SISTRI E RIFIUTI SANITARI Il nuovo sistema di tracciabilità Bologna 7 febbraio 2014
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1 SISTRI E RIFIUTI SANITARI Il nuovo sistema di tracciabilità Bologna 7 febbraio info@ambientelegale.it 07/02/14 BOLOGNA 1
2 07/02/14 BOLOGNA Tutti gli interventi sul SISTRI
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14 07/02/14 BOLOGNA SCADENZE
15 ALTRE INFORMAZIONI CHE DEVONO ESSERE FORNITE AL SISTRI - Sospensione o cessazione dell attività per il cui esercizio è obbligatorio l utilizzo del SISTRI; - Estinzione dei soggetti giuridici (cancellazione ovvero chiusura unità locale) a cui sono stati consegnati i dispositivi; In questi casi gli operatori devono darne comunicazione al SISTRI entro 72 ore dalla data di comunicazione al Registro delle imprese dell evento e provvedere alla restituzione delle chiavette. - Cambiamenti nella titolarità dell azienda o del ramo d azienda; Gli operatori subentranti prima che tali cambiamenti acquisiscano efficacia, dovranno inviare al SISTRI, accedendo all area Gestione Aziende, copia degli atti che hanno comportato i predetti cambiamenti corredata da copia della richiesta di iscrizione di tali atti presso il Registro delle Imprese e dovranno effettuare la modifica dell intestazione di dispositivi USB. - In caso di variazione dei dati identificativi comunicati in sede di iscrizione. I soggetti delegati all utilizzo del dispositivo USB provvedono, successivamente alla comunicazione della variazione al Registro delle imprese eventualmente dovuta, ad effettuare le necessarie variazioni della sezione anagrafica accedendo all area Gestione Aziende disponibile sul portale SISTRI in area autenticata. - Eventuali variazioni delle persone fisiche individuate quali delegati per le procedure devono essere comunicate al SISTRI, che emette un nuovo certificato elettronico. Il dispositivo contenente il nuovo certificato elettronico è aggiornato accedendo alle relative funzionalità presenti nell area autenticata del portale SISTRI. 07/02/14 BOLOGNA
16 DEFINIZIONI RILEVANTI PER IL SISTRI
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18 LE DEFINIZIONI DEL DELEGATO SISTRI ABROGATE D.M. 17 DICEMBRE 2009: Delegato: il soggetto al quale, nell ambito dell organizzazione aziendale, sono stati delegati i compiti e le responsabilità relative alla gestione dei rifiuti per unità locale. (ABROGATA) DM 15 febbraio 2010: Delegato: il soggetto che, nell ambito dell organizzazione aziendale, è delegato dall impresa all utilizzo e alla custodia del dispositivo USB, al quale sono associate le credenziali di accesso al Sistema ed è attribuito il certificato per la firma elettronica. Qualora l impresa non abbia indicato, nella procedura di iscrizione alcun Delegato, le credenziali di accesso al SISTRI e il certificato per la firma elettronica verranno attribuiti al rappresentante legale dell impresa (ABROGATA) 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 18
19 07/02/14 BOLOGNA DEFINIZIONE ATTUALE
20 Chi è il delegato? NEL 2009 Responsabile gestione della struttura sanitaria NEL 2014 Operatore di supporto ê (operatore di supporto) é (Responsabile gestione rifiuti struttura sanitaria) 07/02/14 BOLOGNA
21 Funzioni del delegato nel 2009/10 Risponde della: Veridicità dati Custodia USB (prima della riforma del DM 219 del 2011 la chiavetta poteva essere custodita solo presso unità locale o sede dell impresa.) 07/02/14 BOLOGNA Risponde della: Veridicità dati Custodia USB Nel 2014 corretto inserimento dei dati; Il Responsabile gestione rifiuti risponde per la veridicità e la custodia (previa comunicazione al SISTRI si può chiedere che i dispositivi vengano custoditi in altra unità locale o operativa)
22 OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEL PRODUTTORE
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24 PRINCIPIO DI CORRESPONSABILITÀ In tema di gestione dei rifiuti, le responsabilità per la sua corretta effettuazione, in relazione alle disposizioni nazionali e comunitarie gravano su tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo dei beni dai quali originano i rifiuti stessi, e le stesse si configurano anche a livello di semplice istigazione, determinazione, rafforzamento o facilitazione nella realizzazione degli illeciti 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 24
25 PRINCIPIO DI CORRESPONSABILITÀ Il concetto di "coinvolgimento" trovava specificazione nelle disposizioni poste dal D.Lgs. n. 22 del 1997, art. 10 ed attualmente D.Lgs. n. 152 del 2006, art. 188 (fatte salve le ipotesi di concorso di persone nel reato), ma anche la mera osservanza delle condizioni di cui all'art. 10 non vale ad escludere la responsabilità dei detentori e/o produttori di rifiuti allorquando costoro si siano "resi responsabili di comportamenti materiali o psicologici tali da determinare una compartecipazione, anche a livello di semplice facilitazione, negli illeciti commessi dai soggetti dediti alla gestione dei rifiuti" (Cass., Sez. 3, , n. 1767, Riva). I principi sopra richiamati risultano sostanzialmente ribaditi anche alla luce del D.L.vo 3 dicembre 2010,n.205 (artt.2 e 16). CORTE CASSAZIONE PENALE Sez. III, 15/06/2011 (Ud. 25/05/2011) Sentenza n /02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 25
26 PRINCIPIO DI CORRESPONSABILITÀ - responsabilità del produttore - La responsabilità per la corretta gestione dei rifiuti grava, ai sensi dell art. 188 del d.lgs. n. 152/2006, su tutti i soggetti coinvolti nella loro produzione, detenzione, trasporto e smaltimento. Anche il produttore e il detentore sono pertanto investiti di una posizione di garanzia in ordine al corretto smaltimento. Per quanto riguarda più in particolare il produttore o detentore di rifiuti speciali, gli obblighi sono assolti solo qualora siano stati conferiti ad un soggetto autorizzato allo smaltimento e il produttore sia in grado di esibire il formulario di identificazione dei rifiuti datato e controfirmato dal destinatario. 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 26
27 PRINCIPIO DI CORRESPONSABILITÀ - responsabilità del produttore - In caso contrario il produttore e il detentore rispondono del non corretto recupero o smaltimento dei rifiuti [ ] Peraltro, a causa dell estensione della suddetta posizione di garanzia che si fonda sull esigenza di assicurare un elevato livello di tutela all ambiente [ ] la consegna dei rifiuti a degli intermediari muniti di autorizzazione non vale a trasferire su di loro la responsabilità per il corretto smaltimento e non autorizza pertanto il produttore a disinteressarsi della destinazione finale dei rifiuti. Poiché inoltre, i formulari di identificazione dei rifiuti recano l indicazione dell impianto di destinazione e del nome e indirizzo del destinatario (cfr. art. 193, coma 1, lett. c ed e del Dlgs. n. 152 del 2006), la verifica ed il controllo del possesso delle necessarie autorizzazioni in capo al destinatario rientra senz altro tra gli obblighi di diligenza esigibili dal produttore o detentore dei rifiuti. T.A.R. VENETO, Sez. III - 14/01/2009, n /02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 27
28 PRINCIPIO DI CORRESPONSABILITÀ tutti i soggetti che intervengono nel circuito della gestione dei rifiuti sono responsabili non solo della regolarità delle operazioni da essi stessi posti in essere, ma anche di quelle dei soggetti che precedono o seguono il loro intervento mediante l'accertamento della conformità dei rifiuti a quanto dichiarato dal produttore o dal trasportatore, sia pure tramite la verifica della regolarità degli appositi formulari, nonché la verifica del possesso delle prescritte autorizzazioni da parte del soggetto al quale i rifiuti sono conferiti per il successivo smaltimento. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. 3^, 10 aprile 2012 (Ud. 28/02/2012), Sentenza n /02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 28
29 MA QUALI SONO I SOGGETTI RESPONSABILI? I DIRETTORE GENERALE DIRETTORE SANITARIO 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 29
30 DIRETTORE GENERALE Ha il compito di sovrintendere all applicazione delle vigenti disposizioni di legge in materia di rifiuti, con particolare riferimento all articolo 17 del D.P.R. 254/2003 che stabilisce che al responsabile della struttura sanitaria pubblica o privata è attribuito il compito di sovrintendere alla applicazione delle disposizioni di legge. 07/02/14 BOLOGNA
31 DIRETTORE SANITARIO Vigila sulla corretta gestione dei rifiuti, stabilisce strategie operative e di impartisce direttive alle strutture operative sanitarie. La direzione sanitaria è tenuta a stabilire compiti e responsabilità delle persone che operano nella gestione rifiuti (con procedure qualità e protocolli 231) 07/02/14 BOLOGNA
32 La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società..l amministratore o il legale rappresentante di una società è responsabile dei reati riconducibili all azienda per le operazioni di gestione dei rifiuti compiute dai dipendenti, quantomeno a titolo di culpa in vigilando, salva la dimostrazione di una causa di esonero della responsabilità. (cass.pen.,sez.iii,n.39949del ) 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 32
33 La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società l amministratore o il legale rappresentante di una società non può essere automaticamente tenuto responsabile, a causa della carica ricoperta, di tutte le infrazioni penali verificatesi nella gestione dell ente, e la responsabilità deve essere esclusa tutte le volte che egli abbia preposto ai vari servizi soggetti qualificati ed idonei, forniti, tra l altro, dalla necessaria autonomia e dei poteri discrezionali per la condotta dei relativi affari. (Cfr. Cass. Pen., sez. 3, 6 maggio 1983) 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 33
34 La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società In altri termini, nelle aziende di notevoli dimensioni, articolate in vari settori operativi, con suddivisione di attribuzioni, la responsabilità del titolare dell azienda può essere esclusa dal conferimento di compiti personali, in un dato ambito, a determinati soggetti dotati di capacità ed autonomia decisionale; è tuttavia necessario che ciò risponda ad esigenze effettive, concrete e costanti dell azienda e risulti da precise ed ineludibili norme interne preventivamente fissate ed approvate dai competenti organi di gestione; in ogni caso, il datore di lavoro resta l unico obbligato all osservanza di tutte le prescrizioni legali in materia e risponde anche delle omissioni addebitabili a negligenza altrui, ricollegabili alla propria mancata vigilanza (Cfr. Cass. Pen., sez. 3, 8 aprile 1988, in Cass. Pen. 1989, pag. 2258, n.1844). 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 34
35 La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società: LA DELEGA E pertanto, secondo l orientamento generale della giurisprudenza, la delega può avere efficacia liberatoria se: a) l impresa sia di notevoli o grandi dimensioni; b) si tratti di compiti non gravanti esclusivamente e specificamente sul dipendente; c) il delegato sia persona tecnicamente e professionalmente idonea a quell incarico; d) il delegato sia dotato della necessaria autonomia gestionale e finanziaria e non vi siano interferenze di intralcio da parte del delegante; e) prova oggettiva, preventiva e scritta della delega; f) il delegante eserciti, in concreto, un funzione di vigilanza e di controllo 07/02/14 BOLOGNA info@ambientelegale.it 35
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