Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
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- Liliana Vitale
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1 Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania Capuzzello
2 Definizione di peer Persone con un interesse comune vengono formate a sviluppare conoscenze e specializzazioni appropriate e a condividere queste conoscenze, in modo da informare e preparare altri e diffondere competenze e abilità simili all interno dello stesso gruppo di interesse (Svenson, 1998).
3 LA PEER EDUCATION: COS E? La Peer Education (EDUCAZIONE TRA PARI) è una metodologia tesa a riconoscere e promuovere un ruolo attivo degli adolescenti che diventano protagonisti consapevoli della propria formazione. E uno strumento relazionale Non è una tecnica, ma serve per generare un cambiamento, per assumere e far assumere responsabilità
4 Perché EDUCAZIONE TRA PARI? COMPLICITA VICINANZA IDENTIFICAZIONE COMPRENSIONE CONFRONTO DIRETTO LINGUAGGIO COMUNE Per noi l'educazione tra pari vuol dire trasmettere il maggior numero di informazioni, di consigli e di idee a ragazzi della nostra stessa età. I giovani sono più a loro agio e più liberi di esprimersi di fronte a coetanei piuttosto che di fronte a persone adulte. Con un coetaneo condividi non solo la stessa età ma anche lo stesso modo di vedere le cose e ti senti meno giudicato. I giovani, di fronte a noi ``Peer Educator'', perché è così che ci chiamiamo, hanno sentito la sicurezza di esprimere dubbi, problemi, consigli e idee. Filippo - 17 anni Peer educator
5 Critica ai modelli tradizionali di prevenzione In particolare: si considera il target come problema l informazione è di tipo verticale il pensiero e linguaggio sono adulti la formazione concerne la sfera razionale
6 La peer education. utilizza non solo la sfera razionale ma anche aspetti irrazionali ed emotivi utilizza l influenza e la pressione del gruppo agisce sulla cultura del gruppo più che sui comportamenti individuali favorisce lo sviluppo di un processo di comunicazione di tipo orizzontale (ragazzoragazzo), ritenuto più efficace, credibile, realizzabile rispetto ad un modello tradizionale, di tipo verticale (adultoragazzo)
7 OBIETTIVI favorire la partecipazione attiva dei giovani nelle azioni di prevenzione legati a problemi adolescenziali (es. sessualità, consumo di alcol, droghe e farmaci) sensibilizzare i giovani sui rischi connessi all attuazione di comportamenti rischiosi attraverso i gruppi di pari promuovere la partecipazione degli studenti nell ambito scolastico favorire lo sviluppo delle abilità personali (skills)
8 Figure coinvolte I veri protagonisti dell educazione tra pari sono i ragazzi promotori di salute o peer educator Ma nei progetti di peer education il ruolo degli adulti è fondamentale, sebbene modificato rispetto ai metodi educativi tradizionali L interazione tra le competenze dei vari adulti coinvolti nei progetti di peer (insegnanti, esperti, direzione didattica, operatori Asl, ecc ) è indispensabile per promuovere e sostenere gli interventi pensati dai promotori di salute
9 Gli adulti.. Gli adulti coinvolti in progetti di peer education dovranno lavorare con i ragazzi: - in maniera collaborativa, rispettando la centralità del loro ruolo - non calando dall alto idee e suggerimenti e non influenzando le decisioni dei peer - attivandosi, il più possibile,per rendere fattibili gli interventi di sensibilizzazione pensati dai promotori di salute - collaborando tra di loro superando la propria specializzazione
10 Punti di forza Perché la peer education funziona? i giovani risultano più credibili (patrimonio comune) non esiste il rapporto gerarchico e autoritario che normalmente esiste tra adulto/educatore e ragazzo l assenza degli adulti durante gli interventi tra pari favorisce la libertà di espressione da parte dei ragazzi partecipanti si stabilisce un rapporto di maggior alleanza e collaborazione tra adulti/esperti e giovani/peer
11 LA PROMOZIONE DEL BENESSERE PER PREVENIRE RUOLO ATTIVO DELL ADOLESCENTE E DEL GRUPPO PROMOZIONE DELL EMPOWERMENT CAPACITA E COMPETENZE COGNITIVE, EMOTIVE E SOCIALI POTENZIAMENTO LIFE SKILLS Insieme di competenze ed abilità che rendono gli individui in grado di affrontare efficacemente le esigenze ed i cambiamenti della vita quotidiana.
12 LIFE SKILLS (abilità sociali) individuate dall OMS Presa di decisione Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche (abilità di problem solving) Pensiero critico e creativo Comunicazione efficace Relazioni interpersonali Autoconsapevolezza Empatia Gestione delle emozioni e dello stress Negoziazione e gestione del conflitto Efficacia individuale e collettiva
13 La peer education non funziona se: - i peer sono solo uno strumento nelle mani degli adulti che decidono quali strategie dovrà avere il programma, senza interpellare i destinatari dell intervento - i programmi sono focalizzati esclusivamente sul passaggio di informazione e si trascurano gli aspetti di tipo relazionale ed affettivo. - si realizzano interventi di p-e di breve durata che non consentano l instaurarsi dei complessi processi che connotano la p-e - non c è condivisione di obiettivi e finalità, sia con i giovani che con le istituzioni coinvolte nel programma - i peer diventano i sostituti degli esperti
14 Un opportunità. Un luogo in cui la peer education è diventata un opportunità per prevenire comportamenti a rischio e trasmettere messaggi di prevenzione è la scuola. Tra gli obiettivi della scuola: Autonomia dei ragazzi Capacità progettuale Senso di responsabilità Giudizio critico Rafforzamento delle doti relazionali e comunicative In quest ottica l educazione tra pari offre un importante possibilità di crescita e di arricchimento per gli adolescenti e non solo
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