II Edizione - Rev. 06 del 30/04/2015

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1 DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI SANT'URBANO (PD) PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO II Edizione - Rev. 06 del 30/04/2015 Riferimenti principali: L.R. 3/2000, D.Lgs. 36/2003, D.Lgs. 59/2005, D.Lgs. 152/2006, DGRV n.242/2010 Data Estensore e Responsabile dell esecuzione del PMC Tecnici addetti al PSC 30/04/2015 Dott. Federico Pesavento Dott. Chim Bertoncin Federica Ing. Boscaro Federico Dott. Pesavento Federico - Scienze Ambientali Dott.ssa Carla Galesso - Scienze Naturali Sezione Documento in Revisione Motivo di Revisione Indice Sezione A Sezione B Capitolo 4 - Gestione del rifiuto QGR Controllo del rifiuto in ingresso QGP Analisi della qualità del percolato QMA Analisi della qualità delle acque di falda DGRV 41 del e aggiornamento normativo Recepimento Verbale riunione tecnica del prot del (inserimento parametro DOC in monitoraggio di tipo ridotto) Revisioni precedenti n. Data Richiesta di modifica Modifica apportata nella revisione Prima emissione D.S.R.A.T. n. 64 del Recepimento delle prescrizioni D.S.R.A.T. n. 27 del Recepimento delle prescrizioni Da parte del Gestore Integrazione con modifiche sostanziali Da parte del Controllore Variazione della ragione sociale Da parte del Gestore Integrazione a seguito modifiche non sostanziali della copertura finale

2 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 1/7 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO LISTA DELLE REVISIONI Numero di Revisione DESCRIZIONE DELLA REVISIONE Data della Revisione 01 Ed.1 02 Ed.1 Adeguamento alla D.G.R.V del e Revisione del Capitolo 007 Revisione a seguito riunione con Provincia e Gestore ed errata corrige Ed. 1 Integrazione PSC con Capitolo Ed. 2 Aggiornamento Ed. 2 Recepimento prescrizioni D.S.R.A.T 64 del Ed 2 Recepimento indicazioni D.S.R.A.T. 27 del Ed. 2 Modifiche non sostanziali all impianto di gestione del biogas Ed.2 Variazione ragione sociale Ed.2 Variazione modalità di realizzazione copertura provvisoria e finale 06 Ed.2 Recepimento DGRV 41 del e Verbale riunione tecnica del prot del

3 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 2/7 Ed. Rev. Sigla Titolo del documento 2 01 CIN.000 Introduzione 2 02 LIN Lista dei riferimenti normativi, tecnici e tecnico-amministrativi 2 02 CDG.001 Descrizione generale dell impianto SEZIONE A 2 03 CGD.002 Gestione della documentazione 2 01 QGD Controllo dei registri obbligatori 2 01 QGD Controllo della documentazione amministrativa 2 01 QGD Controllo della documentazione tecnica 2 03 QGD Consumi di acqua 2 03 QGD Consumi e produzione di energia elettrica 2 03 QGD Consumi di combustibile 2 01 CAI.003 Approntamento dell impianto 2 01 QAI Verifica della litologia del fondo scavo 2 01 QAI Controllo visivo dei materiali utilizzati per l impermeabilizzazione del fondo vasca e degli argini 2 01 QAI Verifica degli spessori dei materiali di impermeabilizzazione degli argini perimetrali e del fondo settore 2 01 QAI Prove geotecniche sui materiali per le impermeabilizzazioni del fondo e di parete prima della posa in opera 2 01 QAI Prove geotecniche sui materiali per le impermeabilizzazioni del fondo e di parete dopo della posa in opera 2 01 QAI Prove geotecniche sui materiali sintetici

4 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 3/7 Ed. Rev. Sigla Titolo del documento 2 01 QAI Verifica dello spessore del sistema drenante 2 01 QAI Prove geotecniche sui materiali del sistema drenante 2 01 QAI Verifica della geometria del sistema drenante 2 01 MAI Modalità consigliata di esecuzione della prova di permeabilità 2 03 CGR.004 Gestione del rifiuto 2 03 QGR Controllo del rifiuto in ingresso 2 01 QGR Analisi Merceologiche RSU 2 01 QGR Analisi Merceologica RSA 2 02 QGR Controllo della manutenzione e gestione dell area di deposito preliminare dei rifiuti 2 01 MGR Metodo di scelta del campione per le analisi merceologiche 2 02 CSC.005 Stesa e compattazione 2 01 QSC Modalità di stesa del rifiuto 2 01 QSC Stesa della copertura giornaliera del rifiuto 2 01 QSC Verifica topografica della struttura e composizione della discarica 2 03 CCF.006 Copertura finale 2 01 QCF Verifica delle pendenze della superficie della copertura finale 2 01 QCF Verifica dell entità dei cedimenti della superficie della copertura finale 2 01 QCF Verifica visiva della copertura finale e degli argini 2 01 QCF Prove geotecniche sull argilla di sigillatura prima della posa in opera 2 01 QCF Prove geotecniche sull argilla di sigillatura dopo la posa in opera

5 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 4/7 Ed. Rev. Sigla Titolo del documento 2 01 QCF Controllo degli spessori della copertura finale 2 01 QCF Prove sui materiali drenanti dopo la posa in opera 2 01 CQF Controllo degli spessori della copertura finale 2 00 CQF Controllo sulla realizzazione della copertura finale provvisoria 2 00 CQF Prove geotecniche sui teli in HDPE della copertura finale definitiva 2 01 CGP.007 Gestione del percolato 2 03 QGP Analisi della qualità del percolato 2 01 QGP Verifica della quantità di percolato prodotto dalla discarica 2 01 QGP Verifica del livello del percolato nei pozzi 2 01 SGP Scheda di registrazione del livello di percolato nei pozzi 2 03 FGP Planimetria con ubicazione dei pozzi del percolato 2 03 CGB.008 Gestione del biogas 2 01 QGB Analisi della qualità del biogas alle SR 2 01 QGB Analisi della qualità del biogas in entrata alla centrale 2 02 QGB Analisi delle emissioni derivanti dalla combustione del biogas dell impianto di recupero energetico 2 03 QGB Analisi delle emissioni derivanti dalla combustione del biogas presso la torcia ad alta temperatura 2 03 FGB Planimetria con ubicazione dei pozzetti del biogas 2 01 CMI.009 Manutenzione ordinaria dell impianto 2 01 QMI Manutenzione ordinaria e straordinaria dell impianto

6 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 5/7 Ed. Rev. Sigla Titolo del documento SEZIONE B 2 02 CMA.010 Monitoraggio ambientale 2 03 QMA Analisi della qualità delle acque di falda 2 02 QMA Analisi della qualità delle acque superficiali 2 02 QMA Analisi della qualità dell aria 2 01 QMA Raccolta dati meteorologici 2 01 QMA Valutazione dell efficienza ambientale 2 02 QMA Verifica del sistema di smaltimento delle acque di I pioggia 2 02 QMA Verifica del sistema di smaltimento delle acque di II pioggia 2 01 FMA Planimetria dei punti di prelievo delle acque di falda 2 01 FMA Planimetria dei punti di prelievo delle acque del reticolo superficiale 2 01 SMA Tabella di riferimento per l assegnazione di giudizi e punteggi agli indicatori ambientali SEZIONE C 2 01 CPS.011 Verifica dell attuazione del piano di sicurezza 2 01 QPS Verifica dell attuazione del piano di sicurezza SEZIONE D 2 01 CFP.012 Piano di addestramento e formazione del personale 2 01 QPF Verifica della formazione del personale

7 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 6/7 Ed. Rev. Sigla Titolo del documento 2 01 SPF Piano di formazione del personale 2 01 SPF Organigramma aziendale e requisiti professionali di istruzione ed esperienza 2 01 SPF Registrazione della formazione compiuta 2 01 SPF Scheda individuale di formazione SEZIONE E 2 01 CAD.013 Modalità di acquisizione, di trattamento dei dati e di stesura delle relazioni SEZIONE F 2 01 CPC.014 Modalità di controllo durante la fase di post chiusura 2 02 QPC Monitoraggio delle acque di falda in post chiusura 2 02 QPC Monitoraggio delle acque superficiali in post chiusura 2 02 QPC Monitoraggio dell aria in post chiusura 2 01 QPC Raccolta dati meteorologici in post chiusura 2 01 QPC Valutazione dell efficienza ambientale in post chiusura 2 01 QPC Verifica dell entità dei cedimenti della superficie della copertura finale in post chiusura 2 01 QPC Verifica delle pendenze della superficie della copertura finale in post chiusura 2 02 QPC Analisi della qualità del percolato in post chiusura 2 01 QPC Verifica del livello del percolato nei pozzi in post chiusura 2 01 QPC Verifica della quantità di percolato prodotto dalla discarica in post chiusura

8 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CIG Gea s.r.l. Ecolution SC 2^ Edizione PSC del REV. 06 INDICE GENERALE DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO Foglio 7/7 Ed. Rev. Sigla Titolo del documento 2 01 QPC Analisi della qualità del biogas presso le SR in post chiusura 2 01 QPC Analisi della qualità del biogas in ingresso alla centrale in post chiusura 2 02 QPC Analisi delle emissioni derivanti dalla combustione del biogas dell impianto di recupero energetico in post chiusura 2 03 QPC Analisi delle emissioni derivanti dalla combustione del biogas dalla torcia in post chiusura 2 01 QPC Manutenzione ordinaria e straordinaria dell impianto in post chiusura 2 01 QPC Verifica dell attuazione del piano di sicurezza in post chiusura 2 01 QPC Verifica della formazione del personale in post chiusura

9 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 1/8 CAPITOLO.004 GESTIONE DEL RIFIUTO INDICE SCOPO DEL CAPITOLO 2 STATO DI FATTO 2 TIPOLOGIA DEI CONTROLLI 4 NON CONFORMITÀ E AZIONI CORRETTIVE 7 ALLEGATI 8 Numero di Revisione LISTA DELLE REVISIONI DESCRIZIONE DELLA REVISIONE Data della Revisione 01 Ed.1 Adeguamento alla D.G.R.V del Ed. 2 Aggiornato e integrato con Capitolo 015 Gestione dello stoccaggio deposito preliminare dei rifiuti (Rev. 03 Ed. 1 del ) Ed.2 Recepimento prescrizioni D.S.R.A.T 64 del 25/09/ Ed.2 Variazione ragione sociale Ed.2 Recepimento DGRV 41 del e aggiornamento normativo Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

10 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 2/8 SCOPO DEL CAPITOLO Il presente capitolo si propone di descrivere e documentare le modalità di controllo che riguardano le operazioni relative all accettazione dei rifiuti, le verifiche sulla conformità dei carichi in entrata e le analisi effettuate sugli stessi nonché le modalità di accettazione dei carichi in stoccaggio deposito preliminare per il conferimento in discarica successivamente alle verifiche, in conformità a quanto previsto al D. Lgs. 36/03, D. Lgs. 152/06 e D.M STATO DI FATTO L impianto di Sant Urbano è una discarica per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero di biogas (cfr. D.G.R.V. n. 5 del ), rifiuti provenienti sia dal bacino Padova 3, nel cui territorio è situato l impianto stesso, sia da altri bacini e comuni, provinciali ed extraprovinciali, tanto da essere stata individuata dalla Regione, con propria D.G.R.V. n. 321 del , come impianto tattico regionale. Si rimanda all Autorizzazione Integrata Ambientale vigente per l elenco di dettaglio dei Codici CER ammessi in impianto. I rifiuti sono ammessi in discarica solo se risultano conformi a quelli che sono stati sottoposti alla caratterizzazione di base e alla verifica di conformità secondo il D.M. Ambiente Criteri di ammissibilità in discarica abrogazione DM 3 agosto 2005, con deroga al parametro DOC rispetto ai limiti di tabella 5 pari a 2500 mg/l (cfr. DGRV 41 del ). Inoltre, i rifiuti devono essere conformi alla descrizione riportata nei documenti di accompagnamento secondo le modalità previste dall'art. 11, comma 3 del D. Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36. Per ottemperare alle verifiche di conformità del rifiuto in ingresso previste dal D.M e alla prescrizioni presenti in autorizzazione, per i rifiuti che mantengono invariate nel tempo le loro caratteristiche, le verifiche devono essere effettuate di norma ogni mc e comunque con frequenza non superiore ad un anno. Per praticità operativa si stabilisce e si fissa tale controllo ogni tonnellate in virtù del fatto che i rifiuti in ingresso Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

11 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 3/8 vengono accettati dopo verifica del peso e quindi registrati nel registro di carico scarico. Come coefficiente di conversione del volume in peso è stato considerato e approssimato ad 1,00 il coefficiente di compattazione dei rifiuti in discarica che da progetto approvato è pari a 0,95 tonnellata/mc. Durante le verifiche di conformità con le modalità e frequenze stabilite sarà preservato un campione presso l'impianto di discarica, a disposizione dell'autorità territorialmente competente, per un periodo non inferiore a due mesi. Al fine di poter procedere con tali verifiche analitiche l autorizzazione prevede la presenza di box per lo stoccaggio deposito preliminare (operazione D15) e messa in riserva (R13) dei rifiuti in ingresso destinati alla verifica analitica in conformità ai criteri di ammissibilità dei rifiuti in impianto, prima del loro definitivo smaltimento in discarica. Le modalità di accettazione dei carichi di rifiuti in entrata all impianto vengono descritte all interno del piano di gestione previsto dal D. Lgs. 36/03; si tenga presente inoltre che il Gestore è dotato non solo di certificazione ISO 14001:2004 ma anche di certificazione ISO 9001:2000 e pertanto tali modalità risultano oggetto di specifiche procedure e vengono quindi applicate, controllate, verificate nonché revisionate da parte di tutto il personale coinvolto nel Sistema di Gestione della Qualità. Nel caso di mancata ammissione di rifiuti in discarica il Gestore deve darne comunicazione motivata alla Provincia territorialmente competente. Infine, secondo quanto riportato nell autorizzazione vigente la ditta Gea può utilizzare materiali rifiuti (operazione di recupero R5) per la formazione dello strato di drenaggio del biogas, nella copertura giornaliera e nello strato di regolarizzazione dei rifiuti. Per quanto riguarda i quantitativi utilizzabili in operazioni di recupero R5, l AIA prevede un totale massimo giornaliero di 80 mc/giorno lavorativo (per copertura giornaliera e strato di regolarizzazione). Nel caso dei materialirifiuti avviati a formare lo strato drenante del biogas in copertura il quantitativo previsto è di 400 mc/giorno lavorativo. Considerando che i rifiuti in ingresso sono sottoposti per normativa a pesatura al fine di poter verificare il quantitativo stoccato e la successiva registrazione nei registri di carico-scarico, si è stabilito per un puntuale e Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

12 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 4/8 preciso controllo di trasformare la capacità complessiva di stoccaggio da volume in peso tenendo conto delle seguenti considerazioni: densità di 2 tonnellate/mc.come fattore di conversione che trasformi i metri cubi in tonnellate per i rifiuti destinati all operazione R5, trattandosi di terreni misti e umidi, o inerti caratterizzati da un peso specifico medio pari a 2 tonnellate/mc. Pertanto i quantitativi utilizzabili in operazioni di recupero R5, sono stati così modificati e stabiliti: in 160 tonnellate giorno lavorativo per copertura giornaliera e strato di regolarizzazione In 800 tonnellate giorno lavorativo per i materiali-rifiuti avviati a formare lo strato drenante del biogas in copertura. La verifica del rispetto dei limiti quantitativi sarà fatto considerando i quantitativi medi in ingresso, su base mensile, utilizzando una densità di 2 tonnellate/mc come fattore di conversione da peso a volume. In ogni caso la quantità massima stoccabile non dovrà superare i 2000 mc e dovrà avvenire comunque nell area di coltivazione. Anche in questo caso si rimanda al documento citato per la lista di dettaglio dei materiali da poter utilizzare allo scopo. Tali materiali, in quanto rifiuti in ingresso, verranno sottoposti a caratterizzazione analitica come sopra descritto. Inoltre, in quanto anche materiali utilizzati per la costruzione del capping, essi saranno sottoposti a controlli secondo quanto previsto nel documento QCF Prove sui materiali drenanti dopo la posa in opera, al quale si rimanda per i dettagli tecnici. Dati progettuali della costruzione adibita a stoccaggio deposito preliminare La costruzione dei box di stoccaggio è avvenuta secondo le modalità previste nella D.G.R.V del 28/11/2006, all interno dell area di discarica e nella zona di manovra pavimentata antistante l ingresso alle vasche di stoccaggio dei rifiuti a debita distanza da depositi di sostanze combustibili della discarica stessa. Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

13 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 5/8 L area sulla quale sono collocati i box di stoccaggio preliminare è di ridotte dimensioni ed è ricavata dall ampio piazzale pavimentato della discarica corrispondente all area servizi; la restante parte del piazzale è comunque più che adeguata al transito ed alla movimentazione degli automezzi. La costruzione adibita a deposito preliminare è costituita da una platea a pianta rettangolare in cemento armato su cui saranno costruiti in opera tre box in calcestruzzo, aperti in lato. I box sono destinati a contenere direttamente i cassoni scarrabili e i rifiuti conferiti dai veicoli autorizzati al trasporto rifiuti. La capacità complessiva massima di stoccaggio rifiuti è di 100 mc, ripartiti in 30 mc per la messa in riserva (Box A operazione R13) e in 70 mc per il deposito preliminare (Box B, C, D, E ed F operazione D15). Considerando che i rifiuti in ingresso sono sottoposti per normativa a pesatura al fine di poter verificare il quantitativo stoccato e la successiva registrazione nei registri di carico-scarico, si è stabilito per un puntuale e preciso controllo di trasformare la capacità complessiva di stoccaggio da volume in peso tenendo conto delle seguenti considerazioni: densità di 1 tonnellate/mc come fattore di conversione che trasformi i metri cubi in tonnellate per i rifiuti destinati all operazione D15, approssimando il peso specifico del rifiuto compattato in discarica, che da progetto è stato considerato pari a 0,95 tonnellata/mc; densità di 2 tonnellate/mc come fattore di conversione che trasformi i metri cubi in tonnellate per i rifiuti destinati all operazione R13, trattandosi di terreni misti e umidi con presenza di inerti caratterizzati da un peso specifico medio pari a 2 tonnellate/mc. Pertanto la quantità massima stoccabile è stata così modificata e stabilita: 70 tonnellate complessive per l operazione D15 60 tonnellate complessive per l operazione R13. Il deposito è stato progettato con gli accorgimenti tecnici e igienici atti a garantire, in ogni fase di utilizzo il raggiungimento delle seguenti finalità: 1. Evitare infiltrazioni nel terreno e ogni pericolo di inquinamento delle acque Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

14 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 6/8 Le superfici della pavimentazione della platea sono in calcestruzzo impermeabile, così come i muri di elevazione. Il fondo è dotato di opportuna pendenza atta a convogliare eventuali colaticci in apposite caditoie protette da griglie; i colaticci sono quindi accumulati in idonee vasche a tenuta stagna. I colaticci e le acque sporche saranno prelevati, trasportati con adeguate autobotti e smaltiti presso gli impianti di trattamento autorizzati. Per impedire la formazione di percolato, per dilavamento dell area a mezzo delle acque meteoriche, il box è provvisto di una copertura mobile. Inoltre è previsto il lavaggio periodico interno dei box, mentre l area adiacente il deposito preliminare è completamente asfaltata e drenata. 2. Evitare l inquinamento atmosferico da polveri o composti chimici e odori I rifiuti sono stoccati nei loro container o direttamente all interno dei box senza necessità di movimentazione diretta al di fuori degli stessi. È garantita la pulizia e lo spazzamento delle superfici pavimentate e dei box stessi. È prevista la copertura dei box con sistema mobile. 3. Evitare spandimenti ed esalazioni maleodoranti o nocive e la proliferazione di ratti ed insetti I rifiuti sono stoccati all interno dei box su idonea platea con raccolta colaticci; è garantito il servizio di derattizzazione e di trattamento contro eventuali insetti molesti. 4. Evitare l inquinamento da rumore Non sono previsti sorgenti aggiuntive di rumore. 5. Evitare l impatto visivo Lo stoccaggio è collocato nell area attrezzata della discarica dove sono presenti altri box, container e altre strutture funzionale all impianto e dove è già predisposta una funzionale barriera arborea. Modalità operative Per le operazioni di controllo e verifica analitica dei rifiuti secondo le disposizioni del D.M , gli automezzi in entrata alla discarica depositeranno i cassoni contenenti i rifiuti o i rifiuti stessi da analizzare Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

15 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 7/8 all interno dei box di stoccaggio. Successivamente avverrà il campionamento e l invio ad analisi del campione per la verifica di conformità del rifiuto, secondo quanto previsto al Capitolo 4, nella scheda di controllo QGR Controllo del Rifiuto in Ingresso. All esito della verifica i rifiuti potranno seguire le seguenti destinazioni: se il rifiuto è conforme, verrà avviato allo smaltimento finale in discarica. se il rifiuto non è conforme, il rifiuto sarà respinto e avviato ad altro idoneo impianto con la segnalazione alla Provincia e ARPAV territorialmente competente. TIPOLOGIA DEI CONTROLLI I controlli consisteranno nella verifica delle operazioni di accettazione, conferimento e deposizione dei rifiuti e nell analisi di carichi campione di rifiuti. Il dettaglio delle verifiche sarà completo a seguito del rilascio dell autorizzazione all esercizio, dove sono definiti l elenco ed il quantitativo totale dei rifiuti che possono essere ammessi in discarica, nonché le prescrizioni sulle procedure di sorveglianza e controllo incluse le eventuali determinazioni analitiche. Di seguito vengono illustrate le tipologie dei controlli da effettuare ai fini della verifica degli ambiti operativi riguardanti la gestione dei rifiuti: Controllo del rifiuto in ingresso (QGR ); Analisi merceologica dei rifiuti urbani (QGR ); Analisi merceologica dei rifiuti assimilabili agli urbani (QGR ); NON CONFORMITÀ E AZIONI CORRETTIVE Le non conformità e le relative azioni correttive, vengono definite nelle schede relative ai vari controlli riportate in allegato. Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

16 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ CGR.004 GESTIONE DEL RIFIUTO Foglio 8/8 ALLEGATI Codice allegato QGR QGR QGR QGR MGR Titolo dell allegato Controllo del rifiuto in ingresso Analisi merceologiche RSU Analisi merceologica RSA Controllo dello stoccaggio deposito preliminare dei rifiuti Metodo di scelta del campione per le analisi merceologiche Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

17 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR CONTROLLO DEL RIFIUTO IN INGRESSO Foglio 1/3 QGR CONTROLLO DEL RIFIUTO IN INGRESSO LISTA DELLE REVISIONI Numero di Revisione DESCRIZIONE DELLA REVISIONE a 01 Ed. 1 Adeguamento alla D.G.R.V del Ed. 2 Introdotto controllo in ingresso su materiale per copertura giornaliera Ed.2 Recepimento prescrizioni D.S.R.A.T 64 del 25/09/ Ed.2 Variazione ragione sociale Ed. 2 Recepimento DGRV 41 del e aggiornamento normativo Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

18 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR CONTROLLO DEL RIFIUTO IN INGRESSO Foglio 2/3 1 Tipo di controllo Controllo del rifiuto in ingresso 2 Descrizione Il presente controllo consiste nella verifica dei quantitativi e della tipologia dei rifiuti in ingresso, nel controllo visivo diretto delle caratteristiche dei rifiuti conferiti in impianto e nella verifica analitica dei rifiuti in ingresso secondo le modalità previste dal DM e dalle prescrizioni nell autorizzazione vigente. 3 Modalità di esecuzione 4 Parametri verificati e metodi di riferimento 5 Frequenza temporale e/o areale Il controllo viene effettuato mediante raccolta dei dati contenuti nel Registro di Carico e Scarico, verifica diretta visiva della conformità dei rifiuti e mediante l acquisizione delle analisi per codice/fornitore in ingresso all impianto. I quantitativi e le tipologie di rifiuto ammissibili in impianto devono essere conformi all autorizzazione. Le modalità di campionamento e analitiche sono quelle previste all interno del D.M , anche in accordo con quanto previsto da A.R.P.A.V.. Per il parametro DOC, l autorizzazione prevede il rispetto del limite di mg/l, in deroga a quanto previsto dal succitato D.M.. Relativamente ai materiali/rifiuti in ingresso (R5), dovranno essere condotte le verifiche analitiche previste dal D.M con riferimento alla tab. 5. Inoltre, per i materiali/rifiuti destinati a copertura giornaliera dovrà essere verificato che: lo stato fisico sia palabile; abbiano idonee caratteristiche meccaniche come da autorizzazione per l utilizzo di tali materiali. Controllo visivo: la frequenza del controllo visivo, da parte del Gestore, è riferita a tutti i carichi conferiti. Il controllo da parte dei Tecnici SC è previsto con la seguente frequenza: I FASE esecuzione di verifiche dirette quindicinali; II FASE esecuzione di verifiche dirette mensili. Qualora durante la prima fase, di durata pari a due mesi, i risultati delle ispezioni dovessero essere sempre positivi, si potrà passare alla seconda fase. Se le frazioni del rifiuto non dovessero essere conformi a quanto previsto nel punto 4 anche dopo una sola ispezione, si prolungherà di un mese la prima fase. In situazione ordinaria verrà applicata la II Fase. Controllo analitico: il Gestore dovrà effettuare, di norma 1 volta ogni 1000 tonnellate o almeno 1 volta/anno, la verifica per ogni produttore i cui Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

19 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR CONTROLLO DEL RIFIUTO IN INGRESSO Foglio 3/3 rifiuti siano da sottoporre a caratterizzazione analitica del rifiuto in ingresso, secondo quanto definito nel D.M Compiti del Gestore Verifica visiva diretta di tutti i carichi conferiti. Verifica delle caratteristiche dei materiali/rifiuti utilizzati per la copertura giornaliera. Eseguire la verifica analitica di conformità circa l ammissibilità dei rifiuti, come previsto al punto 4. Trasmettere i risultati ai Tecnici SC. 7 Compiti dei Tecnici SC 8 Tempistica del controllo 9 Non conformità riscontrate Verifica visiva a campione su carichi conferiti, in occasione dei sopralluoghi in impianto. Controllo dell applicazione da parte del Gestore della procedura di verifica dell ammissibilità del rifiuto in impianto. Raccogliere e presentare i risultati analitici. Il controllo da parte dei Tecnici SC potrà essere effettuato in qualsiasi ora del giorno durante l orario di lavoro. TIPOLOGIA 1: ritardo nella consegna della documentazione o mancata esecuzione dell analisi. TIPOLOGIA 2: riscontro di rifiuti non ammissibili e/o riscontro di materiali/rifiuti non idonei secondo quanto previsto al punto Azioni correttive In caso di non conformità di Tipologia 1: a) invito verbale al Responsabile per l attuazione del PSC a consegnare la documentazione o ad eseguire l analisi (I invito); b) nel caso in cui la non conformità non venga risolta trascorsi 6 giorni dalla segnalazione, verrà inoltrata una richiesta scritta (II invito); c) qualora non venga ottemperata la richiesta entro 10 giorni, essa verrà considerata una non conformità degna di nota e verrà menzionata nella relazione tecnica periodica. In caso di non conformità di Tipologia 2: a) Isolamento del carico sospetto, da parte del Responsabile per l attuazione del PSC, b) Nel caso di riscontro di rifiuto non conforme il Responsabile per l attuazione del PSC dovrà provvedere a respingere il carico al produttore con la segnalazione alla Provincia e ad A.R.P.A.V.. Il presente documento è RISERVATO. È vietata la riproduzione non autorizzata.

20 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DEL PERCOLATO Foglio 1/4 QGP ANALISI DELLA QUALITÀ DEL PERCOLATO Numero di Revisione LISTA DELLE REVISIONI DESCRIZIONE DELLA REVISIONE Data della Revisione 00 Ed. 2 Inseriti Idrocarburi come n-esano Ed.2 Recepimento prescrizioni D.S.R.A.T 64 del 25/09/ Ed.02 Variazione ragione sociale Ed.02 Recepimento Verbale riunione tecnica del prot del (inserimento parametro DOC in monitoraggio di tipo ridotto)

21 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DEL PERCOLATO Foglio 2/4 1 Tipo di controllo Analisi della qualità del percolato 2 Descrizione Il presente controllo consiste nella verifica delle caratteristiche qualitative del percolato. 3 Modalità di esecuzione 4 Parametri verificati e metodi di riferimento Il controllo consiste nel prelievo di campioni di percolato e successiva analisi in laboratorio. I Stralcio: il prelievo verrà effettuato su tre pozzi, uno per ciascun Lotto (A, B e C) del I Stralcio. II Stralcio: il prelievo verrà effettuato su tre pozzi, uno per ciascuna Lotto (A, B e C) del II Stralcio. La modalità di campionamento ed analisi dovrà essere conforme alle prescrizioni di A.R.P.A.V. (alla quale si potrà far riferimento per qualsiasi chiarimento o informazione); in mancanza di queste, dovranno comunque essere applicate metodiche ufficiali e riconosciute, quali quelle del C.N.R. I.R.S.A., EPA, UNICHIM o equivalenti; può essere applicato anche un metodo interno purché il laboratorio incaricato dell analisi risulti accreditato per il medesimo. Sarà necessario produrre un dettagliato verbale di campionamento ed analisi. L analisi consiste nella misurazione dei parametri riportati di seguito, per i quali l unità di misura nell espressione dei dati deve essere coerente con la normativa di riferimento. Si suggerisce di utilizzare le medesime metodiche applicate da A.R.P.A.V.. Parametri da analizzare con cadenza TRIMESTRALE ph Conducibilità elettrica (20 C) Cloruri Ferro Azoto ammoniacale (mg NH 4/L) Azoto nitrico DOC Idrocarburi come n- esano Parametri da analizzare con cadenza ANNUALE Temperatura COD (Ossidabilità Kubel) Solfati Manganese Azoto nitroso ph Magnesio Arsenico Manganese Azoto ammoniacale (mg Mercurio NH 4/L) Azoto nitrico Nichel Azoto nitroso COD (Ossidabilità Kubel) Azoto totale Pesticidi fosforati * BOD 5 Pesticidi totali *

22 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DEL PERCOLATO Foglio 3/4 5 Frequenza temporale e/o areale 6 Compiti del Gestore 7 Compiti dei Tecnici SC 8 Tempistica del controllo 9 Non conformità riscontrate Cadmio Piombo Calcio Potassio Cianuri Rame Cloruri Sodio Composti organo Solfati alogenati * (compreso Cloruro di Vinile) Conducibilità elettrica Solventi Clorurati * (20 C) Cromo (VI) Solventi organici aromatici * Cromo totale Solventi organici azotati * Fenoli * IPA Ferro Temperatura Fluoruri TOC Fosforo totale Zinco AOX Idrocarburi come n- esano DOC * Per le famiglie di microinquinanti, nel caso in cui vengano rilevati valori superiori al limite di rilevabilità, si chiede di specificare in dettaglio le singole sostanze componenti la famiglia stessa. Gli Idrocarburi come n-esano devono essere analizzati con il metodo APAT CNR IRSA 5160 B2 Man Il controllo verrà effettuato con le frequenze riportate al punto 4. Fornire un esatta ed aggiornata planimetria con l ubicazione dei pozzi. Effettuare il controllo. Trasmettere i risultati ai Tecnici SC. Periodicamente, secondo quanto previsto, verrà eseguita una campagna di verifica a parte dei Tecnici SC. Effettuare il controllo senza preavviso. Raccogliere e rielaborare i dati. Il controllo va eseguito preferibilmente durante la prima settimana di ogni mese. I risultati devono essere forniti ai Tecnici SC entro il 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l analisi. TIPOLOGIA 1: ritardo nella consegna della documentazione o mancata esecuzione delle analisi. TIPOLOGIA 2: non applicabile 10 Azioni correttive In caso di non conformità di Tipologia 1: a) invito verbale al Responsabile per l attuazione del

23 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DEL PERCOLATO Foglio 4/4 PSC a consegnare la documentazione o ad eseguire l analisi (I invito); b) nel caso in cui la documentazione non venga consegnata, trascorsi 6 giorni dalla segnalazione verrà inoltrata una richiesta scritta (II invito); c) qualora non venga ottemperata la richiesta entro 10 giorni, essa verrà considerata una non conformità degna di nota e verrà menzionata nella relazione tecnica periodica.

24 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DI FALDA Foglio 1/3 QMA ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DI FALDA Numero di Revisione LISTA DELLE REVISIONI DESCRIZIONE DELLA REVISIONE 01 Ed. 1 Adeguamento alla D.G.R.V. N del Ed Ed Ed.2 Revisione a seguito riunione con Provincia e Gestore ed errata corrige Inserito il parametro Idrocarburi come n-esano, recepita e modificata definizione del Livello di guardia Recepimento prescrizioni D.S.R.A.T 64 del 25/09/09 Data della Revisione Ed.2 Variazione ragione sociale Ed.2 Recepimento Verbale riunione tecnica del prot del (inserimento parametro DOC in monitoraggio di tipo ridotto)

25 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DI FALDA Foglio 2/3 1 Tipo di controllo Analisi della qualità delle acque di falda 2 Descrizione Il presente controllo consiste nella verifica delle caratteristiche qualitative delle acque della falda superficiale e della falda profonda individuate dalla indagine idrogeologica allegata al Progetto. 3 Modalità di esecuzione 4 Parametri verificati e metodi di riferimento Il controllo prevede il prelievo di campioni di acqua e successiva analisi in laboratorio. Il prelievo verrà eseguito singolarmente su ogni piezometro dello Stralcio in gestione. La modalità di campionamento ed analisi dovrà essere conforme alle prescrizioni di A.R.P.A.V. (alla quale si potrà far riferimento per qualsiasi chiarimento o informazione); in mancanza di queste, dovranno comunque essere applicate metodiche ufficiali e riconosciute, quali quelle del C.N.R. I.R.S.A., EPA, UNICHIM o equivalenti; può essere applicato anche un metodo interno purché il laboratorio incaricato dell analisi risulti accreditato per il medesimo. I piezometri devono essere chiusi mediante lucchetto e le chiavi dovranno essere conservate a cura del Responsabile Tecnico dell impianto. Il giorno precedente il campionamento si dovrà effettuare lo spurgo di ogni piezometro. Sarà necessario produrre un dettagliato verbale di campionamento ed analisi. L analisi consiste nella misurazione dei parametri riportati di seguito, per i quali l unità di misura nell espressione dei dati deve essere coerente con la normativa di riferimento. Si suggerisce di utilizzare le medesime metodiche applicate da A.R.P.A.V. Parametri da analizzare con cadenza MENSILE Livello della falda Parametri da analizzare con cadenza TRIMESTRALE ph Temperatura Conducibilità elettrica Ossidabilità Kubel (20 C) Cloruri Solfati Ferro Manganese Azoto ammoniacale (mg Azoto nitroso NH 4/L) Azoto nitrico DOC Idrocarburi come n- esano Parametri da analizzare con cadenza ANNUALE ph Arsenico Magnesio Manganese

26 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DI FALDA Foglio 3/3 Azoto ammoniacale (mg Mercurio NH 4/L) Azoto nitrico Nichel Azoto nitroso Ossidabilità Kubel BOD 5 Pesticidi fosforati * Cadmio Pesticidi totali * Calcio Piombo Cianuri Potassio Cloruri Rame Composti organo alogenati * (compreso Sodio Cloruro di Vinile) Conducibilità elettrica Solfati (20 C) Cromo (VI) Solventi Clorurati * Cromo totale Solventi organici aromatici * Fenoli * Solventi organici azotati * Ferro Temperatura Fluoruri TOC Idrocarburi come n- esano Zinco IPA DOC * Per le famiglie di microinquinanti, nel caso in cui vengano rilevati valori superiori al limite di rilevabilità, si chiede di specificare in dettaglio le singole sostanze componenti la famiglia stessa. Gli Idrocarburi come n-esano devono essere analizzati con il metodo APAT CNR IRSA 5160 B2 Man Il campione prelevato per il parametro Ferro (Metalli) deve essere filtrato su filtro 0.45 m, entro 24 h dal prelievo. Si considera raggiunto il livello di guardia, ai sensi del D. Lgs. 36/03, quando per almeno 5 parametri contemporaneamente si rileva una concentrazione pari al 50% di quella prevista in Tab. 2 dell Allegato 5 alla parte IV - Titolo V del D. Lgs. 152/06. Si considera raggiunto il livello di guardia, ai sensi del D. Lgs. 36/03, quando anche un solo parametro presenta una concentrazione pari al 90% di quella prevista in Tab. 2 dell Allegato 5 alla parte IV - Titolo V del D.Lgs. 152/06.

27 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DI FALDA Foglio 4/3 5 Frequenza temporale e/o areale 6 Compiti del Gestore 7 Compiti dei Tecnici SC 8 Tempistica del controllo 9 Non conformità riscontrate Sono esclusi del Livello di guardia i parametri che già naturalmente superano tale soglia (Ferro, Arsenico, Manganese e Ione Ammonio secondo quanto riportato nello Studio di ARPAV Acque sotterranee nel Veneto, Ottobre 2002). Le frequenze del controllo sono riportate al punto 4. I punti da monitorare sono riportati nell allegato FMA Fornire un esatta ed aggiornata planimetria con l ubicazione dei pozzi. Informare preventivamente con almeno 10 gg lavorativi ARPAV e Provincia sui controlli analitici da effettuare. Effettuare il controllo. Trasmettere i risultati ai Tecnici SC. Periodicamente, secondo quanto previsto, verrà eseguita una campagna di verifica da parte dei Tecnici SC. Effettuare il controllo senza preavviso. Raccogliere e rielaborare i dati. Confrontare i dati con la serie storica e con la normativa vigente. Il controllo va eseguito preferibilmente durante la prima settimana del mese in esame. I risultati devono essere forniti ai Tecnici SC entro il mese successivo a quello in cui è stata effettuata l analisi. TIPOLOGIA 1: Ritardo nella consegna della documentazione o mancata esecuzione delle analisi. TIPOLOGIA 2: Superamento del livello di guardia o dei limiti previsti in Tabella 2 dell Allegato 5 della Parte IV- Titolo V del D.Lgs. 152/ Azioni correttive In caso di non conformità di Tipologia 1: a) invito verbale al Responsabile per l attuazione del PSC a consegnare la documentazione o ad eseguire l analisi (I invito); b) nel caso in cui la documentazione non venga consegnata, trascorsi 6 giorni dalla segnalazione verrà inoltrata una richiesta scritta (II invito); c) qualora non venga ottemperata la richiesta entro 10 giorni, essa verrà considerata non conformità degna di nota e verrà menzionata nella relazione tecnica periodica. In caso di non conformità di Tipologia 2 a) il Responsabile per l attuazione del PSC provvede ad effettuare una tempestiva comunicazione alla Provincia, ARPAV e per conoscenza al controllore indipendente (solo in caso di superamento dei

28 PSC DISCARICA DI S. URBANO LOCALITÀ CÀ BRUSÀ QGR ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DI FALDA Foglio 5/3 limiti previsti in Tabella 2 dell Allegato 5 della Parte IV-Titolo V del D.Lgs. 152/2006); b) nelle due successive campagne analitiche il Responsabile per l attuazione del PSC e i Tecnici SC provvederanno a monitorare con attenzione i parametri indagati, verificando anche la corretta procedura di campionamento ed analisi. c) In caso le analisi riscontrassero il rientro nei limiti, il Responsabile per l attuazione del PSC farà comunicazione ai soggetti di cui al punto a); d) qualora nelle due campagne analitiche i risultati analitici del piezometro di riferimento indicassero che il superamento del livello di guardia/limite normativo non è imputabile ad una situazione generica presente nella falda, il Responsabile per l attuazione del PSC procede a comunicare agli Enti preposti al controllo che viene attivato un monitoraggio più intensivo come indicato al punto seguente; e) il Responsabile per l attuazione del PSC, in accordo con i Tecnici SC, attiva un monitoraggio più intenso sia dei parametri che hanno portato al raggiungimento del livello di guardia sia di alcuni parametri (che verranno definiti caso per caso) considerati indicatori, concordando con ARPAV, se possibile, un campionamento congiunto; f) qualora il livello di guardia risultasse superato anche a seguito del monitoraggio condotto secondo quanto definito al punto c), il Gestore comunicherà agli Enti quanto emerso dal monitoraggio, concordando con gli stessi i provvedimenti da adottare ritenuti necessari d intesa con l Autorità competente; g) in ogni caso, quanto previsto per la risoluzione della non conformità verrà menzionato nella relazione tecnica periodica.

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