RACCOMANDAZIONI IGIENE DELLE MANI
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- Gianleone Maggi
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1 RACCOMANDAZIONI IGIENE DELLE MANI WHO. Patient Safety. Guide to Implementation A guide to the Implementation of WHO Multimodal Hand Hygiene Improvement Strategy Le raccomandazioni di seguito riportate sono classificate in accordo con il sistema CDC/HICPAC (Hospital Infection Control Practices Advisory Committee) Categoria IA Fortemente raccomandata per l implementazione e supportata da studi sperimentali, clinici o epidemiologici ben disegnati Categoria IB Fortemente raccomandata per l implementazione e supportata da alcuni studi sperimentali, clinici o epidemiologici e da un forte razionale teorico Categoria IC Richiesta l implementazione da leggi federali, statali o standard Categoria II Suggerita per l implementazione e supportata da studi clinici o epidemiologici suggestivi o da un razionale teorico Nessuna raccomandazione; questione irrisolta. Pratiche per le quali non ci sono evidenze sufficienti o non c è consenso riguardo alla loro efficacia 1. INDICAZIONI PER L IGIENE DELLE MANI A. Lavare le mani con acqua e sapone quando sono visibilmente sporche o contaminate con sangue o altri fluidi biologici (IB) o dopo l uso della toilette (II). B. Se l esposizione a patogeni potenzialmente produttori di spore è fortemente sospetta o accertata, inclusi gli outbreaks di Clostridium difficile, il lavaggio delle mani con acqua e sapone è la modalità da preferire (IB). C. L uso della frizione con soluzione a base alcolica è la modalità da adottare per l antisepsi di routine delle mani in tutte le situazioni cliniche descritte al punto D (a-f) di seguito elencate, se le mani non sono visibilmente sporche (IA). Se la soluzione a base alcolica non è disponibile lavare le mani con acqua e sapone (IB). D. Effettuare : a) prima e dopo il contatto con il paziente (IB); b) prima del contatto con un device invasivo per l assistenza al paziente, indipendentemente dall uso dei guanti (IB); c) dopo il contatto con fluidi corporei o escreti, mucose, cute non integra o medicazioni di ferite (IA); d) se ci si sposta da un sito contaminato del corpo a un altro sito durante l assistenza allo stesso paziente (IB); e) dopo il contatto con superfici od oggetti (comprese le attrezzature mediche) poste nelle immediate vicinanze del paziente (IB); f) dopo aver rimosso i guanti sterili (II) o non sterili (IB). E. Prima di maneggiare farmaci oppure preparare il cibo effettuare effettuando una frizione con soluzione a base alcolica o lavando le mani con semplice sapone o sapone antimicrobico e acqua (IB). F. Il sapone e il prodotto a base alcolica non dovrebbero essere usati contemporaneamente (II). Versione n.01 del 28/05/2009 Pagina 1 di 5
2 2. TECNICHE DI IGIENE DELLE MANI A. Raccogliere nel palmo della mano il prodotto a base alcolica e coprire tutta la superficie delle mani. Frizionare le mani fino a che sono asciutte (IB). La tecnica per la frizione è illustrata a pagina 9 del protocollo. B. Quando si lavano le mani con acqua e sapone, bagnare le mani con acqua e applicare la quantità di prodotto necessaria a coprire tutta la loro superficie. Risciacquare le mani con acqua e asciugarle perfettamente con una salvietta monouso. Usare acqua corrente pulita, se possibile. Evitare l uso di acqua calda in quanto l esposizione ripetuta all acqua calda può incrementare il rischio di dermatiti (IB). Usare la salvietta per chiudere il rubinetto (IB). Asciugare le mani perfettamente in modo tale da non ricontaminare le mani. Assicurarsi che le salviette non siano usate più volte o da più persone (IB). E acconsentito l uso di sapone in forma liquida, solida, a fogli o in polvere. Quando è in uso il sapone solido, scegliere piccoli pezzi da porre su portasapone che faciliti il drenaggio e il mantenimento del sapone asciutto (II). 3. ANTISEPSI CHIRURGICA DELLE MANI A. Rimuovere anelli, orologi da polso e braccialetti prima di iniziare l antisepsi chirurgica delle mani (II). Le unghie finte sono vietate (IB). B. I lavandini dovrebbero essere di forma tale da ridurre il rischio di schizzi (II). C. Se le mani sono visibilmente sporche lavarle con sapone prima dell antisepsi chirurgica (II). Rimuovere lo sporco sottoungueale usando un pulisci-unghie preferibilmente sotto l acqua corrente (II). D. Gli spazzolini non sono raccomandati per l antisepsi chirurgica delle mani (IB). E. L antisepsi chirurgica delle mani dovrebbe essere effettuata usando un sapone antimicrobico oppure una soluzione a base alcolica appropriati, preferibilmente ad attività persistente, prima di indossare i guanti sterili (IB) F. Se la qualità dell acqua in sala operatoria non è garantita, per l antisepsi chirurgica delle mani si raccomanda di usare una soluzione a base alcolica prima di indossare guanti sterili per effettuare procedure chirurgiche (II). G. Quando si effettua l antisepsi chirurgica delle mani usando un sapone antimicrobico, lavare le mani e gli avambracci per il tempo indicato dal produttore, di regola 2-5 minuti. Non sono necessari tempi più lunghi di lavaggio (es. 10 minuti) (IB). H. Quando si usa una soluzione a base alcolica per l antispesi chirurgica ad attività persistente seguire le indicazioni del produttore per i tempi di applicazione. Applicare la soluzione solo su mani asciutte (IB). Non effettuare il lavaggio chirurgico e di seguito la frizione per l antisepsi chirurgica delle mani con soluzione a base alcolica (II). I. Quando si usa una soluzione a base alcolica, usare una quantità sufficiente di prodotto a bagnare mani e avambracci per tutta la durata della procedura (IB). Dopo l applicazione di una soluzione a base alcolica come raccomandato, attendere che le mani e gli avambracci siano completamente asciutti prima di indossare i guanti sterili (IB). Versione n.01 del 28/05/2009 Pagina 2 di 5
3 4. SCELTA DEGLI AGENTI PER L IGIENE DELLE MANI A. Fornire agli operatori sanitari prodotti efficaci per, a bassa potenzialità irritante (IB). B. Per incrementare il grado di accettazione dei prodotti per da parte degli operatori sanitari, sollecitare l opinione degli stessi riguardo alle loro sensazioni, al profumo e alla tollerabilità sulla cute di tutti i prodotti considerati (IB). C. Quando si scelgono i prodotti per : a) richiedere informazioni riguardo alle interazioni conosciute tra i prodotti usati per la pulizia delle mani, quelli per la cura della pelle ed i tipi di guanti usati nell istituzione (II); b) richiedere informazioni al produttore sul rischio di contaminazione del prodotto (IB); c) assicurarsi che i dispenser siano disponibili al punto di cura (IB); d) assicurarsi che i dispenser funzionino adeguatamente e dispensino un adeguato volume di prodotto (II); e) assicurarsi che il sistema dispenser per la soluzione a base alcolica sia approvato per i materiali infiammabili (IC); f) richiedere informazioni al produttore riguardo agli effetti che le lozioni per le mani, le creme e le soluzioni a base alcolica possono avere sull efficacia dei saponi antimicrobici usati nell istituzione; g) la comparazione dei costi dovrebbe essere effettuata solo per i prodotti che presentano requisiti di efficacia, di tolleranza sulla pelle ed accettabilità (II). D. Non aggiungere sapone (IA) o soluzione a base alcolica (II) a un dispenser parzialmente vuoto. Se i dispenser sono riusabili attenersi alle procedure di pulizia raccomandate. 5. CURA DELLA CUTE A. Fornire informazioni riguardo alla cura delle mani al fine di ridurre le dermatiti irritative da contatto o altri danni alla pelle nel corso di interventi educativi agli operatori sanitari (IB). B. Fornire prodotti alternativi per agli operatori sanitari con allergie confermate o reazioni avverse ai prodotti standard usati nella struttura sanitaria (II). C. Fornire agli operatori sanitari lozioni o creme per le mani per ridurre al minimo l incidenza di dermatiti irritative da contatto associate all antisepsi o al lavaggio delle mani (IA). D. Quando è disponibile nella struttura una soluzione a base alcolica per l antisepsi delle mani, l uso di sapone antimicrobico non è raccomandato (II). E. Il sapone e il prodotto a base alcolica non dovrebbero essere usati contemporaneamente (II). 6. USO DI GUANTI A. L uso dei guanti non deve sostituire la necessità di effettuare sia con la frizione che con il lavaggio (IB). B. Indossare i guanti quando è prevedibile il contatto con sangue o altro materiale potenzialmente infetto, mucose, cute non integra (IC). C. Rimuovere i guanti dopo l assistenza al paziente. Non indossare lo stesso paio di guanti per più pazienti (IB). D. Quando si indossano i guanti cambiarli o rimuoverli durante l assistenza al paziente se si passa da un sito contaminato del corpo ad un altro sito (inclusa cute non intatta, mucose o dispositivi medici) dello stesso paziente o all ambiente(ii). E. Non è raccomandato il riutilizzo dei guanti (IB). In caso di riuso dei guanti attuare metodi sicuri di riprocessamento (II). Versione n.01 del 28/05/2009 Pagina 3 di 5
4 7. ALTRI ASPETTI DELL IGIENE DELLE MANI A. Non portare unghie finte o estensioni quando si ha contatto diretto con i pazienti. (IA). B. Tenere le unghie naturali corte (meno di 0,5 cm o approssimativamente ¼ di pollice) (II). 8. PROGRAMMI DI FORMAZIONE E DI MOTIVAZIONE PER IL PERSONALE A. Nei programmi di promozione del per gli operatori sanitari focalizzarsi specificamente sui fattori che correntemente hanno un influenza significativa sul comportamento e non soltanto sul tipo di prodotti per. La strategia per l implementazione dovrebbe essere varia e multimodale e includere l educazione e il supporto dei dirigenti (IA). B. Educare gli operatori sanitari sulle attività assistenziali che possono determinare la contaminazione delle mani e sui vantaggi e gli svantaggi dei vari metodi da usare per la pulizia delle mani (II). C. Monitorare l adesione degli operatori sanitari alle pratiche raccomandate di igiene delle mani e fornire loro i dati sulla performance (IA) D. Incoraggiare la collaborazione tra i pazienti e loro familiari e gli operatori sanitari nella promozione del nelle strutture sanitarie (II). 9. RESPONSABILITA GESTIONALI E ISTITUZIONALI 9.1 Per gli Amministratori A. E essenziale che gli amministratori assicurino le condizioni per l attivazione di una strategia multifattoriale e multimodale di promozione del e un approccio che promuova la cultura della sicurezza del paziente attraverso l implementazione dei seguenti punti B-I. B. Garantire agli operatori sanitari un accesso sicuro e continuo di fornitura d acqua in tutti i punti di erogazione e l accesso a tutti i mezzi necessari all effettuazione del lavaggio delle mani (IB). C. Assicurare agli operatori sanitari l accessibilità alla soluzione a base alcolica nei punti di assistenza (IA). D. Implementare la compliance del rendendola una priorità istituzionale e fornire un appropriata leadership, un supporto amministrativo, risorse finanziarie ed il supporto per le attività di igiene delle mani e della prevenzione e controllo delle altre infezioni (IB). E. Garantire che gli operatori sanitari abbiano il tempo dedicato per la formazione sul controllo delle infezioni, includendo sessioni sul (II). F. Implementare programmi multidisciplinari, multifattoriali, multimediali finalizzati ad implementare la compliance degli operatori sanitari alle pratiche raccomandate di igiene delle mani ( IB). G. Riguardo al assicurarsi che nella struttura sanitaria la fornitura dell acqua sia fisicamente separata dal sistema di drenaggio e dalla rete fognaria e prevedere sistemi di routine di monitoraggio e di gestione (IB). H. Fornire una forte leadership e un supporto per e per le attività di prevenzione e controllo delle altre infezioni (II). I. La produzione e lo stoccaggio della soluzione a base alcolica devono essere in accordo con le lineeguida di sicurezza nazionali e i requisiti legali locali (II). Versione n.01 del 28/05/2009 Pagina 4 di 5
5 9.2 Per i Dirigenti A. Promuovere la compliance del come priorità istituzionale e prendere in considerazione un programma di implementazione fondato e coordinato, assicurandone il monitoraggio e la sostenibilità a lungo termine (II). B. Supportare il consolidamento delle attività di controllo delle infezioni nella struttura sanitaria (II). C. Promuovere a livello della comunità per rafforzare la protezione di se stessi e degli altri (II). D. Incoraggiare le strutture sanitarie all uso del come indicatore di qualità (II). Versione n.01 del 28/05/2009 Pagina 5 di 5
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