PROGETTO EDUCATIVO UN LUOGO DI VITA

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1 UN LUOGO DI VITA PROGETTO EDUCATIVO PIO XII / Nido Ala Materna via Carducci 18 / Sondrio / p.iva / tel / alamaterna@piododici.it /

2 PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA L asilo nido Ala Materna nasce nell anno 1957 ed è gestito dalle Suore appartenenti dell ordine delle Pie Figlie della Sacra Famiglia sino al 1991 quando subentra nella gestione l Associazione Educativa Pietro Imbasciati con l intento di raccogliere e valorizzare l eredità e l impegno di tanti anni profuso dall Ordine delle Religiose. L Associazione si costituisce nel novembre 1990 ed ha tra le sue finalità la gestione di opere educative cattoliche. Il 1 settembre 2003, l asilo nido, entra a far parte dell Istituto Pio XII, gestito dalla Cooperativa Nicolò Rusca che l amministra attraverso il proprio Consiglio d Amministrazione, unitamente alla scuola dell infanzia, alla scuola primaria e al liceo della comunicazione. Indirizzo: Via Carducci, 18 Numeri utili: telefono: infanzia@piododici.it Numero sezioni: 6 Numero bambini: 50 Composizione del team degli educatori: sette educatrici di cui 3 a tempo pieno e 4 a parttime Distribuzione del team educatori: 1 educatrice sul gruppo dei bambini piccoli, 1 educatrice sul gruppo dei mezzani e 5 educatrici su 4 gruppi dei bambini grandi. AREA D UTENZA, CALENDARIO ANNUALE ED ORARI L asilo nido accoglie i bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni, da settembre a luglio per 5 giorni la settimana escluso il sabato e gli altri giorni di vacanza previsti dal calendario pubblicato per un totale di 47 settimane. L orario di apertura e fissato alle 7.30 e quello di chiusura alle ore FORMAZIONE DEI GRUPPI L asilo nido si articola indicativamente in gruppi omogenei per ordine di età così suddivisi: LATTANTI E SEMI DIVEZZI: per i bambini in età compresa tra 3 mesi e 13 mesi; DIVEZZI: per bambini in età compresa tra i 13 mesi ed i 36 mesi. L inserimento dei bambini, anche se effettuato di norma in gruppi omogenei, è in grado di assicurare l interscambio tra i gruppi attraverso momenti di vita in comune ai fini di garantire le esigenze di socializzazione. L INSERIMENTO Per garantire al bambino una integrazione il più possibile serena in asilo nido, è importante

3 limitare al massimo lo stato d ansia causato dalla separazione dalle figure familiari e dal contesto di vita abituale. Poiché il bambino piccolo è l unico che non ha scelto di venire al nido, ha diritto di trovare in questo nuovo ambiente punti di riferimento anche sul piano affettivo e sicurezze precise. E infatti all interno di una relazione affettiva privilegiata e stabile che nascono e si fortificano nel bambino i sentimenti di sicurezza che sono alla base di una personalità equilibrata. Di qui scaturisce l importanza della figura di riferimento che si occupi di lui nei momenti fondamentali che esigono il rapporto a due: il momento del cibo, del cambio e del sonno. Ai fini di poter facilitare i genitori che si trovano nelle condizioni di dover affrontare questa esperienza (con serenità e consapevolezza) e preparare i bambini già frequentanti ai nuovi arrivi, le EDUCATRICI, hanno stabilito un percorso comune per tutti i bambini che viene sintetizzato nello schema di esempio che segue: DAL 1 al 2 giorno: USCITA: ore e non oltre, con la costante presenza della madre. IL 3, il 4 e il 5 giorno: USCITA: ore e non oltre. In questa fase il bambino comincerà ad abituarsi alla parziale assenza della madre. IL 6, il 7 e l 8 giorno: USCITA: dopo il pranzo DAL 9 al 10 giorno: USCITA: dopo il risveglio. A partire dall 11 giorno, il bambino potrà frequentare a secondo degli orari prescelti dalla famiglia salvo diverso accordo con le educatrici. FINALITA Il nido vuole essere un servizio educativo in grado di assicurare un adeguato sviluppo psico-fisico e relazionale di tutti i bambini in collaborazione con le famiglie e l ambiente sociale nel contesto di una scuola di ispirazione cristiana. Per il raggiungimento di tale finalità il nido è organizzato in modo da garantire: - un armonico sviluppo globale del bambino attraverso stimolazioni sensoriali, motorie ed affettive atti a ridurre eventuali svantaggi socio/culturali e/o psico-fisici; - uno spazio in grado di offrire al bambino esperienze sostanzialmente diverse da quelle vissute a casa completando la vita in famiglia ed allargandola verso il sociale; - rapporti di calda fiducia con gli adulti in grado di rispondere ai bisogni di protezione e di autonomia propri di questa età; - organizzazione degli spazi che forniscano occasioni per sviluppare, attraverso giochi e relativi stimoli, il singolo bambino affinché entri progressivamente in rapporti sociali con i suoi coetanei tramite:

4 - la valorizzazione del gioco - la mediazione educativa - l osservazione - la programmazione - la verifica - la documentazione. GIORNATA TIPO ORE 7.30: Apertura. SINO ALLE ORE 9.45: Accoglienza di tutti i bambini. DALLE ORE 9.45 ALLE ORE circa: Percorsi di gioco libero e guidato. Utilizzo di giochi strutturati e di simbologia. Esperienza di laboratorio di pittura, manipolazione, travasi. Imparare a giocare da solo e in gruppo. Riordino dell ambiente e dei materiali con i bambini. DALLE ORE ALLE ORE 12.00: Pranzo e i suoi riti. Il proprio posto e l utilizzo delle posate. Il piacere di assaggiare e gustare. DALLE ORE ALLE ORE 12.30: Preparativi per il sonno. DALLE ORE ALLE ORE circa: Riposo per tutti i bambini. DALLE ORE ALLE ORE circa: Risveglio - merenda. DALLE ORE ALLE ORE 16.30: Ritorno a casa per la maggior parte dei bambini. DALLE ORE ALLE ORE 18.00: I bambini in un unico gruppo, attendono i genitori dedicandosi ad attività varie, ascoltando brevi racconti e canti. L INTERCULTURALITA Di fronte all accentuarsi delle situazioni di natura multiculturale e plurietnica l asilo nido favorisce un clima di apertura, accettazione, rispetto e comprensione verso le persone di cultura diversa attraverso esperienze educativo-didattiche intenzionalmente organizzate. IL RUOLO DELL ADULTO Il ruolo dell adulto del nido deve essere visto sotto due aspetti fondamentali: l aspetto dell adulto affidabile a cui i genitori affidano le quotidiane cure del proprio bambino e quello di un componente di un equipe che organizza la vita dei bambini del nido. Da qui nasce l importanza della cooperazione tra famiglia ed educatore. Il ruolo di quest ultimo è quello di instaurare un rapporto di fiducia che passa attraverso momenti sempre più individualizzati. L adulto ha, di conseguenza, come compito specifico, quello della preparazione continua e precisa dell ambiente affinché questo diventi il tramite, il mezzo attraverso il quale il bambino possa fare esperienze e scelte a livello sensoriale, manuale, intellettivo, espressivo etc. Un ambiente che cresce con il crescere dei bambini, che offra un equilibrio tra i momenti individuali e quelli di piccolo gruppo, tra attività proposte e guidate dall adulto e attività libere.

5 L adulto osserva il bambino e la sua crescita registrando i fatti e verificandoli in gruppo. IL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA I rapporti con le famiglie all interno del nido sono composti dai seguenti momenti: - colloquio iniziale che precede l inserimento del bambino in asilo nido; - due colloqui individuali in corso d anno da concordare tra educatori e famiglia - scambi di consegne giornaliere casa-nido e nido-casa. Nei primi mesi di ogni anno scolastico, dopo l assemblea, viene eletto, tra tutti i genitori dei bambini iscritti, un rappresentante che sarà portavoce di eventuali problematiche di tipo educativo e/o organizzativo. LA FORMAZIONE DEL PERSONALE EDUCATIVO Le educatrici operano secondo una programmazione educativa discussa e concordata collegialmente e portata a conoscenza delle famiglie nei vari momenti d incontro. Il piano di lavoro indica attraverso quali atteggiamenti e proposte educative pratiche si intende operare per le finalità generali e gli obiettivi specifici. E previsto inoltre l attuazione di un corso annuale della durata di 20 ore. Mensilmente il gruppo degli operatori si riunisce per programmare e verificare aspetti organizzativi ed interventi educativi proposti per ridefinirli o ampliarli. LA CONTINUITA EDUCATIVA L asilo nido si pone in continuità ed in complementarietà con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambienti di vita collocandoli in un processo di sviluppo educativo. Nel nostro nido si registrano le seguenti forme di continuità: - accoglienza dei bambini e delle famiglie (momenti di incontro, compilazioni di questionari per la presentazione del bambino); - osservazione del comportamento dei bambini; - flessibilità dei tempi durante lo svolgimento degli inserimenti. - momenti di interazione con le insegnanti della scuola dell infanzia per predisporre occasioni di incontro comuni atti a favorire un approccio positivo con la nuova realtà. RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON I SERVIZI TERRITORIALI Il nostro nido si avvale della consulenza pediatrica della Dott.ssa Antonia Bollina il cui ruolo è quello di controllare e di garantire il benessere psico-fisico della comunità infantile e del personale attraverso: - il controllo dell alimentazione; - il controllo dell igiene, degli alimenti, degli arredi, della cucina e delle persone; - dà le indicazioni necessarie per prevenire malattie infettive o infestazioni parassitarie in accordo con le disposizioni date dal Responsabile del Servizio n. 1 di Sondrio;

6 - controlla le condizioni ambientali perché siano adeguate alle caratteristiche di crescita ed alle potenzialità di sviluppo attraverso il gioco e la relazione con le educatrici, garantendo al contempo la prevenzione degli incidenti; - conduce incontri di aggiornamento su tematiche di educazione sanitaria per il personale di Asilo Nido e per i genitori dei bambini ospiti in Asilo Nido. Costante interlocutore sono gli uffici amministrativi del Comune che si occupano della formazione della graduatoria e la gestione dei rapporti con l utenza. Occasionali contatti tra le coordinatrici per momenti di confronto ai fini di concordare aspetti organizzativi comuni.

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