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1 NORME REDAZIONALI PER BIBLIOGRAFIA a cura di Francesca Trebbi Le norme di questa piccola guida sono del tutto subordinate alle indicazioni specifiche dei singoli relatori con i quali è opportuno concordare da subito con chiarezza lo stile di citazione ovvero di riferimento bibliografico e di impaginazione preferiti. Tuttavia è assolutamente necessario optare per uno stile ed evitare commistioni tra standard diversi. Introduzione Nell inserimento di note bibliografiche è fondamentale: fornire indicazioni precise della fonte utilizzata per garantire serietà scientifica al lavoro e il recupero dell informazione garantire uno stile di citazione uniforme e coerente 1. STILE DI CITAZIONE Nel testo e nelle eventuali schede le note bibliografiche vengono oggi inserite preferibilmente in forma abbreviata (stile anglosassone) Saggio: le note bibliografiche verranno inserite a piè pagina: Cognome, Nome (abbreviato), anno, p. (se si citano più contributi dello stesso autore pubblicati nello stesso anno si fa seguire al cognome una lettera progressiva) Scheda: le note bibliografiche saranno inserite in calce sempre in forma abbreviata: Cognome, Nome (abbreviato) anno, p. (se si citano più contributi dello stesso autore pubblicati nello stesso anno si fa seguire al cognome una lettera progressiva) Esempio: CIARONI A., 2004, p. 34 E importante individuare e citare l autore del contributo che si utilizza per non ricorrere a indicazioni generiche, soprattutto all interno di cataloghi di mostre, atti di convegno Nel caso di opere collettive e comunque in tutti quei casi in cui non sia individuabile un autore, l abbreviazione bibliografica è costituita dal solo titolo, in forma abbreviata (mai usare AA.VV.) se si tratta di una voce firmata contenuta in dizionari o enciclopedie, si cita sempre autore, anno, p. se si tratta di una voce anonima, la citazione va fatta dalla stessa voce (non dal titolo del dizionario o enciclopedia), anno, p. 1

2 2. BIBLIOGRAFIA GENERALE Le notizie bibliografiche citate in forma abbreviata vengono recuperate e sciolte nella bibliografia generale che va redatta in ordine cronologico premettendo in grassetto l anno e ordinando i contributi all interno dello stesso anno in ordine alfabetico di autori o titoli (senza considerare gli articoli) Esempio: 2002 I Della Rovere nell Italia delle corti, IV, L arte della maiolica, a cura di Gian Carlo Bojani, Urbino: Quattroventi. (Atti del convegno Urbania settembre, 1999) 2004 CIARONI ANDREA, Maioliche del quattrocento a Pesaro: frammenti di storia dell'arte ceramica dalla bottega dei Fedeli, con testi di Massimo Moretti, Paolo Piovaticci, Firenze: Centro Di. Elementi della notizia bibliografica sono nell ordine: o autore o titolo o luogo di edizione o casa editrice o data (che nella redazione di una bibliografia finale in ordine cronologico, non viene citata nella sequenza bibliografica) o eventuale collana o eventuali note (se atti di convegno, cataloghi di mostre ecc.) Fonte della notizia è il frontespizio La sequenza degli elementi di una notizia bibliografica è in genere fedele a come essa si presenta in fase di reperimento; possono introdursi variazioni che però vanno mantenute costanti in tutte le citazioni 2. 1 Autore/autori Autore: cognome e nome in maiuscoletto (ctrl+m) se cognome doppio congiunto da un lineato - breve) Se esiste solo il curatore, questi va indicato dopo il titolo nella forma: a cura di nome e cognome in minuscolo così eventuali prefatori, traduttori così anche presentazioni se esistono contemporaneamente un autore principale e secondari (curatori, presentatori ecc,) il primo va collocato prima del titolo, mentre i secondi dopo es.: CIARONI ANDREA, Maioliche del quattrocento a Pesaro: frammenti di storia dell'arte ceramica dalla bottega dei Fedeli, con testi di Massimo Moretti, Paolo Piovaticci, Firenze: Centro Di, 2004 se esistono due o tre autori (coautori con lo stesso ruolo) vanno indicati uno di seguito all altro, sempre in maiuscoletto, cognome nome separati dalla virgola (non il trattino per non confondere i cognomi doppi) es.: FIOCCO CAROLA, GHERARDI GABRIELLA mai usare AA.VV. non ha nessun valore bibliografico 2

3 Se ci sono più di tre autori si mette solo il primo nome seguito da et al. Si può scegliere di indicare il nome in forma abbreviata (premettendolo al cognome o posponendolo) anche nella bibliografia finale avendo cura che non esistano omonimi che possano creare equivoci e di mantenere costante la forma di citazione Esempio: C. FIOCCO, G. GHERARDI 2.2 Titolo all autore (secondo le norme citate) segue il titolo dell opera in corsivo seguito dall eventuale sottotitolo (separato da due punti se ne è un completamento) sempre in corsivo. Esempio: CIARONI ANDREA, Maioliche del quattrocento a Pesaro: frammenti di storia dell'arte ceramica dalla bottega dei Fedeli, con testi di Massimo Moretti, Paolo Piovaticci, Firenze: Centro Di, 2004 Se il titolo è quello principale di un opera in più tomi è seguito dalla virgola, da eventuali indicazioni relative al numero del o dei tomi che interessano (in cifre romane, senza vol.), seguite dalla virgola e dal titolo del tomo in corsivo (seguito dall eventuale sottotitolo in corsivo, separato da un punto) Esempio: I Della Rovere nell Italia delle corti, IV, L arte della maiolica, a cura di Gian Carlo Bojani, Urbino: Quattroventi, 2002 (Atti del convegno Urbania settembre, 1999) 2.3 Luogo di edizione, editore, anno, collana Luogo di edizione, in tondo (se non presente s.l.) seguito da due punti Casa editrice (in forma abbreviata e senza indicare dizioni quali editore ecc. quindi si citerà: Einaudi non Giulio Einaudi editore, solo se per chiarezza sarà necessario aggiungere il nome, es.: B. Mondadori o A. Mondadori ) seguito dalla virgola (o stampatore per le pubblicazioni antiche, in tondo - se non presente s.n. - seguito dalla virgola) Anno di edizione e, in esponente, l eventuale numero di edizione in cifre arabe tonde; se relativo a un opera in più volumi con date diverse si indicano gli estremi se relativa ad un solo tomo si indica la data del tomo citato (se non presente s.d.) Eventuale collana di appartenenza della pubblicazione, senza virgola, fra parentesi tonda, col titolo della serie fra virgolette, eventualmente seguito dalla virgola e dal numero di serie, in cifre arabe o romane tonde, del volume Ristampe anastatiche: si indica il volume nell edizione originale, dopo la data originale si indica tra parentesi l edizione consultata. Esempio: (rist. anast. Bologna, Forni, 1971) Si può scegliere di non indicare la casa editrice (anche se è preferibile la citazione), avendo cura di mantenere costante la scelta (se si sceglie di non citarla è bene non citarla mai) Esempi WILSON TIMOTHY, Italian maiolica, Oxford: Phaidon,

4 CIARONI ANDREA, Maioliche del quattrocento a Pesaro: frammenti di storia dell'arte ceramica dalla bottega dei Fedeli, con testi di Massimo Moretti, Paolo Piovaticci, Firenze, Centro Di, 2004 Disegni, fonti, ricerche per la maiolica rinascimentale di Casteldurante, a cura di Gian Carlo Bojani, John T. Spike, Ancona: Il lavoro editoriale, 1997 ( Le collezioni di Casteldurante dai Della Rovere agli Ubaldini, 8) L arte della cura: antichi libri di medicina, botanica e vasi da farmacia, a cura di Gian Carlo Bojani, Maria Patti, Michele Tagliabracci, Urbino: Quattroventi, Catalogo della mostra Urbania, Palazzo Ducale 24 maggio 30 ottobre 2005 ( Le collezioni di Casteldurante dai Della Rovere agli Ubaldini, 16) Potete verificare i titoli completi di monografie ecc., nel catalogo italiano SBN (Indirizzo di consultazione catalogo on line Articoli editi in opere generali o seriali (enciclopedie,saggi) Autore (maiuscoletto ctrl+m) cognome e nome, se più autori separati dalla virgola Titolo dell articolo in corsivo, seguito dall eventuale sottotitolo (preceduto dai due punti) Titolo ed eventuale sottotitolo (preceduto dai due punti) di Atti o di un lavoro a più firme, preceduto dall eventuale Autore: si antepone la preposizione in, il titolo va in corsivo (con eventuale sottotitolo) Eventuale numero del volume, se l opera è composta da più tomi Eventuale curatore Luogo di pubblicazione (se non presente s.l.), Casa editrice (se non presente s.n.) e Anno di edizione (se non presente s.d.), è preferibile dedurre la data da altri elementi aggiungendovi nell incertezza il? [2004?] Eventuale collana, note, numeri di pagine Esempi WILSON TIMOTHY, Committenza roveresca e committenza delle botteghe maiolicarie del ducato di Urbino nell epoca roveresca, in I Della Rovere: Piero della Francesca, Raffaello Tiziano, a cura di Paolo Dal Poggetto, Milano: Mondadori-Electa, 2004 (Catalogo della mostra Senigallia, Urbino, Pesaro, Urbania 4 aprile 3 ottobre 2004), pp WILSON TIMOTHY, La maiolica a Castel Durante e ad Urbino fra il 1535 e il 1565: alcuni corredi stemmati, in I Della Rovere nell Italia delle corti, IV, L arte della maiolica, a cura di Gian Carlo Bojani, Urbino: Quattroventi, 2002 (Atti del convegno Urbania settembre, 1999), pp voci enciclopediche, es.: FARIOLI RAFFAELLA, Mosaico pavimentale paleocristiano, in Enciclopedia dell arte antica, suppl. III, Roma: Istituto della enciclopedia italiana, Articoli editi in periodici Autore in maiuscoletto sia cognome che nome Titolo dell articolo in corsivo, seguito dall eventuale sottotitolo in corsivo separato dai due punti. Titolo rivista completo con sottotitolo preceduto dai due punti in tondo preceduto e seguito da virgolette (non preceduto da in) Eventuale numero di serie, in cifra romana con l abbreviazione s. 4

5 Eventuale numero di annata e /o volume, in cifre romane, solo se presenti entrambe preceduti da a. e/o da vol., in tondo minuscolo Eventuale numero di fascicolo in cifre arabe Anno tra parentesi tonde Luogo di pubblicazione, seguito dai due punti editore seguito dalla virgola Numeri di pagina (precise!!!) si raccomanda di citare anche il complemento del titolo della rivista se questa non è inequivocabile ( Atti e memorie corrisponde a circa 80 titoli, verificare e indicare sempre anche il sottotitolo, preceduto dai due punti) Potete verificare i titoli completi dei periodici nel catalogo italiano dei periodici (ANCP : Esempi DAIDONE ROSARIO, Una bottega di speziale ricostruita nel museo palermitano di Palazzo Abatellis, CeramicAntica, XVI, 1 (2006), Firenze: Belriguardo, pp LONGO ELENA, Ceramiche in mostra a Roma, Faenza, LXXXVII, 1-2 (2001), Faenza: Faenza editrice, pp CASCARIO RAFFAELLA, Variazione su tema ghibertiano: una Madonna in terracotta del primo quattrocento fiorentino, Rassegna di studi e notizie, a. XXXII, vol. XXIX (2005), Milano: Comune di Milano, pp MORETTI MASSIMO, I Picchi di Casteldurante nei Musei Civici di Pesaro, Report: Rivista dei Musei civici di Pesaro, 2 (2005), Firenze: Centro Di, pp FONTI MANOSCRITTE E DOCUMENTI D ARCHIVIO Nella redazione della bibliografia generale, le fonti manoscritte possono occupare una sezione a parte, sempre in ordine cronologico Nel caso di opere manoscritte ci si comporta come per i testi a stampa, sostituendo all indicazione dell edizione quella dell istituto di conservazione Es.: BONAMINI DOMENICO, Abecedario degli architetti e pittori pesaresi, Biblioteca Oliveriana Pesaro, ms. 1009, cc.2r-24v. Per i documenti d archivio si indicano: nome dell archivio, nome del fondo (in corsivo), nome della serie in tondo, segnatura archivistica (busta, registro, volume) carte o pagine Esempio: Archivio di Stato Roma, Buon Governo, s. IV, vol. 917, pp

6 4. SITI WEB (WEBGRAFIA) Indicare sempre l indirizzo preciso del sito, ma anche la data (anno, mese, giorno) della consultazione; verificare sempre prima della redazione finale che il sito sia ancora attivo Avvertenze generali Nel momento in cui utilizzate un contributo bibliografico trascrivete subito tutti i dati necessari alla citazione bibliografica completa. E più facile uniformare dei dati con un numero di informazioni abbondanti piuttosto che dover recuperare in seguito le notizie necessarie. Massima precisione nei dati: il vostro lavoro può diventare un riferimento per altri studiosi e non c è situazione più spiacevole di non poter recuperare la notizia bibliografica citata perché imprecisa. Buon lavoro!!! 6

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