Lavorando insieme si cresce
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- Maurizio Fusco
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1 Circolo Didattico G. Marconi - Collegno PROGETTO SULLA RELAZIONE E GESTIONE DEL CONFLITTO Lavorando insieme si cresce Prof.ssa Silvia Palmieri Prof. Renato Grimaldi Doc. Maria Lauritano a.s Collegno, settembre Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università di Torino Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte
2 SPERIMENTAZIONE CLASSE Scuola dell Infanzia ATTIVITÀ Io e gli altri con il gioco delle mani 1 a classe Corpi in azione Vivere e capire le emozioni attraverso il corpo 2 a classe Percezioni sensoriali Alla scoperta del mondo: vista e tatto 3 a classe Percezioni sensoriali Alla scoperta del mondo: udito e gusto 4 a classe Regole-cittadinanza Vivere con gli altri 5 a classe Affettività
3 VERSO EUROPA 2020 Nei quadri istituzionali della scuola, le competenze socio-relazionali costituiscono una delle 8 competenze-chiave, obiettivo comune di Europa , sulle quali le scuole saranno valutate.
4 OBIETTIVI del PROGETTO - Imparare a dare un nome alle emozioni - Imparare a riconoscere le emozioni dall espressione del viso e dai gesti - Rispetto delle regole come strumenti indispensabili per una civile convivenza - Educare all ascolto - Consapevolezza dei propri stati d animo - Riconoscere ed esprimere i propri sentimenti.
5 DESCRIZIONE ATTIVITÀ Fase 1: avviamento allo sviluppo e al potenziamento delle competenze emotivo-relazionali dei docenti, per la gestione delle classi complesse. (Paola Damiani Silvia Palmieri) Fase 2:Laboratorio di classe in cui si porterà avanti con gli alunni un percorso incentrato sull elaborazione della rabbia e sulla differenza che intercorre fra promuovere un emozione, il modo in cui viene manifestata e il rispetto reciproco. (Maria Lauritano Silvia Palmieri) Fase 3: Sostegno alla genitorialità. Portando un attenzione particolare sugli aspetti relazionali e sulla comunicazione. Costruzione di un dialogo costruttivo scuola-famiglia. La scuola da sola non deve trovare tutte le risposte e le famiglie hanno bisogno di non vivere in solitudine i momenti di disagio. (Damiani Palmieri) Fase 4: Valutazione e documentazione (Renato Grimaldi Palmieri)
6 METODOLOGIA IL RUOLO DEL MEDIATORE è: osservare il gruppo; agevolare la comunicazione, sostenendo le persone più timide e chiuse e neutralizzando i più aggressivi. CLIMA accogliente e non giudicante (accettazione positiva incondizionata). CIRCLE TIME (tempo del cerchio): ha come intento creare un clima di collaborazione tra i membri. Gli obiettivi sono: la conoscenza reciproca, la comunicazione e la cooperazione fra tutti i componenti del gruppo; la creazione di un clima sereno e di un reciproco rispetto; imparare a discutere insieme; accettare le opinioni degli altri; risolvere soddisfacentemente eventuali conflitti.
7 PROBLEM SOLVING: si sviluppa in cinque tappe: - esporre con chiarezza i termini della questione e valutare l atteggiamento nei confronti del problema - proporre varie soluzioni alternative - eliminare le soluzioni non idonee - attuare la soluzione scelta - verifica dei risultati ottenuti. ASCOLTO ATTIVO: rappresenta una dimensione positiva delle discussione, su cui fa perno la convinzione che la discussione possa essere considerata come una strategia di apprendimento, in quanto momento di costruzione di una conoscenza sociale condivisa. ROLE PLAYING: ha come scopo individuare lo scenario del conflitto, i ruoli implicati nella sua attivazione, i fattori e gli elementi dinamici che possono influire sulla gestione della situazione, risolvendola o lasciandola esplodere. Nel gioco di ruolo, sono proposte situazioni sociali, con un fine di formazione e di presa di coscienza dei problemi.
8 PROGETTO CLASSE 5 A TAPPE Io e gli altri con il gioco delle mani Corpi in azione Vivere e capire le emozioni attraverso il corpo Percezioni sensoriali Alla scoperta del mondo: vista e tatto ATTIVITÀ SVOLTE Adesso si balla Gomitolo Proiezione di immagini Percezioni sensoriali Alla scoperta del mondo: udito e gusto Regole-cittadinanza Vivere con gli altri Affettività Racconto un emozione molto forte Acqua e fuoco con le mani Il treno Lettura animata La casa Rifletto su cosa pensano di me Esperienza del soggiorno Mi sento o non mi sento cambiato
9 PRESENTAZIONE AI GENITORI: Assemblea di classe Motivazioni Obiettivi Colloqui Verifica finale
10 PRESENTAZIONE AI BAMBINI: Obiettivi «Stare bene insieme» conoscersi ascoltare condividere rispettarsi Riconoscimento dei propri sentimenti Riconoscimento dei sentimenti dei compagni Mezzi Elaborazione di «progetti» Costruzione di regole Giochi Dialogo Tempi: un ora alla settimana
11 CARATTERISTICHE Tempo dei bambini Luoghi Attività strutturata / rituale Autonomia del gruppo Ruolo dell insegnante / Mediatore
12 LUOGHI AULA Attraverso le attività proposte i bambini imparano a gestire i loro conflitti e a realizzare il progetto nel luogo dove vivono quotidianamente. SPAZI PIÙ AMPI Palestra, cortile, corridoio per i giochi di squadra o di movimento.
13 STRUTTURA DEGLI INCONTRI 1. ROMPIGHIACCIO Crea un clima sereno e armonioso. Segna il confine tra le attività scolastiche e il loro «tempo». Non è necessario che sia legato all attività centrale. Esempio: «Se io fossi vorrei /sarei perché» Mimo delle emozioni Carte delle espressioni.
14 STRUTTURA DEGLI INCONTRI 2. ATTIVITÀ CENTRALE Giochi di ruolo (treno). Giochi di collaborazione (gomitolo). Discussioni di problematiche / riflessioni / confronto. Attività di gruppo. Ascolto di storie. Realizzazione di progetti finalizzati.
15 STRUTTURA DEGLI INCONTRI 3. VERIFICA Ogni incontro si conclude con un attività definita: «IL SEMAFORO». Ogni bambino, dichiarando il colore (R-G-V): esprime il suo gradimento; può motivare la sua scelta. Il gruppo percepisce in modo chiaro che il «tempo» del laboratorio è finito.
16 RUOLO DEL MEDIATORE Rende i bambini protagonisti Facilita le attività Stimola: ad interagire a non temere ad ascoltare i timidi Contiene i più aggressivi Conduce all autonomia del gruppo (non alla dipendenza dall insegnante) Rimanda al gruppo le domande (non risponde) Gratifica il gruppo Ascolta Non critica Non giudica Non valuta
17 ASCOLTO PASSIVO Il bambino è libero di esporre il proprio pensiero senza essere interrotto. INCORAGGIANTE «Vai avanti, forza,». ACCOGLIENTE «Capisco», «dimmi pure», «ti ascolto». ATTIVO Prevede una riflessione da parte dell insegnante.
18 ATTIVITÀ ROMPIGHIACCIO Se fossi un animale, vorrei essere perché Se fossi un colore, vorrei essere perché Se fossi un cibo, vorrei essere perché Se fossi un mezzo di trasporto, vorrei essere perché Vorrei essere perché; non vorrei essere perché A Natale vorrei ricevere perché L emozione più forte del Natale è stata Io a scuola vorrei Vorrei «vomitare» per stare meglio Oggi mi sento Di fronte alle prese in giro mi sento Scrivo le caratteristiche positive dei miei compagni Scrivo le caratteristiche negative dei miei compagni Se potessi fare un viaggio vorrei andare Il commento che mi ha fatto star bene è stato Il commento che mi ha fatto star male è stato Durante le vacanze mi è mancato Durante il soggiorno ho provato Mimo l emozione del momento
19 ATTIVITÀ SVOLTE Il treno Proiezione di immagini Racconto un emozione molto forte (lavoro di gruppo) Un emozione dovuta ad un esperienza spiacevole (lavoro di gruppo) Cosa mi è piaciuto di più di questo laboratorio (verifica di medio termine) Scrigno (Natale) Le mani cancellano «Mi sento / non mi sento cambiato perché» (a coppie) Lettura animata «Il bosco racconta» Raccontiamo la nostra storia (lavoro di gruppo) Adesso si balla Rifletto su cosa pensano di me Acqua fuoco con le mani Gomitolo La casa Esperienza del soggiorno Verifica finale Consegna del libro
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