ministeriali per la Scuola dell Infanzia e da noi svolto quest anno, ha dato l opportunità di introdurre nella nostra didattica quotidiana nuovi strumenti legati alla metodologia operativa e alla progettazione centrati sull insegnamento/apprendimento costruttivista che si realizza attraverso una visione intersoggettiva della conoscenza. Il bambino e l educatore diventano così co-costruttori di un processo che partendo dalle forme iniziali di sostegno che l adulto fornisce al bambino, arriva alla sua piena competenza diventando lui stesso protagonista all interno di un contesto interattivo e socialmente saliente. Durante il nostro corso formativo, abbiamo avuto la possibilità di utilizzare alcuni strumenti pratici quali la Griglia di Progettazione e la Scheda di analisi della sperimentazione in classe che ci hanno permesso di mettere a fuoco, in particolare, per il primo caso: gli assi culturali riferiti alle competenze, ai traguardi di competenza da raggiungere e ai nodi disciplinari sviluppati; gli obiettivi di apprendimento disciplinari suddivisi in abilità, conoscenze e atteggiamenti; i prerequisiti; i tempi e le fasi di lavoro su cosa fanno gli educatori e i bambini; le valutazioni. La seconda scheda operativa ci ha permesso di mettere in evidenza i punti di attenzione dell educatore e gli appunti e le osservazioni emergenti nelle diverse fasi di progettazione, lavoro in aula e valutazione. Il nostro progetto Un pesce fuor d acqua è stato attivato orizzontalmente dalle tre scuole dell infanzia Montessori, Rodari e Fornaci facenti parte dell Istituto Comprensivo Soprani di Castelfidardo, attraverso momenti di raccordo e di confronto collegiale.
2 Tale progetto si è svolto nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2014 per un totale di 15 ore circa ed ha avuto come protagonisti un gruppo omogeneo di 10 bambini di 5 anni. Questo lavoro, passando attraverso la conoscenza del mondo marino e dei suoi abitanti, ha avuto lo scopo di aiutare i bambini a sviluppare e rafforzare delle competenze specifiche relative ai campi di esperienza La conoscenza del mondo, Il sé e l altro, Il corpo e il movimento e I discorsi e le parole. Gli obiettivi perseguiti sono stati i seguenti: Raggruppare, ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà; Riconoscimento della reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta; Stimolare il movimento corporeo sperimentando schemi posturali e motori coerenti con la proposta pedagogica; Osservare gli organismi viventi, fare domande, fare ipotesi, numerare, confrontare quantità. L intero progetto si è definito attraverso diverse fasi di lavoro. Nella prima fase si è voluto indagare su quali preconoscenze i bambini avessero relativamente all ambiente marino ed ai pesci. A tale proposito l insegnante ha fatto osservare loro un acquario per poi documentare le loro riflessioni spontanee. I bambini incuriositi hanno da subito cominciato a raccontare tutto ciò che sapevano in merito. Di seguito vengono riportate alcune delle loro osservazioni: Il pesce ha le branchie ; Le branchie servono per far respirare il pesce ; Ha le pinne e servono per nuotare ; Il pesce vive nel mare ; Il mare è salato e ci sono le alghe ; Il delfino e la balena hanno un buco per respirare ; Io mangio il pesce: il merluzzo, la sogliola e i bastoncini!. Dopo questa prima fase di discussione, si è passati alla seconda con l osservazione diretta dei pesci. Le insegnanti hanno portato a scuola dei pesci, acquistati precedentemente in pescheria, da far sezionare ed osservare. Per svolgere tale compito sono stati messi a disposizione guanti, coltellini e lenti di ingrandimento. I
3 bambini hanno dimostrato subito grande entusiasmo per questa nuova attività ed hanno potuto vedere direttamente le varie parti del pesce che hanno potuto toccare percependone le caratteristiche a livello tattile nonché a livello olfattivo. A questa fase di esplorazione e conoscenza, ne è seguita una terza in cui le insegnanti hanno presentato ai bambini un materiale di creta-das di due diversi colori, il rosso e il grigio e proposto loro di costruire dei pesci. Ne è seguita una cospicua creazione di pesci diversi sia per colore che per forma e dimensione. Questo è stato un momento piacevole di relax, di intensa attività di manipolazione e di confronto durante il quale i bambini hanno discusso tra loro riportando le proprie conoscenze ed esperienze: I pesci possono vivere in fondo al mare ma anche nell acquario! ; Mia zia ha dei pesci tropicali e una tartaruga ; Nel mare ci sono anche i cavallucci marini ; Si chiamano ippocampo! ; Nel mare ci sono le meduse e le alghe ; I pesci si nascondono tra gli scogli ; Ci sono anche delle rocce con i buchi. Oltre a questi simpatici scambi comunicativi i bambini hanno anche descritto le loro sensazioni derivanti dalla manipolazione della creta-das: Il das è morbido ; Puzza! ; E freddo ; Dopo la realizzazione dei pesci, per la quarta fase si è pensato di creare un ambiente marino attraverso l utilizzo di materiale di recupero come conchiglie, sassi, carta e sabbia. La quinta fase ha visto ancora protagonisti i bambini che hanno classificato in base a criteri diversi. Infatti, partendo da un input dato dalle insegnanti, che hanno raccontato la storia di alcuni pesci che vivevano nel mare e che poi dovevano scappare perché spaventati da pesci più grandi e da uno squalo, i bambini hanno iniziato a suddividerli nei vari ambienti come, per esempio, le sogliole sotto la sabbia o i pesci rossi sotto le conchiglie e così via attuando una suddivisione e una catalogazione attraverso alcuni parametri precisi quali il colore, la forma, tipologia di pesce, etc..
4 La sesta, ha previsto delle attività a livello motorio che hanno avuto come sfondo sempre quello del mare e dei suoi abitanti. I giochi di movimento sono stati i seguenti: I pesciolini e le alghe: i bambini sono stati suddivisi in pesci ed alghe e dovevano muoversi, a ritmo di musica e in maniera alternata, a seconda se appartenessero all uno o l altro gruppo; Le case dei pesci: i bambini pesci si muovevano liberamente nello spazio e al segnale di stop entravano nei cerchi casa disposti a terra; La danza delle alghe: accompagnati da una musica ritmata, i bambini facevano ballare delle corde come se fossero alghe in fondo al mare seguendo il ritmo e la melodia; I tre gruppi di pesci: sono state formate tre famiglie di pesci di diverso colore ed ognuna è stato abbinata ad uno strumento musicale. Ogni famiglia si muoveva non appena sentiva il suono del proprio strumento musicale. In una settima fase poi l attività ha previsto la progettazione e la realizzazione di una mappa. Nell ottava fase si è svolta un attività di ricerca di informazioni ed immagini su internet e nell ultima fase del progetto il percorso si è concluso con un attività di autovalutazione individuale e successivamente cooperativa. Tutto il lavoro si è concluso attraverso una valutazione di ciò che i bambini avevano acquisito ed appreso. Per fare tale valutazione ci si è avvalsi, in un primo momento, dell uso di fonti quali l enciclopedia subacquea, giornali specifici e di alcune foto. I bambini hanno consultato tali fonti ed hanno verificato, con l aiuto delle maestre, se le loro conoscenze fossero corrette o rispondenti alla realtà. Poi, attraverso domande mirate e di stimolo, i bambini hanno ricostruito oralmente le parti del pesce, l ambiente dove vive o di che cosa si nutre. Tutte queste informazioni sono state poi disegnate e trasferite nel foglio attraverso la creazione di una mappa concettuale. La mappa concettuale: costituisce una parte fondamentale nello sviluppo graduale delle capacità metacognitive,
5 mette in relazione il pensare e il fare ponendo l accento sul processo messo in atto oltre che sull esperienza partendo sempre da esperienze dirette, sensoriali, percettive e motorie, si svolge di solito attraverso un apprendimento cooperativo permette la sintesi e la verbalizzazione dell esperienza. I bambini hanno dimostrato di aver interiorizzato le varie conoscenze creando anche dei collegamenti fra queste. Si è sviluppata in loro la curiosità di apprendere nuove cose: molti hanno portato a scuola dei libri o delle ricerche fatte a casa con il computer insieme ai genitori, altri hanno chiesto notizie relative a diversi pesci e al loro habitat naturale (qualcuno ha chiesto cosa fosse il plancton, altri dove vivessero le tartarughe, etc..). La partecipazione e l interesse degli alunni è stata molto alta, non hanno mai dimostrato di annoiarsi né si sono mai rifiutati di svolgere qualche attività. Il progetto costruito interamente sulla manipolazione, l esperienza diretta, la discussione, il gioco è stato una fonte continua per un apprendimento costruttivo e duraturo sia per i bambini che per noi insegnanti, alimentate a rinnovare e a perfezionare la nostra capacità di trasmissione. Tra i buoni propositi per il futuro, vorremmo esprimere il desiderio di poter ampliare il progetto con delle uscite al porto per vedere i pescherecci oppure visitare una pescheria o portare i bambini al mare. Castelfidardo 29/5/2014 Insegnanti Coppari Barbara Donnarumma Flora Marsili Emanuela Teodoro Monica Zappanico Tiziana
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