ASL di Vallecamonica - Sebino - Iscr. Trib. di BS n. 10/2004 in data 8 marzo 2004

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1 02/2012 Sanità Camuna Periodico trimestrale a carattere tecnico-informativo, ANNO IX - N. 2 ASL di Vallecamonica - Sebino - Iscr. Trib. di BS n. 10/2004 in data 8 marzo 2004 L Asl Informa

2 sommario 2 3 INTERVISTA AL DG RENATO PEDRINI: OBIETTIVI RAGGIUNTI sommario 4 DIREZIONE SOCIALE: CAMBIO DELLA GUARDIA di Eugenio Fontana 5 QUANDO UN DIRITTO DIVENTA PRETESA RIFLESSIONI SUI RECLAMI ALL URP di Matilde Comensoli DEDICATO AI DIPENDENTI 6 UNA SEMPLICE LETTERA ovvero QUANDO POCHE RIGHE BASTANO PER RIEMPIRE IL CUORE 7 ALLEGGERISCI L IMPRONTA: MANUALE DELL INAIL PER LE AZIONI GIORNALIERE DI RISPARMIO ENERGETICO NEGLI UFFICI a cura della Redazione L ANGOLO DELL INFORMAZIONE 10 PORTALE DELL IMMIGRAZIONE Tratto dal sito omonimo IMMIGRATION PORTAL adattamento e traduzione Casatti SCHENGEN SANITARIA: LA REGIONE ALZA LA MANO Tratto da Il Sole 24 Ore Rapporti (II) 11 TICKET: QUANDO SI HA DIRITTO ALL ESENZIONE Tratto da Giornale di Brescia MEDICI, FINISCE A GIUGNO L INTRAMOENIA IN STUDIO Tratto da Il Sole 24 Ore 12 IN OSPEDALE CALANO I RICOVERI ORA LA RIFORMA DEL TERRITORIO Tratto dal Corriere della Sera NUOVO 118: ASSEGNATE LE POSTAZIONI DALL AREU Testo e immagini liberamente tratti da Bresciaoggi 13 IL DATORE DI LAVORO PUÒ CONTROLLARE LE E MAIL Tratto da Comunicatori e Comunicazione Newsl. n SANITÀ PUBBLICA PER I MALATI DI GIOCO: UNA VERA PATOLOGIA Tratto dal Corriere della Sera ARRIVA IL PC CHE SCOPRE LE MALATTIE Tratto da Il Giornale a cura della Redazione 15 EVOLUZIONE DELLA RETE DELLE UNITÀ D OFFERTA SOCIO-SANITARIE NEL 2011 E PREVISIONI PER IL 2012 di P. Troletti, O. Barcellini e F. Formentelli INFORMA FAMIGLIA 17 CONSULTORI FAMILIARI: ALCUNI DATI SU FAMIGLIE E ATTIVITà DEI SERVIZI di Giovanna Squaratti e Carla Romele 20 OBIETTIVO: CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO di Giuseppina Barcellini 21 SPAZIO AUTISMO: IL PRIMO CENTRO CONSULENZIALE PER L AUTISMO IN VALLECAMONICA di Paola Martinelli e Silvia Bernardi 23 DISEGNA IL LOGO DEL PIEDIBUS: PREMIAZIONE AL CONCORSO DI ARTOGNE a cura del Gruppo Stili di Vita 26 IL PROGETTO ASL PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEL SETTORE METALMECCANICO (II PARTE) di Franco Martello L ANGOLO DELL APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO 28 IL MELANOMA UN MALE EVITABILE di Ausilia M.Manganoni - Camillo Farisoglio - Renata Luoni - Giuseppe Garatti 30 IL PIANO AZIENDALE PREVENZIONE VETERINARIA di Gian Carlo Battaglia NOTIZIE IN BREVE 33 Curiosando qua e là a cura dello Staff della Comunicazione «SPENDERE MEGLIO, NON DI MENO» Sono tempi duri, non dirò astrattamente per l economia italiana, ma più concretamente per la gente, giovani ed anziani, famiglie e associazioni, istituzioni e servizi. Tempi duri! Non ho nessun titolo per giudicare se le scelte del governo Monti - governo di emergenza nazionale - sono valide o sbagliate, se sono migliorabili o meno. Quel che è certo - ed è stata una scelta dolorosa che ha irrorato di lacrime il volto di un neoministro - è che i sacrifici sono stati richiesti e senz altro sono necessari. Ciò ha comportato non solo tasse, ma anche pesanti tagli, più o meno giusti, più o meno equamente suddivisi, pure alla spesa pubblica, in particolare a quella sanitaria. Non è più il tempo di spendere e di spandere. Ora a tutti i livelli è richiesta una politica di rigore, anche e soprattutto a livello di sanità pubblica. La quale sanità costa e costa davvero molto. Basta mettere i piedi in un ospedale per farsi un idea del personale (specializzato o generico) che vi lavora e con quale dedizione. Questo non è un discorso campato in aria. È molto terra terra, nel senso che è sempre più difficile far quadrare i conti. E se l Azienda di Vallecamonica riesce a farlo, significa che sta operando al meglio in tutte le sue componenti. La qual cosa ha significato guardar dentro il bilancio, in ogni minimo dettaglio. La Regione Lombardia, nella spesa corrente, ha decurtato i finanziamenti. Anche nella spesa investimenti e le risorse saranno misurate con il contagocce. E allora, se non si vogliono tagliare anche i servizi, bisogna con assoluta oculatezza valutare come impiegare al meglio ciò di cui si dispone. Bisogna fare delle scelte. Questa la filosofia e nella prassi il suo significato, la sua portata è stata bene stigmatizzata da un concetto chiaro che il DG ha affidato ad una frase programmatica altrettanto chiara: «Spendere meglio non di meno». Il risultato è che i servizi non sono stati tagliati, i conti del bilancio aziendale sono in ordine, perché sono state eliminate tutte le zone grigie. La gente, per tornare al concetto iniziale, dice e dice bene che i soldi spesi per la salute sono quelli spesi meglio. Nella nostra Azienda le cose funzionano così. E chi si lamenta della sanità camuna, o non sa di che cosa parla o più semplicemente bestemmia. di Eugenio Fontana Direttore Responsabile: Eugenio Fontana Direttore Editoriale: Siro Casatti Comitato di Redazione Coordinatore: Gemma Torri Redazione: Daniele Venia e Loredana Sanzogni Editore ASL di Vallecamonica - Sebino via Nissolina, Breno (BS) staff.comunicazione@aslvallecamonicasebino.it Stampa Litografia Bressanelli - Manerbio (Bs)

3 Sanità Camuna 3 INTERVISTA AL DG RENATO PEDRINI OBIETTIVI RAGGIUNTI A cura di Eugenio Fontana Cominciamo, Direttore, dalle pagelle regionali. Scorrendo le graduatorie e le votazioni riportate da ciascun manager e tenendo presente due cose, la prima che il punteggio massimo è di 100 punti, e la seconda che i risultati conseguiti oscillano tra il voto più alto di 95 e il più basso di 85 punti, la conclusione lusinghiera è un «Tutti promossi a pieni voti». Quest anno poi c è stata una novità in più, niente affatto irrilevante. Nell assegnare i punteggi sono stati coinvolti anche esperti dell Organismo [esterno] indipendente di valutazione e quindi la procedura non è stato affatto né politica, né autorelazionale, cioè solo interna alla Regione, ma esclusivamente tecnica. Mi pare che le cose stiano proprio così. Vorrei aggiungere però qualche altra considerazione. Le graduatorie sono due, l una riguardante i direttori generali delle ASL e la seconda i manager ospedalieri. Ora nel caso della Vallecamonica è noto che azienda ed ospedali fanno riferimento ad un unico soggetto, nella persona del Direttore generale: il che mi fa dire di essere soddisfatto della valutazione riportata, che ci colloca nella buona media regionale. È ugualmente ovvio che le valutazioni non riguardano le persone in quanto tali, ma gli obiettivi raggiunti, nel nostro caso sia a livello ospedaliero e sia a livello di servizi sul territorio. Tenere assieme le due realtà, o, in altre parole, gestire un Azienda che al tempo stesso si deve occupare e preoccupare di far funzionare e bene tanto gli ospedali di Esine che di Edolo e garantire sul territorio una gamma vastissima di servizi che vanno dai distretti, ai poliambulatori, ai medici di famiglia, ai pediatri, alle farmacie, alla veterinaria, alla tutela della salute sui posti di lavoro, con la non trascurabile aggiunta del vasto settore socio-assistenziale, con tutte le sue delicatissime problematiche, non è certo agevole. Lo sguardo deve essere sempre a 360 gradi. Si tenga anche conto che non viviamo in periodi di vacche grasse. E allora la graduatoria regionale ed in particolare quella che mi riguarda, sostanzialmente significa che gli obiettivi di fondo sono stati raggiunti. D altra parte è giusto che, per chi è chiamato alla responsabilità tecnica nel campo nevralgico della sanità, gli esami non finiscano mai. Se gli obiettivi sono stati raggiunti e la Regione lo conferma, ciò non è un fatto che riguardi solo la condotta del direttore Generale, riguarda la struttura nelle sue molteplici componenti e diversificazioni. Riguarda la squadra nel suo insieme, tutti compresi, nessun escluso. Noi dobbiamo certo essere consapevoli del giudizio (non solo annuale ma costante) che esprime la Regione sul nostro operato, senza mai tuttavia dimenticare che c è un altro e non meno vincolante giudizio, quello che esprime con i suoi comportamenti la nostra gente e cioè tutti coloro che hanno bisogno e si rivolgono ai nostri servizi, qualunque sia la natura e la connotazione di questi. Nell anno e mezzo di mia permanenza alla guida dell ASL sebino-camuna non solo non si sono levate critiche ma mi pare che il gradimento, raccolto anche attraverso appositi questionari, non sia mancato. E ancora una volta il merito è di chi opera sia in ospedale che sul territorio. Adesso, Direttore, è forse opportuno richiamare, se non altro per dovere di informazione, i traguardi raggiunti. Ne abbiamo parlato altre volte e so che l elenco è piuttosto corposo. Ma, dicevano i latini, repetita iuvant. Le chiedo qualche significativa esemplificazione. Correttezza mi impone anzitutto di dire che io ho trovato un campo di lavoro per niente affatto desertificato. Ho ereditato positivamente molte iniziative che già il mio predecessore aveva avviato. Si trattava di portarle a termine, tenendo anche conto delle problematiche nel frattempo insorte e interposte. Faccio un primo esempio. La costruzione di quella struttura così importante e strategica che dovrà ospitare la radioterapia, si era inceppata. Abbiamo dovuto rifare la gara di appalto, senza sfondare i tetti di spesa. Le cose sono ripartite ed oggi si può dire che è una realtà e che i nostri pazienti non dovranno più intraprendere settimanalmente faticosi viaggi a Brescia, certo alleviati e non di poco dalla costante cooperazione dell ANDOS, la benemerita associazione che molto ha fatto in questi anni e sempre ci ha stimolati perché il traguardo fosse raggiunto. Oggi chi si reca all ospedale di Esine, vede davanti a sé una struttura ottimamente inserita nel contesto, rigorosa nella sua architettura, funzionale nell accesso, all avanguardia nella strumentazione tecnica. Ci sono tutte le premesse perché funzioni bene. Ed analoghe osservazioni devo fare per la palazzina della Libera professione che ospiterà anche la Scuola Infermieri e per la palazzina della Psichiatria (che ospiterà il CRA, il CPS e la NPIA). Né abbiamo trascurato di intervenire sull UO della Riabilitazione specialistica ad Esine e sull ospedale di Edolo, smentendo con i fatti che si tratti di un ospedale marginale o addirittura in fase di chiusura. Spero di poter vedere confermata nei fatti l affermazione secondo la quale il 2012 sarà in un certo senso l anno della conclusione delle grandi opere. Infine non è un capitolo se-

4 4 Sanità Camuna condario o di poco conto il capitolo dell ordinaria manutenzione. Direttore, è di poche settimane fa l insediamento del nuovo Primario di Chirurgia ad Esine, dopo una crisi che rischiava di esplodere, senza con questo esprimere giudizi sui torti e le ragioni. Le difficoltà si erano obiettivamente palesate e la loro spia più eclatante fu una sorta di sfiducia degli operatori e dei pazienti. Io sono arrivato alla direzione dell Azienda quando la situazione era già ad una svolta. Mio compito è stato quello di chiedere alla Regione l autorizzazione a coprire il posto di primario con apposito concorso. Le procedure da seguire in questi casi non sono affatto semplici, anzi sono complicate. Ma le abbiamo adottate ed espletate. Proprio nelle scorse settimane abbiamo presentato alla stampa il nuovo primario nella persona del Dr Lucio Taglietti, medico proveniente da Chiari e con un alta specializzazione in chirurgia vascolare. Mi pare che sia ritornato un clima di collaborazione e di fiducia, soprattutto di fiducia della gente. Come pure per il discorso sull ASSI, il comparto che si occupa di tutte le problematiche sociali. Il Direttore Sociale Vanni Ligasacchi è stato chiamato in Regione come consigliere. È ritornato alla politica. Noi abbiamo ritenuto che la Dr.ssa Aure Parolini, sia per la sua competenza e sia per la continuità del servizio, potesse farne le veci, assumendosi la responsabilità di guida e di coordinamento. Vedremo quali passi successivi saranno necessari. Quel che conta è che il servizio non è affatto sguarnito e svolge al meglio le sue funzioni. Un altra domanda, se domanda si può chiamare. Fino adesso la nostra conversazione è stata incentrata principalmente sulle strutture ospedaliere e direzionali centrali. Ma, non accanto, sebbene in fattivo costante rapporto di collaborazione, vi è il settore non meno importante della Medicina di base che costituisce il primo e fondamentale snodo di ogni politica sanitaria. Quanto sia strategica la funzione degli operatori sul territorio, di coloro che stabiliscono il primo contatto con il paziente e che lo riprendono soprattutto nel periodo che segue alla dimissione ospedaliera e che riguarda la cura prolungata nel tempo, non occorre sottolineare più di tanto. Ognuno lo sperimenta per così dire quotidianamente. Questa è una delle linee strategiche del mio mandato. Mi sono proposto che si arrivi ad una sorta di compenetrazione funzionale tra livelli ospedalieri e livelli territoriali, non dimenticando che in quest ottica si pongono anche le nostre residenze per gli anziani. La persona, nella sua concretezza fisica e spirituale, nella sua vissuta dimensione esistenziale, non è parcellizzabile. È sempre la stessa. È unica e irripetibile. Quando davvero a tutti i livelli fosse acquisito il concetto di persona, allora è logico, è naturale che vi sia un concorso di tutte le professionalità, che non ci siano scompartimenti stagni, in una parola che costante e per così dire strutturale sia il dialogo tra i vari operatori, certo ognuno portatore di una sua specifica competenza. Ritengo che in quest orizzonte di idee un ruolo decisivo lo debba svolgere ed in effetti lo svolge anche la Conferenza dei Sindaci con la quale il Direttore è chiamato a confrontarsi continuativamente. Un ultima annotazione. Sarebbe scorretto se sollevassi un problema politico. Ma è indubbio che in Regione Lombardia vi sia un tempo, come direbbero i meteoròlogi, perturbato. Questo la preoccupa? In un certo senso sì. Ma entrare in valutazioni politiche non è di mia competenza e responsabilità. Tuttavia bisogna riconoscere che se molti traguardi sono stati raggiunti in questi anni, è anche per l attenzione fattiva di rappresentanti istituzionali espressione diretta del territorio. Ma la sanità è un bene così grande che si pone prima e al di sopra delle perturbazioni. La sanità lombarda è di eccellenza e lo è anche la sanità della nostra valle. Essa continuerà a riscuotere quell attenzione che sempre ha riscosso in Regione. Come cittadino posso solo augurarmi che torni e presto il bel tempo. e.f. DIREZIONE SOCIALE: CAMBIO DELLA GUARDIA Il Dr Vanni Ligasacchi ha lasciato l incarico di Direttore Sociale lo scorso dicembre per ricoprire il ruolo di Consigliere regionale. Il Direttore Generale Dr Pedrini ha quindi nominato il nuovo Direttore Sociale nella persona della Dr.ssa Aure Parolini. La Dr.ssa Aure Parolini è nata a Capo di Ponte il e risiede a Breno. Laureatasi prima in Psicologia (1978) e quindi in Pedagogia (1982) a Padova, è Psicologa-Psicoterapeuta. Il suo rapporto di lavoro con l ASL (allora USSL 37) inizia nel 1983 come Psicologo dei Servizi Sociali, divenendo nel 1995 Psicologo Dirigente di 1 Livello e nel 2008 Psicologo Dirigente di 2 Livello. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali all interno dell Azienda. Dal 2010 è Direttore del Dipartimento ASSI. Dall è Direttore Sociale dell ASL di Vallecamonica-Sebino. a cura della Redazione

5 Sanità Camuna 5 QUANDO UN DIRITTO DIVENTA PRETESA RIFLESSIONI SUI RECLAMI ALL URP In anni di militanza come responsabile dell Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), ho potuto seguire direttamente l evoluzione dell approccio dei cittadini a questa struttura, così come è stato descritto man mano su queste pagine. Dalla totale inerzia iniziale (logicamente c è voluto del tempo perché la gente scoprisse quest opportunità), lentamente sono iniziati i primi contatti. Purtroppo al principio l URP veniva considerato alla stregua di un mero Ufficio Reclami e chi vi accedeva (a torto o, più spesso, a ragione) lo faceva urlando e insultando, pensando probabilmente in tal modo di rafforzare la pregnanza del torto subito. Con il passare del tempo i toni si sono smorzati e l URP si è trasformato, per i camuni, in uno strumento utile non solo per presentare reclami, ma anche per contribuire, segnalando alcune problematiche specifiche, al miglioramento dell attività in generale. In questi anni l Amministrazione ha potuto intervenire e migliorare parecchi settori problematici, proprio grazie all interessamento della popolazione. Nonostante gli inevitabili momenti di confronto forte, dovuti alla difficoltà e all impotenza di chi si trova ad incontrare il Dolore vero (quello che incendia l anima, che fa urlare al mondo e rende incapaci di ragionare, almeno fino a quando non accenna ad assopirsi ) l URP è diventato rifugio per alcuni, luogo di confronto costruttivo per altri e, per quasi tutti, ciò che dovrebbe veramente rappresentare: il veicolo attraverso il quale parlare all Azienda. Benché la possibilità di operare miracoli non sia di questo mondo, quindi nemmeno dell URP, ci si adopera in tutti i modi per facilitare questo dialogo e per risolvere, ove possibile, alcuni piccoli o grandi intoppi. Il quasi tutti non è casuale: esiste una sacca, peraltro abbastanza esigua, di signori e signore che, non appena intuiscono che il loro problema non è di immediata soluzione (anche e soprattutto quando non si tratta di un vero problema) non disdegnano di aggredire verbalmente con le solite e trite contumelie Cosa siete lì a fare Noi vi paghiamo scaldate le sedie e altro, ancor meno edificante. È significativo constatare che chi si comporta così non è mai qualcuno che si trova in situazioni disperate, al quale si perdonerebbe qualsiasi sproloquio. No, si tratta di solito di persone che semplicemente intendono scaricare le proprie responsabilità sulle istituzioni, le quali dovrebbero sentirsi colpevoli e inefficienti perché non vanno incontro alle pretese di chicchessia. Gli importanti sforzi che quest ASL sta facendo in favore delle famiglie con anziani e disabili, in collaborazione con le Istituzioni del territorio, dando vita ad un piano di continuità fra Ospedale e Territorio, si stanno concretizzando e sono state ampiamente portate a conoscenza della popolazione. Ma per quanto di positivo si possa attuare, si tratta di azioni di sostegno/supporto, finalizzate a permettere che la gestione di queste problematiche sia più agevole ed efficace ma la famiglia non può e non deve essere sostituita. Ecco perché ci si intristisce quando si viene insultati perché non si può accogliere la richiesta della signora Tal dei Tali di tenere ricoverata la madre, piuttosto che la zia, ottuagenaria, per due o tre giorni dopo un intervento (che prevede in genere una degenza di 1 giorno), perché a casa sua ci sono molte scale, o perché vive sola e magari non ha nemmeno il riscaldamento. E non sono gli insulti che bruciano (quelli vengono classificati come maleducazione congenita) bensì l insensibilità dimostrata da chi non si fa nemmeno carico delle proprie responsabilità e pretende di delegarla, calpestando con disinvoltura i diritti degli altri, come per esempio quello sacrosanto di essere operati nel giorno stabilito, e quindi di non trovare il posto letto occupato da un altro paziente in parcheggio in attesa delle comodità dei familiari. Fortunatamente la maggior parte delle persone ha una visione più ampia del servizio sanitario e delle sue problematiche e si fa carico di segnalare il proprio problema anche nell interesse della collettività. A queste persone va un sentito ringraziamento, perché permettono di attuare il principio che la salute si costruisce insieme. Un grazie anche alle operatrici dell URP per la sensibilità, cortesia e pazienza con le quali si fanno portavoce dei bisogni delle gente camuna. Matilde Comensoli - 24 febbraio 2012 Dal 2 Aprile 2012, a seguito della cessazione della Sig.ra Matilde Comensoli - che ha maturato il diritto alla pensione - il nuovo Responsabile dell URP è il Dr Fabio Besozzi Valentini.

6 6 Sanità Camuna Dedicato ai dipendenti UNA SEMPLICE LETTERA OVVERO QUANDO POCHE RIGHE BASTANO PER RIEMPIRE IL CUORE Fa sempre piacere quando fra vari reclami, segnalazioni e comunicazioni varie si ricevono degli encomi o dei ringraziamenti e, fortunatamente, arrivano anche questi. Si tratta in genere di pazienti grati per le cure ricevute, ma sovente sono parenti di persone che ci hanno lasciato, che si sentono di esprimere gratitudine per come i loro cari sono stati accompagnati, con umanità ed empatia, magari dopo una lunga malattia, oppure per come si è lottato, anche se inutilmente, per strapparli al loro destino. Queste note positive rinfrancano e sollevano il morale, in un mondo, quello della sanità e degli ospedali in genere, dove le sconfitte sono purtroppo molto più numerose dei successi. In passato è già stata pubblicata, su questo giornale, una testimonianza toccante e molto triste perché si trattava di un ringraziamento scritto da chi stava per morire. Questa volta pubblichiamo una lettera di tono decisamente diverso. Si può considerare un inno alla vita ed è per questo che abbiamo chiesto all interessato il permesso di pubblicarla e lo ringraziamo per avercelo accordato. Non si tratta di auto celebrazione, è solo voglia di parlare, per una volta, di qualcosa di positivo, di qualcosa di bello e di pulito. Oggetto: Ringraziamento Io, Giovanni, mi faccio interprete del desiderio di mio padre, Bortolo Tognati, di ringraziare pubblicamente quanti hanno collaborato a curarlo nei lunghi e tribolati mesi nei quali è stato ospite di vari reparti di entrambi i nostri ospedali: Un ringraziamento particolare al reparto di psichiatria e soprattutto al suo Primario, Dr Vincenzo Zindato; al reparto di Medicina di Edolo e a tutto il suo personale; un grazie sentito alla Dr.ssa M. Grazia Cattaneo, al Direttore del Pronto Soccorso Dr Matteo Soccio, alla Rianimazione di Esine e mi scuso per tutti coloro che senz altro dimentico o ignoro. Con il vostro lavoro avete reso possibile il mio completo recupero e rientro a casa, grazie per avermi aiutato, supportato e soprattutto sopportato in tali frangenti che mi vengono riportati, ma che, fortunatamente, non ricordo. Grazie a Voi mi viene offerta un altra possibilità di vita e sono deciso a sfruttarla al meglio. Un abbraccio di cuore per la vostra generosità che va molto al di sopra del lavoro quotidiano che svolgete. Spero presto di potervi conoscere personalmente e ringraziare. Per ora mio figlio vi allega una fotografia di come sono ora, ben diverso da quel relitto che mi è stato mostrato e nel quale non riesco a riconoscermi. Cordiali saluti. Edolo, 27 febbraio Bortolo Tognati

7 Sanità Camuna 7 ALLEGGERISCI L IMPRONTA MANUALE DELL INAIL PER LE AZIONI GIORNALIERE DI RISPARMIO ENERGETICO NEGLI UFFICI La Consulenza Tecnica per l Edilizia dell INAIL ha pubblicato un manuale (Edizione 2009) che affronta i problemi della sostenibilità negli uffici. Nell ambito delle Pubbliche Amministrazioni, l INAIL sta realizzando un progetto, definito INAIL SOSTENIBILE, che si pone il triplice obiettivo di ridurre i consumi energetici, di ridurre le emissioni di CO2, e produrre energia da fonte rinnovabile, in linea anche con gli obiettivi posti dalla Unione Europea per il Il progetto, che può essere attuato per qualsiasi contesto di patrimonio immobiliare esteso sul territorio, è caratterizzato da tre tipologie d intervento, che saranno dettagliate nel suddetto quaderno tecnico: - interventi di tipo passivo sull involucro edilizio; - interventi di tipo attivo sugli impianti degli edifici; - interventi di tipo gestionale sulla organizzazione, conduzione e controllo delle componenti edilizie e delle attività dei singoli utenti. La sostenibilità ambientale derivante dalle attività umane si può misurare anche con l impronta ecologica, equivalente alla porzione di territorio (terra e acqua) di cui un individuo o un gruppo ha bisogno per produrre tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera, ivi compresa la vegetazione necessaria ad assorbire le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle sue attività. Tale manuale è dedicato quindi alle azioni quotidiane dell utente virtuoso che può contribuire ad ALLEGGERIRE L IMPRONTA attraverso la riduzione dei consumi energetici necessari allo svolgimento delle proprie attività lavorative negli uffici, dall uscita e fino al rientro nella propria abitazione, dall uso dei mezzi di trasporto, delle attrezzature e degli impianti presenti sul luogo di lavoro. Si ritiene utile, sia per i dipendenti ASL che per tutti i cittadini della Valle, riportare sul nostro periodico delle sintesi dei vari argomenti trattati nel manuale, iniziando da: LE AZIONI QUOTIDIANE DELL UTENTE Il mezzo di trasporto da casa al lavoro - Le 10 Azioni virtuose quotidiane per raggiungere l ufficio I prossimi numeri saranno dedicati ai seguenti consigli: Organizzazione del lavoro - Le 10 Azioni Virtuose Quotidiane Organizzative Le apparecchiature utilizzate in ufficio - Le 10 Azioni Virtuose Quotidiane nell uso delle Apparecchiature L ascensore - Le 5 Azioni Virtuose Quotidiane Relative all uso dell ascensore L illuminazione - Le 10 Azioni Virtuose Quotidiane Relative all illuminazione La climatizzazione - Le 10 Azioni Virtuose Quotidiane Relative alla Condizione Climatica L uso dei servizi igienici - Le 5 Azioni Virtuose Quotidiane Relative all uso dell acqua Gestione dei rifiuti - Le 3 Azioni Virtuose Quotidiane Relative alla Raccolta Differenziata. LE AZIONI QUOTIDIANE DELL UTENTE - Il mezzo di trasporto da casa al lavoro Il DM del Ministero dell Ambiente del ha introdotto politiche e interventi finalizzati alla riduzione del consumo di energia per la mobilità, costituendo uno dei primi provvedimenti dello Stato italiano rispetto al protocollo di Kyoto. Gli obiettivi generali del decreto e di altre leggi successive sono: - riduzione del consumo energetico; - riduzione dell inquinamento atmosferico e acustico; - riduzione delle emissioni di gas serra; - riduzione delle automobili e riorganizzazione degli spostamenti casa-lavoro degli impiegati attraverso piani denominati PSCL,

8 8 Sanità Camuna portati avanti da una nuova figura: il mobility manager, richiesto per aziende ed enti con oltre 300 dipendenti per unità locale o con oltre 800 dipendenti distribuiti su più unità locali. I benefici conseguibili sono: il singolo dipendente può guadagnare tempo e denaro, oltre che comfort e sicurezza; l azienda può accrescere la sua produttività e migliorare il clima umano, oltre che l immagine ecologista; la collettività può guadagnarci sia per l aspetto energetico e ambientale sia per i minori costi sociali dovuti anche alla riduzione degli incidenti in itinere. (E l ASL aggiunge che tutto ciò che incide positivamente sull ambiente, contribuisce a coltivare salute). Il decreto prende in esame incentivi per lo sviluppo del car-sharing (auto condivisa), del taxi collettivo, dei veicoli elettrici e a gas o altre soluzioni alternative. Un questionario per l esatta conoscenza aziendale dei mezzi di trasporto casa-lavoro può essere il primo passo per pianificare azioni mirate alla riduzione dei costi energetici per la mobilità. Si ricorda che, in caso di infortunio in itinere, ossia di infortunio avvenuto durante il percorso dal luogo di abitazione al luogo di lavoro e viceversa, l INAIL tutela gli infortunati secondo quanto stabilito dall art.12 del D.Lgs 38/2000. Uso della bicicletta Andare in bicicletta migliora la forma fisica vincendo lo stress e divertendo; comporta regolarità nei tempi di percorrenza; non comporta costi di auto o altri mezzi. L azienda può contribuire al raggiungimento degli obiettivi prevedendo pensiline, rastrelliere, carica batterie per le bici assistite, rendendo disponibili servizi idonei all eventuale cambio d abiti. L uso della bici è legato anche alla qualità della ciclabilità cittadina che va integrata territorialmente, migliorata nella sicurezza, sensibilizzando gli automobilisti al suo rispetto. Nel mese di settembre 2009 sono ripartiti gli incentivi per l acquisto di nuove biciclette. In un area produttiva con una popolazione lavorativa di addetti, se solo il 10% abbandonasse la macchina per far uso di bicicletta (propria o collettiva) o mezzi pubblici, il risparmio annuo medio potrebbe essere di: 400 TEP (1000 dip x 200 gg x 2 kg equivalenti di petrolio, kgep). Auto e motorini a consumi ridotti Il parco macchine presenta consumi medi ancora troppo alti. Si dovrebbero estendere tipologie a bassissimo consumo con tecnologie ibride già disponibili quali la idling stop (che mette in stand-by il motore) e i freni con sistema di rigenerazione (utilizzati per recuperare energia in fase di decelerazione). Car sharing e car pooling (più persone a bordo) Una statistica ha rilevato che solo 20 macchine su 100, in città, sono utilizzate per più di un ora al giorno, con trasporto medio di 1,2 persone. Da ciò la possibilità, per il car sharing (condivisione auto), che già ha avuto successo in Europa, soprattutto nella eliminazione della seconda automobile. Gli utenti interessati si abbonano al servizio e in base a questo utilizzano l auto prescelta per il solo tempo necessario. Dopo averla utilizzata, la rimettono a disposizione di altri utenti nelle aree di parcheggio appositamente create pagando una tariffa proporzionata alla durata di utilizzo e ai chilometri percorsi. La pura convenienza già esiste per chi percorre 12/ km/ anno, con riduzione o scomparsa di problemi di manutenzione e parcheggio; dal punto di vista ambientale una vettura in car sharing ne può sostituire fino a 10. Il car pooling è un sistema utile per i lavoratori di aziende situate nella medesima zona. Stile di guida e gestione dell auto Uno stile di guida appropriato permette un risparmio di combustibile dal 5 al 25% (far lavorare il motore a bassi giri, dandogli più sprint, viaggiare a 50 km/h con la marcia più alta, anticipare le dinamiche del traffico e del percorso) e facendo attenzione a tanti piccoli particolari (spegnere il motore ai semafori o lunghe file, evitare portapacchi e ruote sgonfie, compiere regolarmente le manutenzioni essenziali dell auto, ecc.). Emissioni nocive - NOx: maggiori emissioni dal diesel; il GPL ne emette poche. - Polveri Fini (pulviscolo): il 45% delle emissioni totali presenti nell aria è dovuto al traffico; penetrano in profondità nei polmoni con conseguenze negative per la salute. - Monossido di Carbonio (CO): il 65% delle emissioni totali presenti nell aria è dovuto al traffico. La situazione è migliorata grazie all introduzione delle marmitte catalitiche. I rischi per la salute sono molto gravi: causa emicranie, nausee e perdi-

9 Sanità Camuna 9 ta di concentrazione. Contribuisce alla formazione di ozono negli strati bassi dell atmosfera. Gran parte delle emissioni sono dovute alla benzina; il GPL è, invece, a bassa emissione. - Composti Organici Volatili (Benzene, Toulene...): il 44% delle emissioni totali presenti nell aria è dovuto al traffico. La situazione è migliorata grazie all uso delle marmitte catalitiche, ma risulta peggiorata per la maggiore concentrazione di benzene (cancerogeno) sostituito del piombo. - Ossido di Zolfo (SO2): il 4% delle emissioni totali presenti nell aria è dovuto al traffico. La situazione è migliorata da qualche anno a questa parte. I gas sono irritanti e provocano tosse e difficoltà respiratorie (soprattutto nei bambini). L ossido di zolfo può alterare il senso dell olfatto e può provocare bronchiti croniche. Contribuisce alla formazione di piogge acide, fenomeno che intacca lo stato di salute delle foreste e produce il degrado dei monumenti e dei muri degli edifici. Il diesel ne emette in grande quantità, al contrario del GPL. - Anidride Carbonica (CO2): circa il 30% delle emissioni totali presenti nell aria è dovuto al traffico. La situazione sta peggiorando, poiché la quantità di CO2 può essere diminuita solo riducendo il traffico e il consumo di combustibile dei veicoli. Autostop Fino agli anni 70 un altra forma di mobilità era garantita dall autostop. Diverse città, per es. Trento, hanno rilanciato da poco l autostop, con una forma organizzata che prevede che automobilisti e autostoppisti abbiano un tesserino di identificazione, e che l autostoppista paghi al conducente 10 centesimi al chilometro, più altri 20 centesimi di diritto fisso. Al momento gli uomini attendono 10 minuti; le donne 6 minuti. Mezzi pubblici Potenziare i trasporti pubblici (ferrovia, tram, bus, parcheggi di scambio) rendendo i servizi più efficienti, più confortevoli e quindi più frequentati. Molti esempi dimostrano, anche oggi, che vivere senza l utilizzo esclusivo dell automobile è possibile, ma solo laddove i trasporti pubblici funzionano bene e le distanze possono essere percorse a piedi o in bicicletta. LE 10 AZIONI VIRTUOSE QUOTIDIANE PER RAGGIUNGERE L UFFICIO 1. Utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere il posto di lavoro, ove ben servito. 2. Usare la bicicletta per tratti brevi, abbinandola al mezzo pubblico per distanze maggiori. 3. Usare in alternativa alla macchina, per medie distanze, motorini o biciclette elettriche a pedalata assistita. 4. Accordarsi con i colleghi che abitano in zone vicine o in linea con l ufficio per utilizzare un solo mezzo anziché 4 o 5 e/o informarsi su altre forme di car pooling organizzate da organizzazioni o altri uffici prossimi a quello dove si lavora. 5. Preferire le automobili con motori basso emissivi e alimentate da combustibili ecologici (GPL, metano). 6. Evitare di prendere la macchina nelle ore più critiche della giornata, modificando, se possibile, gli orari di arrivo e uscita dall ufficio. 7. Mantenere uno stile di guida che eviti continue accelerazioni del motore e frenate brusche, spegnendo la macchina per soste ipotizzate non brevi. 8. Utilizzare il condizionatore della macchina solo in casi particolari. 9. Portare la macchina da un meccanico di fiducia per controllare le emissioni di scarico e la corretta carburazione del motore. 10. Non sovraccaricare l auto con pesi inutili, verificando la pressione dei pneumatici che, se ridotta, aumenta i consumi di carburante. A cura della Redazione

10 10 Sanità Camuna L angolo dell Informazione PORTALE DELL IMMIGRAZIONE Tratto dal sito omonimo - Adattamento e traduzione di Siro Casatti Per studiare in Spagna un cittadino indiano ha bisogno di un permesso di soggiorno? Per conoscere i diritti dei lavoratori a chi ci si può rivolgere? Al Portale Ue dell immigrazione (ec.europa.eu/immigration), presentato di recente da Cecilia Malmstrom, Commissaria europea per gli Affari Interni. Un sito pratico, facile da utilizzare, che fornisce informazioni chiare sull Unione Europea e sulle politiche di immigrazione nazionali come, ad esempio, dove si chiede il permesso di lavoro in Germania. Lavoratori, studenti, ricercatori e immigrati, che vogliono unirsi alle loro famiglie, possono ricevere informazioni e risposte ai loro bisogni. L idea del portale nasce spinta dalla consapevolezza che molte persone che vogliono immigrare nell Unione Europea non sanno cosa ciò comporta, non sanno come chiedere i vari permessi, se c è bisogno di visti particolari, e quali rischi. Si rivela però utile anche per gli immigrati che si sono già stabiliti nell Unione, ma non conoscono appieno i loro diritti/doveri. Per questo è nell interesse di tutti migliorare la comunicazione in quest area, in modo da superare le incomprensioni e la burocrazia di questo processo - ha dichiarato la Commissaria - Una politica migratoria coerente e onnicomprensiva per l Unione Europea è quanto contenuto nel documento. Un approccio globale alla migrazione e alla mobilità (Gamm - Approccio Globale in materia di Migrazione e Mobilità), sulla mobilità dei cittadini di paesi terzi e su partnership più sostenibili e lungimiranti. IMMIGRATION PORTAL For studying in Spain an Indian citizen needs a residence permit? What are the competent Authorities in order to know workers rights? You can find all these answers on the EU Immigration Portal (ec.europa.eu/immigration), recently presented by Cecilia Malmstrom, European Commissioner for the Home Affairs. A practical Site with an easy utilization, that gives clear information about the European Union and its national immigration policies, like, for example, where you can obtain a permit allowing for work in Germany. Workers, students, researchers, immigrants that wish to join their families, they can all receive information and answers to their needs. The creation of the immigration portal it s due to the awareness that too many people that wish to migrate to the European Union don t know what they are going to do, the risks, what permits they need or how to request them. This Portal is also useful for those immigrants that already live in the Union, but don t know all their rights/duties. So all people are interested on improving communication about this theme, in order to avoid troubles and bureaucracy concerning immigration - declared the Commissioner - A cohesive and complete immigration policy for the European Union is proposed by the report. A Global Approach to the Migration and Mobility (Gamm). Report concerns also citizen s mobility in other countries and recommends more endurable and far-seeing partnerships. ************** SCHENGEN SANITARIA: LA REGIONE ALZA LA MANO Tratto da Il Sole 24 Ore Rapporti (II) n Scatterà nel 2013 la libertà di circolazione dei pazienti UE per le visite e la Lombardia punta a catturare parte dei 60 milioni di turisti delle cure. È una sorta di Schengen sanitaria quella che debutterà il 1 Gennaio 2013 nell Europa a 27: dopo la libertà di circolazione dei cittadini europei sarà infatti la volta della libertà di circolazione di chiunque abbia bisogno di cure mediche, con l esclusione dei ricoveri ospedalieri, per i quali rimangono in vigore le regole attuali: autorizzazione preventiva della propria ASL di competenza oppure dimostrata indisponibilità sul territorio nazionale di ospedali capaci di curare e/o intervenire chirurgicamente su determinate patologie. L esclusione dalle nuove regole degli interventi chirurgici appare senz altro una limitazione, così come il fatto che il costo della visita e degli esami clinici e diagnostici dovrà essere anticipato cash da parte del cittadino che si reca all estero, per poi essere rimborsato dall ASL di riferimento. L apertura delle frontiere per le cure mediche rappresenta una sfida per i sistemi sanitari delle Regioni italiane: infatti la capaci-

11 Sanità Camuna 11 tà di attrarre pazienti stranieri può rivelarsi un grande fattore di sviluppo, a patto di mettere in campo grossi investimenti, attirando i migliori medici e ricercatori per garantire elevati standard di qualità. La Lombardia ha già un esperienza in tal senso perché negli anni ha puntato molto sull attrazione di pazienti provenienti dal Mezzogiorno d Italia e, per alcune specialità d eccellenza, anche dalle regioni limitrofe. Certo attrarre pazienti dall estero comporta in primis difficoltà di ordine linguistico, ma vi è un altro target di utenti che potrebbe rivolgersi alle strutture sanitarie italiane e lombarde in particolare: le migliaia di turisti che ogni anno scelgono il Bel Paese per passarvi periodi più o meno lunghi di soggiorno. Proporre un abbinamento fra la qualità della vita made in Italy e l offerta di cure sanitarie di livello ai tedeschi che passano sei mesi l anno sul lago di Garda o ai ricchi americani che svernano sul lago di Como potrebbe rivelarsi una scelta vincente. Secondo le proiezioni della Società italiana dei medici manager, nel 2013 ci saranno circa 60 milioni di cittadini europei che cercheranno cure migliori rispetto al loro paese di origine, perciò appare fondamentale avere regole certe per creare un sistema sanitario comune europeo senza discriminazioni su formazione, sanità erogata e livello tecnologico. Migrazione (interna) per curarsi: italiani l anno si spostano dal sud al centro-nord. Sostiene Stefano Michelini, Direttore Generale dell IEO (Istituto Europeo di Oncologia): La normativa che darà i suoi effetti nel 2013 potrebbe essere una grande opportunità o una minaccia: dipenderà dal sistema che si sceglierà per il rimborso e dalla qualità del servizio sanitario. Forse sarebbe il caso di valutare l istituzione di un Agenzia ad hoc che accrediti le strutture sanitarie abilitate a ricevere pazienti dell Unione europea e promuova allo stesso tempo le eccellenze ospedaliere del proprio territorio. ************** TICKET: QUANDO SI HA DIRITTO ALL ESENZIONE Tratto da Giornale di Brescia Chi è affetto da una malattia rara non paga né per la diagnosi né per le cure. Sono esenti dal pagamento del ticket tutte le prestazioni specialistiche (diagnostiche e terapeutiche) appropriate ed efficaci per il trattamento ed il successivo monitoraggio delle malattie rare accertate e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. In considerazione dell onerosità e dalla complessità dell iter diagnostico per le malattie rare, l esenzione è estesa anche ad indagini volte all accertamento delle malattie rare ed alle indagini genetiche sui familiari dell assistito eventualmente necessarie per le diagnosi di malattia rara di origine genetica. Tale disposizione si basa sulla considerazione che la maggior parte delle malattie rare è di origine genetica e che il relativo accertamento richiede indagini, a volte sofisticate e di elevato costo, da estendere anche ai familiari della persona affetta. In tutti questi casi, l esenzione deve essere richiesta all Asl di residenza presentando una certificazione idonea, rilasciata da una delle strutture riconosciute dalla Regione come presidio di riferimento per quella malattia. Nel caso in cui nella Regione di residenza non vi siano presidi di riferimento specifici, l assistito può rivolgersi ad una struttura riconosciuta dalle altre Regioni. Anche le prestazioni finalizzate alla diagnosi della malattia devono essere eseguite (e prescritte) in uno dei presidi di riferimento della rete e, in tal caso, il medico del Servizio sanitario nazionale che formula il sospetto di malattia rara deve indirizzare l assistito alla struttura della rete specificamente competente per quella particolare malattia. L esenzione può essere richiesta per più malattie, ove accertate. Sono oltre seimila le malattie rare. ************** SISTEMA SANITARIO-INCOMPATIBILITÀ MEDICI, FINISCE A GIUGNO L INTRAMOENIA IN STUDIO Tratto da Il Sole 24 Ore Sparisce dal 30 giugno 2012 la libera professione intramoenia allargata, quella cioè che medici e dirigenti sanitari possono svolgere nei loro studi se l azienda sanitaria da cui dipendono non ha organizzato gli spazi adatti al proprio interno. È questa volta dopo dieci anni di proroghe sparisce senza appelli o marce indietro, ha promesso il ministro della

12 12 Sanità Camuna Salute Renato Balduzzi. Con l approvazione definitiva del Mille-proroghe si scrive cosi la parola fine alla possibilità per i dottori di lavorare in libera professione negli studi, ma anche in strutture scelte dall azienda tra quelle private e non convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. L attività professionale sarà dunque preclusa anche se l ospedale non ha predisposto gli spazi adeguati, una previsione su cui i medici sono già intervenuti dividendosi su due fronti: quello di chi ritiene indispensabile proseguire questa forma di libera professione per mancanza di spazi e chi invece è d accordo con la cancellazione, ma spinge per fissare regole e penalizzazioni per gli inadempimenti inderogabili per le Regioni a garanzia della realizzazione degli spazi interaziendali. L intramoenia allargata è oggi possibile, infatti solo in assenza degli spazi istituzionali realizzati nelle Asl e negli ospedali che ora dovranno essere ultimati dalle Regioni, sempre entro il Una previsione difficile da realizzare in tempi stretti: solo la metà delle Regioni, secondo l ultima relazione di gennaio dell osservatorio ministeriale sulla libera professione, ha utilizzato il 100% delle risorse messe a disposizione dalla legge (oltre 800 milioni stanziati dal D.Lgs 254/2000), ma gli interventi collaudati e quindi in funzione sono in realtà al 100% solo in Umbria. ************** IN OSPEDALE CALANO I RICOVERI ORA LA RIFORMA DEL TERRITORIO Tratto dal Corriere della Sera Qualcosa si muove negli ospedali pubblici. Il 2010 ha visto infatti una netta diminuzione del numero di ricoveri e di giornate di degenza rispetto all anno precedente: circa ricoveri e 1,5 milioni di giornate in meno. Tradotto in percentuale significa un calo del 3,3%, ma è già un segnale, come sottolinea l analisi delle schede di dimissione ospedaliera contenuta nel Rapporto 2010 sui ricoveri in Italia. Calano, in particolare, i ricoveri in Day Hospital, per acuti, con un -5,1% di ricoveri ed un -4% di giornate di degenza. Più contenuta la riduzione nei ricoveri per acuti in regime ordinario (-2,8% i ricoveri e -2% le giornate di degenza). Ferma al -2% anche la diminuzione di quelli in lungodegenza. La riduzione nell attività per acuti in regime ordinario segna un calo dei ricoveri inappropriati di circa unità. La vera svolta nel sovraffollamento di Pronto Soccorso e reparti potrebbe arrivare con la riforma della medicina del territorio alla quale sta lavorando il Ministero della Salute: medici delle cure primarie associati in ambulatori aperti 7 giorni su 7, sulle 24 ore, in grado di gestire anche il primo soccorso. ************** NUOVO 118: ASSEGNATE LE POSTAZIONI DALL AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA Testo e immagini liberamente tratti da Bresciaoggi Si è fatta attendere a lungo, fra i dibattiti divampati sulla centrale 118 locale, ma alla fine è arrivata. A fine marzo scorso ha preso forma l assegnazione delle postazioni del 118 per la Provincia di Brescia. Con la riorganizzazione AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) il territorio è stato suddiviso in 13 macroaree e sono state identificate 44 postazioni - su cui graviteranno ambulanze, mezzi di soccorso intermedio e avanzato - aumentate di oltre 10 unità rispetto alle attuali e identificate secondo precise coordinate geografiche. Dallo studio dei tempi di intervento, della viabilità, dell orografia e di altri parametri sono emerse le postazioni ideali per ogni singola area. La selezione per l assegnazione delle postazioni era riservata ai soggetti no-profit, le associazioni del soccorso aggregate in alcuni macro-gruppi (Anpas, Federazione Volontari del Soccorso, Croce Rossa, Faps). Nei termini stabiliti dall avviso, cioè entro il 28 ottobre 2011, era pervenuta la documentazione amministrativa di 56 soggetti. La commissione tecnica ha valutato le proposte operative ed economiche relative all area di Brescia, riconoscendo nella scala di importanza il 60% al valore del progetto tecnico per valorizzare il volontariato locale, e il 40% alla parte economica in base alle offerte che partivano da un valore di riferimento, quello storico. Ne è emersa una graduatoria distinta per ciascuna postazione, con conseguente assegnazione. La filosofia della nuova ripartizione è quella di non ragionare più su singoli Comuni, ma su aggregati di Comuni

13 Sanità Camuna 13 in aree omogenee, per assicurare che le ambulanze arrivino in tempi medici identici per i diversi territori. Questa riorganizzazione si accompagna ad una diversa gestione dei mezzi di soccorso, con più mezzi con infermieri e automediche, ed ha l intenzione di migliorare il soccorso attuale. Alle postazioni si aggiungono quelle ospedaliere del Civile e degli ospedali di Manerbio, Desenzano, Gavardo, Chiari e Esine/Edolo. Settore Comune Postazione Val. econ./anno BS001 Gambara Corvione Pontevico Chiesuola BS002 Orzinuovi Ex Ospedale, Innesto Sp Dello Corticelle Pieve Castrezzato Bargnana Maclodio Incrocio Sp. 235/via Rudiana BS003 Montichiari Ospedale, Via Bredazzane Ghedi Ponte Rosso Leno Quartiere Ippodromo BS004 Roè Volciano Tormini Limone s. Garda Ss. Gardesana Occidentale Salò Incrocio Sp. 572/Sp ,000 BS005 Mazzano Zona Mazzano Ponte San Marco Moniga del Garda Incrocio v. Roma / Sp Sirmione Colombare Desenzano Piazzale Alpini BS006 Brescia Piazzale C. Battisti Brescia Conicchio Brescia Via Vallecamonica/Chiusure Brescia S. Eufemia/Bornata Brescia Rotonda BS Centro A4/A Poncarale Borgo Poncarale Castel Mella Via Caduti BS007 Ponte di Legno Zona Ponte di Legno Pontagna /Temù BS008 Palazzolo Zona Palazzolo Ospitaletto Z. Ospitaletto, Incrocio Sp BS010 Iseo Innesto Sp. 11/Sp Erbusco Incrocio Sp. 70/Sp. XII BS011 Odolo Incrocio Sp. 79/v. Mandolino BS012 Lumezzane Zona Lumezzane S. Apollonio Gardone V.Trompia Inzino Tavernole Incrocio Sp. 345/Sp Villa Carcina Cogozzo BS013 Berzo Demo Zona Berzo Demo BS014 Esine Ospedale - Boario Via Tempini Pisogne Toline ************** IL DATORE DI LAVORO PUÒ CONTROLLARE LE Tratto da Comunicatori e Comunicazione Newsletter n.183 Il datore di lavoro, quando in gioco c è l immagine della sua impresa e il patrimonio aziendale, può controllare la posta elettronica dei dipendenti per accertare comportamenti scorretti. Lo dichiara la Corte di Cassazione sentenza 2722, sezione Lavoro, confermando il licenziamento di un dirigente di un istituto di credito che speculava su informazioni finanziarie riservate. Con questa decisione la Corte ha respinto il ricorso del dirigente bancario contro il suo licenziamento in tronco per aver divulgato a mezzo di messaggi di posta elettronica, diretti ad estranei, notizie riservate.. Sia in primo grado che in appello i giudici di merito, nel 2009, avevano già confermato il licenziamento ritenendo non contrastante con l articolo 4 dello Statuto dei lavoratori il controllo della posta elettronica del dipendente, in quanto diretto ad accertare ex post una condotta attuata in violazione degli obblighi fondamentali di fedeltà e riservatezza e postasi in contrasto con l interesse del datore.

14 14 Sanità Camuna SANITÀ PUBBLICA PER I MALATI DI GIOCO UNA VERA PATOLOGIA; IN ITALIA IL PRIMATO MONDIALE DI SPESA PRO CAPITE Tratto dal Corriere della Sera Sembra una parola gentile; Ludopatia. Invece è una tragedia. Vuol dire dipendenza dal gioco d azzardo: in Italia si stima che siano circa un milione i giocatori patologici, e la metà sono addirittura giovani e giovanissimi. Secondo l OMS, nel nostro paese altre 1,8 milioni di persone sono a rischio Ludopatia. Slot machine, gratta e vinci, lotterie, scommesse sportive: con 300 euro di spesa pro-capite il nostro Paese detiene un primato mondiale. Un primato di cui davvero non si può andare fieri. Così il Governo decide di correre ai ripari ed è pronto a prendere provvedimenti. Renato Balduzzi, ministro della Salute, ha garantito un decreto Interdirigenziale sul tema, annunciando anche che il Servizio sanitario nazionale prenderà presto in carico i malati da gioco. Mentre Andrea Riccardi, ministro per l Integrazione con delega alla Famiglia, ha chiesto il blocco totale e definitivo degli spot sul gioco d azzardo. Spiega il ministro Balduzzi: La Ludopatia sarà inserita nell aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in modo da garantire il giusto percorso di prevenzione, cura e riabilitazione. Non ha dubbi il ministro della Salute: La Ludopatia va curata secondo le regole di una malattia. Occorre quindi rafforzare tutto il percorso di contrasto a questa malattia attraverso protocolli diagnostico-terapeutici, linee guida ed in generale tutto quello che si fa quando c è una malattia. L attenzione al problema è diventata finalmente generalizzata. Il ministro Andrea Riccardi ha fatto sapere di aver chiesto direttamente al ministro dell Economia di inserire un articolo specifico nel decreto interdirezionale per evitare che singole patologie, curabili, diventino invece un vasto e drammatico costume sociale. Ma non solo. Il ministro Riccardi ha rilanciato poi la sua crociata contro gli spot sui giochi d azzardo: Vogliamo vietare o, perlomeno diminuire, la pubblicità dice. E poi spiega: Siamo in una fase di crisi economica e questo è un momento di grande vulnerabilità per i giovani e per gli anziani con bassa pensione. Tante persone in ristrettezza possono scegliere di gettarsi nel gioco d azzardo, raccogliendo il messaggio rassicurante che pesca proprio in questa fragilità profonda. Il nostro non vuole essere un falso moralismo, ma l intenzione di riflettere su una patologia. ************** ARRIVA IL PC CHE SCOPRE LE MALATTIE Tratto da Il Giornale Dagli studi televisivi del più famoso telequiz americano alle corsie dell Istituto dei Tumori di Milano: il cervellone progettato da IBM abbandona i riflettori e prende la laurea in medicina. Ora aiuterà i medici a formulare le diagnosi sui pazienti. A giudicare dalle performance registrate in tv, c è da sperare in una specie di robottino super primario, in grado di velocizzare i tempi e ridurre al minimo i margini di errore. Il genietto delle corsie è il clone del robot Watson che, negli Stati Uniti, aveva partecipato al Quiz Show Jeopardy rispondendo a tutte le domande e accumulando un montepremi di oltre dollari, circa il doppio di quello guadagnato dai concorrenti in carne ed ossa. Una vittoria della tecnologia, che ora può risultare estremamente utile in altri campi, a cominciare da quello della medicina. Sviluppato da ricercatori israeliani ad Haifa, il nuovo prototipo, cugino del campione televisivo Watson, si chiama Clinical Genomics (Cli-G) e funziona analizzando le caratteristiche individuali del paziente e lo specifico profilo della malattia. Il robot è in grado di confrontare i dati raccolti con l analisi di casi precedenti simili e con le opportune linee guida, formulando alcuni suggerimenti ai medici su diagnosi e terapie. Ma permettendo anche analisi successive, ad esempio sull efficacia dei farmaci usati. In sostanza, i medici non dovranno più andare a consultare la letteratura medica su un determinato caso, ma avranno al loro fianco un valido collaboratore. Infallibile, si spera. Fornendo ai nostri medici preziose informazioni in merito ai trattamenti che hanno avuto il miglior esito nella cura dei pazienti con caratteristiche cliniche simili - osserva Marco Pierotti, direttore scientifico dell Istituto - possiamo contribuire ad agevolare il loro lavoro e, di conseguenza, il risultato finale delle cure. Il cugino di Watson, usato in altri contesti, ha già fatto delle scoperte, spiegano i tecnici dell IBM. Ad esempio ha dimostrato come statisticamente i medici, a parità di quadro clinico, tendono a prescrivere trattamenti più aggressivi alle donne anziché agli uomini. A cura della Redazione

15 Sanità Camuna 15 EVOLUZIONE DELLA RETE DELLE UNITÀ D OFFERTA SOCIO-SANITARIE NEL 2011 E PREVISIONI PER IL 2012 Il biennio 2011/2012 rappresenta una fase importante per i servizi socio-sanitari dell ASL di Vallecamonica-Sebino. In tale periodo si sta infatti consolidando e completando il quadro delle strutture, che si occupano di una tipologia di utenza anziana, disabile, in fase evolutiva o a rischio di emarginazione, caratterizzata da condizioni di fragilità complesse, che interessano in forma sempre più consistente e rilevante la popolazione del territorio. La situazione attuale della rete delle Unità d offerta (UO) dell ASL è riportata analiticamente nel prospetto contenuto nell apposito allegato al Documento programmatico aziendale. Di fatto, tale prospetto riporta le UO che sono state attivate. In specifico nel corso dell anno 2011 sono stati completati i Piani di adeguamento delle seguenti Residenze Sanitario Assistenziali (RSA) e Centri Diurni Integrati (CDI), che erano in possesso di autorizzazione temporanea: - RSA Beato Innocenzo di Berzo Inferiore; - RSA/CDI Don Giovanni Ferraglio di Malonno; - RSA Cav. Paolo Rivadossi di Borno; - RSA Ente per Anziani Celeri di Breno. (vedi foto a lato) Nel contempo hanno ampliato la capacità ricettiva accreditata le seguenti strutture: - RSA Mons. Giacomo Carettoni di Ponte di Legno; - RSA Ninj Beccagutti di Esine. (vedi foto sotto). Sono state inoltre accreditate le seguenti UO socio-sanitarie: - CDI Pia Fondazione di Vallecamonica di Malegno; - Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata ADI Domenico Giamboni di Edolo. La rete delle UO socio-sanitarie accreditate dell Area Anziani, presenti sul territorio, comprende attualmente: - 14 RSA per un totale di 955 posti letto; - 9 CDI per un totale di 130 posti; - 10 Servizi ADI. Questi sintetici dati, relativi all area anziani, basterebbero già da soli a fornire un idea della rilevanza del settore, oggetto di interesse primario della programmazione regionale. L ambito socio-sanitario è in realtà ancora più ampio e comprende anche le Aree della disabilita, della famiglia e del disadattamento giovanile o adulto. Il settore della disabilità appare quello più stabilizzato. La rete di tali Unità d offerta è in grado di far fronte alle richieste provenienti del territorio per l inserimento di utenti in posti residenziali o diurni. Anche in quest ambito si possono comunque individuare dei margini di miglioramento rispetto alle prestazioni e all assistenza erogata. Nessuna nuova Unità d offerta socio-sanitaria dell Area Disabili è stata attivata nel corso nel La rete delle UO socio-sanitarie accreditate dell Area Disabili, presenti sul territorio, ora comprende: - 4 Comunità Socio Sanitarie per disabili (CSS), per un totale di 37 Posti letto; - 4 Centri Diurni per Disabili (CDD), per totale di 99 posti; - 1 Istituto di Riabilitazione (IDR) accreditato per prestazioni ambulatoriali. Nel settore del sostegno alla Famiglia è presente e garantita sul territorio un offerta di Servizi sia pubblici che privati, con prestazioni che spaziano dall educazione sanitaria alla consulenza al singolo e alla coppia, o all intero nucleo familiare, nel corso di tutto il ciclo evolutivo del minore e del suo contesto di vita. Per l Area Famiglia/Minori, è stato accreditato il nuovo Consultorio Familiare privato Il Girasole di Pisogne. La rete delle UO socio-sanitarie accreditate dell Area famiglia /minori, presenti sul territorio, comprende: - 3 Consultori Familiari pubblici (Breno, Darfo BT, Edolo); - 1 Consultorio Familiare privato accreditato (Pisogne); - 1 Consultorio Familiare privato autorizzato (Breno).

16 16 Sanità Camuna Per fronteggiare la crescente complessità del disadattamento giovanile o adulto, nelle varie forme della tossicodipendenza, dell alcolismo, delle nuove droghe, del gioco d azzardo e della devianza, sono attivi Servizi ambulatoriali e residenziali pubblici e privati con interventi preventivi, terapeutici e riabilitativi. La rete delle UO socio-sanitarie accreditate dell Area dipendenze, presenti sul territorio, comprende: - 1 Servizio Multidisciplinare Integrato ambulatoriale pubblico (SERD) nelle sedi di Darfo (vedi foto a lato), e Malonno; - 1 Servizio Multidisciplinare Integrato ambulatoriale privato (SMI) a Pisogne; - 3 Comunità Terapeutiche (Capo di Ponte, Cividate Camuno e Sonico) per un totale di 46 posti letto. NUOVE ATTIVAZIONI DI SERVIZI SOCIO-SANITARI PREVISTE PER IL 2012 Il completamento della rete delle Unità d offerta socio-sanitarie sta determinando una drastica riduzione delle liste d attesa per l accesso ai vari Servizi per i residenti nel territorio dell ASL di Vallecamonica-Sebino. In particolare il completamento dei Piani di adeguamento delle RSA e gli ampliamenti della capacità ricettiva hanno prodotto una riduzione delle liste d attesa anche in questo ambito, che doveva far fronte alla dinamica dell invecchiamento della popolazione. La progettualità degli Enti gestori locali non è comunque da ritenersi conclusa: Sono infatti già in atto ulteriori progetti e interventi di riqualificazione degli spazi abitativi odi servizio, di ampliamento della ricettività e di nuove Unità d offerta, che consentiranno di migliorare la qualità delle prestazioni erogate, l appropriatezza degli inserimenti e di consentire agli utenti di permanere nella zona in cui sono nati e vissuti. In ambito socio-sanitario sono previsti per l anno 2012: - L ampliamento dei posti letto della RSA Cav. Paolo Rivadossi di Borno; 20 nuovi posti letto, di cui 4 di sollievo. Il progetto di ampliamento della capacità ricettiva della RSA Angelo Maj di Darfo BT; previsti 10 nuovi posti letto e ulteriore miglioramento strutturale. - L aumento della capacità ricettiva della RSA Mons. Damiano Zani di Bienno; (in fase progettuale) previsti 24 nuovi posti letto - La nuova attivazione dell Hospice di Pisogne; 11 posti letto - La nuova attivazione della Residenza Sanitarie per Disabili (RSD) di Pisogne; 11 posti letto - La prosecuzione del progetto di una RSD a Berzo Inferiore; previsti 30 posti letto - L ampliamento della capacità ricettiva della Comunità Socio Sanitaria La Fragola di Darfo BT; previsti 3 nuovi posti letto e il trasferimento della sede attuale. - L ampliamento della capacità ricettiva del CDD Aprimondo di Darfo BT; previsti 5 nuovi posti diurni. - L ampliamento della capacità ricettiva dell Istituto di Riabilitazione IDR Pia Fondazione di Vallecamonica di Malegno; previsto aumento del 20% delle prestazioni ambulatoriali per minori. - L accreditamento del Consultorio Familiare privato Giuseppe Tovini di Breno. Anche tale UO privata entrerà a far parte della rete territoriale delle strutture accreditate. Si può pertanto prevedere che per la fine dell anno 2012 la rete delle Unità d Offerta socio-sanitarie comprenderà tutte le tipologie attualmente previste dalla normativa regionale in materia. Rimane comunque fondamentale favorire l integrazione e la razionalizzazione complessiva del sistema dei Servizi presenti in ambito territoriale. Ruolo fondamentale della Direzione Sociale dell ASL: coordinamento, monitoraggio e supporto all evoluzione della rete. Dr Pierangelo Troletti Responsabile del Servizio Vigilanza e Accreditamento Orietta Barcellini e Fiorenzo Formentelli del Servizio Vigilanza e Accreditamento

17 Informa Famiglia 17 CONSULTORI FAMILIARI DELL ASL DI VALLECAMONICA-SEBINO: ALCUNI DATI SU FAMIGLIE E ATTIVITà DEI SERVIZI La famiglia contemporanea è sottoposta ad un processo di profonde trasformazioni e di nuova definizione dei suoi tratti salienti. Il modello tradizionale di coppia coniugata con figli diminuisce rispetto al passato e anche all interno di tipologie familiari, apparentemente simili, si distinguono nuovi modi di vivere la famiglia e le relazioni con il partner. L esperienza di genitore solo, sempre più spesso, si lascia alle spalle la rottura di un unione coniugale e può diventare molto più complessa quando evolve all interno di una famiglia ricostituita, magari con un partner che ha già dei figli propri. La preoccupazione sociale per questi segmenti di popolazione è tanto più evidente se si considera che nel nostro Paese le reti di aiuto informale hanno sempre avuto un ruolo di fondamentale rilievo e che il modello di welfare italiano continua a basarsi sulla disponibilità della famiglia, e in particolare sul ruolo delle donne, a sostenere al suo interno e fuori dalle mura domestiche i soggetti vulnerabili (anziani, disoccupati, persone con disabilità ecc). Del resto, forti legami di solidarietà continuano a concretizzarsi in aiuti per assistere gli anziani e i bambini, fare compagnia, accompagnare o dare ospitalità, espletare pratiche burocratiche o svolgere attività domestiche, dare un sostegno economico, effettuare prestazioni sanitarie, aiutare nello studio o nel lavoro. L insieme delle nuove famiglie assume un peso via via più rilevante; nel 2003, i single e i genitori soli non vedovi, le coppie di fatto di celibi e nubili e le coppie in cui almeno uno dei partner proviene da precedente esperienza coniugale arrivano a rappresentare in Italia oltre 5 milioni di famiglie, a conferma della varietà sempre più accentuata dei modelli familiari. Dalle rilevazioni ISTAT 1/1/2010 sulla popolazione e sull analisi demografica sono confermate alcune di queste tendenze anche per le famiglie camune. Il numero delle famiglie in Vallecamonica è di con un numero medio di componenti per famiglia pari al 2,34, inferiore al numero medio nazionale (2,41) e di poco superiore alla media lombarda pari al 2,30, in linea con il generale aumento del numero delle famiglie e la diminuzione della loro ampiezza. Questa ampiezza aumenta nella media e bassa valle mentre diminuisce in alta Valle (2,25). Vi sono piccoli Comuni montani in cui il numero medio è di 1,88 (Paisco Loveno) e di 1,70 (Lozio) dove è naturalmente molto alto il tasso di invecchiamento della popolazione. I dati che seguono, relativi a circa l 80% dell attività dei Consultori Familiari dell ASL nell anno 2010, consentono di fare un analisi rispetto a come tale unità d offerta si proponga rispetto ai bisogni della famiglia e dei suoi componenti. Informa Famiglia Tabella 1 Classi d'età EDOLO DARFO BRENO maschi femmine maschi femmine maschi femmine e oltre Totale La popolazione femminile che accede ai Consultori Familiari rappresenta il 12% circa della popolazione femminile residente in Vallecamonica. Risulta preponderante il numero di donne che accedono ai Consultori per richiedere prestazioni, soprattutto in ambito ostetrico-ginecologico; tuttavia all osservazione diretta degli operatori, appare in aumento nei Consultori anche la presenza maschile con funzione di condivisione, accompagnamento e sostegno alla partner soprattutto nei momenti più significativi della vita di coppia. ll grafico n. 1 (nella pagina seguente) rileva le prestazioni erogate dai consultori suddivise nei tre settori di intervento ed emerge un aspetto molto importante riguardante la gestione integrata degli interventi socio-sanitari ed in particolare la stretta collaborazione, per realtà familiari complesse,. tra assistente sociale e psicologo.(30% Psico-Sociale). Tale dato va integrato con le numerose situazioni in cui l equipe multidisciplinare (ginecologo, ostetrica, psicologo e assistente sociale) condivide la gestione del progetto sul singolo, sulla coppia e sulla famiglia che si sono rivolti al Servizio:

18 18 Informa Famiglia 30% 17% ATTIVITà CONSULTORI FAMILIARI 2010 TOTALE PRESTAZIONI DIVISE PER SETTORE D INTERVENTO 53% Psico-Sociale Psicologia Ostetricia-Ginecologia Dal grafico n. 2 emerge un attenzione particolare degli operatori nei confronti di adolescenti e minori ai quali vengono garantite mediamente maggiori prestazioni rispetto all utenza adulta: 3,09 ATTIVITà CONSULTORI FAMILIARI 2010 media prestazioni per utente divisa per classi d età 1,43 3, e altre Grafico 1 Grafico 2 Dall analisi dei dati (grafico n. 3) riguardanti i settori psico-sociale e psicologico, attraverso l esame di n. 438 cartelle si evidenzia come la maggior parte degli utenti che accedono ai Consultori sia costituito da nuclei familiari: 71% tipologia utenza dei settori psico-sociale e psicologico % 5% Famiglie Coppie Singoli Grafico 3 Nel grafico n. 4 si rileva che il numero medio (da 3,12 di Edolo a 3,28 di Breno) di componenti delle famiglie che hanno avuto accesso ai Consultori Familiari nel 2010, è superiore al numero medio di componenti per famiglia rilevato dall ISTAT (2,34) per la Vallecamonica. Una spiegazione di questa differenza va ricercata nella complessità dei bisogni di cui queste famiglie sono portatrici, bisogni che per essere accolti e compresi, spesso richiedono il coinvolgimento della famiglia allargata e/o delle reti informali e formali. Inoltre, rispetto alle famiglie ricostituite, gli interventi vengono estesi a tutti i componenti, compresi i genitori non coabitanti e i nuovi partner. caratteristiche delle famiglie che hanno richiesto l intervento degli operatori psico-sociali anno ,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Edolo Breno Darfo Vallecamonica n. medio di componenti per famiglia n. medio di minori per famiglia Grafico 4

19 Le prestazioni del grafico n. 5 sono dati parziali, tuttavia indicativi delle motivazioni degli utenti che hanno avuto accesso ai Consultori. I temi portati dagli utenti riguardano soprattutto la genitorialità, la tutela del benessere individuale e l adolescenza: 2010 prestazioni degli operatori psico-sociali divise per motivazione di accesso Problemi procreazione responsabile post ivg/pre ivg violenza sessuale problemi sessuali abuso e violenza sessuale su minori problemi individuali problemi di relazione interpersonale elaborazione separazione consulenza al nucleo familiare problemi nelle relazioni familiari affido etero familiare/parenti adozione nazionale/internazionale difficoltà di coppia problemi familiari sviluppo risorse personali adolescenti e giovani in difficoltà tutela benessere individuale genitori in difficoltà Grafico 5 19 Informa Famiglia La conflittualità familiare e l instabilità coniugale sono motivazioni importanti di accesso al Consultorio Familiare e la tabella n. 2 evidenzia come nel periodo 2005/2010 le famiglie seguite a livello consultoriale siano più che raddoppiate: Tipologia separazione/ conflittualità altri motivi (presente totale di utente divorzio di coppia conflittualità di coppia) singolo coppie famiglie Sulla base dei dati raccolti dall Osservatorio Famiglia, qui riportati solo in parte, pare possibile affermare che i tre Consultori Familiari dell ASL rappresentano un punto di riferimento significativo per le donne e le famiglie della Vallecamonica; in particolare per le situazioni familiari più fragili, ma anche per le fasce di popolazione raggiunte da attività di prevenzione ( corsi di accompagnamento alla nascita, massaggio infantile, corsi per neo genitori, progetto spazio adolescenti e progetto Pinocchio ), di cui si è trattato ampiamente in precedenti pubblicazioni del periodico aziendale. Giovanna Squaratti e Carla Romele Dipartimento- ASSI Osservatorio Famiglia INFORMAZIONE AI CITTADINI Presso il Consultorio Familiare di Breno, è attivo un servizio di accoglienza telefonica per i cittadini, dalle 8.30 alle dal lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle il sabato. L accoglienza telefonica è garantita da professionisti qualificati in grado di accogliere, ascoltare e aiutare la persona a trovare la risposta più appropriata al bisogno presentato. Tel UFFICIO DI PROTEZIONE GIURIDICA L Ufficio di protezione giuridica dell ASL di Vallecamonica-Sebino opera in collaborazione con gli uffici comunali e giudiziari per la presa in carico della persona e l eventuale attivazione di strumenti di protezione giuridica. L ufficio ha sede presso l ASL di Vallecamonica-Sebino, via Nissolina, 2 Breno, al IV piano. Orario di apertura: da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle Tel.: protezione.giuridica@aslvallecamonicasebino.it

20 20 Informa Famiglia OBIETTIVO: CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO La necessità di conciliare i tempi di vita e di lavoro, di realizzarsi compiutamente attraverso la piena espressione della propria personalità sia in ambito lavorativo, sia in ambito familiare e sociale è sempre stata centrale nella storia dell individuo. Regione Lombardia ha voluto porre l attenzione su questo tema e considerare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro come uno degli ambiti privilegiati delle sue politiche, investendo risorse umane ed economiche, programmando gli interventi in un ottica di semplificazione e integrazione delle risorse esistenti, al fine di favorire l emersione di una cultura comune della conciliazione, oltre che di orientare ed accompagnare la sperimentazione di progetti innovativi. Sul territorio della Vallecamonica poche sono le iniziative in atto per promuovere questa cultura e perseguirne gli obiettivi, se non ad un livello informale e poco strutturato. Per questo motivo, le iniziative promosse dal Tavolo di lavoro territoriale si sono strutturate su due livelli principali: ad un macro livello per far sì che la cultura della conciliazione venga diffusa attraverso attività di comunicazione e sensibilizzazione che possano gettare le basi per lo sviluppo di politiche di conciliazione, oggi ostacolate dall ancora scarsa conoscenza di strumenti e opportunità; ad un micro livello per promuovere attività a sostegno del bisogno del singolo cittadino, considerato come il destinatario finale, affinché il benessere individuale possa diventare crescita e benessere sociale. Le indicazioni della Regione si sono concretizzate a livello territoriale in due step: la sottoscrizione di un accordo, siglato il da parte di soggetti politici e istituzionali, volto ad imprimere un adeguato sviluppo alla valorizzazione della famiglia come soggetto attivo e come risorsa imprescindibile del welfare, attivando un complesso di azioni e di interventi rivolti a donne e uomini di diverse generazioni e promovendo ogni intervento congiunto teso al miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro. Lo sforzo attuato va inoltre nella direzione di promuovere la più ampia collaborazione tra persone, famiglie, associazioni, mondo del terzo settore, enti e istituzioni a livello locale, con particolare attenzione al sistema delle imprese e alle parti sociali; la stesura di un piano di conciliazione, frutto del lavoro effettuato dal tavolo tecnico, validato da Regione Lombardia, in cui si identificano gli obiettivi da perseguire sul territorio. Il piano di conciliazione del territorio di quest ASL prevede quattro differenti azioni: La realizzazione di un opuscolo informativo, distribuito a tutte le neo-mamme dai Comuni del territorio, volto a informare relativamente alla normativa in materia di conciliazione e alla presenza sul territorio di strutture, servizi o iniziative che possano supportare la famiglia nel compito di cura. La realizzazione del progetto Nonni di giorno (avviato nel gennaio del corrente anno), volto a potenziare le strutture dedicate all accoglienza diurna dei minori, attraverso anche il coinvolgimento di persone pensionate. L attività ha coinvolto 3 CAG: il Caminetto della Parrocchia SS. Salvatore a Breno, C entro anch io della Cooperativa Casa del Fanciullo a Darfo BT, Mondoallegro della Parrocchia a Darfo BT e La ludoteca gestita dalla Cooperativa Il Cardo a Edolo. Attività di formazione indirizzata ai direttori del personale e/o delle risorse umane di una importante azienda del territorio, volta a promuovere il tema della conciliazione. L attivazione di uno sportello, presso la sede ASL di Breno, volto a garantire una risposta al cittadino per tutti i quesiti che riguardano la conciliazione. Lo sportello è aperto il giovedì mattina dalle 9.00 alle ed è accessibile previo appuntamento al numero SPORTELLO CONCILIAZIONE Giovedì mattina dalle 9.00 alle Tutti i giorni previo appuntamento al numero Le iniziative qui descritte puntano ad essere il primo passo affinché sul nostro territorio si diffonda la cultura della conciliazione e in futuro le politiche e le azioni di conciliazione divengano prassi quotidiana. Sul territorio della Valle al progetto di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro hanno aderito: Centro interdipartimentale di ricerca dell Università degli Studi di Milano (Sede di Edolo); Associazione imprenditori Valle Camonica Sebino, Valle Cavallina, Valle di Scalve (Assocamuna); Confartigianato imprese unione di Brescia; Associazione Artigiani (Assoartigiani); Sol. co Camunia; Confesercenti; Forum del terzo settore; UGL Brescia; Cooperativa Sociale Pro.Ser Valcamonica Onlus; Cooperativa Il Cardo ; Cooperativa Casa del Fanciullo; la Parrocchia SS. Salvatore di Breno; Parrocchia SS. Giuseppe e Gregorio Magno di Bessimo e Corna di Darfo; CGIL e SPI; CISL e FNP; UIL e UILP. Giuseppina Barcellini - Psicologa Dip. ASSI

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