IL RUOLO DEL VIGNETO NELLA PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO

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1 IL RUOLO DEL VIGNETO NELLA PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO Claudia Meisina, Massimiliano Bordoni Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia claudia.meisina@unipv.it

2 1. PREMESSE Il paesaggio geologico arricchisce il prodotto vitivinicolo conservazione del suolo, paesaggio, assetto idrogeologico, biodiversità eccellenza della produzione, redditività economica

3 2. LE FRANE SUPERFICIALI L esempio dell Oltrepo Pavese Prima dell evento del aprile 2009 T. Versa T. Scuropasso Voghera Dopo l evento del aprile 2009 Densità di frana 50 frane/km2 Ripresa aerofotogrammetrica 18 maggio 2009 ditta Rossi s.r.l

4 Gravi perdite economiche alle coltivazioni impiantate sui versanti coinvolti (abbandono) Perdita di sostanza organica e di potenziale produttivo nel suolo (e relativo degrado delle funzioni ecologiche / ecosistemiche) Valle Versa, Montù Beccaria Colombarone, Canneto Pavese Montuè, Canneto Pavese Maggio 2009 Marzo 2014

5 3. I FATTORI PREDISPONENTI La conformazione geo-morfologica del territorio a) Pendii ad elevata pendenza b) Rotture di pendenza lungo il pendio (passaggio da zone meno pendenti a zone più pendenti) Recoaro, Broni Rambotta, Castana

6 3. I FATTORI PREDISPONENTI L uso del suolo e le sue variazioni IL RUOLO DELL ABBANDONO BOSCO VIGNETI VIGNETI ABBANDONATI VIGNETO incolto, bosco (vigneto abbandonato da almeno 5 anni) 2009 = 50% del territorio abbandonato

7 3. I FATTORI PREDISPONENTI L uso del suolo e le sue variazioni IL RUOLO DELL ABBANDONO VOLO TEM 1980 VOLO DITTA ROSSI 2009 Una volta venuta a mancare l assidua e capillare opera di presidio e manutenzione dell agricoltore i processi naturali riprendono il sopravvento in un ambiente che non è più quello naturale

8 3. I FATTORI PREDISPONENTI L uso del suolo e le sue variazioni IL TIPO DI COLTIVAZIONE bosco

9 3. I FATTORI PREDISPONENTI Tipo di gestione del vigneto La protezione dei territori coltivati dipende anche dalle tecniche agricole che vi si praticano Lunghezza del filare inerbimento Mancata regimazione delle acque Superficie lavorata

10 MODELLO IDROGEOLOGICO DI INNESCO DELLE FRANE SUPERFICIALI NEI VIGNETI A 0,6 m 0,65m Cgk 1 m Bk 1,3 m BEDROCK 1m BEDROCK

11 4. IL RUOLO DELLA PIANTA DI VITE evapotraspi ration interception rainfalls load wind runoff azione di rinforzo assicurata dagli elementi radicali più sottili (1-10 mm). La combinazione delle radici e del suolo produce un materiale composito suoloradici che è più resistente dei singoli elementi che lo costituiscono pore water pressure Rinforzo radicale (c r ) L influenza del rinforzo radicale si risente a diversa profondità e con diversa intensità in funzione di: densità della massa radicale Specie, composizione chimica forma (lunghezza, diametro) dell apparato radicale condizioni geopedologiche e climatiche vi è una pressoché totale mancanza di informazioni e di conoscenze sull interazione tra la vite e la stabilità dei versanti

12 4.1. STUDIO DEL RUOLO SVOLTO DALLE VITI: metodo di lavoro Settore nord-orientale dell Oltrepo Pavese 9 siti campione in vigneti Età della pianta (5-30 anni) Pratiche agricole (rittochino, giropoggio) Presenza di frane superficiali Tipo di bedrock Spessore del suolo

13 1) Trincee tra i filari 2) Profilo pedologico 3) Campionamento di radici 4) Numero di radici e loro densità lungo le pareq dello scavo, a diversa distanza dalla pianta 5) Prove di laboratorio sulla resistenza delle radici (relazione forza/diametro)

14 4.2. STUDIO DEL RUOLO SVOLTO DALLE VITI: risultaa Tutti i vigneti Vigneti senza frane superficiali Vigneti con frane superficiali I valori maggiori sono localizzati tra 0,1 e 0,6 m sia in pendii in frana che in quelli non in frana. Il rinforzo radicale tende a diminuire con la profondità fino ad annullarsi a quote superiori a 1,2-1,5 m dal piano campagna il rinforzo radicale medio nei pendii soggetti a frane superficiali é inferiore rispetto a quello misurato in pendii stabili.

15 e se il vigneto viene abbandonato? SiQ con frane superficiali Risulta evidente una diminuzione del rinforzo radicale medio nei vigneti abbandonati interessati da frane superficiali

16 5. CONCLUSIONI L analisi della distribuzione delle radici di vite con la profondità ha evidenziato valori elevaq di rinforzo radicale indice del loro ruolo posiqvo nella stabilità del pendio, laddove presenq fino a profondità significaqve per le frane superficiali. Le scelte e le tecniche colturali influenzano il dissesto: scelte realizzate all impianto (numero di frane notevole in corrispondenza di nuovi impianq e di pendenze del suolo molto elevate), tecniche di gesqone del suolo annuali come le lavorazioni superficiali del terreno, l inerbimento o la pacciamatura (non solo per oemizzare la produevità quanataava e qualitaava del vigneto, ma anche per la salvaguardia dell integrità dei terreni). E necessario che le tecniche virtuose e sostenibili idenqficate vengano effezvamente applicate in modo diffuso sul territorio (RegolamenQ di Polizia Rurale)

17 6. SVILUPPI FUTURI Caratterizzare i sistemi radicali (caratteristiche meccaniche, densità e profondità di radicazione, età) in differenti contesti geologici La ricerca degli effetti dell azione consolidante della vite su versanti suscettibili di instabilità creerebbe le premesse per l impostazione di nuovi impianti in aree vocate alla viticoltura ma interessate da dissesti idrogeologici; Definizione delle tecniche di conservazione del suolo più adeguate alle diverse tipologie di vigneto, con particolare riferimento alla regimazione delle acque meteoriche; Definizione di un modello di valutazione della stabilità dei versanti in presenza della vite, anche in relazione alle operazioni meccaniche richieste, al fine di zonare il territorio e di individuare dove i viticoltori devono adottare particolari tecniche di gestione per prevenire l instabilità dei versanti.

18 GRAZIE PER L ATTENZIONE

(Coordinamento delle Associazioni Tecnico-scientifiche per l Ambiente ed il Paesaggio: CATAP AAA, AIAPP, AIN, AIP, AIPIN, SIEP, SIGEA)

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