Protocollo di intesa Per la partecipazione dell Agroalimentare italiano all EXPO 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Protocollo di intesa Per la partecipazione dell Agroalimentare italiano all EXPO 2015"

Transcript

1 Protocollo di intesa Per la partecipazione dell Agroalimentare italiano all EXPO 2015

2 PREMESSO CHE - il Bureau International des Expositions (di seguito, BIE), con sede a Parigi, con propria decisione del 31 marzo 2008 ha assegnato alla città di Milano la realizzazione dell Esposizione Universale che avrà luogo nel 2015 con il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita ( Feeding the Planet, Energy for Life ) (di seguito, Expo Milano 2015 ); - l Esposizione Universale che si terrà nella città di Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 è per sua natura un evento di altissimo richiamo internazionale, in ragione del numero e della natura dei Paesi partecipanti previsti, del grande flusso e diversa provenienza dei visitatori attesi, della natura dei rapporti che verranno sviluppati, della consistenza dei progetti di cooperazione che saranno attivati, degli scambi culturali e di capitale umano che da tale evento si genereranno, della natura e del carattere globale del tema scelto; - Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (di seguito Ministero) ha tra i suoi obiettivi primari quello di promuovere le attività delle filiere agroalimentari del Paese, con particolare riguardo alla valorizzazione delle tipicità territoriali, delle traduzioni produttive, nonché dell innovazione dei sistemi dell agricoltura e della trasformazione, l impiego dei giovani, la valorizzazione delle eccellenze e il recupero dei territori agricoli; - l'esposizione Universale del 2015 rappresenta un'occasione unica e irripetibile per l'italia per realizzare sinergie e collaborazioni tra istituzioni pubbliche e la società civile nella sua interezza, per valorizzare le eccellenze scientifiche, culturali, artistiche, architettoniche e paesaggistiche e quelle, più originali ed esclusive, delle filiere economico-produttive; - con il DPCM del 22 ottobre 2008 e s.m.i. sono stati istituiti gli organi e i soggetti deputati alla gestione delle attività e alla realizzazione delle opere connesse allo svolgimento del grande evento Expo Milano 2015, ai fini dell adempimento degli obblighi internazionali assunti dal Governo Italiano nei confronti del BIE e in particolare la società Expo spa con il compito di predisporre il sito espositivo e coordinare l Esposizione Universale; - con DPCM del 3 agosto 2012 è stato nominato il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, nella persona della Dott.ssa Diana Bracco (di seguito, il Commissario Padiglione Italia ) che ha, tra i suoi compiti, la responsabilità del coordinamento della gestione degli spazi espositivi nei quali si dispiegherà la presenza dell intero sistema Italia, chiamati unitariamente Padiglione Italia (di seguito, il Padiglione ), costituito dal Palazzo Italia e dal 1

3 Cardo, anche attraverso il coinvolgimento della presenza di altri enti pubblici italiani, nonché di istituzioni, enti o associazioni private; - con DPCM 9 ottobre 2012, registrato in data 20 novembre 2012, è stato altresì affidato al Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia il coordinamento delle attività per la realizzazione e la gestione del Padiglione Italia affidate alla società Expo Milano 2015, tra le quali in particolare l'elaborazione del concept del Padiglione Italia, la formulazione degli indirizzi e delle linee guida riguardanti i contenuti della progettazione, dell edificazione e della gestione del Padiglione; per lo svolgimento dei suoi compiti il Commissario Padiglione Italia si avvale della Divisione Padiglione Italia, struttura organizzativa di Expo 2015 S.p.A; - con DPCM del 6 maggio 2013 è stato nominato Commissario Unico per Expo Milano 2015, il dr. Giuseppe Sala; CONSIDERATO CHE - Il Ministero con decreto ministeriale 8 agosto 2013, prot.n ha istituito la cabina di regia per Expo Milano 2015, per l elaborazione di idee progettuali da promuovere nell ambito dell evento; - Il Ministero intende promuovere in Expo 2015 il sistema delle eccellenze agroalimentari italiane, anzitutto a partire dalle principali filiere produttive del territorio; - Il Commissario di Padiglione Italia ha tra le sue funzioni quella di garantire in modo omogeno e adeguato la partecipazione del Paese, nonché la rappresentazione delle sue specificità e delle sue filiere produttive; - La società Expo, secondo quanto previsto dal DPCM del 9 ottobre 2012, all interno delle sue funzioni statutarie svolge la funzione di soggetto operativo e gestionale per Padiglione Italia; - La società Expo spa all interno dei suo scopi statutari intende promuovere attraverso l Expo del 2015 anche le eccellenze italiane in modo condiviso e approvato dal Commissario del Padiglione Italia; 2

4 CONVENGONO QUANTO SEGUE Art. 1 (Oggetto) 1. Con il presente protocollo di intesa si intende definire le modalità di coordinamento, di attuazione e di contribuzione per la presenza della agricoltura e dell agroalimentare Italiano all esposizione Universale 2015 che dovrà essere sostenuta e/o rappresentata dal Ministero, Expo spa e Padiglione Italia. 2. Le Parti, nell ambito dei temi condivisi inerenti all Esposizione Universale del 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita, si impegnano, ciascuna per gli aspetti di competenza, ad attuare ogni iniziativa necessaria alla realizzazione di quanto previsto nel presente Protocollo d Intesa. Art. 2 (Ambiti di collaborazione) 1. Il Ministero intende coordinare la presenza dell agricoltura e dell agroalimentare italiano all Esposizione Universale del 2015, col concorso delle proprie strutture tecniche e proponendo le linee di indirizzo per la loro rappresentazione e la logica espositiva ad Expo SpA e Padiglione Italia. In particolare: - Il Commissario Padiglione Italia, tramite la Divisione Padiglione Italia di Expo 2015 SpA, si assume il compito di realizzare il Padiglione dell esperienza vitivinicola italiana in un apposito e riconoscibile spazio autonomo dedicato, nell ambito degli spazi disponibili all interno del Cardo, e in coerenza con la propria proposta espositiva, anche avvalendosi di soggetti di pluriennale e riconosciuta esperienza, anche internazionale, nel settore. - Expo 2015 Spa si impegna a favorire la rappresentazione delle filiere agroalimentari, secondo le modalità e procedure in essere, o che saranno più opportune e nei tempi compatibili alla realizzazione dell'evento, anche mettendo a disposizione un lotto degli spazi denominati corporate e/o altri dedicati nell ambito degli spazi disponibili e dalla 3

5 medesima gestiti direttamente o indirettamente per la realizzazione di un Padiglione specifico. - Expo 2015 SpA e il Commissario Padiglione Italia, tramite la Divisione Padiglione Italia, coopereranno per garantire al visitatore una esperienza integrata dell agricoltura e dell agroalimentare Italiano, e tenendo tra loro gli opportuni collegamenti tecnici creativi e funzionali. 2. Il Commissario Padiglione Italia, tramite la Divisione Padiglione Italia, ed Expo 2015 SpA realizzeranno e/o coordineranno i progetti, che saranno previamente sottoposti al Ministero per la verifica della coerenza con le linee espositive approvate dallo stesso Ministero, sviluppando la rappresentazione, con finalità educative e di intrattenimento, e solo marginalmente commerciali, nel rispetto dei regolamenti del BIE, delle realtà agricole e agroindustriali del Paese, con il coinvolgimento più ampio delle strutture associative agricole, industriali e cooperativistiche, con un attenzione specifica alle startup dei diversi settori coinvolti, all imprenditorialità giovanile e femminile, al mondo della cultura e della ricerca, nonché alle produzioni tipiche italiane di qualità (DOP, IGT, ecc.) e alle produzioni biologiche, come tipicità specifiche del patrimonio agroalimentare italiano, anche attraverso un azione di promozione di un Marchio identificativo della produzione nazionale di qualità. 3. Nelle attività culturali e di supporto Expo 2015 SpA e il Commissario Padiglione Italia, tramite la Divisione Padiglione Italia, cureranno la presenza e la rappresentazione del dibattito politico economico e sociale in corso nei diversi comparti, la presenza dei migliori esperti nazionali, la promozione delle attività del Corpo Forestale dello Stato, del Nucleo dei Carabinieri e degli Enti vigilati dal Ministero, l apertura al confronto internazionale, in particolare con i rappresentanti dei Paesi di sbocco dell agricoltura e dell agroalimentare italiano. Padiglione, in particolare, per tutta la durata del semestre espositivo, assicurerà, in raccordo con il Ministero, eventi tematici, incontri e collegamenti delle realtà produttive, con le Amministrazioni Regionali protagoniste del Padiglione e con l Unione Europea che ne è ospite. 4. Il Commissario Padiglione Italia, tramite la Divisione Padiglione Italia, assicurerà al Ministero delle Politiche Agricole adeguati spazi fisici per la sua rappresentanza istituzionale durante tutto il semestre espositivo e accoglierà in termini da concordare le proposte avanzate dal Ministero attraverso uno specifico calendario di iniziative nella programmazione degli Eventi di Padiglione. 5. Padiglione Italia dedicherà inoltre spazi ed eventi alla valorizzazione delle start up agricole ed alimentari individuate dal Ministero secondo il controllo e la partecipazione attiva della stesso. 4

6 6. Padiglione Italia si impegna altresì a realizzare e coordinare, in raccordo con il Ministero, un Master in campo agroalimentare per 100 giovani neolaureati in discipline riferibili al settore agricolo e agroalimentare. 7. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali svilupperà, nel suo programma di comunicazione 2014/2015, azioni di promozione dell occasione di Expo Milano 2015 nelle principali fiere nazionali ed internazionali alle quali prenderà parte. 8. Il Ministero, nell ambito delle risorse iscritte nello proprio stato previsionale della spesa e destinate all Esposizione Universale del 2015, contribuirà al cofinanziamento delle iniziative di cui al presente articolo in misura da determinarsi e previa approvazione dei progetti esecutivi corredati da business plan che accertino il bilanciamento delle risorse reperibili, i costi da sostenere e la tempistica - attraverso una successiva convenzione che regolerà i rapporti con Expo 2015 SpA e con il Commissario Padiglione Italia. In particolare, il cofinanziamento del Ministero a Padiglione Italia per la realizzazione delle attività di propria competenza previste dal presente articolo, avverrà nel limite di 3 milioni di euro; mentre il cofinanziamento a Expo 2015 SpA per le attività di propria competenza avverrà nel limite di 2 milioni di euro. Art. 3 (Comitato di coordinamento) 1. Con il compito di programmare, condividere, sviluppare, approvare e monitorare tutte le attività relative alla collaborazione tra le Parti, è istituito un Comitato di Coordinamento, di seguito denominato Comitato. 2. Il Comitato di cui al precedente comma 1 è composto, per il Ministero, dal Vice Capo di Gabinetto con delega all Expo, dal Capo della Segreteria del Ministro, dal Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, dal Direttore Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell ippica; per Expo 2015 S.p.A. dal Direttore Generale Gestione Evento, dal Direttore degli Affari Istituzionali; per il Commissario Padiglione Italia dal Direttore Generale, dal Direttore delle relazioni esterne e istituzionali e dal Direttore Marketing della Divisione Padiglione Italia. 3. Il Comitato si riunirà periodicamente a decorrere dalla data di sottoscrizione del presente Protocollo e, comunque, ogniqualvolta le Parti ne facciano formale richiesta. 4. Per la partecipazione al Comitato non è previsto alcun compenso economico, salvo i rimborsi spese a carico delle Amministrazioni di appartenenza. 5

7 Art. 4 (Attuazione) 1. Per l attuazione del presente Protocollo, le Parti si impegnano alla stipula di apposita convenzione, con la quale si provvederà, tra l altro, ad individuare, in maniera dettagliata, le attività, i tempi, gli importi e le modalità di erogazione delle risorse. Art. 5 (Loghi) 1. Il logo del Ministero, di Expo Milano 2015 e del Padiglione Italia potranno essere utilizzati, previa autorizzazione scritta da parte di ciascun proprietario e nel rispetto delle relative regole di utilizzo (Brand Book), per le attività, comuni e concordate, realizzate nell ambito del presente Protocollo d Intesa. Art. 6 (Durata) 1. Il presente Protocollo d intesa ha validità dalla data della sua sottoscrizione fino al 31 ottobre ROMA, 10 Marzo 2014 IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI L AMMINISTRATORE DELEGATO DI EXPO 2015 SPA IL COMMISSARIO DI PADIGLIONE ITALIA 6

Protocollo d intesa. tra

Protocollo d intesa. tra Protocollo d intesa tra Società Expo 2015 Spa, con sede in Milano, Via Rovello 2, codice fiscale e numero iscrizione nel Registro delle imprese di Milano: 06398130960, iscritta nel Repertorio Economico

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra Il MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI (di seguito MIPAAF ), con sede in Via XX Settembre, n. 20-00187 Roma, rappresentato dal Capo del Dipartimento delle

Dettagli

Protocollo d intesa. Tra

Protocollo d intesa. Tra Protocollo d intesa Tra IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (di seguito denominato MIUR) E IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO (di seguito denominata VIS) VISTA la

Dettagli

istituzionale, economico e sociale della provincia di Piacenza in vista dell'esposizione Universale EXPO 2015 in partenariato con A.T.S.

istituzionale, economico e sociale della provincia di Piacenza in vista dell'esposizione Universale EXPO 2015 in partenariato con A.T.S. Convenzione tra la Provincia, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, il Comune di Piacenza e l Associazione Temporanea di scopo Piacenza Per Expo 2015 per l affidamento di servizi

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Il Ministro dello Sviluppo Economico e Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 9 febbraio 2001, n. 187 recante Regolamento per la revisione

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del 57222 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 novembre 2016, n. 1750 Programmazione Fondo per le Politiche Giovanili 2016. Approvazione scheda intervento Regione Puglia. L Assessore alle Politiche giovanili

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DG PEMAC - PEMAC 01 - Prot. Interno N.0008004 del 05/04/2017 IL DIRETTORE GENERALE VISTO il D. Lgs. 30 luglio 1999, n. 300, recante: Riforma dell organizzazione del Governo a norma dell art. 11 della legge

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

EXPO MILANO 2015

EXPO MILANO 2015 www.expo2015.org EXPO MILANO 2015 TEMA EXPO MILANO 2015 NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA. È possibile un alimentazione sufficiente, buona, sana e accessibile a tutti? NUMERI DI EXPO Durata: 1 maggio

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA ALL. A ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA IN MATERIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Tra IL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA REGIONE LAZIO IL PRESENTE ALLEGATO E COMPOSTO DI N.7 PAGINE COMPRESA LA PRESENTE

Dettagli

Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo

Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo Le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA VISTO

PROTOCOLLO D INTESA VISTO PROTOCOLLO D INTESA TRA La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport con sede in Roma, Via della Stamperia, 8 nella persona del Sottosegretario

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO CON DELEGA AL TURISMO

PROTOCOLLO D'INTESA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO CON DELEGA AL TURISMO Il Sottosegretario di Stato pcr le politiche di sviluppo e competitività del turismo PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO CON

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. Ordine degli Avvocati di Milano - C.F , con sede in Milano via

PROTOCOLLO D INTESA TRA. Ordine degli Avvocati di Milano - C.F , con sede in Milano via MIUR.AOODRLO.REGISTRO UFFICIALE(U).0003120.29-02-2016 PROTOCOLLO D INTESA TRA Ordine degli Avvocati di Milano - C.F. 80098730155, con sede in Milano via Freguglia n. 1, di seguito denominato Ordine di

Dettagli

Accordo attuativo tra Inail Direzione regionale per la Puglia e Regione Puglia Assessorato alla Promozione della Salute

Accordo attuativo tra Inail Direzione regionale per la Puglia e Regione Puglia Assessorato alla Promozione della Salute Direzione Regionale per la Puglia Assessorato alla Promozione della Salute Accordo attuativo tra Inail Direzione regionale per la Puglia e Regione Puglia Assessorato alla Promozione della Salute Premesso

Dettagli

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale]

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale] Comune di CONVENZIONE TRA il Ministero della Pubblica Istruzione nel seguito detto "MPI" qui rappresentato dall Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell autonomia Scolastica (ex IRRE) - Gestione Commissariale

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Confindustria Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,

Dettagli

Sicilia. Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia

Sicilia. Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia Direzione Regionale della Sicilia Direzione Regionale della Sicilia Direzione Regionale della Sicilia Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi PROTOCOLLO D INTESA Coord. Reg. Ordini Dottori Commercialisti

Dettagli

PROGETTO PERLE DI MOSAICO 2012 SCHEMA PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemiladodici, il giorno del mese di, nella residenza

PROGETTO PERLE DI MOSAICO 2012 SCHEMA PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemiladodici, il giorno del mese di, nella residenza Rep. N. PROGETTO PERLE DI MOSAICO 2012 SCHEMA PROTOCOLLO D INTESA L anno duemiladodici, il giorno del mese di, nella residenza municipale di Spilimbergo in Piazzetta Tiepolo n. 1 Tra i 1. Sig. COLUSSI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra la

PROTOCOLLO D INTESA. tra la PROTOCOLLO D INTESA tra la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del 59096 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 novembre 2016, n. 1757 Approvazione schema di Protocollo d intesa tra Regione Puglia, Ministero dello Sviluppo Economico e ICE- Agenzia per lo sviluppo di

Dettagli

ACCORDO QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI

ACCORDO QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI ACCORDO QUADRO TRA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, con sede in Roma 00185, Piazzale Aldo Moro n 7, C.F. 80054330586, P.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,

Dettagli

Giuseppina De Santis. Assessore alle Attività Produttive; Energia, Innovazione e Ricerca - Regione Piemonte

Giuseppina De Santis. Assessore alle Attività Produttive; Energia, Innovazione e Ricerca - Regione Piemonte Giuseppina De Santis Assessore alle Attività Produttive; Energia, Innovazione e Ricerca - Regione Piemonte 1 La Regione Piemonte e l internazionalizzazione del territorio Braccio operativo in house e riferimento

Dettagli

Attività di. delle imprese liguri. Amministratore Delegato di Liguria International

Attività di. delle imprese liguri. Amministratore Delegato di Liguria International Attività di internazionalizzazione a favore delle imprese liguri FRANCO APRILE FRANCO APRILE Amministratore Delegato di Liguria International Il quadro economico della Liguria Imprese attive in Liguria:

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail BORRIELLO RAFFAELE Via Giacinto Carini 32, 00152 Roma - Italy raffaele_borriello@alice.it; r.borriello@mpaaf.gov.it;

Dettagli

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone

Dettagli

LazioXDubai2020. Verifica dell opportunità di presentare una proposta di internazionalizzazione da parte di un gruppo di PMI. Roma, 6 Ottobre 2014

LazioXDubai2020. Verifica dell opportunità di presentare una proposta di internazionalizzazione da parte di un gruppo di PMI. Roma, 6 Ottobre 2014 LazioXDubai2020 Verifica dell opportunità di presentare una proposta di internazionalizzazione da parte di un gruppo di PMI Roma, 6 Ottobre 2014 Sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI

Dettagli

Protocollo d intesa tra

Protocollo d intesa tra Ministero per Culturali Dipartimento i Beni e le Attività per i Beni Culturali e Paesaggistici Regione Autonoma della Sardegna Protocollo d intesa tra MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI DIPARTIMENTO

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE di GIULIANO TEATINO. 100% compostaggio domestico

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE di GIULIANO TEATINO. 100% compostaggio domestico REGIONE ABRUZZO ALLEGATO 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE di GIULIANO TEATINO 100% compostaggio domestico Progetto sperimentale per la realizzazione di un sistema integrato domiciliare

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente

Dettagli

Fiscalità 2015: EXPO 2015

Fiscalità 2015: EXPO 2015 Fiscalità 2015: EXPO 2015 Circolare Agenzia delle Entrate n.26 del 7 agosto 2014 Dr Alberto Perani Milano, 24 febbraio 2015 In collaborazione con Expo 2015 Expo Milano 2015 è l esposizione Universale organizzata

Dettagli

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni DECRETO INTERMINISTERIALE Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI E IL MINISTRO

Dettagli

COMUNE DI OGGIONO - PROVINCIA DI LECCO MASNAGA PER L'ORGANIZZAZIONE DI SPETTACOLI TEATRALI

COMUNE DI OGGIONO - PROVINCIA DI LECCO MASNAGA PER L'ORGANIZZAZIONE DI SPETTACOLI TEATRALI COMUNE DI OGGIONO - PROVINCIA DI LECCO PROTOCOLLO D'INTESA TRA I COMUNI DI OGGIONO E COSTA MASNAGA PER L'ORGANIZZAZIONE DI SPETTACOLI TEATRALI PER RAGAZZI NELL'AMBITO DEL PROGETTO "POSTO UNICO" - STAGIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2015, n. 2495

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2015, n. 2495 4163 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2015, n. 2495 Programma di promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità ed Educazione Alimentare Approvazione programma fieristico annualità

Dettagli

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede...

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede... Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede..., sono presenti, per la Regione Toscana. per la Provincia di Arezzo per la Provincia

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E L AUTORITA PER LA VIGLANZA SUI CONTRATTI PUBBLCI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE. Roma, 1 ottobre 2009 IL MINISTRO

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Allegato A) PROTOCOLLO DI INTESA tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI COMUNE DI CECINA per il rilancio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ) PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Comune di Lamezia Terme (CZ) Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità

Dettagli

COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI CULTURALI PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI CULTURALI PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE Settore: SP Proponente: 91.A Proposta: 2016/586 del 28/04/2016 COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA R.U.A.D. 639 del 29/04/2016 SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI CULTURALI Dirigente: GASPARINI Arch. Giordano PROVVEDIMENTO

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri DECRETO DEL MINISTRO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL CHE ISTITUISCE LA CABINA DI REGIA INTERISTITUZIONALE DI CUI AL PIANO STRAORDINARIO CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE E DI GENERE (ADOTTATO

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

Opportunità per le Imprese

Opportunità per le Imprese Opportunità per le Imprese Il Padiglione Italia, dove l Italia riceve il mondo nel Semestre Dislocazione dei Paesi Obiettivo di Padiglione Italia: Sviluppo del Sistema Italia Palazzo Italia è il luogo

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura

PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Comitato nazionale Albo Gestori Ambientali Libera. Associazioni,

Dettagli

COMUNE DI ALLISTE (Provincia di Lecce)

COMUNE DI ALLISTE (Provincia di Lecce) COMUNE DI ALLISTE (Provincia di Lecce) PROTOCOLLO D INTESA TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE ASSOCIAZIONI INTERESSATE PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE FINALIZZATE ALLA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEL

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.

Dettagli

A relazione dell'assessore Vignale: Premesso che:

A relazione dell'assessore Vignale: Premesso che: REGIONE PIEMONTE BU49 05/12/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 11 novembre 2013, n. 49-6665 Protocollo di collaborazione tra il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, la Regione

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE GIUNTA COMUNALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL 17/07/07

COMUNE DI FIRENZE GIUNTA COMUNALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL 17/07/07 COMUNE DI FIRENZE GIUNTA COMUNALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL 17/07/07 DELIBERAZIONE N. 2007/G/00415 2007/00501 Oggetto: Approvazione protocollo di intesa in attuazione della legge 20

Dettagli

Ufficio Scolastico Provinciale

Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

Regole tecniche per la formazione, la documentazione e lo scambio di ortofoto digitali alla scala nominale 1:10000 DM 10 novembre 2011

Regole tecniche per la formazione, la documentazione e lo scambio di ortofoto digitali alla scala nominale 1:10000 DM 10 novembre 2011 Regole tecniche per la formazione, la documentazione e lo scambio di ortofoto digitali alla scala nominale 1:10000 DM 10 novembre 2011 Rome 28 giugno Il SIAN Sistema Informativo Agricolo Nazionale (1/2)

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Regione del Veneto CONVENZIONE TRA

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Regione del Veneto CONVENZIONE TRA ALLEGATOA alla Dgr n. 3239 del 28 ottobre 2008 pag. 1/8 CONVENZIONE TRA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO COMUNICAZIONI REGIONE

Dettagli

PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE

PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE ISTITUTO per l ISTRUZIONE SUPERIORE G. NATTA - G.V. DEAMBROSIS!"#$#!"#%&!"#!! "#$$##%!!" & '(((!! PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE

Dettagli

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati CONVENZIONE TRA REGIONE PIEMONTE E CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN MATERIA DI PATROCINIO LEGALE DELLE VITTIME DI VIOLENZA E

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E l' Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (di seguito denominata AIG) Progetti

Dettagli

LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA

LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E L AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGIONE CALABRIA ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA E REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE La Regione Calabria, nella

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione) PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE

Dettagli

VARESE FOR EXPO maggio 2013

VARESE FOR EXPO maggio 2013 VARESE FOR EXPO 2015 7 maggio 2013 INDICE IL CONTESTO EXPO MILANO 2015: I numeri dell Esposizione Universale Il sito espositivo I Paesi Partecipanti I Partner L INDOTTO DI EXPO 2015: Una metodologia e

Dettagli

PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015

PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015 PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015 Il Patto per il territorio del Nord Ovest Milano in vista di Milano Expo 2015 rappresenta uno strumento per coordinare le politiche locali

Dettagli

Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate Protocollo d intesa tra Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento e Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle Entrate

Dettagli

Agenda 21 un sistema rete

Agenda 21 un sistema rete Agenda 21 un sistema rete Accordo Volontario tra l azienda Galvanica Nobili ed il Comune di Modena - Assessorato Politiche Ambientali - per la realizzazione di azioni dell Agenda 21 locale. Il Legale rappresentante

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA COMUNE DI MILANO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA COMUNE DI MILANO PROTOCOLLO DI INTSA TRA COMUN DI MILANO UNIVRSITÀ DGLI STUDI DI MILANO, UNIVRSITÀ DGLI STUDI DI MILANO BICOCCA, UNIVRSITÀ CATTOLICA DL SACRO CUOR, IULM - LIBRA UNIVRSITÀ DI LINGU COMUNICAZION, POLITCNICO

Dettagli

Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico

Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Art. 19 dello Statuto APEA Agenzia Provinciale per l Energia e l Ambiente Il presente Regolamento disciplina le modalità di costituzione, i compiti ed il funzionamento

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, che recepisce il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione; VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale

Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale Centro permanente di ricerca Permanent research centre acronimo denominazione CERGAS Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale Centre for Research on Health and Social Care

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze

Dettagli

(segue: testo approvato dalla Camera dei Deputati)

(segue: testo approvato dalla Camera dei Deputati) Atti Parlamentari 40 Camera dei Deputati 1248-B «ART. 16-bis. (Modifiche al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, in materia di accesso alle banche dati pubbliche). 1. Al decreto legislativo 13 agosto

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA

Dettagli

ASPETTANDO EXPO 2015: IL PALINSESTO EVENTI DI PADIGLIONE ITALIA

ASPETTANDO EXPO 2015: IL PALINSESTO EVENTI DI PADIGLIONE ITALIA ASPETTANDO EXPO 2015: IL PALINSESTO EVENTI DI PADIGLIONE ITALIA ANTEPRIMA DI UN AGENDA IN COSTRUZIONE Paolo Verri Direttore contenuti espositivi e palinsesto eventi 10 aprile 2014 Il Sito Espositivo AREE

Dettagli

L'Expo 2015: una sfida per Milano e per l Italia

L'Expo 2015: una sfida per Milano e per l Italia L'Expo 2015: una sfida per Milano e per l Italia Sergio Rossi Dirigente Area Sviluppo del Territorio e del Mercato Camera di Commercio di Milano 17 settembre 2013 IL CONTESTO Expo 2015 è da ritenersi un

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE. dell UNIVERSITÀ DI PISA

PROTOCOLLO D INTESA. tra L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE. dell UNIVERSITÀ DI PISA Autorità Nazionale Anticorruzione - SG - UPROT Ufficio Protocollo - Prot. Ingresso N.0172394 del 18/12/2015 PROTOCOLLO D INTESA tra L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE e IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

Dettagli

EXPO E TERRITORI Viaggio alla scoperta dei tesori nascosti e delle eccellenze agroalimentari d Italia (iniziativa n. 24 di Agenda Italia 2015)

EXPO E TERRITORI Viaggio alla scoperta dei tesori nascosti e delle eccellenze agroalimentari d Italia (iniziativa n. 24 di Agenda Italia 2015) 1. EXPO E TERRITORI In vista di EXPO Milano 2015, l Esposizione Universale che l Italia ospiterà tra maggio e ottobre 2015, il Governo italiano ha promosso una serie di interventi tra cui l iniziativa

Dettagli

Eduardo Montefusco. Programma biennale Vice Presidente con delega per il progetto Roma per l Expo l. Roma, 7 Ottobre 2009

Eduardo Montefusco. Programma biennale Vice Presidente con delega per il progetto Roma per l Expo l. Roma, 7 Ottobre 2009 Eduardo Montefusco Vice Presidente con delega per il progetto Roma per l Expo l 2015 Programma biennale 2009-2010 2010 Roma, 7 Ottobre 2009 LO SCENARIO GLI OBIETTIVI DI UN ESPOSIZIONE UNIVERSALE Educare

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemilaundici, il giorno del mese di, in. Carbonia, nella sede della Provincia di Carbonia-Iglesias, via Mazzini n 39,

PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemilaundici, il giorno del mese di, in. Carbonia, nella sede della Provincia di Carbonia-Iglesias, via Mazzini n 39, LOGO PROTOCOLLO D INTESA ( Art. 15 Legge 241/1990 s.m.i. e art. 34 del D.lgs n. 267 del 18 agosto 2000) L anno duemilaundici, il giorno del mese di, in Carbonia, nella sede della Provincia di Carbonia-Iglesias,

Dettagli

L'anno 2012 il giorno 18 del mese di Dicembre in Bologna, nella sede della Giunta regionale, tra agli enti sottoindicati;

L'anno 2012 il giorno 18 del mese di Dicembre in Bologna, nella sede della Giunta regionale, tra agli enti sottoindicati; Convenzione tra REGIONE EMILIA-ROMAGNA e PROVINCIA DI MODENA per l attuazione dell intervento Sviluppo dei centri e degli spazi di aggregazione giovanile sul territorio regionale, di cui a parte della

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE il DPR 8 marzo 1999 n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 ; VISTA la Legge

Dettagli

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI DECRETO 21 settembre 2015 Organizzazione del Dipartimento per le riforme istituzionali della Presidenza del Consiglio dei

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito denominato

Dettagli

CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. N. Cronologico 423 approvata il 5 dicembre 2016

CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. N. Cronologico 423 approvata il 5 dicembre 2016 Direzione Commercio, Lavoro, Innovazione e Sistema Informativo 2016 05979/016 Area Commercio e Attività Produttive Servizio Attività Economiche e di Servizio, S.U.A.P., Pianificazione Commerciale CITTÀ

Dettagli

Le università per Milano L esperienza della Consulta Università. Maurizio Zani

Le università per Milano L esperienza della Consulta Università. Maurizio Zani Le università per Milano L esperienza della Consulta Università L'avvenire dei giovani ricercatori, Milano 12/12/2016 I protagonisti Atenei/accademie (11) Comune di Milano Università degli Studi di Milano

Dettagli

dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA E ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUT

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani

Dettagli

Management e certificazione: valori per le reti di impresa Roma, 9 maggio, 2013

Management e certificazione: valori per le reti di impresa Roma, 9 maggio, 2013 Management e certificazione: valori per le reti di impresa Roma, 9 maggio, 2013 Le reti di impresa: dalla costituzione, al management, alla valutazione e alla certificazione Valori Progetto condiviso Crescita

Dettagli

CONSORZIO OLTREPO MANTOVANO SEDE DI PIEVE DI CORIANO

CONSORZIO OLTREPO MANTOVANO SEDE DI PIEVE DI CORIANO CODICE ENTE: 157008 ATTO N. 19/2014 PROT. N. /2014 Seduta del 09/09/2014 Presenti Assenti 1 MANICARDI ALBERTO - PRESIDENTE X 2 NOSARI FABRIZIO - MEMBRO X 3 MELLI WAINER - MEMBRO X 4 TERZI CLAUDIO - MEMBRO

Dettagli

PIANO ENERGETICO PROVINCIALE

PIANO ENERGETICO PROVINCIALE PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA V Dipartimento I U. D. Politiche energetiche e Tutela dell Ambiente PROTOCOLLO D INTESA PER LA REDAZIONE DEL PIANO ENERGETICO PROVINCIALE della PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DG DISR - DISR 04 - Prot. Uscita N.0008422 del 12/04/2016 Ministero delle politiche agricole VISTO il Decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204 recante disposizioni per il coordinamento, la programmazione

Dettagli

PROGETTO SCUOLASALUTE

PROGETTO SCUOLASALUTE Progetto Interministeriale Scuola e Salute Incontro Referenti Regionali USR e Sanità - 22 giugno 2010 PROGETTO SCUOLASALUTE REGIONE LAZIO Dott.sa Anna De Santi: Responsabile scientifico Dott.sa Cristina

Dettagli

Progetto CVT (Centri Valutativi Territoriali)

Progetto CVT (Centri Valutativi Territoriali) PROGRAMMA INTERREG IIIB MEDOCC Progetto CVT (Centri Valutativi Territoriali) Il progetto CVT (Centri Valutativi Territoriali) nasce con l'obiettivo di promuovere la realizzazione di centri locali di supporto

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Copia della presente determinazione viene trasmessa a: Sindaco Segretario Generale Assessore Politiche di Sviluppo Economico Dirigente Settore Politiche Attive di Sviluppo Servizio Finanziario Ufficio

Dettagli

TRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci;

TRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci; ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ ALLA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN ATTUAZIONE

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Ferrara UFFICIO AFFARI GENERALI FINANZIARI Rep. n. 273-2005 Prot. n. 4609 dell 1/03/2005 Titolo VI Classe 5 Fasc. 7 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di

Dettagli

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE Responsabile di settore: GILIBERTI GENNARO Decreto non soggetto a controllo ai sensi

Dettagli