PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (PAI)

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1 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca I Istituto Comprensivo Statale Via Zanardelli, Palazzolo S/O (Bs) Tel: Fax: C.F C.M. palaferm@provincia.brescia.it bsic8am007@istruzione.it - bsic8am007@pec.istruzione.it PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (PAI) A.S. 2014/2015

2 PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE Il PAI è stato stilato nell a.s. 2014/2015 ed ora è parte integrante del POF. 1. FINALITÀ GENERALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva concernente gli Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: alunni disabili (legge 104/1992); alunni con disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, DSA (legge 170/2010); svantaggio sociale e culturale; difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In tutti i casi in cui non sia presente una certificazione clinica, i consigli di classe potranno fruire di una scheda di rilevazione dei BES, la quale costituisce il punto di partenza nella presa in carico Pedagogica da parte della scuola dell alunno con BES; essa viene compilata dal Consiglio di Classe, con il supporto del Gruppo di Lavoro per l incklusione. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Successivamente i Miur, con Circolare n 8 del 6 marzo 2013, ha diramato le relative Indicazioni operative di attuazione della Direttiva. Il Piano d Inclusione, rivolto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali, si propone di: - definire buone pratiche comuni all interno dell istituto, condivise con la famiglia; - sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente ed in tutto il percorso studi; - favorire un clima di accoglienza ed inclusione; - favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell apprendimento di questi studenti, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale; - ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione; - adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti; - promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti Territoriali coinvolti (Comune, ASL/AO, Provincia, Regione, Enti di formazione, etc.). delineare prassi condivise di carattere: - amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); - comunicativo e relazionale (prima conoscenza); - educativo didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del Consiglio di Classe); - sociale (eventuale rapporto e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la costruzione del progetto di vita ).

3 2. DESCRIZIONE DEL CONTESTO Il I Istituto Comprensivo Statale di Palazzolo s/oglio, formato da due Scuole dell Infanzia, tre Scuole Primarie e una Scuola Secondaria di primo grado, opera nella Regione Lombardia, in provincia di Brescia. Palazzolo sull'oglio è un comune della provincia di Brescia situato al confine occidentale con la provincia di Bergamo. Palasòl in dialetto bresciano si fregia del titolo di città per il Decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi del 24 agosto Gli abitanti sono di cui immigrati per un totale di 63 nazionalità diverse che sono il 17% dell'intera popolazione. L'aggregazione della frazione di S.Pancrazio avvenuta nel 1962 ha portato un incremento della popolazione del 18%. È inoltre rilevabile un costante aumento dei nuclei famigliari e negli ultimi anni anche del numero dei nuovi nati. Indubbiamente l'immigrazione ha inciso su molti aspetti demografici. Alla crescita demografica è legato anche l'evolversi del territorio con l'aumento dell'offerta abitativa e dei servizi, inoltre gli insediamenti residenziali e le relative infrastrutture sono in continua espansione. La grande tradizione industriale di Palazzolo S/O ha creato nel tempo una forte espansione degli insediamenti industriali. La crescita economica e sociale degli ultimi 50 anni ha segnato radicalmente il profilo territoriale di Palazzolo S/O che, vista la lontananza dal capoluogo di provincia, ha dovuto dotarsi di varie infrastrutture. Uno dei punti di forza del comune è la presenza del casello autostradale, la vicinanza con il casello autostradale di Ponte Oglio (i due caselli distano meno di un chilometro) e la presenza della stazione ferroviaria (linea Bergamo- Brescia). Il Comune in questi anni è stato interessato da una elevata espansione demografica, per flussi immigratori da parte di stranieri provenienti da paesi europei balcanici, dall Asia e dall Africa. Riteniamo che una risposta pedagogica a tale esigenza di integrazione possa costituire anche fattore fondamentale per superare la contraddizione d un disagio giovanile crescente a fronte d un generale aumento del tenore di vita. Da tali istanze consegue in ogni caso una domanda formativa in forte espansione alla quale la scuola è chiamata a dare un fondamentale contributo in collegamento con varie agenzie del territorio: Enti locali, Biblioteche civiche, Associazioni del volontariato, associazioni sportive, aziende di pubblici servizi, comitati di genitori, etc. Attualmente si registra un incremento delle situazioni di insuccesso scolastico connesse fondamentalmente a carenze nei processi di elaborazione e di costruzione dei saperi, per cui si impone un attento esame dei risultati alla ricerca delle cause scatenanti: il supporto educativo e culturale di alcune famiglie è fragile ed episodico; l impegno domestico degli studenti è alquanto ridotto in molti casi; la relazione educativa docenti-studenti è spesso caratterizzata da estrema vivacità tanto da condizionare lo svolgimento proficuo delle lezioni; molti alunni manifestano Bisogni Educativi Speciali di vario tipo. Per questi motivi l Istituto ritiene importante stilare un curricolo attento alle diversità. - Prevenzione: identificazione precoce di possibili difficoltà che, se ignorate, possono trasformarsi in veri e propri insuccessi; - Insegnamento/apprendimento: che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti e non dell unicità del docente; - Valorizzazione della vita sociale: attenzione al progetto di vita, al conseguimento da parte degli alunni delle competenze trasversali; - Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte. Viene inoltre data attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Accoglienza e orientamento interno ed esterno già previsto nel POF.

4 3. I B.E.S.

5 4. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES E LE MODALITÀ DI SUPPORTO ALL APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI CON BES. L eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità delle risposte possibili richiede, da parte delle singole realtà, l articolazione di un progetto globale che valorizzi le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Gli alunni con BES hanno necessità di interventi tagliati su misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o mantengono. Questi interventi possono essere i più vari nelle modalità, nelle professionalità coinvolte, nella durata, nel grado di mimetizzazione all interno delle normali attività. In alcuni casi questa individualizzazione prenderà la forma di un formale Piano individualizzato, in altri sarà, ad esempio, una semplice e informale serie di attenzioni psicologiche rispetto a una situazione familiare difficile, in altre ancora potrà essere uno specifico intervento psico-educativo nel caso di comportamenti problematici... Nella scuola inclusiva si deve già sapere prima cosa fare quando c è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue: Alunno con BES Team docente riconoscimento PDP RISORSE azioni verifiche Ri-progettazione

6 5. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI con Bisogni Educativi Speciali (Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n 8 del 06/03/2013) Disabilità (L. 104/92) La Documentazione comprende: 1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità 2. La Diagnosi Funzionale. 3. Il Profilo Dinamico Funzionale. 4. Il Piano Educativo Individualizzato Disturbi Evolutivi Specifici: DSA, ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio DL, Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza (L. 170/2010 con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico). La Documentazione comprende: 1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. La diagnosi di DSA, può essere effettuata, dalle UONPIA delle strutture pubbliche e private accreditate (secondo i criteri previsti dalle Linee di Indirizzo regionali e dalla Consensus Conference nazionale per i DSA del 2007) ed è necessaria la presenza di un equipé con competenze specifiche che includa il neuropsichiatra infantile, lo psicologo e il terapista del linguaggio. Affinché la certificazione di DSA possa essere considerata valida per i benefici di legge, essa deve evidenziare chiaramente che la diagnosi è avvenuta secondo quanto sopra indicato. 2. Piano Didattico Personalizzato per DSA Svantaggio socio-economico*: alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevazioni del Consiglio di classe attraverso osservazione diretta. La Documentazione comprende: Eventuale segnalazione Servizio Famiglia-Minori. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti Dichiarazione di Adesione Famiglia. Piano Didattico Personalizzato BES Svantaggio linguistico e culturale*: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche. La Documentazione comprende: 1. Indicazioni Commissione Intercultura o Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe 3. Dichiarazione di Adesione Famiglia 4. Piano Didattico Personalizzato BES Disagio comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente dall alunno, prodotto su altri e sull ambiente (senza certificazione sanitaria) La Documentazione comprende: a) Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe. b) Dichiarazione di Adesione Famiglia c) Piano Didattico Personalizzato BES *Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale, vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP, non solleva gli insegnanti dall attuazione del diritto alla personalizzazione dell apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003.

7 6. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP BES) Il Progetto Didattico Personalizzato BES è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dello studente. Il PDP BES ha carattere di temporaneità configurandosi come progetto d intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP BES (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione). INDIVIDUAZIONE DI PROCEDURE CONDIVISE d) RILEVAZIONE e) DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO f) PASSAGGIO DI INFORMAZIONI g) MODALITA STRUTTURATE (PdP BES) h) MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE RILEVAZIONE DEI BISOGNI: procedura PARTE PRIMA: compilazione scheda Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di individuazione dei Bisogni Educativi Speciali (allegato 2) da parte del Team/Consiglio di classe. Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il coinvolgimento del Team/ Consiglio di Classe, della Famiglia*, dello Sportello pedagogico/psicologico, del Servizio Famiglia-Minori. (*Famiglia autorizza/non autorizza la stesura del PDP attraverso la firma ) PARTE SECONDA: strategie Stesura e messa a punto di un piano di intervento adeguato al percorso personale dell allievo (PDP BES): si procede alla progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili all interno o all esterno della scuola, agendo sull alunno individualmente, in piccolo gruppo o sull intero gruppo classe a seconda delle necessità, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe, della Famiglia*, della Funzione Strumentale o del Referente BES. (*Famiglia firma il PDP). - Approfondimento degli strumenti valutativi dei livelli di apprendimento per alunni con disabilità cognitiva (come suggerito dalla C.M. n ). PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PDP BES (intermedia e finale): registrazione delle strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da progettare, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe, della Famiglia*, della Funzione Strumentale o del Referente BES. - Attualmente si prevedono aggiornamenti sulla didattica inclusiva a cura della Commissione DSA.

8 PARTE QUARTA: organizzazione dei diversi tipi di sostegno sia all interno che all esterno della scuola All interno: Conferma del modello attuale di organizzazione con mantenimento dell orario funzionale e flessibile (indicato nei singoli P.E.I.) Presa in carico effettiva degli alunni BES da parte del CdC/Team docente Organizzazione di Progetti Sportivi/ Musicali/ Teatrali dedicati all integrazione in tutti gli ordini dell IC. All esterno: Presenza dello Sportello di Ascolto per tutti gli alunni (psicologo) Rapporti con AO/ ASL per confronti periodici, in occasione degli incontri PEI Rapporti con operatori dei Centri diurni pomeridiani (Fondazione Galignani) Collaborazione con il Comune per l organizzazione di progetti di integrazione STRUMENTI 1- LA SITUAZIONE ATTUALE BES A.S. 2014/2015 (allegato 1) 2- SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Allegato 2) 3- PDP BES (Allegato 3) SCHEDA INFORMATIVA BES PASSAGGIO SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (allegato 2) 7. RISORSE E MATERIALI. L Istituto ha già una consolidata tradizione nell accoglienza degli alunni diversamente abili e DSA, si intende continuare tale esperienza per favorire l inclusività, grazie anche all incremento di personale specializzato nel settore. - Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali disponibili per lavorare sull inclusione: piattaforma informatica per la raccolta di materiali didattici facilitati per le varie discipline; - Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi; - Valorizzare la risorsa alunni attraverso l apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari; - Laboratori (arte, musica, laboratorio ludico-manuale), palestra, attrezzature informatiche, software didattici. 8. MODALITA DI SUPPORTO ALL APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI CON BES L eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità delle risposte possibili richiede, da parte delle singole realtà, l articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Gli alunni con BES hanno necessità di interventi tagliati accuratamente su misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o mantengono. Questi interventi possono essere ovviamente i più vari nelle modalità, nelle professionalità coinvolte, nella durata, nel grado di mimetizzazione all interno delle normali attività. In alcuni casi questa individualizzazione prenderà la forma di un formale Piano individualizzato, in altri sarà, ad esempio, una semplice e informale serie di delicatezze e attenzioni psicologiche rispetto a una situazione familiare difficile, in altri ancora potrà essere uno specifico intervento psico-educativo nel caso di comportamenti problematici, e così via.

9 9. SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO D INCLUSIONE La pianificazione e la realizzazione dei percorsi di inclusione scolastica dei singoli alunni, scaturiscono dalla collaborazione tra le diverse figure professionali operanti nella scuola, ciascuna delle quali si occupa di aspetti specifici. A tutti gli studenti in difficoltà è esteso il diritto alla personalizzazione dell apprendimento, richiamando espressamente i principi enunciati dalla Legge n 53/2003. PERSONE DI RIFERIMENTO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES (per gli alunni rientranti nelle Leggi 104 e 170 si veda il POF d Istituto) SOGGETTI COMPITI DIRIGENTE SCOLASTICO IL CONSIGLIO DI CLASSE Procede all assegnazione degli insegnanti curricolari e di sostegno; Garantisce la continuità rispetto all assegnazione dei docenti; Gestisce le risorse valutando le reali esigenze di ogni singolo caso; Assicura al proprio Istituto il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell alunno; Attiva azioni in collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l Inclusione dell alunno; Promuove progetti d Integrazione; Dialoga con le famiglie e con gli insegnanti al fine di trovare soluzioni, chiarimenti e confronti; Attua una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni; indica in quali casi sia opportuna e necessaria l adozione di una personalizzazione della didattica; ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe motiva opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, ciò al fine di evitare contenzioso; delibera l attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per gli alunni BES predispone il PdP si occupa delle verifiche periodiche del PdP partecipa agli incontri periodici con gli operatori sanitari nel caso di diagnosi collabora con le famiglie degli alunni DOCENTI REFERENTI PER L INCLUSIONE collaborano con il Dirigente scolastico e gli insegnanti raccordano le diverse realtà (scuola, ASL, Famiglie, Enti Territoriali monitorano i progetti rendicontano al Collegio Docenti partecipano al GLI e lo coordinano IL GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE (GLI) Definisce le azioni strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività dell istituto OPERATORI SANITARI Producono le certificazioni e i documenti secondo le Normative (H, DSA, BES) Danno indicazioni e suggerimenti alla scuola e alla famiglia riguardo alle difficoltà degli allievi IL TERRITORIO Sostiene e accompagna il processo di formazione dei docenti (CTI, UST, CTS) LE FAMIGLIE Si attiva per portare il figlio dagli specialisti ove necessario Informano il coordinatore di classe della situazione/problema del figlio Portano a scuola l eventuale documentazione rilasciata da strutture pubbliche o private Partecipano agli incontri con la scuola o i Servizi del territorio Condividono il Progetto Educativo e collaborano alla sua realizzazione.

10 Allegato 1 LA SITUAZIONE ATTUALE NEL NOSTRO ISTITUTO Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: ORDINE SCUOLA H DSA DSA No Cert ALUNNI I.C. TIPOLOGIE DI BES DCM ADHD FIL DL S PF SSEC Totale per ordine INFANZIA 3 / / / / / / / / / 3 PRIMARIA / 1 5 / MEDIA / 1 3 / Totale per tipologia / 2 8 / Totale BES 107 Per la definizione delle tipologie di BES si prega di fare riferimento alle seguenti sigle: H = certificazione ai sensi della L104 DSA = disturbi specifici di apprendimento (precisare se certificati o no) DCM = deficit di coordinazione motoria ADHD = sindrome da deficit di attenzione e iperattività FIL = funzionamento intellettuale limite (Q.I. intorno a 70) DL = disturbo del linguaggio S = straniero PF = gravi problemi famigliari (anche segnalati da Servizi Sociali) SSEC = svantaggio socio-economico e culturale

11 Allegato 2 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca I Istituto Comprensivo Statale Via Zanardelli, Palazzolo S/O (Bs) Tel: Fax: C.F C.M. palaferm@provincia.brescia.it bsic8am007@istruzione.it - bsic8am007@pec.istruzione.it Anno Scolastico.. SCHEDA DI INVIDUAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (riferimento specifico a studenti non certificati) 1. IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA Alunno straniero neo-arrivato Alunno straniero che non ha ancora acquisito le competenze linguistiche adeguate Alunno in situazione di svantaggio socio-economico e culturale Alunno con disagio comportamentale/ relazionale 2. DIFFICOLTA' RILEVATE E AMBITI IN CUI SI MANIFESTANO (Abilità motorie, Linguaggio, Abilità interpersonali, Abilità cognitive, Autonomia personale, Autonomia di lavoro,...)

12 Scheda di rilevazione alunni in situazione di disagio e/o svantaggio Scuola Alunno Classe A.S. Sfera Relazionale/Comportam entale Sfera dello sviluppo Sfera Emozionale Somatica I DOCENTI: Mostra atteggiamenti di bullismo o minacce Dimostra opposizione ai richiami Non stabilisce buoni rapporti con i compagni Mostra la tendenza a mentire e/o ingannare Tradisce regole condivise Ha reazioni violente con i compagni Ha comportamenti sessualizzanti Si isola dagli altri per lunghi periodi Distrugge oggetti e/o compie atti di vandalismo Compie gesti di autolesionismo Ha difficoltà di comprensione verbale Non si esprime verbalmente Parla in continuazione Ha difficoltà fonologiche Balbetta/Tic Si esprime con frasi poco chiare/poco strutturate Ha una rapida caduta dell attenzione Ha difficoltà a comprendere le regole Ha difficoltà di concentrazione Ha difficoltà logiche Ha difficoltà a memorizzare Presenta ritardi nel linguaggio Ha difficoltà di apprendimento Ha improvvisi e significativi cambiamenti dell umore Ha comportamenti bizzarri Manifesta fissità nelle produzioni (stesso disegno, stesso gioco,..) Lamenta malesseri fisici (mal di testa, dolori addominali,...) Attribuisce i propri successi/insuccessi a cause esterne Ha difficoltà a d esprimersi di fronte al gruppo Ha propensione a biasimare se stesso o colpevolizzarsi Rinuncia di fronte all impegno, alle prime difficoltà Dimostra scarsa autonomia personale Sfera Emozionale Somatica Sfera Sociale Il problema è stato segnalato da: Il problema è stato segnalato a : Si ritiene opportuno avvalersi di : ALTRO: Ha difficoltà di organizzazione spazio/temporale Ha difficoltà di coordinazione grosso/motoria Ha difficoltà di coordinazione fine Non comunica sentimenti, emozioni, desideri, bisogni Ha una frequenza irregolare Si appropria di oggetti non suoi Ha scarsa cura degli oggetti Non è collaborativo Ha un abbigliamento inappropriato all età o alla stagione Ha una scarsa igiene personale Presenta segni fisici di maltrattamento (lesioni, ematomi,...) Ha materiale scolastico/didattico insufficiente Famiglia Dirigente Scolastico/Docenti Sportello pedagogico/psicologico ASL/Strutture Sanitarie Servizio famiglia e Minori Funzioni Strumentali Famiglia Famiglia (con indicazione di riferirsi a servizio specialistico) Dirigente Scolastico Sportello pedagogico/psicologico Servizio Famiglia e Minori Interventi personalizzati Laboratori Sportello pedagogico/psicologico Progetti a classe aperte Assistenza domiciliare e/o post-scuola Attività extrascolastiche

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