Corso di formazione dei collaboratori scolastici per il servizio di assistenza di base ad alunni in situazione di handicap
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- Claudio Magnani
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1 Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione dei collaboratori scolastici per il servizio di assistenza di base ad alunni in situazione di handicap Premessa La piena integrazione del bambino e del ragazzo con handicap all interno della scuola, è possibile nella misura in cui si attivano interventi di tipo sistemico. La progettazione degli spazi e dei tempi dell integrazione deve veder coinvolte tutte le componenti scolastiche, familiari e sociali (L.104/92). In sintonia con questa visione, le recenti innovazioni apportate con le leggi sull autonomia amplificano ancor di più la necessita di un intervento sinergico tra le varie componenti della scuola, intervento che si concretizza con la stesura del Piano dell Offerta Formativa (DPR 275/99). All interno di quest ottica si colloca la nuova funzione del collaboratore scolastico, non più relegato ai soli compiti burocratici, ma parte attiva nella promozione del benessere degli allievi e nella rimozione delle cause che ostacolano il loro sviluppo. Tale funzione diviene particolarmente importante nell integrazione degli allievi in handicap per i quali sono necessari particolari accorgimenti organizzativi e strutturali. In altri termini, non è più possibile circoscrivere l inserimento dell allievo portatore di handicap all interno del solo orizzonte didattico-rieducativo. Piuttosto, questo fondamentale settore d intervento deve raccordarsi con azioni altrettanto importanti a livello di: abilità di autonomia e cura di sé; abilità relazionali e benessere affettivo; individualizzazione degli interventi e valorizzazione delle differenze individuali. Proprio a questi livelli entra in campo la figura del collaboratore scolastico, il cui ruolo non può essere assolutamente limitato all ambito custodialistico; piuttosto, deve diventare un protagonista essenziale nel processo di crescita e di acquisizione di abilità da parte dell allievo disabile. In questo senso, allora, si pone la necessità di una forte professionalizzazione della figura del collaboratore scolastico, il quale interviene, con la sua azione, proprio su quei repertori di abilità (di autonomia, cura di sé e dell ambiente, interpersonali, ecc.), che
2 permetteranno all allievo disabile di integrarsi nella propria comunità come persona autosufficiente e responsabile. Ovviamente, l operatività del collaboratore scolastico deve costantemente coniugare due dimensioni: 1. da un lato, il prendersi cura del bambino disabile; una relazione di cura che tuttavia divenga momento di crescita affettiva e relazionale dell allievo e non mera assistenza fisica allo stesso; 2. dall altro, la spinta alla progressiva responsabilizzazione dell allievo, in tutte le fasi dell essere persona autonoma ed adulta: curarsi, interagire con gli altri in modo appropriato, gestire le proprie emozioni per perseguire il benessere psicologico. I contenuti La formazione del collaboratore scolastico deve necessariamente articolarsi intorno a quattro punti essenziali: Prendersi cura dell allievo disabile: dall igiene personale alla cura del proprio aspetto. Relazionalità e benessere. Individualizzazione dell intervento. Nozioni di pronto soccorso. Queste quattro dimensioni dell operatività del collaboratore scolastico non possono tuttavia risolversi nella semplice trasmissione di conoscenze di base, ma deve concretizzarsi nella capacità di declinare le varie competenze operative in base alle esigenze dell allievo e del contesto di riferimento. Per questi motivi, la formazione in tal senso deve avere un approccio strettamente applicativo. 1. Prendersi cura dell allievo disabile: dall igiene personale alla cura del proprio aspetto. Prendersi cura di un bambino non significa solamente fornire assistenza fisica: attraverso il rapporto tra allievo e figura accudente si struttura una parte significativa della percezione del proprio corpo e di se stessi. Infatti, proprio la relazione di cura permette al bambino ed al ragazzo di percepirsi come amabile; inoltre, attraverso un rapporto empatico (anche nel momento dell igiene o del vestire) il bambino integra le percezioni relative al proprio corpo e struttura un adeguato schema corporeo.
3 Per tutti questi motivi, il prendersi cura dell allievo disabile non può essere lasciato all improvvisazione, ma deve basarsi su solide competenze personali ed operative. Pulire e cambiare l allievo disabile. Vestire il bambino senza intrusività. La cura del bambino come strumento per promuovere le sue abilità d autonomia. Promozione delle capacità di movimento del bambino all interno della scuola. 2. Relazionalità e benessere. Tutta le relazione tra il bambino e l adulto deve avvenire all interno di un contesto emotivamente appropriato. Solo in questo modo, infatti, il rapporto diviene fonte di benessere psicologico. A questo fine, il collaboratore scolastico non può lasciare il proprio stile interattivo allo spontaneismo, ma deve piuttosto sviluppare una profonda autoconsapevolezza dei propri stili relazionali, in modo tale da poterli gestire e guidare in maniera efficace. Soprattutto, deve essere molto attento a tutte quelle aree del rapporto diadico che possono essere fonte di malessere per se stesso e per l allievo. La relazione empatica con l allievo disabile. Attenzione ai messaggi non verbali. Flessibilità relazionale. Il benessere personale come costruzione interattiva. 3. Individualizzazione dell intervento. L intervento con l allievo disabile non può essere mai preconfezionato e standardizzato, ma deve piuttosto essere flessibile, in modo tale da rispondere alle esigenze del singolo bambino. L individualizzazione dell intervento e dell assistenza deve rispondere a tre fondamentali criteri di flessibilità: 1. la tipologia dell handicap (fisico e/o cognitivo) 2. lo sviluppo nelle fondamentali tappe evolutive 3. le differenze di genere maschio-femmina. Individualizzare il rapporto di cura significa essere sempre in grado di valutare con attenzione le esigenze del bambino allo stato attuale, gli obiettivi raggiungibili in tempi medio-brevi ed i percorsi più adeguati per coniugare efficacia ed efficienza. Classificazione dell handicap: i modelli di riferimenti internazionali. Il bambino con disabilità cresce: dall infanzia all adolescenza.
4 Maschio e femmina: quando le esigenze sono differenti, soprattutto in fase puberale. Tipologie di handicap problematiche. 4. Nozioni di pronto soccorso. Nella vita degli allievi in handicap spesso si verificano situazioni di pericolo dovuti a problematiche organiche o alla mancata prevedibilità dei rischi dell ambiente. E importante in questi casi riconoscere le situazioni e affrontare correttamente i problemi. In maniera specifica verranno individuati i seguenti aspetti: Il pronto soccorso nei casi di scottatura e folgorazione; Il primo soccorso nei casi di frattura e contusione; Il soffocamento; L allievo con crisi epilettiche; L assunzione dei farmaci negli allievi in handicap; Le crisi respiratorie negli allievi in handicap Il rapporto con le strutture sanitarie esterne Struttura del corso Il corso di formazione si articola in 40 ore, suddivise tra lezione frontale e formazione in situazione, secondo la seguente struttura: lezione in presenza: attraverso uno stile espositivo improntato al confronto ed alla discussione costruttiva, vengono affrontati i temi centrali delle quattro dimensioni prima descritte; formazione in situazione: anche attraverso specifico progetti che vedano la partecipazione di genitori ed insegnanti, ogni collaboratore scolastico potrà direttamente sperimentare le proprie competenze nell intervento sul bambino: il tutto secondo il classico schema lewiniano della ricerca-azione. Materiali informativi:sarà cura dei docenti dell associazione fornire ad ogni corsista: fascicoli informativi, appunti riassuntivi, questionari, bibliografia e quant altro sia ritenuto necessario per un proficuo apprendimento. Le lezioni potranno essere svolte in una comune aula scolastica o sala; strumentazioni varie (lavagne luminose, videotape, ecc.) sono a carico dei docenti responsabili. Organizzazione e Programma Le scuole interessate all iniziativa possono contattare la nostra agenzia per telefono per , per fax o per posta. Un responsabile AVIOS curerà la presentazione dettagliata del progetto e provvederà, eventualmente, ad adeguarlo alle esigenze della committenza. Lo stesso responsabile incaricato potrà partecipare, se ritenuto opportuno, ad un incontro con il Dirigente Scolastico e/o con gli insegnanti anche durante riunioni formali (es. collegio docenti). La struttura definitiva del corso, la durata ed i costi saranno stabiliti minuziosamente in quella sede. Sarà cura dei docenti Avios fornire ad ogni partecipante: fascicoli informativi,
5 appunti riassuntivi, questionari, bibliografia e quant altro sia ritenuto necessario per un proficuo apprendimento. Le lezioni potranno essere svolte in una comune aula scolastica o sala; strumentazioni varie (lavagne luminose, videotape, proiettore, ecc.) sono a carico dei responsabili Avios. Costi e figure professionali Il corso sarà condotto da Psicologi e Psicopedagogisti dell AVIOS con comprovata esperienza nel settore della formazione e della ricerca psico-pedagogica. Per i corsi che rientrano in una distanza di Km 50 dalla sede dell AVIOS (Ciampino), il costo è previsto in 60,00 lorde per ora di formazione. Per distanze superiori a Km 50 andrà aggiunto un rimborso chilometrico secondo le tariffe vigenti. Per questo corso è previsto un costo complessivo per i materiali didattici di 90,00. Strumenti di verifica intermedi e finali E prevista una verifica finale attraverso un questionario semi-strutturato a scelta multipla. Al termine del corso, ogni singolo partecipante sarà invitato ad esprimere la sua opinione su ogni aspetto del percorso formativo, attraverso la compilazione di un questionario strutturato che rimarrà a disposizione della scuola. Contatti e coordinamento Dott.ssa Testa LuisaTel Cell Fax avios@avios.it oppure testaluisa@alice.it Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Via E.Gragnani, Ciampino Tel P.I Sito internet: avios@avios.it
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