La riforma degli agen. dei mediatori e i rappor. con la rete
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1 L a3vità dei Confidi in un economia che cambia: obblighi di vigilanza, nuove aree di business, soluzioni organizza.ve e commerciali. Alla luce della pubblicazione del documento di consultazione rela.vo all'abuazione del D.Lgs 141/2010 pubblicato il 12/01/2012 La riforma degli agen. dei mediatori e i rappor. con la rete Bruno Panieri Firenze 23 febbraio 2012 Università degli Studi Facoltà di Economia
2 IL SISTEMA DI GARANZIA ARTIGIANO: PRINCIPALI VALORI N. Confidi soci 166 N. Confidi " N. imprese associate N. imprese ar.giane associate Patrimonio nebo (mln. ) 895 Affidamen. garan.. in essere (mln. ) Affidamen. garan.. concessi nell anno (mln. ) Garanzie in essere (mln. ) 5.979
3 SOGGETTI CHE PREDISPONGONO LE DOMANDE
4 SOGGETTI CHE PREDISPONGONO LE DOMANDE MODELLO MULTICANALE DEI CONFIDI Rete direba e associa.va Ufficio centrale Confidi Sedi periferiche Confidi Sedi periferiche Associazioni Società servizi Canale bancario Banche Altri sogge3 ConsulenE privae Collaboratori esterni Altro
5 OBIETTIVI DELLA RIFORMA DI AGENTI E MEDIATORI Tutela delle fasce più deboli della clientela dal rischio di scelte finanziarie ü non del tuho consapevoli ü non completamente commisurate alla propria propensione al rischio ahraverso una maggiore professionalizzazione dei soggei operane sui mercae finanziari
6 GLI AGENTI: ALCUNI ELEMENTI QUALIFICANTI ü Promuove e conclude contrai su mandato direho degli intermediari finanziari ü Su mandato di un solo intermediario Possibilità di assumere due ulteriori mandae, al fine di offrire l intera gamma di prodoi o servizi ü Persone fisiche e giuridiche ü RequisiE di onorabilità e professionalità Apposito esame (prova valutaeva per dipendene e collaboratori) ü RequisiE per la permanenza nell elenco
7 I MEDIATORI: ALCUNI ELEMENTI QUALIFICANTI ü MeHe in relazione banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela ü Non è legato ad alcuna delle pare da rappore che ne possano compromehere l indipendenza ü Solo persone giuridiche ü RequisiE di onorabilità e professionalità Apposito esame (prova valutaeva per dipendene e collaboratori) ü IncompaEbilità tra agene e mediatori
8 LA DEROGA A FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ü Possibilità di sepulare convenzioni con intermediari finanziari al fine di favorire l accesso al credito delle imprese associate ü Ciò non configura esercizio professionale dell aività di agente o mediatore ü Possibilità di avvalersi di dipendene e collaboratori di agene e mediatori per la raccolta di richieste di finanziamento
9 REQUISITI DI PROFESSIONALITÀ E DISCIPLINA TRANSITORIA ü Riconoscimento ai fini dei requisie di professionalità: AIvità nel sehore crediezio, finanziario, mobiliare AIvità presso Associazioni di categoria o loro società di servizi in ambito crediezio, finanziario, mobiliare ü 6 mesi dalla cosetuzione dell Organismo per passare dal precedente elenco all ahuale ü Possibilità per le società di servizio delle Associazioni di categoria di adeguarsi entro il 31 dicembre 2012
10 MODIFICA ALLA RIFORMA DEL T.U.B. ü CosEtuzione dell Organismo degli agene e mediatori entro il 31 dicembre 2011 ü Possibilità per agene e mediatori di iscriversi ai precedene elenchi fino al 30 giugno 2011 (anziché fino al 18 novembre 2010) ü Possibilità per le società di servizio delle Associazioni di categoria di adeguarsi entro il 31 dicembre 2012
11 NUOVA IPOTESI DI MODIFICA ü I collaboratori delle società di mediazione e di agenzia finanziaria devono obbligatoriamente essere persone fisiche ü Nell'organo di controllo dell'organismo di vigilanza per i confidi e dell'organismo di vigilanza su mediatori e agene siederà un rappresentante nominato dal MEF ü Tra le aività che non cosetuiscono agenzia e mediazione crediezia vengono inserite anche pubblicità/promozione di finanziamene o servizi di pagamento ü Vengono indicate una serie di aività compaebili con l aività di agenzia e mediazione crediezia (agenzia di assicurazione, promotore finanziario, mediazione di assicurazione, di riassicurazione, di consulenza finanziaria )
12 I RAPPORTI TRA CONFIDI E RETE DISTRIBUTIVA ü Opportunità di verificare l adeguatezza della rete distribueva del Confidi in funzione delle novità introdohe dalla riforma ü Restrizioni sulle fasi del processo commerciale e istruhorio che possono essere svolte dalla rete distribueva ü Responsabilità solidale del Confidi per i danni causae dall agente ü Obbligo di indipendenza del mediatore rispeho al Confidi ü Possibilità di svolgere solo procacciamento d affari per i soggei diversi da agene e mediatori
13 I VANTAGGI DELLA DEROGA A FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ü Riconoscimento delle specificità dell azione dei Confidi e delle Associazioni di categoria ü Valorizzazione del rapporto fiduciario tra il Confidi e l Associazione e l impresa socia ü Tutela della natura non strehamente di mercato del rapporto tra il Confidi e l Associazione e l impresa socia ü Maggiore semplicità nel conenuare a svolgere alcune aività storicamente proprie delle Associazioni
14 GLI EFFETTI DELLA NUOVA RIFORMA SUL MODELLO DISTRIBUTIVO DEI CONFIDI Alla luce della riforma del TUB, i modelli distribuevi dei Confidi possono essere classificae in quahro principali Epologie (oltre alle filiali del Confidi e alle banche).
15 1. AGENTE / SOCIETÀ DI AGENTI Ø L agente in aività finanziaria (che sia persona fisica o giuridica) ha un rapporto di esclusività con il Confidi. Ø Il Confidi esercita un controllo sia formale che sostanziale sull agente. Ø Da ciò ne deriva che il Confidi è responsabile in solido per l operato dell agente.
16 2. SOCIETÀ DI MEDIATORI CREDITIZI Ø La società di mediatori possiede una maggiore indipendenza dall intermediario per cui opera (vi è un vincolo di indipendenza tra intermediario e mediatore). Ø Dunque il Confidi, da un lato, ha minori possibilità di influenzare e di controllare il mediatore, dall altro, non è responsabile solidalmente per le aività svolte dalla società di mediazione. Ø Sussiste l obbligo di cosetuzione in forma giuridica con un capitale minimo.
17 3. ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA Ø Le Associazioni di categoria possono svolgere il processo commerciale relaevo alla concessione della garanzia e la raccolta della documentazione, sulla base della deroga prevista dall arecolo 12. Ø Le aività relaeve agli adempimene previse dalla normaeva sulla trasparenza e sull anericiclaggio possono essere svolte dall Associazione solo se i dipendene possiedono i requisie previse, dall art novies.
18 4. PROCACCIATORI D AFFARI Ø I soggei, quali ad esempio i liberi professionise o le società di servizio delle Associazioni, che non si adegueranno a quanto previsto dalla nuova normaeva su agene e mediatori, potranno operare con un contraho di procacciamento d affari oppure svolgendo in modo occasionale e saltuario l aività d intercehazione del bisogno di garanzia da parte dell impresa, segnalandola al Confidi.
19 Grazie per l attenzione! Bruno Panieri
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