Installazioni multimediali Requisiti strutturali edilizi per edifici unifamiliari e multifamiliari
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- Ottaviana Castaldo
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1 Installazioni multimediali Requisiti strutturali edilizi per edifici unifamiliari e multifamiliari Verlag
2 Editore: Autore: Electrosuisse Con il coordinamento del Comitato elettrotecnico svizzero CES, che rappresenta il comitato nazionale svizzero di normalizzazione elettrotecnica delle organizzazioni IEC e CENELEC, hanno partecipato alla realizzazione di questo opuscolo le seguenti aziende: Swisscom Schweiz; Swisscable, Bern; VSEI, Zürich; Elektrizitätswerk der Stadt Zürich; Amt für Hochbauten der Stadt Zürich; Dätwyler Cables, Altdorf; Diamond SA, Losone; EMSS GmbH, Arbon; Hager AG, Rümlang; Huber + Suhner AG, Herisau; Leoni Studer AG, Däniken; Reichle & De-Massari AG, Wetzikon; ZidaTech AG, Hägendorf; WISI Wilhelm Sihn AG, Mägenwil Questo opuscolo è disponibile anche in francese (ISBN ) e in tedesco (ISBN ). Electrosuisse 2011 Electrosuisse Luppmenstrasse 1 CH-8320 Fehraltorf info@electrosuisse.ch È vietata la copia, la riproduzione e la traduzione, anche parziale. Foto di copertina: 2 ISBN
3 Premessa Perché questo opuscolo? ces Schweizerisches Elektrotechnisches Komitee Comité Electrotechnique Suisse Comitato Elettrotecnico Svizzero Swiss Electrotechnical Committee Collegamenti multimediali, Fiber to the Home, rete a banda larga, Internet ad alta velocità e molti altri sono i termini delle nuove tecnologie che sono ormai alla portata di tutti sotto forma di prodotti a prezzi convenienti. Queste nuove conquiste tecnologiche possono essere proposte da diversi offerenti, e pertanto sia i fornitori, sia i prodotti sono divenuti interscambiabili. In questa situazione, per molti utenti delle nuove tecnologie compiere la scelta giusta rappresenta oggi una grossa sfida. A risentirne in modo particolare è il settore edilizio nel suo complesso. Nella costruzione e nella ristrutturazione di edifici a scopi abitativi devono essere prese decisioni che vincoleranno in modo determinante e per lungo tempo le possibilità di utilizzo dell'immobile. Committenti, architetti, progettisti e installatori si trovano a dover affrontare molte questioni importanti. Occorre avere una visione complessiva delle possibilità che derivano dalle nuove tecnologie, tenere i costi sotto controllo, scegliere i fornitori giusti e, non da ultimo, è necessario individuare e valutare correttamente anche gli sviluppi futuri, e tenerli in considerazione in qualsiasi decisione si prenda. L'attenzione è tutta sulle tecnologie multimediali e Internet. Ciò che, nemmeno troppo tempo fa, era iniziato con la navigazione del World Wide Web e la posta elettronica, si è andato evolvendo in quelli che oggi sono chiamati «eventi multimediali». Radio, televisione, telefonia e altri servizi sono offerti attraverso Internet, e molte altre opportunità si aggiungeranno in futuro. I requisiti in termini di capacità dei mezzi trasmissivi che ne conseguono accelerano la loro evoluzione a tutta velocità. Attualmente sono impiegate diverse generazioni di tecnologie: alle linee telefoniche e ai cavi coassiali e in fibra ottica si aggiungono collegamenti satellitari, tecnologie di radiocomunicazione come Wireless LAN e i prodotti Powerline, questi ultimi nel caso in cui le installazioni siano quasi impossibili da realizzare per motivi costruttivi oppure il loro costo sia troppo elevato. In tale contesto, scegliere le tecnologie giuste e i prodotti adeguati per ogni applicazione e prevedere le misure edilizie necessarie non è facile. Questo manuale intende offrire a tutte le figure interessate in questo processo, dai committenti agli investitori, dagli architetti ai progettisti elettrici e fino agli installatori, una base comune per confronti chiarificatori e per poter prendere le decisioni giuste. Esso contiene infatti un'ampia scelta di proposte di soluzioni per l'impiego delle moderne tecnologie di comunicazione e indica anche le misure edilizie che occorre prevedere. In tal senso, rappresenta un'opportuna integrazione ai documenti esistenti delle normative nazionali, europee e internazionali. Il contenuto dell'opuscolo è stato redatto da un gruppo di lavoro trasversale a varie aziende del settore elettrotecnico svizzero e offre pertanto la garanzia di proporre soluzioni che siano funzionali nell'applicazione pratica. 3
4 Sommario 1 Scopo del documento Finalità 7 2 Il valore aggiunto dell'installazione multimediale per il committente Un periodo di transizione Edifici multifamiliari con locatari e proprietari Costi dell'allacciamento fino all'edificio e al suo interno Valore aggiunto dell'edificio 10 3 Quali tipi di trasmissione/cavo vengono utilizzati negli edifici multifamiliari? 11 4 Modelli di riferimento UFCOM FTTH Rete via cavo a banda larga modello di rete combinata Definizioni degli ambiti di installazione 15 5 Sicurezza sul lavoro Norma per le installazioni a bassa tensione NIBT [38] Infortuni Sicurezza laser Sicurezza nell'esecuzione di giunzioni e protezione durante e dopo la giunzione 16 6 Obbligo di autorizzazione per i lavori di installazione su impianti a bassa tensione Chi può eseguire i lavori sulle infrastrutture di comunicazione descritte nel presente manuale? 17 7 Area di accesso Tubo di introduzione Distributore d allacciamento 18 8 Colonna montante Tracciato dei tubi/canali contenenti cavi Principi Cablaggio coassiale a banda larga dal PACE al piano Cablaggio SAT in edifici di nuova costruzione, soluzione con multiswitch 24 9 Zona abitativa con cablaggio domestico Cablaggio multimediale Edifici di nuova costruzione Edifici esistenti Ristrutturazioni Caso speciale degli edifici unifamiliari Requisiti dei cavi di installazione Cavi in fibra ottica Requisiti dei cavi di comunicazione 39 4
5 11 Avvertenze per l'applicazione pratica Rilievi di collaudo per le fibre ottiche Rilievi di collaudo sul cablaggio domestico Rilievi di collaudo sul cablaggio della rete via cavo a banda larga Allacciamento delle fibre nella presa OTO Etichettatura dell'oto Etichettatura del BEP Immagini della colonna montante in un edificio esistente Qualità dei collegamenti ottici nell'area delle zone ascendenti Abbreviazioni Glossario Prospetto dei simboli grafici utilizzati Link in Internet Riferimenti bibliografici Normative e riferimenti generali Direttive dei fornitori di accesso alla rete 54 5
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7 1 Scopo del documento Finalità Questo documento intende offrire un aiuto a diverse categorie professionali in Svizzera (architetti, investitori, committenti, installatori e progettisti di impianti elettrici) nella pianificazione delle condizioni costruttive necessarie per le applicazioni multimediali negli edifici unifamiliari e multifamiliari. In tale contesto, occorre operare una distinzione tra edifici di nuova costruzione, ristrutturazioni ed edifici di vecchia costruzione. Con le soluzioni proposte in questo opuscolo è possibile realizzare un impianto multimediale «neutro», ossia non vincolato a un determinato operatore e a una determinata tipologia d'uso. I fornitori di servizi Internet, di telefonia fissa e di banda larga che operano a livello nazionale svizzero e a livello locale si sono accordati, e con la direttiva tecnica UFCOM hanno elaborato la «Scheda tecnica relativa al livello 1 degli impianti FTTH interni agli edifici» [27], con il risultato di riuscire a evitare allacciamenti paralleli in fibra ottica all'interno degli edifici. In futuro sarà pertanto disponibile un cablaggio in fibra ottica con un punto di giunzione centralizzato (precedentemente denominato punto di separazione), per es. nel seminterrato dell'edificio unifamiliare o multifamiliare. Inoltre, occorre tener conto anche delle tecnologie consolidate (cavo coassiale, cavo in rame), in modo che l'infrastruttura di accesso alla rete, così come i servizi trasmessi grazie a essa, possano essere offerti da diversi gestori dell'accesso alla rete con tecnologie diverse. Sostanzialmente, a livello organizzativo esistono tre ambiti rilevanti: l'allacciamento dal gestore dell'accesso alla rete fino all'interno dell'edificio, le linee ascenden- ti fino a una zona neutra nell'abitazione compresa e il cablaggio multimediale all'interno dell'abitazione stessa. In caso di allacciamento con fibra ottica, oltre al cavo coassiale esistente dal punto di entrata nell'edificio (BEP) fino al punto di separazione ottico nell'abitazione (OTO) vengono posate quattro fibre, che potranno essere utilizzate a seconda delle esigenze. Le fibre terminano in una presa ottica con quattro possibili slot situata nel distributore domestico nel caso degli edifici di nuova costruzione o per lo più nel soggiorno nelle abitazioni esistenti. Questo documento descrive in linea di massima le condizioni necessarie all'entrata nell'edificio, le zone ascendenti e gli impianti interni alle abitazioni. L'allacciamento da parte del gestore della rete non è oggetto di questo documento e verrà trattato solo per quanto riguarda le interfacce necessarie. Nei lavori pratici di esecuzione, per i dettagli riguardanti le installazioni di fibre ottiche è necessario utilizzare anche la scheda tecnica UFCOM «Scheda tecnica relativa al livello 1 degli impianti FTTH interni agli edifici» [27]. Per le reti via cavo a banda larga (CATV) valgono le direttive «Richtlinien für Planung und Installation hausinterner Verteilanlagen für Breitbandkommunikation in Kabelfernsehnetzen» (Direttive per la progettazione e la costruzione di installazioni interne di distribuzione per la comunicazione a banda larga nelle reti televisive via cavo) [31]. Alla fine del presente documento è riportato un elenco di riferimenti. Se tra le varie versioni linguistiche di questo documento vi fossero discrepanze, si prega di fare sempre riferimento alla versione tedesca. Contatto Per suggerimenti o domande riguardanti il presente opuscolo è possibile contattare gli autori al seguente indirizzo: Electrosuisse, Verband, Luppmenstrasse 1, CH-8320 Fehraltorf, Svizzera Telefono: , verband@electrosuisse.ch 7
8 2 Il valore aggiunto dell'installazione multimediale per il committente 8 In Svizzera il cablaggio in fibra ottica su larga scala degli edifici multifamiliari da parte di diversi fornitori di acceso alla rete si protrarrà per anni. Come di consueto saranno soprattutto le regioni più densamente popolate a beneficiare della nuova tecnica, per la quale attualmente esistono ancora pochi servizi, destinati però a crescere gradualmente. 2.1 Un periodo di transizione Ogni volta che nuove tecnologie raggiungono il cliente finale, si tratta di particolarità di cui in genere non si riesce quasi ad approfittare, perché, mentre l'ultima evoluzione tecnologica si va profilando all'orizzonte, il cliente dispone di una tecnologia che è ancora attuale. Le cose non sono diverse per il progetto Fiber to the Home. In questo caso si tratta della porzione di impianto che va dal punto di allacciamento di un fornitore nel seminterrato dell'edificio, attraversa la colonna montante e giunge nell'abitazione, per la precisione nel distributore domestico: qui, se il possessore dell'immobile e il fornitore dell'accesso alla rete sono d'accordo, la tecnica del cavo in rame a 2 fili viene gradualmente sostituita dalla tecnica con cavo in fibra ottica. A breve termine è pertanto immaginabile che le linee in rame a 2 fili oggi esistenti non saranno più necessarie. In futuro potranno infatti essere utilizzate le fibre ottiche, purché esse siano state tirate fino al distributore domestico. Per quanto riguarda il cablaggio interno alle abitazioni sono utilizzati come di consueto cavi coassiali e a doppini in rame. Chi oggi dispone di una rete locale con corrispondente cablaggio, potrà continuare a utilizzarla anche in futuro. La stragrande maggioranza di chi affitta un'abitazione, però, non ne dispone ancora, e per loro nell'immediato futuro non cambierà molto. Il cablaggio esistente con collegamento coassiale e linea in rame consente infatti già ora l'accesso a programmi radio e HDTV, Internet a banda larga e servizi di telefonia e trasmissione dati. Nei prossimi anni saranno offerti sempre più servizi Internet e di altro tipo. La trasmissione di immagini, video HD e documenti in alta definizione comporterà la necessità di una maggiore larghezza di banda per quanto riguarda l'accesso alla rete. I servizi IPTV e le corrispondenti varianti HD aumenteranno. In breve, mentre il cablaggio coassiale dispone ancora di riserve, il cablaggio con cavo in rame a 2 fili sinora utilizzato diventerà lentamente sempre più tecnicamente obsoleto nella rete di accesso, e si aprirà così la strada a un nuovo mezzo ad alta velocità, la fibra ottica fino al piano. Nell'abitazione saranno quindi necessari cavi a doppini in rame di altissima qualità idonei a Gigabit Ethernet, e cavi coassiali per le applicazioni a banda larga. Negli edifici di nuova costruzione questi cavi sono facili da tirare, mentre negli edifici esistenti per motivi tecnici costruttivi, e spesso anche per via dell'elevato onere finanziario, si deve ripiegare su soluzioni situazionali. 2.2 Edifici multifamiliari con locatari e proprietari I locatari si distinguono dai proprietari per i diversi rapporti di proprietà. Comune a entrambi è tuttavia la necessità, in futuro, di utilizzare i locali in modo più universale. Ciò rende necessario, in ogni locale dell'abitazione, almeno un collegamento di comunicazione con la possibilità per rete via cavo a banda larga, LAN/ Ethernet e telefonia. Come già accennato, l'attuazione è relativamente semplice per gli edifici multifamiliari nuovi da costruire, ed è quindi realizzabile a costi convenienti. Negli edifici più vecchi, per via della mancanza di tracciati di installazione, ciò può invece comportare una certa spesa. Per questa ragione, anche se nella fase costruttiva non tutti i locali vengono ristrutturati per rispondere a esigenze tecniche di comunicazione, è consigliabile prevedere almeno alcuni tubi vuoti a tale scopo.
9 Cosa occorre considerare, nella progettazione degli impianti di comunicazione nelle abitazioni? Per le abitazioni di nuova costruzione saranno necessari distributori domestici di dimensioni sufficienti, nella forma, per es., di distributori combinati per la rete elettrica e di comunicazione o di una parete tecnica, collocati in un'ubicazione centrale. Eventualmente il luogo di installazione può essere combinato ad altri mezzi, per es. i sistemi di distribuzione degli impianti termosanitari. Nelle abitazioni esistenti è necessario definire un luogo di installazione adatto per il distributore domestico centrale a seconda dei tubi esistenti e della fattibilità di un riequipaggiamento dell'infrastruttura di comunicazione. Se il tiro di nuovi cavi nei sistemi di tubi esistenti non è più possibile, l'infrastruttura può essere ampliata anche con canaline sopra intonaco e/o sotto ai battiscopa. Esiste un punto critico? Sì, perché negli immobili più vecchi dall'entrata nell'edificio fino al distributore domestico WV eventualmente da progettare (in caso di ristrutturazione) o fino alla presa ottica (nel caso di un edificio di nuova costruzione) lo spazio disponibile varia abbastanza a seconda dell'età Riequipaggiamento semplice Zona abitativa OTO Presa di derivazione Ristrutturazione WV WV Zona abitativa WV AE 3 x 230/400V~ con fibra ottica suppl. Canale di BEP riequipaggiamento PACE HAK Rete via cavo a banda larga Figura 1: Colonna montante in un edificio di vecchia costruzione Area colonne ascendente Zona abitativa Piano mansardato do Piano superiore do Piano terra Seminterrato BEP Cavo rete di distribuzione PACE WV con OTO Zona abitativa do do HAK Cavo in fibra ottica La zona di accesso per tutti i fornitori dell accesso alla rete è di norma situata nel seminterrato Figura 2: Zona ascendente in un edificio di nuova costruzione Antenna satellitare AE 3 x 230/400V~ con fibra ottica suppl. Rete via cavo a banda larga 9
10 10 dell'edificio. Inoltre negli edifici di vecchia costruzione (Fig. 1) i tubi già posati della colonna montante telefonica spesso non consentono ulteriori installazioni, quindi devono essere cercate nuove vie di accesso ai piani, ricorrendo a installazione sopra intonaco. Negli edifici di nuova costruzione (Fig. 2) i tracciati degli allacciamenti possono invece essere presi in considerazione già nella fase di progettazione. La colonna montante deve essere dotata di sufficiente capacità, perché il cablaggio a base di cavi in rame, per lo più per la telefonia, servizi TV e xdsl, deve rimanere operativo ancora per qualche tempo. Se nella progettazione vengono presi in considerazione sin dall'inizio la colonna montante e il distributore domestico, essi possono essere integrati abilmente e in modo invisibile nell'architettura complessiva dell'immobile. Questo, insieme al cablaggio strutturato, dà vita a una soluzione semplice e conveniente in termini di costi. Questa soluzione rappresenta inoltre un'importante tutela dell'investimento e consente di disporre di un immobile al passo con i tempi. Gli insignificanti costi supplementari sostenuti all'inizio risparmieranno costosi rinnovamenti e riequipaggiamenti. Con la realizzazione di un cablaggio non vincolato a un determinato operatore e a una tipologia d'uso, l'immobile subisce un aumento di valore, visto che può adattarsi anche alle future esigenze del mercato e degli inquilini e giustifica il sovrapprezzo. 2.3 Costi dell'allacciamento fino all'edificio e al suo interno I costi dell'allacciamento dipendono dai seguenti fattori: condizioni costruttive (tracciati di linee esistenti o oneri per gli ampliamenti fino all'interno dell'edificio, alla colonna montante e alla distribuzione domestica) accordo tra il gestore dell'accesso alla rete e i proprietari dell'edificio. 2.4 Valore aggiunto dell'edificio Tutto sommato si può constatare che il passaggio a un'installazione multimediale aumenta sostanzialmente la capacità attrattiva e il valore di un edificio. Grazie alla rete via cavo a banda larga e alla fibra ottica come modalità di accesso, l'edificio è pronto per le esigenze attuali e future della società dell'informazione. Il supporto ai futuri requisiti in termini di larghezza di banda per TV/radio digitale, Internet, telefonia e applicazioni multimediali è garantito per il futuro. Ogni inquilino o ogni proprietario per piani può scegliere liberamente e facilmente il fornitore della rete di accesso e dei servizi per le prestazioni desiderate. Con gli ampliamenti l'edificio diventa nel complesso più attraente per la locazione e la vendita di un appartamento. Un'interessante offerta in termini di rapporto qualità/prezzo può essere garantita da fornitori di servizi innovativi nel campo della TV/radio digitale, Internet, telefonia e servizi multimediali. Tubi vuoti nella zona abitativa possono essere utilizzati per diversi cablaggi, come per es. allacciamenti alla rete, allacciamenti di banda larga con cavi coassiali ed eventualmente allacciamenti in fibra ottica in tutti i locali abitabili. Maggiore flessibilità per il futuro con costi supplementari chiaramente valutabili. L'installazione strutturata di tubi fornisce la base e la possibilità per anni a venire di ampliamenti futuri semplici ed economicamente convenienti. Per il proprietario di un edificio multifamiliare vi è un chiaro vantaggio di mercato grazie alla differenziazione rispetto ai concorrenti sul mercato immobiliare. Soprattutto per i locatari o i proprietari per piani è vantaggiosa l'installazione di un cablaggio multimediale non vincolato a un determinato operatore e a una determinata tipologia d'uso nel caso in cui esso non sia ancora stato definito nella ristrutturazione base.
11 3 Quali tipi di trasmissione/cavo vengono utilizzati negli edifici multifamiliari? 3a) Cavi con coppie in rame ritorte (doppini) per la telefonia analogica e digitale e servizi xdsl 3b) Cavi coassiali 75 Ohm per servizi TV Internet idonei alla via di ritorno (HF-Broadcast fino a 862 MHz, idoneo alla via di ritorno) 3c) Cavi coassiali 75 Ohm per la ricezione satellitare (HF Broadcast da 1 a 3 GHz, tecnica satellitare) 3d) Cavi a doppini intrecciati. Categoria 5, conformi a EN (2007), per Ethernet 10/100/1000 Mbit/s 3e) Cavi in fibra ottica (Single mode) ITU-T G.657 A, G.652 D 3f) Plastic-Optical-Fiber, POF Mezzo Servizi Area di accesso Colonna montante Interno dell'abitazione Radio analogica Linea ab (PSTN) Linea in rame a 2 fili Linea in rame a 2 fili Linea in rame a 2 fili HFC (CATV) FTTH DTH (SAT) Cavo Fibra ottica Aria coassiale 3 Cavo Fibra ottica Cavo coassiale 3 coassiale 4 Cavo Twisted Pair 1 Cavo coassiale 3 coassiale 4 Twisted Pair 1 Twisted Pair 1 Cavo coassiale 2 POF no sì (sì) 2 no TV analogica no sì (sì) 2 no 5 TV digitale sì 6 sì 7 (sì) 8 sì Telefonia digitale sì sì 9 (sì) 10 sì, con limitazioni! Dati (IP) sì sì sì no Tabella 1: Prospetto delle tecniche di trasmissione: tipi di cavo/mezzi e servizi 1 Opzionale per la rete domestica 2 In caso di RfoG, RF Overlay MHz (bidirezionale) RF Overlay MHz (SAT-ZF) 5 Analogica: switch-over già avvenuto 6 IP attraverso DSL, limitazioni in caso di lunghezze di linea maggiori 7 DVB e/o IPTV attraverso DOCSIS 8 IPTV, DVB solo con RfoG, RF Overlay 9 VoIP attraverso DOCSIS 10 VoIP 11
12 12 Strada Fornitore E Fornitore F Operatore telecom Fornitore A Fornitore D Fornitore G Strada Fornitore H Nodo di distribuzione Point of Presence Point of Presence Fornitore I Cavo principale Cavo di distribuzione VK Edificio multifamiliare (nuova costruzione) WV con OTO WV con OTO Cavo coassiale VK Strada OTO OTO Zona abitativa Zona abitativa BEP PACE HAK Pozz. HAK PACE BEP Antenna satellitare Antenna satellitare VK Azienda elettrica Fornitore C Fornitore J Cavo a banda larga Fornitore B Nodo di distribuzione Point of Presence Legenda VK Cabinet Pozz. Pozzetto Fibra ottica Cavo in rame a 2 fili (n x 4 o n x 2) WV Distributore domestico OTO Punto terminale ottico della rete Cavo rete di distribuzione per es. Palt n x 4 Edificio multifamiliare (dopo la ristrutturazione) Pozz. Strada Figura 3: Varie aree di accesso dei diversi fornitori
13 4 Modelli di riferimento 4.1 UFCOM FTTH POP BEP FD OTO ONT/CPE Point of Presence Nodo di distribuzione Cablaggio d ingresso (feeder) Cavo principale Cabinet / Pozzetto distributore Punto di entrata nell edificio Cablaggio esterno (drop) Cavo di distribuzione Distributore di piano Cablaggio dell edificio Colonna montante Cordone di apparecchiatura Terminazione di rete ottica lato utente Cablaggio dell abitazione Presa ottica telecomunicazione Apparecchiatura utente Figura 4: Modello di riferimento UFCOM (FTTH) POP Point of Presence (nodo di distribuzione) BEP Building Entry Point (punto di entrata nell'edificio) FD Floor Distributor (distributore di piano) OTO Optical Telecommunications Outlet (presa ottica) ONT/CPE Optical Network Termination/Customer Premises Equipment (terminazione di rete ottica lato utente) Nota: il modello di riferimento UFCOM è valido solo per la struttura di una rete in fibra ottica FTTH. La struttura POP-OTO è tuttavia molto simile alla struttura della rete di cavi in rame (telefonia) esistente. 4.2 Rete via cavo a banda larga Distributore domestico Stazione di testa Nodo HFC (Cabinet/ pozzetto) O/E C Punto di allacciamento Cavo cavo coassiale dell edificio PACE Amplificatore/ ev. presa di derivazione CPE Cablemodem/ router Cavo coassiale TP Presa multimediale Apparecchiatura terminale Accesso (Access) Colonna montante Cablaggio dell abitazione Figura 5: Modello di riferimento rete via cavo a banda larga (CATV) PACE MMS WV HFC TP C Punto di allacciamento cavo dell'edificio Presa multimediale Distributore domestico Hybrid Fiber Coaxial (rete ibrida fibra ottica-cavo coassiale) Twisted Pair (cavo a doppini) Cavo coassiale Fibra ottica 13
14 4.3 Modello di rete combinata POP Distributore d allacciamento Distributore domestico Point of Presence Cavo in rame a 2 fili Cavo coassiale BEP NTS PACE Cavo in rame a 2 fili Cavo coassiale OTO CPE Presa multimediale Apparecchiatura utente Accesso (Access) Cablaggio dell edificio Colonna montante Cablaggio dell abitazione Figura 6: Modello di rete combinata Terminologia Il POP (nodo di distribuzione) è il dispositivo del gestore della rete per la realizzazione dei collegamenti necessari. La linea di allacciamento, composta dal cablaggio di ingresso e dal cablaggio drop, va dal POP (nodo di distribuzione) del gestore della rete fino al distributore d allacciamento (BEP/PACE/ NTS). Le dimensioni e le modalità di installazione sono determinate dal gestore della rete. Il nodo HFC è il punto in cui i segnali ottici della rete HFC vengono convertiti in segnali elettrici ad alta frequenza, e attualmente si trova di norma nelle cabine di distribuzione di quartiere. In base alla struttura o all'ampliamento della rete HFC, il nodo HFC può anche essere situato nella stazione di testa o nel PACE. Nel secondo caso si parla anche di FTTB (Fiber to the Building) Il distributore d allacciamento DA rappresenta l'interfaccia tra le linee di allacciamento e le linee ascendenti e, come termine generico, comprende le interfacce BEP, PACE e NTS. Punto di separazione della rete NTS, punto di separazione delle linee in rame a 2 fili dell'operatore telecom in arrivo in corrispondenza dell'entrata nell'edificio. Punto di allacciamento cavo dell'edificio PACE, interfaccia del fornitore della rete via cavo a banda larga per servizi Internet, televisivi e radiofonici in corrispondenza dell'entrata nell'edificio. La colonna montante comprende l'allacciamento di un edificio a partire dal punto di entrata nell'edificio (BEP) fino alla presa ottica. Il distributore di piano (FD) è opzionale. Come punto di separazione ottico OTO si consiglia un connettore LC o compatibile con lo standard LC con lucidatura APC conformemente alla Scheda tecnica dell'ufcom «Scheda tecnica relativa al livello 1 degli impianti FTTH interni agli edifici» [27]. Il WV (distributore domestico) rappresenta il punto di distribuzione a stella per i diversi mezzi trasmissivi all'interno di un'abitazione. 14 Il BEP (punto di entrata nell'edificio) rappresenta in FTTH il collegamento ottico tra la linea di allacciamento (cablaggio drop e cablaggio di ingresso) e la colonna montante. Il cablaggio dell'abitazione comprende l'allacciamento dell'unità abitativa a partire dal distributore domestico (VW) fino alla presa multimediale (MMS), alla quale possono essere collegati i più
15 svariati apparecchi. Come mezzi trasmissivi sono utilizzati cavi di comunicazione in rame di categoria 5 per i servizi di trasmissione dati, cavi coassiali per i servizi della rete via cavo a banda larga ed eventualmente cavi ottici (principalmente POF). La presa multimediale MMS può essere realizzata come presa multimediale combinata (per es. 2 x RJ45 più IEC-CATV) o con prese di collegamento separate IEC-CATV e RJ-45 montate adiacenti. Altre interfacce utilizzate nell'ambito della comunicazione negli edifici devono essere considerate separatamente. 4.4 Definizioni degli ambiti di installazione Gli ambiti di installazione (Fig. 7) comprendono le zone seguenti: area di accesso area delle zone ascendenti zona abitativa Area delle zone ascendenti Zona abitativa Piano mansardato do Piano superiore do Piano terra Seminterrato Zona abitativa do do Antenna satellitare HAK BEP HÜP AE 3 x 230/400V~ con fibra ottica suppl. Cavo in fibra ottica HAK Armadietto di fine cavo Cavo rete di distribuzione Zona di accesso Rete via cavo a banda larga Figura 7: Prospetto degli ambiti di installazione in un edificio multifamiliare 15
16 5 Sicurezza sul lavoro 5.1 Norma per le installazioni a bassa tensione NIBT [38] Gli impianti di comunicazione che implicano interventi sugli impianti a bassa tensione devono essere realizzati conformemente alle regole riconosciute della tecnica. È necessario assicurarsi che il funzionamento degli impianti menzionati non comprometta la sicurezza di persone o cose e che non si verifichino interferenze reciproche con altri impianti (NIBT 2010, 5.1.5). Estratto dalla NIBT 2010 Gli impianti di comunicazione devono essere realizzati in modo da garantire la protezione delle persone (contro le scosse elettriche ai sensi della NIBT 2010, 4.1) dai contatti sia diretti che indiretti. Gli impianti di comunicazione devono essere realizzati in modo tale da non poter provocare incendi o esplosioni, soprattutto anche in caso di sovratensioni atmosferiche (SchV (Ordinanza concernente gli impianti a corrente debole), art. 13 [39]). Gli impianti di comunicazione devono essere realizzati in modo tale da non disturbare altri impianti e da non essere disturbati da essi (SchV (Ordinanza concernente gli impianti a corrente debole), art. 5 [39]). Nei lavori condotti sulle installazioni a bassa tensione deve essere obbligatoriamente rispettata la NIBT 2010, SEV 1000:2010 (Norma per le installazioni a bassa tensione NIBT [38]). Tutti gli interventi sulle installazioni a bassa tensione devono essere effettuati unicamente da personale specializzato. 5.2 Infortuni Rispettare obbligatoriamente la legge sull'assicurazione contro gli infortuni e le relative ordinanze sulla prevenzione degli infortuni (Direttiva della Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro CFSL 6508). 5.3 Sicurezza laser Informazioni generali I requisiti riguardanti la sicurezza del laser sono regolamentati nei documenti IEC [19] e SUVA [20] nella rispettiva versione valida. Dettagli Nel caso in cui le implementazioni FTTH non superino il grado di pericolosità 1 (hazard level 1) nella zona abitativa/ nell edificio del cliente, non è necessario rispettare alcun requisito speciale riguardo a indicazioni di avvertimento o misure di sicurezza laser tra l'entrata nell'edificio e il convertitore ottico/elettrico, BEP e CPE inclusi. 5.4 Sicurezza nell'esecuzione di giunzioni e protezione durante e dopo la giunzione Durante la giunzione di fibre ottiche, raccogliere in un contenitore i finissimi residui derivanti dallo spezzare le fibre. Questi minuscoli frammenti di fibre ottiche non solo possono essere molto dolorosi, ma possono anche provocare infiammazioni. 16
17 6 Obbligo di autorizzazione per i lavori di installazione su impianti a bassa tensione Chi esegue, modifica o ripara impianti elettrici e chi collega in modo stabile prodotti elettrici a impianti elettrici oppure interrompe, modifica o ripara tali collegamenti necessita, ai sensi dell'ordinanza sugli impianti a bassa tensione OIBT [40] (versione 1 gennaio 2010), di un'autorizzazione di installazione dell'ispettorato federale degli impianti a corrente forte. Autorizzazioni generali di installazione possono essere acquisite, se le condizioni ai sensi della OIBT [40] sono soddisfatte, da persone fisiche o imprese (OIBT, 2 capitolo). In base all'attività, è anche possibile fare richiesta di un'autorizzazione di installazione limitata. Le condizioni sono descritte nel 3 capitolo della OIBT. 6.1 Chi può eseguire i lavori sulle infrastrutture di comunicazione descritte nel presente manuale? Spetta al rispettivo fornitore dell'accesso alla rete scegliere, secondo criteri propri, le aziende incaricate dell'installazione, a condizione che esse rispettino la qualità richiesta dalle corrispondenti direttive del fornitore dell'accesso alla rete. Informazioni generali possono essere reperite in Internet all'indirizzo www. esti.admin.ch. I corrispondenti formulari di domanda, per esempio per le autorizzazioni di installazione, sono reperibili in Documentazione, Formulari OIBT. 17
18 7 Area di accesso 18 Distributore d allacciamento Cavo in fibra ottica BEP Cavo rete di distribuzione L'accesso dall'esterno può essere suddiviso nei seguenti componenti: tubo (tubi) di introduzione distributore d allacciamento 7.1 Tubo di introduzione L'accesso dall'esterno può essere realizzato mediante un tubo d introduzione. Normalmente ciascun gestore dell'accesso alla rete definisce un'introduzione di tubo separata. L'introduzione con tubo deve essere impermeabile al gas e all'acqua. Esistono diverse tecniche di introduzione, e ogni fornitore sceglie i componenti che preferisce. 7.2 Distributore d allacciamento Per l'allacciamento con fibre ottiche vale in genere il modello di rete conforme alla Verso le abitazioni N T S Cavo in fibra ottica PACE Per lo più situato nel seminterrato Fornitore della rete via cavo a banda larga Azienda di approvvigionamento energetico, AE Figura 8: Distributore d allacciamento con BEP, PACE e NTS Cavo in fibra ottica in entrata Giunzione BEP Cavo in uscita verso le abitazioni Cavo rete di distribuzione NTS PACE Rete via cavo a banda larga (CATV) Involucro per montaggio sopra intonaco con diversi scomparti. Gli involucri per il distributore d allacciamento devono essere almeno di grado di protezione IP 20. Figura 9: Esempio di un distributore d allacciamento combinato raccomandazione tecnica «Scheda tecnica relativa al livello 1 degli impianti FTTH interni agli edifici», edizione 2.0. [27]. Per l'allacciamento con cavi coassiali valgono in genere le direttive Swisscable sulle installazioni interne di distribuzione [31] nonché le direttive del gestore locale della rete via cavo. Il distributore d allacciamento (Fig. 8, Fig. 9) consente la gestione centrale di più (a volte tutti i) servizi multimediali e specifici per gli edifici (servizi su base FTTH, rete via cavo a banda larga, sistema di allarme dell'edificio, telelettura di contatori di energia elettrica, ecc.). Ciò comporta il vantaggio che tutti i componenti sono organizzati in un unico alloggiamento o cassetta. La cassetta del distributore d allacciamento, se contiene elementi conduttori, deve essere collegata alla protezione equipotenziale. L'accesso da parte di persone non autorizzate deve essere impedito con misure adeguate (serrature o simili). I diversi mezzi trasmissivi vengono organizzati in scomparti diversi del distributore d allacciamento. 1. Le linee FTTH passive vengono posate mediante un sistema di gestione delle fibre. 2. I segnali ottici FTTH possono essere distribuiti mediante splitter/combiner (PON, WDM PON) o trasformati attraverso un convertitore o un router. 3. Le linee coassiali per impianti via cavo a banda larga e impianti SAT possono essere organizzati in uno scomparto separato. A seconda della soluzione adottata, esse possono essere passive o attive. 4. Anche per i servizi speciali riguardanti la gestione dell edificio, come sistemi di allarme, telelettura di contatori di energia elettrica, sorveglianza video, ecc., può essere utilizzato uno scomparto dedicato. L'accesso dall'esterno definisce il punto di consegna tra il cavo esterno e la colonna montante. Punti di consegna definiti sono il BEP (fibra ottica), il PACE (rete a
19 banda larga) e il punto di separazione della rete NTS dell'operatore telecom (cavo in rame a 2 fili). Il distributore d allacciamento viene opportunamente posizionato nel seminterrato nelle vicinanze della colonna montante e deve essere generalmente accessibile. Devono inoltre essere calcolati spazi di riserva. La Figura 9 illustra un distributore d allacciamento combinato che contiene, tra l'altro, il BEP, il PACE e l'nts del gestore dell'accesso alla rete. Questo tipo è adatto, per es. per gli edifici di nuova costruzione. Se un edificio esistente viene dotato di allacciamento in fibra ottica per FTTH, per lo più viene utilizzato solo un singolo BEP. BEP Building Entry Point Il Building Entry Point (Fig. 10) specifica l'interfaccia tra l'area esterna e l'area interna. Nel BEP il cavo esterno viene collegato al cavo interno mediante un apparecchio di giunzione a fusione. I tipi di cavo, i requisiti di qualità delle giunzioni e l'installazione o il posizionamento del BEP sono specificati nel documento UFCOM [27]. Il BEP (Fig. 11), diversamente dal PACE (Fig. 12), deve garantire la gestione dei cavi di più gestori di rete/servizi. Nel BEP le fibre del cavo esterno sono unite alle fibre del cavo interno me- Cavi in fibra ottica in entrata Involucro per montaggio sopra intonaco Figura 10: BEP Building Entry Point Giunzione diante un apparecchio di giunzione a fusione. Viene impiegato un adeguato sistema di gestione delle fibre per consentire di posare scorte di fibre e protezioni delle giunzioni e di effettuare interventi in un momento successivo. Questo BEP è in genere adatto solo alle applicazioni FTTH. Presenta il vantaggio di poter essere installato separatamente dalle infrastrutture di cavi esistenti (linee coassiali, Cavi in uscita BEP Figura 11: BEP con cavo in fibra ottica in entrata Figura 12: PACE-PFS passivo nell'applicazione pratica 19
20 PFS 1 PFS 2 PFS 3 PFS n Linea di allacciamento PACE Limite di proprietà e documentazione PIE 230 VAC Figura 13: Punto di allacciamento cavo dell'edificio PACE con punti di fornitura del segnale PFS linee elettriche, vecchie linee telefoniche, ecc.) con un minimo dispendio di risorse. Requisiti del punto di allacciamento cavo dell'edificio PACE della rete via cavo a banda larga Il punto di allacciamento cavo dell'edificio (PACE) rappresenta il limite di proprietà e di documentazione tra la rete via cavo a banda larga e l'installazione interna di distribuzione IID. Contiene uno o più punti di fornitura del segnale (PFS) e, in base alla situazione, può essere realizzato in versione attiva o passiva. L'uscita verso le abitazioni a valle del punto di allacciamento cavo dell'edificio viene denominata PFS (Fig. 13). A seconda del principio utilizzato dal fornitore della rete via cavo a banda larga, nei PFS possono trovare applicazione diversi tipi di livelli (si veda la direttiva Swisscable, Appendici A1, A2 e Fig. 6 per i dettagli [31].) Dettagli costruttivi dell'introduzione del cavo a banda larga: Il collegamento dell'edificio è effettuato dal gestore della rete via cavo. Il gestore della rete via cavo determina l'introduzione nell'edificio PIE (punto di introduzione nell'edificio) d'intesa con il proprietario dell'immobile o un suo rappresentante. Posizione, dimensioni ed eventuale cassetta del punto di allacciamento cavo dell'edificio (PACE) sono definite per ogni proprietà dal gestore della rete via cavo insieme ai progettisti responsabili. I tracciati di installazione tra PIE e PACE devono essere realizzati dal proprietario dell'edificio (in caso di tubi di installazione, devono essere previsti tubi di diametro M32 min). Il PACE deve essere dotato di un allacciamento di rete a 230V~, ossia di una presa T-13. La presa di alimentazione deve essere collegata al contatore generale di energia elettrica. A seconda delle prescrizioni del gestore della rete via cavo, il PACE può essere integrato in un un distributore d allacciamento come descritto nel presente documento. 20
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