VARIANTE P.R.G.C. n. 59 L.R.5/2007 e s.m.i

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1 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI TARVISIO VARIANTE P.R.G.C. n. 59 L.R.5/2007 e s.m.i Fascicolo 2) Valutazione degli aspetti paesaggistici della variante Arch.Fabiana Brugnoli Agosto 2012

2 1. Premessa La presente relazione riguarda la valutazione degli aspetti paesaggistici della variante n. 59al PRGC del comune di Tarvisio come prescritta dall art. 17 comma 11 del Regolamento di attuazione della Parte I Urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5. ( D.P.R. 20 marzo 2008 n. 086/Pres.) I contenuti della valutazione, come espressamente previsto dal comma citato, fanno riferimento ai criteri generali previsti dal D.P.C.M. 12 dicembre 2005 e s.m.i. per quanto compatibili e proporzionalmente al dettaglio stabilito dalla scala di rappresentazione del Piano. 2. Il vincolo D.M. 15 maggio 1956 Con D.M. 15 maggio 1956 è stata vincolata, ai sensi della L. 1497/39, la zona comprendente l abitato comunale di Tarvisio e terreni circostanti. La motivazione riportata nel Decreto Ministeriale recita. la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché con l abitato,con i suoi prati,i torrenti,le colline che si ergono dappresso,i suoi boschi,e la natura orografica del Torrente Slizza,forma un quadro naturale di non comune bellezza panoramica e costituisce altresì,nel suo insieme,un caratteristico complesso di valore estetico e tradizionale L attivazione di tale provvedimento trovava certamente ragione nelle valenze paesaggistiche dell ambito e nelle caratteristiche dell abitato che nel 1956 si presentava tale da essere così descritto. All imposizione del vincolo non è però seguito alcun atto di pianificazione paesaggistica. Questo ha fatto sì che il rispetto del vincolo abbia nel tempo trovato applicazioni difformi entro un quadro di tutela passiva che non ha certamente contribuito alla conservazione dei valori paesaggistici. Le aree naturali contermini al centro abitato hanno conservato una valenza paesaggistica d interesse mentre gli interventi di recupero del tessuto insediativo ne hanno trasformato le originarie caratteristiche tanto che oggi le condizioni che hanno originato l imposizione del vincolo non sono più riscontrabili. Allo stato non vi sono atti di pianificazione che consentano l effettuazione di una corretta verifica di conformità degli interventi. Mancano non solo specifiche prescrizioni di natura paesaggistica ma anche e soprattutto un puntuale riconoscimento dei valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo..la verifica, condotta alla scala della variante urbanistica, deve pertanto fare riferimento alla zonizzazione del PRGC vigente e a generali caratteri di compatibilità e coerenza.

3 3. Descrizione e valutazione delle azioni proposte Le azioni proposte dalla variante 1497/39 con che ricadono all interno dell ambito vincolato ai sensi della L. D.M. 15 maggio 1956 sono quelle relative alle variazioni zonizzative individuate in variante con le num.1) e 4) e alla modifica normativa relativa all integrazione dell art. 41 Categoria G3a Zone per la pratica dello sci alpino La variazione individuata con il n. 1) riguarda il riconoscimento di uno stato di fatto e comporta la riclassificazione di un area sita nel capoluogo (Tarvisio Bassa ) da viabilità a zona BG2 alberghiera di completamento. L area riclassificata, di superficie pari a mq. 140 costituisce pertinenza dell edificio alberghiero esistente. Non sono rilevabili impatti paesaggistici in quanto l area, per dimensione e collocazione, è di fatto inedificabile.

4 La variazione individuata con il n. 4) riguarda la rilocalizzazione di un area classificata dal piano vigente come zona G2a/2 - per attrezzature ricettive e destinata alla realizzazione di un villaggio albergo di volumetria max pari a mc L azione di variante prevede la rilocalizzazione dell ambito a monte di quello vigente in una piccola piana prativa posta all interno di un area boscata. Trattandosi di una modifica che interessa aree site in un contesto ambientale, seppure di non eccezionale pregio per la vicinanza al tracciato della ferrovia, la variante ne prescrive l accessibilità esclusivamente pedonale al fine di evitare l impatto che si determinerebbe con la realizzazione di una nuova viabilità. La zona G2/a2 per attrezzature ricettive, come proposta dalla variante, corrisponde all ambito dell edificio esistente e del parcheggio e all area destinata all edificazione delle baite del villaggio-

5 albergo. Tale area, che nel piano vigente è classificata come zona E3b silvozootecniche dei prati di mezzomonte, viene riclassificata come zona G2/a2 per attrezzature ricettive. L ambito che resta soggetto a PRPC/PAC comprende, anche le aree boschive e prative che costituiscono l intorno dell intervento con la finalità di disporne la conservazione. Le aree classificate come zona G2/a2 per attrezzature ricettive hanno una superficie complessiva pari a mq per una superficie rispettivamente pari a mq (area edificio esistente e area parcheggio) e a mq per l area destinata alla realizzazione delle baite. Restano confermati sia il carico insediativo che le norme tipologiche e il modello insediativo proposti dalla norma vigente già oggetto di verifica in sede di VAS della Variante PRGC n. 43

6 Gli impatti sul paesaggio prodotti dalle nuove edificazioni restano mitigati dalle specifiche caratteristiche dimensionali e tipologiche dell intervento. Per gli edifici del villaggio alberghiero è prescritta una conformazione volumetrica compatta con superfici coperte non inferiori a mq. 40 in coerenza con le caratteristiche della tipologia edilizia tradizionale locale; tetti a falde, a capanna o a mezzo padiglione, con pendenza compresa fra 70% e 100%; coperture con manto in legno (scandole o tavolette), lamiera (non ondulata) in rame, tegole piane tipo Prefa, o similari nei colori marrone grigio e antracite; superfici esterne lignee in tavole non verniciate, trattate con impregnante od olio di lino, con esclusione dei perlinati di larghezza inferiore a cm 9;superfici esterne murarie in intonaco civile di malta bastarda, pietrame faccia-vista, legno. La norma prescrive inoltre il riferimento, nell organizzazione spaziale del luogo, al modello insediativo dei piccoli nuclei delle zone agricole del territorio comunale Le prescrizioni relative alle aree esterne ricomprese nell ambito del PRPC/PAC riguardano la conservazione delle aree boscate e prative con esclusione di interventi edilizi e di interventi di modifica della viabilità pedonale esistente La nuova collocazione risulta meno impattante rispetto a quella prevista dal piano vigente in quanto la ridotta altezza degli edifici (pari a due piani) e le caratteristiche vegetazionali del sito rendono gli edifici meno visibili. L accessibilità pedonale all area attraverso un percorso esistente limita l impatto evitando alterazioni connesse alla realizzazione di nuova viabilità. Con la modifica dell art. 41 Categoria G3a Zone per la pratica dello sci alpino viene consentita, nelle sottozone G3ai e G3ai(cd) la realizzazione di una unità abitativa per il gestore da ricavarsi nel sottotetto degli edifici destinati a punto di ristoro,in analogia con quanto già vigente per le altre sottozone in cui si articola la zonizzazione del demanio sciabile ( zona G3). Non sono rilevabili impatti sul paesaggio conseguenti all azione proposta.

7 4. Conclusioni Gli interventi proposti dalla Variante PRGC n. 59 relativi alle aree che sono interessate da vincolo paesaggistico risultano, per localizzazione, dimensione e interventi di mitigazione proposti, compatibili con i valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo D.M. 15 maggio arch. Fabiana Brugnoli

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