Dir. A14000 Sett. A14060 Allegato 6.2

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1 BENESSERE ANIMALE Descrizione e programmazione delle attività di Piano (PRBA) L attività di controllo sul benessere animale svolta dai Servizi veterinari delle ASL risponde alle disposizioni previste dalle norme nazionali e comunitarie volte ad uniformare le modalità di esecuzione e di programmazione degli interventi a tutela del benessere degli animali allevati; durante il trasporto e la macellazione. La programmazione regionale si allinea pertanto alle disposizioni del Piano nazionale benessere animale (PNBA), con particolare riferimento alle specie che rientrano nel campo di applicazione del Decreto legislativo 146/01 (attuazione della Direttiva 98/58/CE). L obiettivo è il coordinamento dell attività tra le diverse Aree funzionali coinvolte al fine di garantire l attuazione integrata delle norme di settore, evitando inutili ed improduttive sovrapposizioni nei controlli. Il piano regionale sul benessere animale si integra, inoltre, con altri piani: Piano di Sviluppo Rurale e misure di condizionalità nell ambito della politica agricola comune (PAC) in accordo con l Agenzia Regionale Piemontese per l erogazione in Agricoltura (ARPEA). E prevista l effettuazione di controlli ufficiali presso le aziende di allevamento secondo i tempi e le modalità stabilite nell apposita convenzione stipulata tra la Regione Piemonte ed ARPEA. Per quanto riguarda il settore avicolo, l attività di vigilanza andrà rivolta principalmente all applicazione del D.Lgs. 67/03 ed in particolare al divieto di utilizzo di gabbie non modificate negli allevamenti di galline ovaiole. Inoltre, negli allevamenti di polli da carne, verrà verificato il rispetto dei requisiti previsti dal D.Lgs. 181/010 e, con maggior attenzione, la corretta applicazione delle misure di densità massima stabilite nelle aziende attive. Nel settore suinicolo si manterranno i regimi di controllo riferiti ai requisiti dei locali di stabulazione per tipologia produttiva, anche al fine del rispetto dell obbligo, per le aziende, di allevare scrofe e scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data del parto. L attività di controllo sul benessere dei vitelli avviato negli anni precedenti, verrà riproposto sulla base degli accordi presi con l Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, in modo da mantenere il monitoraggio sui parametri di benessere previsti dalla normativa vigente ( Programma BEVI emoglobina/colostratura). Al riguardo, è in fase di elaborazione un piano di controllo da effettuarsi presso gli allevamenti di cui verranno fornite le indicazioni operative con apposita circolare regionale. L attività di controllo terrà in considerazione le istruzioni impartite con nota ministeriale prot. DGVA/10/73-P del Nota esplicativa sulle procedure per il controllo del benessere animale negli allevamenti di vitelli applicazione del D.Lgs 30 dicembre 199, n. 533 come modificato dal D.Lgs 01 settembre 1998, n Tali accertamenti dovranno essere eseguiti in concomitanza delle verifiche programmate per il rispetto delle misure sul benessere animale. In merito al settore cunicolo, si ritiene utile richiamare le linee di indirizzo sulle condizioni di benessere riguardanti questa delicata filiera comunicate dal Ministero della Salute con nota circolare n del Le linee guida in questione, va ricordato, non rivestono carattere obbligatorio e vincolante per gli operatori, ma costituiscono un utile riferimento per la gestione avanzata degli impianti di allevamento. Si invitano pertanto i Servizi veterinari locali, in sede di programmazione delle attività settoriali, a tener conto della presenza/assenza di tali requisiti. Sono infine previsti controlli ufficiali sul benessere degli animali durante il trasporto e durante l abbattimento al macello. Galline ovaiole (D.Lgs , n. 67: attuazione delle Direttive 1999/74/CE e 00/4/CE). La normativa vigente (art. 3 D.Lgs 67/03) prevede, a partire dal 1 gennaio 01, il divieto di utilizzo di gabbie non modificate. Nel corso del 015, in attuazione delle disposizioni ministeriali, verranno mantenuti i livelli di controllo, in modo da garantire la necessaria continuità alle verifiche presso gli allevamenti. 1

2 Polli da carne (D.Lgs , n. 181: attuazione Direttiva 007/43/CE). Le attuali disposizioni, che non si applicano agli stabilimenti con meno di 500 polli e agli stabilimenti in cui sono allevati solo polli da riproduzione, prevedono che il proprietario e il detentore, ciascuno per quanto di competenza, siano responsabili del benessere degli animali e dell applicazione delle misure previste. La densità massima dei capannoni non deve superare in alcun momento i 33 kg/m, salvo deroghe fino ad un massimo di 4/Kg m - autorizzate dall autorità sanitaria territorialmente competente, sulla base di quanto previsto nell Allegato V Criteri per il ricorso all aumento della densità massima del D.Lgs 181/010. Per quanto attiene alla possibilità di derogare ai parametri di legge, si richiamano al riguardo i criteri indicati dal Ministero della Salute con apposito decreto ed alla necessità di inserimento dei relativi dati in ARVET come segnalato con nota regionale 3 settembre 013 n. 177/DB017. Suini (D.Lgs , n. 1: attuazione Direttiva 008/10/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini). Anche per il settore suino vengono mantenuti i livelli di controllo stabiliti nel precedente anno, non essendo sostanzialmente cambiati i criteri strutturali e di stabulazione animale per tipologia produttiva. Resta inoltre invariato l obbligo di disporre di materiale manipolabile per scrofe e scrofette ed il divieto di alcune operazioni, non effettuate per scopi terapeutici, che possono causare danno fisico agli animali. Si richiama ancora il vincolo, escluse le aziende con meno di dieci animali, di allevare scrofe e scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima del parto. Come in passato, anche nel 015, dovrà essere data priorità alle verifiche per accertare la corretta applicazione dei criteri di valutazione del benessere animale contenuti nell apposito manuale pubblicato sul portale della Regione Piemonte (e-prev). I controlli dovranno essere effettuati sulla base della valutazione del rischio effettuata dai Servizi Veterinari delle ASL in considerazione del tessuto produttivo locale. Attività prevista La ripartizione dei controlli da eseguire è riportata nella successiva Tabella 1, secondo le percentuali indicate dal Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA), circolare ministeriale DGSA P del e successive integrazioni. Al riguardo si richiamano anche le disposizioni fornite dal Ministero della Salute con nota 1331 del 4/06/014, riportante le check-list da utilizzare per l esecuzione dei controlli presso gli allevamenti e le modalità di rendicontazione in SINVSA delle attività svolte. Come in precedenza, sono stati previsti controlli extrapiano di cui alla Tabella, per le categorie vitelli, ovaiole e suini, sulla base delle esigenze prioritarie di potenziamento dei controlli ufficiali.

3 Tabella 1 SPECIE ANIMALE N ALLEVAMENTI N ALLEVAMENTI (% sul numero totale) DA SOTTOPORRE A CONTROLLO UFFICIALE BOVINI DA CARNE > 50 capi 98 BOVINI DA LATTE > 50 capi 1980 BOVINI MISTA > 50 capi BUFALI 10 VITELLI 159 SUINI > 40 CAPI 1.0 OVICAPRINI > 50 CAPI 505 OVAIOLE 86 POLLI DA CARNE 76 TACCHINI 15 STRUZZI 10 CONIGLI 194 EQUINI DA CARNE 19 PESCI (10%) TOTALI

4 Tabella (controlli aggiuntivi extra-piano regionali) SPECIE ANIMALE N ALLEVAMENTI VITELLI 159 OVAIOLE 86 SUINI > 40 CAPI 1.0 N ALLEVAMENTI (% sul numero totale) DA SOTTOPORRE A CONTROLLO UFFICIALE check list specifica area C 48 (30%) 34 (40%) 85 (7%) - Piano regionale verifica benessere nelle bovine lattifere. a) Benessere bovine da latte a stabulazione libera. A completamento del Progetto Pilota 014 dedicato alla filiera Bovine da latte a stabulazione libera, è prevista, per l'anno 015, un ulteriore attività di valutazione del 5% delle aziende censite (cfr Tabella 1). Tabella n.1 ASL Azienda da controllare Veterinario valutatore TO3 8 Rolando L., Scaglia M. TO4 6 Sigliuzzo P. TO5 7 Panzieri S. NO 4 Falconelli B. CN1 0 Dadone A., Francesconi M. Per le ASL non incluse nella precedente tabella, le valutazioni sul benessere da eseguire in allevamento verranno svolte direttamente dai referenti dell'istituto Zooprofilattico di Torino in collaborazione con i veterinari addetti al settore delle ASL interessate (VC-BI-VCO-AT-AL-CN). b) Benessere bovine da latte a stabulazione fissa. L'Istituto Zooprofilattico del PLVA provvederà ad organizzare un apposito corso di formazione (accreditato 1 ECM) destinato ai veterinari ASL, incentrato sulla valutazione del benessere e biosicurezza della bovina da latte allevata a stabulazione fissa. Il corso in oggetto sarà articolato in due giornate: una dedicata agli aspetti teorici; l altra all esercitazione pratica in allevamento. Nella seconda giornata è inoltre prevista la prova finale di valutazione dell'apprendimento, che verrà eseguita in azienda. 4

5 La prima edizione è rivolta ai veterinari ASL che hanno seguito il corso dedicato alla valutazione del benessere delle bovine da latte a stabulazione libera. In data ancora da definirsi (autunno 015) sarà invece organizzata la II edizione del corso, dedicata alle restanti ASL. A seguito del censimento delle aziende a stabulazione fissa presenti nel territorio piemontese, verrà definita la percentuale di allevamenti da controllare ed il numero di veterinari che per ogni ASL parteciperanno alla seconda edizione del corso di formazione. Per le ASL (VC-BI-VCO-AT-AL-CN) verrà stabilito, in base al censimento di cui sopra, se formare direttamente i veterinari o se le valutazioni sul benessere da eseguire in allevamento verranno svolte dall'istituto Zooprofilattico di Torino in collaborazione con i referenti di settore delle ASL interessate. Nell ottica di ottimizzare le risorse disponibili, è auspicabile che le valutazioni previste vengano eseguite in concomitanza con altri interventi di controllo sul benessere animale (PNBA). Per quanto concerne alle modalità di esecuzione degli interventi, si chiarisce che gli stessi dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre c.a. Le check-list fornite durante la fase di formazione, una volta compilate, andranno restituite all'izs PLVA, che curerà l'aggregazione, valutazione e rendicontazione dei dati su base regionale. 5

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