Piano Regionale di Prevenzione Piano Attuativo Aziendale

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1 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare riferimento alla prevenzione del morbillo, della rosolia e delle meningiti batteriche nella Regione Lazio Codice progetto Numero progetto 9 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa Daniela Reggiani 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO Daniela Reggiani Pasquale Plateroti nominativo Qualifica Servizio di appartenenza Dirigente Medico I Dipartimento di Prevenzione UOSD Liv. Immunoprofilassi Dirigente Medico I Dipartimento di Prevenzione UOSD Liv. Immunoprofilassi % tempo dedicato Debora Vilasi CPSE Dipartimento di Prevenzione Maria Rosaria Loffredo Maria Pulignano Dirigente Medico I Dipartimento di Prevenzione UOS Liv. SP Dirigente Medico I Dipartimento di Prevenzione UOSD Liv. Immunoprofilassi Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

2 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO MMG/PLS Aziendali STUDIO SP Servizio Igiene Pubblica Via Vasco de Gama 140 e V. dell Imbrecciato 73 Scuole Territorio Aziendale Ospedali G.B. Ginecologia ostetricia pediatria Grassi e di Liegro U.O.C. Salute Consultori aziendali della Donna e del Bambino Specialisti ginecologi Referente ASP e GDL Regionale DR. Perrelli V. di S. Costanza 5) ANALI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO A) Promozione della vaccinazione MPR in età evolutiva Nel Lazio le coperture relative alle vaccinazioni dell obbligo, così come quelle per la pertosse e l H. Influenzae raggiungono livelli soddisfacenti a 24 mesi (superiori al 95%) mentre quelle relative alla vaccinazione MPR (morbillo, parotite e rosolia) sono ancora a livelli sub ottimali (89,6% nel 2009). A causa di tale situazione, il morbillo e la rosolia si presentano nella popolazione con periodici focolai epidemici, interessanti soprattutto adolescenti e giovani adulti (tra i quali permangono sacche di suscettibili), seguiti da periodi interepidemici. Una nuova epidemia di morbillo, iniziata nel mese di maggio 2010, sta attualmente interessando la Regione Lazio.. E dunque necessario mettere in atto azioni volte ad aumentare la copertura 2

3 vaccinale per una dose per i nuovi nati, migliorare la copertura per la seconda dose e, ove se ne creassero le condizioni, condurre campagne di recupero per gli adolescenti suscettibili. La copertura aziendale nei nuovo nati ( 1 dose a 24 mesi coorte 2008 ) è del 94%, con differenze nei vari distretti, in particolare sono critiche nel XVI Municipio (85% ): il fenomeno sembra legato alla presenza di una fascia di popolazione che vaccina presso pediatri privati e non comunica i dati alla ASL, nonchè alla presenza di medici omeopati che sconsigliano le vaccinazioni. B) Prevenzione della rosolia nelle donne in età fertile Per prevenire la sindrome da rosolia congenita (SRC), è stato stimato che la percentuale di donne suscettibili in età fertile non deve superare il 5%. In Italia, un indagine di sieroprevalenza condotta nel 2004 rilevava invece una percentuale di donne suscettibili pari all 11% nella fascia e all 8% nella fascia anni. I dati del progetto PAS (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), Rapporto Regione Lazio , mostrano che nella nostra Regione il 54,1% delle donne di anni intervistate era immune alla rosolia o per aver effettuato la vaccinazione (29,6%) o per immunità naturale rilevata dal rubeotest positivo (24,5%). Il 3,5% delle donne era sicuramente suscettibile, in quanto non vaccinato e con rubeotest negativo. Quasi la metà delle donne intervistate (42,4%) non conosceva il proprio stato immunitario per la rosolia. Questa situazione costituisce un grave rischio di contrarre l infezione in gravidanza e, di conseguenza, che si verifichino casi di rosolia congenita. Per prevenire l infezione rubeolica nelle donne in età fertile è necessario coinvolgere/creare una rete di collaborazione tra tutti gli operatori sanitari potenzialmente in grado di intercettare la donna nel periodo compreso tra la programmazione della gravidanza e i mesi successivi al parto e indirizzarla alla vaccinazione.nel 2008 in Italia sono stati notificati casi di rosolia, 65 casi di rosolia in gravidanza, 13 casi di rosolia congenita e 16 casi di IVG. C) Prevenzione delle meningiti da meningococco e pneumococco Nella Regione Lazio vengono notificate al Sistema Informativo delle Malattie Infettive (MI) circa meningiti batteriche l anno, causate in gran parte da pneumococco e meningococco, per i quali esistono vaccini efficaci. L incidenza della meningite meningococcica nella popolazione generale è bassa, (circa 0,60/ ), più alta nei primi anni di vita, 9,4/ al di sotto di 1 anno di età e 2,7/ nella fascia 1-4 anni. L incidenza della meningite pneumococcica, bassa nella popolazione generale (1,0/ ), è maggiore nei primi anni di vita (8,7/ nella fascia d età <1anno e 3,0/ nella fascia 1-4 anni). 3

4 Negli ultimi anni le coperture vaccinali a 24 mesi per i due patogeni sono progressivamente cresciute (nel 2009: 63,1% per meningococco e 88,9% per pneumococco), tuttavia non sono sufficienti per garantire una effettiva riduzione dei tassi di incidenza della malattia. Pertanto, conoscere i sierotipi circolanti e monitorarne l evoluzione, attraverso la sorveglianza e la raccolta degli isolati batterici, risulta di fondamentale importanza per valutare la validità delle strategie vaccinali da intraprendere e l insorgenza di fenomeni di replacement o di antibioticoresistenza. Nella ASL Roma D la copertura vaccinale nei nati coorte 2008 vaccinata al 31/ 12/ 2010 per pneumococco e meningococco C è rispettivamente 86% e 59%. 6) DESTINATARI DESCRIZIONE DESTINATARI DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA A)Coorte nuovi nati, coorte di sei anni, di adolescenti13aa B) donne in età fertile ( aa ), donne che partoriscono o si sottopongono ad una IVG, soggetti fragili (nomadi e straniere ) C) popolazione generale, nuovi nati e adolescenti, soggetti portatori di patologie croniche 4

5 7) ELENCO DELLE ATTIVITÀ Attività DATA prevista Indicatore Risultato atteso Criticità e vincoli Diffusione della guida alle controindicazioni delle vaccinazioni 31/12/2011 Distribuzione al 100% operatori Partecipazione al Gruppo di lavoro per la definizione di un protocollo condiviso ASL/Regione su modalità di chiamata attiva e sollecito 31/03/2012 Partecipazione all 80% delle riunioni del gruppo 80% Disponibilità del protocollo regionale Protocollo per la gestione dei focolai epidemici di morbillo. 31/03/2012 Condivisione del documento elaborato dal tavolo tecnico regionale Disponibilità documento elaborato dalla regione Diffusione del protocollo condiviso a operatori centri vaccinali del SP, MMG/PLS,medici ospedalieri,scuole 31/03/12 n. scuole che hanno ricevuto protocollo 70/70 Disponibilità protocollo elaborato dalla regione Lazio Diffusione presso gli operatori dei dati epidemiologici regionali. 30/09/2012 Distribuzione al 100% operatori Disponibilità dei dati regionali Condivisione di un protocollo finalizzato alla vaccinazione di donne suscettibili nel post-partum e post IVG o aborto 31/12/2011 Documento condiviso Elaborazione del protocollo da parte tavolo tecnico regionale Indagine campionaria presso punti nascita aziendali 30/9/2012 Partecipazione all indagine secondo indicazioni regionali Disponibilità strumento per la raccolta dati elaborato dalla Regione Lazio Adesione al documento regionale di revisione delle strategie vaccinali per pneumo e meningococco 31/12/ Disponibilità del documento elaborato dalla Regione Lazio Diffusione del report epidemiologico sulle meningiti batteriche prodotto dalla Regione Lazio 31/12/2012 Diffusione al 100% degli operatori Disponibilità report elaborato Regione Lazio Condivisione e diffusione raccomandazioni operative per aumentare la copertura vaccinale nei 31/12/2012 Diffusione al 100% degli operatori Disponibilità raccomandazioni elaborate dalla Regione Lazio 5

6 soggetti patologici CRONOPROGRAMMA Attività Diffusione della guida alle controindicazioni delle vaccinazioni ANNO 2011 ANNO Partecipazione al Gruppodi lavoro per la definizione di un protocollo condiviso ASL/Regione su modalità di chiamata attiva e sollecito Protocollo per la gestione dei focolai epidemici di morbillo. Diffusione del protocollo condiviso a operatori centri vaccinali del SP, MMG/PLS,medici ospedalieri,scuole Diffusione presso gli operatori dei dati epidemiologici regionali. Condivisione di un protocollo finalizzato alla vaccinazione di donne suscettibili nel post-partum e post IVG o aborto Indagine campionaria presso punti nascita aziendali 6

7 Adesione al documento regionale di revisione delle strategie vaccinali per pneumo e meningococco Diffusione del report epidemiologico sulle meningiti batteriche prodotto dalla Regione Lazio Condivisione e diffusione raccomandazioni operative per aumentare la copertura vaccinale nei soggetti patologici 8) PIANO DI COMUNICAZIONE Non previsto Il Coordinatore aziendale del PRP Dr.ssa Rosanna Trivellini Il Referente del progetto Dr.ssa Daniela Reggiani 7

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