AREA 1 SIMONA DE PASCALIS - MARINA LODIGIANI

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1 CORSO DI FORMAZIONE PER GLI ANIMATORI DIGITALI DI BERGAMO E PROVINCIA AREA 1 SIMONA DE PASCALIS - MARINA LODIGIANI I RIFERIMENTI segreteria.personale@liceolussana.eu animatori_digitali_bg@liceolussana.eu GRUPPO AD BG QUESTIONARIO PLENARIA

2 L ANIMATORE DIGITALE COORDINA LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE A SCUOLA E LE ATTIVITÀ DEL PNSD FORMAZIONE INTERNA 3 SONO GLI AMBITI IN CUI OPERA: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA CREAZIONI DI SOLUZIONI INNOVATIVE PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

3 FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

4 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

5 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

6 L Animatore Digitale sviluppa un piano di intervento triennale per la diffusione dell innovazione a scuola e delle attività del PNSD, attraverso la collaborazione di tutto lo staff scolastico, ma anche di soggetti esterni. Mette in calendario delle azioni, proponendo e coordinando le attività. Il Piano d intervento triennale dell Animatore Digitale d Istituto è allegato al PTOF Non ci deve essere tutto! Occorre partire dai bisogni reali, sfruttando le risorse interne e le risorse del territorio (Bergamo e provincia, genitori, colleghi, studenti stessi)

7 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA IL CAMBIAMENTO DEVE PARTIRE DALL INTERNO INNOVARE NON SIGNIFICA RIEMPIRE L AULA DI TECNOLOGIA É LA TECNOLOGIA CHE DEVE ESSERE AL SERVIZIO DELLA DIDATTICA, MAI IL CONTRARIO! OCCORRE PENSARE COSA SI VUOLE OTTENERE CON LA TECNOLOGIA E NON ALLA TECNOLOGIA STESSA PREZI DI DANIELE BARCA

8 NON ESISTE UNICA SOLUZIONE IDEALE PER INTRODURRE IL DIGITALE NELL AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: DEVE ESSERE FUNZIONALE ALLE MOLTEPLICI ATTIVITÀ, QUINDI MODIFICABILE E RICONFIGURABILE APPROFONDIMENTO: BRICKS MARZO 2016 BACHECA PINTEREST DI GIANFRANCO MARINI

9 PNSD pag.44

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11 REALIZZAZIONE/AMPLIAMENTO DI RETE, CONNETTIVITÀ, ACCESSI PNSD PAG.34

12 RETE CABLATA O RETE WIFI? RETE CABLATA NON É PIÙ SUFFICIENTE: -I DISPOSITIVI MOBILI SONO ENTRATI ORMAI ANCHE NEL QUOTIDIANO SCOLASTICO; -IMPOSSIBILE SFRUTTARE IL BYOD SENZA RETE WIFI

13 Azione #24 Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all uso delle risorse informative digitali

14 BIBLIOTECHE SCOLASTICHE COME AMBIENTI MEDIALI Libri e Media: questi due campi sono spesso stati visti in contrapposizione tra loro. Addirittura c è chi prevede, in un futuro non molto lontano, la scomparsa del libro e la vittoria definitiva del computer. Sì, perché è proprio il computer ad essere considerato il nemico della lettura Anita Ferrandino, La biblioteca a misura di ragazzo La biblioteca scolastica fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell'attuale società dell'informazione e conoscenza. La biblioteca scolastica offre agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l'apprendimento lungo l'arco della vita, di sviluppare l'immaginazione, e li fa diventare cittadini responsabili. Manifesto IFLA - UNESCO sulla biblioteca scolastica

15 La didattica digitale parte in classe, ma si realizza anche negli ambienti comuni, predisposti alla collaborazione, nei laboratori, nelle biblioteche scolastiche, che devono ritornare ad essere luoghi dove sviluppare o proseguire l attività progettuale e l incontro tra sapere e saper fare.

16 Il 35% delle scuole italiane dichiara di utilizzare materiali prevalentemente cartacei Oltre il 65% utilizza invece versioni digitali di contenuti editoriali, ma lo fa in larga parte solo in forma integrativa e molto parziale

17 NON SOLO COME PROMOZIONE DELLA LETTURA, MA...

18 STRUMENTO PER IMPARARE A CERCARE RICERCA SU TESTI SU WEB PER POTER SCEGLIERE CON COSCIENZA CRITICA I CONTENUTI PER LA PROPRIA FORMAZIONE

19 RUOLO DELLE BIBLIOTECHE Centri di supporto per il conseguimento della formazione alla produzione e alla comprensione di contenuti informativi complessi, che integrano canali e codici comunicativi diversi e viaggiano prevalentemente negli ambienti on-line.

20 COMPITO Ripensiamo al concetto di biblioteca in termini di innovazione integrazione multimedialità...

21 COORDINAMENTO CON LE FIGURE DI SISTEMA E CON GLI OPERATORI TECNICI L ANIMATORE DIGITALE COORDINA LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE A SCUOLA E LE ATTIVITÀ DEL PNSD ATTRAVERSO 1. FORMAZIONE INTERNA (organizzare/attivare laboratori formativi) 2. COINVOLGERE LA COMUNITÀ SCOLASTICA (workshop realizzati e gestiti da studenti, momenti formativi aperti alle famiglie e al territorio) 3. CREAZIONI DI SOLUZIONE INNOVATIVE (individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche che si adattino ai bisogni formativi degli studenti, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure).

22 AMMODERNAMENTO DEL SITO INTERNET DELLA SCUOLA, ANCHE ATTRAVERSO L INSERIMENTO IN EVIDENZA DELLE PRIORITÀ DEL PNSD IL SITO INTERNET SCOLASTICO, IN ALCUNI CASI IL PRINCIPALE VEICOLO DI COMUNICAZIONE TRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA, NECESSITA DI UNA STRUTTURA ADATTA AD OSPITARE NON LE SOLE COMUNICAZIONI, MA ANCHE: DIVULGAZIONE ATTIVITÀ E FINALITÀ DEL PNSD ESEMPI DI BUONE PRATICHE DIDATTICHE REPOSITORY DI SITI WEB, APPLICAZIONI UTILI REPOSITORY DI STRUMENTI (SIA REALIZZATI DAI RAGAZZI CHE DAI DOCENTI) CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE

23 REGISTRI ELETTRONICI E ARCHIVI CLOUD IL REGISTRO ELETTRONICO TIENE CONTO DELLA NORMATIVA: -IL GESTORE DEVE GARANTIRE CHE I SERVER SIANO IN ITALIA; -IL PROPRIETARIO DEI DATI DEVE ESSERE LA SCUOLA, NON IL GESTORE STESSO; IL GARANTE DELLA PRIVACY É IL DIRIGENTE SCOLASTICO. MA LA SCELTA VA EFFETTUATA ANCHE TENENDO CONTO: -DELLA COMPLESSITÀ DELL ISTITUTO -DELLA FLESSIBILITÀ (CONFIGURAZIONE E POSSIBILITÀ DI MODIFICHE) -DELL ASSISTENZA FORNITA LE STESSE SOCIETÀ CHE OFFRONO IL REGISTRO SPESSO AFFIANCANO ANCHE LA PARTE DI SEGRETERIA E DI ARCHIVIO CLOUD.

24 SICUREZZA DEI DATI E PRIVACY TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI LE SCUOLE DEVONO RENDERE NOTO ALLE FAMIGLIE E AI RAGAZZI, ATTRAVERSO UN ADEGUATA INFORMATIVA, QUALI DATI RACCOLGONO E COME LI UTILIZZANO. CELLULARI E TABLET L USO DI CELLULARI E SMARTPHONE È IN GENERE CONSENTITO PER FINI STRETTAMENTE PERSONALI, AD ESEMPIO PER REGISTRARE LE LEZIONI, E SEMPRE NEL RISPETTO DELLE PERSONE. SPETTA COMUNQUE AGLI ISTITUTI SCOLASTICI DECIDERE NELLA LORO AUTONOMIA COME REGOLAMENTARE O SE VIETARE DEL TUTTO L USO DEI CELLULARI. PRIVACY TRA I BANCHI DI SCUOLA - GUIDA

25 INTERNET A SCUOLA: COMPORTAMENTI CORRETTI UTILIZZO DI ADDONS E BLACKLIST UTILIZZO DI ANTIVIRUS E FIREWALL NON SALVARE I DATI SENSIBILI E LE PASSWORD DISCONNETTERE L UTENTE CANCELLARE/CONTROLLARE LA CRONOLOGIA

26 SPERIMENTAZIONE DI NUOVE SOLUZIONI DIGITALI HARDWARE E SOFTWARE PARTECIPAZIONE AI BANDI PON PER LA REALIZZAZIONE DI SPAZI ALTERNATIVI (ATELIER CREATIVI) BRING YOUR OWN DEVICE CLASSI VIRTUALI (EDMODO, GOOGLE APPS FOR EDUCATION E CLASSROOM)