Credi veramente di conoscere proprio tutto sui formulari di identificazione del rifiuto?
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- Elena Mori
- 8 anni fa
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1 Credi veramente di conoscere proprio tutto sui formulari di identificazione del rifiuto? Se sei un produttore di rifiuti leggi questo articolo. Sicuramente troverai diverse informazioni importanti per non avere problemi in futuro. Prima di iniziare, voglio fare una precisazione riguardo queste informative. Lo scopo di queste informative non è quello di spiegare la normativa articolo per articolo, comma per comma, esplicando tutte le varie casistiche enunciando tutti i cavilli, relativi a norme e commi, che sono troppi per affrontarli tutti insieme. Poi diventerebbe illeggibile. Ma è principalmente quello di aiutare le aziende produttrici di rifiuti (i Produttori/Detentori), ad affrontare il complesso mondo della gestione rifiuti, accompagnandole insieme, lungo un percorso che abbia come obbiettivo finale la creazione di un sistema di Gestione Ambientale tarato su ciascuna realtà produttiva in questione. La creazione di tale sistema
2 si rivelerà utilissimo per l applicazione in modo automatico della normativa ambientale, per il rafforzamento della propria immagine in termini etici e soprattutto nei confronti degli Enti di controllo. Per raggiungere questo obbiettivo, ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza di 20 anni di attività in qualità di Consulente-Smaltitore, riassumendo le cose veramente importanti che il produttore deve sempre tenere presente quando si parla dei suoi rifiuti. Ho fatto questa importante precisazione, perché la normativa rifiuti è vastissima e regolamenta l attività di tanti soggetti e, qualcuno potrebbe farmi delle obiezioni in merito alle ulteriori casistiche che io non cito. Non le cito perchè il mio intento è quello di estrapolare solo le norme che riguardano il produttore/detentore. In ogni caso, per eventuali dubbi o precisazioni, considerate che potete scrivere alla nostra mail sede@eco-industria.it oppure chiamare ai ns. numeri telefonici. Nell ultima informativa inviata, ho parlato del primo dei 12 adempimenti principali da tenere presente relativi alla gestione dei rifiuti che riassumo qui di seguito. 1. i tempi entro cui eseguire le registrazioni dei movimenti di rifiuti (carico/scarico), 2. i dati esatti da riportare nelle registrazioni e nel formulario, 3. come gestire i formulari (1^ e 4^ copia), 4. i termini per procedere agli smaltimenti dei rifiuti caricati sul registro, 5. le massime quantità consentite come deposito temporaneo di rifiuti, 6. l obbligatorietà della corretta classificazione dei rifiuti prodotti e, nel caso dei rifiuti pericolosi, la necessità di attribuire le corrette caratteristiche di pericolo, 7. la periodicità di tale analisi, 8. l applicazione della normativa ADR che spesso si incrocia con la normativa rifiuti, 9. le norme da seguire sempre quando si incarica un azienda al ritiro dei rifiuti da avviare al recupero o smaltimento, 10. i rifiuti prodotti nei cantieri esterni all Unità locale, 11. il corretto confezionamento e le idonee condizioni di stoccaggio rifiuti, 12. la giusta etichettatura dei colli in base sia alla normativa rifiuti sia all ADR, ecc. Tutte le operazioni soprindicate sono normate dal testo unico Ambientale D.Lgs 152/2006 parte IV, e s.m.i.. e dalla Normativa ADR che viene aggiornata a livello comunitario ed extracomunitario ogni 2 anni.
3 Come dicevo, nell ultima informativa ho parlato de I tempi entro cui eseguire le registrazioni dei movimenti di rifiuti (carico/scarico). Vi ho detto quali sono i termini temporali massimi per eseguire correttamente questa procedura e vi ho indicato quali sono le 3 possibili linee di comportamento che potete scegliere. Se non la trovate o non l avete ricevuta potete trovarla sul nostro sito nello spazio informative. Oggi invece voglio parlarvi di un altro adempimento altrettanto importante e spesso sottovalutato La gestione dei formulari e i dati esatti da riportare sui formulari Vista la lunghezza dell articolo ho pensato cosa utile riassumerlo in una legenda con i punti salienti - Introduzione - I 6 punti fondamentali da rispettare per non avere problemi - Informazioni supplementari molto importanti ma poco conosciute sui formulari (i 7 punti da 3100 cad) - Emmissione e compilazione. A chi compete? - Come gestire gli errori? - Sanzioni P.s. Per rendere più snella la lettura ho pensato di dividere questa informativa in 2 parti. In questa prima parte tratterò i primi 3 punti: 1) Introduzione 2) I 6 punti fondamentali da rispettare per non avere problemi 3) Informazioni supplementari molto importanti ma poco conosciute sui formulari (i 7 dati da 3100 cad) 1) Introduzione Domanda: Credi di sapere veramente tutto sul formulario di identificazione del rifiuto?
4 Risposta: Se anche lo credi, leggi ugualmente questo articolo. Ti darò delle informazioni che non si trovano facilmente a titolo gratuito, anzi per certi versi nemmeno partecipando a corsi specifici di gestione ambientale. Si perché a volte, corsi di questo genere, danno informazioni solamente di tipo burocratico e a volte danno indicazioni che fanno capo a esperienze circoscritte alla regione o addirittura alla provincia in cui vengono tenuti. Io invece avendo operato per 20 anni sia come consulente ambientale, e sia come responsabile di un azienda che gestisce rifiuti in tutta l Italia settentrionale, posso dire di conoscere anche la realtà delle cose direttamente sul campo e non solo sulla carta. E posso parlare di casi realmente accaduti e valutati in modo diverso dagli Enti di controllo a seconda della provincia o regione in cui sono avvenuti. Non parlerò di tutti i dati esatti da riportare sul formulario (ne darò solo un breve accenno), perché li potete trovare ovunque, vi dirò invece quelle cose che invece generalmente non vengono dette o sufficientemente rimarcate. E soprattutto vi indicherò quali sono i 7 dati più importanti giuridicamente da riportare sul formulario e su cui fare quindi particolare attenzione. 2) I 6 punti fondamentali da rispettare per non avere problemi Intanto ti elenco brevemente di seguito i 6 punti più importanti (che se produci rifiuti sicuramente sai già o perlomeno ne hai già sentito parlare) da tener sempre presente per non aver problemi. 1. Il formulario può essere emesso solamente o dal produttore/detentore oppure dal trasportatore. 2. Il formulario deve essere vidimato prima del suo utilizzo. 3. La fattura di acquisto dei formulari deve essere registrata nel registro IVA acquisti, prima del loro primo utilizzo. (Quindi fatti fare la fattura anche per soli 7,00, perché è questo il costo di un blocco di 25 formulari). 4. Il produttore deve trattenere sempre la 1^ copia quando il camion parte e deve ricevere la 4^ copia dal trasportatore, timbrata e firmata dal destinatario con indicato (in fondo alla pagina al campo 11) il peso verificato a destino, entro 90 giorni. Se ciò non avviene devi comunicarlo alla tua provincia di competenza. 5. Il produttore deve riportare sulle 2 copie in suo possesso (la 1^ e la 4^) il N del movimento di scarico che andrà a registrare sul suo registro di carico/scarico rifiuti. 6. Il formulario deve essere conservato per 5 anni. Non mi soffermerò su queste prescrizioni, già sufficientemente chiare e che probabilmente, ripeto, già conosci. Non ti parlerò nemmeno di tutti i dati da riportare sul formulario. Anche questi probabilmente già li conosci e comunque li puoi trovare facilmente in rete. Ti dirò invece le cose che generalmente non vengono dette oppure sufficientemente rimarcate.
5 3) Informazioni supplementari molto importanti ma poco conosciute sui formulari (i 7 dati da 3100 /cad) Allora iniziamo : Per cominciare iniziamo col dire che il detentore/produttore è sempre responsabile di quanto indicato nel formulario, Il formulario non è una semplice Bolla di Accompagnamento o DDT. Già dall ex Decreto Ronchi del 97, a dal D.M. 145/98, ed a maggior ragione oggi con il testo unico ambientale 152/06 (che richiama il predetto DM 145/98) viene conferito al formulario un ruolo fondamentale per rendere totalmente trasparente e ricostruibile anche a distanza di tempo ogni momento del percorso del rifiuto. Ciò sia in senso oggettivo, cioè per quanto riguarda CER, Descrizione tipologia, Quantità caricata, Quantità scaricata, Unità locale di partenza, Unità locale di destinazione, Data e ora di partenza, Data e ora di arrivo, N di colli, Stato fisico, caratteristiche di pericolo (obbligatorie per rifiuti pericolosi), destinazione rifiuto (Recupero R o Smaltimento D...), percorso prescelto, Trasporto sottoposto alla normativa ADR (si o no, se si, riportare nelle annotazioni l esatta designazione ufficiale di trasporto), Nome e cognome autista, Targhe automezzo, Firme del Detentore/produttore e del Trasportatore. Ma anche in senso soggettivo, riguardante cioè gli esatti dati fiscali e autorizzativi di tutti i soggetti coinvolti nella movimentazione: Produttore/Detentore, Trasportatore, Destinatario, Intermediario. Inoltre il fatto che il formulario debba essere vidimato prima del suo utilizzo aiuta ancor più a capire quale valore elevato venga dato a questo documento. Fate attenzione a quanto appena detto sopra, altrimenti si continua a non comprendere certe prese di posizione da parte degli organi competenti (che a volte sono veramente incomprensibili ma spesso invece, accade che agganciandosi a questa interpretazione siano totalmente ineccepibili). Vi faccio un esempio: Vi sembra comprensibile che un artigiano verniciatore che fa prelevare c.ca Kg 5000 di acque di cabina verniciatura CER:080120, oppure un gommista che fa smaltire i suoi pneumatici fuori uso CER: , tramite trasportatori e destinatari regolarmente autorizzati e con documenti regolarmente compilati in tutti i campi, ma con la sola dimenticanza di riportare il peso presunto (pur ponendo diligentemente la crocetta su peso da verificare a destino) vengano puniti con una sanzione di 3100,00, comminata sia al produttore sia al trasportatore ed anche al destinatario (se chiude regolarmente il ciclo di conferimento del rifiuto). Sicuramente No! Non è comprensibile. E esagerata. Ma vi assicuro che è accaduto e continua ad accadere. Infatti se leggiamo attentamente L art. 193 del D.Lgs 152/06 al comma 1 dice quali sono i dati che non devono mai mancare sul formulario. Sono 7 : 1) Nome ed indirizzo del produttore dei rifiuti e del detentore; 2) Origine e Tipologia del rifiuto; 3) Quantità del rifiuto ;
6 4) Impianto di destinazione ; 5) Data; 6) Percorso dell istradamento; 7) Nome ed indirizzo del Destinatario; 8) Nome ed indirizzo del Trasportatore L ottavo l ho aggiunto io. Ma giuridicamente i dati più importanti sono i primi 7 che ho indicato. L incompletezza o l assenza di uno di quei 7 determina una sanzione di 3100,00. Per altri dati la sanzione è pari a 516,67 (sempre 1/3 del massimo). A riprova di quanto sopra ci sono diverse sentenze di Cassazione (vedi ad es. Sentenza n del ) che confermano la necessità di riportare sempre o il peso effettivo oppure, in mancanza del peso certo, almeno un peso presunto, crocettando contemporaneamente l opzione della verifica peso a destino. Quanto sopra deve essere la normalità. Poi ci sono anche gli eccessi. Infatti ci è capitato anche che, lavorando con alcuni impianti di smaltimento del veneto, ci venisse richiesto di riportare sempre, obbligatoriamente, anche il peso lordo e la tara, anche in assenza di pesatura alla partenza, (prescrizione imposta chiaramente dagli organi di controllo locali). Ma per questi casi eccezionali sarà il vs. interlocutore, Intermediario o Trasportatore o Smaltitore a comunicarvi le eventuali indicazioni supplementari da riportare. Tutto ciò si basa sul principio che ho accennato prima e che bisogna sempre tener presente e cioè che la finalità del formulario è quella di controllare costantemente il trasporto dei rifiuti allo scopo di evitare che essi vengano dispersi abusivamente nell ambiente. Poi, che ci riesca effettivamente, questo è un altro discorso che vedremo in futuro. L importante è tener presente che quando il giudice si trova di fronte a questa disattenzione, che sia avvenuta in buonafede o malafede non interessa, viene considerata comunque un infrazione e, come tale, sanzionata. Purtroppo non fa nemmeno differenza tra Artigiano o Grande industria. La legge è legge ed è uguale per tutti. E le sanzioni pure! Se si considera che ogni formulario è composto da 10 punti da compilare a cura del produttore ed ogni punto deve riportare da 1 dato a 6 dati, è facile comprendere quale potenziale fonte di errori possa essere la semplice azione di compilazione del formulario. Per questo è necessario dotarsi di un sistema di gestione ambientale in grado di ridurre al minimo questa probabilità. Rivolgendosi a Ecoindustria le possibilità di commettere errori vengono ridotte al minimo Inoltre per chi sceglie il Ns. pacchetto A (Assistenza), oppure il Ns. pacchetto B (Assistenza + Gestione Registri On-Line) siamo in grado di garantire una copertura totale dei rischi di errore nella gestione dei rifiuti. E nel caso che, per una distrazione, un incomprensione o qualsiasi altra cosa, (siamo umani anche noi e quindi possiamo sbagliare), abbiamo un assicurazione che
7 protegge i ns. clienti da eventuali errori da noi commessi. Faccio presente comunque che dal 94, anno di inizio della ns. attività nel settore ambientale, non è mai stato necessario il ricorso alla copertura assicurativa. Quindi significa che fino ad ora siamo sempre riusciti a gestire bene i ns. clienti. Alla prossima informativa affronteremo la parte seconda relativa ai formulari, che parlerà dei seguenti punti: - Emmissione e compilazione. A chi compete? - Come gestire gli errori? - Sanzioni Ringraziandovi dell attenzione, se siete arrivati fino in fondo a questa lettera, (eppure ho cercato di concentrarla il più possibile) invio cordiali saluti. Per comunicazioni potete chiamare i numeri sottoindicati, oppure inviare una mail a : sede@eco-industria.it P.Fabio Tamassia ECOINDUSTRIA Srl Sede Centrale: Via E. Curiel, San Benedetto Po (MN) TEL: FAX: Riproduzione riservata - Copyright Ecoindustria
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