F.I.F. Corso di Personal Trainer Verona Aprile - Giugno Tesina finale Caso Studio TOMMASO BELLORIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "F.I.F. Corso di Personal Trainer Verona Aprile - Giugno 2007. Tesina finale Caso Studio TOMMASO BELLORIO"

Transcript

1 F.I.F. Corso di Personal Trainer Verona Aprile - Giugno 2007 Tesina finale Caso Studio TOMMASO BELLORIO

2 2 INDICE Complessità del problema Sindrome da conflitto sottoacromiale...12 Anamnesi Mobilità Segni specifici Forza Imaging Radiografia Ultrasonografia Artografia Risonanza magnetica Quadro del cliente Cenni storici Mobilitazioni passive

3 3 INTRODUZIONE Nella mia attività ho la possibilità di lavorare in sinergia con un osteopata. Dopo aver ricevuto indicazioni generali su come far lavorare il paziente, mi trovo spesso a dover approfondire varie tematiche, tra le quali la riabilitazione. Questa tesina può essere un esempio del mio modo di lavorare. Sono partito dalla riabilitazione della spalla, passando da un intonizzazione generale. Poi ho inserito esercizi specifici cercando di ottimizzare il tutto e portando il mio cliente al raggiungimento del suo obiettivo. Appositamente non ho voluto sviluppare la progressione didattica dello sport specifico. Mi sono solamente limitato a inserire l uso della racchetta da tennis solo quando il mio cliente ha raggiunto un discreto stato di forma, sia per quanto riguarda il tono muscolare sia per quanto riguarda la base aerobica.

4 4 SINDROME DA CONFLITTO In questi ultimi anni, grazie all artroscopia e alle nuove tecniche di risonanza magnetica, sono stati compiuti importanti progressi nella diagnostica delle patologie della spalla, ma nulla può sostituire un attenta e dettagliata indagine anamnestica nella valutazione integrale del paziente, dell origine della sintomatologia e dell importanza della lesione, al fine di impostare un corretto iter diagnostico terapeutico. Le manifestazioni del dolore articolare sono limitate a pochi e generici sintomi, che devono essere attentamente valutati dallo specialista mediante un approcio metodico e clinico. Nella maggioranza dei casi il paziente si lamenta di un dolore alla spalla, descritto nei modi più disparati, ma riconducibile a ben definiti schemi. A volte al dolore spontaneo o provocato, localizzato o irradiato si uniscono una perdita di forza e una limitazione del movimento, che vengono ad aggravare la funzione dell arto colpito. La perdita di forza si evidenzia soprattutto nelle attività in elevazione, quando sono richiesti una normale stabilizzazione dell articolazione gleno-omerale. Spesso è il dolore a causare ipovalidità funzionale. La perdita di articolarità viene riferita come impossibilità ad effettuare un movimento. Già da come la persona si muove, saluta o si spoglia è possibile trarre indicazioni sul tipo di problema presentato. I sintomi dolorosi possono essere presenti nelle comuni attività quotidiane o solo in alcuni movimenti della spalla, possono essere costanti o impedire un movimento specifico, possono aggravarsi nel mantenere posture e nell eseguire movimenti ripetitivi, possono essere alleviati dal riposo o dall assunzione di farmaci anti infiammatori. Il cliente parla più comunemente di dolore improvviso durante un azione particolare o un movimento di abduzione, extrarotazione ed una perdita improvvisa di forza con il braccio in alto. Il riferimento a rumori, scatti e crepitii è frequente, ma non sempre deve essere valutato come causa di patologia; la loro presenza, associata a dolore, merita comunque un ulteriore approfondimento. Anamnesi La raccolta della storia clinica è estremamente importante per capire il motivo del dolore alla spalla. Molteplici sono le ragioni di una spalla dolorosa e funzionalmente

5 5 limitata; molte hanno origine dalla spalla stessa, alcune da malattie d ordine generale, altre da alterazioni delle strutture anatomiche vicine, altre ancora da altri disturbi. L anamnesi deve essere guidata dallo specialista che raccoglie tutti quei dati che consentono un inquadramento il più possibile preciso del paziente e del problema in esame; è utile indagare la presenza di altri dolori. Occorre infine valutare a quali terapie recenti il paziente si sia sottoposto. La sindrome da impingement La sindrome da impingement si manifesta tra i 25 e i 40 anni. L anamnesi delle attività lavorative, degli sport e degli hobbies praticati dal paziente riveste particolare interesse nella valutazione delle cause scatenanti un dolore alla spalla. Le attività sportive possono far peggiorare un problema preesistente alla spalla, ma in molti casi ne sono la causa determinante; basti pensare alle percentuali di patologie associate agli sport di lancio, come il tennis, il golf, il baseball, etc. E sempre importante un attenta analisi del gesto atletico perché la sua correzione può determinare in alcuni casi la completa guarigione della sintomatologia accusata dal paziente. Il dolore è il sintomo prevalente e spesso l unico presente nella maggior parte delle patologie della spalla. Le patologie dell articolazione acromion claveare si manifestano con un dolore ben localizzato, facilmente individuato dallo stesso paziente che lo indica con un dito. E questa l unica problematica della spalla a dare un irradiazione verso il trapezio e il collo. Il dolore che compare in abduzione o in elevazione, tra i 70 e i 120, suggerisce un problema alla cuffia dei rotatori; quello che compare al di sopra dei 150 suggerisce un artropatia dell articolazione acromion claveare. Test speciali I test speciali si dividono, sulla base delle strutture che essi esaminano e del loro significato specifico. Test di conflitto

6 6 Vengono effettuati tutti in rotazione interna e sono da considerare positivi alla comparsa del dolore durante la loro esecuzione. Quando sono positivi mettono in evidenza una situazione di conflitto. - Test di Hawkins: viene effettuata una rotazione interna passiva del braccio, con spalla flessa a 90. Fig. 1 Test di Hawkins - Test di Yocum: il soggetto con la mano sulla spalla controlaterale e il braccio in adduzione orizzontale a 90, spinge in alto il gomito contro resistenza.

7 7 Fig. 2 Test di Yocum Test per la cuffia dei rotatori Alcuni di questi test sono effettuati contro resistenza e valutano contemporaneamente la forza e l integrità della cuffia. Altri sono test di tenuta: - Test di Jobe: esamina il sovraspinoso. L operatore esegue una spinta verso il basso sulle braccia abdotte a 90, flesse anteriormente di 30 e mantenute in rotazione interna. Il test è positivo quando si evidenzia il dolore di una spalla rispetto alla controlaterale.

8 8 Fig. 3 Test di Jobe - Abduzione contro resistenza: esplora anch esso il sovraspinoso e come il test di Jobe è positivo alla comparsa di ipostenia. Il soggetto spinge il braccio in abduzione a 90 contro la resistenza dell esaminatore. Fig. 4 Abduzione contro resistenza

9 9 - Test di rotazione esterna contro resistenza in abduzione: studia la forza del sottospinoso. Lo si esegue invitando il soggetto ad effettuare una rotazione esterna a braccia addotte contro resistenza offerta dall operatore. Il test è positivo alla comparsa di ipostenia. Fig. 5 Test di rotazione esterna contro resistenza in abduzione - Test di patte: con il braccio in abduzione a 90 il paziente viene invitato a compiere una rotazione esterna contro resistenza. Vale per esso quanto si è detto per il test precedente. Fig. 6 - Test di patte - Test del lift-off : esamina il sottoscapolare e richiede che il paziente possa portare il braccio in rotazione interna dorsale all altezza della vita. Da questa

10 10 posizione il paziente deve effettuare una spinta attiva all indietro contro resistenza offerta dalla mano dell esaminatore. Può essere eseguito anche come test di tenuta. L operatore posiziona passivamente il braccio lontano dalla schiena ed invita il paziente a mantenere la mano nella posizione raggiunta. Il test è positivo in caso di incapacità della tenuta. Fig. 7 - Test del lift-off - Test di Napoleone: rappresenta una alternativa al test del lift-off nei casi in cui il paziente non riesca a raggiungere la posizione di rotazione interna dorsale. Si valutano l entità e la qualità della spinta.

11 11 Fig. 8 - Test di Napoleone Patologia della cuffia dei rotatori Tale termine comprende diverse sintomatologie. La cuffia dei rotatori della spalla è una struttura muscolo-tendinea composta dai muscoli sottoscapolare, sovraspinoso e piccolo rotondo, le cui componenti tendinee convergono e si fondono a formare un rivestimento che copre che avvolge e copre la capsula articolare e quindi la testa omerale. Queste strutture scorrono, nei vari movimenti della spalla, all interno di uno spazio compreso fra la testa dell omero inferiormente e l acromion. Tale spazio rappresenta un punto critico. Numerose condizioni possono svilupparsi a tale livello e indurre ripetuti microtraumi sulle strutture tendinee. In molti casi possono essere svelate attraverso una semplice radiografia alla spalla. Possiamo sospettare un coinvolgimento dei tendini della cuffia dei rotatori anche dall indiretta osservazione della risalita subacromiale. della testa Dunque la omerale, conseguente valutazione di tali restringimento condizioni con dello la spazio radiografia convenzionale rappresenta soltanto un primo approccio al problema, che può essere indagato anche con l ecografia e la risonanza magnetica.

12 12 LE SINDROMI DA ATTRITO SOTTOACROMIALE Complessità del problema La spalla è l articolazione con maggiore mobilità nel corpo umano, ed è costituita da un insieme di sette articolazioni che si muovono in sincronia. Ventisei muscoli ne controllano il movimento. La complessa correlazione esistente tra ossa, legamenti, muscoli e tendini, non è ancora stata compresa fino in fondo. Non deve quindi stupire che la patologia della cuffia dei rotatori sia tuttora un argomento controverso. Negli ultimi due decenni, l aumento delle informazioni inerenti all anatomia, alla biomeccanica e alla storia naturale delle lesioni a carico della cuffia dei rotatori ci ha permesso di capire che puà dipendere da molti fattori. Sindrome da conflitto sottoacromiale Nonostante la sindrome da conflitto sottoacromiale sia stata da molto tempo riconosciuta come causa del dolore alla spalla, è grazie agli studi di Neer del 1972 che si sono comprese meglio tante cose dell articolazione della spalla. La causa della sindrome da conflitto è il restringimento dello spazio al di sotto dell acromion. Anamnesi Vanno accuratamente registrati l età, l arto dominante e il livello di attività. Va ricordato che una sindrome da attrito subacromiale è raramente riscontrata al di sotto della quarta decade. Attività lavorative o sportive che comportino l uso ripetuto delle braccia al di sopra del livello delle spalle sono un fattore favorente la comparsa di una sindrome d attrito sottoacromiale. E molto importante, inoltre, registrare la durata dei sintomi, la sede del dolore e gli eventuali traumi o microtraumi subiti. Il dolore da inpigement è più comunemente riferito al terzo superiore e anteriore del braccio, e spesso l elevazione del braccio ne determina la comparsa. Mobilità

13 13 La mobilità è di norma conservata, pur potendo evocare dolore agli ultimi gradi, in particolare in flessione. Segni specifici Il classico segno di Neer o segno di impingement è frequentemente positivo. L esaminatore, è posto dietro al paziente, con una mano stabilizza la scapola, mentre con l altra eleva l omero con il braccio in rotazione interna. Di solito si genera dolore verso i 70 di flessione. Altro segno specifico è chiamato di Hawkins o di impigement 2: Il braccio viene elevato a livello della spalla, quindi l esaminatore che si trova di fronte al paziente imprime un movimento di rotazione interna mentre adduce il braccio. La comparsa di dolore rende il segno positivo. Viene inoltre definita segno di impingement 3 l abduzione del braccio che l esaminatore determina mentre con l altra mano, trovandosi posteriormente al paziente, stabilizza la scapola. Fig. 9 Segno di Neer Fig. 10 Impingement Forza E importante sottolineare che il paziente affetto da conflitto sottoacromiale presenterà una forza normale quando vengono testati i muscoli della cuffia dei rotatori della spalla. Imaging

14 14 Il miglioramento delle tecnologie e delle conoscenze ha permesso di arrivare ad una corretta diagnosi di sindrome da conflitto sottoacromiale. Radiografia Le radiografie convenzionali con radiogrammi presi in proiezione frontale in rotazione interna, esterna e neutra. E importante inoltre calcolare l intervallo acromion omerale in proiezione antero-posteriore a paziente seduto. Il valore normale di questo intervallo è di mm. Ultrasonografia La tecnica è in grado di identificare anormalità delle strutture tendinee della cuffia dei rotatori. E una metodica economica, non invasiva. Artografia L artografia con doppio contrasto, 2-2 ml di materiale radio-opaco più 10 ml di aria, è in grado nel 95% dei casi di dimostrare una rottura a tutto spessore della cuffia rotatoria. Risonanza magnetica E il metodo di indagine che fornisce il maggior numero di dettagli e di informazioni nella patologia della cuffia dei rotatori. In particolare per quanto riguarda l attrito sottoacromiale, è molto utile nell identificare le lesioni parziali della cuffia dei rotatori, spesso non riconoscibili con altri esami strumentali. Inoltre, è il sistema di indagine più preciso per identificare l attrito al di sotto dell articolazione acromion-claveare. E fondamentale quindi istituire un protocollo riabilitativo che si prefigga il compito di recuperare un bilanciamento dei diversi muscoli del cingolo scapolare e che rinforzi i muscoli extrarotatori e i muscoli stabilizzatori della scapola.

15 15 SCHEMA DI PROCEDURA Colloquio iniziale Quadro del cliente 1. Medico 2. Donna anni 4. Normalmente stressata 5. Presenta un dolore alla cuffia dei rotatori Obiettivi 1. Tornare in forma (perdere 4-5 Kg) 2. Tornare a giocare a tennis 3. Partecipare, tra un anno, al TORNEO DEL PESCE Il caso di Paola Paola si è messa in contatto con me attraverso amici comuni e mi ha dato appuntamento al Tennis Club, in una giornata di sole, dove intende tornare a giocare al più presto perché per lei è gratificante e rilassante. Dal colloquio iniziale ho capito che è una donna sana, con una gran voglia di vivere, attiva, ma si sente un po giù a causa di dolori alla spalla destra che non le permettono di essere efficiente al 100% come invece è abituata. Mi parla un po di se stessa, della sua attività di medico, dei reparti difficili dove lavora, delle sua situazione familiare di separazione dal coniuge dopo la quale è ingrassata di quattro chili che non riesce a smaltire. Vuole rimettersi in forma velocemente e risolvere quel problema che è quello che le impedisce di esercitare la sua attività sportiva preferita. Già da queste brevi indicazioni mi faccio una prima idea di come agire. Il colloquio si svolge alla fine di marzo e ho circa un anno di tempo per intervenire con un certo programma di lavoro per restituirle la sua completa autonomia. Le consiglio a prescindere una visita dall ortopedico. Dopo la visita il medico le prescrive una risonanza magnetica (RMN) alla spalla. Da questi esami viene diagnosticato un conflitto sotto acromiale, cioè un alterazione cinematica dell omero dove la testa dell osso risale dal basso verso l alto ed entra in contatto con la volta acromiale.

16 16 RIEDUCAZIONE E ALLENAMENTO Cenni storici La conoscenza sulla riabilitazione della spalla ebbe inizio nel 1993, anno in cui nacque la collaborazione con un gruppo di ortopedici specializzati nella chirurgia della spalla. Il continuo scambio di informazioni, di dettagli sul tipo di intervento, delle sensazioni sull evoluzione dei risultati e, non ultimo, il fatto di seguire direttamente gli interventi, hanno permesso di sviluppare progressivamente i protocolli e le tecniche riabilitative. La Spalla, per la sua complessità anatomica, per la sua capacità di mobilità, necessita una buona stabilità muscolare. Il recupero funzionale, a sua volta, deve tener conto di diversi aspetti: della lesione, dei tempi biologici, delle caratteristiche individuali del paziente, del recupero, inteso come diminuzione del dolore, della forza, e ripristino, ove possibile completo, della coordinazione dei movimenti nella vita di relazione e negli sport. Si prenderanno ora in esame tre argomenti generali che prendono in esame le mobilitazioni passive con le tecniche di presa specifiche, il rinforzo muscolare e i relativi esercizi consigliati, gli aspetti generali del lavoro in acqua e i vantaggi che essa offre.

17 17 Fig. 11 Foca di Jobe Mobilitazioni passive Il recupero della mobilità fisiologica rappresenta una priorità. Si deve avere bene in mente che qualsiasi spalla problematica può instaurare una rigidità che è sinonimo di dolore. Per questo motivo bisogna attuare anticipatamente tutti quegli accorgimenti (esercizi passivi per il mantenimento della mobilità) che evitino la riduzione del fisiologico range di movimento. Troppo spesso si osserva e si cura esclusivamente il sintomo; chi non anticipa e non prevede l eventuale insorgere della rigidità sarà costretto successivamente a curare sia il sintomo sia la rigidità. Rinforzo muscolare (principi di base) Un diminuito tono muscolare del deltoide per immobilità prolungata corrisponde a un aumento dello spazio subacromiale che coincide con un abbassamento della testa omerale. Al contrario, una diminuzione della funzionalità della cuffia dei rotatori spesso si associa a una riduzione dello spazio subacromiale con conseguente risalita della testa omerale. La fisiologia dimostra che la scomposizione delle forze del deltoide presenta un vettore che favorisce la risalita della testa omerale. In presenza di un buon tono muscolare della cuffia dei rotatori, questa componente verticale viene contrastata dalla stabilità della testa omerale che in questo modo non è sottoposta a spostamenti verticali. Quanto detto conferma che gli equilibri che influenzano l articolazione glenoomerale sono molto delicati. In questo specifico caso bisogna prestare attenzione al corretto equilibrio tra deltoide-cuffia dei rotatori. In qualsiasi persona il rinforzo di questi gruppi muscolari deve avvenire nel rispetto di un equilibrata progressione, in caso contrario, un maggior tono del deltoide, rispetto ai muscoli rotatori, può favorire una sindrome da conflitto. Per quei pazienti che già presentano un alterato equilibrio dei gruppi muscolari in questione, il rinforzo dei muscoli rotatori deve sempre precedere quello del deltoide. Il primo obiettivo deve mirare a stabilizzare la testa omerale. Abbiamo notato che durante l esecuzione degli esercizi per il rafforzamento dei muscoli rotatori, l abbassamento dell omero crea un aumento dello spazio subacromiale con conseguente minor attrito. Quando un paziente fa precedere gli esercizi di rinforzo degli abbassatori a quelli dei rotatori, avverte una diminuzione o addirittura una scomparsa del dolore articolare. Questa considerazione

18 18 spinge a valorizzare la funzione dei muscoli gran pettorale e gran dorsale, inseriti nel terzo gruppo dello schema di Jobe, nella loro azione di abbassatori dell omero. Fig. 12 La piovra Per questi motivi gli esercizi di rinforzo muscolare devono avere la seguente progressione: 1. Abbassatori o depressori dell omero. Il loro rinforzo è sempre utile. 2. Muscoli protettori gleno-omerali. Tra questi muscoli il gruppo degli extrarotatori è sicuramente il più importante ed è quello che dovrà ricevere maggiori attenzioni. 3. Muscoli pivot scapolo-omerali. Il rinforzo di questo gruppo di muscoli favorisce un buon rapporto tra scapola e torace. Il corretto basculamento della scapola è fondamentale per prevenire il conflitto. In linea di massima, la scapola non si muove per i primi 20 di abduzione. Da questo punto in poi per ogni 3 di abduzione 2 sono a carico dell articolazione gleno-omerale e 1 è relativo all articolazione scapolo-toracica. Se lo spostamento della scapola non si verifica, l impatto tra omero e acromion viene anticipato.

19 19 4. Posizionatori dell omero. Inizialmente è importante rinforzare sia il deltoide posteriore sia il deltoide anteriore.l aumento del tono del deltoide anteriore è utile poiché favorisce un maggior grado di elevazione anteriore. Successivamente, quando la spalla sarà ben equilibrata, si potrà lavorare sui fasci medi. Questa suddivisione rappresenta una progressione logica del rinforzo dei muscoli motori della spalla, che ci permette di ridurre al minimo eventuali rischi provocati da un rinforzo non corretto. Dalla teoria alla pratica Passiamo ora ad esaminare quali siano gli esercizi a secco nel rispetto della gradualità, considerando che quest ultima è rappresentata dall utilizzo di ambienti e resistenze diverse. Il controllo dell incremento della forza verrà effettuato attraverso test isometrici eseguiti a scadenza ben stabilita. In acqua si possono eseguire movimenti attivi assistiti. In acqua la resistenza viene ad essere distribuita per tutta la lunghezza della leva e il paziente può in qualsiasi momento arrestare il movimento senza dover incorrere in una fase eccentrica con ulteriore dolore. Queste ed altre sono le condizioni ideali per il recupero. La resistenza degli elastici invece è proporzionale al loro grado di allungamento, di conseguenza l inizio del movimento non risulta essere così brusco come nell attività isotonica. La semplicità e la duttilità degli elastici permettono inoltre l esecuzione di un maggior numero di esercizi per più muscoli, da poter eseguire anche a casa o in ferie, per una migliore continuità dell allenamento. L esercizio isotonico rappresenta l attività più indicata per un muscolo già preparato, per le persone sportive che vogliano raggiungere il massimo recupero possibile.

20 20 ESECUZIONE ESERCIZI: NORME Il dolore Durante l esecuzione degli esercizi attivi contro resistenza è buona norma agire in assenza di dolore. Per fare ciò, è bene attuare alcuni accorgimenti pratici. Ci è utile, come esempio, l esercizio per il rinforzo degli extra rotatori con braccio addotto. - In primo luogo, è buona norma mantenere una corretta postura, con busto eretto, poiché la posizione di accentuazione della cifosi provoca un intrarotazione ed anteposizione dell omero con possibilità di un maggior attrito dei capi articolari. - Se è possibile, occorre porre l omero molto vicino alla sua posizione fisiologica (leggermente anteposto e abdotto) che coincide con il piano scapolare. - Poiché il dolore può presentarsi in un preciso angolo di movimento, possiamo ridurre la sua ampiezza. Se la resistenza è eccessiva, bisogna provvedere a diminuirla. Se il dolore si attenua, ma non accenna a scomparire, è opportuno trasformare l esercizio isotonico in uno isometrico eseguito in un angolo non doloroso. Se nonostante tutti questi accorgimenti vi è ancora la presenza di dolore, bisogna sospendere l esercizio, poiché il paziente non possiede i requisiti essenziali per poterlo eseguire.

21 21 ESERCIZI DI RINFORZO Come è stato detto in precedenza, il rinforzo muscolare deve seguire una logica progressione. Lo schema di Jobe, con l associazione dei muscoli abbassatori dell omero (gran pettorale e gran dorsale), rappresenta, a mio avviso, la metodica più appropriata. Rispettando la classificazione proposta da Jobe, descriviamo ora alcuni esercizi specifici per i seguenti muscoli: - Protettori gleno-omerali; - Muscoli pivot della scapola; - Muscoli elevatori della scapola. Protettori gleno-omerali Sovraspinato Origine: fossa sopraspinata della scapola; Inserzione: grande tuberosità dell omero; Azione: abduzione dell omero. E consigliabile eseguire questo esercizio soltanto quando si è raggiunto un buon equilibrio generale della spalla, quindi è opportuno mantenersi sotto i rispetto all orizzontale. Il movimento migliore per isolare tale muscolo consiste nell abdurre il braccio a 30, intra ruotarlo e anteporlo di 30. La maggior azione di tale muscolo si esercita a 90 di elevazione, poiché tale posizione di elevazioneintrarotazione, rappresenta una condizione favorevole al conflitto subacromiale. Inizialmente il movimento può essere eseguito a carico naturale per passare poi a resistenze elastiche e manubri. In alcuni pazienti si può notare un eccessiva contrazione associata dei fasci superiori omolaterali del trapezio. Per favorire un maggior rilassamento di tale muscolo si può richiedere una flessione laterale ed una flessione del capo con rotazione di questo dal lato opposto rispetto al braccio che esegue il movimento.

22 22 Fig. 13 Muscolo sovraspinato: muscolo Fig. 14 Muscolo sovraspinato: azione Sottospinato

23 23 Origine: fossa sotto spinata della scapola; Inserzione: grande tuberosità dell omero; Azione: extrarotazione dell omero. Il movimento è quello di extra rotazione del braccio con gomito flesso a 90 e abdotto di 30. E consigliabile porre uno spessore tra braccio e fianco per tre motivi: 1) lo spessore favorisce un miglior posizionamento del braccio che risulta essere leggermente anteposto e abdotto; 2) durante l extra rotazione controresistenza il paziente può tendere ad abdurre attivamente il braccio staccando così il gomito dal fianco (questo movimento favorisce un reclutamento inopportuno del deltoide) se ciò accadesse lo spessore scivolerebbe; per questo motivo il paziente è stimolato a mantenere il braccio addotto; 3) la continua adduzione del braccio resa possibile dalla contrazione del gran dorsale e del gran pettorale, favorisce un inibizione del deltoide che non esercita più la sua azione di risalita della testa omerale. Contemporaneamente gran pettorale e gran dorsale esercitano un azione di depressione dell omero. Il tutto permette l attenuazione di eventuali conflitti subacromiali. L esercizio può essere svolto in stazione eretta o in decubito laterale, sul fianco opposto al braccio in questione. Fig. 15 Muscolo sottospinato: muscolo

24 24 Fig. 16 Muscolo sottospinato: azione Piccolo rotondo Origine: margine laterale della scapola; Inserzione: grande tuberosità dell omero; Azione: extrarotazione dell omero. E un muscolo extra rotatore che esercita la sua azione principalmente da una posizione di abduzione del braccio sul piano frontale. Ci si deve posizionare in decubito supino o prono con il braccio comodamente riposto sulla superficie di appoggio. L esercizio può essere eseguito anche in posizione eretta come nel gesto del caricamento che precede un lancio; Anche in questa posizione il nostro consiglio è quello di fornire al gomito un punto d appoggio sul quale poter premere per consentire un rilassamento del deltoide.

25 25 Fig. 17 Piccolo rotondo: muscolo Fig. 18 Piccolo rotondo: azione Sottoscapolare e grande rotondo Sottoscapolare. Origine: fossa sottoscapolare della scapola; Inserzione: piccola tuberosità dell omero; Azione: intrarotazione dell omero. Grande rotondo. Origine: angolo inferiore della scapola; Inserzione: labbro mediale del solco bicipitale dell omero; Azione: estensione, adduzione, intrarotazione dell omero.

26 26 I principali intrarotatori sono i muscoli sotto scapolare e grande rotondo. Tali muscoli esercitano anche la funzione di adduzione. Con l esercizio di intrarotazione con braccio addotto e gomito flesso a 90, il gruppo dei muscoli intrarotatori viene stimolato; in questa posizione però la maggior azione avviene dal gran pettorale. Se vogliamo isolare maggiormente i muscoli sotto scapolare e grande rotondo, dobbiamo posizionarci in maggiore intra rotazione, in modo che il m. gran pettorale si trovi in pre-accorciamento e non possa esprimere pienamente la sua forza. Il test di napoleone può essere trasformato in esercizio. Possiamo anche porre il braccio dietro la schiena e premere contro una parete. Fig. 19 Muscolo sottoscapolare e grande rotondo Fig. 20 Muscolo sottoscapolare e grande rotondo: azione

27 27 Fig. 21 Muscolo sottosca. e grande rotondo: azione Pivot della scapola I muscoli pivot della scapola sono il trapezio ed il gran dentato. Trapezio. Origine: osso occipitale, legamento nucale, processi spinosi da T1 a T12; Inserzione: clavicola e scapola; Azione: a seconda della porzione che si contrae può: 1-elevare e abbassare o ruotare la scapola; 2-elevare la clavicola; 3-estendere il collo. Gran dentato. Origine: margine antero-superiore delle coste da 1 a 8; Inserzione: superficie anteriore del margine vertebrale della scapola; Azione: porta in avanti la spalla e ruota la scapola. Elevatori della scapola e fasci superiori del trapezio Elevatori della scapola. Origine: vertebre cervicali da C1 a C4; Inserzione: angolo superiore della scapola; Azione: eleva la scapola. Fasci superiori del trapezio. Origine: osso occipitale, legamento nucale, processi spinosi da T1 a T12; Inserzione: clavicola e scapola; Azione: a seconda della porzione che si contrae può: 1-elevare e abbassare o ruotare la scapola; 2-elevare la clavicola; 3-estendere il collo. Con il braccio teso lungo il fianco possiamo impugnare un elastico fissato sotto il piede e compiere dei movimenti di elevazione della spalla. L elastico può anche essere direttamente appoggiato sulla spalla. Su questa possiamo porre anche resistenze diverse (es. un sacchetto di sabbia) compiendo sempre il medesimo movimento. E bene tuttavia non eccedere negli esercizi per questo muscolo, poiché normalmente si presentano tensioni ai muscoli cervicali.

28 28 Fig. 22 Elevatore della scapola e fasci superiori del trapezio: muscolo Fig. 23 Elevatore della scapola e fasci superiori del trapezio: azione Romboidei Piccolo romboide. Origine: processi spinosi da C7 a T1; Inserzione: margine vertebrale della scapola;

29 29 Azione: adduce e ruota verso il basso la scapola. Grande romboide. Origine: processi spinosi da T1 a T6; Inserzione: margine vertebrale della scapola; Azione: adduce e ruota verso il basso la scapola. Si richiede di addurre la scapola, avvicinandola maggiormente alla colonna. Tale esercizio può essere eseguito sia in stazione eretta che in decubito supino o prono. La posizione in decubito supino, attraverso il contatto diretto tra il piano d appoggio e la zona dorsale, può favorire un miglior aspetto propriocettivo che ne facilita il movimento. Questa posizione è più utile a persone che mostrano maggiori difficoltà nell esecuzione dell esercizio- Fig. 24 Muscoli romboidei: immagine Fig. 25 Muscoli romboidei: azione Piccolo pettorale

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE Esercizio nr. 1) Piegate il busto in avanti in modo che sia parallelo al pavimento ed appoggiatevi con il braccio sano ad uno sgabello o ad un tavolino.

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini

L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini La spalla del nuotatore è una patologia infiammatoria dell articolazione scapolo omerale che

Dettagli

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate APPENDICE ESERCIZI POST-OPERATORI CONSIGLIATI 1 Scendere dal letto Da supino a letto sollevare il tronco sostenendosi sui gomiti, portare il dorso del piede sano sotto la caviglia dell arto operato, per

Dettagli

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro Introduzione Che si lavori seduti o in piedi, la mancanza di movimento legata a una postura statica prolungata può a lungo andare

Dettagli

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi.

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi. Gravidanza: maneggiare con cura Molte amiche e colleghe abituate a fare attività fisica e con un idea piuttosto abituale della loro forma fisica, mi chiedono come io abbia affrontato le mie gravidanze

Dettagli

RUNNING. il re degli allenamenti

RUNNING. il re degli allenamenti Naturale, dimagrante, ottima per tonificare il cuore e il sistema circolatorio. E soprattutto a costo zero. La corsa è un training senza eguali e le giornate di questo periodo, tiepide e gradevoli, invitano

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA

SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA ANATOMIA L enartrosi : possiede una superficie convessa a forma di segmento di sfera che articola con una cavità pure sferica. Permette i movimenti di flessione e di estensione,

Dettagli

PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo

PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo L'articolazione scapolo-omerale si caratterizza per la capacità di permettere in maniera molto ampia i movimenti

Dettagli

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ Sono definite Sindromi algiche da ipomobilità le condizioni di artrosi con disturbo algofunzionale e di altre artropatie non specificate

Dettagli

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING 1 - ALLENAMENTO FISICO O TRAINING L ALLENAMENTO consente di raggiungere e mantenere l organismo e/o le varie prestazioni a ben definiti livelli ottimali di

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Il tratto cervicale è la prima parte della colonna vertebrale. Quando si parla di cervicalgia si intende un dolore a livello del collo che

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

www.addiospalladolorosa.it

www.addiospalladolorosa.it Addio Spalla Dolorosa Copyright 2014. AddioSpallaDolorosa.it. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo manuale o dei suoi documenti inclusi possono essere utilizzati, riprodotti o trasmessi

Dettagli

R.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili

R.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili SERVIZIO DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE R.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili Gli atleti che praticano sport in carrozzina sono ormai destinati a raggiungere carichi di allenamento

Dettagli

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini Saverio Ottolini L allenamento posturale per il biker www.mtbpassione.com L allenamento posturale per il biker Per chi si allena e gareggia in Mountain

Dettagli

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA International Pbi S.p.A. Milano Copyright Pbi SETTEMBRE 1996 15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA Introduzione I muscoli e le articolazioni che danno sostegno alla nostra schiena spesso mancano

Dettagli

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Gli esercizi descritti in questo opuscolo sono consigliati ai pazienti affetti da patologie delle spalle (periartriti, esiti di intervento, esiti

Dettagli

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile.

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile. ESERCIZI PER LA SCHIENA La maggior parte delle persone che viene nel nostro centro soffre di dolori alla schiena. Vi consigliamo di leggere attentamente questo opuscolo e di attenervi il più possibile

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

METODO PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI CARICO RIFERITA AL MASSIMALE E PER CONOSCERE IL MASSIMALE UTILIZZANDO CARICHI INFERIORI

METODO PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI CARICO RIFERITA AL MASSIMALE E PER CONOSCERE IL MASSIMALE UTILIZZANDO CARICHI INFERIORI METODO PER DETERMINARE LA PERCENTUALE DI CARICO RIFERITA AL MASSIMALE E PER CONOSCERE IL MASSIMALE UTILIZZANDO CARICHI INFERIORI Testo e disegni di Stelvio Beraldo (Stelvio Beraldo - 1983) MODALITÀ DI

Dettagli

VADEMECUM PER L ATTIVITA FISICA A CASA ( tra faccende domestiche e attrezzi di fortuna)

VADEMECUM PER L ATTIVITA FISICA A CASA ( tra faccende domestiche e attrezzi di fortuna) NON SOLO PALESTRA... VADEMECUM PER L ATTIVITA FISICA A CASA ( tra faccende domestiche e attrezzi di fortuna) L attività vuole rendere consapevoli i ragazzi che l attività motoria può essere svolta anche

Dettagli

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica ARBITROCLUB SEZIONE A.I.A. AREZZO Linee Guida Programma di allenamento auto-diretto Caro Associato, di seguito troverai

Dettagli

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità

Dettagli

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi Esercizi iniziali Contrazioni dei muscoli flessori del ginocchio

Dettagli

dott. Massimiliano Molfetta

dott. Massimiliano Molfetta dott. Massimiliano Molfetta Telefono amb. 0436890344 Cellulare 330537056 molfettamassimiliano@gmail.com medico chirurgo specialista in chirurgia generale via Annibale De Lotto 34/a San Vito di Cadore esercizi

Dettagli

PRINCIPI GENERALI DI LAVORO CON I BAMBINI 5-6 ANNI CARICO MENTALE

PRINCIPI GENERALI DI LAVORO CON I BAMBINI 5-6 ANNI CARICO MENTALE PRINCIPI GENERALI DI LAVORO CON I BAMBINI 5-6 ANNI Prima di inoltrarmi ad analizzare le proposte da proporre ai bambini di 5-6 anni, spiego un concetto, a mio parere, importante, il: CARICO MENTALE Quando

Dettagli

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE ARTICOLAZIONI DELLA CAVIGLIA Flessioni del piede da stazione eretta con la punta su un rialzo o contro una parete

Dettagli

I mezzi di allenamento muscolare a confronto (articolo del M.d.S. Stelvio Beraldo)

I mezzi di allenamento muscolare a confronto (articolo del M.d.S. Stelvio Beraldo) I mezzi di allenamento muscolare a confronto (articolo del M.d.S. Stelvio Beraldo) ESERCIZI CON GLI ELASTICI Consentono di eseguire una vastissima gamma di esercizi per tutti i gruppi muscolari del corpo

Dettagli

DURATA: 30 torsioni in totale.

DURATA: 30 torsioni in totale. Il warm up è la fase di riscaldamento generale a secco indispensabile prima di entrare in acqua. La funzione è quella di preparare il corpo allo sforzo, prevenire gli infortuni e migliorare la performance

Dettagli

MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO

MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO (Modulo) 10' Corsa (Borg 2-3) Inserendo anche corsa laterale 5' Stretching Dinamico 5' Andature (Skip, Corsa, Calciata, Scivolamenti laterali ecc. 3x10m) 3x Allungo

Dettagli

Metodo per determinare la percentuale di carico riferita al massimale e per conoscere il massimale utilizzando carichi inferiori (S.

Metodo per determinare la percentuale di carico riferita al massimale e per conoscere il massimale utilizzando carichi inferiori (S. Metodo per determinare la percentuale di carico riferita al massimale e per conoscere il massimale utilizzando carichi inferiori (S. Beraldo 1983) MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA TABELLA - Per stabilire il

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI la corsa, come qualsiasi altro movimento del nostro corpo è una sinergia di forze e allungamento un gioco di muscoli agonisti

Dettagli

ALLIEVI. Programma MILAN LAB

ALLIEVI. Programma MILAN LAB ALLIEVI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO ALLIEVI CAPACITÀ MOTORIE 100% CAPACITÀ COORDINATIVE 10% 90% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità/Velocità 20% Resistenza 30% Forza (didattica) 20% Flessibilità

Dettagli

PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA

PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA Indicazioni Generali Gli esercizi Consigli utili Indicazioni generali Questo capitolo vuole essere un mezzo attraverso il quale si posso avere le giuste informazioni

Dettagli

Scienze Motorie e Sportive

Scienze Motorie e Sportive Scienze Motorie e Sportive GLOSSARIO DEI MOVIMENTI GINNASTICI E SPORTIVI (Testo e disegni di Stelvio Beraldo) DOCENTE: prof Pieraldo Carta CLASSI: 1^A, 1^B, 2^B A.S. 2013-2014 1 Atteggiamenti POSIZIONI

Dettagli

IMC advanced education ARTO SUPERIORE

IMC advanced education ARTO SUPERIORE IMC advanced education ARTO SUPERIORE Ciascun braccio si articola con il tronco attraverso il cingolo scapolare. Esso è costituito dalla clavicola e dalla scapola, cui si connette l omero. La clavicola

Dettagli

Patologie della spalla. www.sportrauma.net

Patologie della spalla. www.sportrauma.net CENTRO DI TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT E CHIRURGIA ARTROSCOPICA Resp. H. Schönhuber UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE SPORTIVA Resp. D. Tornese I.R.C.C.S. ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI - MILANO Patologie della

Dettagli

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi AR IO NE PARLO DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi Ti aiuta a tenere sotto controllo la tua artrite reumatoide e a trarre il massimo beneficio dalla terapia Visita www.arioneparlo.it

Dettagli

IL DOLORE ALLA SPALLA

IL DOLORE ALLA SPALLA IL DOLORE ALLA SPALLA Anatomia 1. Strato superficiale Muscolo Deltoide Muscolo Grande e Piccolo pettorale Muscolo Trapezio 2. Borsa Sottodeltoidea Anatomia 3. Cuffia dei rotatori Supraspinato Infraspinato

Dettagli

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Caratteristiche degli elastici come mezzo di allenamento - Schede esercizi per tutti i

Dettagli

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Programma la tua estate dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Molte volte si arriva nel periodo estivo e si sente la voglia di mollare un po con gli allenamenti, oppure di

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

La spalla del pallavolista: problematica e prevenzione

La spalla del pallavolista: problematica e prevenzione Milano, 26 novembre 15 La spalla del pallavolista: problematica e prevenzione Moreno Mascheroni Fisioterapista Club Italia femminile Nazionale U20 femminile contenuto del corso cenni di anatomia e cinesiologia

Dettagli

Regole fondamentali e posture

Regole fondamentali e posture Regole fondamentali e posture Propongo adesso sotto forma schematica una serie di input basilari, da tenere sempre presenti ogni volta che mi accingo a proporre uno stiramento: - I nostri muscoli sono

Dettagli

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni Associazione Italiana Arbitri - AIA Settore Tecnico: Modulo Preparazione Atletica Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni AIA CAN-D Stagione Agonistica 2010-2011 Prevenzione Infortuni Introduzione

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

PROTOCOLLO DI RIABILITAZIONE DELLA SPALLA

PROTOCOLLO DI RIABILITAZIONE DELLA SPALLA PROTOCOLLO DI RIABILITAZIONE DELLA SPALLA Ospedale Sant Andrea Via di Grottarossa 1035, Roma +39 0633775344 Traumatologia dello sport Kirk Kilgour www.traumatologiadellosport.com Casa di cura Sanatrix

Dettagli

8) Coscia e anca: a) flessione; b) estensione; c) abduzione; d) adduzione; e) rotazione interna; f) rotazione esterna.

8) Coscia e anca: a) flessione; b) estensione; c) abduzione; d) adduzione; e) rotazione interna; f) rotazione esterna. Glossario dei movimenti ginnastici e sportivi Terminologia riferita alle posizioni e ai movimenti del corpo 1) Capo: a) flessione in avanti; b) inclinazione indietro con iperestensione del rachide cervicale;

Dettagli

PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PERINEALE PER PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROSTATECTOMIA RADICALE

PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PERINEALE PER PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROSTATECTOMIA RADICALE PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PERINEALE PER PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROSTATECTOMIA RADICALE o CISTECTOMIA RADICALE CON CONFEZIONAMENTO DI NEOVESCICA ORTOTOPICA La vescica consente l accumulo di urina e il

Dettagli

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale Tel. 030 3709750-Fax 030 3709403 COSCERE LA PROPRIA SCHIENA Come è fatta? È costituita da 24 ossa chiamate vertebre. La colonna vertebrale è suddivisa in

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

La forza nei giovani

La forza nei giovani La forza nei giovani Vinicio PAPINI Premessa FORZA: capacità di vincere o contrastare resistenze esterne Lo sviluppo della forza deve essere effettuato unitamente agli altri aspetti della motricità. Considerare

Dettagli

servizio di Emidia Melideo, con la consulenza di Matteo Maniero, personal trainer

servizio di Emidia Melideo, con la consulenza di Matteo Maniero, personal trainer Più tonica e soda Hai sempre guardato con sospetto i classici pesini, pensando che non facessero per te? Dai un occhiata a queste foto e scoprirai tanti esercizi semplici in grado di scolpirti dalla testa

Dettagli

ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano

ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI Prof. A.Di Musciano PREMESSA IL CALCIO E UN ATTIVITA INTERMITTENTE CASUALE, NEL CORSO DEL QUALE SI ALTERNANO FASI AD ALTA INTENSITA ED ALTRE DI IMPEGNO MINORE

Dettagli

Level 1. 1 Autonomia: entrata in acqua e uscita dall acqua in sicurezza Gli allievi sanno entrare e uscire autonomamente dalla vasca.

Level 1. 1 Autonomia: entrata in acqua e uscita dall acqua in sicurezza Gli allievi sanno entrare e uscire autonomamente dalla vasca. Level 1 1 Autonomia: entrata in acqua e uscita dall acqua in sicurezza Gli allievi sanno entrare e uscire autonomamente dalla vasca. 2 Respirazione e orientamento: espirazione visibile sott acqua per tre

Dettagli

I.N.R.C.A. Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Anziani - IRCCS in Forma

I.N.R.C.A. Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Anziani - IRCCS in Forma Il movimento è fondamentale per il soggetto anziano per mantenere o riacquistare l indipendenza e l autosufficienza. Spesso l atteggiamento della persona di una certa età è di sfiducia e rassegnazione:

Dettagli

PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI

PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI Servizio di Medicina del lavoro Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI A cura di: dr Luciano

Dettagli

EFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE

EFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE Università Cattolica del Sacro Cuore Milano Interfacoltà di Scienze della Formazione Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate EFFICACIA DELLA

Dettagli

DIAGNOSI FUNZIONALE E TRATTAMENTO APPLICATI ALLA COLONNA LOMBARE, BACINO E ARTO INFERIORE, SECONDO I CONCETTI DI SHIRLEY SAHRMANN

DIAGNOSI FUNZIONALE E TRATTAMENTO APPLICATI ALLA COLONNA LOMBARE, BACINO E ARTO INFERIORE, SECONDO I CONCETTI DI SHIRLEY SAHRMANN DIAGNOSI FUNZIONALE E TRATTAMENTO APPLICATI ALLA COLONNA LOMBARE, BACINO E ARTO INFERIORE, SECONDO I CONCETTI DI SHIRLEY SAHRMANN (quadrante inferiore) DATA : 5-6 ottobre, 30 novembre e 1 dicembre LUOGO

Dettagli

LA "PERIARTRITE" DELLA SPALLA

LA PERIARTRITE DELLA SPALLA LA "PERIARTRITE" DELLA SPALLA Il termine "periartrite" di spalla è stato modernamente abbandonato. Infatti rimane un termine vago, che include un gruppo di patologie differenti, semplicemente accomunate

Dettagli

TECNICA E TATTICA VOLLEY

TECNICA E TATTICA VOLLEY TECNICA E TATTICA VOLLEY Dalla posizione di attesa, e a seconda del tipo di attacco avversario, il muro e la difesa optano per dei cambiamenti di posizione, al fine di rendere più facile la ricostruzione.

Dettagli

GLI ESERCIZI UTILI PER IL MAL DI SCHIENA

GLI ESERCIZI UTILI PER IL MAL DI SCHIENA Il benessere della colonna vertebrale dipende strettamente dalla tonicità dei muscoli della schiena. Se i muscoli sono forti ed elastici grazie allo svolgimento regolare dell attività fisica, la colonna

Dettagli

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al

Dettagli

EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA

EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA Dott. Nicola de Gasperis Dott. Giovanni Di Giacomo Dott. Alberto Costantini Dott. Andrea De Vita Concordia Hospital for Special Surgery Rome - Italy Per gettare un

Dettagli

Riscaldamento/Rilassamento

Riscaldamento/Rilassamento Riscaldamento/Rilassamento Eseguite ciascuno dei movimenti almeno quattro volte da ogni lato in maniera lenta e controllata. Non trattenete il respiro. 1) Testa Sollevate e abbassate la testa. Fissate

Dettagli

AL PAZIENTE LARINGECTOMIZZATO

AL PAZIENTE LARINGECTOMIZZATO APPROCCIO FISIOTERAPICO AL PAZIENTE LARINGECTOMIZZATO RIEDUCAZIONE MOTORIA RIEDUCAZIONE RESPIRATORIA Il trattamento riabilitativo motorio e respiratorio va iniziato precocemente a distanza di pochi giorni

Dettagli

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO. ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO. ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012 PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012 Tutto il periodo di allenamento previsto dal programma di pre - raduno, rappresenta una fase fondamentale per creare i presupposti

Dettagli

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare A.A. 2014 2015

Dettagli

Scuola Tecnici Federali- Direzione Agonistica Fondo TEST MOTORI

Scuola Tecnici Federali- Direzione Agonistica Fondo TEST MOTORI Scuola Tecnici Federali- Direzione Agonistica Fondo TEST MOTORI Per la valutazione dei giovani sciatori di fondo L obiettivo principale dell allenamento giovanile è di assicurare ai giovani una valida

Dettagli

Ft. Valentina Azzolini

Ft. Valentina Azzolini Ft. Valentina Azzolini Basa la sua funzione su: Abbassamento dell omero Distalizzazione del centro di rotazione della nuova articolazione Medializzazione del braccio di forza del deltoide QUINDI: incremento

Dettagli

RIABILITAZIONE CAVIGLIA DOPO DISTORSIONE

RIABILITAZIONE CAVIGLIA DOPO DISTORSIONE RIABILITAZIONE CAVIGLIA DOPO DISTORSIONE Per una corretta riabilitazione della caviglia, è molto importante conoscere il grado di distorsione da parte dell ortopedico sapendo che esiste un grado I, II

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO Testo e disegni di Stelvio Beraldo - IL RUOLO E LA PROGRAMMAZIONE DELLA FORZA NEL CANOTTAGGIO - FORZA MASSIMA: Parametri di lavoro,

Dettagli

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Aspetti metodologici e pratici del periodo preparatorio nella pallavolo. Organizzazione della seduta fisico tecnica. Utilizzo di attrezzi e

Dettagli

Patologia Degenerativa della Spalla

Patologia Degenerativa della Spalla U.O.C. di Medicina Riabilitativa Direttore - Dr. Oriano Mercante M.D. Patologia Degenerativa della Spalla a cura di Loriana Polenta Scheda di lavoro domiciliare Si può considerare il meccanismo dell'articolazione

Dettagli

Salvin. Scapole alate

Salvin. Scapole alate Scapole alate Cassa toracica Scapole alate Atteggiamento delle scapole che non aderiscono alla parete toracica e nel loro bordo interno appaiono sollevate. Si manifesta nei ragazzi/e in età della crescita

Dettagli

SPECIFICHE dello SPORT di INTERESSE (Triathlon): N ALLENAMENTI SETTIMANALI: 5(Lunedì, martedì, mercoledì,giovedì,sabato)

SPECIFICHE dello SPORT di INTERESSE (Triathlon): N ALLENAMENTI SETTIMANALI: 5(Lunedì, martedì, mercoledì,giovedì,sabato) ATLETA: SPORT di INTERESSE: Paolo Rossi Triathlon Riccardo Monzoni Dottore in Scienze Motorie rm1989@hotmail.it 3406479850 DATI SOCIO richiedente: NOME: Paolo COGNOME: Rossi ETA : 34 PESO (Kg): 78 ALTEZZA

Dettagli

MASSAGGIO MIOFASCIALE

MASSAGGIO MIOFASCIALE MASSAGGIO MIOFASCIALE Tale massaggio viene utilizzato sia a scopo preventivo, che per il trattamento delle rigidità e delle contratture della muscolatura. Questa tecnica agisce sulla fascia (tessuto connettivale

Dettagli

Durata: 11 settimane 33 allenamenti 10 partite campionato

Durata: 11 settimane 33 allenamenti 10 partite campionato SECONDO PERIODO COMPETITIVO Durata: 11 settimane 33 allenamenti 10 partite campionato 89 19 SETTIMANA DI LAVORO 58 ALLENAMENTO seduta unica 15 minuti Resistenza: metodo intermittente. 3 Intermittente (45

Dettagli

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale

Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015 Programmazione didattica annuale La programmazione didattica annuale prevista dai docenti di Educazione Fisica può considerarsi suddivisa in tre fasi. La prima, all

Dettagli

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica Il Servizio di Riabilitazione Oncologica segue la paziente nel momento dell intervento e successivamente, durante le fasi di cura e di follow-up. A

Dettagli

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5 PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5 Tutto il periodo di allenamento previsto dal programma di pre - campionato, rappresenta una fase fondamentale per

Dettagli

«Top 10» per l inverno

«Top 10» per l inverno «Top 10» per l inverno Suva Sicurezza nel tempo libero Casella postale, 6002 Lucerna Informazioni Tel. 041 419 51 11 Ordinazioni www.suva.ch/waswo-i Fax 041 419 59 17 Tel. 041 419 58 51 Autori dott. Hans

Dettagli

Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla

Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla Indicazioni : Omartrosi eccentrica secondaria a lesione massiva di cuffia ) Indicazioni : Revisione di Artroprotesi di Spalla Indicazioni : Omartrosi

Dettagli

GINNASTICA PER IL MAL DI SCHIENA

GINNASTICA PER IL MAL DI SCHIENA GINNASTICA PER IL MAL DI SCHIENA Introduzione: Per limitare i danni provocati alla colonna vertebrale durante l'attività sportiva e garantire una postura corretta nello sviluppo della stessa, è necessario

Dettagli

I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche

I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Le lombalgie non chirurgiche Relatrici: Fiorenza Paci- Annalisa Zampini 18 marzo 2015 Feltre - ore 18.00 GLI ATTACCHI DI DOLORE LOMBARE SONO RICORRENTI

Dettagli

RIABILITAZIONE SPALLA DOLOROSA. C.Fusco

RIABILITAZIONE SPALLA DOLOROSA. C.Fusco RIABILITAZIONE SPALLA DOLOROSA C.Fusco RIABILITAZIONE IMPORTANZA DEI SINGOLI RUOLI PREPARAZIONE CULTURALE SPECIFICA E FONDAMENTALE E LA COMUNICAZIONE FRA: -MEDICO DI BASE -CHIRURGO ORTOPEDICO -FISIATRA

Dettagli

Esercizio 8) Posizione supina. Braccia distese lungo i fianchi e gambe semiflesse. Sollevare il bacino e mantenere alcuni secondi.

Esercizio 8) Posizione supina. Braccia distese lungo i fianchi e gambe semiflesse. Sollevare il bacino e mantenere alcuni secondi. Dr.Italo Paolini, Medico di medicina generale, Z.T.13 AP, ASUR Marche, Via Salaria 15-63043 Arquata del tronto (AP) Tel.0736809408E-mail: italopaolini@gmail.com TERAPIA DEL DOLORE Ti propongo una serie

Dettagli

ESERCIZI PER I GLUTEI

ESERCIZI PER I GLUTEI ESERCIZI PER I GLUTEI BREVE ANATOMIA DEI GLUTEI La regione glutea è rappresentata dal grande gluteo, dal medio gluteo e dal piccolo gluteo, con funzione di abdurre il femore. Il grande gluteo, assieme

Dettagli

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto Alessandro Sale Valutazione dell efficacia della Back School in soggetti affetti da rachialgia cronica In

Dettagli

ESERCIZI PER TUTTI I GIORNI PER CONTINUARE A PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA SCHIENA. Per le foto ringraziamo Nicoletta VERGARO

ESERCIZI PER TUTTI I GIORNI PER CONTINUARE A PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA SCHIENA. Per le foto ringraziamo Nicoletta VERGARO ASL 4 CHIAVARESE DIPARTIMENTO della RIABILITAZIONE e della DISABILITA Direttore: Dott.ssa Valeria LEONI S.C. MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA A cura di: Mirella DEFILIPPI - Sonia CERETTO CASTIGLIANO - Alice

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate Vedi l'articolo completo sui consigli per la protesi d'anca su www.chirurgiarticolare.it Link diretto cliccando qui... APPENDICE ESERCIZI POST-OPERATORI CONSIGLIATI 1 Scendere dal letto Da supino a letto

Dettagli

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi 2012 Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi Una raccolta di esercizi specifici per chi pratica ciclismo a tutti i livelli dall'agonista al semplice cicloturista De Servi Giuseppe STUDIO BIOMEC

Dettagli