CLASSI APERTE PROGETTO PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

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1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI GINO ZAPPA Via Cedda, Isili (CA) Tel. 0782/ ***** Fax 0782/ CLASSI APERTE PROGETTO PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI A.S Classi/Sezioni coinvolte: tutte quelle interessate Docenti coinvolti: tutti i docenti delle classi interessate e non Referenti progetto: Prof.ssa Simona Ballai Prof.ssa Maria Paola Medda Chiamiamo educazione il coltivare modalità diverse di andare dal passato e dal presente verso il possibile. JEROME BRUNER

2 PREMESSA Progetto CLASSI APERTE La qualità dell'integrazione scolastica degli alunni disabili presuppone un lavoro condiviso e accuratamente programmato da parte di tutti i docenti della scuola e delle classi/sezioni. Un istituzione scolastica che intende concretamente porsi l'obiettivo di promuovere una cultura dell'inclusione, oltre ad alimentare uno sguardo osservante sui problemi e sulle possibilità espressi da un gruppo comprendente un alunno con bisogni speciali, deve attuare "spazi, momenti didattici e se possibile relativa copertura oraria". L'obiettivo generale è quella di creare una reale integrazione che parte dalla promozione delle potenzialità emergenti degli alunni stessi. Classi Aperte vuole sperimentare una scuola diversa: da una parte gli studenti avranno l opportunità di conoscersi nei corsi destinati a fasce trasversali e recuperare intensivamente le lacune maturate durante il primo periodo, dall altra avranno l occasione di mettersi in gioco in attività di potenziamento e laboratorio in contesti umani e didattici differenti. Secondo la normativa: Al fine di agevolare l attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli alunni, la programmazione educativa può comprendere attività scolastiche di integrazione anche a carattere interdisciplinare, organizzate per gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse, ed iniziative di sostegno, anche allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni. Le attività di cui al primo comma del presente articolo si svolgono periodicamente in sostituzione delle normali attività didattiche e fino ad un massimo di 160 ore nel corso dell anno scolastico, con particolare riguardo al tempo iniziale e finale dei periodo delle lezioni, secondo un programma di iniziative di integrazione e di sostegno che dovrà essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base di criteri generali indicati dal consiglio di istituto e delle proposte dei consigli di classe. Esse sono attuate dai docenti delle classi nell ambito complessivo settimanale degli insegnamenti stabiliti per ciascuna classe 1 ; dell orario Nell esercizio dell autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l altro: d) l articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso 2 ; 1 LEGGE 517, ART. 7 2 Regolamento dell autonomia scolastica Art.4 Pagina 2 di 6

3 Progetto CLASSI APERTE Le istituzioni scolastiche sono autorizzate a sperimentare, in particolare: c) articolazione flessibile del gruppo classe, delle classi o sezioni, anche nel rispetto del principio dell integrazione scolastica degli alunni con handicap 3. Dalla predetta normativa si evince che le classi aperte sono classi che di tanto in tanto, con frequenza più o meno assidua, vengono aperte per costituire gruppi di alunni provenienti da classi parallele oppure da classi verticali, ciascuno dei quali: persegue particolari obiettivi (diversi da quelli che debbono perseguire tutti gli alunni della classe), oppure segue percorsi apprenditivi diversificati in base ai livelli, ai ritmi ed agli stili di apprendimento degli alunni che fanno parte del gruppo. Questo progetto coinvolgerà docenti specializzati e non che si renderanno disponibili per coinvolgere le classi o gruppi di ragazzi in tale iniziativa. DESTINATARI Il progetto è rivolto nello specifico agli alunni certificati (L. 104/92) delle classi prime e seconde, i quali si troveranno ad interagire con docenti e allievi di altre classi. In particolare, si propone di coinvolgere gli studenti delle classe più alte (le terze e le quarte) che potranno cimentarsi nell attività di tutor dei ragazzi del biennio e potranno in tal modo beneficiare di un credito scolastico e formativo. MOTIVAZIONE Il progetto è frutto di un attenta analisi dei bisogni condotta durante una riunione tra il Dirigente Scolastico, la Collaboratrice del DS e le referenti dell area inclusione nella quale si è fatto un resoconto degli incontri GLHO di metà anno condotti alla presenza di genitori, specialisti e operatori socio-sanitari e in cui sono emersi i punti di forza e di criticità delle singole situazioni. Inoltre, questo modo di lavorare permette di garantire una maggiore flessibilità dell offerta formativa seguendo le indicazioni presenti nel PDM, migliorando notevolmente la fruizione dei tempi-scuola anche degli insegnanti specializzati, i quali, trovandosi in situazione di inattività per l assenza dei loro ragazzi, potranno coinvolgere altri alunni in situazione di handicap in attività stabilite e concordate con gli altri insegnanti. FINALITÀ DEL PROGETTO Il seguente progetto è finalizzato a: 3 Decreto Ministeriale 19 luglio 1999, n. D.M. 179/1999 Pagina 3 di 6

4 Progetto CLASSI APERTE favorire l'integrazione scolastica e la socializzazione, la conoscenza dell'ambiente, l acquisizione delle autonomie di base, a migliorare le capacità manuali, comunicative e creative degli alunni disabili; dare la possibilità a ciascun alunno, senza discriminazioni, di apprendere al meglio i contenuti proposti, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie potenzialità perseguendo lo scopo prioritario di contrastare la demotivazione e lo scarso impegno nello studio, e per migliorarne il successo scolastico e l apprendimento. ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI Interagire positivamente con i compagni e gli adulti. Necessità di un ambiente scolastico il più possibile attento ai bisogni specifici. Sperimentazione di nuovi canali espressivi e comunicativi. Sviluppare le potenzialità di ogni allievo. Raggiungere gli obiettivi progettati nei PEI di ogni singolo ragazzo. OBIETTIVI DELL'AZIONE DIDATTICA favorire un armonico sviluppo delle capacità sotto il profilo gnosico-prassico e socioaffettivo; fornire ambienti che favoriscano lo sviluppo del contatto sociale e delle capacità di interagire; potenziare i livelli di autostima al fine di una serena accettazione dei propri limiti, ma anche delle proprie abilità; promuovere un vissuto esperienziale che li avvicini il più possibile alle esigenze della vita per assumere, nel corso di tali esperienze, una serie di conoscenze, una consapevolezza di se stessi e una migliore e spontanea integrazione scolastica e sociale; dare l opportunità ad ogni alunno di accedere ad una serie di attività formative che permettano loro di acquisire competenze specifiche, spendibili laddove è possibile, nel mondo lavorativo. TIPOLOGIA DI INTERVENTO Il progetto sarà strutturato come segue: attività a classi aperte, a piccolo gruppo, tutoring tra pari o con allievi più grandi (nello specifico, studenti delle classi terze e quarte), approccio all apprendimento cooperativo e laboratoriale; utilizzo di metodologie didattiche diversificate a seconda dei contenuti; Pagina 4 di 6

5 attività laboratoriali; attività altamente personalizzate nell'aula di sostegno. Progetto CLASSI APERTE Tali attività si svolgeranno prevalentemente in orario antimeridiano durante le attività curricolari. METODOLOGIA Obiettivo dei laboratori sarà quello di favorire in tutti gli alunni lo sviluppo delle competenze utili per gestire processi decisionali inclusivi e processi di progettazione partecipata. La realizzazione di tali laboratori prevederà, pertanto, la partecipazione attiva di alunni normodotati scelti da diversi contesti classe secondo il principio della turnazione e nel rispetto della modalità delle classi aperte, per favorire l inclusione ed evitare l eccessivo isolamento del gruppo di laboratorio handicap. I laboratori saranno composti da una breve parte seminariale, cui sarà accompagnato un approfondito lavoro pratico che consentirà ai partecipanti di sperimentare in modo diretto diverse metodologie per la facilitazione di gruppi di lavoro e per la progettazione partecipata. Le presenze degli alunni saranno registrate puntualmente dai docenti referenti al fine del rilascio del certificato finale valido ai fini del credito scolastico e formativo. METODI E STRUMENTI a) CLASSI APERTE: due o più classi parallele vengono accorpate e riorganizzate in gruppi per livelli di competenza. La possibilità di interagire con docenti diversi dai propri è un'occasione di confronto con diverse modalità comunicative ed operative. L incontro di ragazzi provenienti da classi diverse offre occasioni di confronto, socializzazione, integrazione. Le classi aperte permettono infatti di liberare molte energie creative, sia negli insegnanti sia negli studenti, per esempio attraverso l emulazione e una sana competizione tra alunni di classi diverse. Le classi aperte permettono di poter eseguire una quantità maggiore di esercizi adatti alle capacità degli alunni e di sopperire, in parte, alle carenze dovute ad una mancanza di rielaborazione dei contenuti a casa. b) COOPERATIVE LEARNING: modalità di gestione democratica della classe centrato su gruppi di lavoro eterogenei e costruttivi, sull effettiva interdipendenza positiva dei ruoli e sull uguaglianza delle opportunità di successo per tutti, il Cooperative Learning tende a creare un contesto educativo non competitivo, altamente responsabile e Pagina 5 di 6

6 Progetto CLASSI APERTE collaborativo, straordinariamente produttivo di processi cognitivi di ordine superiore. c) PEER TUTORING/PEER EDUCATION: gruppi che lavorano su un argomento specifico e in cui coesistono alunni con diversi livelli di apprendimento sulla tematica: l alunno/i tutor può essere di una classe superiore; d) LABORATORI SUL METODO DI STUDIO: gruppo di alunni con difficoltà nel metodo che si confrontano tramite un altro alunno- tutor e/o il docente sui metodi più efficaci e li applicano. e) GRUPPO DI RICERCA: gruppi di alunni che svolgono attività autonoma di ricerca su internet/libri per approfondire o meglio comprendere tematiche scolastiche e non. SPAZI Strutture interne alla scuola (classi/sezioni, laboratori, aula di sostegno) o esterne (visite guidate). TEMPI Il progetto sarà sperimentato dal mese di aprile e verrà condotto sino al termine dell anno scolastico, con la possibilità che, se ne verrà confermata l efficacia, venga esteso anche per i prossimi anni. RISULTATI ATTESI Il progetto è stato sperimentato per la prima volta nel nostro Istituto nel corso del precedente anno scolastico in due classi parallele ed è stato accolto positivamente dagli alunni che ne hanno usufruito con interesse e partecipazione. Viene dunque riproposto quest anno esteso a tutte le classi. Il risultato atteso è un miglioramento nei processi di apprendimento per tutti e per ciascuno, approfondendo e condividendo pratiche educativo-didattiche che favoriscano processi di inclusione di tutte le diversità, ribadendo un principio cardine della scuola pubblica, cioè quello di offrire a tutti le medesime opportunità, promuovendo le condizioni per star bene e sentirsi a proprio agio (autostima e fiducia in se stessi e negli altri) e far bene (senso dell autoefficacia). Pagina 6 di 6

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