Sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli: una panoramica internazionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli: una panoramica internazionale"

Transcript

1 Sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli: una panoramica internazionale Casi-studio su: Canada, Cile, Germania, Israele, Italia, Olanda, Spagna e Stati Uniti STUDI MONITORAGGIO PREZZI S ISMEA

2 Realizzazione a cura di Ismea Responsabile della ricerca: Ezio Castiglione Responsabile scientifico: Raffaele Borriello Il lavoro è stato curato e coordinato da: Giacomo Branca e Patrizio Piozzi Redazione: Capitolo 1: Giacomo Branca, Professore incaricato di Economia dell Ambiente, Facoltà di Economia, Università della Tuscia, Viterbo. Canada: Richard McConnel, Economista, DYMAC Risk Management Solutions Ltd., Canada Cile: William Ellis Foster, Professore del Dipartimento di Economia Agraria della Facoltà di Ingegneria Agraria e Forestale della Pontificia Università Cattolica del Cile. Germania: Christoph Behr, ZMP Zentral Markt und Preisberichtstelle GmbH, Germania. Israele: Italia: Olanda: Spagna: Amir Heiman e Yacov Tsur, professori del Dipartimento di Economia Agraria della Facoltà di Scienze Agrarie, dell Alimentazione e della Qualità dell Ambiente dell Università di Gerusalemme. Patrizio Piozzi; il paragrafo sul Sistema Camerale è stato curato da Valentina Canali (Direttore della Borsa Merci di Roma) e da Francesco Giardina (Azienda Romana Mercati); hanno collaborato ai casi studio: Giovanna Miccolis (olio), Cosimo Montanaro (frumento), Patrizia Nocella (ortofrutta), Silvia Paolini (bovini), Alba Pietromarchi (prodotti ittici). Kees de Bont and Jan Bolhuis, LEI, Istituto per la Ricerca in Economia Agraria, Olanda. Alicia Mateos Ronco e Ricardo J. Server Izquierdo, CEGEA (Centro Universitario di Ricerche e specializzazione in economia agraria e gestione aziendale), professori del Dipartimento di Economia e Scienze Sociali dell Università Politecnica di Valencia, Spagna. Stati Uniti: Bruce Babcock, Direttore del CARD (Centre for Agricultural and Rural Development) e Professore presso il Dipartimento di Economia della Iowa State University, Usa. Impaginazione e grafica: Massimo Cerasi, Donatella Quaranta e Carlo Alberto Torlai La ricerca è stata eseguita con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. 2

3 Indice Presentazione dell indagine 7 1. L impianto dell indagine: aspetti metodologici ed elementi interpretativi La domanda di servizi informativi alle imprese e la rilevazione 9 dei prezzi agricoli 1.2 Gli obiettivi e la metodologia dell indagine La struttura dei casi-studio nazionali La descrizione del sistema di rilevazione nazionale La scelta delle filiere oggetto d indagine La struttura della disamina delle filiere selezionate Canada Il quadro generale del Sistema Agricolo canadese La produzione agricola Struttura e grado di concentrazione del mercato dei prodotti agricoli La Rete canadese per la raccolta dei prezzi dei prodotti agricoli L utilizzo dei prezzi dei prodotti agricoli per le assicurazioni agricole I prodotti esaminati Il colza I bovini da carne Le patate Il miele Considerazioni conclusive Cile La raccolta dei prezzi dei prodotti agricoli in Cile La struttura generale della raccolta dei prezzi agricoli La selezione dei prodotti agricoli da esaminare La metodologia di raccolta dei prezzi dell Odepa I prodotti selezionati La frutta: uva da tavola e mele Il latte e l industria casearia I bovini da carne Il frumento Punti di forza e di debolezza del sistema di raccolta dei prezzi agricoli in Cile Germania La raccolta dei prezzi dei prodotti agricoli in Germania La struttura generale della raccolta dei prezzi agricoli 95 e le organizzazioni deputate alla rilevazione 3

4 4.1.2 Le politiche governative I prodotti esaminati Gli ortaggi freschi La frutta fresca I cerali I suini Considerazioni conclusive Israele Le strutture deputate alla raccolta dei prezzi dei prodotti agricoli Descrizione generale dei sistemi di raccolta dei dati I prodotti esaminati Gli ortaggi freschi La frutta fresca I fiori I prodotti ittici Il latte bovino Considerazioni conclusive Italia La Rete di Rilevazione Ismea Le finalità della rilevazione dei prezzi all origine Organizzazione e struttura della rilevazione Gli strumenti utilizzati per l attività di rilevazione dei prezzi La gestione dei dati L indice dei prezzi all origine Le modalità di diffusione dei dati Il Sistema Camerale La pubblicazione del listino dei prezzi all ingrosso Le borse merci I prodotti esaminati Il frumento duro L olio d oliva I bovini da carne L ortofrutta: mele e ortaggi a frutto I prodotti ittici Considerazioni conclusive Olanda Le attività del LEI Le statistiche sui prezzi La raccolta dei dati Le strutture responsabili della raccolta e dell elaborazione dei prezzi La struttura e l organizzazine delle indagini 222 4

5 7.2.2 La gestione dei dati Modalità di diffusione I prodotti esaminati I pomodori I fiori Il latte bovino I suini Le uova Considerazioni conclusive Spagna Le strutture deputate alla raccolta dei prezzi dei prodotti agricoli I dati raccolti e diffusi dal MAPA Statistiche dei prezzi all origine e al consumo dei prodotti 245 agro-alimentari L Osservatorio dei prezzi dei prodotti agroalimentari L impresa nazionale Mercasa I dati sui prezzi raccolti e divulgati dal MITC: 250 la rete d informazione sui mercati L indice di tendenza dei margini commerciali dei prodotti 251 agroalimentari per il consumo fresco I dati sui prezzi diffusi dalle amministrazioni delle Comunità Autonome Rilevanza della rilevazione dei prezzi per le assicurazioni agricole I prodotti esaminati Le arance I mandarini I pomodori Le pesche L olio d oliva Stati Uniti Le strutture deputate alla raccolta dei prezzi dei prodotti agricoli Risorse utilizzate per la raccolta dei dati Legami tra l attività di raccolta dei prezzi e le assicurazioni agricole I prodotti esaminati Il mais Le mele I bovini da carne Le arance Le patate Punti di forza e di debolezza del sistema Usa di raccolta 322 e diffusione dei prezzi agricoli Riferimenti bibliografici 325 5

6 6

7 Presentazione dell indagine L a presente indagine è stata realizzata con l obiettivo di offrire una panoramica internazionale dei sistemi di rilevazione dei prezzi dei prodotti agricoli nelle prime fasi di scambio. L obiettivo di delineare un quadro conoscitivo dei servizi informativi nel mercato agricolo su scala internazionale nasce dall accresciuta sensibilità nei confronti dei sistemi di raccolta e diffusione dei dati, considerati elementi cardine per garantire la trasparenza dei mercati insieme all introduzione e diffusione di strumenti innovativi (creditizi, assicurativi, finanziari) a supporto delle imprese. Tali strumenti in particolare quelli per la gestione del rischio d impresa vanno assumendo un ruolo determinante per le imprese agro-alimentari europee che si trovano ad operare in mercati sempre più concorrenziali sia per il continuo processo di globalizzazione dei mercati che per la riduzione complessiva del sostegno garantito dalle attuali politiche agricole dell UE. In questo scenario diventa fondamentale garantire un elevato grado di rappresentatività ai sistemi di monitoraggio dei mercati agricoli e assicurare quanto più possibile la trasparenza dei prezzi dei prodotti agro-alimentari lungo l intera filiera. In particolare, si possono identificare tre aspetti che impongono una crescente attenzione all affidabilità e all oggettività delle metodologie di rilevazione nonché al grado di comunicazione e diffusione dei dati rilevati: occorre tutelare contemporaneamente l interesse dei consumatori e quello dei produttori, in un ottica di trasparenza del mercato ; lo sviluppo di nuovi strumenti a disposizione del settore agro-alimentare, siano essi finanziari, assicurativi o creditizi, rende indispensabile l individuazione del valore delle produzioni agricole nelle prime fasi di scambio; la valutazione dell opportunità di un intervento delle istituzioni nei casi in cui il reddito aziendale venga compromesso a causa di fenomeni indipendenti dalle scelte imprenditoriali, richiede un attento e puntuale monitoraggio delle dinamiche commerciali, proprio nelle fasi di scambio più prossime alla produzione. L Ismea ha dunque ritenuto opportuno realizzare un indagine per descrivere i sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli esistenti in altri paesi, analizzandone le principali peculiarità e confrontandoli con la struttura di rilevazione esistente in Italia. A tal fine è stato costituito un gruppo di lavoro coordinato da Giacomo Branca (Università della Tuscia, Viterbo) e Patrizio Piozzi (Ismea) e composto dai seguenti esperti a livello internazionale: per il Canada, Richard McConnel, Dymac Risk Management Solutions; per il Cile, William Foster, del Dipartimento di Economia Agraria della Facoltà di Ingegneria Agraria e Forestale della Pontificia Università Cattolica del Cile; per la Germania, Christoph Behr del Zentrale Markt 7

8 8 und Preisberichtstelle GmbH (ZMP); per Israele, Amir Heiman, e Yacov Tsur del Dipartimento di Economia Agraria della Facoltà di Scienze Agrarie, dell Alimentazione e della Qualità dell Ambiente dell Università di Gerusalemme; per l Olanda, Kees de Bont e Jan Bolhuis, del Landbouw-Economisch Instituut (LEI); per la Spagna, Alicia Mateos Ronco e Ricardo J. Server Izquierdo, CEGEA (Centro Universitario di Ricerche e specializzazione in economia agraria e gestione aziendale), del Dipartimento di Economia e Scienze Sociali dell Università Politecnica di Valencia; per gli Stati Uniti d America, Bruce Babcock, del Dipartimento di Economia della Iowa State University e Direttore del CARD (Centre for Agricultural and Rural Development). Per ciascun paese oggetto d indagine, è stato ricostruito il quadro nazionale dei sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli arricchito da specifiche informazioni sulla struttura della raccolta, elaborazione e diffusione dei dati per alcune filiere rappresentative dell agricoltura nazionale. In particolare, ogni capitolo consiste di una prima parte a carattere prevalentemente descrittivo, in cui sono presentate le caratteristiche generali dei sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli e di una seconda parte, di stampo più analitico, in cui si illustrano le peculiarità della raccolta dei dati e della classificazione merceologica adottata per alcuni casi-studio esemplificativi del panorama produttivo nazionale.

9 1. L impianto dell indagine: aspetti metodologici ed elementi interpretativi 1.1 La domanda di servizi informativi alle imprese e la rilevazione dei prezzi agricoli N egli ultimi anni è andato crescendo l interesse degli imprenditori e dell operatore pubblico verso i servizi alle imprese agricole, in risposta alla maggiore competitività del sistema di produzione-distribuzione-consumo e alla crescente complementarietà tra beni e servizi necessaria per accedere a mercati sempre più globalizzati. I servizi alle imprese agricole sono diventati così elementi di rilevanza strategica per conseguire un vantaggio competitivo in modo comparabile al ruolo svolto dal cambiamento tecnologico. In particolare, i servizi di informazione sui mercati oltre a quelli finanziari e assicurativi si configurano sempre più come strumenti privilegiati di gestione delle possibili strategie di mercato e delle diverse tipologie di rischio connesse ai rapidi e molteplici cambiamenti che l impresa si trova ad affrontare. In questo quadro, emerge l esigenza di rendere quanto più possibile trasparenti i processi evolutivi che i prezzi dei prodotti agro-alimentari subiscono lungo la filiera nelle varie fasi di commercializzazione e di assicurare una maggiore informazione non solo al produttore, ma anche agli altri operatori lungo la filiera, fino al consumatore finale, anch egli sempre più esigente in materia di informazioni di mercato. La disponibilità di dati aggiornati e dettagliati riduce l asimmetria informativa tra i produttori agricoli e gli altri operatori commerciali nelle fasi a valle della filiera (creando così le condizioni per una maggiore concorrenzialità), migliora le condizioni in cui si svolgono le transazioni commerciali e garantisce che i prezzi a cui avvengono le transazioni riflettano le reali condizioni di mercato senza distorsioni. In particolare, i produttori chiedono di avere prontamente disponibili sia i dati sulle quotazioni di mercato del prodotto (prezzi minimi e massimi, media delle quotazioni rilevate, numero di quotazioni rilevate e variazione mensile e tendenziale) che sulla loro variabilità, al fine di poter calcolare gli effetti sui ricavi e sulla dinamica dei redditi. I dati sui prezzi e sugli altri fattori propri delle transazioni commerciali costituiscono anche la base per elaborazioni di mercato, per la quantificazione dei margini commerciali, per la stima dei redditi agricoli e per analisi previsionali sull andamento dei prezzi. Infatti, la possibilità di confrontare i diversi prezzi che si registrano ai diversi livelli di mercato fornisce informazioni preziose sui margini percepiti dalle figure commerciali che operano nelle varie filiere e sulle eventuali rendite di posizione o situazioni di scarsa concorrenza (monopoli, oligopoli, monopsoni, oligopsoni). Dal momento che spesso gli acquirenti di prodotti agricoli (operatori a valle della filiera) sono in numero di gran lunga inferiore ai venditori (produttori), 9

10 10 essi detengono un vantaggio intrinseco nella contrattazione dei prezzi e sono generalmente in possesso di una maggiore conoscenza delle condizioni di mercato. A tal riguardo, risulta appropriato avanzare delle considerazioni sull opportunità di garantire l istituzionalità all attività di raccolta ed elaborazione dei dati sui prezzi in agricoltura. Infatti, nel momento in cui la diffusione quotidiana di informazioni aggiornate sulle condizioni di mercato dei principali prodotti agricoli, sul livello dei prezzi e sul loro andamento nelle diverse fasi della filiera ristabilisce le reali condizioni di concorrenzialità e aumenta il grado di competitività dei mercati, l attività dei sistemi di rilevazione dei prezzi si configura come un servizio pubblico a beneficio di produttori e consumatori. Tale connotazione si rafforza, inoltre, quando i prezzi rilevati rappresentano la base per la stipula delle polizze agevolate nel settore agricolo, per il calcolo degli indennizzi in caso di danno o calamità naturale e sono utilizzati nell analisi finanziaria in relazione alla concessione dei crediti alle aziende agricole. Tuttavia, in molti paesi, come peraltro testimoniato dalla presente indagine, l accesso ai dati viene garantito solo dietro corresponsione di denaro e la diffusione delle informazioni viene considerato un servizio privato a pagamento. Le finalità dell attività di raccolta, elaborazione e diffusione dei prezzi, richiamate poc anzi, rappresentano, per le strutture deputate, un ulteriore stimolo ad ottimizzare il grado di trasparenza, robustezza e riservatezza dell informazione disponibile, l affidabilità e l oggettività delle metodologie di rilevazione nonché il livello di comunicazione e diffusione dei dati sui prezzi. In particolare, i sistemi di rilevazione devono essere organizzati in modo che sia possibile elaborare in breve tempo e in maniera sistematica una notevole mole di dati, gestire in maniera efficiente banche dati di ampie dimensioni, garantire una facilità di accesso alle stesse, e aggiornare tempestivamente le procedure di rilevazione seguendo i cambiamenti che si registrano sui mercati, in modo da assicurare che i prezzi rilevati siano effettivamente rappresentativi delle reali condizioni di offerta e domanda. Eventuali carenze in questi aspetti possono costituire altrettanti punti di debolezza del sistema di rilevazione che ne riducono potenzialmente l efficacia complessiva. Tale pressione si traduce in una spinta per le strutture impegnate nella rilevazione affinché aumentino l efficienza (in relazione alle risorse investite) e l efficacia (in relazione agli obiettivi conseguiti) delle procedure di raccolta, elaborazione e divulgazione delle informazioni organizzate e dei risultati delle analisi svolte. L entità e la professionalità delle risorse umane attive nella rilevazione, le sinergie tra strutture centrali e periferiche di rilevazione, il numero di prodotti per i quali si effettua la raccolta dei dati e la tipologia di informazioni registrate, il numero dei punti di rilevazione e la loro distribuzione (geografica o in relazione alle strutture di produzione e commercializzazione o in funzione del potere di mercato degli operatori), insieme alla facilità e rapidità con cui i produttori accedono alle informazioni e al grado di innovazione tecnologica adottato nei sistemi di diffusione dei dati: tutti questi fattori costituiscono degli importanti indicatori di efficienza delle strutture di rilevazione.

11 1.2 Gli obiettivi e la metodologia dell indagine Nell ambito dello scenario descritto, si è ritenuto interessante realizzare un indagine conoscitiva sui sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli operanti in altri paesi, al fine di poter effettuare un analisi comparativa con la rete di rilevazione esistente in Italia. La ricerca è stata svolta commissionando una serie di studi sui sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli in alcuni paesi del mondo: Canada, Cile, Germania, Israele, Olanda, Spagna, Stati Uniti. La scelta dei sette paesi, a cui si è ovviamente aggiunta l Italia, che costituiscono l oggetto dei casi-studio contenuti nei capitoli che seguono, è stata operata in modo da consentire il confronto tra realtà piuttosto differenziate sotto diversi punti di vista: dalla struttura dei settori agricoli nazionali e delle produzioni realizzate, al livello di organizzazione dei mercati e al grado di apertura internazionale degli stessi, dal grado di evoluzione dei sistemi di raccolta e diffusione dei prezzi agricoli, all entità delle risorse investite nella rilevazione stessa, nonché agli orientamenti prevalenti nel campo delle politiche agricole nazionali. Nei capitoli che seguono si riportano, dunque, i casi-studio nazionali che mostrano una realtà molto variegata di sistemi di rilevazione, più o meno efficienti nell ottimizzazione delle risorse e diversamente efficaci nel conseguimento degli obiettivi stabiliti. I capitoli dei casi-studio sono strutturati in maniera tra loro simile in modo da facilitare tale confronto; ognuno di essi consiste di due parti distinte ma logicamente collegate: la prima, di carattere prevalentemente descrittivo, in cui vengono presentate le caratteristiche generali dei sistemi di rilevazione dei prezzi agricoli a livello nazionale o sub-nazionale; la seconda, di stampo più analitico, in cui si offre un esame approfondito della struttura della raccolta, elaborazione e diffusione dei prezzi per alcune filiere rappresentative dell agricoltura e zootecnia nazionale ed esemplificative dei sistemi di rilevazione stessi. Nel paragrafo seguente si descrive la struttura comune ai casi-studio nazionali, mentre nei capitoli 2-9 si riportano i singoli casi-studio: Canada, Cile, Germania, Israele, Italia, Olanda, Spagna, Stati Uniti. 1.3 La struttura dei casi-studio nazionali La descrizione del sistema di rilevazione nazionale La prima parte di ciascun caso-studio nazionale consiste dunque in una descrizione del sistema di censimento dei prezzi agricoli e zootecnici in ogni paese, e ha essenzialmente l obiettivo di fornire una panoramica: a) dei programmi di rilevazione realizzati e delle attività svolte nell ambito di questi programmi; b) dei settori i cui prezzi sono oggetto di rilevazione e della relativa copertura geografica del sistema di rilevazione stesso; c) delle strutture coinvolte e delle risorse impegnate nella rilevazione; d) degli 11

12 aspetti legati alla gestione ed elaborazione dei dati e alla diffusione dei risultati. L obiettivo della parte descrittiva è quello di offrire al lettore un inquadramento del sistema di rilevazione dei prezzi alla produzione nell ambito del settore agricolo del paese in questione, esaminando il ruolo svolto dalle varie strutture deputate alla rilevazione e divulgazione (anche con riferimenti di tipo storico e normativo), evidenziando le problematiche relative all attività di raccolta e il livello oggettivo di affidabilità dei dati rilevati, oltre al grado di utilizzazione, da parte degli operatori, delle informazioni elaborate. A tal riguardo, un attenzione particolare viene posta sugli aspetti della rilevazione dei prezzi che interessano il mercato delle assicurazioni per il settore agricolo e, più in generale, i servizi informativi per le imprese La scelta delle filiere oggetto d indagine La seconda parte di ciascun caso-studio nazionale è invece rappresentata da un analisi approfondita del sistema di rilevazione per alcuni prodotti selezionati come casi esemplificativi e rappresentativi dell intera rete nazionale. La scelta dei prodotti oggetto dell indagine è ricaduta sulle produzioni che oltre ad essere rappresentative dell agricoltura di ciascun paese (in termini strutturali ed economici 1 ), hanno anche una rilevanza significativa per quanto concerne la rilevazione dei prezzi: in altre parole, si è fatto in modo che le filiere scelte nell ambito dell analisi (4-5 per ciascun paese) offrano una panoramica quanto più ampia possibile dei diversi sistemi e programmi di rilevazione esistenti a livello nazionale e locale. Più precisamente, le filiere oggetto di indagine sono state scelte in base ai seguenti criteri: a) grado di organizzazione della filiera - si è distinto tra filiere ben organizzate e con un alto livello di concentrazione ad uno o più livelli di mercato e filiere scarsamente coordinate, con un elevata frammentazione delle fasi di distribuzione, un alto numero di operatori sul mercato e un basso grado di concentrazione. In alcuni casi è stato necessario distinguere tra filiera del prodotto per il consumo fresco e filiera del prodotto per l industria di trasformazione. Altro fattore che si è tenuto in considerazione è l importanza strategica delle produzioni sul piano internazionale e degli scambi sui mercati mondiali. Infine, sono stati presi in considerazione anche prodotti la cui organizzazione del mercato è gestita in maniera centralizzata da strutture nazionali sotto il controllo del governo (prezzi minimi garantiti e quote fisiche di produzione); b) distribuzione geografica della produzione - sono stati presi in esame settori caratterizzati da un elevata dispersione geografica della produzione su tutto (o quasi) il territorio nazionale e altri la cui produzione è invece concentrata in alcune aree specifiche, con riflessi sull organizzazione dei mercati (le filiere sono differenziate su scala sub-nazionale e assumono le caratteristiche di veri e propri mercati locali); c) caratteristiche strutturali della filiera - si è avuto cura di scegliere sia filiere lunghe, caratterizzate da numerosi operatori e intermediari di mercato, in cui il prodotto è soggetto a numerosi passaggi con relativo aumento dei margini di mer- 12

13 cato, sia filiere corte in cui invece il prodotto raggiunge con pochi passaggi i consumatori finali. Inoltre, i settori sono stati scelti in modo da essere differenziati in base al diverso rapporto numerico tra produttori e operatori delle fasi a valle della filiera (immagazzinamento e trasporto, trasformazione e confezionamento, distribuzione e vendita) con conseguenze sui rapporti di potere tra gli operatori stessi ed effetti sui margini di mercato; d) aspetti merceologici del prodotto - i prodotti oggetto d indagine sono stati selezionati in base al grado di omogeneità e standardizzazione del prodotto, alle caratteristiche qualitative e altri requisiti richiesti dal consumatore, alla struttura del calendario dell offerta, alle caratteristiche di conservabilità e trasportabilità delle merci; e) meccanismi di formazione dei prezzi - si è avuto cura di scegliere prodotti il cui prezzo si forma essenzialmente sui mercati all ingrosso (sia attraverso le aste che tramite contrattazione libera) e altri le cui quotazioni sono fissate in una fase della filiera (dalle associazioni dei produttori o dall industria di trasformazione o, ancora, dagli operatori delle grandi catene della distribuzione organizzata). Inoltre, si è tenuto conto anche di eventuali differenziazioni su scala geografica (nel caso di transazioni che avvengono in una parte del paese ma che influenzano, in qualche modo, quelle che avvengono su tutti gli altri mercati nazionali) e dei loro riflessi sui meccanismi di formazione dei prezzi La struttura dell indagine per ciascuna filiera Per ciascuna delle filiere selezionate vengono descritti tutti gli aspetti che possono influenzare i prezzi alla produzione: le strutture di mercato e gli aspetti organizzativi della filiera; gli operatori coinvolti e i ruoli svolti; i meccanismi di formazione del prezzo a vari livelli della filiera con un enfasi particolare sulle prime fasi delle transazioni (prezzi alla produzione o franco azienda agricola); le modalità di rilevazione dei prezzi stessi (evidenziando le motivazioni alla base della scelta di registrare uno specifico prezzo, in una determinata fase del mercato e con appropriate modalità che garantiscano l oggettività della rilevazione). Nella descrizione della struttura di mercato ci si sofferma innanzitutto sulle caratteristiche principali del prodotto: distribuzione geografica della produzione, elementi strutturali della domanda e dell offerta, destinazione d uso del prodotto, consumatori intermedi e finali, problematiche legate al mercato internazionale (importazioni ed esportazioni), struttura del calendario dell offerta e della commercializzazione, aspetti legati alla conservazione e trasformazione agroalimentare, grado di integrazione verticale e/o orizzontale della filiera. Successivamente si prendono in esame altri aspetti che hanno effetti sui livelli dei prezzi, quali la classificazione merceologica (standard tecnici e commerciali, qualità delle produzioni agricole, classificazione ai fini delle transazioni elettroniche) e la struttura stessa dei mercati (struttura della filiera e dei canali di mercato, 13

14 ricostruzione del percorso del prodotto lungo le varie fasi della filiera, identificazione del numero di passaggi delle figure coinvolte, importanza delle fasi dell ingrosso e del dettaglio nella commercializzazione dei prodotti, grado di competitività, rapporti con il mercato mondiale e peso delle transazioni internazionali, peso dell industria agroalimentare). La conoscenza del quadro strutturale della filiera è propedeutico alla comprensione dei meccanismi di formazione del prezzo che sono descritti successivamente. Infatti, per ciascuna filiera si descrivono i luoghi in cui avvengono le transazioni commerciali e le modalità con cui esse si svolgono; le tipologie di prezzo che si formano ai vari livelli della filiera e che sono oggetto di rilevazione (ad esempio prezzi all ingrosso, prezzo d asta, prezzo fob, prezzo franco azienda agricola o franco magazzino di raccolta o centro di raccolta del bestiame, prezzi futures); i contratti eventualmente in essere tra produttori e operatori lungo le fasi a valle della filiera intermediari, trasportatori, grossisti, grande distribuzione e piccolo dettaglio, industria di trasformazione e l eventuale ruolo dei mercati a termine rispetto ai mercati a pronti. L indagine per filiera prosegue quindi descrivendo le strutture (pubbliche o private) responsabili della rilevazione dei prezzi alla produzione (raccolta, elaborazione e diffusione dei risultati), la loro collocazione geografica e rispetto ai mercati (locali, centrali, periferiche), le risorse impegnate, i punti di rilevazione (azienda agricola, centri di raccolta e smistamento, mercati fisici all ingrosso, aste e altre strutture di vendita all ingrosso, punti vendita della grande distribuzione, esercizi del piccolo dettaglio, negozi specializzati, mercati rionali, mercati a pronti e mercati a termine), il tipo di prezzo rilevato (alla produzione, all ingrosso o al dettaglio); numero di varietà per cui si rileva il prezzo; aspetti legati alla qualità e agli standard di prodotto; altri dati eventualmente rilevati oltre al prezzo, la scelta dei punti di rilevazione (geografica, in base al peso degli scambi commerciali o sulla base di altri elementi legati alle dinamiche di domanda e offerta), e gli organi deputati alla supervisione del processo di formazione dei prezzi nonché il loro ruolo. Infine, l indagine si focalizza sugli aspetti più propriamente tecnici della struttura e dell organizzazione della rilevazione dei prezzi alla produzione (strumenti di comunicazione utilizzati, software impiegati, metodologia adottata, modalità di campionamento statistico, organizzazione e frequenza della rilevazione), della gestione dei dati (immagazzinamento e creazione dei database, ponderazione, verifica e validazione delle informazioni), dell analisi e diffusione degli stessi (elaborazioni statistiche effettuate, stesura dei rapporti analitici e di mercato, diffusione dei dati e dei rapporti di mercato, accessibilità da parte degli operatori, uso delle reti di comunicazione). Nel Box 1.1 si riporta uno schema sintetico della struttura della disamina dei prodotti selezionati come casi-studio nazionali. 1 Ad esempio il paniere dei prodotti oggetto di monitoraggio è stato scelto sulla base della rappresentatività in termini di superfici investite e di produzioni realizzate. 14

15 Box La struttura dell indagine per ciascuna filiera presa in esame Struttura del mercato e caratteristiche del prodotto Classificazione merceologica e struttura dei mercati Meccanismi di formazione del prezzo Strutture responsabili della rilevazione dei prezzi alla produzione Aspetti tecnici della struttura e dell organizzazione della rilevazione dei prezzi alla produzione distribuzione geografica della produzione; elementi strutturali della domanda e dell offerta; destinazione d uso del prodotto, consumatori intermedi e finali; problematiche legate al mercato internazionale; struttura del calendario dell offerta e della commercializzazione; aspetti legati alla conservazione e trasformazione agroalimentare; grado di integrazione verticale e/o orizzontale della filiera. standard tecnici e commerciali, standard di qualità; classificazione ai fini delle transazioni elettroniche; struttura della filiera e dei canali di mercato, ricostruzione del percorso del prodotto lungo le varie fasi della filiera; identificazione del numero di passaggi delle figure coinvolte; importanza delle fasi dell ingrosso e del dettaglio nella commercializzazione dei prodotti; grado di competitività; rapporti con il mercato mondiale e peso delle transazioni internazionali; peso dell industria agroalimentare. luoghi e modalità di svolgimento delle transazioni commerciali; tipologie di prezzo oggetto di rilevazione ai vari livelli della filiera; contratti tra produttori e operatori delle fasi a valle della filiera; mercati a termine. tipologia di strutture; collocazione geografica e rispetto ai mercati (locali, centrali, periferiche); risorse impegnate; punti di rilevazione; prezzi (e altri dati) rilevati; scelta dei punti di rilevazione; organi deputati alla supervisione del processo di formazione dei prezzi e il loro ruolo. strumenti di comunicazione e software utilizzati; metodologia adottata nella raccolta: modalità di campionamento statistico, organizzazione e frequenza della rilevazione; immagazzinamento e gestione dei dati; analisi ed elaborazioni; accesso e diffusione di dati ed elaborazioni. 15

16

17 2. Canada 2.1. Il quadro generale del Sistema Agricolo Canadese La produzione agricola I l Canada, una federazione di province di vaste dimensioni, con una densità di popolazione piuttosto bassa, è un paese con una naturale vocazione all esportazione e con una propensione verso i mercati statunitensi. La densità di popolazione e la produzione agricola (diversità di colture e quantità di prodotti realizzati) variano da un luogo all altro del paese e questo fatto incide sul livello di consumo interno o/e di esportazione della produzione agricola nazionale. Il clima del Canada è altamente instabile ed eterogeneo, per questo i rischi Fig Distribuzione % della superficie agricola e del numero di aziende agricole nelle province canadesi (2001) 0,4% 3,8% 8,2% 31,2% 21,7% 38,9% 20,5% 11,3% 8,9% 8,1% 24,2% 5,1% 13,0% 0,7% 0,1% 0,3% 0,6% 0,6% 1,2% 1,6% % di superfici coltivabili canadesi % di fattorie canadesi 17

18 naturali cui è esposta la produzione agricola sono molto elevati. Nel 2001 si contavano 167 milioni di acri 1 di superficie coltivabile sull intero territorio canadese, l 81% dei quali ubicati nelle zone occidentali, o Grande Prairie, nelle province dell Alberta (31,2%), Saskatchewan (38,9%) e Manitoba (11,3%). Le aree appartenenti alle province British Columbia (3,8%), Ontario (8,1%) e Quebec (5,1%) comprendono il 17% della superfice coltivabile del paese, le province atlantiche, invece, (Nova Scotia, New Brunswick, Prince Edward Island e Newfoundland) partecipano con il restante 2%. La Figura 2.1 indica la distribuzione delle superfici coltivabili e del numero di aziende agricole per provincia (% rispetto ai relativi totali dell intero paese); in particolare, si evidenzia che la provincia dell Ontario ha un numero relativamente alto di agricoltori (24,2 %) rispetto alla superficie coltivabile (8,1 %) e che le dimensioni delle aziende agricole variano notevolmente da un punto all altro del paese. La tabella 2.1 riporta il numero e le dimensioni delle aziende agricole sul territorio canadese (il numero di operatori agricoli supera il numero di aziende per via dell esistenza di società di persone e di accordi di proprietà comune). Tabella Numero e dimensione delle aziende agricole per provincia (2001) Superfici Aziende Dimensioni medie Operatori Occupazione coltivabili agricole delle aziende agricoli agricola (migliaia di acri) (numero) agricole (in acri) (numero) (numero occupati) Canada Newfoundland Prince Edward Island Nova Scotia New Brunswick Quebec Ontario Manitoba Saskatchewan Alberta British Columbia Fonte: Statistic Canada. 18 Di 167 milioni di acri di superficie coltivabile, 90 milioni sono coltivati, 12 milioni sono tenuti a maggese (non seminati ma lavorati al fine di controllare la crescita delle erbe infestanti con la tecnica della falsa semina), 12 milioni destinati a pascoli coltivati (terreno seminato a pascolo) e la restante parte utilizzata a pascolo naturale, bosco, terreni marginali e piccole proprietà a conduzione familiare. Le dimensioni medie delle aziende agricole e degli allevamenti, in questi ultimi anni, sono in aumento e ciò indica una continua tendenza alla fusione ed

19 unificazione delle aziende agricole e ad una riduzione del numero degli operatori agricoli in attività. Le aziende sono classificate in unità di dimensioni piccolo-medie e di grandi dimensioni. Il grafico 2.1 evidenzia come le attività su larga scala (che hanno ricavi superiori a dollari 2 ) rappresentino la maggioranza (80%) della produzione agricola. Grafico Distribuzione delle aziende agricole canadesi per entrate lorde (2001) Piccole e medie 45% Ricavi da $ a $ % delle aziende 12% delle entrate lorde A tempo libero 22% Ricavi < $ % delle aziende 1% delle entrate lorde Grandi 33% Ricavi per $ e oltre 33% delle aziende 88% delle entrate lorde Fonte: Statistics Canada. Il Canada produce una varietà di prodotti agricoli e zootecnici diversi, con notevoli differenziazioni da una parte all altra del paese. Il grafico 2.2 mostra, tuttavia che, nel 2004, le carni rosse, i cereali ed i semi oleosi rappresentavano oltre la metà delle entrate dei mercati agricoli. L importanza dei vari settori colturali e zootecnici differisce in base alle zone del paese ed il grafico 2.3 fornisce un indicazione di tale variabilità. Le carni rosse, i cereali e i semi oleosi rappresentano oltre l 80% delle entrate di mercato nella regione della Prairie, in cui è ubicata gran parte della superficie coltivabile del paese. Il sistema agro-alimentare canadese ha prodotto l 8,2% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel L importanza di questo per l economia delle singole province varia significativamente a seconda delle zone del paese. Nel grafico 2.4 emerge come l importanza del settore agricolo nelle province Prince Edward Island, Saskatchewan e Manitoba superi quella registrata mediamente nell intero paese canadese. Le province dell Ontario e del Quebec contano il maggior numero di occupati nel settore agricolo e agro-alimentare, in funzione della densità demografica. 19

20 Grafico Ricavi dei mercati agricoli per prodotto (2004, totale miliardi di dollari canadesi) Frutta e Vegetali 6,8% Carni Rosse 29,7% Pollame e Uova 7,6% Lattiero caseari 14,5% Granaglie e Semi oleosi 24,1% Altri prodotti agricoli 17,2% Fonte: Statistic Canada. Grafico Ricavi dei mercati agricoli regionali per quota di prodotto (2004) Frutta e ortaggi Pollame ed uova Lattiero-caseari Altri prodotti Cereali e semi oleosi Carni rosse 0 20 British Columbia Prairies Ontario Quebec Stati atlantici Fonte: Statistic Canada.

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Novembre 2006

Dettagli

Gestione del rischio

Gestione del rischio FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI Gestione del rischio Roberto D Auria Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune (PAC)

La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione

Dettagli

Il sistema informativo della RICA italiana

Il sistema informativo della RICA italiana Gestione Aziendale delle Imprese Agricole La presentazione del nuovo software INEA per la gestione economica dell azienda agricola Milano, 11 Settembre 2008 Carmela De Vivo Istituto Nazionale di Economia

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Meeting. Gli alimenti cultura del vivere

Meeting. Gli alimenti cultura del vivere Meeting Gli alimenti cultura del vivere Annibale Feroldi Direttore BMTI S.c.p.a. Nuove competenze professionali e nuovi modelli di vendita dei prodotti nei Paesi esteri 8 maggio 2015 PREMESSA SALUTI...

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per il trasporto e la vendita di prodotti alimentari deperibili a basso impatto ambientale Descrizione estesa del risultato La progettazione, realizzazione e

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per la trasformazione casearia su piccola scala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il documento è stato redatto come frutto della ricerca sviluppata dalla UO CRA-FLC

Dettagli

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

M U L T I F A M I L Y O F F I C E MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA Specializzazione Tecnico del Commercio Estero INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA Nicoletta d Ovidio Classe 5 Ctga Un azienda per internazionalizzarsi deve prendere in considerazione diversi fattori:

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

LA GESTIONE DEL RISCHIO

LA GESTIONE DEL RISCHIO LA GESTIONE DEL RISCHIO NELLA NUOVA PAC: LO STRUMENTO PER LA STABILIZZAZIONE DEL REDDITO ROBERTO D AURIA www.ismea.it www.ismeaservizi.it TRENTO, 28/03/2014 REGOLAMENTO (UE) N.1305/2013 - SR 2014-2020

Dettagli

Poste Italiane S.p.A.

Poste Italiane S.p.A. Poste Italiane S.p.A. Innovation public procurement : come la PA può essere driver d innovazione Roma, 26 Maggio 2015 2 Rilevanza strategica del cambiamento In un contesto sempre più competitivo, l area

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM

PIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM PIANO DI LAVORO Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING Classe 5 Sezione CLM MODULI DURATA (IN ORE) L ambiente economico competitivo dell impresa 25 Il marketing operativo 30 Il piano di marketing

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra

Dettagli

GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE. Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza

GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE. Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza Schema della relazione 1) Lo studio della Commissione Europea sul settore lattiero-caseario post-2015 2) Gli scenari

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito I mercati finanziari Mercati creditizi e mobiliari I mercati si identificano con l insieme degli scambi di strumenti finanziari; Il collegamento tra unità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036

Dettagli

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI. a cura di Claudio Picozza

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI. a cura di Claudio Picozza IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI a cura di Claudio Picozza 1 CONTABILITA NAZIONALE E CONTI ECONOMICI NAZIONALI La Contabilità Nazionale è rappresentata da l'insieme di tutti i conti economici che

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

USA: MERCATO DEL MOBILE GIUGNO 2011. USA: il mercato del mobile

USA: MERCATO DEL MOBILE GIUGNO 2011. USA: il mercato del mobile USA: il mercato del mobile Giugno 2011 PREMESSA INDICE INTRODUZIONE 1 1. ATTUALE SITUAZIONE ECONOMICA NEGLI STATI UNITI 2 1.1 Panoramica della situazione economica negli stati uniti 2 1.2 Il mercato immobiliare

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010 UniCredit Group - Territorial Relations Department 18 dicembre 2009 Giovani Imprenditori di Confindustria PREMESSE GENERALI PROPOSTA PROGETTUALE E MODELLO DI RATING TIMELINE 2 PREMESSE GENERALI L OCSE

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA ATTIVITÀ 52.73.0 RIPARAZIONE DI OROLOGI E GIOIELLI Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento*

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento* Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento* *ma senza le note scritte in piccolo Allineare gli investimenti tecnologici con le esigenze in evoluzione dell attività Il finanziamento è una strategia

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

I Fondi pensione aperti

I Fondi pensione aperti 50 I Fondi pensione aperti sono forme pensionistiche complementari alle quali, come suggerisce il termine aperti, possono iscriversi tutti coloro che, indipendentemente dalla situazione lavorativa (lavoratore

Dettagli

La nostra esperienza nel mondo della Business Intelligence

La nostra esperienza nel mondo della Business Intelligence La nostra esperienza nel mondo della Business Intelligence Dott. Silvio Grassi Amministratore Delegato Molino Grassi SpA Via Emilia Ovest 347-43126 Fraore (Parma) Convegno dell'osservatorio Business Intelligence

Dettagli

INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE

INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE A cura di: INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE PRESENTAZIONE DEI RISULTATI 1 - Criticità - Fabbisogni - Tendenze di sviluppo Il presente rapporto illustra

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

DONNE E LAVORO AGRICOLO:

DONNE E LAVORO AGRICOLO: DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA

Dettagli

I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE

I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE Il Benchmarking sui bilanci è un fondamentale supporto alla gestione dell azienda Cerved ha appena pubblicato i dati di bilancio

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca MATERIA RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSE 3 INDIRIZZO RIM DESCRIZIONE Unità di Apprendimento UdA n. 1 Titolo: TRASFORMAZIONI STORICHE E FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ECONOMICI E MODALITA DELL INTERVENTO PUBBLICO

Dettagli

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180 SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema

Dettagli

Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014

Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014 Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014 Francesca Macioci Ufficio Crediti Associazione Bancaria Italiana Politica di

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

I FINANZIAMENTI GARANTITI

I FINANZIAMENTI GARANTITI I FINANZIAMENTI GARANTITI Convegno La Mediazione Creditizia Milano 30 novembre 2010 1 Il Gruppo 2 Compass S.p.A. e Futuro S.p.A. Compass S.p.A., con una propria rete di sportelli diretti, dal 1960 opera

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Agenzia per il Lavoro

Agenzia per il Lavoro Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni

Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni ROBERTA SCOLA Staff e Affari Giuridici della Direzione Centrale Risorse Strumentali,

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli