Il nuovo decreto interministeriale 4 marzo Esempi di gestione della segnaletica in cantieri autostradali Imola, 23 ottobre 2013
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1 Il nuovo decreto interministeriale 4 marzo 2013 Esempi di gestione della segnaletica in cantieri autostradali Imola, 23 ottobre 2013
2 Due soggetti Ente gestore titolare della responsabilità dell autorizzazione dei cantieri stradali, che esercita tenuto conto dell obbligo istituzionale di «garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione» (Nuovo Codice della strada, art. 14 c. 1) Impresa esecutrice «chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione di veicoli e di pedoni», responsabilizzato nell adottare le soluzioni tecniche a garantire la sicurezza e la fluidità del traffico e la visibilità, diurna e notturna, del personale addetto esposto al traffico.
3 ATTENZIONE: l ente gestore non necessariamente è automaticamente identificato nel committente dei lavori, in quanto i cantieri relativi, ad esempio, ai servizi quali gas, acqua, distribuzione elettrica, eccetera, specialmente in ambito urbano, sono promossi da committenti che non si identificano nel proprietario o concessionario dell infrastruttura stradale. L organizzazione dei concessionari autostradali prevede che funzioni differenti, quali la manutenzione delle infrastrutture o il loro sviluppo, possano essere gestite da strutture differenti, all interno di un organigramma aziendale variamente Un obiettivo La sicurezza e la fluidità della circolazione.
4 Approfondimento Art. 21. Opere, depositi e cantieri stradali 3. Il regolamento stabilisce le norme relative alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzabilità della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, nonché agli accorgimenti necessari per la regolazione del traffico, nonché le modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali. Regole per la cantierizzazione, segnaletica, DPI: il regolamento = Decreto Ministeriale 12/07/2002 «Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento termporaneo»
5 Il Disciplinare Ministeriale 10/7/2002 Il Disciplinare è indirizzato ai responsabili della messa in opera e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea. Rappresenta con esempi pratici le modalità di applicazione delle norme relative alla segnaletica temporanea. Definisce schemi di segnalamento temporaneo corrispondenti a diversi casi (cantieri fissi, mobili, incidenti).
6 I Regolamenti dei Concessionari
7 Autostrade per l Italia e le procedure e le modalità per la loro esecuzione.
8 Autostrade per l Italia In particolare è previsto un processo di qualificazione del personale, che deve essere formato secondo le modalità previste per l installazione della segnaletica
9 Autostrade per l Italia processo di formazione che culmina nel rilascio di un tesserino (autorizzazione a manovre).
10 Le attrezzature previste dal CDS
11 I sistemi di protezione Art Barriere 1. Le barriere segnalano i limiti dei cantieri stradali; sono disposte parallelamente al piano stradale e sostenute da cavalletti o da altri sostegni idonei. Sono obbligatorie sui lati frontali di delimitazione del cantiere o sulle testate di approccio. Possono essere sostituite con elementi idonei di pari efficacia, purché approvati dall'ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e in conformità alle direttive da esso impartite.
12 Le modalità di cantierizzazione Art. 21 CDS. Opere, depositi e cantieri stradali (1) 3. Il regolamento stabilisce le norme relative alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzabilità della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, nonché agli accorgimenti necessari per la regolazione del traffico, nonché le modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali. (3) Il Disciplinare è indirizzato ai responsabili della messa in opera e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea. Rappresenta con esempi pratici le modalità di applicazione delle norme relative alla segnaletica temporanea. Definisce schemi di segnalamento temporaneo corrispondenti a diversi casi (cantieri fissi, mobili, incidenti).
13 Disciplinare 10. CANTIERI MOBILI 10.1 Definizione Un cantiere mobile è caratterizzato da una progressione continua ad una velocità che può variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro all'ora. Per la segnaletica dei cantieri mobili, allo stato attuale delle tecniche di segnalamento, è previsto l'impiego di più veicoli appositamente attrezzati. Di norma il cantiere mobile può essere usato solo su strade con almeno due corsie per senso di marcia. L'impiego in galleria è consentito solo se in quest'ultima vi sono almeno due corsie per senso di marcia ed una adeguata illuminazione, e nel rispetto delle ulteriori limitazioni riportate nelle Tavv. 45 e 46. Sarà inoltre opportuno che il cantiere sia operativo in condizioni di scarso traffico. I cantieri mobili
14 Disciplinare 9. CANTIERI FISSI Un cantiere è detto fisso se non subisce alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata. Il segnalamento comporta una segnaletica in avvicinamento, una segnaletica di posizione, una segnaletica di fine prescrizione. I cantieri fissi
15 Segnaletica in avvicinamento 9.1 Segnaletica in avvicinamento Si compone, secondo i casi, di: Sul lato destro: un segnale "lavori" o "altri pericoli" con eventuale pannello integrativo segnali di "riduzione corsie" con pannello integrativo di distanza segnali di "divieto di sorpasso" e "limite massimo di velocità altri segnali di pericolo o di prescrizione ritenuti necessari eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione. Nel caso di strade a carreggiate separate la stessa segnaletica deve essere, in genere, ripetuta sullo spartitraffico. Se la larghezza di quest'ultimo non è adeguata, la segnaletica di ripetizione può essere di formato ridotto. La messa in opera della segnaletica sullo spartitraffico comporta che uno o più operatori attraversino la carreggiata. In certi casi il rischio che devono correre questi ultimi può indurre a rinunciare alla ripetizione sullo spartitraffico. In tale circostanza, e se lo spartitraffico non consente neppure l'installazione di segnali di formato ridotto, occorre integrare la segnaletica in avvicinamento per garantirne la visibilità.
16 Segnaletica di posizione 9.2 Segnaletica di posizione Essa comprende: Uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatori flessibili o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria. Una delimitazione longitudinale costituita normalmente da coni o delineatori flessibili opportunamente spaziati tra loro. Eventuali ulteriori segnali di pericolo e prescrizione ripetuti nel caso di cantieri molto estesi (ogni volta che il tratto di strada interessato è più lungo di 1,0 Km). Per motivi di sicurezza, il cantiere propriamente detto (zona di lavoro) deve, preferibilmente, essere situato ad opportuna distanza dalla fine del raccordo obliquo. In strade a carreggiate separate, ove possibile, è suggerito un franco di sicurezza di circa 150 metri tra l'effettiva zona di lavoro e la fine del raccordo obliquo.
17 Segnaletica di fine prescrizione 9.3 Segnaletica di fine prescrizione La fine delle prescrizioni è segnalata con uno o più segnali di "fine prescrizione" ovvero con gli appropriati segnali relativi alle prescrizioni valide sulla strada a valle del cantiere.
18 Installazione della segnaletica Tra le attività che vengono svolte in un cantiere stradale, l installazione e la rimozione della segnaletica sono tra quelle più critiche. Il momento in cui si introduce un fattore di disturbo nel traffico (il cantiere) fino a che questo non è stato completato e può adempiere appieno allo scopo cui è destinato, la protezione dei lavoratori e la tutela degli utenti della strada è una condizione transitoria di pericolo, che è bene si sviluppi nel più breve tempo possibile.
19 Cantiere mobile È necessario prevedere, gli apprestamenti tipici di un cantiere mobile per tutte le attività di installazione del cantiere fisso: personale di segnalamento a terra con bandiere, veicoli appositamente attrezzati con sistemi di segnalazione, attenuatori d urto carrellati trasportabili o il supporto della polizia stradale con funzione di autovettura staffetta, per rallentare il traffico nelle condizioni più pericolose (apposizione di segnaletica a partire dallo spartitraffico in autostrade a quattro corsie o più),
20 Regia unitaria Un preposto sovrintende alle operazioni avendo cura di tenere sotto controllo le condizioni della circolazione.
21 Procedere secondo la direzione del traffico È necessario installare la prima parte della segnaletica di posizione, la cosiddetta testata, che inserisce una discontinuità nella disponibilità della piattaforma autostradale, con una azione il più possibile unitaria. Una volta installata la testata, si dovrà procedere con il posizionamento della restante parte della segnaletica di posizione e di quella di fine prescrizione avendo cura di rimanere all interno dell area già cantierizzata. Questo permetterà di procedere con un fattore di protezione sempre più alto mano a mano che si completa l allestimento del cantiere. La rimozione della segnaletica, operazione che a volte può rivelarsi più pericolosa dell installazione, avviene replicando esattamente al contrario le attività eseguite per l installazione.
22 Segnalazione di personale e mezzi Mezzi e persone devono essere messi in condizioni di essere facilmente percepiti dall utenza: ciò lo si ottiene dotando i mezzi di lampeggiatori color giallo ambra, secondo la norma ONU ECE 65 (una normativa internazionale, emessa dalle Nazioni Unite che regolamenta il colore dei lampeggianti) e il personale di capi di vestiario alta visibilità secondo la norma EN 471. L accesso e l uscita dei mezzi dalle aree di lavoro deve avvenire utilizzando molta cautela, preferibilmente con il supporto del personale a terra.
23 Cantieri di ampliamento autostradale
24 Protezione del traffico e del cantiere
25 Attività lavorative
26 Il codice della strada Art. 21. Opere, depositi e cantieri stradali (1) 2. Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte. Deve provvedere a rendere visibile, sia di giorno che di notte, il personale addetto ai lavori esposto al traffico dei veicoli. (2) Responsabilità per l adozione dei provvedimenti: chiunque esegue = impresa esecutrice
27 DPI = EN 471:2003 La norma prende in considerazione la percezione diurna (materiale di fondo) e notturna (materiale retroriflettente) X=quantità delle superfici di fondo e riflettente (3 classi) Y=qualità della superficie retroriflettente (2 classi)
28 Sistemi di segnalazione Regolamento Art Dispositivi di segnalazione visiva 1. I trasporti eccezionali e i veicoli eccezionali, ivi compresi i mezzi d'opera, devono essere muniti di dispositivi supplementari di segnalazione visiva, ad integrazione di quelli di cui devono essere dotati in base alle disposizioni del presente regolamento. 2. I dispositivi supplementari devono essere a luce lampeggiante gialla o arancione e devono essere di tipo approvato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri o conformi a Direttive CEE o a regolamenti ECE-ONU recepiti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il numero è quello necessario per garantire il rispetto, anche per veicoli a pieno carico, degli angoli di visibilità di cui all'articolo Tali dispositivi possono essere fissati alla struttura del veicolo oppure essere rimovibili. Essi devono essere accesi anche quando non è prescritto l'uso di dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione ai sensi dell'articolo 152 del codice.
29 Procedure, PSC, POS e Tre soggetti: DUVRI Proprietario o concessionario; Datore di lavoro (impresa esecutrice); Committente.
30 Le attività legate alle cantierizzazioni
31 Proprietario o concessionario Non coincide necessariamente con il committente dei lavori. Al proprietario o concessionario compete la responsabilità dell autorizzazione del cantiere stradale. Si tratta di una responsabilità discrezionale, che viene esperita con riguardo alla sicurezza e fluidità del traffico, analizzando le proposte organizzative che saranno sottoposte dall impresa esecutrice, destinataria dell obbligo di adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione. Il proprietario o concessionario potrà agevolare l ottenimento della necessaria autorizzazione, proceduralizzando e formalizzando le condizioni alle quali esso intende attenersi nell esame delle richieste: cosa fatta da alcuni concessionari autostradali.
32 Datore di lavoro (impresa esecutrice) Le procedure di installazione della segnaletica rientrano nel POS delle imprese, essendo fondamentalmente generate dal processo di valutazione dei rischi cui sono sottoposti i lavoratori.
33 Committente In tutti i casi Al committente, o il datore di lavoro committente, compete la selezione delle imprese esecutrici valutando la loro idoneità ad eseguire lavori in presenza di traffico. L idoneità presuppone la capacità di adempiere a quanto il Nuovo Codice della strada pone a carico di chi esegue i lavori, compreso la definizione della segnaletica e il procedimento di richiesta di autorizzazione al proprietario o concessionario.
34 Committente Art. 26 Il DUVRI dovrà certamente segnalare il rischio da investimento da veicoli circolanti su strade aperte al traffico (D.Lgs. 81/08 art. 26 c. 1), ma, fino a che la segnaletica stradale non sia considerata una misura di sicurezza contro le interferenze delle lavorazioni, non è previsto che sia remunerata tra i costi delle misure adottate per eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni (Art. 26 c. 5).
35 Committente Titolo IV La valutazione dei rischi derivanti da lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circostante (D.Lgs. 81/08 all. XV b1), così come quella relativa agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l area circostante (D.Lgs. 81/08 all. XV c), sono rischi da considerare in riferimento all area di cantiere, le cui misure devono essere previste dal Coordinatore per la progettazione all interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento e i cui costi devono essere rimunerati negli oneri della sicurezza. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà quindi definire la segnaletica che da installare per la definizione del cantiere stradale, i cui costi dovranno essere riconosciuti negli oneri della sicurezza.
36 Una puntualizzazione Dal momento che le condizioni del traffico variano con una forte connotazione temporale, sia nel breve termine (giorno notte), che nel medio (settimanale) e lungo termine (variazioni a seconda delle stagioni), e che il proprietario o concessionario dell infrastruttura stradale, nell esaminare la proposta di cantierizzazione, esercita un potere discrezionale, sarà opportuno tenere presente un certo grado di aleatorietà nelle previsioni economiche, al momento della predisposizione del quadro economico della commessa.
37 La formazione dei lavoratori Il Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 introduce l obbligo di sottoporre i lavoratori e i preposti adibiti ai cantieri stradali, ad un intervento di formazione con i contenuti ben definiti. La durata del corso per lavoratori è stabilita in 8 ore, quello per preposti in 12. I contenuti riguardano tre differenti aree specifiche:
38 Periodo transitorio Il Decreto è entrato in vigore il 19 aprile 2013 ed è applicabile da questa data a tutti i lavoratori: coloro che, all entrata in vigore della norma, possono vantare una attività nel settore di almeno 12 mesi sono tenuti a frequentare il solo modulo di aggiornamento entro 24 mesi dall entrata in vigore del decreto, ovvero il 19 aprile 2015.
39 Gli obblighi di aggiornamento Per tutti è previsto un obbligo di aggiornamento, quadriennale, svolto attraverso un corso teorico pratico di almeno tre ore, di cui una di contenuti tecnico pratici, in caso di modifiche alle norme tecniche.
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