Anno Scolastico 2016/2017 PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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- Eloisa Brunetti
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1 Anno Scolastico 2016/2017 PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA INTRODUZIONE L'educazione psicomotoria si rivolge a gruppi di max 15 ragazzi come gli alunni di una classe o sezione. L'originalità della psicomotricità è intervenire indirettamente sul bambino, attraverso lo spazio e il materiale, per favorire, in una dinamica di piacere e di sicurezza, la sua espressività psicomotoria. Accompagnare e trasformare il gioco spontaneo corporeo in un gioco condiviso e pensato. Il Progetto generale comprende le seguenti aree: - La pratica psicomotoria educativa e preventiva - Lo spazio e il materiale - Il tempo - Obiettivi generali - Verifiche PROGETTO GENERALE La Pratica psicomotoria educativa e preventiva La pratica psicomotoria sostiene e favorisce la maturazione globale del bambino attraverso la via corporea e relazionale. Il bambino cresce prima attraverso le sensazioni del suo corpo in relazione con l'altro, poi attraverso l'azione e successivamente con il gioco. Egli si esprime e apprende solo tramite l'azione e il piacere che essa genera, in questo modo integra la realtà per poi trasformarla in maniera creativa e originale.
2 Il bambino non gioca per imparare, ma impara perché gioca: la palestra allestita per la seduta psicomotoria garantisce al bambino uno spazio sufficientemente ricco, vario e modificabile, con adulti che accolgono le sue produzioni, e che condividono le sue emozioni e il piacere che egli prova. Questo concetto di esperienza pratica, necessario prima di costruire pensieri logici, è noto anche alle insegnanti per gli apprendimenti scolastici. La pratica psicomotoria educativa si inserisce nel quadro dei programmi della scuola sia nei tempi che nei contenuti; i suoi obiettivi generali sono: - lo sviluppo della comunicazione - lo sviluppo della creatività - la formazione del pensiero operatorio.. Lo spazio e il materiale L'attività si svolge in palestra e ogni volta lo spazio viene allestito e preparato in tre luoghi, fondamentali per la crescita psicomotoria dei bambini. In ciascuno di questi luoghi sono presenti diversi materiali, ognuno con la sua funzione. 1) Il luogo del piacere senso-motorio : stabile, poco trasformabile, offre al bambino la possibilità di saltare, scivolare, salire, scendere, rotolare, fare capriole, alternarsi con i compagni i tempi per saltare. I materiali in questo luogo sono : materassi, tavoli, scale ecc. In questo spazio il bambino si attiva a livello corporeo, stimola le sensazioni labirintiche di perdita e di ritrovo del suo corpo. i bambini possono accedere, così ben " ritrovati in un corpo di piacere ", ad un altro livello evolutivo,quello simbolico. 2) Il luogo del gioco simbolico : modificabile, costruito dai bambini e dalla psicomotricista per sostenere e far evolvere il loro gioco. I materiali in questo spazio sono: i cubi di gommapiuma, i teli, le
3 corde, i pupazzi, le palline, ecc. I giochi di ruolo, i travestimenti, la costruzione di case, la lotta, i trasporti, sono espressione di un bisogno di agire sulla realtà, sugli oggetti e di trasformarli a secondo delle esigenze. I bambini integrano con piacere il desiderio di costruire e di comunicare e possono accedere più serenamente alla fase successiva. 3) Il luogo della rappresentazione è stabile in ogni seduta e aiuta il bambino a distanziarsi dalle emozioni dei giochi precedenti. I bambini possono modellare con la plastilina, disegnare, costruire con cubi di legno. In una dimensione serena e distesa, dopo i giochi condivisi, anche le problematiche più forti dei bambini emergono con meno intensità e si trasformano in immagini meno invadenti e più ridimensionate. Il tempo Gli incontri di educazione psicomotoria variano di numero a secondo del progetto da un minimo di 10 ad un massimo di 20 incontri. Ciascun incontro dura 60 minuti ed è suddiviso in tre momenti fondamentali: 1 - Momento iniziale di accoglienza e presentazione Ai bambini seduti sulle panche ci si presenta, si vedono insieme le novità proposte e le eventuali regole emerse dai giochi precedenti. Questo rituale di inizio aiuta il bambino ad anticipare a livello di pensiero ciò che farà dopo, deve essere un tempo breve, ma costante per ogni seduta. 2 - Momento centrale I bambini iniziano a giocare nel luogo del senso-motorio e del simbolico, è il momento dell'espressività psicomotoria. Può terminare con il racconto di una storia, tutti insieme con trama, personaggi e finali inventati da loro, per poi passare al luogo della rappresentazione. 3 - Momento finale I bambini prendono distanza dalle loro emozioni, ritornano seduti sulle panchine e cercano di raccontare ciò che hanno fatto.
4 Escono dalla sala lentamente e ciascuno salutato con il proprio nome. Termina qui il percorso di maturazione evolutiva della Pratica Psicomotoria, preparato e adattato a seconda dei gruppi di bambini, delle età e del tipo di progetto stabilito con le insegnanti. In questo momento finale il saluto a ciascun bambino favorisce l'uscita dallo spazio psicomotorio in maniera serena e autonoma. OBIETTIVI GENERALI L'educazione psicomotoria si orienta su tre obiettivi fondamentali : 1) Sviluppo della comunicazione/relazione La comunicazione è il terreno fondamentale per attuare un cambiamento. Il continuo processo di dare e avere, di accogliere e rispondere, sostiene e contribuisce, in un clima di benessere, alla costruzione di un'immagine positiva di sé. Inizialmente è la comunicazione non verbale quella più immediata; i comportamenti provocatori, l'aggressività, l'impulsività sono considerati unicamente segnali di una richiesta di comunicazione. L'ascolto e l'accettazione consentono la diminuzione delle tensioni e aprono verso una condivisione più elaborata: la comunicazione verbale. 2) Sviluppo della creatività La creatività è la produzione più ampia della comunicazione della propria identità; creare nello spazio con oggetti e in collaborazione con i compagni vuol dire affermare la propria esistenza ed essere riconosciuti. Offrire la possibilità di creare e di vedere i propri desideri realizzati aiuta il bambino a prendere distanza dalle emozioni e ad aumentare la stima di sè. 3) Formazione del pensiero operatorio
5 La comunicazione e la creazione facilitano il "distanziarsi" dal coinvolgimento corporeo ed emotivo verso la formazione del pensiero operatorio. Solo dopo aver vissuto il proprio corpo con piacere ed avere attivamente esplorato il mondo esterno, il bambino è nelle migliori condizioni per continuare ad esplorare; il suo sguardo si amplifica e inizia a classificare la realtà secondo le seguenti componenti fisiche: lunghezza, larghezza, altezza, forma, peso, volume, colore. Le capacità di analisi e di sintesi consentono al bambino di diventare operativo. VERIFICHE Il progetto di prevede almeno 4 incontri di scambio e verifica con le insegnanti di classe /sezione, Le verifiche finali saranno consegnate ai referenti dei progetti e agli insegnanti a fine anno scolastico. Luogo: Palestra o Aula scolastica plessi di Raddusa Alunni: 15/20 alunni Materiale: materassi, tavoli cubi di gommapiuma, teli, corde, pupazzi, palline, plastilina, colori, album disegno. Prof. Gaetano Sirna
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