La rimozione degli ostacoli regolamentari: opportunità di economie di scala e di scopo
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- Annunziata Fabbri
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1 La rimozione degli ostacoli regolamentari: opportunità di economie di scala e di scopo Roma, 21 giugno 2011 Francesca Passamonti
2 Indice 1. Introduzione 2. Excursus del processo di armonizzazione: verso il single rule book? 3. Dal processo Lamfalussy alle nuove autorità di supervisione europea 4. Scenari futuri
3 1. Introduzione L armonizzazione della regolamentazione in materia di servizi finanziari quale corollario del mercato interno; Esigenza avvertita con intensità diverse nel corso degli anni;
4 1. Introduzione Ragioni a favore di una armonizzazione europea: essenzialmente riconducibili ad economie di scala e scopo: Un mercato unico dei servizi finanziari non può funzionare correttamente se le normative nazionali differiscono in misura significativa da un paese all altro; Profonde diversità regolamentari creano necessariamente distorsioni nella concorrenza tra istituti finanziari (level playing field) e problemi di arbitraggio regolamentare; Per i gruppi transfrontalieri, la diversità normativa ostacola l efficacia delle operazioni, scontrandosi con il normale approccio dei gruppi in materia di gestione del rischio e di allocazione dei capitali e comporta maggiori costi di compliance; La gestione delle crisi da parte degli istituti transfrontalieri è resa ancora più difficile a causa dell assenza di regole armonizzate.
5 1. Introduzione L armonizzazione si è scontrata con ostacoli: 1) Regolamentari strictu sensu, dovuti alle evidenti differenze negli ordinamenti giuridici degli Stati Membri e che sono riportabili a diversità storiche, politiche, strutturali e di evoluzione dei diversi sistemi bancari e finanziari nazionali. 2) Politici, che si sono rivelati di gran lunga i più difficili da superare;
6 2.Verso il single rule book Un po di storia: Metà anni Ottanta: massima armonizzazione legislativa attraverso un sistema decisionale basato ancora sul principio di unanimità; Seconda metà anni Ottanta: regole prese a maggioranza con un obiettivo di minima armonizzazione e mutuo riconoscimento delle legislazioni nazionali;
7 2.Verso il single rule book 2002: procedura Lamfalussy: convergenza regolamentare per i mercati mobiliari; Procedura articolata su 4 livelli: stimolare la massima armonizzazione delle regole a L3, lasciando national options and discretions; Concorrenza regolamentare tra Stati membri per favorire la propria piazza finanziaria: light touch regulation nel Regno Unito.
8 2.Verso il single rule book - Alcuni esempi Supervisione finanziaria: definizione di ente creditizio. Ciò è fonte di divergenze problematiche tra membri, che possono portare a una vigilanza più permissiva e all arbitraggio regolamentare; Obblighi di informazione diversi: alcuni istituti, in particolare quelli non quotati, non hanno alcun obbligo di presentare informazioni contabili. Si tratta di differenze che incidono negativamente sulla trasparenza del sistema; La definizione di patrimonio di base varia da uno Stato membro all altro, il che ha un incidenza in termini di comunicazione. Alcune società non escludono l avviamento dalla definizione di patrimonio di base; Pratiche contabili relative agli accantonamenti per le pensioni diverse. Queste differenze creano serie distorsioni nei calcoli dei fondi propri prudenziali nei diversi paesi; La definizione di patrimonio di vigilanza in relazione agli istituti finanziari presenta differenze marcate nell UE (ad esempio, il trattamento dei debiti subordinati come patrimonio di base di classe 1 è oggetto di vari adattamenti). È un aspetto questo da cui dipende l efficacia e l applicazione della direttiva sui requisiti patrimoniali; Non esiste una metodologia unica di convalida delle valutazioni dei rischi effettuate dagli istituti finanziari; Esistono ancora differenze sostanziali nelle modalità delle garanzie dei depositi;
9 2.Verso il single rule book - Limiti alla massima armonizzazione Mercato del credito ipotecario; Potere degli Stati membri di adottare misure a salvaguardia della stabilità finanziaria locale; Posizione dell Italia e di Intesa Sanpaolo: a favore della massima armonizzazione e del single rule book;
10 3.Dal processo Lamfalussy alle nuove autorità di supervisione europea Crisi: ha messo in luce vari gap nella regolamentazione europea: Vigilanza: es. Fortis e Dexia; Ripercussioni negative di misure nazionali su altri Stati membri (es. garanzia illimitata dei depositi in Irlanda); Gestione delle crisi: legge fallimentare, poteri preventivi diversi in capo ai supervisori;
11 3.Dal processo Lamfalussy alle nuove autorità di supervisione europea Risposte post crisi: Riforma dell architettura europea di vigilanza; Spinta a favore di maggiore convergenza europea: es. abbandono della visione nazionale dell UK; Necessità di convergenza legislativa a L1; Single rule book: decisione Consiglio Europeo giugno 2009; Predilezione dello strumento legislativo del regolamento vs direttiva(emir, CRR/CRD, CRAs, Mifid2 (?);
12 4. Scenari futuri Quanto durerà lo spirito europeo? C è da essere poco ottimisti: Vedi lettera di 7 paesi su CRD IV; Difficoltà a trovare accordo sulla governance economica dell euro/incapacità di rinunciare all autonomia fiscale; ESAs senza poteri forti; potere in mano ai collegi dei supervisori;
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