Sviluppare Applicazioni per Android
|
|
- Severino Guerra
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sviluppare Applicazioni per Android
2 ArrayAdapter ndroid disegna i componenti di una schermata attraverso oggetti della classe View, raccolti all'interno di oggetti ViewGroup (che possono raccogliere, a loro volta, altri oggetti View e ViewGroup). Esistono diverse specializzazioni degli oggetti detti sopra. View è la classe base per i widgets, così vengono chiamati gli elementi dell'interfaccia grafica. Alcune specializzazioni della classe View sono: la classe Button (per i bottoni), la classe TextView (per il testo), la classe ImageView (per le immagini). ViewGroup, invece, è la classe base per i layout, gli schemi che descrivono la disposizione degli oggetti sullo schermo (le activity). Alcune specializzazioni della classe ViewGroup sono: la classe LinearLayout (per un layout lineare), la classe ListView (per un layout a elenco), la classe TableLayout (per un layout tabellare). Le specializzazioni dette sopra ereditano dalle rispettive classi padre numerosi metodi e costanti. Pertanto, durante la scrittura del codice, vi invito a consultare la documentazione in linea se siete alla ricerca di metodi che non trovate documentati all'interno della classe! La presentazione di informazioni all'interno di un'activity, per alcune applicazioni, è spesso legata a una sorgente di dati. In tal caso è particolarmente importante collegare quest'ultima ai meccanismi che hanno il compito di presentare le informazioni all'interno degli oggetti ViewGroup dell'activity.
3 ArrayAdapter Adapter è l'interfaccia pubblica usata da Android per accedere a una sorgente di dati e istanziare oggetti View per ogni record. In questa interfaccia, pertanto, sono raccolte le firme dei metodi che permettono di gestire le azioni dette sopra. Per l'accesso a un record, ad esempio, esistono i metodi: public abstrac Obejct getitem(int position): che ritorna i dati di un record nella posizione indicata da position; public abstract long getitemid(int position): che ritorna la chiave del record nella posizione indicata da position; Per il conteggio dei record, invece, l'interfaccia prevede i metodi: public abstract getcount(): che ritorna il numero di record contenuti nell'oggetto Adapter; public abstract boolean isempty(): che ritorna true se l'oggetto Adapter non ha record, altrimenti false;
4 ArrayAdapter l riferimento a un oggetto View, che rappresenta un record dell'oggetto istanziato da Adapter, viene ottenuto con il metodo: public abstract View getview(int position, View convertview, ViewGroup parent): dove position indica la posizione del record all'interno della lista, convertview è il riferimento a una precedente View non più visibile (a causa dello scrolling e quindi riutilizzabile) e parent, infine, è il riferimento all'oggetto ViewGroup che contiene le singole View dei record;
5 ArrayAdapter Spesso la sorgente di dati da visualizzare è soggetta a variazioni e l'oggetto ViewGroup che ne permette la visualizzazione sul display va dunque aggiornato. A tale proposito l'interfaccia Adapter prevede i seguenti metodi per la gestione del suddettoevento: public abstract void registeredatasetobserver(datasetobserver observer): che registra un oggetto DataSetOberver come ascoltatore che verrà chiamato non appena si verifica una modifica ai dati; public abstract void unregisterdatasetobserver(datasetobserver observer): che cancella l'oggetto DataSetOberver impostato dal metodo visto prima, rendendo l'oggetto ViewGroup insensibile alle modifiche applicate sui dati;
6 ArrayAdapter AdapterView è la classe astratta che, estendendendo ViewGroup, implementa i meccanismi per la comunicazione fra un oggetto ViewGroup e un Adapter. La disposizione delle singole View viene lasciata alle successive specializzazioni di AdapterView (come ad esempio ListView, Gallery e Spinner). Un AdapterView, riassumendo, si occupa di: riempire il layout principale (dell'oggetto ViewGroup) con i dati, usando una specializzazione di Adapter (per accedere alla sorgente di dati); gestire le interazioni dell'utente con i dati presentati;
7 ArrayAdapter Pertanto, a seconda dello schema da adottare per le View è prevedibile aspettarsi, all'interno del package di Android, più specializzazioni e implementazioni dell'interfaccia Adapter. L'obiettivo di ognuna di queste specializzazioni è l'aggiunta di nuove firme di metodi orientati alla gestione del particolare layout. Ad esempio, per organizzare i record di una sorgente di dati secondo una lista di record, nel package di Android troviamo: la classe ListView, che estende ViewGroup (per il layout); l'interfaccia ListAdapter che estende l'interfaccia Adapter aggiungendo le firme dei metodi utili alla gestione dei dati organizzati secondo una lista scorrevole (i metodi aggiunti sono: isenabled(int row), che ritorna true se l'elemento della lista è abilitato, altrimenti torna false e areallitemsenabled(), che ritorna true se tutti gli elementi della lista sono abilitati, altrimenti torna false); la classe ArrayAdapter implementa l'interfaccia ListAdapter (potete infatti verificare la presenza dei metodi isenabled() e areallitemsenabled() all'intero della classe che effettivamente li implementa);
8 ArrayAdapter La classe ArrayAdapter, del package android.widget, si interfaccia con un array di oggetti (la sorgente di dati) e istanzia per ogni record una View. Esistono diversi costruttori di ArrayAdapter, come ad esempio public ArrayAdapter (Context context, int resource, int textviewresourceid, T[] object), dove: context è il riferimento a una risorsa o classe dell'applicazione; resource è il riferimento al layout dell'oggetto ViewGroup; textviewresourceid è il riferimento al layout che conterrà le View da istanziare per ogni occorrenza dell'array di oggetti; T[] è l'array di oggetti, quindi la sorgente di dati;
9 ArrayAdapter L'assegnazione dell'oggetto ArrayAdapter all'oggetto ListView (il contenitore per le View) avviene con il metodo setadapter(listadapter adapter). Vediamo con un esempio come applicare le cose fin qui dette. Supponiamo di voler realizzare un'applicazione in grado di gestire una lista di valori, le operazioni utili (per il momento) saranno svolte attraverso la pressione di due bottoni: uno per l'aggiunta di un nuovo elemento alla lista e uno per la cancellazione di tutti gli elementi della lista. Per l'aggiunta di un nuovo elemento, inoltre, sarà presente un'area di testo per l'input.
10 ArrayAdapter Realizziamo con il seguente codice xml (file main.xml) il layout principale dell'applicazione: <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:layout_height="wrap_content" android:orientation="vertical"> <LinearLayout xmlns:android=" android:layout_height="wrap_content" android:orientation="horizontal"> <TextView android:text="new item:" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"> </TextView> <EditText android:layout_height="wrap_content"> </EditText> </LinearLayout>
11 ArrayAdapter android:layout_height="wrap_content" android:text="add item" android:onclick="additem"> </Button> android:layout_height="wrap_content" android:text="clear all items" android:onclick="clearall"> </Button> <ListView xmlns:android=" android:layout_height="fill_parent"> </ListView> </LinearLayout>
12 ArrayAdapter Dovendo in seguito specificare nel codice le azioni per gli eventi legati alla pressione di uno dei due bottoni ho deciso di utilizzare, per gli elementi Button, l'attributo android:onclick. La stringa riferita da questo attributo all'oggetto istanziato in fase di inflating ha l'importante compito di indicare allo stesso il metodo da invocare alla pressione della view (in questo caso il bottone). Tali metodi, dunque, vanno implementati all'interno della classe che descrive l'activity. Il layout principale mostrato sopra prevede infine un oggetto ViewGroup, in questo caso un oggetto ListView. Sarà questo componente ad occuparsi delle View relative agli elementi aggiunti.
13 ArrayAdapter Ogni singola View verrà presentata secondo uno schema descritto in un file xml a parte che per il nostro esempio è il file row.xml: <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:id="@+id/record" android:layout_height="wrap_content" > <ImageView android:id="@+id/itemimage" android:src="@drawable/item" android:layout_height="wrap_content" android:layout_width="wrap_content"> </ImageView> <TextView android:id="@+id/itemlabel" android:layout_height="wrap_content" android:layout_gravity="center_vertical" android:paddingleft="10px" android:text="information here..."> </TextView> </LinearLayout>
14 ArrayAdapter Ogni nuovo elemento aggiunto sarà quindi descritto da un'immagine e da un testo a lato. Non ci resta che collegare tutto all'interno del codice. In questo esempio la sorgente di dati viene descritta con un oggetto della classe ArrayList (del package java.util), i cui metodi add() e clear() permettono la gestione della lista costruita così come descritto già sopra. Tali metodi saranno allora invocati all'interno dei metodi additem() e clearall() dell'activity.
15 ArrayAdapter Ogni nuovo elemento aggiunto sarà quindi descritto da un'immagine e da un testo a lato. Non ci resta che collegare tutto all'interno del codice. In questo esempio la sorgente di dati viene descritta con un oggetto della classe ArrayList (del package java.util), i cui metodi add() e clear() permettono la gestione della lista costruita così come descritto già sopra. Tali metodi saranno allora invocati all'interno dei metodi additem() e clearall() dell'activity. public class ListViewActivity extends Activity { private ArrayList<String> arrayofitems; private ArrayAdapter<String> public void oncreate(bundle savedinstancestate) { super.oncreate(savedinstancestate); setcontentview(r.layout.main); arrayofitems=new ArrayList<String>(); ListView listview=(listview)findviewbyid(r.id.viewofitems); arrayofitemsadapter=new ArrayAdapter<String>(this,R.layout.record,R.id.itemLabel,arrayOfItems); listview.setadapter(arrayofitemsadapter); }
16 ArrayAdapter public void additem(view v) { EditText input=(edittext)findviewbyid(r.id.newitem); String newitem=input.gettext().tostring(); if(newitem.trim().equals((string)"")) Toast.makeText(this,"Hey... i've a null item!",toast.length_long).show(); else { arrayofitems.add(newitem); arrayofitemsadapter.notifydatasetchanged(); Toast.makeText(this,"New item in the list!",toast.length_long).show(); input.settext(""); } } public void clearall(view v) { if(!arrayofitems.isempty()) { arrayofitems.clear(); arrayofitemsadapter.notifydatasetchanged(); Toast.makeText(this,"Bye bye old items!",toast.length_long).show(); } } }
17 ArrayAdapter Tralasciando le fasi dedicate al setup del layout principale, all'interno del metodo oncreate() viene: creata la sorgente di dati per la lista di elementi; ottenuto un riferimento all'oggetto ListView; istanziato l'oggetto ArrayAdapter, fornendo i riferimenti ai layout (quello principale e quello di riga) e alla sorgente di dati; collegato l'oggetto ArrayAdapter all'oggetto ListView. E' particolarmente importante, nei metodi add() e clearall(), invocare sull'oggetto ArrayAdapter il metodo notifydatasetchanged() per notificare un cambiamento nella sorgente di dati (l'aggiunta di un nuovo elemento oppure la cancellazzione dell'intera lista) e provocare l'aggionamento dell'oggetto ViewGroup (ListViewArrayAdapter nell'associazione fra elementi della sorgente di dati e il layout per la View. La stringa aggiunta viene legata di default a un elemento TextView. Nessun problema, quindi, per l'esempio appena visto. Gli item aggiunti sono stringhe e una TextView è sufficiente a raccoglierli. Se l'informazione da aggiungere è strutturata diversamente occorre necessariamente sovrascrivere il metodo getview() implementato nella classe ArrayAdapter e personalizzare allora la View da restituire.
18 ArrayAdapter
19 ArrayAdapter Tralasciando le fasi dedicate al setup del layout principale, all'interno del metodo oncreate() viene: creata la sorgente di dati per la lista di elementi; ottenuto un riferimento all'oggetto ListView; istanziato l'oggetto ArrayAdapter, fornendo i riferimenti ai layout (quello principale e quello di riga) e alla sorgente di dati; collegato l'oggetto ArrayAdapter all'oggetto ListView. E' particolarmente importante, nei metodi add() e clearall(), invocare sull'oggetto ArrayAdapter il metodo notifydatasetchanged() per notificare un cambiamento nella sorgente di dati (l'aggiunta di un nuovo elemento oppure la cancellazzione dell'intera lista) e provocare l'aggionamento dell'oggetto ViewGroup (ListViewArrayAdapter nell'associazione fra elementi della sorgente di dati e il layout per la View. La stringa aggiunta viene legata di default a un elemento TextView. Nessun problema, quindi, per l'esempio appena visto. Gli item aggiunti sono stringhe e una TextView è sufficiente a raccoglierli. Se l'informazione da aggiungere è strutturata diversamente occorre necessariamente sovrascrivere il metodo getview() implementato nella classe ArrayAdapter e personalizzare allora la View da restituire.
20 View e Layout L'interfaccia grafica di un'applicazione Android è descritta attraverso oggetti della classe View e ViewGroup (chiamati anche widget). La descrizione può avvenire sia attraverso file xml che attraverso codice java, in quest'ultimo caso l'interfaccia grafica può essere creata o manipolata a run-time (approccio che va sotto il nome di programmazione imperativa). Il primo modo di procedere è anche detto programmazione dichiarativa, l'interfaccia grafica viene infatti dichiarata in un file xml il cui nome è l'id che ne permette il riferimento. Il metodo findviewbyid(int ResourceId) della classe Activity ritorna un riferimento a un oggetto View rintracciato, all'interno delle risorse di progetto, attraverso il suo id. In questo articolo mi occuperò per buona parte della programmazione dichiarativa delle interfacce grafiche per applicazioni Android. Prima di procedere è opportuno sottolineare un importante questione fra i due modi di programmazione offerti da Android. La programmazione dichiarativa offre notevoli vantaggi per la descrizione di interfacce grafiche e la definizione di risorse poiché usa file esterni (xml, nel caso di Android) al codice java. Ogni modifica, infatti, non richiederà la compilazione dell'intero progetto. Cosa che invece accade necessariamente nella programmazione imperativa a fronte di una modifica nel codice. L'uso di una delle due metodologie va comunque valutato in fase di progettazione dell'applicazione.
21 View e Layout Android raccoglie gli elementi di una interfaccia grafica attraverso oggetti della classe ViewGroup, una specializzazione della classe View. Un oggetto ViewGroup può contenere a sua volta altri oggetti View e/o ViewGroup. Un modo particolarmente utile di sintetizzare l'interfaccia grafica, indipendentemente dall'approccio usato, consiste nella sua rappresentazione gerarchica ad albero. Android disegna l'interfaccia grafica a partire dall'elemento radice di tale albero, analizzando prima il sottoalbero sinistro, quindi il nodo centrale ed infine il sottoalbero destro. La visita del suddetto albero, così come l'ho appena descritta, è detta in-order. Questo modo di procedere, disegna gli oggetti dell'albero a partire dal basso verso l'alto. In caso di sovrapposizione fra oggetti può accadare che l'ultimo oggetto disegnato copra il precedente! Il processo compiuto da Android che a partire dalla visita dell'albero genera gli oggetti dell'interfaccia, istanziandoli man mano, è detto inflating e segue un preciso algoritmo che può essere anche personalizzato.
22 View e Layout Anche se una view descrive l'oggetto dotandolo di dimensioni e misure per lo scostamento, l'oggetto ViewGroup che fa da contenitore ne fissa per diritto le proprietà (occupando nell'albero una posizione a un livello superiore). Ne consegue che non sempre le proprietà volute da una view vengano poi garantite dall'oggetto ViewGroup contenitore se quest'ultimo impone le proprie caratteristiche. Alla luce di quanto appena detto, allora, è preferibile assegnare le proprietà generali, quelle in comune a tutti gli elementi View e/o ViewGroup, ai nodi ViewGroup di livello superiore. Un oggetto della classe View ritorna con i metodi getleft() e gettop() le coordinate del vertice in alto a sinistra del componente da disegnare. I metodi getmeasuredheight() e getmeasuredwidth() della classe View ritornano, invece, le dimensioni desiderate dal componente, mentre i metodi getwidth() e getheight() quelle effettive. Più avanati vedremo come impostare queste proprietà all'interno di una view assegnata come layout per l'applicazione. Vi ricordo che tale assegnazione avviene grazie al metodo setcontentview() (della classe Activity), a cui va passato l'elemento radice di un oggetto ViewGroup. Il layout dell'applicazione viene disegnato, durante la visita all'albero delle View, in due passi: measure pass e layout pass. Vengono cioè invocati i metodi per l'accesso alle coordinate e alle dimensioni visti sopra. Per layout si intende, quindi, il modo di organizzare e raccogliere gli oggetti View e ViewGroup, Android ne mette a disposizioni alcuni di default: LinearLayout, RelativeLayout, TableLayout e FrameLayout.
23 View e Layout Ognuno di questi, come già accennato sopra, può impostare delle proprietà generali valide, poi, per tutte le view contenute. Alcune di queste sono passate agli oggetti attraverso gli attributi android:layout_height e android:layout_width per fissare, rispettivamente, l'altezza e la larghezza del layout. Possiamo caratterizzare queste proprietà con le costanti fill_parent e wrap_parent, oppure con misure fisse. La costante fill_parent indica la volontà del componente di impegnare tutto lo spazio disponibile mentre con wrap_parent il componente occuperà lo spazio minimo. Altre proprietà, infine, sono tipiche del layout e saranno prese in considerazione solo se l'oggetto creato in fase di inflating le prevede. Di seguito vi parlo dei principali layout di Android.
24 View e Layout LinearLayout Si tratta di un layout che dispone le view lungo la direzione stabilita dalla proprietà android:layout_orientation, che può assumere i valori horizontal (le view sono disposte su colonne) e vertical (le view sono disposte su righe). Qualora il numero di view sia tale da andare oltre le dimensioni dello schermo vi suggerisco di ricorrere all'elemento ScrollView (un oggetto ViewGroup), che aggiunge una barra laterale per lo scorrimento. Il tag da usare all'interno del file xml è LinearLayout. Ecco un esempio di LinearLayout il cui flusso è orientato orizzontalmente: <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:orientation="horizontal" android:layout_height="fill_parent"> android:text="invia" android:id="@+id/button1" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"/> android:text="cancella" android:id="@+id/button2" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"/> </LinearLayout>
25 View e Layout
26 View e Layout Qui, invece, lo stesso layout con orientazione verticale: <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:orientation="vertical" android:layout_height="fill_parent"> android:text="invia" android:id="@+id/button1" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"/> android:text="cancella" android:id="@+id/button2" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"/> </LinearLayout>
27 View e Layout
28 View e Layout In questi due esempi possiamo subito apprezzare la validità della costante wrap_content. Il componente, in questi esempi un bottone, occupa lo spazio minimo che coincide con quello necessario a contenere la label del bottone. Particolarmente utile è il seguente esempio: <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:orientation="horizontal" android:layout_height="fill_parent"> android:text="invia" android:id="@+id/button1" android:layout_height="wrap_content"/> android:text="cancella" android:id="@+id/button2" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"/> </LinearLayout>
29 View e Layout
30 View e Layout Che fine ha fatto il secondo bottone? Tutto deriva dall'algoritmo usato da Android per disegnare il layout. Infatti, visitando l'albero delle view con la modalità in-order il sistema operativo in fase di inflating istanzia l'oggetto per disegnare il primo bottone assegnando per quest'ultimo tutta la larghezza messa a disposizione dal contenitore (attributo android:layout_width=fill_parent del primo bottone). Pertanto, quando si troverà a visitare l'altra view per istanziare il secondo bottone, lo spazio a disposizione è già stato consumato interamente dal componente che lo ha preceduto. Il risultato è quello in figura, il secondo bottone non è visibile nel layout! Un LinearLayou rispetta i margini delle view contenute, questi possono essere assegnati alle rispettive view attraverso gli attributi android:layout_marginbottom, android:layout_margintop, androi:layout_marginleft e android:layout_marginright per i rispettivi bordi. Mentre con l'attributo android:layout_margin possiamo assegnare un unico valore valido per tutti i bordi del componente.
31 View e Layout <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:orientation="horizontal" android:layout_height="fill_parent"> android:text="invia" android:id="@+id/button1" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content" android:layout_marginleft="25px" android:layout_marginright="25px"/> android:text="cancella" android:id="@+id/button2" android:layout_width="wrap_content" android:layout_height="wrap_content"/> </LinearLayout>
32 View e Layout
33 View e Layout Un LinearLayout permette l'assegnazione di un opportuno peso da assegnare a una view attraverso l'attributo android:layout_weight. L'intero, oppure il decimale, dato al componente come peso lo autorizza a espandersi fino a impegnare lo spazio offerto dal contenitore, in relazione agli altri pesi dati agli altri componenti. In altre parole, a seconda dell'orientazione del layout, lo spazio lungo le righe o le colonne viene ripartito fra le view del layout. La view con il peso più grande occuperà meno spazio (oppure, quella con il decimale più grande occuperà più spazio, usate decimali compresi fra 0 ed 1). <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:orientation="horizontal" android:layout_height="fill_parent"> android:text="invia" android:id="@+id/button1" android:layout_height="wrap_content" android:layout_weight="1"/> android:text="cancella" android:id="@+id/button2" android:layout_height="wrap_content" android:layout_weight="2"/> </LinearLayout>
34 View e Layout
35 View e Layout Un LinearLayout, infine, permette di stabilire attraverso l'attributo android:layout_gravity dove e come inserire una view nel layout. I possibili valori sono: top, bottom, left, right, center_vertical, fill_vertical, center_horizontal, fill_horizontal, center, fill, clip_vertical e clip_horizontal. In altre parole, lo spazio che il contenitore mette a disposizione della view verrà impegnato seguendo il significato di uno degli attributi detti sopra. <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <LinearLayout xmlns:android=" android:orientation="vertical" android:layout_height="fill_parent"> <LinearLayout android:orientation="horizontal" android:layout_height="fill_parent" android:layout_weight="1"> android:text="invia" android:id="@+id/button1" android:layout_height="wrap_content" android:layout_weight="1"/>
36 View e Layout android:text="cancella" android:id="@+id/button2" android:layout_height="wrap_content" android:layout_weight="2"/> </LinearLayout> <LinearLayout android:orientation="vertical" android:layout_height="fill_parent" android:layout_weight="1"> <EditText android:text="messaggio..." android:id="@+id/text1" android:layout_height="wrap_content" android:layout_gravity="center_vertical"/> </LinearLayout> </LinearLayout>
37 View e Layout
38 View e Layout TableLayout Con TableLayout le view figlie vengono posizionate all'interno di righe e colonne di una tabella. Ogni riga può avere un certo numero di colonne, anche nullo se necessario. Una cella può inoltre descrivere altri oggetti ViewGroup. Il tag da usare all'interno del file xml è TableLayout. Per l'aggiunta di una riga, invece, va usato TableRow. Gli attributi android:layout_column e android:layout_span permettono, rispettivamente, di assegnare una view ad una precisa colonna della tabella oppure di estendere una view anche ad altre celle successive.
39 View e Layout <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <TableLayout xmlns:android=" android:layout_height="fill_parent" android:stretchcolumns="0,1,2,3"> <TableRow android:layout_height="fill_parent" android:id="@+id/row1"> <TextView android:text="risultato..." android:id="@+id/output" android:layout_gravity="center_horizontal" android:layout_column="0" android:layout_span="4" android:textstyle="bold"/> </TableRow> <TableRow android:layout_height="fill_parent" android:id="@+id/row2"> android:text="9" android:id="@+id/button9" android:layout_weight="0.25"/>
40 android:text="8" android:layout_weight="0.25"/> android:text="7" android:layout_weight="0.25"/> android:text="+" android:layout_weight="0.25"/> </TableRow> <TableRow android:layout_height="fill_parent" android:text="6" android:layout_weight="0.25"/> android:text="5" android:layout_weight="0.25"/> View e Layout
41 android:text="4" android:layout_weight="0.25"/> android:text="-" android:layout_weight="0.25"/> </TableRow> <TableRow android:layout_height="fill_parent" android:text="3" android:layout_weight="0.25"/> android:text="2" android:layout_weight="0.25"/> android:text="1" android:layout_weight="0.25"/> View e Layout
42 android:text="*" android:layout_weight="0.25"/> </TableRow> <TableRow android:layout_height="fill_parent" android:text="(" android:layout_weight="0.25"/> android:text="0" android:layout_weight="0.25"/> android:text=")" android:layout_weight="0.25"/> android:text=":" android:layout_weight="0.25"/> </TableRow> View e Layout
43 <TableRow android:layout_height="fill_parent" android:text="." android:text="c" android:text="=" android:layout_column="2" android:layout_span="2"/> </TableRow> </TableLayout> View e Layout
44 View e Layout RelativeLayout Con l'oggetto RelativeLayout (usate l'omonimo tag nel file xml) possiamo descrivere un layout le cui view vengono disposte sullo schermo in relazione ad altre view appartenenti allo stesso layout. I possibili valori sono molti e tutti indicano l'id della view di riferimento, oppure abilitano un particolare allineamento. Una view può essere allineata rispetto al contenitore attraverso gli attributi android:layout_alignparentright, android:layout_alignparentleft, android:layout_alignparenttop e android:layout_alignparentbottom, a cui va passato il valore booleano true. Altre possibili soluzioni sono: android:layout_aligntop, android:layout_alignbotton, android:layout_alignleft e android:layout_alignright a cui va passato l'id della view di riferimento. Per una lista completa dei possibili attributi vi invito a consultare la guida in linea.
45 <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <RelativeLayout xmlns:android=" android:layout_height="fill_parent"> <TextView android:layout_height="wrap_content" android:layout_width="wrap_content" android:text="select a value:" android:layout_alignparentleft="true" /> android:layout_width="wrap_content" android:id="@+id/buttonnext" android:text="next" android:layout_below="@+id/label" android:layout_height="wrap_content" android:layout_alignleft="@+id/label" android:layout_alignright="@+id/label"/> <SeekBar android:layout_height="wrap_content" android:id="@+id/bar" android:layout_torightof="@+id/label" android:layout_aligntop="@+id/label" android:layout_alignbottom="@+id/label"/> </RelativeLayout>
46 View e Layout FrameLayout E' l'oggetto (classe FrameLayout, usate l'omonimo tag per segnalarlo nel file xml) per layout più semplice, raccoglie le view disegnandole a partire dal vertice in alto a sinistra dello schermo. Non esistono metodi e attributi capaci di intervenire sulla collocazione delle view che verranno inevitabilmente sovrapposte fra loro. L'attributo android:visibility permette di nascondere una view, attivabile in un secondo momento attraverso il metodo setvisibility() a cui va passata la costante FrameLayout.VISIBLE. Con la costante FrameLayout.GONE, invece, disabilitiamo la visione di una view.
47 <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <FrameLayout xmlns:android=" android:orientation="vertical" android:layout_height="fill_parent"> <TextView android:text="android" android:layout_height="wrap_content"/> <TextView android:text=" Android" android:layout_gravity="center_horizontal" android:layout_height="wrap_content"/> <TextView android:text=" Android" android:layout_height="wrap_content" android:visibility="gone"/> </FrameLayout>
Sviluppare Applicazioni per Android
Sviluppare Applicazioni per Android ArrayAdapter ndroid disegna i componenti di una schermata attraverso oggetti della classe View, raccolti all'interno di oggetti ViewGroup (che possono raccogliere, a
DettagliAndroid. Implementare una interfaccia utente
Android Implementare una interfaccia utente Introduzione In questa lezione vedremo come implementare una interfaccia utente sullo schermo di Android. Vedremo gli elementi di base visualizzabili sullo schermo
DettagliAndroid. Adapter e ListView. diegozabot@yahoo.it
Android Adapter e ListView diegozabot@yahoo.it Funzionamento di un Adapter Quando il contenuto del layout non è predeterminato o è dinamico possono essere utilizzati gli Adapter. Un Adapter recupera i
DettagliLezione 9 Liste, tabelle, caselle di scelta e gallerie di immagini
A cura di Carlo Pelliccia Tutti i layout dimostrati negli esempi delle lezioni precedenti sono dei layout fissi. I widget di un layout fisso sono sempre gli stessi e non cambiano ruolo o quantità nel corso
DettagliCorso Base. Lezione 5. Maurizio Cozzetto, Francesco Sarasini
Corso Base Lezione 5 Maurizio Cozzetto, Francesco Sarasini AdapterView An AdapterView is a view whose children are determined by an Adapter. ListView A viewgroup that creates a list of scrollable items
DettagliGUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL
GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano
DettagliLa geolocalizzazione
La geolocalizzazione La maggior parte dei dispositivi mobili di ultima generazione è dotata di un antenna GPS che permette di conoscere, in breve tempo e con la precisione di qualche metro, la propria
DettagliCATALOGO E-COMMERCE E NEGOZIO A GRIGLIA
CATALOGO E-COMMERCE E NEGOZIO A GRIGLIA In questo tutorial verrà illustrato come sfruttare la flessibilità del componente "Catalogo E-commerce" per realizzare un classico negozio a griglia, del tipo di
DettagliCapitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti
Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta
DettagliGuida all uso di Java Diagrammi ER
Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con
DettagliModulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione
Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione Argomenti Trattati: Classi, Superclassi e Sottoclassi Ereditarietà Ereditarietà ed Attributi Privati Override super Ereditarietà e Costruttori Polimorfismo
DettagliLE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE
LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare
DettagliSIMPLY JOB. Progetto per il corso di Programmazione III e Laboratorio A.A 2014-2015. Realizzato da: Massimo Buonocore 0124000226
Progetto per il corso di Programmazione III e Laboratorio A.A 2014-2015 SIMPLY JOB Realizzato da: Massimo Buonocore 0124000226 Dario Telese 0124000330 L IDEA L' idea di questa applicazione è nata come
DettagliTipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto:
Tipi primitivi Il linguaggio Java offre alcuni tipi di dato primitivi Una variabile di tipo primitivo può essere utilizzata direttamente. Non è un riferimento e non ha senso tentare di istanziarla mediante
DettagliI file di dati. Unità didattica D1 1
I file di dati Unità didattica D1 1 1) I file sequenziali Utili per la memorizzazione di informazioni testuali Si tratta di strutture organizzate per righe e non per record Non sono adatte per grandi quantità
DettagliOlga Scotti. Basi di Informatica. Excel
Basi di Informatica Excel Tabelle pivot Le tabelle pivot sono strumenti analitici e di reporting per creare tabelle riassuntive, riorganizzare dati tramite trascinamento, filtrare e raggruppare i dati,
Dettagli[Dimensionare la pagina-creare le tabelle-formattare le tabelle-formattare la pagina
[Dimensionare la pagina-creare le tabelle-formattare le tabelle-formattare la pagina Creare cartelle per salvare il lavoro] Per iniziare dobbiamo imparare a gestire quello spazio bianco che diverrà la
DettagliGuida Joomla. di: Alessandro Rossi, Flavio Copes
Guida Joomla di: Alessandro Rossi, Flavio Copes Grafica e template 1. 15. La grafica e i template Personalizzare l'aspetto del sito aggiungendo nuovi template e customizzandoli 2. 16. Personalizzare il
Dettagli14/10/2015 ALESSANDRAZULLO SVILUPPO DI APPLICAZIONI ANDROID- VERSIONE 1. http://alessandrazullo.altervista.org Alessandra Zullo
14/10/2015 ALESSANDRAZULLO SVILUPPO DI APPLICAZIONI ANDROID- VERSIONE 1 http://alessandrazullo.altervista.org Alessandra Zullo Indice Provvisorio INTRODUZIONE... 3 COMPONENTI PRINCIPALI... 3 PROCESSI...
DettagliUniversità di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Agro-alimentari
RIFERIMENTI Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Agro-alimentari Esame di Laboratorio di informatica e statistica Parte 3 (versione 1.0) Il riferimento permette di identificare univocamente
DettagliIL MIO PRIMO SITO NEWS USANDO GLI SCHEDARI
Pagina 1 UN SISTEMA DI NEWS Sommario UN SISTEMA DI NEWS...1 Introduzione...2 Scelgo l'area su cui operare...3 Un minimo di teoria...3 Creo le Pagine...4 Definizione dello Schedario Novità...6 Compilo la
DettagliProgrammazione Android. Luca Morettoni <luca@morettoni.net> http://www.morettoni.net
Programmazione Android Luca Morettoni http://www.morettoni.net Android Programming Cos'è Android; Concetti di base sulla programmazione: Q&A AndroidManifest; Activities; Services;
DettagliIl calendario di Windows Vista
Il calendario di Windows Vista Una delle novità introdotte in Windows Vista è il Calendario di Windows, un programma utilissimo per la gestione degli appuntamenti, delle ricorrenze e delle attività lavorative
DettagliCome costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali
PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video
DettagliSettaggio impostazioni tema. Cliccando nuovamente su aspetto e poi su personalizza si avrà modo di configurare la struttura dinamica della template.
I TEMI PREDEFINITI (TEMPLATE) Scelta del tema I temi predefiniti di wordpress sono la base di un sito che usa un utente che per ragioni pratiche o per incapacità non può creare un sito usando solo codice
DettagliL interfaccia utente di Office 2010
L interfaccia utente di Office 2010 Personalizza la barra multifunzione Pagine: 3 di 4 Autore: Alessandra Salvaggio - Tratto da: Office 2010 la tua prima guida - Edizioni FAG Milano Ridurre la barra multifunzione
Dettagliper immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1
Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Una tabella Pivot usa dati a due dimensioni per creare una tabella a tre dimensioni, cioè una tabella
Dettagli[MANUALE VISUAL BASIC SCUOLA24ORE PROF.SSA PATRIZIA TARANTINO] 14 dicembre 2008
Se devo memorizzare più valori che sono in qualche modo parenti dal punto di vista logico, posso usare il concetto di vettore di variabili (array). Ad esempio, se devo memorizzare le temperature di tutti
DettagliMANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE
1/6 MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE Per prima cosa si ringrazia per aver scelto ImmobiPhone e per aver dato fiducia al suo autore. Il presente documento istruisce l'utilizzatore sull'uso del programma
DettagliLa struttura dati ad albero binario
La struttura dati ad albero binario L albero è una struttura dati nella quale le informazioni sono organizzate in modo gerarchico, dall alto verso il basso. Gli elementi di un albero si chiamano nodi,
DettagliTricks & Tips. [Access] Tutorial - ActiveX - Controllo Tree View. - Michele de Nittis - Versione: 1 Data Versione: venerdì 30 agosto 2002
Tricks & Tips [Access] - Michele de Nittis - Tutorial - ActiveX - Controllo Tree View Versione: 1 Data Versione: venerdì 30 agosto 2002 1 SOMMARIO PREMESSA...3 INSERIMENTO DEL CONTROLLO...3 AGGIUNTA DELLE
DettagliConcetto di Funzione e Procedura METODI in Java
Fondamenti di Informatica Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Metodi e Sottoprogrammi Mentre in Java tramite le classi e gli oggetti è possibile
DettagliMon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli
Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione
DettagliSoluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004
Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo
Dettagliwww.filoweb.it STAMPA UNIONE DI WORD
STAMPA UNIONE DI WORD Molte volte abbiamo bisogno di stampare più volte lo stesso documento cambiando solo alcuni dati. Potremmo farlo manualmente e perdere un sacco di tempo, oppure possiamo ricorrere
DettagliManuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise
Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3
DettagliMS Word per la TESI. Barra degli strumenti. Rientri. Formattare un paragrafo. Cos è? Barra degli strumenti
MS Word per la TESI Barra degli strumenti Cos è? Barra degli strumenti Formattazione di un paragrafo Formattazione dei caratteri Gli stili Tabelle, figure, formule Intestazione e piè di pagina Indice e
DettagliSOSEBI PAPERMAP2 MODULO WEB MANUALE DELL UTENTE
SOSEBI PAPERMAP2 MODULO WEB MANUALE DELL UTENTE S O. S E. B I. P R O D O T T I E S E R V I Z I P E R I B E N I C U L T U R A L I So.Se.Bi. s.r.l. - via dell Artigianato, 9-09122 Cagliari Tel. 070 / 2110311
DettagliGestione Rapporti (Calcolo Aree)
Gestione Rapporti (Calcolo Aree) L interfaccia dello strumento generale «Gestione Rapporti»...3 Accedere all interfaccia (toolbar)...3 Comandi associati alle icone della toolbar...4 La finestra di dialogo
DettagliTutorial di HTML basato su HTML 4.0 e CSS 2
Claudia Picardi Tutorial di HTML basato su HTML 4.0 e CSS 2 Informatica II per Scienze e Turismo Alpino Docenti: Viviana Patti e Claudia Picardi 4 Tabelle 4.1 La struttura di una tabella Elementi principali
DettagliMobile Programming. Prova scritta del 28/01/2015. Prof. De Prisco. Corso di laurea in Informatica
Corso di laurea in Informatica Mobile Prof. De Prisco Prova scritta del 28/01/2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA: Domande Punti 1 /100 2 /100 3 /100 4 /100 5 /100 6 /100 7 /100 8 /100 9 /100 10 /100 TOTALE
DettagliUso di JUnit. Fondamenti di informatica Oggetti e Java. JUnit. Luca Cabibbo. ottobre 2012
Fondamenti di informatica Oggetti e Java ottobre 2012 1 JUnit JUnit è uno strumento per assistere il programmatore Java nel testing JUnit consente di scrivere test di oggetti e classi Java i test sono
DettagliLA PIATTAFORMA DEL PROGETTO ORIENTAMENTO. Guida per Studente
Progetto Orientamento Edizione 2007 LA PIATTAFORMA DEL PROGETTO ORIENTAMENTO Guida per Studente http://www.elearning.unibo.it/orientamento assistenzaorientamento.cela@unibo.it Sommario 1 L accesso alla
DettagliFtpZone Guida all uso Versione 2.1
FtpZone Guida all uso Versione 2.1 La presente guida ha l obiettivo di spiegare le modalità di utilizzo del servizio FtpZone fornito da E-Mind Srl. All attivazione del servizio E-Mind fornirà solamente
DettagliEsercizio data base "Biblioteca"
Rocco Sergi Esercizio data base "Biblioteca" Database 2: Biblioteca Testo dell esercizio Si vuole realizzare una base dati per la gestione di una biblioteca. La base dati conterrà tutte le informazioni
DettagliPULSANTI E PAGINE Sommario PULSANTI E PAGINE...1
Pagina 1 Sommario...1 Apertura...2 Visualizzazioni...2 Elenco...2 Testo sul pulsante e altre informazioni...3 Comandi...3 Informazioni...4 Flow chart...5 Comandi...6 Pulsanti Principali e Pulsanti Dipendenti...6
DettagliUtilizzo della APP IrriframeVoice. Versione 1.0 maggio 2015
Utilizzo della APP IrriframeVoice Versione 1.0 maggio 2015 0.0 Installazione Sul telefono o sul tablet andare sullo store delle applicazioni per scaricare la APP A seconda del sistema operativo del telefono
DettagliCapitolo 4 Pianificazione e Sviluppo di Web Part
Capitolo 4 Pianificazione e Sviluppo di Web Part Questo capitolo mostra come usare Microsoft Office XP Developer per personalizzare Microsoft SharePoint Portal Server 2001. Spiega come creare, aggiungere,
DettagliIL MIO PRIMO SITO: NEWS
Pagina 1 IL MIO PRIMO SITO: NEWS Sommario IL MIO PRIMO SITO: NEWS...1 Introduzione...2 I Contenitori...2 Creo un Contenitore...3 I Tracciati...4 Creo le Notizie...6 Inserisco il Testo...6 Inserisco un
DettagliOSSIF WEB. Manuale query builder
OSSIF WEB Manuale query builder - Maggio 2010 1) Sommario 1) SOMMARIO... 2 INTRODUZIONE... 3 Scopo del documento... 3 Struttura del documento... 3 Descrizione dell interfaccia grafica... 3 SELEZIONE DI
DettagliL ambizione dei design pattern (letteralmente schemi di programmazione) è quella di offrire soluzioni a problemi ricorrenti che facilitano lo
Design Pattern L ambizione dei design pattern (letteralmente schemi di programmazione) è quella di offrire soluzioni a problemi ricorrenti che facilitano lo sviluppo dei programmi, il loro mantenimento,
DettagliDatabase 1 biblioteca universitaria. Testo del quesito
Database 1 biblioteca universitaria Testo del quesito Una biblioteca universitaria acquista testi didattici su indicazione dei professori e cura il prestito dei testi agli studenti. La biblioteca vuole
DettagliEsercitazione n 4. Obiettivi
Esercitazione n 4 Obiettivi Progettare e implementare per intero un componente software in Java Linguaggio Java: Classi astratte Utilizzo di costruttori e metodi di superclasse Polimorfismo Esempio guida:
DettagliGESCO MOBILE per ANDROID
GESCO MOBILE per ANDROID APPLICAZIONE PER LA GESTIONE DEI DISPOSITIVI GSM GESCO aggiornamenti su www.gesco.it GUIDA ALL USO Vi ringraziamo per aver scelto la qualità dei prodotti GESCO. Scopo di questa
DettagliPillola 2015/044 del 02/06/2015: Ordine diretto nuovo - Organizzazione dati (parte 1)
Pillola 2015/044 del 02/06/2015: Ordine diretto nuovo - Organizzazione dati (parte 1) Introduzione L'accesso ai dati di dettaglio di un ordine diretto pone l'utente di fronte a una quantità consistente
DettagliFIRESHOP.NET. Gestione Lotti & Matricole. www.firesoft.it
FIRESHOP.NET Gestione Lotti & Matricole www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione... 6 Personalizzare le etichette del modulo lotti... 6 Personalizzare i campi che identificano
DettagliDefinire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12};
ESERCIZI 2 LABORATORIO Problema 1 Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; Chiede all'utente un numero e, tramite ricerca
DettagliWG-TRANSLATE Manuale Utente WG TRANSLATE. Pagina 1 di 15
WG TRANSLATE Pagina 1 di 15 Sommario WG TRANSLATE... 1 1.1 INTRODUZIONE... 3 1 TRADUZIONE DISPLAY FILE... 3 1.1 Traduzione singolo display file... 4 1.2 Traduzione stringhe da display file... 5 1.3 Traduzione
DettagliSOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...
Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...
DettagliIl Sistema Nazionale di Autovalutazione
Il Sistema Nazionale di Autovalutazione PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Versione 1.3 06/07/2015 Indice 1- INTRODUZIONE... 3 2- ACCESSO ALLE FUNZIONI... 3 3- UNITÀ DI VALUTAZIONE... 5 4- INDICATORI... 8 5-
DettagliOrganizzazione degli archivi
COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i
DettagliEsame di Informatica CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO. Facoltà di Scienze Motorie
Facoltà di Scienze Motorie CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO Una tabella che contiene parole e numeri che possono essere elaborati applicando formule matematiche e funzioni statistiche. Esame di Informatica
DettagliLA CORRISPONDENZA COMMERCIALE
LA CORRISPONDENZA COMMERCIALE GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELLA LETTERA COMMERCIALE Intestazione Individua il nome e il cognome o la ragione sociale di chi scrive; contiene inoltre l indirizzo e i recapiti
DettagliMonitor Orientamento. Manuale Utente
Monitor Orientamento Manuale Utente 1 Indice 1 Accesso al portale... 3 2 Trattamento dei dati personali... 4 3 Home Page... 5 4 Monitor... 5 4.1 Raggruppamento e ordinamento dati... 6 4.2 Esportazione...
DettagliCorso Corso di di programmazione di di sistemi mobile 1 1. Android Laboratorio. Primo Progetto, Toast
Corso Corso di di programmazione di di sistemi mobile 1 1 Android Laboratorio Primo Progetto, Toast Corso Corso di di programmazione di di sistemi mobile 2 2 Android Studio Per realizzare le nostre applicazioni
DettagliProgettazione : Design Pattern Creazionali
Progettazione : Design Pattern Creazionali Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 30 Novembre 2010 Progettazione : Design Pattern Creazionali Aspetti generali dei Design Pattern Creazionali
DettagliL amministratore di dominio
L amministratore di dominio Netbuilder consente ai suoi clienti di gestire autonomamente le caselle del proprio dominio nel rispetto dei vincoli contrattuali. Ciò è reso possibile dall esistenza di un
DettagliScuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia
Scuola Digitale Manuale utente Copyright 2014, Axios Italia 1 SOMMARIO SOMMARIO... 2 Accesso al pannello di controllo di Scuola Digitale... 3 Amministrazione trasparente... 4 Premessa... 4 Codice HTML
DettagliCome modificare la propria Home Page e gli elementi correlati
Come modificare la propria Home Page e gli elementi correlati Versione del documento: 3.0 Ultimo aggiornamento: 2006-09-15 Riferimento: webmaster (webmaster.economia@unimi.it) La modifica delle informazioni
Dettaglilo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000
Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,
DettagliGuido d uso sito internet Unione Valdera
Guido d uso sito internet Unione Valdera Accesso Area riservata di gestione sito: Inserito nome utente e password vi troverete la schermata di cui sotto con le sezioni del sito in evidenza Cliccando sulla
DettagliPer effettuare la stampa di una cartella di lavoro si accede al comando. Stampa dal menu File o si utilizza il pulsante omonimo sulla barra
4.5 Stampa 4.5.1 Stampare semplici fogli elettronici 4.5.1.1 Usare le opzioni di base della stampa Per effettuare la stampa di una cartella di lavoro si accede al comando Stampa dal menu File o si utilizza
DettagliIntroduzione a Word. Prima di iniziare. Competenze che saranno acquisite. Requisiti. Tempo stimato per il completamento:
Introduzione a Word Word è una potente applicazione di elaborazione testi e layout, ma per utilizzarla nel modo più efficace è necessario comprenderne gli elementi di base. Questa esercitazione illustra
DettagliProva di Laboratorio di Programmazione
Prova di Laboratorio di Programmazione 6 febbraio 015 ATTENZIONE: Non è possibile usare le classi del package prog.io del libro di testo. Oltre ai metodi richiesti in ciascuna classe, è opportuno implementare
Dettagli2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M.
2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M. Customer / Enterprise : Resource Management of Informations I-SKIPPER è un sistema di CONOSCENZE che raccoglie ed integra INFORMAZIONI COMMERCIALI, dati su Clienti,
DettagliWorkland CRM. Workland CRM Rel 2570 21/11/2013. Attività --> FIX. Magazzino --> NEW. Nessuna --> FIX. Ordini --> FIX
Attività Attività --> FIX In alcuni casi, in precedenza, sulla finestra trova attività non funzionava bene la gestione dei limiti tra date impostati tramite il menu a discesa (Oggi, Tutte, Ultima Settimana,
Dettaglihttp://www.programmiamo.altervista.org/c/oop/o...
PROGRAMMIAMO Programma per la gestione di un conto corrente C++ - Costruttore e distruttore C++ Home Contatti Supponiamo ora di voler scrivere un programma a menu per la gestione di un conto corrente bancario.
DettagliRegistratori di Cassa
modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...
DettagliCominciamo dalla barra multifunzione, ossia la struttura a schede che ha sostituito la barra dei menu e la barra delle icone (Figura 1).
La barra multifunzione La barra multifunzione e il pulsante Microsoft Office Se avete lavorato per tanti anni con la suite da ufficio Office, questa nuova versione 2007 può disorientarvi davvero molto.
DettagliSistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate
MODULO BASE Quanto segue deve essere rispettato se si vuole che le immagini presentate nei vari moduli corrispondano, con buona probabilità, a quanto apparirà nello schermo del proprio computer nel momento
DettagliWoWords. Guida all uso: creare ed utilizzare le frasi. In questa guida è descritto come creare ed utilizzare le frasi nel software WoWords.
In questa guida è descritto come creare ed utilizzare le frasi nel software WoWords. Premessa Oltre alle singole parole WoWords può gestire intere frasi in inglese. A differenza delle singole parole, le
DettagliProgrammazione a Oggetti Modulo B
Programmazione a Oggetti Modulo B Progetto Dott. Alessandro Roncato 4/10/2011 Progetto Da svolgere singolarmente Scadenza consegna: una settimana prima dello scritto; Valutazione in base a: Corretta compilazione
DettagliGestionalino-Base è un Software che gestisce altri Software Specifici progettati per
Tempi & Metodi di Giorgio Andreani Servizi di Controllo e di Organizzazione dei Processi Produttivi Iscrizione al Registro delle Imprese CCIAA di Verona REA 357269 Partita Iva 03686020235 - Cod. Fisc.
DettagliProcedura SMS. Manuale Utente
Procedura SMS Manuale Utente INDICE: 1 ACCESSO... 4 1.1 Messaggio di benvenuto... 4 2 UTENTI...4 2.1 Gestione utenti (utente di Livello 2)... 4 2.1.1 Creazione nuovo utente... 4 2.1.2 Modifica dati utente...
DettagliALICE PRATICHE EDILIZIE ON LINE MANUALE D'USO REL. 3.2
PRATICHE EDILIZIE ON LINE MANUALE D'USO REL. 3.2 edizione: maggio 2011 INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 1.1. Cos è ALICE PE Online... 2 1.2. Conoscenze richieste... 3 1.3. Terminologia di base... 3 2. GUIDA
Dettagli12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP)
12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica,
DettagliEXCEL FUNZIONI PRINCIPALI
EXCEL FUNZIONI PRINCIPALI Funzione SE() Sintassi: SE(VERIFICA, VALORE SE VERO, VALORE SE FALSO): verifica un valore e ritorna una risposta in base al risultato vero/falso Esempio: =SE(A2=15; "OK"; "NO")
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliRappresentazione grafica di entità e attributi
PROGETTAZIONE CONCETTUALE La progettazione concettuale, ha il compito di costruire e definire una rappresentazione corretta e completa della realtà di interesse, e il prodotto di tale attività, è lo schema
DettagliA destra è delimitata dalla barra di scorrimento verticale, mentre in basso troviamo una riga complessa.
La finestra di Excel è molto complessa e al primo posto avvio potrebbe disorientare l utente. Analizziamone i componenti dall alto verso il basso. La prima barra è la barra del titolo, dove troviamo indicato
DettagliAmministrazione Trasparente
Amministrazione Trasparente Da questa sezione è possibile gestire gli adempimenti di pubblicazione previsti dagli art. 26 e 37 del D.Lgs. 33/2013. Il sistema inoltre genera automaticamente il flusso previsto
DettagliEsercitazione di Basi di Dati
Esercitazione di Basi di Dati Corso di Fondamenti di Informatica 6 Maggio 2004 Come costruire una ontologia Marco Pennacchiotti pennacchiotti@info.uniroma2.it Tel. 0672597334 Ing.dell Informazione, stanza
DettagliManuale Utente MyFastPage
Manuale MyFastPage Utente Elenco dei contenuti 1. Cosa è MyVoice Home?... 4 1.1. Introduzione... 5 2. Utilizzo del servizio... 6 2.1. Accesso... 6 2.2. Disconnessione... 7 2.3. Configurazione base Profilo
DettagliEsempi posizionamento moduli in Layout
solergo 2012 Esempi posizionamento moduli in Layout Dopo l impostazione in Layout della planimetria su cui rappresentare l impianto si passa al posizionamento dei moduli fotovoltaici. Tramite la finestra
DettagliModuli (schede compilabili) in Word Esempio: scheda di alimentazione per un degente
Moduli (schede compilabili) in Word Esempio: scheda di alimentazione per un degente Vediamo come utilizzare Word per costruire un modulo compilabile, ovvero una scheda che contenga delle parti fisse di
DettagliCostruzione del layout in gino cms
Costruzione del layout in gino cms Autore: Marco Guidotti - marco.guidotti(at)otto.to.it Versione: 1.0 Data: 2013-06-17 Layout Nell area amministrativa di gino l applicazione Layout permette di gestire
DettagliPersonalizza. Page 1 of 33
Personalizza Aprendo la scheda Personalizza, puoi aggiungere, riposizionare e regolare la grandezza del testo, inserire immagini e forme, creare una stampa unione e molto altro. Page 1 of 33 Clicca su
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliNAVIGAORA HOTSPOT. Manuale utente per la configurazione
NAVIGAORA HOTSPOT Manuale utente per la configurazione NAVIGAORA Hotspot è l innovativo servizio che offre ai suoi clienti accesso ad Internet gratuito, in modo semplice e veloce, grazie al collegamento
DettagliS.I.I.P.A.L. Sistema Informativo Integrato Pubblica Amministrazione Locale
S.I.I.P.A.L. Sistema Informativo Integrato Pubblica Amministrazione Locale SPECIFICHE DI RILASCIO AGGIORNAMENTO PRODOTTI PATCHELETT100908 (database ver. 264) Pagina 1 di 9 S.I.I.P.A.L. Sistema Informativo
Dettagli