Senato della Repubblica. n RESOCONTO SOMMARIO Resoconti Allegati. Giunte e Commissioni GIUNTE E COMMISSIONI XVII LEGISLATURA
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1 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA Giunte e Commissioni RESOCONTO SOMMARIO Resoconti Allegati n. 457 GIUNTE E COMMISSIONI Sedute di giovedì 17 settembre 2015
2 17 settembre 2015 Indice 2 INDICE Commissioni riunite 1ª (Affari costituzionali) e 11ª (Lavoro): Plenaria Pag. 5 Commissioni permanenti 1ª - Affari costituzionali: Plenaria Pag. 8 5ª - Bilancio: Plenaria » 15 6ª - Finanze e tesoro: Plenaria (antimeridiana) » 18 Plenaria (pomeridiana) » 22 7ª - Istruzione: Ufficio di Presidenza (Riunione n. 199)......» 25 12ª - Igiene e sanità: Plenaria » 26 Ufficio di Presidenza (Riunione n. 162)......» 30 13ª - Territorio, ambiente, beni ambientali: Ufficio di Presidenza (Riunione n. 115)......» 31 Plenaria » 31 Commissioni bicamerali Questioni regionali: Plenaria Pag. 35 Ufficio di Presidenza » 48 N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Liberalpopolare-Autonomie: AL-A; Area Popolare (NCD-UDC): AP (NCD-UDC); Conservatori e Riformisti: CoR; Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura: FI-PdL XVII; Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l Italia, Federazione dei Verdi, Moderati): GAL (GS, PpI, FV, M); Lega Nord e Autonomie: LN-Aut; Movimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico: PD; Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE: Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE; Misto: Misto; Misto-Fare!: Misto-Fare!; Misto-Italia dei valori: Misto-Idv; Misto-L Altra Europa con Tsipras: Misto-AEcT; Misto-Liguria Civica: Misto- LC; Misto-Movimento X: Misto-MovX; Misto-Sinistra Ecologia e Libertà: Misto-SEL.
3 17 settembre 2015 Indice 3 Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere: Plenaria Pag. 54 Controllo e vigilanza sull attuazione dell Accordo Schengen, su Europol e su immigrazione: Plenaria » 56 Ufficio di Presidenza » 57 Per l attuazione del federalismo fiscale: Ufficio di Presidenza » 58 ERRATA CORRIGE Pag. 59
4 17 settembre 2015 Indice 4
5 17 settembre 2015 Commissioni 1ª e 11ª riunite 5 COMMISSIONI 1ª e 11ª RIUNITE 1ª (Affari costituzionali) 11ª (Lavoro, previdenza sociale) Giovedì 17 settembre 2015 Plenaria 1ª Seduta Presidenza del Presidente della 11ª Commissione SACCONI La seduta inizia alle ore 8,50. IN SEDE REFERENTE (550) DI BIAGIO. Modifiche alla legge 12 giugno 1990, n. 146, recante «Norme sull esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. Istituzione della Commissione di garanzia dell attuazione della legge» (1286) SACCONI ed altri. Delega al Governo per la regolamentazione e prevenzione dei conflitti collettivi di lavoro con riferimento alla libera circolazione delle persone (2006) ICHINO ed altri. Disposizioni per la regolazione del conflitto sindacale nel settore dei trasporti pubblici e integrazione della disciplina generale dell assemblea sindacale (Esame congiunto e rinvio) Il presidente SACCONI (AP (NCD-UDC)), relatore per la Commissione lavoro, previdenza sociale, sottolinea la scarsa efficacia dell attuale disciplina del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, introdotta dalla legge n. 146 del 1990 con l intento di contemperare l esercizio del diritto di sciopero con la tutela dei diritti della persona costituzionalmente garantiti, e successivamente novellata, in particolare con la legge n. 83 del Rileva che lo strumento dello sciopero nel settore dei trasporti è frequentemente utilizzato senza rispettare le regole minime in materia di preavviso, durata, procedure e prestazioni indispensabili, per strategie rivendicative estranee a una fisiologica dialettica sindacale, condotte con
6 17 settembre 2015 Commissioni 1ª e 11ª riunite 6 la finalità prioritaria di conquistare spazi di rappresentatività in concorrenza con altre sigle sindacali. Ciò determina gravi disagi per la collettività e in particolare per gli utenti dei servizi pubblici. Ritiene quindi opportuno apportare i necessari correttivi alla regolamentazione dell esercizio del diritto di sciopero, al fine di restituirle piena efficacia, nella consapevolezza, tuttavia, che sarà altresì indispensabile un ripensamento delle relazioni sindacali e di lavoro e una semplificazione della struttura contrattuale, al fine di definire con maggior certezza i rapporti tra livello nazionale e livello aziendale e depotenziare le cause che ingenerano il conflitto. Evidenzia quindi alcune criticità della disciplina vigente, in particolare, con riferimento alle procedure di raffreddamento e conciliazione, che non rispondono allo scopo di deflazionare il conflitto, in quanto si risolvono in un inutile lasso temporale da far decorrere obbligatoriamente, senza che le parti compiano un effettivo tentativo di pervenire alla conciliazione della controversia. Un ulteriore profilo di criticità è rappresentato dall assenza di una disciplina dettagliata dell intervallo tra una proclamazione di sciopero e la successiva e della previsione di misure volte ad arginare fenomeni di sciopero in settori funzionali all erogazione di servizi pubblici essenziali. Infine, rileva l esigenza di rendere più efficaci i poteri della Commissione di garanzia nella mediazione dei conflitti e di adeguare l entità delle sanzioni pecuniarie e amministrative, disciplinando anche i fenomeni di sciopero cosiddetto «selvaggio». Passa, quindi, all illustrazione dei disegni di legge in titolo. Il disegno di legge n. 550, d iniziativa del senatore Di Biagio, attraverso alcune modifiche alla legge n. 146 del 1990, prevede obblighi di comunicazione alla Commissione di garanzia o di consultazione della medesima, nonché l eventuale svolgimento di una procedura di conciliazione presso la stessa. Inoltre, istituisce il registro digitale degli scioperi nazionali e di quelli a carattere locale di maggiore rilevanza che si svolgono nell ambito dei servizi pubblici essenziali. Si sofferma, quindi, sul disegno di legge n. 1286, a sua firma, che ripropone sostanzialmente il contenuto di una proposta presentata dal Governo nel Rileva che l articolo 1 reca una disciplina di delega per la revisione della normativa sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, con esclusivo riferimento ai settori o alle attività che incidano sul diritto alla mobilità e alla libertà di circolazione, nell ambito di una serie di principi e criteri direttivi individuati al comma 2. Tra questi, sottolinea la previsione che lo sciopero sia indetto esclusivamente da organizzazioni che abbiano una rappresentatività, a livello di settore, superiore al 50 per cento e che il singolo lavoratore esegua, ai fini della legittimità della partecipazione all astensione, una dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero. Inoltre, sottolinea la necessità che siano definite procedure per un congruo anticipo della revoca dello sciopero, al fine di prevenire i pregiudizi causati dalla diffusione della notizia dell astensione. Con l articolo 2, invece, si conferisce una delega al Governo per la revisione e l aggiornamento del regime sanzionatorio con riferimento a tutti i servizi pubblici essenziali, nel caso di violazione delle regole sul
7 17 settembre 2015 Commissioni 1ª e 11ª riunite 7 conflitto da parte dei promotori dello sciopero, delle aziende che tengono comportamenti sleali e dei singoli lavoratori, con specifico riferimento al fenomeno degli scioperi spontanei. Dopo aver ricordato che l articolo 3 prevede l istituzione della Commissione per le relazioni di lavoro, che sostituisce la Commissione di garanzia ampliandone poteri e funzioni, si sofferma sull articolo 4, con il quale si stabilisce che la comunicazione della proclamazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali sia resa anche alla Commissione di garanzia, oltre che alle amministrazioni o imprese che erogano il servizio e all apposito ufficio costituito presso l autorità pubblica competente a emanare le ordinanze cosiddette di precettazione. Infine, l articolo 5, nel definire le modalità di esercizio della delega, precisa che il Governo possa tener conto anche di eventuali avvisi comuni resi dalle parti sociali. Riferisce, quindi, sul disegno di legge n. 2006, d iniziativa del senatore Ichino e di altri senatori, che introduce una nuova normativa sugli scioperi che incidano sui servizi di trasporto pubblico o sui servizi di manutenzione ordinaria o straordinaria di impianti di ascensori. In particolare, gli articoli 2 e 3 disciplinano le condizioni per la legittimità della proclamazione dello sciopero. Ricorda, inoltre, che con gli articoli 5 e 6 si modifica la normativa in materia di assemblee sindacali dei lavoratori, in parte in via generale e in parte con riferimento al settore dei servizi pubblici essenziali. In conclusione, segnala che gli aspetti innovativi della disciplina riguardano essenzialmente le relazioni industriali tra le aziende e le organizzazioni sindacali minori, le quali spesso provocano disservizi tra gli utenti dei servizi pubblici con l annuncio dello sciopero e la successiva revoca, che interviene quando comunque non è più possibile fornire una tempestiva informazione alla collettività sulla regolarità del servizio. Infine, rileva l opportunità esaurita la fase della discussione generale di costituire un comitato ristretto per l adozione di un testo base direttamente prescrittivo, in modo da pervenire alla redazione di un provvedimento utile a garantire tutti i diritti costituzionalmente tutelati. Il senatore RUSSO (PD), relatore per la Commissione affari costituzionali, rinvia alla illustrazione del presidente Sacconi, riservandosi di intervenire nel corso della discussione sui profili di competenza della Commissione. Suggerisce comunque di avviare un confronto con le organizzazioni sindacali, a cominciare da quelle più rappresentative, al fine di pervenire a un orientamento quanto più possibile condiviso anche con le parti sociali. Il PRESIDENTE, nel condividere la proposta formulata dal senatore Russo, invita i Gruppi parlamentari a segnalare tempestivamente i soggetti che si intendono convocare in audizione. Il seguito dell esame congiunto è quindi rinviato. La seduta termina alle ore 9,25.
8 17 settembre ª Commissione 8 A F F A R I C O S T I T U Z I O N A L I (1ª) Giovedì 17 settembre 2015 Plenaria 321ª Seduta Presidenza della Presidente FINOCCHIARO Intervengono i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Pizzetti e Scalfarotto. La seduta inizia alle ore 14,05. IN SEDE REFERENTE (2054) Deputato BOCCADUTRI. Modifiche all articolo 9 della legge 6 luglio 2012, n. 96, concernenti la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, approvato dalla Camera dei deputati (Esame e rinvio) Il relatore GOTOR (PD) riferisce sul disegno di legge in titolo, già approvato dalla Camera dei deputati. Il provvedimento modifica l articolo 9 della legge n. 96 del 2012, istitutiva della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, con la finalità di assicurarne la piena operatività, anche alla luce delle ulteriori funzioni affidategli dal decreto-legge n. 149 del 2013, che ha modificato la disciplina relativa ai rimborsi elettorali a favore dei partiti e dei movimenti politici. In particolare, l articolo 1, comma 1, lettera a), prevede che la Commissione di garanzia sia coadiuvata, per lo svolgimento dei compiti ad essa affidati, da cinque unità dipendenti della Corte dei conti, addette alle attività di revisione, e da due unità dipendenti da altre amministrazioni pubbliche, esperte nell attività di controllo contabile. Il suddetto personale è collocato fuori ruolo dalle amministrazioni di appartenenza e beneficia del medesimo trattamento economico lordo annuo in godimento al momento dell incarico, ivi incluse le indennità accessorie, corrisposto a
9 17 settembre ª Commissione 9 carico delle amministrazioni di appartenenza. Inoltre, al fine di escludere l insorgenza di nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, è reso indisponibile, per tutta la durata del collocamento fuori ruolo del personale di cui si avvale la Commissione di controllo, un numero di posti nella dotazione organica dell amministrazione di appartenenza equivalente dal punto di vista finanziario. La lettera b) del medesimo comma dispone che i magistrati componenti la Commissione, per la durata del relativo incarico, siano collocati fuori ruolo dalle amministrazioni di appartenenza, secondo quanto previsto in materia dall articolo 1, commi 66 e 68, della legge n. 190 del 2012 (cosiddetta legge anticorruzione). Il comma 2 prevede che la disposizione secondo cui, nell esercizio del controllo sui rendiconti dei partiti, la Commissione verifica anche la conformità delle spese effettivamente sostenute e delle entrate percepite alla documentazione prodotta a prova delle stesse, si applichi ai rendiconti relativi agli esercizi successivi al Infatti, nonostante i partiti abbiano prodotto negli anni 2013 e 2014 tutta la documentazione prevista dall articolo 9, comma 1, della legge n. 96 del 2012, la Commissione di garanzia non ha potuto fin qui esercitare tale verifica sostanziale. Il comma 3 dell articolo 1 dispone che, per il solo esercizio 2013, la relazione (che avrebbe dovuto essere approvata entro il 30 giugno 2015) debba essere resa, sulla base delle nuove previsioni normative, entro 30 giorni dall entrata in vigore del provvedimento in esame. Il comma 4, con una disposizione di interpretazione autentica, precisa che l applicazione al personale dei partiti politici della normativa in materia di trattamento straordinario di integrazione salariale (cassa integrazione guadagni straordinaria) e di contratti di solidarietà, di cui all articolo 16, comma 1, del decreto legge n. 149 del 2013, operi anche nei confronti delle articolazioni e sezioni territoriali dei partiti, a prescindere dal numero dei dipendenti, incluse quelle dotate di autonomia legale e finanziaria. Inoltre, con una modifica dell articolo 4, comma 7, del decreto legge n. 149 del 2013, è soppresso con efficacia retroattiva l obbligo per i partiti politici di essere iscritti nel relativo registro nazionale, per la fruizione dei relativi ammortizzatori sociali. Infine, l articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria, mentre l articolo 3 stabilisce il termine di entrata in vigore del provvedimento. Il senatore CRIMI (M5S) avanza una questione pregiudiziale, ai sensi dell articolo 43, comma 3, del Regolamento. Osserva, in proposito, che il disegno di legge in esame prevede esclusivamente a favore dei partiti politici una sanatoria di prescrizioni contabili e finanziarie vigenti, in evidente contrasto con l articolo 3 della Costituzione. Sottolinea altresì l irragionevolezza della disposizione, che consente l erogazione di cospicue somme di denaro da parte dello Stato, in favore di una determinata categoria di destinatari, peraltro senza alcun riscontro analitico in merito alla relativa correttezza gestionale. Tale mi-
10 17 settembre ª Commissione 10 sura, a suo avviso, è suscettibile di arrecare un pregiudizio al bilancio statale, in violazione dell articolo 81 della Costituzione. Peraltro, la norma in oggetto ha un esplicita valenza retroattiva. Rileva, a tale riguardo, che la Corte costituzionale in particolare con le sentenze n. 36 del 1985 e n. 210 del 1971 pur ammettendo la possibilità per il legislatore di modificare rapporti di durata anche qualora abbiano a oggetto diritti soggettivi perfetti, ha stabilito che tali disposizioni non possano incidere in modo arbitrario sulle situazioni sostanziali poste in essere da leggi precedenti, poiché in tal modo risulterebbe frustrato l affidamento del cittadino nella sicurezza giuridica, che costituisce elemento fondamentale e indispensabile dello Stato di diritto. Infine, rileva un possibile contrasto con l articolo 75 della Costituzione, in quanto sostanzialmente perdura, sia pure con differenti modalità, il finanziamento pubblico ai partiti, nonostante il pronunciamento in senso contrario dei cittadini in occasione del referendum del La PRESIDENTE avverte che, ai sensi del comma 4 dell articolo 93 del Regolamento, sulla proposta di questione pregiudiziale si svolgerà una discussione nella quale potrà prendere la parola non più di un rappresentante per ogni Gruppo parlamentare per non più di dieci minuti. Il senatore COCIANCICH (PD), nel condividere l esigenza di garantire la massima trasparenza sulle fonti di finanziamento di partiti e movimenti politici, a prescindere dalla successiva richiesta del rimborso, sottolinea che l intervento normativo si è reso necessario per l impossibilità della Commissione di garanzia di assolvere al proprio compito, a causa di una insufficiente dotazione organica. Pertanto, la responsabilità degli inadempimenti verificatisi non può certo essere ascritta ai partiti politici, i quali invece hanno presentato la documentazione richiesta dalla normativa vigente, peraltro corredata dalla necessaria certificazione di società contabili accreditate. Occorre salvaguardare, quindi, il legittimo affidamento dei partiti politici sulla erogazione dei contributi ad essi spettanti, secondo la disciplina vigente, una volta che siano state espletate le formalità previste. Conclude, annunciando un voto contrario sulla questione pregiudiziale, che a suo avviso appare infondata sia nel merito, sia dal punto di vista giuridico. Il senatore MAZZONI (AL-A) osserva che la norma in esame è volta a correggere inefficienze determinatesi in fase di applicazione della legge n. 96 del 2012, assegnando alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici una dotazione organica adeguata per lo svolgimento delle funzioni ad essa attribuite. A suo avviso, gli interventi normativi precedenti in materia di finanziamento pubblico dei partiti avrebbero dovuto essere più meditati e, soprattutto, scevri da condizionamenti derivanti dal clima di avversione
11 17 settembre ª Commissione 11 nei confronti dei partiti politici, i quali del resto come è riconosciuto dall articolo 49 della Costituzione costituiscono lo strumento attraverso cui i cittadini possono concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale. Pertanto, dopo il sostanziale fallimento della norma che consente ai contribuenti di destinare al finanziamento di un partito politico il due per mille della propria imposta sul reddito, appare indispensabile un nuovo intervento normativo, al fine di assegnare ai partiti politici le risorse economiche necessarie per lo svolgimento della loro attività. Dopo aver segnalato la particolare urgenza del provvedimento, al fine di riconoscere la cassa integrazione guadagni straordinaria al personale dei partiti politici, annuncia un voto contrario sulla questione pregiudiziale. La senatrice BERNINI (FI-PdL XVII) ritiene non condivisibili le motivazioni illustrate dal senatore Crimi a sostegno della questione pregiudiziale. Rileva che la mancanza di organicità degli interventi legislativi in materia di finanziamento pubblico dei partiti rischia di determinare opacità in riferimento alla raccolta di tali risorse finanziarie, sebbene sia unanimemente riconosciuta l esigenza di garantire massima trasparenza e adeguati controlli. Dopo aver ricordato l essenziale funzione svolta dai partiti peraltro riconosciuta a livello costituzionale per la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese, sottolinea che la mancata verifica dei rendiconti riferiti agli esercizi contabili del 2014 e 2014 è stata causata dalla carenza della dotazione di personale assegnato alla Commissione di garanzia. Pertanto, la norma in esame è volta non tanto a sanare una irregolarità, quanto a introdurre i necessari correttivi per una corretta applicazione delle disposizioni sul funzionamento della Commissione di garanzia e sulla sua attività di controllo. Infine, sottolinea la necessità di garantire non solo il trattamento straordinario di integrazione salariale del personale dipendente dei partiti politici, ma anche il pagamento dei fornitori di beni e servizi. In conclusione, annuncia un voto contrario. Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, posta ai voti, la proposta di questione pregiudiziale è respinta. Ha inizio la discussione generale. Il senatore AUGELLO (AP (NCD-UDC)) rileva, tuttavia, la necessità di modificare la normativa, prevedendo che il controllo sulla rendicontazione presentata dai partiti politici sia effettuata ex post. In caso di eventuali anomalie, le somme non corredate da sufficiente documentazione potrebbero essere trattenute dalle erogazioni successive. In assenza di tale modifica, preannuncia che si asterrà dalla votazione sul disegno di legge, pur condividendone le finalità complessive.
12 17 settembre ª Commissione 12 Il senatore CRIMI (M5S) precisa che il Movimento 5 Stelle, pur essendo legittimato a percepire i contributi, poiché dotato di un atto costitutivo e di uno statuto, non ha presentato alcun rendiconto in quanto ha un bilancio pari a zero. Infatti, tutte le attività sono gestite da comitati e associazioni distinti, che raccolgono i finanziamenti destinati a specifiche iniziative, peraltro pubblicando on line la relativa documentazione. Si associa, quindi, alle considerazioni del senatore Augello circa l opportunità di prevedere una verifica della documentazione a posteriori, con l eventuale trattenimento, in un periodo successivo, delle somme indebitamente percepite. Il seguito dell esame è quindi rinviato. IN SEDE CONSULTIVA (1871) Deputato MOLEA ed altri. Disposizioni per favorire l integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione sportiva, approvato dalla Camera dei deputati (Parere alla 7ª Commissione. Esame. Parere non ostativo) Il relatore PALERMO (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) illustra il disegno di legge in titolo, rimesso alla sede plenaria dalla Sottocommissione per i pareri nella seduta di ieri, e propone di esprimere, per quanto di competenza, un parere non ostativo. Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la Commissione approva la proposta di parere non ostativo sul testo, avanzata dal relatore. IN SEDE REFERENTE (1878) Deputato BENI ed altri. Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell immigrazione, approvato dalla Camera dei deputati (1203) MANCONI ed altri. Istituzione della Giornata nazionale per la memoria dei migranti vittime del mare (Seguito dell esame congiunto e rinvio) Prosegue l esame congiunto, sospeso nella seduta del 9 settembre. La PRESIDENTE avverte che sono stati presentati due emendamenti, riferiti al disegno di legge n. 1878, adottato come testo base per il seguito dell esame, i quali sono pubblicati in allegato.
13 17 settembre ª Commissione 13 Comunica altresì che la espresso il parere sul testo. Commissione bilancio non ha ancora Il seguito dell esame congiunto è quindi rinviato. La seduta termina alle ore 14,45.
14 17 settembre ª Commissione 14 EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N Art D Alì, Paolo Romani, Bernini, Floris, Pelino Al comma 1, dopo le parole: «nel tentativo di emigrare», inserire le seguenti: «da e». Art D Alì, Paolo Romani, Bernini, Floris, Pelino Al comma 2, dopo le parole: «i giovani sui temi», inserire le seguenti: «dell emigrazione e».
15 17 settembre ª Commissione 15 BILANCIO (5ª) Giovedì 17 settembre 2015 Plenaria 454ª Seduta Presidenza del Vice Presidente SANGALLI Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Pizzetti. La seduta inizia alle ore 9. IN SEDE CONSULTIVA (1917-A) Disposizioni concernenti la partecipazione dell Italia alle missioni internazionali, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall unificazione dei disegni di legge d iniziativa dei deputati Cirielli ed altri; Donatella Duranti ed altri; Garofani ed altri; Artini ed altri (Parere all Assemblea sul testo e sugli emendamenti. Seguito dell esame e rinvio) Prosegue l esame del testo, sospeso nella seduta pomeridiana di ieri. Il relatore SANTINI (PD) propone l approvazione del seguente parere: «La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato il disegno di legge in titolo, nel presupposto che gli oneri previdenziali previsti dall articolo 8 siano coperti secondo quanto previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica in relazione alla natura dell onere medesimo, esprime in relazione al testo, per quanto di propria competenza, parere non ostativo condizionato, ai sensi dell articolo 81 della Costituzione: all inserimento all articolo 2, comma 2, dopo le parole: "le autorizzano" delle seguenti: "per ciascun anno"; all inserimento all articolo 4, comma 2, dopo le parole: "comma 1" delle seguenti: "tenuto conto degli importi di cui al comma 2"; alla sostituzione all articolo 5, comma 5, delle parole: "ai graduati" con le seguenti: "alla categoria dei graduati"».
16 17 settembre ª Commissione 16 Sulla proposta del relatore si apre il dibattito. Il senatore AZZOLLINI (AP (NCD-UDC)) osserva innanzitutto, in termini generali, che il provvedimento in esame costituisce di fatto una delega in bianco al Governo in tema di gestione delle missioni e della cooperazione internazionale. Più in particolare, per quanto di competenza della Commissione bilancio, evidenzia che il fondo istituito dal provvedimento contiene risorse riguardanti non soltanto le missioni internazionali ma anche la cooperazione, e fa presente che sui movimenti contabili inerenti il fondo stesso il Parlamento non potrà esercitare alcuna forma di controllo, a differenza di quanto avvenuto fino ad ora in relazione ai disegni di legge riguardanti le missioni internazionali. Inoltre, in altre leggi delegate il Governo è stato chiamato a motivare le proprie decisioni nel caso in cui queste si discostino dal parere delle competenti Commissioni parlamentari, mentre il provvedimento in esame non prevede nulla al riguardo. Chiede pertanto che il parere contenga almeno un osservazione che stigmatizzi l eccessiva discrezionalità dell Esecutivo e l assenza di trasparenza nella gestione del fondo. Con riferimento poi alla disposizione che prevede la possibilità di effettuare spese in deroga alla legge di contabilità, chiede che il parere contenga una osservazione in merito all opportunità che tale deroga venga almeno trasfusa nell ordinamento contabile con procedure specifiche che consentano al Parlamento di esercitare un controllo adeguato sulle relative variazioni contabili. Il rischio infatti è quello di una spesa corrente crescente e incontrollata. La senatrice COMAROLI (LN-Aut) osserva che il provvedimento induce scarsa trasparenza nella gestione finanziaria delle missioni internazionali. Ritiene tale opacità ancor più grave se si considera che nel fondo istituito dal provvedimento affluiscono risorse in entrata derivanti dallo svolgimento delle missioni internazionali stesse. Più in generale esprime perplessità sulla reale necessità della norma poiché, a suo parere, la disposizioni di missioni internazionali è finora avvenuta in sufficiente autonomia da parte del Governo. Esprime inoltre forti perplessità sull articolo 20 che prevede una forte deroga alla legislazione sugli appalti per cifre ingenti. Il senatore D ALÌ (FI-PdL XVII) osserva che le condizioni della relazione tecnica recepite dal relatore nella bozza di parere, pur condivisibili, non sono a suo parere sufficienti a migliorare il provvedimento. Esprime in particolare forti perplessità, in relazione alla scarsa trasparenza contabile, già evidenziata nei precedenti interventi, che ne deriverebbe sulla gestione finanziaria congiunta delle missioni internazionali e della cooperazione internazionale che rappresentano due settori profondamente diversi di intervento in Paesi terzi.
17 17 settembre ª Commissione 17 Il senatore SPOSETTI (PD) invita il Governo a fornire risposte adeguate alle osservazioni avanzate dai colleghi, che ritiene pienamente condivisibili e non superabili se non con adeguati approfondimenti. Il relatore SANTINI (PD) concorda con quanto è emerso dal dibattito circa la necessità di operare approfondimenti al fine di integrare il parere. Ritiene, tuttavia, condivisibile la decisione di impiegare il medesimo fondo per finanziare entrambe le finalità principali affrontate dal provvedimento. Il sottosegretario PIZZETTI giudica le osservazioni emerse dal dibattito pienamente condivisibili dal Governo e aggiunge che anche per l Esecutivo appare necessario un approfondimento delle norme contenute nell articolo 19 per consentire una revisione complessiva dell impianto della disposizione. Il senatore AZZOLLINI (AP (NCD-UDC)), esprimendo soddisfazione per le considerazioni svolte dai colleghi e per la condivisione manifestata dal rappresentante del Governo, chiede di riflettere ulteriormente anche sulla formulazione dell articolo 2 allo scopo di prevedere che, pur su iniziativa del Governo, ogni eventuale decisione trovi compimento con l autorizzazione del Parlamento. Il presidente SANGALLI (PD) conclude osservando che risulta evidente dal dibattito come la Commissione abbia necessità di un supplemento di riflessione. Propone pertanto di rinviare l esame del testo e degli emendamenti. Il seguito dell esame è quindi rinviato. La seduta termina alle ore 9,30.
18 17 settembre ª Commissione 18 F I N A N Z E E T E S O R O (6ª) Giovedì 17 settembre 2015 Plenaria 267ª Seduta (antimeridiana) Presidenza del Presidente Mauro Maria MARINO Interviene il vice ministro dell economia e delle finanze Casero. La seduta inizia alle ore 9,10. IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO Schema di decreto legislativo recante misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione (185-bis) (Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi degli articoli 1, comma 7, 3, comma 1, lettera a), 6, comma 5 e 9, comma 1, lettera l), e 10, comma 1, lettera e), della legge 11 marzo 2014, n. 23. Seguito e conclusione dell esame. Parere favorevole con osservazioni) Prosegue l esame sospeso nella seduta antimeridiana di ieri. La relatrice RICCHIUTI (PD) presenta uno schema di parere favorevole con osservazioni (pubblicato in allegato). Il senatore VACCIANO (Misto) preannuncia la propria astensione in sede di votazione sullo schema di parere, facendo presente che, pur essendo giustificati i timori circa la possibile diffusione di condotte opportunistiche, una fruizione ampia della rateizzazione dei pagamenti si dimostra complessivamente vantaggiosa in termini di gettito e adeguata alla difficile situazione economica. Il senatore SCIASCIA (FI-PdL XVII) esprime l orientamento favorevole del proprio Gruppo in ordine allo schema di parere. Sollecita peraltro una riflessione sull opportunità di un integrazione dello stesso volta a evi-
19 17 settembre ª Commissione 19 tare che un eventuale obbligo di presentazione di documentazione si traduca in un aggravio sostanziale a carico del contribuente. Ha luogo un breve dibattito sul punto, con interventi della senatrice GUERRA (PD), del presidente Mauro Maria MARINO e dei senatori MOSCARDELLI (PD) e CARRARO (FI-PdL XVII), in seguito al quale la relatrice RICCHIUTI (PD) integra l osservazione di cui al punto 1) dello schema di parere con un riferimento all essenzialità della documentazione necessaria a comprovare la situazione di difficoltà. Lo schema di parere, così come modificato (pubblicato in allegato), viene quindi messo in votazione e, previa verifica della presenza del numero legale, è approvato. POSTICIPAZIONE DELL ODIERNA SEDUTA POMERIDIANA Il PRESIDENTE avverte che la Commissione, già convocata alle ore 13,30 di oggi, tornerà a riunirsi alle ore 14. La Commissione prende atto. La seduta termina alle ore 9,25.
20 17 settembre ª Commissione 20 SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SULL ATTO DEL GOVERNO N. 185-bis La Commissione Finanze e tesoro, esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo, esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni: 1) in relazione all articolo 10, ferma restando la convinzione della Commissione circa l opportunità di riconoscere la rateizzazione ai contribuenti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, la Commissione ribadisce la preoccupazione che la previsione dell autodichiarazione da parte del contribuente di tale situazione possa determinare, in assenza di una verifica da parte dell agente della riscossione comportamenti opportunistici, determinando una perdita per l erario, anche in ragione della soglia comunque non modesta delle somme iscritte a ruolo ( euro); si ripropone quindi all attenzione del Governo la possibilità che la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, con esclusione dei diritti di notifica, possa essere concessa dall agente di riscossione fino ad un massimo di settantadue rate solo se il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. 2) con riferimento all articolo 15 dello schema di decreto, recante la disciplina transitoria, si evidenzia l opportunità che il Governo valuti di consentire un ulteriore piano di rateazione delle somme dovute dal contribuente in caso di decadenza del primo piano di rateazione concesso, anche per i piani di rateazione delle somme dovute a seguito di acquiescenza o di accertamento con adesione, in modo da agevolare i contribuenti più virtuosi; 3) in relazione all articolo 9 dello schema di decreto legislativo, modificativo dell articolo 17 del decreto legislativo n.112 del 1999, al fine di tener conto dei principi contenuti nell ordinanza n.147 del 2015 della Corte costituzionale in tema di remunerazione degli agenti della riscossione, valuti il Governo la possibilità di prevedere che gli oneri di riscossione, oltre che modificabili in diminuzione con decreto del Ministro dell economia e delle finanze a sensi del comma 1 del citato articolo 17, possano essere rimodulati, con lo stesso decreto, in funzione dell attività effettivamente svolta; a tal fine, all ultimo periodo del comma 1 dell articolo 17 del decreto legislativo n. 112 del 1999, come riformulato dall articolo 9 dello schema di decreto delegato, dopo la parola «diminuzione» valuti il Governo l inserimento delle seguenti parole: «ovvero rimodulare in funzione dell attività effettivamente svolta».
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