Prefettura - Ufficio territoriale del Governo di Trapani
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- Geraldo Martinelli
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1 PATTO DI SICUREZZA PER LA PROVINCIA DI TRAPANI PREMESSO CHE: - il rafforzamento delle condizioni di legalità presuppone lo sviluppo ed il perfezionamento di intese e forme di collaborazione nonché l'elaborazione di nuovi modelli di governo della sicurezza urbana, che sappiano affiancare agli interventi per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica iniziative volte a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita; - il tema della sicurezza urbana, pur compreso ma non coincidente con quello dell'ordine e della sicurezza pubblica, è una componente essenziale della qualità della vita, alla cui base vi è la rete dei valori e dei servizi che contribuiscono a definire l'identità civica nella quale la comunità locale si riconosce; - l esigenza di maggiore sicurezza, non soltanto avuto riguardo alla prevenzione delle ingerenze sempre più evidenti da parte della criminalità organizzata ma altresì al contrasto di qualsiasi forma di illegalità, non può trovare risposta soltanto negli interventi delle Forze dell'ordine ma postula un coinvolgimento stretto delle Amministrazioni comunali a fianco dell'autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza; - le realtà urbane dei Comuni sottoscrittori del presente documento, pur nelle loro specificità, hanno come fattore comune situazioni di disagio che richiedono interventi non solo dal punto di vista sociale e culturale ma anche una serie di azioni coordinate tra le Forze di Polizia e le Polizie Municipali per l'attuazione di interventi preventivi volti a contenere i fattori di criticità; - la Prefettura - U.T.G. ed i Comuni debbono incrementare ed intensificare la collaborazione in atto a livello istituzionale, nell'ambito delle specifiche responsabilità e competenze, contribuendo così ad accrescere la fiducia e la credibilità nelle istituzioni pubbliche; - assumono peculiare rilevanza, per garantire la sicurezza dei cittadini e la prevenzione dei fenomeni criminosi, iniziative di diffusione della cultura della legalità,di riqualificazione dei territorio e di valorizzazione delle realtà associative, culturali e sportive; - è indispensabile garantire costante attenzione e massimo sostegno alle realtà produttive ed a quelle in corso di realizzazione o in fase di programmazione, per!a loro notevole importanza nel rilancio dell'economia provinciale così contrastando l'attacco delle organizzazioni criminali, particolarmente attive nei settore del racket e delle estorsioni; 1
2 TENUTO CONTO delle previsioni del Patto per la sicurezza stipulato il 20 marzo 2007 tra il Ministero dell'interno e l'a.n.c.i., che in linea con il principio di sussidiarietà tra gli organismi statali e gli enti locali e territoriali, promuove facendo salva la competenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza in materia - l'introduzione di nuove sinergie operative interistituzionali, volte a favorire il rafforzamento della legalità, promuovendo: a. forme di collaborazione tra Prefetti e Sindaci finalizzate ad assicurare un più intenso ed integrato processo conoscitivo delle problematiche emergenti sul territorio; b. il raccordo delle attività di controllo del territorio proprie delle Forze di Polizia con le competenze degli Enti locali, nell'ottica che la condivisione delle azioni concorrenti sul territorio è presupposto per garantirne incisività ed efficacia; TENUTO CONTO, altresì, delle istanze prospettate dai Sindaci della provincia, nel corso di visite ufficiali e riunioni che hanno consentito di acquisire elementi conoscitivi sulle problematiche emergenti nei rispettivi contesti territoriali; TENUTO CONTO, altresì, delle previsioni contenute nell accordo di programma quadro sulla sicurezza Carlo Alberto Dalla Chiesa del 30/09/2003 per prevenire tentativi di infiltrazione nella criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici; TUTTO CIÒ PREMESSO, si conviene e stipula quanto segue: II Presidente della Provincia si impegna a: Art. 1 - sviluppare iniziative di promozione del territorio sotto il profilo socio - economico, con segnato riguardo a specifici interventi da attuare in ambiti comunali contrassegnati da una pervasiva presenza della criminalità organizzata; - avviare sinergie operative con i Sindaci dei Comuni allo scopo di affiancare gli apparati amministrativi, laddove inadeguati, nelle attività più determinanti ai fini dello sviluppo di nuove iniziative produttive (ad esempio gli S.U.A.P. e gli Uffici Tecnici). Art. 2 I Sindaci dei Comuni della provincia si impegnano a: 2
3 - sviluppare una serie di iniziative di carattere informativo, divulgativo e culturale destinate a favorire la crescita del senso civico e del rispetto della legalità dei cittadini nonché ad accrescere la fiducia e lo spirito di collaborazione nei confronti delle Forze di Polizia; - assicurare, nell'intento di rendere più diretto e continuo il rapporto con la collettività, il presidio costante del territorio da parte del personale delle Polizie Municipali, anche attraverso l'istituzione in relazione alle esigenze delle singole realtà territoriali, della figura del cosiddetto vigile di quartiere; - incrementare, possibilmente anche nelle ore notturne, l'impiego di pattuglie della Polizia Municipale per l'espletamento dei servizi di vigilanza e rilevazione in occasione di incidenti stradali, sulla base di linee di indirizzo da concordarsi in sede di Coordinamento delle Polizie Municipali; - potenziare l'attività di contrasto dei fenomeni di abusivismo edilizio e di inquinamento ambientale nonché i controlli sul regolare svolgimento delle attività nei settori economici più esposti (cave, movimento terra, raccolta rifiuti solidi urbani, smaltimento rifiuti tossici e speciali), trasmettendo alla Prefettura, con cadenza trimestrale, relazioni sui risultati conseguiti; - garantire che le Polizie Municipali, nell'ambito delle proprie attribuzioni istituzionali, collaborino prioritariamente con le Forze di Polizia - nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia ed in coerenza con le direttive impartite dal Ministero dell Interno ai sensi dell art. 7 della legge n. 125/2008 nelle seguenti attività: a. il concorso nel rilevamento dei sinistri stradali che si verifichino nei territorio di competenza, con particolare riguardo ai rilievi tecnici e fotografici in occasione di sinistri, con esiti mortali o con lesioni gravi, in ambito urbano; b. una specifica ed incisiva azione di presidio presso gli Istituti scolastici, soprattutto in coincidenza con l'inizio e la fine delle attività didattiche giornaliere; c. la vigilanza sulle aree mercatali ed un costante controllo su tutto il territorio comunale delle attività commerciali svolte in forma ambulante con specifico riguardo al contrasto delle attività esercitate in assenza delle prescritte autorizzazioni; - promuovere ogni possibile iniziativa per meglio strutturare sul territorio i servizi di Polizia Municipale anche con il ricorso a convenzioni ed intese ai sensi dell'art. 4 della Legge quadro sulla Polizia Municipale; - informare il Prefetto dell'avvio di piani di intervento che comportino la realizzazione di iniziative imprenditoriali o commerciali anche al fine di prevenire eventuali tentativi di infiltrazione o condizionamento della criminalità organizzata nei confronti delle stesse; - fornire la più ampia collaborazione per la realizzazione di immobili da destinare a sedi degli Uffici di Polizia; - progettare e, laddove già presenti, incrementare, in un'ottica di utilizzazione di tecnologie per il controllo del territorio e di diffusione della legalità, l'installazione di ulteriori sistemi di videosorveglianza dell'area urbana nel rispetto dei principi fissati a tutela della riservatezza dei dati personali dal Garante della privacy e delle linee guida stabilite in materia dal Ministero dell'interno. Art. 3 3
4 Il Prefetto si impegna a: - programmare riunioni periodiche con i Sindaci dei Comuni sottoscrittori del presente protocollo per affrontare specifiche questioni relative alla situazione della sicurezza pubblica nei territori dei rispettivi Comuni ed individuare adeguati modelli di intervento per la loro soluzione; - dare impulso all'azione di prevenzione dei fenomeni di illegalità e di contrasto dei reati ambientali e delle connesse attività illecite, elaborando un'azione concertata tra tutte le Amministrazioni interessate; - collaborare per la migliore riuscita di interventi ed iniziative di prevenzione dei fenomeni di disagio sociale avviati dalle Amministrazioni comunali nell'ambito delle proprie competenze (ad esempio per il potenziamento dell'illuminazione pubblica, il recupero ed il risanamento urbano, il miglioramento della viabilità, la dislocazione di presidi dì assistenza a favore di particolari categorie); - collaborare alla realizzazione di iniziative pubbliche sul tema della sicurezza organizzata dalle Amministrazioni comunali; - istituire presso la Prefettura una cabina di regia per la verifica, con cadenza almeno semestrale dell attuazione degli impegni assunti dalle parti con la sottoscrizione del presente protocollo; - istituire presso la Prefettura un apposito organismo di coordinamento tecnico delle Polizie municipali, con il compito di elaborare mirate strategie operative di intervento e di misurazione della loro efficacia nonché di promozione di iniziative di formazione comuni degli operatori delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale su tematiche di interesse professionale, anche sfruttando le opportunità fornite dal Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'italia"; - definire iniziative di comune collaborazione per la tutela degli anziani e dei minori, con segnato riguardo ai fenomeni di pedofilia, tossicodipendenza e disagio sociale; Le parti sottoscrittrici si impegnano inoltre a: Art. 4 - elaborare ed attuare forme di collaborazione logistica, strumentale e finanziaria ai sensi dell'art. 1, comma 439, legge 27 dicembre 2006, n. 296; - organizzare corsi di lingua straniera destinati al personale delle Forze di polizia e delle Polizie municipali; - realizzare iniziative per il reclutamento, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale dei Corpi di Polizia municipale e di altri operatori della sicurezza, mediante l organizzazione di appositi seminari e tavole rotonde e senza oneri aggiuntivi per l Amministrazione dell Interno, nell'ottica di un innalzamento dei relativi livelli di professionalità, creando, in tal modo, le condizioni per una integrazione tra gli operatori, nel quadro delle iniziative in tema di "sicurezza diffusa", con possibile organizzazione di "servizi congiunti", utili per fronteggiare l'emergere di situazioni di illegalità che necessitino della predisposizione di azioni di contrasto straordinarie; 4
5 - realizzare, in esecuzione dell art. 7 del D.L. 23/5/2008 n. 92, convertito con la L. 24/7/2008 n. 125, forme di interconnessione tra le Sale Operative delle Forze di Polizia e quelle delle Polizie Municipali, verificando la compatibilità tecnologica delle progettualità esistenti e promuovendo lo studio e lo sviluppo di possibili sinergie operative volte a migliorare l'impiego delle risorse sul territorio. Ciò nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia ed in armonia con le direttive impartite dal Ministero dell Interno ai sensi dell art. 7 della legge n. 125/2008; - valutare la possibilità di specifici interventi attuativi delle previsioni contenute nella legge regionale 20 novembre 2008 n.15; - elaborare, di comune intesa, integrazioni al presente protocollo volte ad individuare ulteriori settori di intervento. Art. 5 - I rappresentanti delle Amministrazioni si impegnano - qualora non provveduto - a far ratificare, da parte dei competenti organi, il presente atto. Li,25 giugno 2009 Il Prefetto della Provincia (Stefano Trotta).. Il Presidente della Provincia Regionale (Avv. Girolamo Turano).. Il Sindaco del Comune di Alcamo ( dott. Giacomo Scala).. ll Sindaco del Comune di Buseto Palizzolo (Sig. Luca Gervasi).. Il Sindaco del Comune di Calatafimi Segesta (dott. Nicola Ferrara) 5
6 Il Sindaco del Comune di Campobello di Mazara (Sig. Ciro Caravà) Il Sindaco del Comune di Castellammare del Golfo (Ing. Marzio Bresciani). Il Sindaco del Comune di Castelvetrano (dott. Giovanni Pompeo).. Il Sindaco del Comune di Custonaci (dott. Mario Pellegrino) Il Sindaco del Comune di Erice (dott. Giacomo Tranchida) Il Sindaco del Comune di Favignana (Sig. Lucio Antinoro) Il Sindaco del Comune di Gibellina (Avv. Vito Bonanno) Per il Sindaco del Comune di Marsala l Assessore (Avv. Nicola Samaritano) Il Sindaco del Comune di Mazara del Vallo (Sig. Giorgio Macaddino) 6
7 Per il Sindaco del Comune di Paceco il Vice Sindaco (Dott. Gaspare Salerno). Per il Sindaco del Comune di Pantelleria l Assessore (Ing.Gianbattista Eugenio Belvisi) Il Sindaco del Comune di Partanna (Sig. Giovanni Cottone).. Per il Sindaco del Comune di Petrosino il Vice Sindaco (Ing. Leonardo Pellegrino).. Per il Sindaco del Comune di Poggioreale l Assessore (Girolamo Cangelosi). Il Sindaco del Comune di Salaparuta (dott. Rosario Drago). Il Sindaco del Comune di Salemi (On. Vittorio Sgarbi). Il Sindaco del Comune di Santa Ninfa (dott. Paolo Pellicane).. Per il Comune di San Vito Lo Capo l Assessore (Francesco Galante).. 7
8 Il Sindaco del Comune (Avv. Girolamo Fazio). Il Sindaco del Comune di Valderice (Sig. Camillo Iovino). Il Sindaco del Comune di Vita (dott. Antonino Accardo). 8
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