N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita"

Transcript

1 In data da parte del personale della U.O.C. di Diagnostica per Immagini di questo Istituto mi è stata consegnata copia del presente modulo al fine di consentire un attenta lettura e valutazione di quanto esposto di seguito. VALUTAZIONE CLINICO ANAMNESTICA (A cura del Medico responsabile del Reparto di provenienza, atta a classificare il livello di rischio del paziente (Circ. del M.d.S. del 17/9/97): Comprovato rischio allergico: o SI o NO Insufficienza epatica grave o SI o NO Insufficienza cardio-vascolare grave: o SI o NO Insufficienza renale grave: o SI o NO Altre patologie di rilievo (Firma del Medico Responsabile).. 1

2 Prima di procedere alla informazione relativa alla procedura diagnostica/interventistica proposta, Le chiediamo di leggere attentamente quanto di seguito riportato: Le procedure di seguito descritte comportano l impiego di Raggi X, che è sconsigliato nel caso di donne in età fertile, in quanto potrebbe provocare danni nel nascituro. Questo comporta che, con la firma del presente modulo lei dichiara di non essere in gravidanza. le procedure di seguito descritte prevedono l iniezione di un mezzo di contrasto. Questo farmaco può raramente provocare alcune reazioni avverse che vengono classificate come lievi (nausea,vomito, prurito) o moderate (vomito profuso, orticaria diffusa, edema facciale, broncospasmo) e sono in genere risolte con semplici provvedimenti terapeutici. Rarissimamente, si possono verificare reazioni severe (shock ipotensivo, edema polmonare, arresto cardio-respiratorio). Allo scopo di decidere sull ulteriore iter clinico e terapeutico, grazie alle specifiche informazioni che derivano da questa indagine, è indispensabile fornirle le seguenti informazioni: Con questo termine si intende un esame diagnostico realizzato mediante l inserimento di appositi sondini (cateteri) in una arteria necessario per raggiungere il distretto vascolare interessato. Normalmente, si inserisce il catetere nell arteria femorale (situata all inguine) o, più raramente, nell arteria radiale (al polso), nell arteria brachiale (alla piega del gomito) o nell arteria ascellare o, in casi particolari, possono essere utilizzati altri accessi vascolari. Questi sondini vengono poi fatti avanzare fino a raggiungere le strutture da studiare. L iniezione del mezzo di contrasto consente di determinare l opacizzazione dei distretti vascolari, permettendo di distinguere con maggiore chiarezza le strutture anatomiche normali (organi e vasi) da quelle malate, grazie all impiego di raggi X. 2

3 POTENZIALI RISCHI DELL ESAME DIAGNOSTICO A parte gli ematomi (raccolte circoscritte di sangue) che rappresentano un evento spesso correlato alla puntura dell arteria, l angiografia presenta il rischio di alcune complicanze: Rare: pseudoaneurismi (dilatazione della arteria); fistole artero-venose (ponti di collegamento fra arterie e vene); reazioni vagali (nausea, abbassamento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa) dovute a riflessi scatenati dalla puntura. Eccezionali: occlusione (chiusura) acuta del vaso (per trombosi o embolia); complicanze cardiache (scompenso cardiaco, infarto del miocardio e morte); complicanze gravi neurologiche (in genere a seguito di embolie, soprattutto nel caso di indagini sulle arterie che irrorano il cervello). RECUPERO DOPO ESAME DIAGNOSTICO Dopo l esame può essere raccomandata dal Medico la permanenza a letto anche per 12/24 ore. In ogni caso, allo scopo di evitare la comparsa di ematomi e stravasi di sangue, è molto importante che il paziente segua scrupolosamente tutte le indicazioni dei Medici. BENEFICI E ALTERNATIVE DELLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE L angiografia permette di documentare con chiarezza l anatomia vascolare e, pertanto, di evidenziare con grande precisione una eventuale patologia. Tali informazioni permettono di pianificare in modo preciso la terapia a Lei più adatta: chirurgica o interventistica mediante angioplastica. In alcuni casi, in alternativa alla presente procedura diagnostica, si può effettuare la TAC spirale o la Risonanza Magnetica: entrambe prevedono, comunque, un iniezione di mezzo di contrasto per opacizzare le strutture vascolari di interesse. La embolizzazione e la chemioembolizzazione vengono eseguite a scopo terapeutico, contestualmente all angiografia. 3

4 Nella embolizzazione vascolare terapeutica si introducono nei vasi, allo scopo di occluderli definitivamente o temporaneamente, particolari materiali e/o sostanze (particelle di materiali vari, spirali metalliche, farmaci sclerosanti, alcool etilico, colle cianoacriliche, ecc.) scelte in base alle caratteristiche delle lesioni da trattare per ottenere l effetto terapeutico desiderato. Nella chemioembolizzazione (più frequentemente impiegata nel trattamento di lesioni epatiche), si iniettano nella arteria farmaci chemioterapici, olio iodato (che proprio per la sua oleosità si fissa nella lesione prolungando così di settimane il contatto con il chemioterapico al fine di ottenere l effetto terapeutico desiderato); normalmente l intervento viene completato iniettando frammenti di Spongostan (spugna) o altro materiale adatto per ostruire temporaneamente il vaso. PROBABILITÀ DI SUCCESSO E RISCHI In tutti i casi di embolizzazione e chemioembolizzazione, valgono le considerazioni precedentemente svolte con riferimento alle complicanze relative alla angiografia. In particolare: nella embolizzazione le sostanze iniettate nei vasi a scopo terapeutico possono accidentalmente dislocarsi in altri vasi e raramente causare danni ischemici in distretti vascolari adiacenti o a distanza, ulcerazioni cutanee o lesioni nervose. Tali lesioni sono generalmente di modesta entità e reversibili, ma in casi più rari possono comportare gravi danni funzionali e/o estetici anche permanenti e richiedere, a volte, interventi chirurgici riparativi. nella chemioembolizzazione si possono verificare reazioni ai farmaci ed alle sostanze iniettate, generalmente costituite da dolore e febbre di intensità e durata assai variabile (da poche ore ad alcuni giorni), alterazioni della funzionalità epatica, alterazioni della crasi ematica (anemia, ipopiastrinemia, leucopenia), infezioni, colecistiti. Queste complicazioni, sono generalmente di modesta entità e reversibili; in casi rarissimi possono insorgere 4

5 insufficienza epatica o embolia polmonare potenzialmente mortali, nonostante i provvedimenti terapeutici adottati. Eccezionale è la perdita dei capelli. ALTERNATIVE ALLA EMBOLIZZAZIONE - CHEMIOEMBOLIZZAZIONE L alternativa all embolizzazione è l intervento chirurgico, di cui a volte la stessa embolizzazione è il primo tempo (pre-operatorio) o il completamento post-operatorio. La chemioembolizzazione è riservata quasi sempre a casi non trattabili con la terapia chirurgica o con la radiofrequenza : pertanto l alternativa alla chemioembolizzazione è, almeno nel caso di lesioni epatiche, quasi sempre la terapia medica, che non è dimostrato abbia alcun risultato clinico valido. L esecuzione (o revisione) di shunt porto-sistemico intraepatico transgiugulare (TIPS), richiede la puntura di una vena (generalmente la giugulare interna dx al collo) per l inserimento di un catetere che viene fatto scorrere nella cava superiore (vena che porta il sangue al cuore dai distretti superiori), al fine di raggiungere l atrio destro del cuore e la vena cava inferiore per arrivare ad una vena sovraepatica. Contestualmente si attraversa il parenchima epatico e si crea,mediante il posizionamento di un endoprotesi o stent (previa dilatazione del vaso),una comunicazione fra una vena sovraepatica e il ramo destro o sinistro della vena porta (shunt portosistemico); lo stent servirà a mantenere nel tempo la pervietà dello shunt realizzato. PROBABILITÀ DI SUCCESSO E RISCHI Nei casi di esecuzione o revisione di shunt porto-sistemico intraepatico transgiugulare (TIPS), si possono verificare complicanze precoci quali l encefalopatia porto-sistemica (spesso risolta con terapia medica) o potenzialmente mortali come l emoperitoneo (spargimento di sangue nell addome). Le complicanze tardive includono invece infezioni, scompenso cardiaco, insufficienza epatica e renale, anemia emolitica, trombosi o ristenosi dello shunt (che può essere 5

6 ritrattata con una revisione). La percentuale di complicanze aumenta notevolmente negli esami eseguiti d urgenza per sanguinamento acuto. ALTERNATIVE ALLA TIPS L unica alternativa è l intervento chirurgico tradizionale (anastomosi porto- cava, meso-cava o spleno-renale), pressochè abbandonato dopo la diffusione della TIPS. Con questo termine si intende una procedura che comporta il reperimento di un accesso venoso centrale (vena giugulare interna, vena succlavia, vena femorale) e il successivo inserimento di un sondino denominato per tale motivo Catetere Venoso Centrale (CVC) di tipo: A esterno B tunnellizzato (inserito parzialmente sotto la cute) C connesso con un Port sottocutaneo (completamente inserito sotto la cute) POTENZIALI RISCHI DELLA PROCEDURA Come tutte le pratiche medico-chirurgiche, anche questa procedura pur se attuata con perizia, diligenza, prudenza e con guida ecografica - presenta un certo rischio di complicanze o di effetti collaterali. Tra le complicanze specifiche legate al posizionamento del catetere venoso centrale, alcune possono presentarsi immediatamente (dolorabilità, ematoma, difficoltà o impossibilità ad incannulare l accesso venoso prescelto, puntura arteriosa, pneumotorace, emotorace, comparsa di aritmie, più altre più rare). Altre complicanze possono presentarsi durante l utilizzo nel tempo del catetere venoso centrale (infezione locale, spesi, tromboflebiti, malfunzionamento con conseguente necessità di sostituzione, altre più rare). Attuandosi con metodica chirurgica comporta inevitabilmente la formazione di una o più cicatrici. L impianto di un dispositivo tipo Port può determinare una rilevatezza in corrispondenza del serbatoio stesso, variabile da soggetto a soggetto in relazione alla rappresentazione di tessuto 6

7 adiposo sottocutaneo. BENEFICI DELL INSERIMENTO DEL CVC Tale procedura comporta numerosi vantaggi, quali la disponibilità di un accesso venoso centrale sicuro, duraturo e immediatamente utilizzabile per somministrare medicamenti, nutrizioni parenterali o emoderivati, la possibilità di eseguire prelievi ematici senza ulteriori punture venose, e per i cateteri dedicati alla dialisi l opportunità di eseguire l emodialisi in assenza di una fistola o durante il malfunzionamento di essa. Tutto ciò premesso, il/la Sottoscritto/a nato/a il, a con la presente DICHIARA di aver letto e compreso quanto esposto nel presente modulo e di aver ricevuto dal Dott. ogni ulteriore informazione in merito: al tipo di trattamento diagnostico e/o terapeutico; alle modalità di esecuzione dello stesso; ai vantaggi ai fini di una precisa diagnosi, ai rischi ad essa correlati; alle alternative terapeutiche sia farmacologiche che chirurgiche, rispondendo esaurientemente ad ogni mio quesito e richiesta di precisazioni in merito a: illustrandomi quali sarebbero le conseguenze qualora decidessi di NON effettuare tale accertamento/procedura e di essere, conseguentemente. in grado di esprimere una consapevole scelta. 7

8 Alla luce di quanto esposto, in data, il sottoscritto DICHIARA di: ACCETTARE NON ACCETTARE di essere sottoposto alla procedura diagnostica di EMBOLIZZAZIONE; CHEMIOEMBOLIZZAZIONE TIPS Firma del/i Medico/i Firma del/la paziente 8

CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA, ANGIOGRAFIA PERIFERICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E

CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA, ANGIOGRAFIA PERIFERICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e Area Critica Cardiologia Interventistica Dott. Antonio Manari - Direttore CONSENSO INFORMATO PER EMODINAMICA E CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA,

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO all esecuzione di flebografia e ad intervento di angioplastica in CCSVI

DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO all esecuzione di flebografia e ad intervento di angioplastica in CCSVI DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO all esecuzione di flebografia e ad intervento di angioplastica in CCSVI DOCUMENTO CONTENENTE INFORMAZIONI AL PAZIENTE CIRCA EFFICACIA, MODALITA DI ESECUZIONE, RISCHI

Dettagli

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita In data da parte del personale della U.O.C. di Diagnostica per Immagini di questo Istituto mi è stata consegnata copia del presente modulo al fine di consentire un attenta lettura e valutazione di quanto

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: CORONAROGRAFIA

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: CORONAROGRAFIA INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: CORONAROGRAFIA Per la diagnosi ed il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare un esame coronarografico: o Cardiopatia ischemica cronica

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE Istruzioni per la compilazione Per la corretta esecuzione della manovra e per

Dettagli

Accessi vascolari per pazienti in dialisi

Accessi vascolari per pazienti in dialisi II^ parte Circuito extra-corporeo e accessi vascolari in dialisi Accessi vascolari per pazienti in dialisi OA 2.34 Accessi vascolari per emodialisi (I) Un accesso vascolare è una locazione dalla quale

Dettagli

MODULO di dichiarazione di CONSENSO INFORMATO

MODULO di dichiarazione di CONSENSO INFORMATO MOD SQ 033 Dichiarazione di CONSENSO INFORMATO Correlato alla PG SQ 022 CONSENSO INFORMATO AI TRATTAMENTI SANITARI Direzione Sanitaria d Azienda Data di emissione: 29.10.2010 Revisione n. 00 Data di revisione:agosto

Dettagli

CHIUSURA PERCUTANEA DI DIFETTO INTERATRIALE FORAME OVALE CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA O DI PERVIETA DEL PER EMODINAMICA E

CHIUSURA PERCUTANEA DI DIFETTO INTERATRIALE FORAME OVALE CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA O DI PERVIETA DEL PER EMODINAMICA E Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e Area Critica Cardiologia Interventistica Dott. Antonio Manari - Direttore CONSENSO INFORMATO PER EMODINAMICA E CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA CHIUSURA PERCUTANEA DI

Dettagli

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

ASSISTENZA PERIOPERATORIA ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI

Dettagli

Competenze e responsabilità dell infermiere nella preparazione e nell assistenza al paziente sottoposto ad indagini emodinamiche

Competenze e responsabilità dell infermiere nella preparazione e nell assistenza al paziente sottoposto ad indagini emodinamiche Competenze e responsabilità dell infermiere nella preparazione e nell assistenza al paziente sottoposto ad indagini emodinamiche Patrizia Ansaloni Esami emodinamici programmati Esami programmati Diagnostici

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: STUDIO ELETTROFISIOLOGICO

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: STUDIO ELETTROFISIOLOGICO INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: STUDIO ELETTROFISIOLOGICO Per la diagnosi e il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare uno studio elettrofisiologico endocavitario,

Dettagli

Radiologia oncologica e interventistica

Radiologia oncologica e interventistica Radiologia oncologica e interventistica Responsabile: Dott. Romano Lutman Specializzazione Ruolo Responsabile di Unità Operativa L a Radiologia Interventistica è un'innovazione della moderna medicina che

Dettagli

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di coaguli ematici di natura embolica trombosi locale o cardiaca emboli non trombotici (settici, neoplastici)

Dettagli

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE FINALITA DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL UTENZA L Unita operativa di Neurorianimazione si occupa

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: ANGIOPLASTICA CORONARICA

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: ANGIOPLASTICA CORONARICA INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: ANGIOPLASTICA CORONARICA Per la diagnosi ed il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare l angioplastica coronarica: Cardiopatia ischemica

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

L imaging diagnostico dei pazienti con possibili traumi vascolari ha subito una evoluzione che deriva dal prorompente sviluppo della tecnologia che

L imaging diagnostico dei pazienti con possibili traumi vascolari ha subito una evoluzione che deriva dal prorompente sviluppo della tecnologia che DIPARTIMENTO DI SCIENZE RADIOLOGICHE SERVIZIO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOLOGIA INTERVENTISTICA P.O.CIVICO E BENFRATELLI - PALERMO ( Primario : Prof.Vincenzo Alessi ) Imaging dei traumi vascolari

Dettagli

BIOPSIA ENDOMIOCARDICA

BIOPSIA ENDOMIOCARDICA BIOPSIA ENDOMIOCARDICA cps A. Casu cps N. Bisignano cps M. Seren Gay CHE COS'E'? E' la procedura che viene effettuata per prelevare uno o più frammenti di miocardio in modo da eseguire sui prelievi stessi

Dettagli

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC Pier Mario Giugiaro LE COMPLICANZE LEGATE AI CVC COMPLICANZE DEL POSIZIONAMENTO CONDIZIONI PRELIMINARI Scelta accurata dell accesso venoso Colloquio con il

Dettagli

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC Pier Mario Giugiaro I cateteri vascolari assumono sempre più importanza nella pratica clinica, condizionando l efficacia della terapia, l equilibrio clinico

Dettagli

Regione Piemonte - Azienda Sanitaria Locale V.C.O. Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN

Regione Piemonte - Azienda Sanitaria Locale V.C.O. Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN Presidio Ospedaliero di Domodossola S.C. OCULISTICA Direttore Dr. Renzo BORDIN MODULO N. 01 L ANGIOGRAFIA IN FLUORESCENZA (FLUORESCEINA) E AL VERDE D INDOCIANINA Gentile Signore / a L esame a cui sarà

Dettagli

A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato l apprendimento può avvenire a quattro livelli di autonomia crescente

A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato l apprendimento può avvenire a quattro livelli di autonomia crescente ALLEGATO A Università del Molise Facoltà di Medicina e Chirurgia Anno accademico 2010/2011 Corso di laurea in Medicina e Chirurgia A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

Sistema Gestione Qualità Aziendale

Sistema Gestione Qualità Aziendale Pag. 1 di 5 MODULO DI RICHIESTA ESECUZIONE ESAME DATI ASSISTITO Cognome.Nome Data di nascita.. Ambulatoriale Ricoverato: Peso Kg.. Ospedale... Reparto.. Paziente collaborante: SI NO CAMMINA SEDUTO BARELLATO

Dettagli

Radiologia Interventistica Oncologica Informazioni per il Paziente

Radiologia Interventistica Oncologica Informazioni per il Paziente Radiologia Interventistica Oncologica Informazioni per il Paziente Radiologia Interventistica: l alternativa alla chirurgia www.cirse.org Cardiovascular and Interventional Radiological Society of Europe

Dettagli

SOFFRI DI TACHICARDIA PAROSSISTICA? SCOPRI COME CURARLA DEFINITIVAMENTE.

SOFFRI DI TACHICARDIA PAROSSISTICA? SCOPRI COME CURARLA DEFINITIVAMENTE. SOFFRI DI TACHICARDIA PAROSSISTICA? SCOPRI COME CURARLA DEFINITIVAMENTE. Le tachicardie parossistiche sono aritmie che causano improvviso aumento dei battiti del cuore. I sintomi per il paziente possono

Dettagli

INTERLEUKINA 2 POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERLEUKINA 2 POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERLEUKINA 2 POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO

MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO SHOCK EMORRAGICO IN CORSO! Preparazione della sala operatoria e predisposizione di tutto il materiale occorrente prima dell arrivo del paziente: - Controllo dispositivi

Dettagli

Programma Tutor training pratico

Programma Tutor training pratico Pagina 1 di 5 Carissimo Dott. ti comunico che il/la corsista Dott. ti ha indicato quale suo Tutor per il training pratico finalizzato alla Certificazione di Competenza in Ecografia Vascolare Generale.

Dettagli

PATOLOGIE DELL AORTA

PATOLOGIE DELL AORTA PATOLOGIE DELL AORTA LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro

Dettagli

Nuovo documento jm

Nuovo documento jm Definizioni e codici Cronistoria delle modifiche Versione Valida e vincolante dal Adeguata senza modifica di versione Descrizione, osservazione (dell autri / tore) Visto (sigla) autri / tore 01 01.07.14

Dettagli

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE Lei è affetto da malattia cerebrovascolare Pag. 1/6 DEFINIZIONE: la malattia cerebrovascolare è la seconda causa di morte cardiovascolare ed è una patologia che interessa le arterie deputate all irrorazione

Dettagli

CATEGORIE. GRADI: A=Lieve, B=Moderato, C=Severo. Include solo quelle complicanze che richiedono un trattamento medico.

CATEGORIE. GRADI: A=Lieve, B=Moderato, C=Severo. Include solo quelle complicanze che richiedono un trattamento medico. CATEGORIE Codice Categoria 100 Reazioni locali correlate alla venipuntura 120 Lesione ai nervi 130 Altre complicanze dovute alla venipuntura 200 Reazioni generali 210 Reazioni vasovagali 300 Reazioni rare,

Dettagli

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità

Dettagli

Gestione del paziente nel postoperatorio per intervento di elezione

Gestione del paziente nel postoperatorio per intervento di elezione UNITA OPEATIVA COMPLESSA DI CHIUGIA VASCOLAE POTOCOLLO DIPATIMENTALE Gruppo di lavoro C.P.S. Infermiera: Carletti ita C.P.S. Infermiera: Colucci Arianna Per competenza medica Dottor Albertucci Mario Strumento

Dettagli

Complicanze FAV. Dott. T. Fidelio. S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè

Complicanze FAV. Dott. T. Fidelio. S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè Complicanze FAV Dott. T. Fidelio S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè La gestione infermieristica della FAV è fondamentale Gestione complicanze o malfunzionamento Cattivo funzionamento responsabile di una terapia

Dettagli

COGNOME... NOME... PARTE I Riservata al Medico curante/richiedente

COGNOME... NOME... PARTE I Riservata al Medico curante/richiedente Il seguente modulo è suddiviso in tre parti. Si prega di compilare le parti in stampatello maiuscolo. Per una migliore collaborazione si prega altresì di porre particolare attenzione alle parti scritte

Dettagli

R N, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY; 2 P H D M D, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY.

R N, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY; 2 P H D M D, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY. Controllo ecografico del posizionamento del catetere venoso centrale e individuazione dello pneumotorace post procedura eseguito dall'infermiere in terapia intensiva: un'alternativa alla radiografia del

Dettagli

L Angiografia Cerebrale

L Angiografia Cerebrale L Angiografia Cerebrale L Angiografia Cerebrale L angiografia cerebrale rappresenta un indagine diagnostica utilizzata per studiare la morfologia delle arterie e delle vene cerebrali e delle patologie

Dettagli

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) 1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) L insufficienza renale cronica (IRC) è caratterizzata dalla perdita progressiva ed irreversibile della funzione renale in conseguenza della riduzione di tessuto

Dettagli

Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00

Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00 Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00 L ictus rappresenta la terza causa di morte nel mondo occidentale, dopo le malattie cardiovascolari

Dettagli

Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive

Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive Caso Clinico 1 Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive per posizionare un accesso venoso (PICC)

Dettagli

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Elementi per valutare l appropriatezza del ricovero in Terapia Intensiva 1. Gravità 2. Reversibilità 3. Condizioni premorbose 4. Consenso

Dettagli

Precedenti clinici di interesse (interventi chirurgici e altre notizie)

Precedenti clinici di interesse (interventi chirurgici e altre notizie) IMPORTANTE: per consentire l esecuzione dell indagine è indispensabile che il modulo venga compilato in ogni sua parte e firmato dal Medico Prescrivente e dal Paziente nelle parti di rispettiva competenza.

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Alterazioni della Funzione del Cuore Difetti Organici (malformazioni congenite, vizi valvolari) Difetti Funzionali Disturbi della Frequenza Disturbi del

Dettagli

INTERVENTO PER MORBO DI NOTTA

INTERVENTO PER MORBO DI NOTTA INTERVENTO PER MORBO DI NOTTA Nel pollice a scatto i tendini flessori sono compressi alla base del dito. L intervento consiste nella sezione della puleggia che li comprime (puleggia A1) 2 Il morbo di Notta

Dettagli

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare V Giornata Mondiale BPCO 15 novembre 2006 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Prof. Massimo Santini M.D., FESC, FACC Dipartimento Cardiovascolare Ospedale S. Filippo Neri Roma Coinvolgimento Cardiaco

Dettagli

Foglio informativo per il paziente

Foglio informativo per il paziente DIPARTIMENTO CARDIO-TORACO-VASCOLARE E DI AREA CRITICA STRUTTURA COMPLESSA DI CHIRURGIA VASCOLARE DOTT. ENRICO VECCHIATI - DIRETTORE TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLE ARTERIOPATIE AORTO-ILIACO-FEMORALI Foglio

Dettagli

ANGIOPLASTICA CAROTIDEA IN PAZIENTI CON ANATOMIA DELL ARCO AORTICO DIFFICILE

ANGIOPLASTICA CAROTIDEA IN PAZIENTI CON ANATOMIA DELL ARCO AORTICO DIFFICILE ANGIOPLASTICA CAROTIDEA IN PAZIENTI CON ANATOMIA DELL ARCO AORTICO DIFFICILE L angioplastica Il fattore più decisivo per il successo tecnico di una procedura di angioplastica carotidea, è costituito dalla

Dettagli

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST Io sottoscritto/a nato/a. il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. DI ESSERE AFFETTO DALLA SEGUENTE

Dettagli

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO INDICE Introduzione... 1 SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO 1 Anatomia del sistema vascolare arterioso... 5 Aorta ascendente... 5 Aorta discendente... 11 2 Insufficienza cerebrovascolare... 17 Fisiopatologia

Dettagli

In base alle informazioni ricevute, in piena consapevolezza e libertà decisionale esprimo: il mio consenso a sottopormi alla procedura di:

In base alle informazioni ricevute, in piena consapevolezza e libertà decisionale esprimo: il mio consenso a sottopormi alla procedura di: Il sottoscritto Dott... dichiara di avere fornito informazioni complete e comprensibili al Sig/Sig.ra al riguardo della necessità/opportunità di sottoporsi a In base alla conoscenze scientifiche, all esperienza

Dettagli

Allegato III. Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo

Allegato III. Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo Allegato III Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo Nota: Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, l etichettatura e il foglio

Dettagli

LO SHOCK ANAFILATTICO

LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK - DEFINIZIONE Si definisce come una grave e diffusa alterazione della perfusione tessutale, che determina danno e morte cellulare GLI SHOCK - CLASSIFICAZIONE 1. IPOVOLEMICO

Dettagli

PARTE PRIMA: ELEMENTI DI BASE

PARTE PRIMA: ELEMENTI DI BASE Indice Autori Prefazione XI XIII PARTE PRIMA: ELEMENTI DI BASE Capitolo 1 Cenni di anatomia e fisiologia dell apparato urinario 3 Anatomia macroscopica 3 Anatomia microscopica 6 Fisiologia 8 Capitolo 2

Dettagli

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO REGIONE CALABRIA Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme Struttura Complessa di Radiologia Direttore: Dr. Salvatore Galea DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO PER GLI

Dettagli

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE OSPEDALE SANDRO PERTINI UOC CHIRURGIA VASCOLARE Direttore: Prof. Vincenzo Di Cintio TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE Lei è affetto da malattia cerebrovascolare DEFINIZIONE: la malattia

Dettagli

Scelta del presidio in oncologia. Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona-

Scelta del presidio in oncologia. Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona- Giornate cremonesi sugli accessi vascolari Terza edizione Cremona 2 dicembre 2009 Scelta del presidio in oncologia Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona-

Dettagli

ISCHEMIE ACUTE DEGLI ARTI (Inferiori) www.fisiokinesiterapia.biz

ISCHEMIE ACUTE DEGLI ARTI (Inferiori) www.fisiokinesiterapia.biz ISCHEMIE ACUTE DEGLI ARTI (Inferiori) www.fisiokinesiterapia.biz Definizione di Ischemia Acuta di un Arto Qualsiasi riduzione o peggioramento improvviso della perfusione della estremità in grado di causare

Dettagli

Eventi avversi alla donazione: proposta di un modello regionale conforme alle indicazioni del Centro Nazionale Sangue

Eventi avversi alla donazione: proposta di un modello regionale conforme alle indicazioni del Centro Nazionale Sangue Eventi avversi alla donazione: proposta di un modello regionale conforme alle indicazioni del Centro Nazionale Sangue Dr.ssa Vanda Randi Servizio Trasfusionale - AUSL di Bologna Centro Regionale Sangue

Dettagli

RISONANZE MAGNETICHE NUCLEARI (RMN) IL PAZIENTE DOVRA' PRESENTARSI IL GIORNO DELL'ESAME: DIGIUNO

RISONANZE MAGNETICHE NUCLEARI (RMN) IL PAZIENTE DOVRA' PRESENTARSI IL GIORNO DELL'ESAME: DIGIUNO SOC DI RADIODIAGNOSTICA Sede Operativa Domodossola tel 0324 491212 fax 0324 491496 e-mail domenico.spano@aslvco.it MODULO N. 105 RISONANZE MAGNETICHE NUCLEARI (RMN) IL PAZIENTE DOVRA' PRESENTARSI IL GIORNO

Dettagli

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica Fase intraospedaliera precoce Ruolo degli operatori e rispetto dei tempi Trombolisi sistemica o endovascolare? Stroke Unit vs Neurologia d Urgenza Riabilitazione

Dettagli

INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI SPALLA

INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI SPALLA INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI SPALLA Spalla normale Spalla con protesi 2 L artroprotesi di spalla rappresenta il progresso più significativo della chirurgia della spalla negli ultimi 50 anni; la sua introduzione

Dettagli

Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno diretto funzione respiratoria funzione cardio-vascolare Si associa

Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno diretto funzione respiratoria funzione cardio-vascolare Si associa APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA TORACICO SUL TERRITORIO G. Lotti - M. Marcheschi emergenza territoriale asl 3 Pistoia 1 Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno

Dettagli

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi.

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi. Tutti i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico vengono sottoposti ad ANESTESIA sia essa: GENERALE Endovenosa inalatoria LOCOREGIONALE Anestesia subaracnoidea Anestesia peridurale Anestesia dei nervi

Dettagli

1/5 MD - CHVASC Vers. 2

1/5 MD - CHVASC Vers. 2 CONSENSO INFORMATO SICVE TRATTAMENTO PATOLOGIA VARICOSA Lei è affetto da patologia varicosa DEFINIZIONE: per patologia varicosa si intende una affezione delle vene superficiali degli arti inferiori (vv.

Dettagli

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve

Dettagli

Trombosi splancniche. Fabio Marra Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze

Trombosi splancniche. Fabio Marra Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze Sesta Giornata Fioren-na dedicata ai pazien- con mala4e mieloprolifera-ve croniche Sabato 9 Aprile 2016 Trombosi splancniche Fabio Marra Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze

Dettagli

IMPIANTO DI PACEMAKER (PM)

IMPIANTO DI PACEMAKER (PM) MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all intervento di IMPIANTO DI PACEMAKER (PM) Io sottoscritto/a nato/a il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. DI ESSERE AFFETTO DA: Severa

Dettagli

PREPARAZIONE RMN CON E SENZA MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENOSO DI QUALSIASI DISTRETTO CORPOREO

PREPARAZIONE RMN CON E SENZA MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENOSO DI QUALSIASI DISTRETTO CORPOREO PREPARAZIONE RMN CON E SENZA MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENOSO DI QUALSIASI DISTRETTO CORPOREO PREPARAZIONE ALL ESAME: 1. Presentarsi a digiuno da almeno sei ore 2. Esibire al momento dell esame il seguente

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato

Dettagli

Introduzione. supportare al meglio il chirurgo in alcuni suoi comportamenti. confermare o correggere determinate strategie

Introduzione. supportare al meglio il chirurgo in alcuni suoi comportamenti. confermare o correggere determinate strategie Introduzione I nuovi sviluppi delle tecniche diagnostiche e chirurgiche consentono di eseguire interventi sempre più delicati. D altra parte si è sempre meno disposti ad accettare gli effetti collaterali

Dettagli

ELENCO DELLE PRESTAZIONI EROGATE

ELENCO DELLE PRESTAZIONI EROGATE ALLEGATO A ALLA CARTA DEI SERVIZI ELENCO DELLE PRESTAZIONI EROGATE INDICE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE...2 PRESTAZIONI TERAPEUTICHE...4 Prestazioni per via endovascolare...4 Prestazioni per via extravascolare...5

Dettagli

REVISIONE O SOSTITUZIONE DI DISPOSITIVO IMPIANTABILE (PACEMAKER O DEFIBRILLATORE)

REVISIONE O SOSTITUZIONE DI DISPOSITIVO IMPIANTABILE (PACEMAKER O DEFIBRILLATORE) MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all intervento di REVISIONE O SOSTITUZIONE DI DISPOSITIVO IMPIANTABILE (PACEMAKER O DEFIBRILLATORE) Io sottoscritto/a nato/a. il. dichiaro di essere stato/a informato/a

Dettagli

SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE

SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE ALLEGATO 1 SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE Cognome Nome Regione Comune ASL Codice fiscale Data di Nascita DATI ANAGRAFICI ED INFORMAZIONI

Dettagli

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all intervento di. Io sottoscritto/a nato/a il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr..

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all intervento di. Io sottoscritto/a nato/a il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all intervento di ABLAZIONE TRANSCATETERE Io sottoscritto/a nato/a il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. DI ESSERE AFFETTO DA: Fibrillazione

Dettagli

a cura della dott.ssa E. Orlando

a cura della dott.ssa E. Orlando a cura della dott.ssa E. Orlando CHE COS E? Il Mammotome è uno strumento diagnostico, alternativo alla biopsia chirurgica, utilizzato per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella in maniera

Dettagli

CONSIDERAZIONI GENERALI

CONSIDERAZIONI GENERALI Al medico richiedente Unità Operativa di Radiologia Diagnostica ed Interventistica CONSIDERAZIONI GENERALI Per l esecuzione di esami TC ed uroangiografici vengono utilizzati mezzi di contrasto non ionici

Dettagli

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE DEFINIZIONE: la malattia cerebrovascolare è la seconda causa di morte cardiovascolare ed è una patologia che interessa le arterie deputate all irrorazione

Dettagli

Occlusioni Croniche Coronariche: nuove tecnologie

Occlusioni Croniche Coronariche: nuove tecnologie CASI CLINICI in Cardiologia Interventistica NOVENTA DI PIAVE (VE), SABATO 21 GENNAIO 2017 Guerra Elena U.O.C Cardiologia, San Donà di Piave Elena.Guerra@ulss10.veneto.it Occlusioni Croniche Coronariche:

Dettagli

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

Patologie dell apparato cardiocircolatorio

Patologie dell apparato cardiocircolatorio Patologie dell apparato cardiocircolatorio Sofferenza cardiaca Ischemia Il cuore, come tutti le parti del corpo, ha bisogno di sangue per poter funzionare. L'apporto di sangue è assicurato da due arterie

Dettagli

GEFITINIB (Iressa) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

GEFITINIB (Iressa) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI GEFITINIB (Iressa) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA.

FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. FOGLIO INFORMATIVO E CONSENSO INFORMATO PER GASTROSCOPIA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. Gentile Paziente, La gastroscopia è un esame endoscopico che permette la visualizzazione della mucosa dell esofago, dello

Dettagli

Foglio informativo per il paziente

Foglio informativo per il paziente DIPARTIMENTO CARDIO-TORACO-VASCOLARE E DI AREA CRITICA STRUTTURA COMPLESSA DI CHIRURGIA VASCOLARE DOTT. ENRICO VECCHIATI - DIRETTORE TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ANEURISMA DELL AORTA ADDOMINALE Foglio informativo

Dettagli

La terapia compressiva nelle malattie venose

La terapia compressiva nelle malattie venose Controindicazioni a profilassi farmacologica od in associazione ad essa. Allettamento prolungato cronico Trombosi venosa profonda. Arto inferiore tumefatto rispetto al controlaterale La terapia compressiva

Dettagli

Problematiche anestesiologiche

Problematiche anestesiologiche LE LABIOPALATOSCHISI E LE MALFORMAZIONI CONGENITE ESTERNE Andrea Sansevero 14 Aprile 2007 Centro Maccarrone (Pisa) IL BAMBINO NON PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN ADULTO IN MINIATURA numerose differenze strutturali

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: ABLAZIONE TRANSCATETERE

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: ABLAZIONE TRANSCATETERE INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: ABLAZIONE TRANSCATETERE FINALITÀ DELL INTERVENTO L ablazione transcatetere è una procedura che consente di curare molte aritmie (Tachicardia parossistica

Dettagli

V = vascolari. I = infiammatorie ***** T = traumi *** A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche ** I = idiopatiche. N = neoplastiche **

V = vascolari. I = infiammatorie ***** T = traumi *** A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche ** I = idiopatiche. N = neoplastiche ** MALATTIE DEL SISTEMA VASCOLARE Prof. Carlo Guglielmini Malattie dei vasi Poco frequenti negli animali domestici rispetto all uomo (rara l arteriosclerosi) Comprendono le malattie congenite e acquisite

Dettagli

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO Io sottoscritto/a, nato/a il a nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro di essere stato/a informato/a in modo dettagliato, chiaro e comprensibile, dal Dottor, sui seguenti punti: 1. diagnosi : La

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

MODELLO INFORMATIVO E CONSENSO AD ESECUZIONE DI ESAME RADIOLOGICO CON MEZZO DI CONTRASTO (MDC) PER VIA INIETTIVA

MODELLO INFORMATIVO E CONSENSO AD ESECUZIONE DI ESAME RADIOLOGICO CON MEZZO DI CONTRASTO (MDC) PER VIA INIETTIVA MODELLO INFORMATIVO E CONSENSO AD ESECUZIONE DI ESAME RADIOLOGICO CON MEZZO DI CONTRASTO (MDC) PER VIA INIETTIVA DA COMPILARE DA PARTE DEL MEDICO CURANTE/SPECIALISTA PAZIENTE Cognome Nome Nato/a il Peso

Dettagli

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita Io sottoscritto/a, nato/a a il dichiaro di essere stata informata/o, sia durante la prima visita che durante il ricovero, in modo chiaro ed a me comprensibile dal Prof/Dr. che, per la patologia riscontratami:

Dettagli

( ) %'!"#$%!&'(!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'(!)"$& +1 (( (!)*%%!"(!!($%!&(

( ) %'!#$%!&'(!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'(!)$& +1 (( (!)*%%!(!!($%!&( !"##"$!"!" %""!&"' ) %'!"#$%!&'!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'!)"$& +1!)*%%!"!!$%!&!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 2*+## $!!"!"! ""!&"*#,-!*! 1/3 4 56 78!9#7 # 6 1#/ 3 ' *,,!:%"$%!- 6 / #6,*)$!*;$:%"$%!-'

Dettagli

INTERVENTO CHIRURGICO PER IL TRATTAMENTO DI UNA CISTI SACRO-COCCIGEA (sinus pilonidalis)

INTERVENTO CHIRURGICO PER IL TRATTAMENTO DI UNA CISTI SACRO-COCCIGEA (sinus pilonidalis) Chirurgia Proctologica Direttore Dr. R.D. Villani INTERVENTO CHIRURGICO PER IL TRATTAMENTO DI UNA CISTI SACRO-COCCIGEA (sinus pilonidalis) Si prega di leggere il foglio informativo prima del colloquio

Dettagli

IL PORT-A-CATH Accesso venoso totalmente impiantabile POLICLINICO UNIVERSITARIO CAMPUS BIO-MEDICO.

IL PORT-A-CATH Accesso venoso totalmente impiantabile POLICLINICO UNIVERSITARIO CAMPUS BIO-MEDICO. IL PORT-A-CATH Accesso venoso totalmente impiantabile POLICLINICO UNIVERSITARIO CAMPUS BIO-MEDICO OPUSCOLO INFORMATIVO E LIBRETTO DI MANUTENZIONE PER I PAZIENTI Informazioni sul tuo Port ID Dispositivo

Dettagli

Servizio di Anestesia e Rianimazione

Servizio di Anestesia e Rianimazione Servizio di Anestesia e Rianimazione Sede Operativa Verbania Tel. 0323/541206 Fax 0323/541205 e-mail: carlo.maestrone@aslvco.it Sede Operativa Domodossola Tel. 0324/491216 Fax 0324/491524 e-mail:carlo.maestrone@aslvco.it

Dettagli

Una stretta al cuore FRONTEGGIARE.

Una stretta al cuore FRONTEGGIARE. Una stretta al cuore FRONTEGGIARE i rischi della cardiopatia ischemica www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 STRADA SBARRATA Ero all angolo, non potevo far finta di nulla né fuggire: c era una sola strada

Dettagli

IL DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) Paolo Danna, Milano Savona, 10 aprile 2015

IL DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) Paolo Danna, Milano Savona, 10 aprile 2015 IL DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) Paolo Danna, Milano Savona, 10 aprile 2015 Epidemiologia dei DIA I DIA rappresentano il 10% delle cardiopatie congenite alla nascita ed il 20-40% delle cardiopatie

Dettagli