CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGENERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE REGOLAMENTO DIDATTICO A.A. 2005/06 Art. 1 Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria Civile. Presso la Facoltà di Ingegneria dell'università degli Studi di Cagliari, in ottemperanza al D.M. 3/11/99 n 509, è attivato il Corso di Laurea in Ingegneria Civile, articolato in tre orientamenti: Infrastrutture, Strutture e Trasporti e mobilità. A ciascun orientamento è associato uno specifico percorso didattico. Il Corso di Laurea appartiene alla Classe n 8, Classe delle Lauree in Ingegneria Civile ed Ambientale. Il Nuovo ordinamento didattico di cui al presente articolo è basato sul sistema dei crediti. Il numero di crediti necessari per il conseguimento del titolo è pari a 180. La durata del Corso di Laurea è di 3 anni accademici. Art. 2 Obiettivi formativi dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile Premessa Il Regolamento del Corso di Laurea è predisposto in attuazione della legge 15 maggio 1997, n 127, sull autonomia dell Università, del Regolamento in materia di autonomia didattica degli Atenei (D.M. 23/11/1999, n 509) e del D.M. 4/8/2000 (Determinazione delle classi delle lauree universitarie). Il Regolamento prevede una sostanziale revisione dell Ordinamento degli Studi con un organizzazione didattica in "serie" dei Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica e, quindi, con un unico accesso agli studi in Ingegneria Civile, senza limitazione sul numero degli allievi immatricolati/iscritti al primo anno. In questo processo di revisione il Corso di Laurea è interessato da sostanziali modifiche rispetto al precedente Ordinamento. Il Corso di Laurea ha la durata di 3 anni, ed è rivolto al riconoscimento di un percorso formativo totalmente accettabile a seconda dei differenti orientamenti, ai fini del conseguimento della Laurea Specialistica. Esso è finalizzato alla definizione di una figura professionale con una buona formazione di base, addestrata all utilizzo delle conoscenze di base ed ingegneristiche per la soluzione di problemi applicativi. Esso richiede una didattica specificamente orientata, un severo e costante controllo del profitto e dell apprendimento degli studenti, un efficace tutorato con attività integrative di supporto alla didattica, la disponibilità di adeguate strutture per lo svolgimento delle attività pratiche di laboratorio Obiettivi dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile. L intervento formativo in oggetto si può pensare, in prima istanza, riferito alle esigenze del sistema produttivo italiano, anche se, per la consolidata esperienza acquisita nell ambito del Corso di Laurea, l ingegnere civile ha sempre trovato, senza grandi difficoltà, interessanti opportunità di sbocco professionale anche all estero. Il territorio nazionale, tuttavia, è per la maggior parte dei laureati il contesto di riferimento. In tale contesto, se da un lato si è assistito, in tempi recenti, alla nota contrazione dell occupazione, dall altro è in atto un ricambio del personale con l assunzione di figure caratterizzate da più specifica professionalità. La richiesta emergente del territorio è rivolta a tecnici caratterizzati da una formazione moderna, che, pur dando il giusto peso agli aspetti di base, sia orientata all uso di strumenti innovativi rispetto alla realtà e cultura imprenditoriale tradizionale.

2 Ciò costituisce un primo fondamentale obiettivo del progetto di riforma degli studi in Ingegneria Civile dell Università degli Studi di Cagliari. L'obiettivo fondamentale è, tuttavia, l armonizzazione dell Ordinamento degli Studi con gli standards europei ed il miglioramento della qualità del processo formativo. Con il presente progetto di riforma lo studente dovrà essere in grado di conseguire il titolo di primo livello (Laurea) nei primi tre anni di corso previsti, ad ulteriore vantaggio per il suo inserimento nel sistema produttivo, e dovrà essere drasticamente ridotto il numero degli studenti che non riesce a terminare gli studi. Ovviamente tutto ciò presuppone un adeguata qualità del processo formativo, una sua rispondenza alle esigenze del sistema produttivo ed una forte interazione tra le strutture formativa e produttiva, requisiti che finora hanno trovato solo parziale riscontro per le notevoli difficoltà determinate dalla sempre più insostenibile carenza di risorse. L attuazione dei su-citati fondamentali obiettivi della riforma sarà ovviamente possibile solo se l attuale didattica verrà radicalmente modificata e riconfigurata per analogia sul modello attuato per i diplomi già esistenti in altri corsi di studio. Condizione fondamentale per il successo della riforma è pertanto la disponibilità di maggiori risorse considerando che il primo ciclo di studi per il conseguimento della laurea non è a numero programmato di allievi La Laurea in Ingegneria Civile - orientamento "infrastrutture", in Ingegneria Civile - orientamento "strutture", in Ingegneria Civile orientamento trasporti e mobilità. Il Corso di Laurea è volto alla formazione di figure professionali di tecnici a livello universitario, l'"ingegnere civile laureato", con una buona formazione di base, addestrato all utilizzo delle conoscenze di base ed ingegneristiche per la soluzione di problemi applicativi, qualificato anche per svolgere attività di supporto alla ricerca. La grande varietà di compiti e mansioni ai quali può essere chiamato dal mercato del lavoro impongono di fornire all ingegnere civile una sicura preparazione di base con buona impostazione scientifica e con ampi e sicuri contenuti tecnico-applicativi, che ne favoriscano l immediato inserimento professionale anche in posizioni di responsabilità. I laureati nei predetti corsi di laurea devono: conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell ingegneria; conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito relativamente a quelli di una specifica area dell ingegneria civile, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi; essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati; essere capaci di comprendere l impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale; conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche; conoscere i contesti aziendali e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali ed organizzativi; conoscere i contesti contemporanei; avere capacità relazionali e decisionali; essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'unione Europea, oltre l'italiano; possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

3 I laureati della classe "Ingegneria civile e ambientale" svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali la progettazione assistita, la produzione, la gestione ed organizzazione, l assistenza delle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle Imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, le professionalità dei laureati potranno essere definite in rapporto ai diversi ambiti applicativi tipici della classe. A tal scopo i curricula dei corsi di laurea della classe si potranno differenziare tra loro, al fine di approfondire distinti ambiti applicativi. I principali sbocchi dell'"ingegnere civile laureato" sono: Imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti ed infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di opere, impianti ed infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi; società di servizi per lo studio di fattibilità dell impatto urbano e territoriale delle infrastrutture. Per queste ed altre mansioni, anche in ambienti diversi dall attività produttiva e di studio, quali la Pubblica Amministrazione, gli Enti Speciali, le Imprese di costruzione, etc., l "ingegnere civile laureato" dovrà acquisire competenze tali da renderlo capace di svolgere la propria attività professionale interloquendo utilmente con i laureati ed i tecnici anche di altre aree culturali e di porsi come raccordo tra la fase di ideazione e la fase di realizzazione dei prodotti e dei servizi. Con il nuovo Ordinamento la Laurea costituisce il primo gradino degli studi in Ingegneria Civile, studi che l ingegnere laureato potrà continuare per il successivo conseguimento della Laurea Specialistica, già disponendo di un primo valido requisito per un qualificato inserimento nel sistema produttivo. Art. 3 Ammissione al primo anno di corso. Tutti coloro che intendono iscriversi al primo anno del Corso di Laurea in Ingegneria Civile, dovranno sostenere una prova di orientamento agli studi. La prova non ha finalità selettive. Alla prova verranno ammessi tutti coloro, in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, che ne facciano domanda. Sono esentati dalla prova di orientamento gli studenti già iscritti ai Corsi di Laurea delle Facoltà di Ingegneria che presenteranno istanza di passaggio. L'eventuale richiesta di riconoscimento di esami universitari già sostenuti dovrà essere presentata contestualmente alla domanda di passaggio. Art. 4 Ammissione al secondo e terzo anno di corso. L ammissione al secondo o al terzo anno di corso di uno studente proveniente, rispettivamente dal primo o dal secondo anno di corso, è subordinata al possesso dei requisiti di cui all Art. 5. Potranno essere ammessi al secondo o terzo anno di corso anche studenti degli altri Corsi di Laurea delle Facoltà di Ingegneria che abbiano già superato un numero di esami tale da soddisfare i requisiti previsti dal successivo Art.5, o comunque ritenuto sufficiente dal Consiglio di Corso di Studio. L'eventuale richiesta di riconoscimento di esami universitari già sostenuti dovrà essere presentata contestualmente all'iscrizione. Art. 5 Requisiti per l ammissione agli anni successivi al primo. L ammissione al secondo e terzo anno di corso di uno studente proveniente rispettivamente dal primo e secondo anno di corso, è subordinata al possesso dei requisiti di cui all art. 25 del regolamento didattico di Ateneo. I requisiti di cui ai commi precedenti devono essere posseduti entro il 30 settembre.

4 Lo studente in difetto dei requisiti di cui ai commi precedenti sarà considerato ripetente secondo quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo. Art. 6 Conoscenza della lingua straniera. Lo studente dovrà sostenere con esito positivo una prova di accertamento della conoscenza di una delle seguenti lingue della Comunità Europea: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo. Art. 7 Calendario. L'attività didattica è organizzata su base semestrale. Il calendario viene definito, approvato e reso pubblico dal Consiglio di Corso di Studio entro i termini stabiliti dal Regolamento Didattico di Facoltà. Art. 8 Manifesto degli Studi. Il Manifesto degli Studi, anno per anno, viene definito, approvato e reso pubblico dal Consiglio di Facoltà, entro i termini stabiliti dal Regolamento Didattico di Facoltà. Esso contiene, con l indicazione dei crediti corrispondenti, l elenco delle attività formative che concorrono a formare i piani di studio dei Corsi di Laurea. Il Manifesto degli Studi prevede almeno un percorso didattico i cui crediti sono integralmente riconosciuti ai fini del proseguimento degli studi in almeno un corso di laurea specialistica della classe delle lauree specialistiche in ingegneria civile. Art. 9 Piano di Studi Lo studente può presentare un piano di studi individuale ai sensi della legge 910/69, che dovrà essere approvato dal Consiglio di Corso di Studio. Sono esonerati dal presentare il piano di studi individuale gli studenti che si attengono a quanto indicato nel Manifesto degli studi. Gli stessi studenti hanno però l obbligo di indicare le attività formative a scelta, previsti dal Manifesto, che intendono seguire. Art. 10 Obblighi di frequenza. La frequenza ai corsi è di norma obbligatoria. L'accertamento della frequenza avverrà secondo modalità e criteri stabiliti dal Consiglio di Corso di Studio. Potranno essere esonerati dall obbligo della frequenza ai corsi gli studenti che ne facciano domanda con motivate e documentate ragioni. Art. 11 Esami di profitto. Sono previste tre sessioni d esame, una sessione al termine di ogni semestre e una sessione di recupero nel mese di settembre. Nelle prime due sessioni sono previsti tre appelli per ogni disciplina, e nella terza, due appelli, sempre distanziati di almeno due settimane. Il primo appello della prima sessione utile deve iniziare almeno una settimana dopo la fine delle lezioni dei singoli corsi. Per gli studenti iscritti fuori corso e ripetenti saranno previste ulteriori sessioni di esame, che potranno svolgersi anche durante lo svolgimento delle lezioni. Gli esami di profitto consistono in una prova finale di valutazione della preparazione dello studente sul programma ufficiale del corso. Essa può avere forma sia orale, sia scritta, sia mista. La prova d esame può comprendere la discussione di elaborati, progetti ed esperienze svolti dal candidato sotto la direzione dei docenti e tenere conto, inoltre, di eventuali prove parziali sostenute dallo studente durante il semestre. La valutazione finale è espressa con una votazione in trentesimi e per il superamento dell esame è necessaria una votazione non inferiore a 18/30.

5 Nel caso di corsi integrati costituiti da due o più moduli didattici, la Commissione d esame potrà, a richiesta del candidato, sottoporlo a valutazioni separate per ciascuno dei moduli costituenti l intero insegnamento. Il superamento di un esame di profitto consente allo studente l acquisizione dei crediti relativi. Art. 12 Commissioni d esame. La composizione delle Commissioni esaminatrici è definita dal Regolamento Didattico di Ateneo. Art. 13 Esame di laurea. Per essere ammessi all esame di laurea occorre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con le modalità di esame stabilite nel presente regolamento. Inoltre, il numero di crediti totalizzato durante il corso degli studi per l ammissione all'esame finale non deve essere inferiore a quello previsto dall Ordinamento Didattico del Corso di Laurea. La prova finale consiste in una discussione tendente ad accertare la preparazione tecnicoscientifica e professionale del candidato. Laddove venga presentato un elaborato finale, esso è costituito, indicativamente, da una relazione su di un tirocinio, da un lavoro compilativo, da una attività progettuale commisurata alle competenze tecniche conseguite con la laurea triennale, assegnato da un docente che deve attestare la corrispondenza tra l'impegno richiesto ed i crediti previsti nel Regolamento didattico. In alternativa alla presentazione di uno specifico elaborato, è previsto il superamento di discipline ulteriori, oltre a quelle del curriculum, per un totale di crediti non inferiore a quello stabilito per l'elaborato finale. La forma prescelta per la prova finale (elaborato su tirocinio, lavoro compilativo, esami sostitutivi ecc.) deve essere indicata dal candidato in un piano di studio o mediante apposita domanda, in cui risulti il docente che svolge la funzione di relatore e, nel caso di esami sostitutivi, le discipline da sostenere, e deve essere approvata dal CCS. La commissione di laurea esprime sull'elaborato presentato un giudizio, che concorre alla determinazione della media di base unitamente ai voti conseguiti nelle altre attività formative. La media di base è calcolata come media pesata dei voti conseguiti, adottando come pesi i crediti. In caso di esami sostitutivi dell'elaborato, per il calcolo della media di base vengono considerati i relativi voti. La lode viene assegnata a parere unanime della Commissione di laurea, su proposta di uno dei Commissari. La Commissione per gli esami finali ha una composizione definita secondo l art. 24 del Regolamento Didattico d'ateneo. Il calendario delle sessioni di laurea per ogni anno accademico è pubblicato contemporaneamente al Manifesto. Art. 14 Riconoscimento dei crediti acquisiti. I criteri per il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente ai fini del conseguimento di un altro titolo di studio nella stessa o altra Università sono stabiliti dal Regolamento Didattico di Ateneo. Per il completamento degli studi dei precedenti Ordinamenti restano in vigore le norme dei preesistenti Manifesti degli Studi ai quali si sono conformati gli eventuali piani di studio individuali.

6 Attività formative e relativi crediti. Le seguenti tabelle evidenziano le attività formative ed i relativi crediti che figurano nell Ordinamento Didattico, sulla base del quale sono stati individuati i tre percorsi didattici previsti dal Manifesto degli Studi dell A.A per la laurea di base di Ingegneria Civile. Attività formative di base CFU Settori scientifico disciplinari Fisica e chimica 17 CHIM/07 : FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE FIS/01 : FISICA SPERIMENTALE Matematica, informatica e statistica 23 MAT/03 : GEOMETRIA MAT/05 : ANALISI MATEMATICA SECS-S/02 : STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA Totale Attività formative di base 40 Per 'Attività formative di base' è previsto un numero minimo di crediti pari a 27 Attività caratterizzanti CFU Settori scientifico disciplinari Ingegneria ambientale e del territorio 5 ICAR/06 : TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA Ingegneria civile 40 ICAR/01 : IDRAULICA ICAR/02 : COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA ICAR/04 : STRADE, FERROVIE E AEROPORTI ICAR/05 : TRASPORTI ICAR/07 : GEOTECNICA ICAR/08 : SCIENZA DELLE COSTRUZIONI ICAR/09 : TECNICA DELLE COSTRUZIONI ICAR/10 : ARCHITETTURA TECNICA ICAR/11 : PRODUZIONE EDILIZIA Ingegneria gestionale 5 ING-IND/35 : INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONALE Totale Attività caratterizzanti 50 Per 'Attività caratterizzanti' è previsto un numero minimo di crediti pari a 36 Attività affini o integrative CFU Settori scientifico disciplinari Cultura scientifica, umanistica, giuridica, 6 MAT/07 : FISICA MATEMATICA economica, socio-politica Discipline ingegneristiche 20 ICAR/22 : ESTIMO ING-IND/11 : FISICA TECNICA AMBIENTALE ING-IND/13 : MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE ING-IND/22 : SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI ING-IND/31 : ELETTROTECNICA ING-INF/05 : SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Totale Attività affini o integrative 26 Per 'Attività affini o integrative' è previsto un numero minimo di crediti pari a 18

7 Crediti di sede aggregati CFU Settori scientifico disciplinari 35 ICAR/01 : IDRAULICA ICAR/02 : COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA ICAR/03 : INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE ICAR/04 : STRADE, FERROVIE E AEROPORTI ICAR/05 : TRASPORTI ICAR/06 : TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA ICAR/09 : TECNICA DELLE COSTRUZIONI ICAR/10 : ARCHITETTURA TECNICA ICAR/11 : PRODUZIONE EDILIZIA ICAR/17 : DISEGNO ICAR/20 : TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA ICAR/22 : ESTIMO ING-IND/11 : FISICA TECNICA AMBIENTALE ING-IND/13 : MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE ING-IND/28 : INGEGNERIA E SICUREZZA DEGLI SCAVI ING-IND/31 : ELETTROTECNICA Totale Crediti di sede aggregati 35 Altre attività formative CFU Tipologie A scelta dello studente 10 Per la prova finale e per la conoscenza 7 Prova finale della lingua straniera 3 Lingua straniera Altre (art.10, comma1, lettera f) Ulteriori conoscenze liguistiche Abilità informatiche e relazionali Tirocini Altro 9 Totale Totale Altre attività formative 29 Per 'Altre attività formative' è previsto un numero minimo di crediti pari a 27 Totale generale crediti 180

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