REGGIO EMILIA 1980 ambientalismo scientifico alternative concrete, realistiche, praticabili
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- Adamo Cappelletti
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1 REGGIO EMILIA
2 REGGIO EMILIA Legambiente è nata nel 1980, erede dei primi nuclei ecologisti e del movimento antinucleare che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale nella seconda metà degli anni 70. Tratto distintivo dell associazione è stato sempre l ambientalismo scientifico, la scelta, cioè, di fondare ogni iniziativa per la difesa dell ambiente su una solida base di dati scientifici, che ci hanno permesso di accompagnare le nostre battaglie con l indicazione di alternative concrete, realistiche, praticabili. Questo, assieme all attenzione costante per i temi dell educazione e della formazione dei cittadini, ha garantito il profondo radicamento di Legambiente nella società, fino a farne l organizzazione ambientalista con la diffusione più capillare sul territorio: oltre tra soci e sostenitori, gruppi locali, classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali.
3 REGGIO EMILIA Denuncia qualsiasi abuso a danno degli ecosistemi, l uso indiscriminato delle risorse, l inquinamento. Si batte contro il nucleare, a favore delle energie rinnovabili e pulite. È contro gli Ogm. Propone nuovi stili di vita per diminuire l'impatto sull'ambiente e vivere in salute. Tutela il patrimonio artistico e culturale dei territori. Propone percorsi educativi nelle scuole per crescere generazioni informate e consapevoli. Lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e ingiustizia sociale, promuove i valori della solidarietà e della pace.
4 REGGIO EMILIA Gruppo di Acquisto Solare Festa dell albero Puliamo il mondo Vigilanza ambientale (GEV) Campi gioco estivi Protezione civile
5 REGGIO EMILIA Nontiscordardime Educazione ambientale Non scherzate col fuoco
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12 La specie è dunque un sistema di individui tra di loro effettivamente o potenzialmente interfecondi che danno origine a prole che mantiene le stesse proprietà di interfecondità Gli individui di una specie che occupano e condividono un dato spazio fisico costituiscono una popolazione.
13 Interazioni tra specie Effetti sull organismo 2 vantaggio svantaggio nessuno Effetti sull organismo 1 vantaggio Mutualismo Predazione Parassitismo svantaggio Predazione Competizione Parassitismo Commensalismo Amensalismo nessuno Commensalismo Amensalismo
14 Competizione Nicchia ecologica: caratteristiche fisiche, chimiche, biologiche che caratterizzano la specie (es. range di temperatura, umidità, prede, ecc.).
15 Ripartizione delle risorse principio di esclusione competitiva migrazione estinzione o ripartizione delle risorse
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17 Curva di tolleranza
18 I limiti di tolleranza sono il risultato dell adattamento - Intervallo di modificazioni morfo-fisiologiche che rendono l organismo adatto all ambiente che lo ospita (fitness) - Caratteristiche genetiche di una popolazione che offrono ad una specie alternative per l adattamento ad un certo ambiente
19 Selezione naturale All interno di una popolazione alcuni individui si adattano meglio alle condizioni ambientali e sopravvivono La base del processo è la diversità genetica La limitazione da risorse può causare una pressione selettiva (il meno adatto viene eliminato)
20 Melanismo industriale
21 Mutualismo Pagurus prideaux L anemone protegge il paguro dai predatori ed il paguro grazie alla sua mobilità le permette maggiori occasioni per procurarsi il cibo. Commensalismo La Calliactis parasitiaca (anemone del paguro) ha una simbiosi con il paguro (Pagurus anachoretus come nell immagine) Gli squali hanno relazioni di tipo "commensale" con il pesce pilota, caratterizzato dall'abitudine di "seguire"' i grossi pesci pelagici come gli squali e le mante. Sfrutta la scia prodotta dal nuoto degli squali per risparmiare energia nel movimento e per cibarsi dei loro avanzi.
22 Parassitismo E' un'associazione biologica tra due specie di organismi, nella quale una ha il sopravvento sull'altra. La prima specie è detta parassita, l'altra ospite. Il parassita può essere un microrganismo, un vegetale o un animale, solitamente è un organismo molto piccolo che vive a spese di un organismo più grande. I parassiti a loro volta si dividono in: Facoltativi: vivo indipendentemente dall'ospite Obbligatori: non riescono a procurarsi il cibo autonomamente Ascaridi (parassiti intestinali dell uomo) Vischio parassita sul pioppo
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24 Sistemi preda-predatore
25 I predatori selezionano le prede in modo da ottimizzare la resa energetica (energia ricavata/ energia spesa) il granchio delle spiagge si ciba del corpo molle dei mitili (cozze) rompendo le valve (gusci) con le chele. Quando il granchio ha una scelta illimitata di prede sceglie quelle di taglia intermedia. Perché? i mitili più grandi hanno un alto contenuto energetico ma hanno valve molto dure i mitili più piccoli sono facili da rompere ma hanno un basso contenuto energetico i mitili di taglia intermedia hanno un contenuto ottimale di energia rispetto alla durezza delle valve
26 Interazioni preda-predatore Stabilisce legami trofici tra le specie Concetto di catena o rete alimentare Energetica degli ecosistemi
27 Comunità: insieme di popolazioni che coesistono in un determinato ambiente
28 Alcune definizioni. Livelli trofici. Raggruppano organismi che hanno una posizione simile nelle rete trofica. Produttori primari: detti anche autotrofi. Sono gli organismi che producono materia organica utilizzando elementi inorganici ed energia. Es. le piante attraverso la fotosintesi. Produttori secondari: o eterotrofi. Sono tutti gli altri organismi, che utilizzano materia organica per i processi metabolici.
29 Produttori secondari: Consumatori. Si nutrono di materia organica vivente. Detritivori. Si nutrono di tessuti organici morti. A loro volta i consumatori sono a volte divisi in : Consumatori primari. Gli erbivori. Consumatori secondari. I consumatori di livello superiore: carnivori.
30 Il funzionamento dell ecosistema dipende dal flusso dell energia e dalle trasformazioni della materia sole PAR (400 < <700 nm) Il funzionamneto dell ecosistema è coerente con le prime due leggi della termodinamica Produzione Primaria calore Composti inorganici di C, N, P, S, Mg, Fe.. Rete alimentare calore Decomposizione microbica mineralizzazione calore Sepoltura della sostanza organica Produttori primari e microbi sono essenziali
31 Piramide di Elton: Food size: interazioni preda-predatore l organizzazione delle comunità dipende dal fabbisogno di cibo gli organismi grandi sono meno numerosi di quelli piccoli gli organismi grandi mangiano quelli piccoli (relazione body-size)
32 Food size: interazioni preda-predatore Cosa succede quando convertiamo i numeri in biomasse?
33 Il modo più corretto di esprimere la struttura trofica è quello del trasferimento di energia Le piramidi dell energia non possono mai essere rovesciate (principi della termodinamica)
34 FITOPLANCTON Daphnia Eudiaptomus LAGO SANTO PARMENSE PESCI PLANCTOFAGI FLUSSO DI ENERGIA (kcal. m -2. anno -1 ) Disponibilità di energia ed efficienza ecologica la lunghezza della catena alimentare è limitata dall efficienza di trasformazione dell energia (leggi della termodinamica)
35 Ciclo terrestre del carbonio
36 Ciclo dell acqua
37 Terrestrial Primary Succession
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44 NUTRIA PESCE SILURO GAMBERO DI FIUME
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51 REGGIO EMILIA L impronta ecologica è l area (espressa in ettari pro capite) di superficie naturale produttiva (campi, foreste, sottosuolo, mare,...) necessaria ad ogni individuo per sostenerne i consumi, di materie prime ed energia, e per assorbirne i rifiuti L impronta ecologica è un indicatore che mette in relazione gli stili di vita di una popolazione con la quantità di natura necessaria per sostenerli ogni azione individuale corrisponde ad un piccolo consumo di territorio
52 REGGIO EMILIA Immaginiamo una città sotto una cupola di vetro emisferica trasparente che faccia passare luce ma non permetta il passaggio di cose materiali Per poter continuare a vivere all interno della cupola, i cittadini hanno bisogno di una quantità di terreno (zone agricole, foreste, fiumi ecc.) che dia le risorse necessarie e che assorba gli scarti prodotti Cupola elastica e trasparente
53 consumi e scarti territorio Cibo Terra produttiva Abitazioni e infrastrutture Mare Trasporti Terra energetica Beni Terra edificata Servizi Rifiuti Terra per la conservazione della biodiversità
54 REGGIO EMILIA Alcuni esempi su base annuale 1 kg di pane richiede 9,7 m 2 1 kg di carne bovina richiede 140 m 2 1 kg di vegetali richiedono 2,6 m 2 L energia necessaria per percorrere 5 km ogni giorno lavorativo comportano la necessità di m 2 se percorsi in bicicletta m 2 se percorsi in autobus m 2 se si usa l automobile
55 REGGIO EMILIA Se tutti avessimo il tuo stile di vita, avremmo bisogno della capacità rigenerativa di 2.4 Pianeti all anno!!! 2.7 ha per persona > 5 t di CO2
56 REGGIO EMILIA Le impronte della popolazione mondiale e di alcuni Paesi (da Living Planet report del WWF) Popolazione (milioni) Impronta pro capite (ha) I Disponibilità di biocapacità (ha) B Deficit ecologico pro capite D = I-B USA 288,0 9,5 4,9 4,6 Australia 19,4 7,7 19,2-11,5 Brasile 174,0 2,2 10,2-7,8 Francia 59,6 5,8 3,1 2,7 Italia 57,5 3,8 1,1 2,7 India 1033,4 0,8 0,4 0,4 Terra 6148,1 2,2 1,8 0,4
57 3,8 ha = impronta ecologica di un Italiano 57,5 milioni = popolazione italiana 3,8 x 57,5 milioni = 218,5 milioni di ha = impronta ecologica dell Italia 67,8 milioni di ha disponibili 218,5 milioni di ha di impronta ecologica
58 TIPO 1 michetta di pane (200 gr) 1 bistecca (200 gr) 1 carota, 2 pomodori, 1 finocchio 1 uovo 1 bicchiere di latte DI ALIMENTO Impronta Ecologica annua 6 mq 60 mq 3,5 mq 2,5 mq 4 mq Pasta x 7 volte Carne x 4 volte Uova x 2 volte Verdura x 1 volta Impronta ecologica annuale : mq Pasta x 5 volte Carne x 2 volte Uova x 5 volte Verdura x 5 volte Formaggio x 2 volte Impronta ecologica annuale : mq
59 A casa mia ora si beve acqua del rubinetto E' buona, sicura e garantita e, rispetto all'acqua in bottiglia, non inquina e costa cinquecento volte meno. Per una famiglia che riduca del 70% il consumo di acqua minerale in bottiglia, il risparmio è importante: 200 euro all'anno in meno e 80 kg di CO2 evitate all'ambiente. Riduco ancora gli sprechi alimentari La spesa famigliare per l'acquisto di generi alimentari ammonta a circa 470 euro mensili, di cui 40 euro sono dissipati per cibo che finisce in pattumiera senza neppure venir toccato. Una spesa attenta, calibrata sugli effettivi bisogni, può dimezzare gli sprechi, far risparmiare euro all'anno e ridurre le emissioni di almeno 100 kg/anno di CO2
60 Una famiglia di quattro persone fa bruciare almeno 32 litri di combustibili fossili, 74 chili di CO2, per bere acqua in bottiglie di plastica invece dell acqua potabile che sgorga dal rubinetto di casa. 4 alberi per un anno 274 lavaggi lavatrice 860 ore di tv La produzione di 1 kg di PET richiede 17,5 litri di acqua. Poiché una bottiglia in PET da 1,5 litri pesa 35 grammi, con un chilo di PET se ne fanno 30. Pertanto, per trasportare 45 litri d acqua se ne consuma quasi la metà.
61 Allestimento dello stand con degustazioni al buio : Si fa degustare l acqua di rubinetto e quella minerale in due brocche identiche e anonime. Sarà importante tenere la contabilità di chi è riuscito a distinguere le due acque (saranno pochissimi!)
62 il quindicesimo censimento degli italiani il primo colpo d'occhio, il più evidente, è che rispetto al 2002 c'è un aumento molto consistente degli edifici censiti: oggi sono 14 milioni e rotti, 11% in più in soli dieci anni. Nello stesso periodo la popolazione è cresciuta solo del 2,5 %. questi due dati, incrociati, sembrano dare ragione a chi denuncia una cementificazione indiscriminata e immotivata (o motivata solo dalla speculazione) del nostro territorio. Gli edifici sono aumentati di una percentuale quattro volte più grande rispetto all'aumento degli umani. E nel paese dei mille borghi abbandonati, dei centri storici svuotati, della superfetazione delle villette a schiera i dati del nuovo censimento aiutano a capire che la gestione del territorio è una delle questioni più gravi e irrisolte.
63 continuando con questi livelli di consumo le risorse naturali messe a disposizione dal Pianeta Terra si esauriranno
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