Il tema dell Assistenza Sessuale racchiude due aspetti importanti dell esperienza umana

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1 F. Quattrini Convegno Autismi. Novità dalla ricerca scientifica. Percorsi di formazione specialistica. Proposte operative per scuola e servizi 14 e 15 novembre 2014 Il tema dell Assistenza Sessuale racchiude due aspetti importanti dell esperienza umana 1

2 . Possibilità di permettere alle persone di entrare in contatto con la propria parte intimo-erotico-sessuale. Ogni essere umano ha bisogno di essere accompagnato al rispetto di se stesso e dell altro diverso da sé 2

3 è un operatore, uomo o donna, con orientamento bisessuale, omosessuale e/o eterosessuale, che deve avere delle caratteristiche psicofisiche e sessuali sane attraverso la sua professionalità supporta le persone con disabilità, permettendo la sperimentazione dell erotismo e della sessualità è un operatore formato da un punto di vista teorico e psicocorporeo sui temi della sessualità, così da aiutare persone con disabilità fisico-motoria psichico-cognitiva e/o sensoriale a sperimentare un esperienza erotica, sensuale e/o sessuale 3

4 si orientano in un continuum che va dal semplice massaggio e/o contatto fisico, al corpo a corpo, sperimentando l esperienza sensoriale, dando suggerimenti fondamentali sull autoerotismo fino al massimo stimolare e fare sperimentare il piacere orgasmico attraverso un attività di tipo masturbatorio come operatore professionale qualificato deve formarsi attraverso un corso riconosciuto, abilitandosi e differenziandosi dal concetto più semplicistico della prostituzione non può essere confuso con l escort o la prostituta. Ha una preparazione adeguata e non concentrerà l attenzione ertotico sessuale sul semplice processo meccanico della risposta sessuale 4

5 promuoverà attentamente un educazione sessuo-affettiva indirizzando al meglio tutte quelle energie intrappolate all interno del corpo della persona con disabilità deve conoscere e comprendere tutte le caratteristiche associate alle diverse forme delle disabilità e imparare ad osservare e valutare tempestivamente le reali esigenze emozionali della persona disabile 5

6 Riuscire ad entrare in contatto emotivo con persone con particolari disabilità cognitive, come nel caso degli autismi, significa permettere agli stessi individui di evitare improvvise scariche energetiche di titpo disfunzionale (rabbia/aggressitità) favorendo il benessere, il rilassamento e il piacere Differenti modi di vedere ed affrontare il tema della sessualità nella disabilità: 1. Informazione e formazione per operatori socio-sanitari; educatori etc 2. Informazione e formazione per gli Assistenti Sesusali 3. Informazione e formazione per I sex workers 6

7 Organo ufficiale dell Associazione LoveGiver istitutito aprile Ricerca 2. Aggregazione-Controllo 3. Rete 200 ore di formazione in modalità residenziale full immersion lezioni teoricoesperienziali tirocinio esperienziale (cooperative e associazioni) psicoterapia personale (consigliata) supervisione dell attività professionale svolta 7

8 L Assistente Sessuale attraverso tre fasi distinte del processo educativo permette alla persona con disabilità di orientarsi nel percorso di conoscenza intimo-corporea contribuendo a promuovere un processo cocostruttivo del piacere e del benessere sessuali 1. Accoglienza. Attraverso il processo emozionale dell empatia il professionista si orienta nello spazio della persona disabile, promuovendo un primo livello di interazione necessario a costruire il concetto di fiducia della relazione di supporto al benessere sessuale 8

9 2. Ascolto. Il professionista, attraverso un osservazione a 360 e utilizzando tutti e cinque i sensi, sperimenterà l esperienza del rispetto dell altro diverso da sé 9

10 1. Limiti Sessuali. Il comitato promotore italiano LoveGiver rimarca l importanza di differenziare il concetto di assistenza sessuale da quello di prostituzione. Limite sessuale per eccellenza è il corpo a corpo di tipo coitale, ma anche rapporti sessuali tipo fellatio e cunnilingus 2. Innamoramento della persona disabile. Il numero degli incontri (sessioni) diventa una strategia per evitare il rischio dell innamoramento(5-10 sessioni) 10

11 3. Coinvolgimento eccitatorio del professionista assistente sessuale. Esclusione di ogni forma di Disturbo Parafilico come il Devotismo 3. Rispetto tra i professionisti Pur riconoscendo la difficoltà a fare comprendere molte delle dissertazioni espresse il mio augurio va a tutti coloro i quali riusciranno a promuovere un processo critico e costruttivo in materia di Assistenza sessuale. Un approccio critico al sapere e alla novità permette di fare crescere la cultura. 11

12 L obiettivo è quello di costruire un processo identificativo di una nuova professione, abbattendo false credenze e un ignoranza che regna costante quando il tema discusso ha a che fare con la sessualità L AS deve essere un punto di contatto con un nuovo modo di leggere, comprendere e vivere l esperienza del piacere corporeo. L AS deve permettere di allontanare il semplicistico parallelismo con la prostituzione, valorizzando una professione che mira al rispetto dell altro diverso da sé e del processo educativo. 12

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14 F. Quattrini Convegno Autismi. Novità dalla ricerca scientifica. Percorsi di formazione specialistica. Proposte operative per scuola e servizi 14 e 15 novembre 2014 Assistenza Emotiva, Affettiva Corporea e Sessuale alle persone con Disabilità La formazione degli operatori di Fabrizio Quattrini L assistenza alla sessualità a persone con Disabilità rappresenta un concetto che racchiude allo stesso tempo rispetto ed educazione, che solo in un paese civile può rappresentare la massima espressione del diritto alla salute e al benessere psicofisico e sessuale. Per questo motivo parlare semplicemente di Assistenza Sessuale può risultare estremamente riduttivo, qualificarne il concetto più complesso attraverso i termini Assistenza all emotività, all affettività, alla corporeità e alla sessualità permette di assaporare tutte quelle sfumature in essa contenute. L assistenza all emotività, all affettività, alla corporeità e alla sessualità si caratterizza con la libertà di scelta da parte degli esseri umani di vivere e condividere la propria esperienza erotico-sessuale a prescindere dalle difficoltà riscontrate nell esperienza di vita. Il rischio maggiormente incontrato nella comprensione di questa figura professionale riguarda un concetto molto elementare: la prostituzione. Infatti, in tutti quei paesi come l Italia dove le professioni legate alla sessualità (prostituzione, pornografia) hanno una regolamentazione giuridica che non permette una chiara e libera manifestazione professionale, rappresentando spesso l espressione di un moralismo e bigottismo socioculturale ipocrita e perbenista, risulta molto difficile collocare e qualificare l eventuale operatore del benessere sessuale. Attualmente i paesi che, oltre ad avere una regolamentazione ben precisa e chiara in tema di prostituzione e pornografia, hanno anche istituito la figura dell assistente sessuale sono: Danimarca, Svizzera, Olanda, Austria e Germania. L assistente sessuale così come promosso dai paesi con regolamentazione in material di sex workers è un operatore professionale (uomo o donna) con orientamento bisessuale, eterosessuale o omosessuale che deve avere delle caratteristiche psicofisiche e sessuali sane _. Attraverso la sua professionalità supporta le persone diversamente abili a sperimentare l erotismo e la sessualità. Questo operatore, formato da un punto di vista teorico e psicocorporeo sui temi della sessualità, permette di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria e/o psichico/cognitiva a vivere un esperienza erotica, sensuale e/o sessuale. Gli incontri, infatti, si orientano in un continuum che va

15 dal semplice massaggio o contatto fisico, al corpo a corpo, sperimentando il contatto e l esperienza sensoriale, dando suggerimenti fondamentali sull attività autoerotica, fino a stimolare e a fare sperimentare il piacere sessuale dell esperienza orgasmica. In piena libertà e consenso, alcuni operatori possono proporre anche delle sessioni più sessuali, giungendo fino all esperienza della penetrazione oppure fermandosi ai rapporti come fellatio e cunnilingus. Come operatore professionale qualificato, l assistente al benessere sessuale e corporeo deve formarsi attraverso un corso riconosciuto, abilitandosi e differenziandosi dal concetto più semplicistico di prostituzione. Questo non significa che eventuali prostitute/i e/o escort non possano richiedere tale formazione. Nei paesi nord europei dove è accettata la figura dell assistente sessuale è sovente la richiesta di professionisti (sex workers) a partecipare ai corsi, qualificandosi e specializzandosi sulle tematiche della disabilità. L operatore Assistente Sessuale ha una preparazione adeguata e qualificata su tuttel e possibile espressioni di disabilità e non concentrerà esclusivamente l attenzione sul semplice processo meccanico della sessualità. Promuoverà attentamente l educazione sessuo-affettiva, indirizzando al meglio le energie intrappolate all interno del corpo della persona con disabilità, permettendo la scoperta del proprio corpo e del piacere orgasmico. Una componente da non sottovalutare è rappresentata dalle differenti forme di disabilità con cui l operatore del benessere sessuale può entrare in contatto. Apparentemente sembra più facile intervenire su particolari disabilità di tipo motorio e fisico, piuttosto che promuovere interventi mirati in tutte quelle forme di disabilità psichica-psichiatrica e cognitiva. In realtà, l esperienza di alcuni assistenti sessuali del nord europa evidenzia quanto l intervento di educazione all affettività, alla corporeità e quindi alla sessualità in una persona con disabilità cognitiva o psichiatrica possa rivelarsi altrettanto funzionale, permettendo una risposta positiva durante le possibili sessioni. Quindi, risulta di fondamentale importanza la competenza dell assistente sessuale, che in queste precise situazioni dovrà imparare ad osservare e comprendere tempestivamente la vera esigenza emozionale del cliente. Bisogna ricordare che riuscire ad entrare in contatto emotivo con persone con particolari disabilità cognitive significa permettere alle stesse di evitare uno scarico energetico disfunzionale (rabbia/aggressività), favorendo il benessere, il rilassamento, il piacere. Quanto riportato potrebbe fare nascere una domanda provocatoria, che da un lato supporterebbe il non riconoscimento della figura dell assistente sessuale, favorendo invece la figura, per quanto non regolamentata ma

16 esistente, della prostituta: chi può trarre beneficio dall assistenza sessuale? Chiaramente l assistenza sessuale è un servizio esclusivo per chi ha delle difficoltà e delle disabilità (psichico/cognitivo/motorie). Tutti gli operatori formati in merito alla disciplina dell assistenza sessuale sono professionisti che imparano a relazionarsi con certe difficoltà e disabilità, così da permettere una maggiore attenzione del cliente. Questo non vuole essere una via preferenziale dell esperienza erotico-sessuale per le persone con disabilità, superando abilmente la possibilità esistente del contatto con la prostituzione, ma un punto focale rispetto al concetto di assistenza sessuale. In altre parole, anche una persona che si definisce con un disagio legato alla timidezza, piuttosto che a certi dimorfismi corporei può avvalersi del supporto dell assistenza sessuale. Per quanto i concetti appena esposti possano essere condivisi oppure no, la necessità di affrontare la tematica dell assistenza sessuale, abbattendo i tabù della sessualità e iniziando il cammino del riconoscimento delle figure professionali del benessere sessuale non può essere sottovalutata. A tale riguardo l intervento descrive ciò che è stato svolto ad oggi dal comitato LOVE GIVER e presentato nel libro edito da Ericskon LoveAbility. L Assistenza Sessuale per le persone con disabilità. (a cura di) Maximiliano Ulivieri. Il problema è esclusivamente sociale e culturale. Come primo obiettivo è necessario abbattere lo stereotipo che continua ad essere ingombrante e che vede le persone con difficoltà e disabilità assoggettate all asessualità, o comunque non idonee a vivere e sperimentare la sessualità, permettendo il superamento del concetto della persona disabile come caratterizzata da quello che erroneamente viene definite il sesso degli angeli.

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