EXECUTIVE SUMMARY INDICE DI FIDUCIA

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1 EXECUTIVE SUMMARY I dati raccolti nella sesta rilevazione, relativi al periodo Aprile Settembre 2011, evidenziano rispetto all ultima rilevazione (Ottobre 2010 Marzo 2011) una forte diminuzione della fiducia da parte dei lavoratori (-5,31). La difficile situazione economica che stiamo attraversando ha avuto un influenza negativa sulla fiducia dei lavoratori italiani, l indice generale riscontrato (31,64) è il più basso finora misurato, ed è nettamente inferiore alla soglia che identifica il passaggio dalla sfiducia alla fiducia (il valore dell indice è compreso tra 0 e 100, quindi la soglia della Fiducia è pari a 50). La diminuzione della Fiducia Complessiva ha riguardato tutto il territorio e tutti i lavoratori intervistati, indipendentemente dalle caratteristiche. Si sono assottigliate le differenze che erano emerse nelle precedenti rilevazioni, anche se questo è stato causato principalmente da una sorta di allineamento verso il basso; c è stata infatti una perdita di fiducia maggiore fra quei lavoratori la cui fiducia era più alta. In particolare è diminuita fortemente la fiducia dei lavoratori del Nord, che si sono allineati ai livelli di quelli del Centro-Sud e quella dei più giovani che, pur rimanendo più fiduciosi rispetto al resto della popolazione, non mostrano più quella forte differenza emersa nelle precedenti rilevazioni. Nonostante il calo generale della fiducia e la riduzione di alcune differenze, alcuni settori della popolazione rimangono più fiduciosi, in particolare: i Dirigenti (36,30), i lavoratori della Grandi Imprese (34,81) e i laureati (33,17). Continua ad essere bassa la fiducia nei confronti delle Istituzioni (Governo, Sindacati, Associazioni Imprenditoriali, Unione Europea): non solo questa è la più bassa fra tutti gli indici (17,19), ma è anche quella che ha perso più punti rispetto alla prima rilevazione (-9,98). Tutti gli indici sono calati sia rispetto alla prima che rispetto alla precedente rilevazione, toccando il minimo storico; con l eccezione della fiducia nella propria azienda che è ancora superiore al livello minimo raggiunto nell ottobre del Al primo posto si confermano gli indici legati al mondo del lavoro: Fiducia nell Azienda (46,06) e Fiducia nel Mercato del Lavoro (37,65), nonostante siano gli indici che sono calati maggiormente rispetto alla precedente rilevazione. La Fiducia nella Situazione Personale (25,66) è quella che è calata di meno sia rispetto alla precedente rilevazione, sia rispetto alla prima, ma rimane la più bassa ad eccezione della Fiducia nelle Istituzioni inferiore di quasi 6 punti all indice complessivo. 1

2 I TREND Rispetto alle analisi precedenti si evidenziano alcuni aspetti interessanti: Calo della fiducia nelle istituzioni La fiducia nelle Istituzioni ha riscontrato un forte e costante calo a partire dalla prima rilevazione e si conferma come la più bassa. I lavoratori italiani percepiscono come lontane le Istituzioni e le credono incapaci di poterli aiutare in una situazione ancora difficile. Particolarmente bassa è la fiducia dei lavoratori del Nord Est (15,12) Diminuzione della fiducia nel mondo del lavoro La difficile fase economica e il riacutizzarsi della crisi ha avuto un forte contraccolpo sulla fiducia degli italiani nel mondo del lavoro, sia rispetto alla propria azienda, sia rispetto al mercato del lavoro in generale. I due indici di fiducia, che fin dall inizio del 2010 erano costantemente cresciuti, hanno subito un vero e proprio tracollo negli ultimi mesi del 2011 perdendo rispettivamente 6,38 e 8,95 punti. Calo della fiducia nelle Medie Imprese Nella seconda metà del 2011 la fiducia dei lavoratori delle Aziende di Medie dimensioni - che finora avevano ottenuto dei valori di fiducia simili a quelli dei lavoratori delle Grandi Imprese - ha subito un forte calo, assestandosi vicino ai livelli di fiducia più bassi misurati nelle Piccole Imprese Calo della fiducia dei Quadri Rispetto alla precedente rilevazione si assiste ad un forte calo della fiducia dei Quadri che si allontanano dai valori di fiducia registrati dai Dirigenti avvicinandosi maggiormente ai valori degli Impiegati. Calo della fiducia nel Nord Nella precedente rilevazione era emerso come l Italia risultasse spaccata in due: da una parte i lavoratori del Nord, con una fiducia nettamente superiore alla media, dall altra i lavoratori del Centro-Sud, con livelli di fiducia più bassi. Nell ultima rilevazione si assiste ad una riduzione delle differenze fra Nord e Sud, determinata però da un forte peggioramento della fiducia dei lavoratori del Nord. 2

3 I RISULTATI DELLA VI RILEVAZIONE Osservando le variazioni degli indici per categorie di lavoratori, possiamo affermare che gli eventi socio economici che hanno caratterizzato il 2011 hanno avuto un impatto negativo per tutti i lavoratori, anche se in misura diversa nei differenti gruppi di lavoratori presi in analisi. Il calo della fiducia è stato generale, ma alcune specifiche categorie di lavoratori sembrano essere state colpite maggiormente: si tratta spesso proprio di quei lavoratori che fino ad ora avevano mostrato livelli di fiducia maggiori rispetto al resto della popolazione e questo ha determinato un allineamento verso il basso della fiducia. Nonostante questo, alcuni gruppi di lavoratori rimangono più fiduciosi o meno sfiduciati rispetto al resto della popolazione. La rilevazione di GI Group ha messo in evidenza che esistono alcune relazioni tra la fiducia e alcune variabili anagrafiche, sociali o professionali, di seguito riportate: Variabili anagrafiche: Calo della fiducia dei giovani nel mondo del lavoro Se i giovani restano i più fiduciosi per quanto riguarda la Fiducia Complessiva e nella Situazione Personale, assistiamo ad un calo della loro fiducia nel Mercato del Lavoro e nell Azienda. In questi casi i più fiduciosi risultano essere i lavoratori fra i 31 e i 50 anni, che presumibilmente si sentono più sicuri rispetto agli altri lavoratori più svantaggiate: i più giovani, che spesso si trovano in condizioni di precarietà; e gli over 50, che se escono dal mercato del lavoro, rischiano di incontrare più difficoltà di rientro e che mostrano il livello di fiducia più basso per tutti gli indici (con l eccezione della Fiducia nelle Istituzioni) Spariscono le differenze fra uomini e donne Il calo generale della fiducia ha ridotto quasi del tutto le differenze fra uomini e donne emerse nelle precedenti rilevazioni. L unico indice dove permangono delle differenze a favore degli uomini (peraltro molto basse) è la Fiducia nel Mercato del Lavoro. Variabili sociali: Più Istruzione, più fiducia Nonostante il calo della fiducia abbia colpito tutti i lavoratori, indipendentemente dal livello di istruzione, i lavoratori laureati rimangono i più fiduciosi per tutti gli indici (ad eccezione della Fiducia nelle Istituzioni). L istruzione sembra essere un fattore determinante per la fiducia: è ipotizzabile che, in un mercato del lavoro ad alta competitività, la conoscenza e la competenza professionale consentano ai lavoratori ed 3

4 in particolare ai laureati, di affrontare le difficoltà, dimostrando voglia e fiducia a perseguire il successo. Riallineamento fra Nord e Centro-Sud, ma forte fiducia nelle aziende del Nord Est Nell ultima rilevazione si assiste ad un avvicinamento fra la fiducia dei lavoratori del Nord e quelli del Centro-Sud, dovuto principalmente ad un forte calo della fiducia dei lavoratori del Nord ed ad un calo più lieve della fiducia dei lavoratori del Centro-Sud. L unica eccezione riguarda la Fiducia nella Azienda, in questo caso i lavoratori del Nord Est sono nettamente più fiduciosi del resto della popolazione e sono gli unici ad avere una fiducia superiore ai 50 punti (50,95). Variabili professionali: Divisione fra le categorie ad alta, media e bassa fascia di reddito Nonostante il calo avuto nell ultima rilevazione abbia colpito tutte le fasce di reddito, emergono delle forte differenze basate sull inquadramento. I Dirigenti si confermano come la categoria più fiduciosa in assoluto (36,30). Al contrario gli Operai sono i meno fiduciosi, sia per quanto riguarda l Indice di Fiducia Complessivo (30,21), sia per quanto riguarda tutti gli altri Indici (con l eccezione della fiducia nelle Istituzioni). Fra i due estremi si piazzano i Quadri e gli Impiegati con valori simili fra loro (rispettivamente 33,45 e 32,89) Forte calo della fiducia delle Aziende Medie I dipendenti delle aziende di Medie Dimensioni hanno diminuito notevolmente la loro fiducia nell ultimo anno evidenziando un calo maggiore rispetto alla prima rilevazione (-7,58), che li ha allontanati dai valori registrati nelle Grandi Imprese, a cui si erano avvicinati nella precedente rilevazione. Nonostante le differenze sopra descritte, resta evidente come si sia creato una generale clima di pessimismo che ha portato una diffusa diminuzione della fiducia in tutti gli ambiti e per tutte le categorie lavorative, segnale di come i lavoratori italiani dopo il cauto ottimismo emerso nella precedente rilevazione, siano preoccupati dal riacutizzarsi della difficile congiuntura economico-sociale. Nonostante la fiducia nel mondo del lavoro e nella propria azienda rimangano superiori alla media, non bisogna sottovalutare il forte calo che hanno subito. Un altro segnale preoccupante è l allineamento verso il basso della fiducia degli italiani: il calo della fiducia ha colpito principalmente quelle categorie di lavoratori che fino ad ora si erano mostrate più ottimiste, avvicinandoli ai livelli di fiducia più bassi. Rimangono comunque ancora delle forti differenze e discrepanze fra i lavoratori, bisogna quindi intervenire con logiche e politiche lavorative che: siano di stimolo e supporto ai lavoratori che sono ancora meno fiduciosi (tipicamente anziani, con basso inquadramento professionale, basso livello di istruzione, che 4

5 operano in piccole imprese, principalmente del Sud) sviluppando quel valore aggiunto che innalzi la fiducia della forza lavoro nella sua interezza e quindi la competitività ed il successo delle imprese stesse; siano di sostegno e motivazione per i lavoratori fiduciosi (tipicamente: fra i 30 e i 50 anni, che operano in grandi imprese, con un livello di istruzione alto e alto livello di inquadramento); aiutino a recuperare la fiducia di quei lavoratori che finora si erano dimostrati ottimisti e che sembrano avere subito maggiormente la difficile fase economica attuale (tipicamente: giovani, inquadramento professionale medio-alto, che operano in medie imprese, del Nord) 5

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