TUTELA LEGALE. Attività Protetta ARAG per il mondo delle imprese. settembre L editoriale del Presidente. ARAG e i nuovi rischi di impresa

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1 settembre 2008 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Verona - Periodico di informazione di Tutela Legale pubblicazione trimestrale Giugno 2008 Attività Protetta ARAG per il mondo delle imprese In questo numero L editoriale del Presidente ARAG e i nuovi rischi di impresa La polizza Attività Protetta si rinnova Bullismo scolastico Se la Cassazione si contraddice Impianti realizzati negli edifici La sicurezza stradale rimane un problema

2 Apriamo questo numero di TUTELA LEGALE con un editoriale del nostro Presidente, che ribadisce l importanza del mercato italiano e di ARAG Italia all interno del Gruppo. Le parole di Paul-Otto Faßbender confermano l eccellenza dei risultati che siamo riusciti ad ottenere insieme ai nostri partner commerciali, ed esprimono piena fiducia nelle nostre capacità di saper crescere e continuare a migliorare sempre di più. Cara lettrice, caro lettore, 2 le idee più belle non nascono da formule complicate. Così era anche 73 anni fa, quando Heinrich Faßbender ha messo in atto la sua idea in Germania: ciascun cittadino deve avere la possibilità di far valere i propri diritti, indipendentemente dal suo portafoglio, una pietra miliare del mondo delle assicurazioni. Così ARAG divenne il pioniere della Tutela Legale e da allora è un alleato affidabile per il diritto e la tutela dei suoi clienti. Fino ad oggi, questo non è cambiato. Attualmente il Gruppo ARAG, con un volume di affari e premi di 1,4 miliardi di euro, è uno dei tre maggiori operatori nel settore della Tutela Legale del mondo. Oltre che in Italia operiamo in altri 12 paesi europei e negli Stati Uniti. Nel 2007, per la prima volta nella storia della nostra azienda, abbiamo realizzato, con il 52 per cento, più della metà della raccolta premi al di fuori del mercato tedesco, e siamo riusciti a incrementare la raccolta premi internazionale nel ramo Tutela Legale, portandola a 347,6 milioni di euro. Da oltre 45 anni conosciamo bene i punti di forza del nostro modello commerciale internazionale: non esportiamo semplicemente una copia della nostra idea, ma l adattiamo perfettamente al mercato specifico, secondo le condizioni locali e tenendo in considerazione le esigenze dei clienti. Come azienda familiare, ARAG persegue inoltre una strategia a lungo termine. Da oltre tre generazioni, infatti, l azienda è condotta dalla famiglia dei proprietari che attribuisce grande valore alla promozione dello sviluppo di tutte le società del Gruppo. Grazie a questa strategia occupiamo oggi una posizione di punta nel mercato di Tutela Legale statunitense e siamo leader di mercato in Spagna e Italia. In questo contesto, ARAG Italia una delle prime società internazionali di ARAG assume un ruolo particolare: già da undici anni è il numero uno sul mercato di riferimento. Questo però non ci induce a riposare sugli allori. Nel 2007, ARAG Italia è riuscita a continuare la sua rotta in direzione del successo con una crescita del 20,3 per cento rispetto all anno precedente, con un incasso premi di 67,9 milioni di euro e una quota di mercato del 24,4 per cento. Infatti, la Compagnia italiana è cresciuta il doppio del mercato di Tutela Legale italiano che registrava un aumento del 9,6 per cento, superando nettamente la media del settore. Con queste cifre, ARAG Italia si è aggiudicata l International Award 2007 con cui si premiano ogni anno i risultati economici eccellenti raggiunti all interno del Gruppo. Siamo convinti che il mercato italiano della Tutela Legale offrirà anche in futuro grandi potenzialità di sviluppo. Sapremo sfruttare attivamente le opportunità di crescita che ne derivano e continueremo ad impegnarci in questo mercato dinamico, a lungo termine. Abbiamo l intenzione di aumentare ulteriormente la nostra quota di mercato. Paul-Otto Faßbender, nato a Düsseldorf nel 1946, assume nel 2000, come Presidente del consiglio di amministrazione e azionista di maggioranza, la direzione della più grande azienda familiare nel settore assicurativo tedesco. Per il Presidente l indipendenza dell azienda fondata da suo nonno Heinrich Faßbender nel 1935 a Düsseldorf è motivo di grande orgoglio. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, il dottorato e l abilitazione alla professione di avvocato, Paul-Otto Faßbender entrò in ARAG nel 1977 come membro del consiglio di amministrazione.

3 ARAG Tower, la sede del Gruppo a Düsseldorf Per raggiungere tale scopo, ARAG Italia ha formulato tre obiettivi strategici: un significativo miglioramento della redditività delle vendite, la conquista di nuovi partner di distribuzione nonché un aumento della quota dei contratti stipulati per prodotti di Tutela Legale presso agenti e broker di assicurazione che cooperano già con ARAG, tramite cross selling. Inoltre ARAG Italia sta sviluppando dei prodotti innovativi, su misura per la piccola e media impresa, che con servizi e moduli di garanzie aggiuntive facilitino il lavoro degli intermediari. Con il portale ARAG2web per gli intermediari si è riusciti già a ridurre parecchio l onere amministrativo e a semplificare quindi notevolmente gli adempimenti burocratici da assolvere per chi lavora con ARAG Italia. Con i suoi collaboratori fortemente motivati, ARAG Italia è molto ben posizionata e ottimamente preparata alle sfide future. Fedele ai principi del Gruppo, le ARAG Essentials, il team di Ole Neuhaus opera nell interesse dei nostri clienti e partner italiani. Proprio come la brillante idea commerciale di Heinrich Faßbender, anche il motto delle nostre linee guida è molto semplice: Let s be excellent!. E gli intermediari che scelgono ARAG Italia come partner ne possono trarre vantaggio. Il Gruppo ARAG è il partner indipendente, riconosciuto a livello internazionale, in materia di diritto e tutela. ARAG è la più grande azienda familiare nel settore assicurativo tedesco. Con oltre collaboratori, il Gruppo realizza un volume di affari e premi di quasi 1,4 miliardi di euro. Al di fuori della Germania, ARAG opera nell interesse dei suoi clienti in altri dodici paesi europei nonché negli Stati Uniti. Con i suoi prodotti di Tutela Legale, il Gruppo occupa oggi una posizione di punta sul mercato statunitense ed è leader di mercato in Spagna e Italia. Paul-Otto Faßbender Presidente Gruppo ARAG 3

4 ARAG e i nuovi rischi d impresa Il Testo Unico sulla Sicurezza e i suoi collegamenti con il D.Lgs 231/01 In questo periodo di grandi riforme legislative, per molte aziende è necessario riorganizzazare l attività produttiva non solo in relazione alle nuove richieste del mercato, ma anche per essere in regola dal punto di vista normativo e non rischiare così di commettere illeciti. Il nuovo Testo Unico sulla Sicurezza, ovvero il Decreto Legislativo n.81 del 9 aprile 2008, entrato in vigore il 15 maggio, è un complesso di norme che cerca di disciplinare una materia il cui impatto sociale è elevatissimo: la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Testo Unico offre punti di contatto con il decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, soprattutto per quanto riguarda la migliore organizzazione aziendale e imprenditoriale in relazione all aspetto della sicurezza sul luogo di lavoro. Il collegamente avviene attraverso l istituzione dell obbligo di procedure specifiche e l adozione di appositi modelli di organizzazione e di gestione. Particolarmente significativa è la previsione dell art. 30 del Testo Unico, che detta le condizioni per realizzare l esenzione dalla responsabilità amministrativa degli enti per effetto della efficace adozione del modello di organizzazione e prevenzione. Con l articolo 300, il Testo Unico si collega significativamente alla legge 231/01 modificandone l articolo 25 septies che prevede la responsabilità amministrativa degli enti per i casi di omicidio colposo e lesioni personali colpose commessi con la violazione delle norme antinfortunistiche e sull igiene e salute del lavoro. La responsabilità amministrativa degli enti si aggiunge a quella penale e a quella civile, eventualmente derivate dalla commissione dell illecito. Per l omicidio colposo avvenuto nelle centrali termoelettriche, nelle aziende che producono esplosivi, nelle industrie estrattive, nelle aziende che espongono i lavoratori a rischi biologici, nelle aziende industriali che impieghino più di 200 lavoratori, a norma del primo comma dell art. 300 e dei suoi richiami, è prevista una sanzione pecuniaria pari a quote (potenzialmente la sanzione massima sarà di euro). Nel caso in cui manchino le speciali condizioni richiamate dal primo comma dell art. 300, la sanzione per l omicidio colposo sarà compresa fra le 250 e le 500 quote, cioè, se la quota viene applicata nella sua misura massima, ed al massimo della sanzione edittale prevista, essa sarà pari a euro. Per il caso di lesioni gravi o gravissime è prevista una sanzione pecuniaria non superiore a 250 quote, cioè potenzialmente 3.872,5 euro. È inoltre prevista l applicazione delle sanzioni quali l interdizione all esercizio dell attività o la sospensione o la revoca delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento dell attività imprenditoriale, oppure il divieto di contrarre CGA ATTIVITA PROTETTA Spese di registrazione degli atti giudiziari Ricerca Prove: spese per attività di carattere investigativo da parte dell avvocato Massimale da Attuale LINEA ARGENTO più TUTELA AZIENDA PACCHETTO SICUREZZA ARGENTO PLUS Difesa Penale con anticipo 5.000; Pacchetto Sicurezza diventa D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) + D.Lgs. 231 e D.Lgs D.Lgs.196 Condizione agg.va B Spese Resistenza - 1 rischio relativo Condizione agg.va C: Difesa Penale retroattività (copertura per fatti avvenuti fino a un anno prima della sottoscrizione) Condizione agg.va D: Opposizione sanzioni amministrative Condizione agg.va E: D.Lgs

5 Le novità [evidenziate in rosso] Spese per avvocato del foro competente (Domiciliatario) a Costituzione di parte civile in procedimento penale Attuale LINEA ORO più Difesa Penale con anticipo 5.000; Controversie con fornitori per contratti di appalto/subappalto; Chiamata in causa RC; Pacchetto Sicurezza diventa D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) + D.Lgs. 231 e D.Lgs D.Lgs.196 Condizioni agg.ve A1 / A2: 2/4 casi controversie clienti, compreso recupero crediti in Italia Condizione agg.va A3: Rec. crediti estero; Estensione territoriale Unione Europea + Svizzera. Condizioni agg.ve A4 / A5: 2/4 casi. Solo controversie clienti in Italia; NO recupero crediti. Condizione agg.va A6: Controversie clienti 10 casi - stragiudiziale Condizione agg.va B: Spese Resistenza - 1 rischio relativo Condizione agg.va C: Difesa Penale retroattività (copertura per fatti avvenuti fino a un anno prima della sottoscrizione) Condizione agg.va F: Controversie contrattuali con agenti / rappresentanti Condizione agg.va D: Opposizione sanzioni amministrative Condizione agg.va E: D.Lgs. 472 TUTELA AZIENDA PACCHETTO SICUREZZA ORO PLUS con la pubblica amministrazione, ovvero anche l esclusione da finanziamenti e agevolazioni, come pure il divieto di pubblicizzare beni o servizi. L aumento dei tipi di reato o l inasprimento delle sanzioni già esistenti costituisce un nuovo rischio di impresa, del quale coloro che rivestono funzioni Dal 24 settembre la polizza Attività Protetta si arricchisce di una nuova gamma di garanzie che la rendono ancora più interessante, sia per gli imprenditori di piccola e media dimensione che per i professionisti. La prima novità importante risiede nelle Condizioni generali di polizza (CgA) che da oggi annoverano tra le spese garantite da ARAG anche i seguenti oneri: registrazione della sentenza; ricerca delle prove; domiciliatario; costituzione di parte civile nell ambito del procedimento penale. Un altra caratteristica innovativa consiste nella modularietà del contratto: potrete assemblare la polizza a piacere e, a seconda delle necessità, sarà possibile creare un prodotto perfettamente in linea con le esigenze delle diverse tipologie di impresa e dei differenti settori merceologici. Il massimale che vi proponiamo spazia da un minimo di euro ad un massimo di ; potrete quindi trattare in autonomia importi di massimale che fino ad oggi erano di esclusiva pertinenze della nostra Sezione Offerte. Per rendere la nuova polizza Attività Protetta ancora più competitiva rispetto al passato ci siamo sbizzarriti aggiungendo nuove garanzie di sicuro interesse anche per il cliente più esigente. Per spiegare sinteticamente il contenuto delle nuove garanzie e, soprattutto, la loro struttura modulare, le abbiamo schematizzate nel prospetto che vedete qui accanto. Con questa nuova polizza Attività Protetta desideriamo mettervi a disposizione uno strumento di lavoro, adattabile alle moltissime esigenze espresse dai clienti e dal premio davvero concorrenziale. Infatti, il nostro intento è quello di mettervi in di rappresentanza, di amministrazione o direzione delle imprese devono tenere conto. ARAG assiste ai mutamenti legislativi e sociali cercando di cogliere le esigenze di copertura assicurativa di tutti coloro che operano in un contesto economico vario e mutevole, offrendo risposte mirate. Olivia Flaim La polizza Attività Protetta si rinnova Tante garanzie in più, tutte modulabili condizione di vendere il miglior prodotto al miglior premio possibile, rendendo il vostro punto vendita particolarmente aggressivo ed incisivo anche nei confronti della concorrenza più qualificata. Se oggi meno del 5% delle aziende esistenti hanno acquistato una polizza di Tutela Legale non significa necessariamente che non ne abbiano bisogno: forse, complice anche un clima legislativo particolarmente prolifico di nuove sanzioni a carico delle imprese - il D.Lgs. 231/01 ne è un esempio - è arrivato il momento giusto per proporre ai nostri clienti qualche cosa di nuovo ed efficace per la tutela dei loro interessi. Durante i corsi di formazione che sono stati programmati per ottobre ci sarà l occasione di approfondire i dettagli tecnici riguardanti ogni singolo modulo, la sua corretta tariffazione, le motivazioni di vendita e l emissione del contratto. Le aziende oggi sono molto più sensibili di un tempo, stanno solo aspettando una risposta professionale e qualificata da parte nostra! Francesca Breda 5

6 Attualità Bullismo scolastico Anche gli insegnanti corrono ai ripari È arrivato settembre, riaprono le scuole e ci si chiede come sarà il nuovo anno scolastico, pensando anche ai numerosi episodi di violenza che hanno contrassegnato i mesi passati. Violenze tra i banchi di scuola perfino filmate dai ragazzi e trasmesse sul sito YouTube, storie di presidi e insegnanti picchiati o trascinati in tribunale, alunni puniti con maniere forti da professori esasperati, tanto per citare alcuni degli episodi di bullismo scolastico ormai all ordine del giorno. Il ministero della Pubblica istruzione, per cercare di controllare e arginare il fenomeno, ha lanciato la campagna Smonta il bullo che si avvale di un apposito sito internet ( e di un numero verde dedicato ( ). Talvolta sono gli stessi presidi o insegnanti a rimanere vittima del bullismo subendo danni personali o alle cose di loro proprietà. Ma gli stessi docenti, insieme alla scuola, sono spesso oggetto di denunce da parte di genitori che non approvano i metodi educativi imposti, e chiedono il risarcimento dei danni morali. Si pensi al caso di quell insegnante di Palermo che aveva punito un suo alunno costringendolo a scrivere cento volte sono un deficiente in quanto aveva offeso un suo compagno tacciandolo perchè gay ; oppure a quel docente, condannato in Cassazione con sentenza definitiva per aver esercitato violenze contro i propri alunni al fine di mantenere il controllo della classe. Le maniere forti dell insegnante consistevano nel mollare ceffoni ai ragazzi, nel ricorrere al nastro adesivo per chiudere le bocche degli stessi e nel rinchiudere i colpevoli nell armadio. Purtroppo dalla violenza nasce solo violenza e la funzione educativa della scuola sembra subire un duro colpo. Le stesse famiglie iniziano a rivoltarsi denunciando insegnanti e istituzione scolastica: pare proprio che da tempo scuola e famiglia abbiano smesso di dialogare per il bene comune di alunni/figli. Con il moltiplicarsi dei conflitti aumentano anche i rischi reali a cui il corpo docente risulta esposto; gli insegnanti si tutelano stipulando appositi pacchetti assicurativi con cui coprono tutti gli eventi negativi che li possano coinvolgere: si pensi alle denunce per abuso dei mezzi di correzione di cui sopra o agli episodi di incidenti agli alunni in palestra o durante le gite scolastiche. In tutti questi casi anche una polizza di Tutela Legale (per gli istituti scolastici o per la famiglia) può contribuire a rafforzare gli strumenti di tutela a favore dei docenti, con la garanzia della difesa penale o del recupero dei danni subiti nel corso dello svolgimento dei propri compiti. Fabio Picariello L articolo 65 dell ordinamento giudiziario (regio decreto 30 gennaio 1941, n 12) così definisce il compito della Corte di Cassazione: La corte suprema di Cassazione assicura l esatta osservanza e l uniforme interpretazione della legge, l unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie agli altri compiti ad essa conferiti dalla legge. La funzione primaria della Corte di Cassazione dovrebbe quindi essere quella di assicurare l uniforme interpretazione della legge, eppure è accaduto che si sia pronunciata due volte su uno stesso caso, arrivando ad esprimere verdetti diversi, tra loro discordanti, a distanza di 6 Quando la Cassazione si contraddice Due sentenze differenti circa due anni l uno dall altro. La questione da decidere era di natura tributaria e traeva origine da un ricorso presentato nel luglio del 1994 da un contribuente contro una sanzione pecuniaria, che gli era stata comminata dall ufficio Iva per mancato versamento dell imposta. La commissione tributaria provinciale, chiamata a decidere il ricorso del contribuente, aveva solo parzialmente accolto la domanda, pertanto era stato successivamente proposto appello dinanzi la commissione tributaria regionale, che l aveva rigettato. Il contribuente aveva a questo punto deciso di presentare ricorso in Cassazione, dove però sono state depositate due copie dello stesso ricorso, alle quali è stato assegnato un duplice numero di protocollo: da qui il doppio iter processuale, con i ricorsi che hanno preso strade diverse ed hanno portato a due decisioni differenti. Con la prima sentenza, del 10 ottobre 2003, la Corte ha rigettato il ricorso, mentre con una successiva pronuncia, del 7 ottobre 2005, lo ha accolto, cassando la sentenza impugnata e rinviando ad altra sezione della commissione tributaria regionale. Con ricorso del 27 gennaio 2006 l Agenzia delle entrate, cercando di salvare il verdetto del 2003, ha chiesto la revocazione della sentenza più recente, poiché in contrasto con la precedente pronuncia emessa dalla medesima Corte.

7 La questione è stata decisa a Sezioni unite e la sentenza del 30 aprile 2008 ha stabilito che il dissidio tra le due pronunce non può dar luogo a revocazione, non essendo proponibile l impugnazione per le sentenze di legittimità (ovvero che non contengono anche la decisione di merito, come nel caso specifico). Il ricorso è stato quindi dichiarato inammissibile e la questione rimandata alla decisione della Commissione tributaria regionale, secondo la sentenza del Elisa Drezza Impianti realizzati negli edifici Norme e documentazioni precise In materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici, il ministero dello Sviluppo economico, con il decreto n.37 del 22 gennaio 2008, ha stabilito un regolamento per l attuazione dell art.11 della legge n.248 del Le imprese sono tenute alla realizzazione degli impianti a regola d arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli impianti stessi. Al termine dei lavori rilasceranno al committente la Dichiarazione di conformità degli impianti. Uno degli articoli sui quali vale la pena fare qualche riflessione è l art. 13 che prevede che i soggetti, destinatari delle prescrizioni, conservino la documentazione amministrativa e tecnica, il libretto di uso e manutenzione e, in caso di trasferimento dell immobile, a qualsiasi titolo, la consegnino all avente causa. L atto di trasferimento riporta la garanzia del venditore in ordine alla conformità degli impianti alla vigente normativa e contiene in allegato, salvo espressi patti contrari, la dichiarazione di conformità ovvero la dichiarazione di rispondenza. Copia della stessa documentazione è consegnata anche al soggetto che utilizza, a qualsiasi titolo, l immobile. L art. 13, pertanto è la norma che interessa i contratti di trasferimento (compravendite, donazioni, permute, conferimenti ecc.). Le parti possono continuare a pattuire l esclusione di tale obbligo (con i patti contrari ), per esempio ponendo a carico dell acquirente l onere di provvedere successivamente all adeguamento degli impianti stessi. Nell ipotesi in cui nel contratto non sia prevista alcuna garanzia, non sono applicabili le sanzioni di cui all art. 15 del decreto, ma trovano unicamente applicazione le norme codicistiche sulla garanzia per vizi. L altro tema fondamentale è quello di stabilire l ambito di applicazione della normativa. Il decreto sembra riferirsi a tutti gli immobili in qualunque tempo realizzati. Si distingue, invece, tra impianti realizzati prima e dopo l entrata in vigore del decreto, da cui scaturisce una possibile diversa documentazione ai fini dell allegazione. Nel caso in cui la Dichiarazione di conformità non sia stata prodotta o non più reperibile, la stessa è sostituita, per i soli impianti eseguiti prima dell entrata in vigore del decreto, da una dichiarazione di rispondenza resa da un professionista competente iscritto all albo ed avente i requisiti previsti dall art. 7, comma 6. Giulia Venturelli 7

8 8 La sicurezza stradale rimane un problema Gli incidenti non calano anche dopo le misure adottate Nel 2006 sulle strade e autostrade italiane si sono registrati incidenti, ossia un incidente ogni 3,5 chilometri, con morti e feriti: la media, ogni giorno, era di 652 sinistri, con 16 morti e 912 feriti. Sono questi i tragici numeri del Report annuale dell Istat e dell Aci, e anche se rispetto al 2005 si riscontra una leggera diminuzione degli incidenti (-0,8%), dei morti (-2,6%) e dei feriti (-0,6%), i dati restano preoccupanti. Con una media di 95 vittime della strada per ogni milione di abitanti, l Italia registra un tasso doppio rispetto ad altri Paesi europei come il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Svezia, che si fermano a 50 decessi l anno per milione di abitanti. Nel Libro Bianco del 2001, l Unione europea aveva fissato l ambizioso obiettivo di dimezzare questi numeri entro i Il nostro Paese è riuscito finora a diminuire il numero delle vittime del 20%, quindi molto difficilmente riuscirà a centrare lo scopo. Nel periodo , infatti, gli incidenti sono diminuiti appena del 7,2% (da a ); i feriti del 7,5% (da a ) e i morti del 19,7% (da a 5.669). Analizzando l andamento a livello regionale, Lombardia e Lazio registrano un tasso di incidentalità che va ben oltre il doppio della media nazionale. Sempre queste due regioni hanno la più alta mortalità stradale, con valori 1,5 volte maggiori della media nazionale. Roma in particolare, con 231 morti nel 2006, si colloca su valori superiori alla somma dei decessi di Milano (100), Torino (49) e Napoli (87), città che tutte insieme hanno una popolazione di circa 3 milioni di abitanti. Insomma, i risultati del dopo patente a punti sono tornati a essere veramente deludenti di fronte a un problema che andrebbe affrontato con maggior impegno e investimenti. E non è solo una questione di inosservanza del Codice della Strada, ma anche di scarso livello di sicurezza (segnaletica insufficiente, barriere di protezione inadatte, ridotta visibilità e illuminazione, solo per fare alcuni esempi) su gran parte del nostro territorio. L associazione Altroconsumo ( ha condotto un inchiesta percorrendo chilometri di strade e autostrade per verificarne il grado di rischio. Tra le priorità segnalate: problemi di continuità del tracciato, presenza di barriere e ostacoli, geometria rischiosa di svincoli, non correttezza della segnaletica, problemi di visibilità e illuminazione, interventi di manutenzione e presenza di cantieri, comportamento degli automobilisti, problemi di sicurezza per motociclisti, ciclisti e pedoni, volumi di traffico, non sicurezza delle gallerie. Quanto ai dati relativi al 2007, (non ancora pubblicati) dopo che più tratti autostradali sono stati sottoposti a controllo col Tutor e considerati i maggiori controlli antialcol effettuati, assieme alle misure della legge 160, si prevede che il quadro d insieme sia meno allarmante. Inoltre, il primo Consiglio dei ministri del nuovo Governo ha inserito nel cosiddetto pacchetto sicurezza alcune modifiche al Cds che allineano l Italia alla severa normativa di altri Paesi europei. Infatti, il legislatore ha aumentato le sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza, con la confisca del veicolo in seguito a sentenza di condanna qualora il valore alcolemico sia risultato di fascia alta (oltre 1,5 g/l). Anche in caso di rifiuto dell accertamento da parte del guidatore, scatta la pena massima prevista dall Art. 186 Cds: decisione molto importante perché la guida in stato di ebbrezza deve essere intesa soprattutto come reato di pericolo e non solo di danno. Il Governo ha rivisto in chiave restrittiva le sanzioni penali per l omissione di soccorso, contemplando pene più pesanti anche per l omicidio e le lesioni colpose se conseguenza della guida in stato di ebbrezza. Con l aumento della pena minima che passa da 3 a 6 mesi (la pena massima è di 3 anni) la sospensione condizionale della pena sarà più difficile. Perché questo giro di vite produca i suoi effetti occorre in ogni caso una maggiore presenza sulle strade di forze di polizia, capaci di utilizzare etilometri e stick antidroga, autovelox, tutor, telelaser. Servono insomma agenti qualificati e in numero adeguato, altrimenti continueremo a contare sulle strade numeri di vittime da vera guerra. Giovanni Nenz

9 Anche quest anno ARAG parteciperà al Forum della Distribuzione Assicurativa che avrà luogo a Milano i prossimi 1 e 2 ottobre. ARAG sarà sempre presente come sponsor dell evento e con un desk informativo a disposizione dei partecipanti. Durante il Forum è previsto l intervento del nostro amministratore delegato, avv. Ole Neuhaus. Nelle passate edizioni l iniziativa ha ottenuto un grande successo di pubblico perché affronta temi di grande attualità per il mondo degli intermediari assicurativi: i relatori di prestigio ed il loro linguaggio diretto permettono un analisi critica e variegata degli argomenti caldi del momento. A Milano per il Forum dell Assicurazione Vi invitiamo a raggiungerci a Milano, anche solo per un giorno, perché il Forum sta diventando sempre più una fucina di idee nuove e punto di riferimento per il nostro settore. L assicurazione di tutela legale e di assistenza di Benedetto Farsaci Ed. Giuffrè, 2008 ( 29,00) Commentario al codice delle assicurazioni RCA e tutela legale di Giorgio Gallone Ed. La Tribuna, 2008 ( 100,00) Recensioni Il testo si propone come la prima monografia dedicata in via esclusiva ai contratti assicurativi di Tutela Legale e di Assistenza. Partendo da un approfondita analisi storica, dedicata in particolare alle difficoltà teoriche e pratiche che si sono frapposte alla immediata accettazione e legittimazione dei due contratti, l autore descrive nel dettaglio l attuale disciplina contenuta nel Codice delle Assicurazioni, per giungere ad inquadrare le due forme di assicurazione nell ambito del contratto di assicurazione. L argomentazione, di prevalente carattere teorico, è ampia ed arricchita da una dettagliata rassegna dottrinale e giurisprudenziale. Questo volume contiene l analitico commento, articolo per articolo, delle disposizioni dedicate dal Codice delle Assicurazioni al settore dell assicurazione obbligatoria della responsabilità civile auto e della Tutela Legale. Ciascuna norma, considerata ed interpretata nella complessa realtà legislativa e normativa oggi vigente, è stata commentata, sotto la supervisione del prof. Gallone, da esperti del settore tra i quali alcuni membri dell ufficio legale di ARAG. Il commentario, traendo spunto dalle interpretazioni dottrinarie più recenti e accreditate, nonchè dagli ampi e accurati riferimenti bibliografici e giurisprudenziali, è in grado di fornire allo studioso e all operatore del settore un analisi ampia e approfondita della materia, utile sia per l approfondimento teorico, sia per la soluzione del caso concreto. Direttore Editoriale: Ole Neuhaus Direttore Responsabile: Giovanni Nenz Segreteria di Redazione: Elisa Perrotta ufficio.stampa@arag.it Redazione: Giovanni Bernardi Francesca Breda Elisa Drezza Olivia Flaim Rocco Luigi Matarazzo Giorgia Nalin Giovanni Nenz Fabio Picariello Giulia Venturelli Pierachille Zinelli Pubblicazione trimestrale Aut. Trib. Verona n Grafica, impaginazione e stampa: AdpressCommunications S.p.A. Bussolengo VR Versione PDF: Editore: TUTELA LEGALE Più forza alle vostre ragioni ARAG Assicurazioni S.p.A. Viale delle Nazioni, Verona VR Tel.: Fax.: arag@arag.it ARAG aderisce al Comitato Italiano dell Assicurazione di Tutela Legale

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