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- Leone Damiano
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1 forme di calore. TIPOLOGIE e funzionamento apparecchi a gas I radiatori/stufe a gas sono apparecchi a funzionamento con camera stagna adibiti al riscaldamento di locali ad uso domestico, civile ed industriale. Gli apparecchi a camera stagna sono definiti di TIPO C e quindi non necessitano di aperture di aerazione/ventilazione nei locali nei quali vengono installati. TIPOLOGIA 1 flusso bilanciato convezione NATURALE SENZA alimentazione elettrica Echo XC Echo Xn echo en TIPOLOGIA 2 flusso bilanciato poster pe fiammella TIPOLOGIA 3 Stratos faro TIPOLOGIA 4 USCITA aria calda dal basso TIPOLOGIA 5 installazione ORIZZONTALE Poster PSw 62
2 Dimensionamento indicativo per stufe a gas Nelle tabelle a seguire è possibile calcolare un valore indicativo del fabbisogno espresso in kw in funzione del volume dell ambiente da riscaldare. 63
3 NORMATIVE generali SICUREZZA I termoconvettori a gas sono apparecchi certificati CE ad opera di enti certificatori (esterni rispetto al Costruttore) abilitati alla verifica e alla successiva sorveglianza del prodotto una volta certificato e immesso sul mercato. Le Direttive Europee di riferimento sono: - Direttiva Gas 2009/142/CE (ex 90/396/CEE), che si può ritenere recepita in modo automatico ed immediato, per quegli stati che, come il nostro, hanno già provveduto a recepire le precedenti direttive esistenti in materia; - Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE, recepita il 16 gennaio 2007; - Direttiva di Compatibilità Elettromagnetica 2004/108/CE, recepita con D.Lgs 194 del 6 novembre Tutti i termoconvettori a gas hanno come elemento principale di sicurezza un dispositivo atto a bloccare il flusso del gas in assenza di fiamma. Questo dispositivo può essere elettronico o meccanico, ma in entrambi i casi è costituito da un rilevatore di presenza di fiamma (termocoppia o candela di rilevazione a ionizzazione) che tramite un segnale è in grado di intervenire sulla valvola gas comandandone la chiusura. Un altro dispositivo presente sui termoconvettori a gas è quello per il controllo dell espulsione dei prodotti della combustione (solo modelli a tiraggio forzato), che può essere di natura meccanica o elettronica. Tutti i modelli sono dotati di un controllo sulla temperatura raggiunta dal radiatore per impedire che questa assuma valori non compatibili con il corretto funzionamento dell apparecchio. INSTALLAZIONE Tutti gli apparecchi a gas Italkero usufruiscono delle agevolazioni fiscali nei casi indicati e definiti dalla Legge Finanziaria del 2010: 36% per le stufe, 55% per le caldaie a condensazione. A seguire, un elenco delle principali Leggi e Decreti che regolano l installazione degli apparecchi a gas: - Legge 1083/71 (Norme di sicurezza per l impiego di gas combustibili), a cui si rifanno le Norme Tecniche UNI; - DPR 661/96, attuazione, come detto, della Direttiva 90/396/CEE; - DM 37 del 22 gennaio 2008 (ex 46/90), Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici; - Legge 10 del 9 gennaio 1991 (Norme in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia), come modificata dal D.Lgs 192 del DPR 412/93 -- DPR 551/99. Le Norme Tecniche di riferimento per l installazione sono invece: - UNI 7129: 2008, Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione: progettazione, installazione, manutenzione; - UNI 7131: 1999, Impianti GPL uso domestico non alimentati da rete di distribuzione: progettazione, installazione, esercizio e manutenzione; - UNI 10738: 1998, Impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico preesistenti alla data del 13 marzo 1990, Linee guida per la verifica delle caratteristiche funzionali. - Regolamenti locali di igiene: gli Enti locali possono emanare Regolamenti Locali di Igiene, nell ottica della salvaguardia delle condizioni ambientali, i quali possono contenere limitazioni o vincoli. Queste regolamentazioni, per prevalenza delle Norme nazionali e comunitarie su quelle regionali e/o comunali, non possono essere in contrasto con le prescrizioni contenute nelle Leggi e Norme nazionali inerenti la sicurezza degli impianti termici. Un eventuale contrasto esistente dev essere sanato, per quanto disposto dall Art.17 della Legge 46/90, adeguando i regolamenti locali alla legislazione nazionale/comunitaria. Limitazioni nell installazione dei termoconvettori a gas negli ambienti civili possono derivare da prescrizioni di sicurezza elettrica CEI 64/8 che prevedono per i bagni zone di rispetto in funzione della distanza da vasche o docce nelle quali i componenti installati devono possedere un appropriato grado di protezione elettrica. 65
4 forme di calore. NORMATIVE posizionamento terminali Estratto NORMA UNI : 2008, Tipo C (con o senza ventilatore) e Tipo B22 Si rimanda alla lettura integrale della Norma del 2008 per le modalità di installazione degli scarichi a parete e soffitto. Di seguito una rapida sintesi delle distanze di rispetto da tenere per lo scarico fumi. A TETTO A PARETE con ventilatore e senza Nel caso di scarico diretto a tetto, il tratto verticale del condotto di scarico può attraversare solo il locale immediatamente sovrastante, purché quest ultimo faccia parte della stessa unità immobiliare (della stessa proprietà) o sia un ambiente non abitabile. La quota di sbocco si determina misurando l altezza minima che intercorre tra il manto di copertura e il punto inferiore della sezione di uscita dei fumi in atmosfera. Lo sbocco di un camino/canna fumaria non deve essere in prossimità di antenne paraboliche o simili le quali, in caso di vento, potrebbero creare zone di turbolenza ed ostacolare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione. IN PENDENZA PIANO 66
5 NORMATIVE impianti a GPL La realizzazione di impianti a G.P.L. per uso domestico, non alimentati da rete di distribuzione, deve essere effettuata secondo quanto disposto dalla norma UNI-CIG 7131, a seguire le principali avvertenze relative alla sicurezza ed al buon funzionamento di questo tipo di impianto. Schema stoccaggio del combustibile e collegamento agli utilizzatori NOTA: tutti i dispositivi di sicurezza devono essere conformi secondo UNI7131 NOTA: vietato utilizzare tubi flessibili per il collegamento tra apparecchio e bombola gas 67
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