PEER: RISORSA DI PREVENZIONE E MEDIAZIONE. Fabrizio Guaita, Seps (Servizio di Promozione della Salute) ULSS 13 DOLO
|
|
- Serafina Cara
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PEER: RISORSA DI PREVENZIONE E MEDIAZIONE Fabrizio Guaita, Seps (Servizio di Promozione della Salute) ULSS 13 DOLO
2 Peer: risorsa di prevenzione e mediazione Fabrizio Guaita Padova 30 marzo 2007
3 Crisi del disagio ed inflazione di modelli effimeri di prevenzione? Peer education? Life skills? Health Promotion? Cooperative Learning? Network Intervention?..
4 Gli approcci educativi sono: Molto popolari Molto costosi Poco efficaci Gli approcci strutturali e politici sono: Poco popolari Poco costosi Molto efficaci
5 Ma I programmi di prevenzione che: Cumulano i processi educativi Li associano con dei programmi per i genitori Coinvolgono gli insegnanti Coinvolgono in prima persona i ragazzi Integrano così la dimensione della comunità Lavorano su lunghi termini aumentano nettamente la loro efficacia.
6 La peer education Si tratta di una forma di istruzione già nota nell Inghilterra nei primi dell Ottocento (monitorial system) Nel Novecento, a partire dagli anni 60, il tutoraggio dei peer è stato utilizzato negli USA, prima sul piano dell apprendimento, poi nelle campagne di lotta alla droga.
7 la peer education Negli anni 90 inizia ad essere utilizzata in Europa (Commissione Europea per la Sanità 1997: riconosce la peer come strumento educativo idoneo per attuare progetti di prevenzione per AIDS, dipendenze, ) con ragazzi tra i 15 e i 19 anni, nella scuola e in altri contesti aggregativi.
8 La peer education è una metodologia di intervento non centrata meramente sul passaggio di nozioni: si tratta di un metodo di apprendimento e approfondimento di contenuti tramite discussione, confronto e scambio di esperienze una strategia di intervento efficace, che presenta molte potenzialità coi giovani, data l importanza decisiva del gruppo dei pari in adolescenza;
9 la peer education Si fonda sul rapporto simmetrico tra utente ed esperto, con l influenza reciproca, che si instaura a livello formale o informale tra persone appartenenti allo stesso status, per età cronologica o gruppo di appartenenza; Temi affrontati: prevenzione dell HIV, sessualità, igiene ambientale, sicurezza stradale, prevenzione delle dipendenze
10 Alcune teorie di riferimento Teorie dell influenza sociale: soggetti dotati di influenza che esercitano specifiche funzioni di influenza dirette sul gruppo di pari ed innescano una reazione a catena, anche indiretta; Modello delle intelligenze multiple (Gadner, 1993): il processo di apprendimento non si basa solo su contenuti trasmessi da un adulto responsabile del processo educativo, ma anche sullo sviluppo di metacompetenze e abilità cruciali; Teoria dell autoefficacia (Bandura, 2000) : i peer educator forniscono un elemento di modeling positivo per i loro coetanei rispetto alle abilità di tipo meta che afferiscono all area del saper essere.
11 Tipologia dei programmi di Peer Education a scuola peer teaching: l insegnamento tra pari si applica in modo specifico nei progetti realizzati nel contesto scuola focalizzati su i temi della prevenzione e della promozione della salute; i ragazzi insegnanti forniscono informazioni su tematiche quali la sessualità, l uso di droghe o di alcol; peer support: il sostegno tra pari è un metodo adottato per affrontare a scuola i temi della promozione della salute e della prevenzione di comportamenti a rischio;
12 tipologia dei programmi di Peer Education a scuola peer modeling: i pari sono un modello per i coetanei, sia con difficoltà che senza difficoltà. Questo metodo è stato applicato in interventi di prevenzione del consumo di alcol o fumo, ma anche in esperienze di promozione di comportamenti tolleranti; peer counseling: questo tipo di intervento (l amico competente) vuole modificare gli atteggiamenti su temi sensibili (prevenzione incidenti, abuso di alcol, uso di sostanze, disturbi alimentari ), coinvolgendo gli studenti in una situazione relazionale a due focalizzata sull ascolto piuttosto che sulla trasmissione di informazioni.
13 MODELLO DI PREVENZIONE DEI COMPORTAMENTI A RISCHIO (GORDON, 1987) Prevenzione universale Prevenzione Selettiva Prevenzione specifica (indicata) Diretta a tutto un gruppo target, senza distinzione. Diretta a sottogruppi del target, a rischio di avere comportamenti più rischiosi rispetto alla media dei coetanei. Diretta a persone ad alto rischio, che già sperimentano comportamenti ad alto rischio o presentano dei segni premonitori Peer teaching Peer support Peer support Peer modeling Peer counseling Peer modeling Peer counseling
14 Principali aspetti di una buona peer education Ruolo del piccolo gruppo; Importanza del setting e degli adulti facilitatori; Processo a cascata ed effetto del contagio ; Facilitazione di processi di mediazione; Passaggio del testimone; Protagonismo attivo degli adolescenti.
15 Rischi della peer education Nuovo look/vecchia pratica Peer education/poor education Essere utilizzata come un intervento politically correct Nuova riserva indiana per gli adolescenti, vissuti come dei diversi
16 Efficacia della Peer Education Mancano ancora dati e studi per valutare l intervento dei pari (Cohrane, 2005) La mancanza di chiarezza sulla PE non aiuta a definire aspettative ed obiettivi comuni (Shiner, 1999) Il livello di efficacia aumenta se la PE è inserita in un ampio ventaglio di iniziative (Walker e Avis, 1999) Di certo la PE è estremamente efficace nei confronti degli stessi PE (Kahr, 1999)
17 Le fasi della realizzazione dell intervento Scelta dei peer: selezionati nel gruppo bersaglio, attraverso diversi criteri Formazione dei peer: attività divertente, perché così si ricorda più facilmente (Kahr, 1999) condotta da adulti, con i seguenti punti (Boda, 2001): Miglioramento delle conoscenze sulla tematica Acquisizione di strategie per lavorare in gruppo Acquisizione di competenze di comunicazione efficace Sperimentazione e sostegno
18 Le fasi della realizzazione dell intervento Intervento sul campo (in classe, nei diversi contesti aggregativi a tu per tu ): con messaggi preventivi e di promozione della salute, veicolati dall interazione reciproca e bidirezionale tra pari; Monitoraggio continuo: processi di feedback che permettono un efficace riorganizzazione dell intervento in relazione alle mutevoli caratteristiche della popolazione adolescenziale
19 Esperienze: Alcuni interventi di peer education in Veneto Scuole Superiori Regione Veneto: Sfumiamo i dubbi (tabagismo) Scuole superiori di Padova: On the Road (incidenti da traffico e alcool) Scuole superiori ULSS 13: Progetto Icaro (consumo di sostanze psicoattive e comportamenti a rischio)..
20 Bella presenza, grande fascino e pagella impeccabile non sono richiesti! Sono invece requisiti indispensabili: il coraggio e la fantasia per mettersi in gioco, la voglia di pensare, l interesse per le relazioni e il rapporto con gli altri, il senso di responsabilità per impegnarsi seriamente, la capacità di lavorare in gruppo, buona volontà in abbondanza. Garantiti guadagni non monetari!!! Astenersi: bulli, pupe, veline, costantini e narcisi!!!
21 Media della valutazione degli interventi con i P.E interessante coinv olg ente utile 7 ½
22 LA CARTA DEI PEER DI VERBANIA (ottobre 2003)
23 1. Il peer nel gruppo fa cultura
24 2. Il peer non è un professore
25 3. La peer education è ricerca
26 4. La prevenzione è esperienza
27 5. La peer education è partecipazione
28 6. Gli adulti stanno dietro le quinte
29 7. La peer education non è delega
30 8. La peer education è sostenuta da una rete
31 9. La peer education è contagiosa
32 10. La peer education fa entrare la vita nella scuola
Istituto Superiore di Sanità
Rapporti con gli insegnanti Fabrizio Guaita Azienda ULSS 13 Mirano (VE) U.O.C. Sperimentazione, Formazione, Educazione Promozione della Salute ALCUNI DATI SUL TERRITORIO 17 Comuni in 498 kmq 271.000 abitanti
DettagliPercorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi
Guida ai percorsi Le nostre proposte operative sono suddivise in 5 tipologie progetti di formazione, rivolti a docenti e a genitori progetti di educazione e promozione della salute, rivolti ad allievi
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliPrevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto. Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005
Il Programma di prevenzione delle patologie fumo-correlate della Regione del Veneto Prevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005 Cosa funziona
DettagliAsp 7 di Ragusa - Sert di Vittoria PROGETTO Peer Education su malattie sessualmente trasmesse
Asp 7 di Ragusa - Sert di Vittoria PROGETTO Peer Education su malattie sessualmente trasmesse Responsabile del progetto: Dott. Giuseppe Mustile Referenti: Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania Capuzzello
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliPEER EDUCATION E RECUPERO SCOLASTICO
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA GIUSEPPE CIPRIANI PEER EDUCATION E RECUPERO SCOLASTICO Progetto, realizzazione e risultati A.s. 2015/2016 a cura di Sara
DettagliTeorie e metodi della Promozione della Salute Corso base
Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri
DettagliLa Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali
La Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali l'esperienza del Progetto Even negli istituti scolastici di secondo
DettagliAccompagnare al cambiamento
Accompagnare al cambiamento percorso per Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari Reggio Emilia 24-25-26 settembre 2009 E.Centis*, P.Beltrami*, G.P.Guelfi** (*) Azienda USL Bologna (**) Università
DettagliPUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul
DettagliServizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare
Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia Consultorio Familiare I CONSULTORI FAMILIARI - ULSS 20 Via Poloni 1, Verona Via del Capitel 22, Verona Via Siracusa 4d, Verona Via Volturno 20,
DettagliPROGETTO SCUOLASALUTE
Progetto Interministeriale Scuola e Salute Incontro Referenti Regionali USR e Sanità - 22 giugno 2010 PROGETTO SCUOLASALUTE REGIONE LAZIO Dott.sa Anna De Santi: Responsabile scientifico Dott.sa Cristina
DettagliPREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007
PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo
DettagliProgetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto
Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Dott.ssa Daniela Galeone Ministero del Lavoro, della Salute e dellepolitiche Sociali Torino,
DettagliITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016
ITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016 Il Progetto vuole promuovere la «Salute» mediante interventi che consentano ai giovani di riflettere sui molteplici aspetti connessi al concetto di salute
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliIndice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria
Indice generale IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 1 Promozione della salute (P. Lemma) 1.1. Inadeguatezza delle definizioni...................................3 1.1.1. Equità e sviluppo sostenibile..................................4
DettagliPEER EDUCATION PEER EDUCATION PEER EDUCATION PEER EDUCATION PEER EDUCATION. Peer education, modelli di tutoring e supporto tra pari
Peer education, modelli di tutoring e supporto tra pari Ersilia Menesini Dipartimento di Psicologia Università di Firenze Strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di: conoscenze
DettagliTeorie e metodi della Promozione della Salute Corso base
Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri
DettagliConvegno Tematico Nazionale FeDerSerD Adolescenza Vulnerabilità, esordi psicotici, dipendenze.
Convegno Tematico Nazionale FeDerSerD Adolescenza Vulnerabilità, esordi psicotici, dipendenze. Lavorare con gli adolescenti: esperienze sul campo. Palermo17 ottobre 2014 Dipendenze Patologiche ed Educazione
DettagliLA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012
LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI
DettagliAlimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013
Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Percorso di Acquisizione conoscenze sulle relazioni tra fattori nutrizionali e m.n (fattori di rischio e fattori di protezione)
DettagliPROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA
PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia
DettagliProgetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)
Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliSEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE
DettagliAssociazione Arcobaleno AIDS
Associazione Arcobaleno AIDS Uno sguardo da Volpiano al Burundi: territori alleati nella prevenzione dell'hiv 24 settembre 2011 Dott. Alessandro Livelli Psicologo di area Neuropsicologica Borsista Divisione
DettagliChe emozione Conoscere, esprimere e gestire le emozioni
PROGETTO 7 Che emozione Conoscere, esprimere e gestire le emozioni Dati generali Responsabile (i) operativo (i) del progetto (Nome, Cognome, formazione prof., funzione) Dr. Andrea MANGONE, PhD Psicologo
DettagliIL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado
IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria
DettagliEstensione del programma regionale LST Lombardia
Estensione del programma regionale LST Lombardia 22 febbraio 2015 RETE DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE SPS e la Carta d Iseo Le scuole si impegnano a: Assumere la titolarità del governo di determinanti
DettagliScienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento
Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea
DettagliPROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME
PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME Il C.A.G. Tempo insieme è un luogo/spazio educativo, di inclusione sociale, di aggregazione e di sostegno rivolto alla fascia di età 6/18 anni,
DettagliSCHEDA PROPOSTA PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE TITOLO PROGETTO:
SCHEDA PROPOSTA PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE TITOLO PROGETTO: Soggetto promotore Istituto Scolastico Scuola. Sede della scuola Ambito: Val Seriana Val Seriana Superiore e Val di Scalve Target (a
DettagliL EDUCAZIONE TRA PARI
Seminario L educazione tra pari Quali strategia negli interventi di promozione della salute rivolti ai giovani ASL Città di Milano Milano, 26 aprile 2005 Progetto Stop al bullismo L EDUCAZIONE TRA PARI
DettagliUnplugged. Un programma efficace per la prevenzione dell uso di tabacco, alcol e droghe
Unplugged Un programma efficace per la prevenzione dell uso di tabacco, alcol e droghe L abuso di sostanze (tabacco, alcol e droghe) è attualmente il più rilevante problema di salute nei paesi sviluppati,
DettagliIL RUOLO DEI GENITORI
EDUCARE ALL AFFETTIVITA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 2014-15 Regione Toscana IL RUOLO DEI GENITORI Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-PED/01 Pedagogia Generale e Sociale Pedagogia della prevenzione e della salute 72 NO Classe
DettagliSiamo sportivi, giochiamo pulito Intervento di Daniela Rossi Responsabile nazionale ufficio progetti Uisp
Convegno nazionale La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta al doping Siamo sportivi, giochiamo pulito Intervento di Daniela Rossi Responsabile nazionale ufficio progetti Uisp L Uisp contro
Dettagli1. Tra rischio e trasgressione
23 gennaio 2015 ore 21.00 Oratorio di S. Stefano - Parabiago ADOLESCENZA: PROBLEMA O RISORSA? 1. Tra rischio e trasgressione dott.ssa Luisa Santoro NODI CRUCIALI DELLA CRESCITA Separazione dalla famiglia
DettagliIL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e
IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e multiculturale PRIMA FASE DEL PROGETTO (2013-14) Sperimentazione
DettagliI giovani: gli attori protagonisti del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza.
Ministero della Salute Convegno Nazionale Venezia, 21-22 giugno 201e I giovani: gli attori protagonisti del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza Giuseppe Salamina, ASL TO1 www.inadolescenza.it Che
DettagliLa formazione dei neo-assunti in 7 mosse
La formazione dei neo-assunti in 7 mosse 1. Oltre l aggiornamento 2. Il laboratorio adulto 3. Il peer teaching 4. La centralità dell aula 5. Verso standard professionali 6. Il portfolio come strumento
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliPROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE
PROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE LA RETE DI SCUOLE IIS MONTALE Cinisello Balamo IC ZANDONAI Cinisello Balsamo IC BUSCAGLIA Cinidello Balsamo Progetto "I Care" - I.I.S. "E.
DettagliDott.ssa Francesca Raimondi Psicologa. Coordinatrice Appartamento Silvano Arieti
Dott.ssa Francesca Raimondi Psicologa Coordinatrice Appartamento Silvano Arieti individuo con media-lieve disabilità intellettiva (DI) famiglia contesti in cui interagisce con gli altri limitazioni per
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliGRUPPo LOGOS ONLUS. Stefania Pirazzo Presidente
GRUPPo LOGOS ONLUS Stefania Pirazzo Presidente L ASSOCIAZIONE GRUPPO LOGOS nasce nel 1988 con lo scopo di operare nel campo della prevenzione e del trattamento dei problemi correlati all'uso di alcol e
DettagliIl nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del terzo anno un
Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del terzo anno un occasione di discussione e di riflessione all interno
DettagliLE LEZIONI. Giorno Inizio Fine Ore Modulo Testi proposti per l autoformazione MODULO 1 -IL CONTESTO SCOLASTICO -
Dinamiche relazionali e metodologie didattiche nei gruppi di apprendimento Comportamenti antisociali e ruolo educativo della scuola CALENDARIO DIDATTICO Anno accademico 2007/2008 LE LEZIONI N lez. Giorno
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliCorso di formazione Concorso a cattedra 2016 Le competenze e abilità del docente. Programma
Corso di formazione Concorso a cattedra Le competenze e abilità del docente Programma DESTINATARI Candidati del Concorso a Cattedra per tutte le classi di concorso di ogni ordine e grado. NUMERO PARTECIPANTI
DettagliPresentazione del LifeSkills Training
Presentazione del LifeSkills Training LifeSkills Training (LST) Il LifeSkills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze validato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre
DettagliCITTA DI BRA PROVINCIA DI CUNEO ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI PROGETTO PEER EDUCATION. Protagonismo dei ragazzi. Partecipazione attiva
CITTA DI BRA PROVINCIA DI CUNEO ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI PROGETTO PEER EDUCATION Protagonismo dei ragazzi Partecipazione attiva Promozione della salute 1 PREMESSA Il presente progetto prevede
DettagliGLI STILI DI VITA E L EDUCAZIONE SANITARIA Referente dell Azienda USL6 Dr.D.Becherini
GLI STILI DI VITA E L EDUCAZIONE SANITARIA Referente dell Azienda USL6 Dr.D.Becherini Gruppo di Lavoro Stili di Vita Educazione Sanitaria METODOLOGIA USATA Riunioni 19 Aprile 4 Maggio 27 Maggio Mail IPOTESI
DettagliSommario proposte a.s Istituti Secondari di 2 grado
Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Direzione Sanitaria UOC Sperimentazione, Formazione, Educazione e Promozione della Salute SEPS - Settore Educazione
DettagliProgetto di valutazione Risultati A.S
La Sicurezza nei cantieri nasce a Scuola. Da studente a RSPP 1 Progetto di valutazione Risultati A.S. 2010-2011 Modena, 11-12 Novembre 2011 Irene Barbieri, Università di Bologna Prof.ssa Bruna Zani, Università
DettagliRegione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale
Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale Le attività formative offerte al mondo della scuola della Liguria sulla prevenzione delle problematiche legate all alimentazione
DettagliIL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del
IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente
DettagliL ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, L IMPEGNO INAIL PER LA PREVENZIONE
Roma, 12 dicembre 2016 Ester Rotoli L ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, L IMPEGNO INAIL PER LA PREVENZIONE LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA NELLA SCUOLA Cultura della prevenzione SCUOLA Cultura della salute e della
DettagliA scuola di circo: i bambini protagonisti
3 Circolo Didattico di Perugia A scuola di circo: i bambini protagonisti Un esperienza di integrazione scolastica Anni 2009-2010 / 2010-2011 Da dove siamo partiti Laboratori di apprendimento per tutte
DettagliPROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Rendimi il tempo della mia adolescenza Quando ancora non ero me stesso, se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentano la vita, Quelle pene strazianti
Dettagli"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA
"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA L Assessorato alla Sanità delle Regione Piemonte, rispondendo anche alle indicazioni della Legge
DettagliPOLO EDUCATIVO CITTADINO Analisi degli ostacoli AREA CULTURA (problem setting)
POLO EDUCATIVO CITTADINO Analisi degli ostacoli AREA CULTURA (problem setting) 1 Quali sono le dimensioni rilevanti di questo ostacolo: MANCANZA DI VISIONE STRATEGICA DEL VALORE SCUOLA A DIVERSI LIVELLI?
DettagliI MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA. G. Burgio
I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA G. Burgio Insegnare Intuizione, cuore, buona volontà, missione Progettare interventi, calibrare attività, produrre materiali idonei, valutare in itinere ed ex post
DettagliPANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione
UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia
DettagliIntroduzione alla peer education
Servizio Educazione alla Salute e di Riferimento per le Attività Alcologiche Introduzione alla peer education (Candriai, 19 ottobre 2010) Dott.ssa Florinda A. B. Leo COSA S S INTENDE PER PEER EDUCATION?
DettagliEuropean Center of Education
STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun
DettagliPROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute
PROGETTO Rete provinciale WHP Workplace Health Promotion Costruire una rete di aziende che promuovono salute 1 Pagina 2 Introduzione Da diversi anni, grazie anche all evoluzione della normativa in materia
DettagliCorso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO
Proposta 2 Corso di SPECIALIZZAZIONE METODOLOGIE E STRATEGIE PER L INSEGNAMENTO SCOLASTICO PERCORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITA DOCENTE SCOLASTICA MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DEL
DettagliProgetto Jukumu Letu. E nostra responsabilità n.2. Kenya. Aggiornamento sulle attività svolte. Maggio-Dicembre 2012
Progetto Jukumu Letu. E nostra responsabilità n.2 Kenya Aggiornamento sulle attività svolte Maggio-Dicembre 2012 Proseguimento della gestione dei due centri diurni. Questa prima azione continua a rimanere
DettagliDipendenze: una sfida continua
15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato
DettagliPROGETTO COMUNITA E QUARTIERE. Elaborazione questionari somministrati agli alunni della Scuola Media Inferiore di Codogno (Lodi) Maggio-giugno 2001
Comune di Codogno Progetto Comunità e Quartiere PROGETTO O COMUNITA E QUARTIERE Elaborazione questionari somministrati agli alunni della Scuola Media Inferiore di Codogno (Lodi) Maggio-giugno 2001 Domanda
DettagliSistema di indagini sui Rischi comportamentali in età 6-17 anni (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol)
Sistema di indagini sui Rischi comportamentali in età 6-17 anni (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) Angela Spinelli CNESPS Istituto Superiore di Sanità Secondo i dati dell Organizzazione Mondiale
DettagliPresentazione del LifeSkills Training
Presentazione del LifeSkills Training LifeSkills Training (LST) Il LifeSkills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze validato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliOBIETTIVI B e D. (Questionario rivolto ai corsisti)
OBIETTIVI B e D (Questionario rivolto ai corsisti) Domanda n. : Nell ultimo anno ha partecipato ad altri corsi di formazione oltre quello sul quale le chiediamo di esprimere le sue opinioni? Sì, ho partecipato
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
DettagliREPORT Progetti di Prevenzione Ser.T Programma 2 (Guadagnare salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita)
Sede legale: via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: Dipartimento Patologia delle Dipendenze Direttore: Dr. Luigi Bartoletti Dipartimento Patologia delle Dipendenze
DettagliAttività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO
! Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI DAL BEN GIUSEPPE + 39 041 5795118 direzionegenerale.mirano@ulss13mirano.ven.it Nazionalità italiana ESPERIENZA PROFESSIONALE! 01/01/2016 alla data attuale COMMISSARIO
DettagliLa nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente
La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia
DettagliUniversità degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica. Relatore: Bonso Ornella. Laureanda: Rossetto Lara
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica Relatore: Bonso Ornella Laureanda: Rossetto Lara A.A.2013-2014 Ruoli infermiere: Caregiver, decisore, difensore
DettagliLA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO
LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LE 4 DIMENSIONI LE 4 DIMENSIONI L insegnante deve muoversi sempre su questi 4 piani: La relazione con l alunno La dimensione affettiva
DettagliLA RECIPROCITÀ NELL EDUCAZIONE AMICIZIA, COMPAGNIA E AIUTO RECIPROCO: IL SALE DELL APPRENDIMENTO
LA RECIPROCITÀ NELL EDUCAZIONE AMICIZIA, COMPAGNIA E AIUTO RECIPROCO: IL SALE DELL APPRENDIMENTO Dario Nicoli Università Cattolica di Brescia Seminario Residenziale Consulte Studenti e Docenti Referenti
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I
DettagliPresentazione eventi
Associazione Il Filo dalla Torre Formazione Evolutiva Presentazione eventi 2016-2017 1 WS per Volontari Il WS per Volontari Il Volontariato Consapevole: opportunità di Donare e di Crescere nel rapporto
DettagliTRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE
TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE FINALITA Essere consapevoli che la partecipazione attiva e responsabile è condizione per realizzare una società libera, fondata sul diritto L alunno conquista in
Dettagli1. Regione Piemonte 2. Titolo del programma 2.9.4. Guadagnare salute in adolescenza.
Piano operativo Schede 1. Regione Piemonte 2. Titolo del programma 2.9.4. Guadagnare salute in adolescenza. 3. Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i 2.9 Prevenzione e sorveglianza
DettagliTavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione
DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione Riccione 12 Aprile
DettagliD.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor
D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento
DettagliQuali competenze per lo psicologo scolastico?
Quali competenze per lo psicologo scolastico? Livia Botta Agenzia Scuola Seminario LA PSICOLOGIA SCOLASTICA IN LIGURIA promosso dall Ordine degli Psicologi della Liguria Genova 18 ottobre 2008 Gli psicologi
DettagliDGR 1702/2011 Protocollo d Intesa sottoscritto in data tra REGIONE PUGLIA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PUGLIA
DGR 1702/2011 Protocollo d Intesa sottoscritto in data 31.8.2011 tra REGIONE PUGLIA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PUGLIA per favorire iniziative e progetti di qualità atti a rendere sistematica l attività
DettagliIl senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani
Il senso del counselling in pediatria di Raffaele Arigliani Bisogni percepiti dai Pediatri: area del disagio 60 50 40 30 20 10 0 Problematiche psicorelazionali Setting Incertezze diagn.- terap. Apprendimento
DettagliI nuovi media per gli istituti scolastici. primo grado. Francesco Marini Azienda ULSS 9 -Treviso UOC Programmazione, Ricerca e Comunicazione
I nuovi media per gli istituti scolastici secondari di primo grado "La scuola e la didattica nell era digitale«, 27 maggio 2014 Francesco Marini Azienda ULSS 9 -Treviso UOC Programmazione, Ricerca e Comunicazione
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliI SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI
PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata
DettagliRAGAZZI STRANIERI A SCUOLA
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura
DettagliPERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'
PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di notevole importanza nel percorso di sviluppo dell'individuo, soprattutto nel periodo della preadolescenza
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che
DettagliRegione Calabria ASP Reggio Calabria Dipartimento di Prevenzione
U.O. EDUCAZIONE SANITARIA Responsabile: Dott.ssa Angela Epifanio Tel. 0964399905 Sede: via Dromo (ospedale vecchio) Siderno R.C. Segreteria: Tel/Fax 0964399908 - E mail promozionesaluterc@libero.it Mission:
Dettagli